I. COMPAGNIA DI SAN PAOLO1696 e abbiamo notizia <strong>di</strong> rior<strong>di</strong>ni effettuatinel 1742 e nel 1778-79, quest’ultimo a curaEstremi cronologicidel segretario dei regi archivi Marino. DopoSono contenuti essenzialmente tra l’anno<strong>di</strong> fondazione (1563) e l’anno del trasferimentodell’amministrazione ad unConsiglio <strong>di</strong> nomina governativa (1853),fatta eccezione per alcune carte significativerisalenti al XIV secolo (documenti <strong>di</strong>privati) e alcuni atti successivi alla metàdel XIX secolo (documenti della Direzionedelle Opere Pie e la parte più recente delleserie dei lasciti e dei censi).Tipologia e consistenzala restaurazione, nel decennio 1836-1845furono effettuati vari interventi riorganizzativiaffidati spesso ad archivisti camerali odella regia intendenza, sotto il controllodegli archivisti della <strong>Compagnia</strong>.Nel 1881 Nicomede Bianchi elencavanella guida Le carte degli archivi piemontesipolitici, amministrativi, giu<strong>di</strong>ziari, ecclesiastici...(Torino, Bocca), sotto la voceOpera Pia <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> Torino i documenti<strong>di</strong> carattere storico generale, oggiconsiderati fon<strong>di</strong> aggregati. Nel 1952 l’ope-42I FONDI DELL’ARCHIVIO STORICO26. Bolla pontificia <strong>di</strong> fondazione del Monte <strong>di</strong> pietà <strong>di</strong> Torino, Gregorio XIII, 1 marzo 1579.per gli studenti, stage e tirocini, tesi <strong>di</strong> laureae <strong>di</strong> dottorato. Organizza inoltre semina-atti notarili, la crisi risorgimentale dell’anticala sede, la composizione sociale, i lasciti, gliri per archivisti e storici, su temi specialistici,quali l’interpretazione delle scritture con-Di seguito si descrivono i principali fon<strong>di</strong><strong>Compagnia</strong>.tabili <strong>di</strong> età moderna.aperti alla consultazione: l’archivio dell’antica<strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> (1563-Per promuovere la ricerca e <strong>di</strong>ffondere glistu<strong>di</strong> <strong>di</strong> maggior interesse nel 1997 è stata 1853); il complesso archivistico dell’Istitutoavviata la collana dei “Quaderni dell’Archivio <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> Torino (1853-1950 e oltre)Storico”, nella quale sono stati pubblicati con gli archivi aggregati della Cassa <strong>di</strong> previdenzadella Confederazione fascista deglifinora sette volumi, su temi molto <strong>di</strong>versi:l’analisi giuri<strong>di</strong>ca dei contratti <strong>di</strong> censo, la industriali, della Banca Grasso, della Bancapersecuzione ebraica a Torino, le condotte Provinciale Depositi e Sconti e della Bancame<strong>di</strong>che per i poveri, l’e<strong>di</strong>zione moderna e Popolare <strong>San</strong> Gaetano; il fondo EGELI dellecommentata della storia della <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> gestioni dei beni ebraici e stranieri (1940-<strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> del Tesauro, una raccolta <strong>di</strong> fonti e 1950 e oltre); il fondo Segreteria generaleVolumi, registri e fascicoli, raccolti in 283unità <strong>di</strong> conservazione; 33 metri lineari.Sono presenti un centinaio <strong>di</strong> pergamene. Ilfondo è stato interamente microfilmato.Strumenti <strong>di</strong> consultazioneInventario analitico a stampa (G. LOCO-ROTONDO, Archivio Storico dell’IstitutoBancario <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> Torino, Torino,Istituto Bancario <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> Torino,1963); repertori coevi per materia deglior<strong>di</strong>nati e dei lasciti.Tra<strong>di</strong>zione archivisticaUna costante attenzione nella conservazionee nell’or<strong>di</strong>namento delle carte è testimoniatafin dal 1612, quando fu decisa laredazione <strong>di</strong> un inventario, mentre i regolamentiprescrivevano le norme per il buonfunzionamento dell’archivio, collocato pressoil Monte <strong>di</strong> pietà e affidato all’archivista,spesso <strong>di</strong> professione avvocato. Disponiamora Archivi storici delle aziende <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to,promossa dall’Associazione bancaria italianapubblicava, accanto al profilo storico,un vero e proprio inventario-guida sommario<strong>di</strong> tutto l’archivio dell’antica<strong>Compagnia</strong>, organizzato per serie. In occasionedel quarto centenario l’archivio furior<strong>di</strong>nato secondo il metodo storico sistematicoda Giuseppe Locorotondo in collaborazionecon l’Ufficio Stu<strong>di</strong> del ServizioSegreteria, <strong>di</strong>retto da Zefferino Franco.L’inventario pubblicato nel 1963 assiemealla sintesi storica <strong>di</strong> Mario Abrate, ha untaglio analitico e costituisce tuttora un validostrumento <strong>di</strong> consultazione.Fon<strong>di</strong>I quattro fon<strong>di</strong> principali, <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong><strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>, Monte <strong>di</strong> Pietà, Ufficio Pio e altreOpere Pie (Albergo <strong>di</strong> Virtù, Rifugio deiCattolizzati, Casa del Soccorso, EserciziSpirituali, Casa del Deposito, Casa delle43I FONDI DELL’ARCHIVIO STORICOsaggi sulla religiosità, il patrimonio artistico,(1868-1967).<strong>di</strong> un inventario topografico risalente alForzate), comprendono atti costitutivi, statu-
44I FONDI DELL’ARCHIVIO STORICOti, regolamenti, or<strong>di</strong>nati e verbali <strong>di</strong> deliberazioni,corrispondenza <strong>di</strong> ciascuna Opera.La ripartizione, frutto della complessitàdell’ente e dello stratificarsi dei rior<strong>di</strong>ninon è rigida né lineare. Le serie dei lascitie dei censi, ad esempio, non sono sud<strong>di</strong>viseper opera, mentre per converso or<strong>di</strong>natie verbali che in origine costituivano unaserie unica, furono successivamente (probabilmentenel 1889, con la riorganizzazioneattuata dal segretario generale BalsamoCrivelli) raccolti per Opera, in modo talvoltaforzato, e con<strong>di</strong>zionati in volumi.Or<strong>di</strong>nati e verbali delle riunioni dei confratellicostituiscono nel loro insieme una seriepressoché completa a partire dal 1579; icoevi repertori analitici per materia agevolanola ricerca e sopperiscono alle per<strong>di</strong>te <strong>di</strong>alcuni atti originali. Unitamente alle raccoltealfabetiche dei lasciti - circa trecento - contenentitestamenti, contratti <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>tae <strong>di</strong> affitto, donazioni, doti, atti <strong>di</strong> lite, corrispondenza,e dei censi, tramite i quali la<strong>Compagnia</strong> erogava a un privato o ad uncomune una somma <strong>di</strong> denaro, in cambio <strong>di</strong>una ren<strong>di</strong>ta costituita su un bene immobile,costituiscono una fonte importante non soloper la storia della <strong>Compagnia</strong>, ma anche perla storia sociale, giuri<strong>di</strong>ca, economica, religiosadel Piemonte.A partire dal 1701 sono <strong>di</strong>sponibili conti,ren<strong>di</strong>conti e registri <strong>di</strong> consistenza patrimoniale,fonte utile non solo per esaminare la politicadegli investimenti, ma consultata anche perricerche puntuali su case, opere d’arte, ere<strong>di</strong>tà,cultura materiale, vita quoti<strong>di</strong>ana.Oltre un centinaio sono gli atti in pergamena,spesso muniti <strong>di</strong> sigillo: bolle papali,patenti ducali, <strong>di</strong>plomi imperiali, atti notarili.Fanno parte integrale dell’archivio anchegli atti della Commissione amministrativaper gli ospizi e degli ospedali e dell’Ufficiogenerale <strong>di</strong> beneficenza, subentrati alla<strong>Compagnia</strong> nel periodo francese, in particolarei verbali, la corrispondenza, i librimastri del Monte <strong>di</strong> pietà.Ricca e preziosa è la sezione degli archiviaggregati, tra i quali si annovera il documentopiù antico dell’archivio, una pergamenadel 1362. Essa comprende carte <strong>di</strong>famiglie e privati (circa centocinquantanominativi), <strong>di</strong> comunità e feu<strong>di</strong> (unatrentina), <strong>di</strong> monasteri e abbazie, <strong>di</strong> membri<strong>di</strong> casa Savoia, tra i quali VittorioAmedeo, principe <strong>di</strong> Carignano (1690-1741), incarti relativi all’amministrazionee alla <strong>di</strong>plomazia sabauda, brevi pontifici.La maggior parte <strong>di</strong> questi fon<strong>di</strong> è giuntacon ogni probabilità alla <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong><strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> assieme ai patrimoni ere<strong>di</strong>tatiattraverso i lasciti e talvolta a corredo <strong>di</strong>beni acquistati. Di particolare interesse è ilfondo De Marini che si apre con le carte <strong>di</strong>Clau<strong>di</strong>o De Marini (1574-1629), ambasciatore<strong>di</strong> Luigi XIII alla corte sabauda e siconclude con quelle <strong>di</strong> Cosimo Francesco(m. 1739), agente del re <strong>di</strong> Sardegna pressola Repubblica <strong>di</strong> Venezia.27. Libro degli or<strong>di</strong>nati del Monte <strong>di</strong> pietà,1579-1633, pagina iniziale.