bibliografia - Università degli Studi di Ferrara
bibliografia - Università degli Studi di Ferrara bibliografia - Università degli Studi di Ferrara
dietilamminoetil-sefarosio (DEAE-Sepharose). La colonna è stata lavata con iltampone, poi con una soluzione di NaCl 0.2 M sempre in tampone fosfato a pH6.5, quindi l’enzima AAS è stato eluito con una concentrazione di NaCl 0.4 M(Fig. 1).Figura 1. Profilo di eluizione di AAS da DEAE-SepharoseLe frazioni attive sono state concentrate e desalate per ultrafiltrazione; quindidiluite con tampone fosfato 50 mM a pH 7.0 e caricate su una colonna diidrossiapatite equilibrata con lo stesso tampone. La colonna è stata lavata conconcentrazioni di fosfato crescenti e l’enzima è stato eluito con unaconcentrazione pari a 120 mM (Fig. 2).Purtroppo il metodo generalmente utilizzato per l’analisi dell’attività degli enzimitiammina difosfato-dipendent,i basato sull’ossidazione degli -idrossichetoniprodotti ad opera del 2,3,5-trifeniltetrazolo, con formazione del rispettivo186
formazano (Red formazan, 500 nm) [72-74], non può essere applicato per lereazioni catalizzate da AAS in quanto gli idrossichetoni prodotti recano un gruppoalcolico terziario.Figura 2. Profilo di eluizione di AAS da idrossiapatitePer questo motivo, in fase di purificazione, l’attività enzimatica delle frazionieluite è stata determinata seguendo per gas cromatografia la reazione di homocouplingdi 3,4-esandione, come descritto nella parte sperimentale. Vista lacomplessità del metodo, l’analisi non è stata eseguita su ogni singola frazione masulle frazioni riunite dei vari picchi di eluizione delle proteine (Figure 1 e 2). Altermine della procedura l’enzima viene purificato 90 volte con un recupero del13%. I risultati della purificazione sono riportati nella Tabella 1.L’analisi elettroforetica dell’enzima ottenuto al termine della procedura dipurificazione mostra, infatti, un’unica banda (Fig. 3, campione 2) con un peso187
- Page 135 and 136: 135
- Page 137 and 138: 137
- Page 139 and 140: 139
- Page 141 and 142: 141
- Page 143 and 144: 143
- Page 145 and 146: 145
- Page 147 and 148: 147
- Page 149 and 150: 149
- Page 151 and 152: 151
- Page 153 and 154: 153
- Page 155 and 156: 155
- Page 157 and 158: 157
- Page 159 and 160: 159
- Page 161 and 162: 161
- Page 163 and 164: 163
- Page 165 and 166: 165
- Page 167 and 168: CAPITOLO 6ACETIL ACETOINO SINTASI N
- Page 169 and 170: additivi alimentari in grado di aum
- Page 171 and 172: Figura 2. Analisi GC-MS chirale del
- Page 173 and 174: composto 5 nelle foglie di tè [68]
- Page 175 and 176: A) Parte sperimentaleSintesi di 2,3
- Page 177 and 178: B)177
- Page 179 and 180: 179
- Page 181 and 182: 181
- Page 183 and 184: CAPITOLO 7PURIFICAZIONE ACETILACETO
- Page 185: sequenze putative codificanti geni
- Page 189 and 190: Per quanto riguarda la caratterizza
- Page 191 and 192: Attività enzimaticaLa determinazio
- Page 193 and 194: c) Precipitazione con (NH 4 ) 2 SO
- Page 195 and 196: CAPITOLO 8CONCLUSIONI195
- Page 197 and 198: cloruro, un prodotto commerciale an
- Page 199 and 200: BIBLIOGRAFIA1. W. H. Brown, C. S. F
- Page 201 and 202: 36. S. Ui, T. Hosaka, K. Mizutani,
- Page 203 and 204: 66. P. P. Giovannini, G, Fantin, A.
- Page 205 and 206: RINGRAZIAMENTISento dal cuore di do
<strong>di</strong>etilamminoetil-sefarosio (DEAE-Sepharose). La colonna è stata lavata con iltampone, poi con una soluzione <strong>di</strong> NaCl 0.2 M sempre in tampone fosfato a pH6.5, quin<strong>di</strong> l’enzima AAS è stato eluito con una concentrazione <strong>di</strong> NaCl 0.4 M(Fig. 1).Figura 1. Profilo <strong>di</strong> eluizione <strong>di</strong> AAS da DEAE-SepharoseLe frazioni attive sono state concentrate e desalate per ultrafiltrazione; quin<strong>di</strong><strong>di</strong>luite con tampone fosfato 50 mM a pH 7.0 e caricate su una colonna <strong>di</strong>idrossiapatite equilibrata con lo stesso tampone. La colonna è stata lavata conconcentrazioni <strong>di</strong> fosfato crescenti e l’enzima è stato eluito con unaconcentrazione pari a 120 mM (Fig. 2).Purtroppo il metodo generalmente utilizzato per l’analisi dell’attività <strong>degli</strong> enzimitiammina <strong>di</strong>fosfato-<strong>di</strong>pendent,i basato sull’ossidazione <strong>degli</strong> -idrossichetoniprodotti ad opera del 2,3,5-trifeniltetrazolo, con formazione del rispettivo186