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Linee guida per la riparazione e il rafforzamento - ReLUIS

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1) i nodi sono non confinati (v. D.M. 14.01.2008, par. 7.4.4.3) su almeno una (nodi di parete)o due (nodi d'angolo) facce;2) nodi e pi<strong>la</strong>stri sono maggiormente soggetti all'azione di spinta delle tamponature,partico<strong>la</strong>rmente i nodi d'angolo, <strong>per</strong> i quali <strong>la</strong> spinta da un parte non è compensata dal<strong>la</strong>presenza del<strong>la</strong> tamponatura dal<strong>la</strong> parte opposta;3) sono soggetti a deformazioni maggiori a causa di eventuali effetti torsionali globali del<strong>la</strong>struttura.Dunque gli interventi di <strong>rafforzamento</strong> locale nei te<strong>la</strong>i in c.a. dovranno innanzitutto riguardarenodi e pi<strong>la</strong>stri <strong>per</strong>imetrali, con priorità <strong>per</strong> quelli d'angolo. Ovviamente potranno individuarsisituazioni partico<strong>la</strong>ri che possono favorire meccanismi frag<strong>il</strong>i o richieste concentrate didutt<strong>il</strong>ità, eventualmente evidenziate dal danno prodotto dal terremoto, che meriterannointerventi ad hoc volti a migliorare <strong>il</strong> comportamento locale. Potrebbe, ad esempio, essere <strong>il</strong>caso di nodi interni di te<strong>la</strong>i interrotti, dunque con caratteristiche di nodo esterno, pi<strong>la</strong>stri etravi corte, soggette a grossi sforzi taglianti, etc. È comunque evidente che <strong>il</strong> <strong>rafforzamento</strong>dei te<strong>la</strong>i <strong>per</strong>iferici, che risultano spesso essere quelli più robusti del<strong>la</strong> struttura <strong>per</strong> <strong>la</strong> presenzadi travi emergenti, presenta vantaggi importanti, legati anche al<strong>la</strong> maggiore capacità dicontrasto degli effetti torsionali globali del<strong>la</strong> struttura.Restando nell'ambito delle strutture in c.a., non è infrequente che <strong>il</strong> terremoto abbia procuratodanni anche alle travi in vicinanza del<strong>la</strong> mezzeria, <strong>per</strong> l'effetto combinato dei carichi verticalie dell'azione sismica, partico<strong>la</strong>rmente del<strong>la</strong> componente verticale, spesso dovuti ad unainadeguatezza del<strong>la</strong> trave stessa. Sarà in tal caso necessario adottare interventi di<strong>rafforzamento</strong> a flessione e/o a taglio del<strong>la</strong> trave <strong>per</strong> migliorarne <strong>la</strong> capacità portante.Nell'applicare tali interventi sarà comunque importante evitare di aumentare <strong>il</strong> momentoresistente del<strong>la</strong> trave all'attacco del nodo <strong>per</strong> non favorire meccanismi di col<strong>la</strong>sso a colonnedeboli e travi forti, o comunque non variare <strong>il</strong> comportamento globale dell'edificio.Le tamponature e le tramezzature robuste possono col<strong>la</strong>borare positivamente al<strong>la</strong> resistenza alsisma dell'edificio. Esse, <strong>per</strong>ò, possono risultare dannose a causa del<strong>la</strong> concentrazione del<strong>la</strong>spinta in sommità del pi<strong>la</strong>stro, dovuta all'effetto puntone, ed anche <strong>per</strong>icolose in caso dirottura, crollo o ribaltamento.11

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