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Linee guida per la riparazione e il rafforzamento - ReLUIS

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3. Interventi strutturali (di <strong>riparazione</strong> o intervento locale)3.1. Strutture in c.a.Per quanto riguarda le strutture in c.a., l’attenzione viene concentrata in questo capitolo suinodi trave-pi<strong>la</strong>stro non confinati, che sono tipicamente quelli posti sul <strong>per</strong>imetro del<strong>la</strong>struttura, o all’angolo (nodo d’angolo), ovvero in facciata (nodo intermedio).Nell’ambito delle possib<strong>il</strong>i tecniche che <strong>il</strong> progettista può scegliere <strong>per</strong> <strong>il</strong> <strong>rafforzamento</strong> localedei nodi non confinati, ci si limita qui ad analizzare possib<strong>il</strong>i soluzioni basate su incamiciaturain acciaio ovvero su p<strong>la</strong>ccatura e fasciatura con materiali compositi ai sensi del punto C8A.7del<strong>la</strong> Circo<strong>la</strong>re n. 617 del 2 febbraio 2009. Il proporzionamento dei rinforzi esterni di seguitodescritti può essere condotto ai sensi delle Nuove Norme Tecniche (D.M. 14/01/08) e del<strong>la</strong>re<strong>la</strong>tiva Circo<strong>la</strong>re n. 617 del 2 febbraio 2009. Per i materiali compositi, <strong>il</strong> progettista puòriferirsi alle Istruzioni CNR-DT200 ed alle <strong>Linee</strong> Guida del Consiglio Su<strong>per</strong>iore dei LavoriPubblici.In entrambi i casi, al fine di garantire comunque un buon comportamento d'insieme delsistema nodo-travi-pi<strong>la</strong>stri, e garantire un significativo incremento del<strong>la</strong> dutt<strong>il</strong>ità a talesistema, e dunque al<strong>la</strong> struttura nel suo insieme, gli interventi proposti conseguono anche unincremento del<strong>la</strong> resistenza a taglio delle travi e dei pi<strong>la</strong>stri nelle loro parti terminaliconvergenti nel nodo ed un confinamento delle estremità dei pi<strong>la</strong>stri, dove si concentrano lemassime richieste di dutt<strong>il</strong>ità in pressoflessione.Gli interventi vengono descritti nelle loro diverse componenti, ciascuna dedicata a prevenireun meccanismo di col<strong>la</strong>sso. Cionondimeno <strong>la</strong> <strong>per</strong>fetta riuscita dell'intervento dipende dalcomplesso di componenti messe in o<strong>per</strong>a, e <strong>per</strong>tanto non è possib<strong>il</strong>e adottare un interventosolo parzialmente eliminando una parte di tali componenti.3.1.1. Criteri <strong>per</strong> <strong>il</strong> progetto del <strong>rafforzamento</strong> locale di nodi non confinatiLe tipologie d’intervento proposte migliorano le prestazioni del nodo trave-pi<strong>la</strong>stro mediante:1) incremento del<strong>la</strong> capacità del pannello di nodo e del<strong>la</strong> porzione di sommità del pi<strong>la</strong>strorispetto all’azione di taglio esercitata dal<strong>la</strong> tamponatura. L’osservazione dei danni postterremoto(Figure 1-4) conferma che tale azione di taglio può determinare danni significativial nodo che, in funzione anche delle originarie modalità di realizzazione e del<strong>la</strong> sezione diripresa di getto, può presentare una fessura diagonale sul pannello di nodo (Figura 20-a)25

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