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Monitoraggio della mobilità e del trasporto - Mobilità - Regione ...

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RAPPORTO ANNUALE DI MONITORAGGIO 20139 <strong>Monitoraggio</strong> <strong>del</strong> settore9.1 PREMESSAIn questo capitolo vengono presentati i temi che maggiormente caratterizzano, in materia di<strong>trasporto</strong> merci e logistica, la situazione attuale nella regione Emilia-Romagna. In particolarevengono prese in esame le caratteristiche <strong>del</strong> Porto di Ravenna, che è il primo punto di approdo<strong>del</strong>le merci di importazione in regione e il <strong>trasporto</strong> ferroviario <strong>del</strong>le merci e le strutture diservizio al <strong>trasporto</strong> (strutture ferroviarie quali scali merci/interporti e nodi logistici), settore nelquale la <strong>Regione</strong> ha attivato interventi molto importanti, tra cui una legge di incentivazione per iltraffico merci su ferrovia (L.R. 15/09).Si prende inoltre in esame il settore <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> merci su strada e <strong>del</strong>l’auto<strong>trasporto</strong>, che haun importante ruolo di sostegno <strong>del</strong>l’economia regionale, in particolare per le problematiche <strong>del</strong><strong>trasporto</strong> di corto raggio. Completa il quadro l’attività regionale relativa alla razionalizzazione <strong>del</strong><strong>trasporto</strong> merci nelle aree urbane, la logistica urbana, che riveste grande importanza perl’efficienza e la vivibilità <strong>del</strong>le città.Per parlare di <strong>trasporto</strong> <strong>del</strong>le merci occorre fare riferimento anche alle condizioni <strong>del</strong>l’economianazionale e regionale, che si riflette direttamente sull’andamento <strong>del</strong>lo scambio dei beni e sul loro<strong>trasporto</strong>. Un tema ricorrente è quindi quello <strong>del</strong>l’andamento <strong><strong>del</strong>la</strong> crisi economica che hadeterminato, a partire dalla fine <strong>del</strong> 2008, una contrazione in tutti i settori.Le principali tematiche sul <strong>trasporto</strong> <strong>del</strong>le merci in regione sono inoltre caratterizzate dai tre tipi dicontesto in cui si effettua, cioè le aree urbane, le aree extraurbane e produttive e le medie elunghe distanze. In questi tre contesti le caratteristiche e le problematiche sono molto diverse edevono essere trattate con politiche differenziate e rivolte a interlocutori diversi.Tutti questi temi sono molto complessi e richiedono sia la costante e dettagliata raccolta e analisidi dati, sia la valutazione di aspetti sempre nuovi, seguendo l’evoluzione <strong>del</strong>le modalità e <strong>del</strong>lenecessità <strong>del</strong> <strong>trasporto</strong> merci, che cambiano in base all’economia e al mercato.Per inquadrare il contesto economico generale nell’ambito <strong>del</strong> quale si misura il <strong>trasporto</strong> merciregionale, si può affermare che mentre nel 2010 gli indicatori economici confermavano una lentaripresa economica, i dati <strong>del</strong> 2012, in particolare nella seconda metà <strong>del</strong>l’anno, confermano ilcrollo <strong>del</strong>l’economia già iniziato nel 2011: l’economia italiana è in recessione.Il Prodotto Interno Lordo, secondo ISTAT, nel 2012 è diminuito in media <strong>del</strong> 2,4% rispetto all’annoprecedente (in calo costante per il secondo anno) rispetto al calo medio <strong>del</strong>l’Eurozona che è statodi -0,5%. In particolare nel terzo trimestre in Italia si è raggiunto il -2,7%, peggio anche rispetto alleprevisioni.Il tasso nazionale di inflazione medio annuo per il 2012 ha raggiunto il 3% anche per effetto deirincari <strong>del</strong>le materie prime energetiche e <strong>del</strong>l’inasprimento <strong><strong>del</strong>la</strong> tassazione indiretta nel 2011; sitratta <strong>del</strong> dato più alto raggiunto dal 2008, mentre il dato medio <strong>del</strong>l’Eurozona è stato <strong>del</strong> 2,2% ed èin calo.Le indicazioni a settembre <strong>del</strong> Governo sulla dinamica dei consumi vedono una diminuzione <strong>del</strong>3,3% per il 2012, ben superiore a quella <strong>del</strong> PIL, chiara testimonianza <strong>del</strong>le difficoltà affrontatedalle famiglie. Nel 2012 il calo dei consumi alimentari è stato <strong>del</strong> 2%.Infine l’indice <strong><strong>del</strong>la</strong> produzione industriale nel 2012 vede il crollo <strong>del</strong> 6,7% rispetto al 2011. L’indiceè negativo in tutti i settori industriali. Le variazioni più marcate riguardano i beni intermedi (-9,4%) ei beni di consumo (-7,7%), con punte nella produzione di articoli in gomma e materie plastiche ecc.(-16,8%), e nell’industria <strong>del</strong> legno, carta e stampa (-11,4).297

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