Monitoraggio della mobilità e del trasporto - Mobilità - Regione ...

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12.07.2015 Views

RAPPORTO ANNUALE DI MONITORAGGIO 2013In particolare il Porto di Ravenna è connesso alla rete ferroviaria nazionale e internazionalesia attraverso la linea per Castel Bolognese-Bologna, sia tramite gli itinerari alternativi che siinnestano sulla Ravenna-Ferrara, e quindi sulla rete regionale, che garantiscono il collegamentocon il resto del nord Italia, il Brennero, l’Europa settentrionale e orientale.Il collegamento verso sud invece è attualmente assicurato dalla linea Ravenna-Rimini, mentre infuturo potrà essere utilizzato anche l’itinerario Ravenna-Russi-Granarolo-Faenza-Rimini, che,sebbene di maggiore lunghezza, garantirà maggiore capacità e minori interferenze con il trasportopasseggeri e costituisce una delle tre alternative previste dal Piano Regionale Integrato deiTrasporti (PRIT) per il Corridoio Adriatico.Per quanto riguarda i collegamenti stradali, il Porto di Ravenna è già ora collegato con ilsistema autostradale nazionale, tramite la tangenziale di Ravenna (costituta da tratti dellaSS16 Classicana, della SS309 dir,della SS67), che in particolare loconnette all’A14 dir, all’A14 e a tuttele altre direttrici che da essa sidipartono.Su Ravenna confluiscono inoltrenumerose altre strade di rangonazionale che collegano il porto congli altri nodi interni ed esterni allaregione: la SS16 Adriatica, la SS67Tosco-Romagnola e la E45 Ravenna-Orte in direzione sud, la SS253 S.Vitale in direzione ovest, la SS16Adriatica e la E55 in direzione nord,tutte raccordate tramite il sistematangenziale di Ravenna.Per migliorare comunque l’efficienzae la capacità competitiva del Porto,sono in corso di attivazione o dipianificazione interventi volti ametterlo ancora più efficacemente inrete e a dotarlo di interconnessionitrasportistiche adeguate. Inparticolare, tra le opere ferroviarie sisegnala il by-pass di Ferrara (in fasedi realizzazione) e tra quelle stradali la E55. Le opere infrastrutturali stradali e ferroviarie attivate eprogrammate dalla Regione sono anche finalizzate alla limitazione degli impatti che questosviluppo di traffici può comportare. Il nuovo scalo merci già attivato e la realizzazione del nuovoterminal containers porteranno un forte incremento di treni merci, che vedrà il potenziamento dellelinee ferroviarie in destra e in sinistra (lavori già terminati) del canale Candiano. Per lo snellimentodei flussi è stata prevista la soppressione delle interferenze tra la strada e la ferrovia nella zonaurbana, in accordo con il Comune di Ravenna e RFI SpA.Il Piano Regolatore Portuale (PRP) vigente (approvato a marzo 2010) individua, in strettacorrelazione con quanto previsto nella pianificazione urbanistica comunale, la necessità di unaserie di adeguamenti funzionali, logistici e infrastrutturali in relazione al Porto di Ravenna, in parterealizzati o in corso di attuazione, in parte progettati, nonché di alcuni interventi strategici per losviluppo del Porto.299

CAPITOLO 9 – LA LOGISTICA, IL TRASPORTO MERCI E IL PORTO DI RAVENNAIn particolare il nuovo piano approvato nel 2010 prevede la canaletta a mare a -15,50, i fondali a -14,50 fino a Largo Trattaroli, i fondali a -13 fino a bacino S. Vitale, la previsione attracco crociere emezzi militari avamposto di Porto Corsini e l’adeguamento banchine e nuovi fondali, la previsionenuovi profili terminal container in Penisola Trattaroli, l’ampliamento del perimetro del PRP e areeper intermodalità da DX Canale come da PSC, la ridefinizione perimetro PRP in Darsena di cittàcorrispondente ad aree demaniali e l’individuazione del distretto nautico da diporto.A gennaio 2012 si sono finalmente concluse anche le procedure di VIA relative alle singole opere equesto consentirà a breve di partire con i nuovi lavori, anche in considerazione del fatto che dopouna lunga attesa a settembre 2012 il CIPE ha assegnato all’autorità Portuale di Ravenna 60 milionidi euro quale contributo per la realizzazione dell’intervento principale del nuovo PRP,l’approfondimento dei fondali dei canali Candiano e Baiona, l’adeguamento delle banchineoperative esistenti e la realizzazione del nuovo terminal in penisola Trattaroli.Lo stato di attuazione è il seguente: sono stati raggiunti fondali a -10,50 sino a S. Vitale e a -11,50 fino a largo Trattaroli, sono state realizzate nuove banchine, progettate le opere a mare aPorto Corsini e il Piano Particolareggiato di Porto Corsini, sono iniziati i lavori per l’escavo delCanale Piombone e il risanamento della Pialassa Poimbone e altri interventi accessori e sono incorso di realizzazione le opere del Porto Turistico di Marinara.Figura 247I fondali previsti nel Porto di RavennaFonte: Autorità Portuale di Ravenna.Tra gli interventi previsti nel nuovo PRP, nel corso di questi ultimi due anni ha avuto un notevoleslancio l’attuazione del progetto della “Cittadella della nautica e dell’innovazione”, che interessauna superficie complessiva di circa 88 ettari all’interno del comparto AGIP e realizza lariconversione produttiva dell’ex petrolchimico AGIP, sviluppato dall’Autorità Portuale di Ravenna sumandato delle Istituzioni locali (Provincia di Ravenna, Comune di Ravenna, CCIAA della Provinciadi Ravenna), di concerto con le Associazioni economiche e di categoria, progetto che rappresentaun’opportunità per il territorio e l’economia della regione Emilia-Romagna. Questo intervento nascedall’esigenza forte di realizzare un sistema integrato per la nautica da diporto, con sbocco nel portodell’Emilia Romagna a Ravenna, che valorizzi appieno le potenzialità del distretto nautico di Forlì-Cesena-Ravenna, esaltando le relazioni di filiera Porto di Ravenna - Aeroporto di Forlì - Distrettonautico - Sistema turistico e attivando proprio quelle leve di successo di cui è fortemente carente ilsistema nautico italiano rispetto al resto d’Europa. Sono attualmente in corso le verifiche da partedi ENI per reperire i finanziamenti necessari a dare inizio ai lavori di bonifica del sito, propedeuticialla realizzazione di tutti gli altri interventi.300

CAPITOLO 9 – LA LOGISTICA, IL TRASPORTO MERCI E IL PORTO DI RAVENNAIn particolare il nuovo piano approvato nel 2010 prevede la canaletta a mare a -15,50, i fondali a -14,50 fino a Largo Trattaroli, i fondali a -13 fino a bacino S. Vitale, la previsione attracco crociere emezzi militari avamposto di Porto Corsini e l’adeguamento banchine e nuovi fondali, la previsionenuovi profili terminal container in Penisola Trattaroli, l’ampliamento <strong>del</strong> perimetro <strong>del</strong> PRP e areeper intermodalità da DX Canale come da PSC, la ridefinizione perimetro PRP in Darsena di cittàcorrispondente ad aree demaniali e l’individuazione <strong>del</strong> distretto nautico da diporto.A gennaio 2012 si sono finalmente concluse anche le procedure di VIA relative alle singole opere equesto consentirà a breve di partire con i nuovi lavori, anche in considerazione <strong>del</strong> fatto che dopouna lunga attesa a settembre 2012 il CIPE ha assegnato all’autorità Portuale di Ravenna 60 milionidi euro quale contributo per la realizzazione <strong>del</strong>l’intervento principale <strong>del</strong> nuovo PRP,l’approfondimento dei fondali dei canali Candiano e Baiona, l’adeguamento <strong>del</strong>le banchineoperative esistenti e la realizzazione <strong>del</strong> nuovo terminal in penisola Trattaroli.Lo stato di attuazione è il seguente: sono stati raggiunti fondali a -10,50 sino a S. Vitale e a -11,50 fino a largo Trattaroli, sono state realizzate nuove banchine, progettate le opere a mare aPorto Corsini e il Piano Particolareggiato di Porto Corsini, sono iniziati i lavori per l’escavo <strong>del</strong>Canale Piombone e il risanamento <strong><strong>del</strong>la</strong> Pialassa Poimbone e altri interventi accessori e sono incorso di realizzazione le opere <strong>del</strong> Porto Turistico di Marinara.Figura 247I fondali previsti nel Porto di RavennaFonte: Autorità Portuale di Ravenna.Tra gli interventi previsti nel nuovo PRP, nel corso di questi ultimi due anni ha avuto un notevoleslancio l’attuazione <strong>del</strong> progetto <strong><strong>del</strong>la</strong> “Citta<strong><strong>del</strong>la</strong> <strong><strong>del</strong>la</strong> nautica e <strong>del</strong>l’innovazione”, che interessauna superficie complessiva di circa 88 ettari all’interno <strong>del</strong> comparto AGIP e realizza lariconversione produttiva <strong>del</strong>l’ex petrolchimico AGIP, sviluppato dall’Autorità Portuale di Ravenna sumandato <strong>del</strong>le Istituzioni locali (Provincia di Ravenna, Comune di Ravenna, CCIAA <strong><strong>del</strong>la</strong> Provinciadi Ravenna), di concerto con le Associazioni economiche e di categoria, progetto che rappresentaun’opportunità per il territorio e l’economia <strong><strong>del</strong>la</strong> regione Emilia-Romagna. Questo intervento nascedall’esigenza forte di realizzare un sistema integrato per la nautica da diporto, con sbocco nel porto<strong>del</strong>l’Emilia Romagna a Ravenna, che valorizzi appieno le potenzialità <strong>del</strong> distretto nautico di Forlì-Cesena-Ravenna, esaltando le relazioni di filiera Porto di Ravenna - Aeroporto di Forlì - Distrettonautico - Sistema turistico e attivando proprio quelle leve di successo di cui è fortemente carente ilsistema nautico italiano rispetto al resto d’Europa. Sono attualmente in corso le verifiche da partedi ENI per reperire i finanziamenti necessari a dare inizio ai lavori di bonifica <strong>del</strong> sito, propedeuticialla realizzazione di tutti gli altri interventi.300

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