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12.07.2015 Views

nucleofilo su una molecola di 1a che funge da acil-donatore. Si forma cosìl’intermedio II che viene poi idrolizzato, dall’H 2 O nella catalisi enzimatica e dalPEG 400 in quella chimica, generando l’intermedio III con il rilascio di acidoacetico o di PEG 400 acetilato. L’intermedio III, sfruttando l’umpolungdell’aldeide, compie il secondo attacco nucleofilo su una seconda molecola di 1aper dare l’intermedio IV che riarrangia, permettendo il rilascio del prodotto atteso3a e del catalizzatore nella sua forma di ilide. Il meccanismo riportato nelloSchema 5 è applicabile a tutte le reazioni condotte sugli -dichetoni 1b-e adeccezione del caso specifico del dichetone 1f che presenta come sostituente unfenile (Tabella 2) e da cui si ottiene l’idrossichetone 5f, al posto dell’aspettato -idrossi-1,3-dichetone 3f ottenuto dalle precedenti sintesi enzimatiche con AAS(Figura 2).Figura 2. Prodotto di homo-coupling di 1f ottenuto dalla sintesi enzimatica.Il meccanismo proposto per la formazione di 5f nella sintesi biomimetica èriportato nello Schema 6.96

OPEG-OBzNMePhO1fMePEG-OHSIaddizionePEG-OAcOPhNVIISMeHOPhNVSMePhOHOMetrasferimentoidruroNMeintermedio diBreslow5fPhOO1fMe- OPhHSVISchema 6. Reazione biomimetica di homo-coupling del dichetone 1fAnche in questo caso si ipotizza la formazione dell’intermedio di Breslow V chesegue un’evoluzione anomala a causa della presenza del fenile. Viene proposto unriarrangiamento prototropico che porta all’intermedio VI; successivamente,questo è stabilizzato dal trasferimento dell’idruro su una seconda molecola disubstrato 1f che viene ridotto ad idrossichetone 5f dando l’intermedio VII. Ilsuccessivo attacco nucleofilo di PEG 400 sull’intermedio VII è l’unica strada chepermette la rigenerazione del catalizzatore. Evidenze sperimentali che avvaloranol’ipotesi di questo meccanismo sono da una parte la caratterizzazione del prodotto5f e dall’altra la presenza di PEG benzoilato distinguibile dalle analisi 1 H NMR.La versatilità del sistema biomimetico catalizzato dal sale di tiazolo 2b è statadimostrata in reazioni di cross-coupling tra il dichetone 1a e una serie di -chetoesteri 6-9 che ha portato alla sintesi di una serie di -idrossi-1,3-chetoesteri10-13 (Schema 7).97

nucleofilo su una molecola <strong>di</strong> 1a che funge da acil-donatore. Si forma cosìl’interme<strong>di</strong>o II che viene poi idrolizzato, dall’H 2 O nella catalisi enzimatica e dalPEG 400 in quella chimica, generando l’interme<strong>di</strong>o III con il rilascio <strong>di</strong> acidoacetico o <strong>di</strong> PEG 400 acetilato. L’interme<strong>di</strong>o III, sfruttando l’umpolungdell’aldeide, compie il secondo attacco nucleofilo su una seconda molecola <strong>di</strong> 1aper dare l’interme<strong>di</strong>o IV che riarrangia, permettendo il rilascio del prodotto atteso3a e del catalizzatore nella sua forma <strong>di</strong> ilide. Il meccanismo riportato nelloSchema 5 è applicabile a tutte le reazioni condotte sugli -<strong>di</strong>chetoni 1b-e adeccezione del caso specifico del <strong>di</strong>chetone 1f che presenta come sostituente unfenile (Tabella 2) e da cui si ottiene l’idrossichetone 5f, al posto dell’aspettato -idrossi-1,3-<strong>di</strong>chetone 3f ottenuto dalle precedenti sintesi enzimatiche con AAS(Figura 2).Figura 2. Prodotto <strong>di</strong> homo-coupling <strong>di</strong> 1f ottenuto dalla sintesi enzimatica.Il meccanismo proposto per la formazione <strong>di</strong> 5f nella sintesi biomimetica èriportato nello Schema 6.96

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