38LA STORIA PLURISECOLAREDELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO23. La filiale <strong>San</strong>paolo <strong>di</strong> Amsterdam, 1988.del patrimonio artistico, dapprima piemontesee poi italiano, in parallelo all’espansioneterritoriale dell’Istituto; <strong>di</strong>eci anni doponasceva la rivista <strong>di</strong> carattere economico eculturale “Le Stagioni”, seguita da “I Mesi”.L’espansione internazionale, laformazione del Gruppo <strong>San</strong>paolo, laprivatizzazioneDalla fine degli anni ’70 il processo <strong>di</strong>espansione internazionale già avviato agliinizi degli anni ’60 con l’apertura degli uffici<strong>di</strong> rappresentanza <strong>di</strong> Zurigo, Londra eParigi e dell’Ufficio cambi, si sviluppònotevolmente nella duplice <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong>acquisizione <strong>di</strong> banche già operanti e <strong>di</strong>apertura <strong>di</strong> proprie filiali. A metà degli anni’80 l’Istituto era presente con proprie filialiad Amsterdam, Francoforte, Monaco,Londra e Parigi, Los Angeles, New York,Singapore e con uffici <strong>di</strong> rappresentanza aStoccolma, Bruxelles, Zurigo, Tokyo.Il <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> assumeva una forte caratterizzazionecome banca dell’ECU, favorendolo sviluppo e la <strong>di</strong>ffusione della monetacomunitaria nei mercati internazionali, inprevisione della costituzione <strong>di</strong> un mercatofinanziario europeo, qualificandosi anchecome banca delle istituzioni comunitarie.Con l’acquisizione <strong>di</strong> Banco Lariano,Banca Fabbrocini, Banca ProvincialeLombarda, Banca Popolare dell’Agricoltura<strong>di</strong> Canicattì, Banca Nazionale delleComunicazioni, con le partecipazioni insettori parabancari, con la <strong>di</strong>versificazionedei servizi alla fine degli anni Ottanta, il<strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong>venne un vero e proprioGruppo. La trasformazione in banca universaleprevedeva l’offerta <strong>di</strong> ogni specie <strong>di</strong>prodotto bancario e parabancario, dal cre<strong>di</strong>toa breve termine, tipico della banca <strong>di</strong>deposito, ai finanziamenti a lungo termineerogati tramite le sezioni, sino all’attività <strong>di</strong>collocamento sul mercato dei capitali eall’interme<strong>di</strong>azione finanziaria internazionale,tipica delle banche d’affari.Precorrendo per certi aspetti lo spiritodella legge sulle fondazioni bancarie, nel1985 l’Istituto costituì la Fondazionedell’Istituto Bancario <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> Torinoper la cultura, la scienza e l’arte. Tra i progettipiù significativi realizzati dallaFondazione vi fu il recupero del MuseoEgizio <strong>di</strong> Torino, l’ampliamento e la ristrutturazionedella Pinacoteca <strong>di</strong> Brera, ilrestauro del complesso abbaziale me<strong>di</strong>evale<strong>di</strong> <strong>San</strong> Fruttuoso <strong>di</strong> Camogli e dellaBasilica <strong>di</strong> Superga. Sul versante scientificola fondazione organizzò una serie <strong>di</strong> conferenzeinternazionali sull’ambiente.Alla fine del 1991, nel nuovo quadro normativointrodotto dalla Legge “Amato-Carli”,la Banca assumeva la forma giuri<strong>di</strong>ca <strong>di</strong>società per azioni e la <strong>Compagnia</strong> - a testimonianzadella continuità storica del proprioimpegno - “rinasceva” per misurarsi con lenuove esigenze della società civile.La <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> oggi24. La Basilica <strong>di</strong> Superga, 1996.Oggi, la <strong>Compagnia</strong> è una fondazione <strong>di</strong><strong>di</strong>ritto privato tra le maggiori in Europa, epersegue finalità <strong>di</strong> interesse pubblico e <strong>di</strong>utilità sociale, allo scopo <strong>di</strong> favorire lo sviluppocivile, culturale ed economico dellecomunità in cui opera. Essa è attiva nei settoridella ricerca scientifica, economica egiuri<strong>di</strong>ca; dell’istruzione; dell’arte; dellaconservazione e valorizzazione dei beni edelle attività culturali e dei beni ambientali;della sanità; dell’assistenza alle categoriesociali deboli.Nell’ambito delle attività istituzionali, la<strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> opera anche attraversoi propri “enti strumentali”, specializzatiin settori specifici, a partire da quelliche le sono storicamente legati. LaFondazione per la scuola, nata nel 2001dalla trasformazione dell’EducatorioDuchessa Isabella, <strong>di</strong>venuto nel 1991, comel’Ufficio pio, una fondazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto privato,si propone <strong>di</strong> operare anzitutto asostegno dello sviluppo dell’autonomia scolastica.L’Ufficio pio della <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong><strong>Paolo</strong> Onlus, è oggi una fondazione che hacome finalità principale l’intervento <strong>di</strong>rettoa favore <strong>di</strong> persone e nuclei familiari in <strong>di</strong>fficoltà,attraverso l’erogazione <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>economici e <strong>di</strong> servizi socio-sanitari e assistenziali.La Fondazione per l’arte della<strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong>, sorta nel 2004dalla trasformazione della Fondazione <strong>San</strong><strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> Torino per la cultura, la scienza el’arte, si propone <strong>di</strong> promuovere la salvaguar<strong>di</strong>a,l’arricchimento e la valorizzazionedel patrimonio artistico, e l’accrescimento ela <strong>di</strong>ffusione dell’interesse per l’arte.Altri tre enti strumentali sono nati negliultimi anni grazie a progetti e intese sviluppaticon interlocutori <strong>di</strong> grande valorescientifico, quali il Politecnico el’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Torino. Si tratta,nel caso del primo ateneo, dell’Istitutosuperiore Mario Boella sulle tecnologie dell’informazionee le telecomunicazioni e <strong>di</strong>SITI - Istituto superiore sui sistemi territorialiper l’innovazione. Il Collegio CarloAlberto è invece una fondazione costituitacon l’Università la cui missione consistenel promuovere la ricerca e la <strong>di</strong>dattica alivello internazionale in economia, finanzae political science.39LA STORIA PLURISECOLAREDELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO
41I FONDI DELL’ARCHIVIO STORICOL’Archivio Storico custo<strong>di</strong>sce e mette a<strong>di</strong>sposizione della comunità un ricchissimopatrimonio documentario, dal XV al XXsecolo, testimonianza della storia plurisecolaredella <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> efonte importante per la storia piemontese enazionale.La documentazione conservata - la consistenzaattuale è <strong>di</strong> circa 1 km lineare - siincrementa progressivamente con l’acquisizionedelle serie d’interesse storico prodottedalla banca fino al 1991 e dalla<strong>Compagnia</strong> negli anni successivi.La sala <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, aperta ogni giorno suappuntamento nella sede <strong>di</strong> Vigna <strong>di</strong>Madama Reale, ospita ricercatori e studenti<strong>di</strong> storia moderna e contemporanea, <strong>di</strong> economia,<strong>di</strong> storia sociale, storia del <strong>di</strong>ritto,architettura.Socio dell’ANAI (Associazione NazionaleArchivistica Italiana), dell’ICA (InternationalCouncil of Archives), dell’EABH (EuropeanAssociation for Banking and FinanancialHistory e. V.) l’Archivio Storico partecipa alleattività culturali <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento teoricoe <strong>di</strong> formazione; in particolare mantiene proficuicontatti e opera scambi con altri archivid’impresa, in Italia e all’estero, collaborandoanche con riviste specializzate e conistituti universitari.Nell’ambito della formazione l’Archiviocollabora con l’Università per visite guidate25. Una sala dell’Archivio Storico.