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Monitoraggio della mobilità e del trasporto - Mobilità - Regione ...

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CAPITOLO 8 – LA SICUREZZA STRADALE8.3 I PROGRAMMI DI INTERVENTO PER LA SICUREZZA STRADALELa <strong>Regione</strong> a partire dal 1992 (con la L.R. 30/92 “Programma di intervento per la sicurezza deitrasporti”) ha avviato una serie di interventi per elevare il livello di sicurezza sulla rete stradale.In questo periodo la <strong>Regione</strong> ha, tra le altre iniziative, predisposto quattro bandi di contributi perinterventi sulla piattaforma stradale, indirizzati alle Amministrazioni provinciali e comunali.In quest’ambito sono stati esaminati oltre 600 progetti e realizzati, in collaborazione con leAmministrazioni provinciali e comunali, quasi 300 interventi, per un ammontare complessivo dioltre settanta milioni di euro. Gli interventi finanziati nei primi tre bandi riguardavano per lamaggior parte incroci, percorsi pedonali e ciclabili, mentre il quarto era destinato specificamentealla realizzazione di rotatorie.Dando seguito alle attività derivanti dalla Legge regionale citata, la <strong>Regione</strong> ha dato attuazione alPiano Nazionale <strong><strong>del</strong>la</strong> Sicurezza Stradale (PNSS), che prevede la gestione a livello regionale<strong>del</strong>le risorse.Il “Disciplinare” per l’accesso ai finanziamenti da parte <strong>del</strong>le Province e dei Comuni, relativo alprimo programma, favoriva fortemente l’associazione tra Enti e gli interventi integrati (non soloinfrastrutturali, dunque, ma relativi anche ad altre azioni capaci di incidere sul governo <strong><strong>del</strong>la</strong>sicurezza stradale). In particolare, gli interventi dovevano riguardare “Aree Zero”, cioè ambititerritoriali in cui concentrare, anche con modalità esemplari, iniziative e progetti riguardanti piùcampi di intervento (messa in sicurezza <strong>del</strong>le strade extraurbane, moderazione <strong>del</strong> traffico,formazione di aree pedonali, creazione di reti ciclabili, rafforzamento <strong>del</strong>l’efficacia dei programmi dieducazione stradale, creazione di centri di monitoraggio e controllo, ecc.), volti tendenzialmente adazzerare il numero degli incidenti.Sulla base di tali valutazioni è stata predisposta una graduatoria <strong>del</strong>le proposte; sono statifinanziati 19 progetti (su 27 presentati), per un totale di 32.958.000 euro, di cui 12.434.100euro derivanti dal cofinanziamento statale.Nel novembre 2003 è stato approvato il secondo Programma di attuazione <strong>del</strong> Piano, per lagestione <strong>del</strong> quale è stata adottata una procedura analoga alla precedente.La graduatoria ha previsto un finanziamento di 16 proposte, su un totale di 46 pervenute. Lasomma assegnata è stata di 1.472.253 euro per quindici annualità, corrispondenti a circa17.000.000 euro di finanziamenti, per un costo complessivo degli interventi di circa 46.000.000euro.Successivamente 15 interventi, tra i 35 complessivi in posizione utile nelle graduatorie, sonorimasti bloccati a causa di varie modifiche <strong>del</strong> quadro legislativo nazionale, ma ormai ifinanziamenti sono stati riattivati con l’emissione di un decreto interministeriale. La <strong>Regione</strong> staprovvedendo, via via che viene presentata la documentazione da parte degli Enti interessati, agliatti necessari per il riavvio dei programmi e per l’erogazione dei contributi.Nel corso <strong>del</strong> 2009 è stato approvato il Disciplinare per l’accesso ai finanziamenti per il 3°programma <strong>del</strong> PNSS, che ha messo a disposizione 4.085.899 euro.Il disciplinare, predisposto in accordo con i rappresentanti di ANCI e UPI, ha individuato nuovepriorità, tra cui la predisposizione di piani di interventi per il riordino <strong><strong>del</strong>la</strong> segnaleticaverticale. Le strade risultano infatti sempre più caratterizzate da una varietà di segni e oggettiridondanti, in parte direttamente funzionali alla viabilità (segnali verticali e orizzontali, impiantisemaforici, guard-rail o lampioni) e in parte estranei (insegne, cartelli pubblicitari, reti di servizi).Una quantità che tende a causare, tra gli utenti, una percezione di frammentazione e confusione,con evidenti ripercussioni anche sulla sicurezza stradale. Motivo per cui si è deciso di “stimolare” lesinergie tra diverse Amministrazioni per definire criteri comuni d’intervento, in base ai quali avviareun’attività di riordino strutturale <strong><strong>del</strong>la</strong> segnaletica stradale.292

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