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ArchivioStorico 178 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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IL PARCO E I GIARDINI7. Parco <strong>di</strong> Vigna <strong>di</strong> Madama Reale.8. Una delle gallerie sotterranee.Il layout dei giar<strong>di</strong>ni si è mo<strong>di</strong>ficato nelcorso del tempo; ciò nonostante è tuttorapossibile riconoscere l’impianto originarioe cogliere le tracce delle successive trasformazioni.Ancora visibile è la struttura murariasecentesca, a teatro come le ville romane,realizzata con gran<strong>di</strong> lavori <strong>di</strong> ingegneriaper la creazione <strong>di</strong> falsi piani e il contenimentodel terreno. Ben identificabili sono, anord, il “giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> sopra”, <strong>di</strong> matricesecentesca (nella parte pubblica) e, sul retrodella villa, il “giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> sotto”, ora“all’italiana”; a levante, nella zona dellaghetto l’esedra, con la grotta che conduceal “giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> sopra”.Il giar<strong>di</strong>no all’italiana è <strong>di</strong>viso in aree quadrangolaribordate <strong>di</strong> Buxus sempervirens,con fontane centrali e alberi <strong>di</strong> Magnoliagran<strong>di</strong>flora, alternate un tempo con statue, ailati. La vista prospettica del giar<strong>di</strong>no si concludecon l’obelisco, posto al termine <strong>di</strong> unpiano inclinato, bordato da siepi <strong>di</strong>Laurocerasus e alberi <strong>di</strong> Carpinus betulus.Di notevole rilievo è il complesso sistema<strong>di</strong> gallerie che corre nel sottosuolo e cheappartiene all’impianto originario.A ovest, in <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> quella che era lapiazza antistante l’originario palazzo, finoalla balaustra in muratura ornata da urne,si ammira en plein air il Castello delValentino, che nei progetti originali determinavail posizionamento della Villa e deigiar<strong>di</strong>ni. Una traccia dell’antico ingresso ètuttora visibile in corrispondenza dellastrada vecchia.La grande ristrutturazione settecentescacomportò una notevole riduzione dell’e<strong>di</strong>ficio.Lo spostamento della facciata, non più rivoltaverso la città ma posizionata verso la stradacollinare, rifletteva il <strong>di</strong>verso ruolo delpalazzo, il passaggio da una <strong>di</strong>mensione piùrappresentativa a una <strong>di</strong>mensione più raccolta,tipica delle ville settecentesche.L’impronta romantica si coglie soprattuttonell’area <strong>di</strong> ingresso, con il laghetto e ilgrande parterre erboso. Al posto del giar<strong>di</strong>nosettecentesco, con le allee che si <strong>di</strong>partivanoa raggiera dall’ingresso principale, sipresentano aree a verde dalle linee morbide.Alberi secolari adornano il parco, conifere,ippocastani, tassi, platani, faggi, tracui esemplari <strong>di</strong> Fagus sylvatica pendula,purpurea e asplenifolia.Nello spazio un tempo occupato dal ninfeo<strong>di</strong> Madama Cristina, troviamo il laghettoromantico. Sull’isolotto si scorgono i resti<strong>di</strong> un tempietto. Pesci e tartarughe popolanoil lago mentre ogni primavera alcunecoppie <strong>di</strong> germani reali e <strong>di</strong> oche mandarinevengono a ni<strong>di</strong>ficare sulle sue sponde.Accanto a picchi, ghiandaie, tortore, cornacchie,passerotti, compaiono talvoltaanche un falco e un airone.

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