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RAPPORTO ANNUALE DI MONITORAGGIO 2013La voce più consistente del movimento portuale ravennate è rappresentata dalle rinfusa solide,che sono state circa il 45% della movimentazione portuale e hanno accusato un calo di -2,7%. Inquesto ambito, il gruppo dei minerali grezzi, cementi e calci, che comprende i flussi di materieprime destinate al distretto ceramico, ha subito una flessione di -4,2%. Molto pesante è la flessionedei cereali (-7,3%), forse a causa dell’aumento dei prezzi, che ha comportato una diminuzionedegli stock. Le rinfuse liquide, piuttosto marginali nell’economia portuale, sono calate di -4,8%. Leriduzioni dei prodotti chimici (-16,4%), gas liquefatti (-8,9%) e prodotti raffinati (-5,8%) sono stateparzialmente bilanciate dagli aumenti di petrolio greggio (+58,7%) e “altre rinfusa liquide”(+12,2%), comunque marginali rispetto ad altre realtà portuali.Figura 252Merci movimentate nel 2012 per categoria merceologica20%10%2%6%RinfuseliquideRinfusesolideMercivarie3%11%Petrolio greggio7%Prodotti raffinati20%Gas LiquefattiProdotti chimiciAltre rinfuse liquideCerealiDerrate alimentari, mangimi/oleaginosiCarboneProdotti metallurgici, minerali di ferro, minerali e metalli non ferrosiMinerali grezzi, cementi, calciFertilizzantiIn contenitoriRo/roAltre merci varie4%5%11%2%Fonte: elaborazioni RER su dati Autorità Portuale di Ravenna.Il traffico container, che rappresenta una delle voci a più elevato valore aggiunto per l’economiaportuale, dopo una ripresa nel 2011 è risultato, a Ravenna, in calo di -7,5% (-3,3% in TEUs), pereffetto della flessione accusata dai “pieni” che costituiscono il grosso della movimentazione (-7,5%), a fronte della crescita di quelli “vuoti” (+10,7%). I dati 2012 relativi al solo terminal TCRmostrano una tendenza alla crescita dei container da 20’ (i più piccoli). Sempre per i container laquota di transhipment è risultata inferiore al 4% e la movimentazione via ferrovia pari all’11%.Il porto di Ravenna occupa nel traffico container la decima posizione in ambito nazionale (laterza in Adriatico alle spalle di Trieste e Venezia), con una quota dell’1,9%.Nel 2012 il CIPE ha approvato l’assegnazione di 60 milioni di euro per finanziare il secondo deiquattro stralci del progetto preliminare di sviluppo del porto, che sarà cofinanziato con altri 60milioni dell’Autorità Portuale di Ravenna e attiverà ulteriori investimenti privati per 100 milioni dieuro. Il progetto prevede l’approfondimento dei fondali ad almeno 13 m. e la realizzazione dellebanchine funzionali alla costruzione del nuovo terminal container. L’obiettivo del progetto è quellodi realizzare, in quattro anni, le condizioni strutturali per movimentare 500.000 container.L’approfondimento dei fondali creerà anche i presupposti per un rilancio del settore rinfuseconsentendo l’approdo di navi più grandi.307

CAPITOLO 9 – LA LOGISTICA, IL TRASPORTO MERCI E IL PORTO DI RAVENNAFigura 253Merci varie in container (t/anno)Anni (2005-2012)3.000.000sbarchi imbarchi totale2.500.0002.000.0001.500.0001.000.000500.00002005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012ContainerFonte: elaborazioni RER su dati Autorità Portuale di RavennaRavenna si conferma anche nel 2012 come un porto vocato all’importazione: le merci sbarcatesono state l’85,6% del totale, in leggero calo rispetto all’86,3% del 2011. Tale quota si è sempremantenuta negli anni sopra l’80%.Figura 254Ripartizione dei flussi tra merci sbarcate e imbarcate(Anni 2005-2012)100%Totale merci sbarcateTotale merci imbarcate95%90%% Merci85%80%75%2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012AnniFonte: elaborazioni RER su dati Autorità Portuale di Ravenna.308

RAPPORTO ANNUALE DI MONITORAGGIO 2013La voce più consistente <strong>del</strong> movimento portuale ravennate è rappresentata dalle rinfusa solide,che sono state circa il 45% <strong><strong>del</strong>la</strong> movimentazione portuale e hanno accusato un calo di -2,7%. Inquesto ambito, il gruppo dei minerali grezzi, cementi e calci, che comprende i flussi di materieprime destinate al distretto ceramico, ha subito una flessione di -4,2%. Molto pesante è la flessionedei cereali (-7,3%), forse a causa <strong>del</strong>l’aumento dei prezzi, che ha comportato una diminuzionedegli stock. Le rinfuse liquide, piuttosto marginali nell’economia portuale, sono calate di -4,8%. Leriduzioni dei prodotti chimici (-16,4%), gas liquefatti (-8,9%) e prodotti raffinati (-5,8%) sono stateparzialmente bilanciate dagli aumenti di petrolio greggio (+58,7%) e “altre rinfusa liquide”(+12,2%), comunque marginali rispetto ad altre realtà portuali.Figura 252Merci movimentate nel 2012 per categoria merceologica20%10%2%6%RinfuseliquideRinfusesolideMercivarie3%11%Petrolio greggio7%Prodotti raffinati20%Gas LiquefattiProdotti chimiciAltre rinfuse liquideCerealiDerrate alimentari, mangimi/oleaginosiCarboneProdotti metallurgici, minerali di ferro, minerali e metalli non ferrosiMinerali grezzi, cementi, calciFertilizzantiIn contenitoriRo/roAltre merci varie4%5%11%2%Fonte: elaborazioni RER su dati Autorità Portuale di Ravenna.Il traffico container, che rappresenta una <strong>del</strong>le voci a più elevato valore aggiunto per l’economiaportuale, dopo una ripresa nel 2011 è risultato, a Ravenna, in calo di -7,5% (-3,3% in TEUs), pereffetto <strong><strong>del</strong>la</strong> flessione accusata dai “pieni” che costituiscono il grosso <strong><strong>del</strong>la</strong> movimentazione (-7,5%), a fronte <strong><strong>del</strong>la</strong> crescita di quelli “vuoti” (+10,7%). I dati 2012 relativi al solo terminal TCRmostrano una tendenza alla crescita dei container da 20’ (i più piccoli). Sempre per i container laquota di transhipment è risultata inferiore al 4% e la movimentazione via ferrovia pari all’11%.Il porto di Ravenna occupa nel traffico container la decima posizione in ambito nazionale (laterza in Adriatico alle spalle di Trieste e Venezia), con una quota <strong>del</strong>l’1,9%.Nel 2012 il CIPE ha approvato l’assegnazione di 60 milioni di euro per finanziare il secondo deiquattro stralci <strong>del</strong> progetto preliminare di sviluppo <strong>del</strong> porto, che sarà cofinanziato con altri 60milioni <strong>del</strong>l’Autorità Portuale di Ravenna e attiverà ulteriori investimenti privati per 100 milioni dieuro. Il progetto prevede l’approfondimento dei fondali ad almeno 13 m. e la realizzazione <strong>del</strong>lebanchine funzionali alla costruzione <strong>del</strong> nuovo terminal container. L’obiettivo <strong>del</strong> progetto è quellodi realizzare, in quattro anni, le condizioni strutturali per movimentare 500.000 container.L’approfondimento dei fondali creerà anche i presupposti per un rilancio <strong>del</strong> settore rinfuseconsentendo l’approdo di navi più grandi.307

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