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12.07.2015 Views

In blu e arancio è riportata la sequenza codificante nei 2 orientamenti . In verde sono riportate leORFs omologhe a quelle di B. subtilis. In rosso i geni con un codon usage particolare per B.licheniformis. La variazione di G+C è indicata come grafico nero.Figura 2. Mappa circolare del cromosoma di B. licheniformis DSM 13Il genoma di B. licheniformis è caratterizzato da 902 geni che risultano unici diquesto ceppo rispetto agli altri microrganismi di questo gruppo, come si evincedall’analisi delle ORF s (open reading frame). Tali geni costituiscono un serbatoiodi nuovi potenziali biocatalizzatori da studiare di cui ancora non si conosce lafunzione. Il sequenziamento del DSM 13 ha confermato, per analisi comparatacon gli altri microorganismi già sequenziati all’interno del gruppo II del genereBacillus, che il “core” genomico altamente conservato di questi microrganismiracchiude i geni che codificano per la regolazione ed il catabolismo degliaminoacidi, per gli enzimi che intervengono nella glicolisi, nella via del pentosiofosfato, nel ciclo degli acidi tricarbossilici e nella fermentazione 2,3-butenglicolica (del 2,3-butandiolo). Nella tabella seguente sono ripotati i geni noti48

che codificano per esoenzimi di B. licheniformis e che fanno di questo batterio unmicroorganismo di notevole interesse per applicazioni industriali ebiotecnologiche (Tabella 1) [43].Tabella 1. Selezione di esoenzimi identificati in B. licheniformis e icorrispondenti geni ortologhi in B. subtilis49

In blu e arancio è riportata la sequenza co<strong>di</strong>ficante nei 2 orientamenti . In verde sono riportate leORFs omologhe a quelle <strong>di</strong> B. subtilis. In rosso i geni con un codon usage particolare per B.licheniformis. La variazione <strong>di</strong> G+C è in<strong>di</strong>cata come grafico nero.Figura 2. Mappa circolare del cromosoma <strong>di</strong> B. licheniformis DSM 13Il genoma <strong>di</strong> B. licheniformis è caratterizzato da 902 geni che risultano unici <strong>di</strong>questo ceppo rispetto agli altri microrganismi <strong>di</strong> questo gruppo, come si evincedall’analisi delle ORF s (open rea<strong>di</strong>ng frame). Tali geni costituiscono un serbatoio<strong>di</strong> nuovi potenziali biocatalizzatori da stu<strong>di</strong>are <strong>di</strong> cui ancora non si conosce lafunzione. Il sequenziamento del DSM 13 ha confermato, per analisi comparatacon gli altri microorganismi già sequenziati all’interno del gruppo II del genereBacillus, che il “core” genomico altamente conservato <strong>di</strong> questi microrganismiracchiude i geni che co<strong>di</strong>ficano per la regolazione ed il catabolismo <strong>degli</strong>aminoaci<strong>di</strong>, per gli enzimi che intervengono nella glicolisi, nella via del pentosiofosfato, nel ciclo <strong>degli</strong> aci<strong>di</strong> tricarbossilici e nella fermentazione 2,3-butenglicolica (del 2,3-butan<strong>di</strong>olo). Nella tabella seguente sono ripotati i geni noti48

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