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Monitoraggio della mobilità e del trasporto - Mobilità - Regione ...

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CAPITOLO 9 – LA LOGISTICA, IL TRASPORTO MERCI E IL PORTO DI RAVENNA• IL TRASPORTO MERCI SU STRADA IN EMILIA-ROMAGNANel territorio <strong>del</strong>l’Emilia-Romagna le merci movimentate su strada nel 2010 sono state circa368 milioni di tonnellate 60 . Nel 2005, invece, le merci movimentate erano circa 322 milioni ditonnellate.Il traffico è stato in crescita fino alla prima metà <strong>del</strong> 2008, per poi calare nel 2009 in seguito allacrisi economica e tornare a ricrescere nel 2010. L’attuale crisi sembra avere un andamentoaltalenante che si riflette nell’andamento <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> merci su strada.Flussi StradaliTabella 85<strong>Mobilità</strong> merci su strada in Emilia-Romagna (tonnellate)Anno 2005 Anno 2010Origine o destinazione in E-R 132.168.698 170.159.067Flussi intraregionali 119.672.526 129.761.924Attraversamento 70.053.216 67.731.390TOTALE 321.894.440 367.652.381Fonte: elaborazioni ITL e RER su dati ISTAT.Le caratteristiche <strong>del</strong> traffico stradale merci <strong>del</strong> 2010 riportate dai dati ISTAT indicano che il trafficointraregionale (cioè con origine e destinazione all’interno <strong>del</strong>l’Emilia-Romagna) è il 67,95%, mentreil traffico nazionale (cioè con origine in Emilia-Romagna e destinazione nazionale) è <strong>del</strong> 30,74%. Il12,33% <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> complessivo di merci originate in Italia ha come destinazione l’Emilia-Romagna, mentre l’Emilia-Romagna origina il 12,50% <strong>del</strong>le merci <strong>del</strong>l’intero Paese.Il traffico di attraversamento camionistico subìto dalla <strong>Regione</strong> (traffico con origine e destinazionein altre regioni italiane ma in transito nella rete viaria regionale) è stato nel 2010 <strong>del</strong> 18,4% circa,considerando solo il <strong>trasporto</strong> di merci originato in Italia da veicoli con portata utile superiore a 35quintali; risulta quindi pesante l’impatto dei fattori inquinanti che si rovesciano sul nostroterritorio a causa di scelte sovra regionali.I dati ISTAT non sono purtroppo aggiornati al 2012, ma molti elementi ci inducono a ritenere che iltraffico merci su strada abbia avuto nel 2012 un crollo rispetto al 2010 e 2011. I dati <strong>del</strong>lepercorrenze dei veicoli pesanti su tutti gli assi stradali di viabilità ordinaria <strong><strong>del</strong>la</strong> regione rilevati dalSistema regionale di rilevazione automatizzata dei flussi di traffico 61 , indicano a ottobre 2012 untraffico di veicoli merci stazionario rispetto allo stesso periodo <strong>del</strong> 2011 (+0,6%) ma un calo di -13,7% se confrontato con il 2008. Nel sistema autostradale regionale, che nel nostro territorio èpiuttosto esteso, i dati rilevati indicano invece un calo di -7%, in linea con il dato nazionale; solonella A15 il calo stimato <strong>del</strong> traffico di veicoli pesanti raggiunge il -13% circa (tabella 87).Il traffico intraregionale ha un carattere prevalentemente locale, con il 70% <strong>del</strong>le merci chepercorre una distanza inferiore ai 50 km. Ciò è determinato dalla domanda frammentata chealimenta la polverizzazione <strong>del</strong>l’offerta. Questo tipo di traffico non è trasferibile su ferrovia.Mentre i traffici di lungo raggio su strada presentano prestazioni logistiche di livello mediamentesoddisfacente, i traffici camionistici extra-urbani sulle brevi distanze (denominati di corto raggio)risultano più difficilmente gestibili in modo ottimizzato. Tuttavia, pur risultando i più segmentati emeno efficienti, sono quantitativamente i più rilevanti.I più recenti dati Istat (2010) sul <strong>trasporto</strong> su strada dimostrano che proprio sulle distanzeinferiori ai 50 km si muovono in Italia ben il 53,73% <strong>del</strong> totale <strong>del</strong>le merci movimentate.60Il dato è sottostimato, poiché ISTAT non tiene conto <strong><strong>del</strong>la</strong> movimentazione stradale generata dai veicoli non immatricolati in Italia(quindi degli operatori esteri), né di quelli con carico inferiore ai 35 quintali. Le più recenti rilevazioni ISTAT sono svolte attraversol’utilizzo di criteri metodologici revisionati rispetto alle indagini precedenti e non è possibile la comparazione tra gli ultimi dati disponibili equelli antecedenti.61Per un approfondimento si rimanda al paragrafo 7.2.1.3 “Sistema regionale di rilevazione automatizzata dei flussi di traffico”.314

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