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Monitoraggio della mobilità e del trasporto - Mobilità - Regione ...

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CAPITOLO 12 – LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE ED ENERGETICA DEI TRASPORTI12.5 LA SOSTENIBILITÀ ENERGETICALa Commissione europea, con Comunicazione COM 639/2010 <strong>del</strong> 14 gennaio 2011, ha adottato“Energia 2020. Strategia per un’energia competitiva, sostenibile e sicura”, che conferma gliobiettivi energetici al 2020 come:• l’obiettivo “20-20-20” entro il 2020, per ridurre <strong>del</strong> 20% le emissioni di gas a effetto serra(innalzando di tale percentuale a -30% se vi sono le condizioni), aumentare <strong>del</strong> 20% la percentuale<strong>del</strong>le energie rinnovabili e di +20% l’efficienza energetica;• la strategia Europa 2020, per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e per unefficiente uso <strong>del</strong>le risorse finanziarie.La Comunicazione rileva la necessità di creare sistemi di <strong>trasporto</strong> intelligenti, veicoli più efficienticon minori consumi energetici, sfruttando le potenzialità <strong>del</strong>le soluzioni multimodali. Inoltre anticipache il Libro Bianco pubblicato a marzo 2011 ha come obiettivi di settore il sostegno alla <strong>mobilità</strong>urbana a basso impatto ambientale, soluzioni di <strong>trasporto</strong> intermodale, la gestione intelligente <strong>del</strong>traffico, la necessità di standard di efficienza energetica per tutti i veicoli, con anchel’individuazione di sistemi di etichettatura degli autoveicoli più efficienti.Le misure previste dall’Accordo di programma sulla qualità <strong>del</strong>l’aria e dai Piani provinciali sonointegrate anche con le misure previste dagli strumenti di pianificazione regionale. L’efficacia<strong>del</strong>l’Accordo di programma sulla qualità <strong>del</strong>l’aria è pertanto fortemente condizionata dalla capacitàdi creare un sistema di dialogo e di integrazione tra tutte le politiche che concorrono acontenere o a diminuire le emissioni inquinanti.Nel 2013 è stato proposto il “Pacchetto sull’energia pulita per i trasporti”, composto dallaComunicazione <strong><strong>del</strong>la</strong> Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico esociale europeo e al Comitato <strong>del</strong>le Regioni “Energia pulita per i trasporti: una strategia europea inmateria di combustibili alternativi COM(2013) 17 final <strong>del</strong> 25 gennaio 2013” e dalla Proposta didirettiva <strong>del</strong> Parlamento europeo e <strong>del</strong> Consiglio sulla realizzazione di un'infrastruttura per icombustibili alternativi COM(2013) 18 final <strong>del</strong> 25 gennaio 2013, che è in fase ascendente per leproposte degli Stati e Regioni europee.Con la Comunicazione, la Commissione europea intende <strong>del</strong>ineare una strategia a lungo terminenel settore dei trasporti finalizzata a sostituire gradualmente il petrolio con combustibili alternativi.Se è vero che la maggior parte degli Stati membri hanno già iniziato ad adottare iniziative asostegno <strong><strong>del</strong>la</strong> diffusione dei combustibili alternativi, secondo la Commissione è ormai necessarioadottare una strategia globale coerente e stabile e un quadro normativo più propizio agliinvestimenti nel settore.L’azione <strong>del</strong>l’Unione europea si concentrerà, quindi, sui fattori critici che sinora non hannoconsentito il raggiungimento degli obiettivi, in particolare la mancanza di: infrastrutture adeguate,specifiche tecniche comuni, appropriata informazione dei consumatori, coordinamento <strong><strong>del</strong>la</strong> spesapubblica per ridurre i costi e migliorare l’impatto, nonché adeguati investimenti in ricerca e sviluppo<strong>del</strong> settore. In questa ottica complessiva, la proposta di direttiva che accompagna laComunicazione fornisce un orientamento generale per lo sviluppo di combustibili alternativinello spazio unico europeo dei trasporti, fissando alcuni parametri vincolanti come laprevisione di specifiche tecniche comuni per la creazione <strong>del</strong>le necessarie infrastrutture e, perquanto riguarda i punti di ricarica di elettricità, la soluzione di un connettore unico che garantiscal’interoperabilità nell’intera Unione e offra certezze al mercato.La proposta di direttiva sulla diffusione di infrastrutture per i carburanti alternativi rappresenta ilprimo e fondamentale passo per risolvere l’attuale circolo vizioso: le infrastrutture per i carburantialternativi non sono costruite a causa <strong>del</strong> numero insufficiente di veicoli e mezzi che le utilizzano;l’industria manifatturiera non produce queste tipologie di veicoli a prezzi competitivi perché ladomanda da parte dei consumatori è insufficiente, di conseguenza i consumatori non li acquistano.394

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