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Linee guida per la riparazione e il rafforzamento - ReLUIS

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2. IntroduzioneL'impostazione di queste linee <strong>guida</strong> è congruente con <strong>la</strong> natura degli interventi previstinell'OPCM 3779. La ripetitività di alcuni meccanismi di col<strong>la</strong>sso, ben testimoniata dallefotografie riportate nei paragrafi seguenti, e poco considerata nelle normative passate, richiedeinterventi mirati innanzitutto a eliminare quelle carenze originarie del<strong>la</strong> progettazione (o "nonprogettazione" nel caso di edifici in muratura più vecchi) degli anni passati, che comunquepregiudicano e vanificano qualsiasi analisi strutturale accurata che non ne tenesse conto. Ci siriferisce, ad esempio, alle debolezze dei nodi trave-pi<strong>la</strong>stro esterni nei te<strong>la</strong>i in c.a., piuttostoche al<strong>la</strong> frag<strong>il</strong>ità e allo scarso collegamento delle tamponature e delle partizioni in <strong>la</strong>teriziorispetto all'ossatura in c.a., oppure al<strong>la</strong> debolezza dei collegamenti delle pareti portanti nellestrutture in muratura, che fac<strong>il</strong>itano l'innesco di meccanismi di ribaltamento.Dunque, nel<strong>la</strong> logica dell'approccio dell'OPCM 3779, si è volutamente scelto di priv<strong>il</strong>egiaregli aspetti descrittivi degli interventi da eseguire, piuttosto che gli aspetti computazionalire<strong>la</strong>tivi all'analisi del<strong>la</strong> struttura nel suo complesso, in quanto l'eliminazione delle carenzecostruttive tipiche rappresenta <strong>il</strong> presupposto necessario al conseguimento dei livelli disicurezza desiderati.In queste linee <strong>guida</strong> oltre agli interventi sulle parti strutturali, sia di <strong>riparazione</strong> che di<strong>rafforzamento</strong> locale ai fini delle azioni sismiche e dei carichi di servizio, si esaminano anchequegli interventi sulle parti non strutturali, in partico<strong>la</strong>re tamponature e tramezzature, che, <strong>per</strong><strong>il</strong> loro peso e <strong>la</strong> loro posizione, possono determinare un <strong>per</strong>icolo non secondario <strong>per</strong>l'incolumità delle <strong>per</strong>sone, anche nel caso in cui <strong>la</strong> struttura non subisca danni significativi.Nel<strong>la</strong> scelta degli interventi di <strong>rafforzamento</strong> locale non si può, comunque, prescindere daun'analisi qualitativa complessiva delle caratteristiche delle parti strutturali e delle parti nonstrutturali <strong>per</strong>icolose e del danneggiamento presente, <strong>per</strong> impostare un progetto di <strong>riparazione</strong>e <strong>rafforzamento</strong> locale volto ad eliminare o ridurre drasticamente le debolezze e le carenzeche possano compromettere un corretto comportamento d'insieme del<strong>la</strong> struttura. L’analisiquantitativa, in tal caso, è finalizzata unicamente a definire l’incremento di resistenza odutt<strong>il</strong>ità locale conseguita con l’intervento. Ovviamente, quando gli interventi di <strong>riparazione</strong> e<strong>rafforzamento</strong> locale realizzano un complessivo intervento di miglioramento sismico, cosìcome è codificato nelle norme tecniche <strong>per</strong> le costruzioni e come è previsto dall'OPCM 37909

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