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Sulle tracce di una tipologia di personaggio femminile in alcuni testi ...

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3Rosa scarta con serena fermezza ogni eventuale possibilità <strong>di</strong> vita a due :La vita per Rosa ricom<strong>in</strong>ciò come prima. Si alzava presto, etuttavia la matt<strong>in</strong>ata le passava <strong>in</strong> un lampo ; il pomeriggio si metteva <strong>in</strong>salott<strong>in</strong>o a lavorare.Non pensava più a Emilio, come le era accaduto per qualchetempo. Non pensava più a quella che probabilmente era l’ultima possibilità<strong>di</strong> cambiare il corso della sua vita. Sorrideva <strong>di</strong> se stessa, pensando cheaveva potuto prendere <strong>in</strong> considerazione <strong>una</strong> cosa del genere.E poi, che avrebbe pensato <strong>di</strong> lei la gente. Che avrebbe pensato lasorella, il cognato, Anna 4 ....La donna è assorbita dalle occupazioni or<strong>di</strong>narie della vita quoti<strong>di</strong>ana ;il bisogno <strong>di</strong> dare e ricevere affetto si esaurisce all'<strong>in</strong>terno del nucleo familiared'orig<strong>in</strong>e. Nei confronti dell'amore appare <strong>una</strong> sorta <strong>di</strong> esitazione permanenteche le impe<strong>di</strong>sce <strong>di</strong> compiere un passo def<strong>in</strong>itivo verso l'amante potenziale. Atale esitazione fa seguito sistematicamente un ripiegamento su se stessa, da cuiè assente ogni forma <strong>di</strong> rimpianto. Questo ripiegamento le permette anzi <strong>di</strong>consacrarsi al go<strong>di</strong>mento delle gioie serene e prive <strong>di</strong> rischio dell'osservare lasuccessione dei gesti m<strong>in</strong>uti e ripetitivi che compongono la sua vita :Era davvero strano che lei, Rosa, non avesse preso marito. Forse pervia <strong>di</strong> Enrico ? Ma cosa c’era stato, <strong>in</strong> fondo, tra lei ed Enrico ? QuandoEnrico le aveva parlato, l’ultima sera, non gli aveva risposto né sì né no. Eche altro avrebbe potuto rispondere a un giovane che partiva per la guerra,da cui non sarebbe forse più tornato, come <strong>di</strong>fatti non tornò ?Forse perché la sorella m<strong>in</strong>ore si era sposata tanto giovane. Vuol <strong>di</strong>rea volte quando la m<strong>in</strong>ore si sposa prima. Lei, Rosa, aveva avuto subitomolto da fare, perché Amelia e Guglielmo i primi tempi non andavanod'accordo (erano entrambi così giovani !) ........ A quel tempo Rosa stava mesi <strong>in</strong>teri <strong>in</strong> casa della sorella. E nonaveva più pensato a sé. Era come se la famiglia ce l'avesse già.E poi c’era qualcosa <strong>in</strong> lei che <strong>in</strong>timi<strong>di</strong>và i giovanotti. Per esempio ilMori, un impiegato della Sal<strong>in</strong>a ; che pure era un giovanotto allegro erumoroso : solo dopo che era partito, aveva saputo della sua <strong>in</strong>tenzione <strong>di</strong>sposarla.E Stefano. Lo aveva saputo dopo anni, quando Stefano aveva giàmoglie e figlioli. Stefano era stato il grande amore <strong>di</strong> Enrichetta 5 .4 Ivi, p. 121.5 Ivi, pp.130-131.


4Appare sempre un eccesso <strong>di</strong> riflessione, <strong>di</strong> ponderazione <strong>in</strong> meritoall'amore. Ma non è solo esitazione o paura <strong>di</strong> prendere <strong>una</strong> decisione o fuganella rout<strong>in</strong>e delle occupazioni domestiche, come avviene nel periodosuccessivo al matrimonio della sorella. Qualcosa <strong>in</strong> lei, <strong>di</strong>ce Cassola, la separada quanti aspirerebbero al suo amore.Questo qualcosa a noi sembra possa riassumersi <strong>in</strong> un'autosufficienzaaffettiva, <strong>in</strong> <strong>una</strong> volontà ben precisa <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne e <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itivanell'affermazione <strong>di</strong> <strong>una</strong> personalità libera, <strong>in</strong>sofferente <strong>di</strong> legami relazionalirigi<strong>di</strong> (la vita a due sancita dal matrimonio).Ad un altro livello, ma <strong>in</strong> maniera sostanzialmente aff<strong>in</strong>e, si colloca ilrapporto privilegiato che Anna, ne Le amiche, <strong>in</strong>trattiene con la propria<strong>in</strong><strong>di</strong>vidualità :Da ultimo però si <strong>di</strong>menticò del gioco. Nascosta <strong>in</strong> <strong>una</strong> piccolaradura, riprendeva fiato dalle corse <strong>di</strong> poco prima. L'aria era raffrescata,ma la luce del sole era <strong>di</strong>ventata più calda sui dorsi boscosi e sui tratti <strong>di</strong>campagna coltivata. Anna assaporù il silenzio che regnava <strong>in</strong>torno.Com'era bello ! Come si stava bene ! Non era possibile esser più felice <strong>di</strong>così. E quella felicità, così le pareva, sarebbe durata sempre, qualunquecosa fosse accaduta. Avrebbe preso marito, avrebbe avuto dei figlioli, masarebbe stata ugualmente felice. Perché Anita aveva detto che sposandosarebbe f<strong>in</strong>ito tutto ? Che sciocchezza ! Come poteva f<strong>in</strong>ire <strong>una</strong> cosa cheera dentro <strong>di</strong> lei ? 6Essa si complace al pensiero che tappe quasi d'obbligo, per la mentalitàdell'epoca, nella vita <strong>di</strong> <strong>una</strong> giovane donna, quali il matrimonio e la maternità,non mo<strong>di</strong>ficheranno la sua personalità ; come tratto dom<strong>in</strong>ante <strong>di</strong> quest’ultimava <strong>in</strong>tesa la sete <strong>di</strong> libertà, che si esprime nella facoltà <strong>di</strong> restar sola con sestessa, quale che sia l'ambiente che la circonda.Pochi anni dopo, <strong>in</strong> occasione <strong>di</strong> <strong>una</strong> gita con la giovane amica <strong>di</strong> untempo, Anna manifesta lo stesso entusiasmo assoluto e <strong>in</strong>def<strong>in</strong>ibile <strong>di</strong> quandonon aveva alcun legame sentimentale :Il matrimonio non l'aveva per nulla cambiata. In quei giorni poi,momentaneamente libera dal marito e dal figlio, le pareva <strong>di</strong> esser tornataragazza 7 .6 Ivi, pp.162-163.7 Ivi, p. 178.


5La sua libertà <strong>di</strong> fondo è caratterizzata dall'esclusività della suapercezione del mondo. La solitu<strong>di</strong>ne me<strong>di</strong>tata <strong>di</strong> tale situazione crea <strong>una</strong> sorta<strong>di</strong> barriera <strong>in</strong>sormontabile nei confronti delle persone con cui la giovane entra<strong>in</strong> contatto.Un cuore arido narra la parabola della vicenda sentimentale <strong>di</strong> AnnaCavorzio : dapprima il precisarsi dell'amore per il militare Mario, suggellatodal dono che essa gli fa del suo corpo nel momento stesso <strong>in</strong> cui apprende cheil loro legame sarà spezzato dalla partenza imm<strong>in</strong>ente <strong>di</strong> lui ; <strong>in</strong> un secondomomento il rassegnarsi a vivere <strong>una</strong> relazione con un uomo che non ama ;<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la scelta serena <strong>di</strong> non maritarsi, motivata nella lettera che scrive aMario, <strong>in</strong> chiusura del romanzo... mi vorresti sposare....È vero, io sono sempre libera, la signora Zaira però non ti ha detto tuttala verità. Ve<strong>di</strong> Mario tu mi <strong>di</strong>cesti <strong>una</strong> volta che io ero <strong>una</strong> ragazza onesta e chese <strong>in</strong> un domani avessi conosciuto un giovanotto non avrei potuto nascondergliil mio passato : come <strong>in</strong>vece fanno tante.E per questo non volevi che <strong>di</strong>venissi tua, perché avevi timore <strong>di</strong>compromettere <strong>una</strong> mia possibile sistemazione avvenire.Così voglio essere onesta anche con te e non nasconderti nulla. So <strong>di</strong>darti un <strong>di</strong>spiacere perché forse tu avrai creduto che ti ero rimasta fedele. Non èstato così, Mario, e me ne r<strong>in</strong>cresce. Io ho avuto <strong>una</strong> relazione, che è durata tremesi. Non ci sono state conseguenze, ma tutti l’hanno saputo, e anche Zaira losa, ma si vede che non te l’ha voluto scrivere per non darti un <strong>di</strong>spiacere...... Ma anche tu mi hai fatto del male, perché se non ti avessi conosciutonon sarei caduta. Io ero <strong>di</strong>sperata, non potevo più adattarmi alla vita <strong>di</strong> prima, èper questo che sono caduta. Capisci, Mario ? Non me ne importava più nulladella vita, mi pareva che non avesse più nessun valore.... E allora, perché avreidovuto aver cura della mia reputazione ? Cre<strong>di</strong>mi, non è stato per amore che misono data a quell’uomo. Non so cosa mi è successo, forse volevo cancellare ilricordo <strong>di</strong> te, che non mi lasciava più vivere 8 ...Quanto scrive la donna non rende ragione appieno della sceltacompluta. Non si tratta semplicemente dell'espiazione per essere stata <strong>in</strong>fedele,secondo uno schema comportamentistico aderente ad <strong>una</strong> certa morale deirapporti d'amore <strong>in</strong> vigore all'epoca <strong>in</strong> cui si svolge la storia. C’è dell'altro, e <strong>in</strong>particolare un attegglamento psicologico <strong>di</strong> fondo che segue <strong>una</strong> gerarchia <strong>di</strong>valori del tutto <strong>in</strong><strong>di</strong>pendente rispetto a quelli più specificamente emananti dalla8 C. Cassola, Un cuore arido, Tor<strong>in</strong>o, 1980, pp.273-274.


6società... Anna si affrettò ad alzarsi. Ma poi <strong>in</strong>dugiò alla f<strong>in</strong>estra a goderelo spettacolo del sole che s’era appena levato. I suoi occhi si posarono suogni particolare, sull'abitato <strong>di</strong> Mar<strong>in</strong>a, sui gruppi <strong>di</strong> case più avanti nellacampagna, sulla sagoma massiccia dello zuccherificio, sui tetti <strong>di</strong> Cec<strong>in</strong>aemergenti al <strong>di</strong> là della ferrovia, sulla strada nuova, che aveva aperto unvarco nei campi e avanzava <strong>di</strong>ritta e presto sarebbe stata term<strong>in</strong>ata.Avrebbe dovuto o<strong>di</strong>arli quei luoghi, che erano pieni <strong>di</strong> tanti tristi ricor<strong>di</strong>.Invece li amava ; li amava, e non avrebbe mai potuto abbandonarli.‘Io sono come i gatti – pensò alla f<strong>in</strong>e – ; mi affeziono più ai luoghiche alle persone’. Perché se <strong>una</strong> persona amata la lasciava, lei ne soffriva,certo, ma poi la ferita si rimarg<strong>in</strong>ava ; mentre se l'avessero strappata <strong>di</strong> lì,dai luoghi che amava, allora sarebbe morta <strong>di</strong> dolore 9 .Nel legame con i luoghi <strong>in</strong> cui è sempre vissuta va rilevato uno dei trattisalienti del suo atteggiamento esistenziale. Cont<strong>in</strong>uare a vivere <strong>in</strong> questoambiente è più importante <strong>di</strong> qualsiasi amore, per il fatto che tale bisogno faparte della sua <strong>in</strong><strong>di</strong>vidualità più profonda e ne costituisce al contempo la <strong>di</strong>fesapiù totale <strong>di</strong> fronte alle aggressioni che possono essere compiute da forzeesterne :Anna cont<strong>in</strong>uava a star lì, appoggiata al davanzale, con l'aria frescadel matt<strong>in</strong>o che entrava per la f<strong>in</strong>estra spalancata, e il sole che la scaldava ela <strong>in</strong>torpi<strong>di</strong>va. Che importava se l'avvenire non le prometteva nulla ? Ilpassato, contava <strong>di</strong> più.... Il sole ! Il sole ! Si levava ogni matt<strong>in</strong>a, ognimatt<strong>in</strong>a riscaldava le anime, col suo calore, con la sua luce. Ogni matt<strong>in</strong>atornava a svelare la <strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita bellezza del mondo, quella bellezza chel'anima può contenere, ma che la vita quotidana non può accogliere. Lavita quoti<strong>di</strong>ana si componeva <strong>di</strong> tante cose, piccole e gran<strong>di</strong>, rifare i letti emangiare, fidanzarsi e sposare ; ma la vita vera era come la luce e il caloredel sole, qualcosa <strong>di</strong> segreto e <strong>di</strong> <strong>in</strong>afferrabile 10 .La riflessione sull'atteggiamento psicologico <strong>di</strong> Anna si precisa. Lacapacità <strong>di</strong> cogliere, attraverso <strong>una</strong> ricezione tutta personale e irripetibile dellabellezza del mondo, e più precisamente <strong>di</strong> quello a lei familiare, un propriosenso della vita è un modo <strong>di</strong> comprendere se stessa, prima ancora <strong>di</strong> collocarsiproblematicamente <strong>in</strong> un <strong>di</strong>alogo con altri <strong>in</strong>terlocutori reali o potenziali.9 Ivi, p.274.10 Ivi, p.275.


7La <strong>di</strong>st<strong>in</strong>zione tra vita quoti<strong>di</strong>ana e vita vera è la <strong>di</strong>st<strong>in</strong>zione tra il livellodell'esperienza sensibile, che è propria a tutti gli esseri umani, e quellodell'<strong>in</strong>terpretazione, escludente qualsiasi partecipazione esterna, dei gran<strong>di</strong>fenomeni della vita, veri e presenti come il sole, ma estremamente <strong>di</strong>fficili daesprimere. Da <strong>una</strong> parte le piccole sequenze, dall'altra le gran<strong>di</strong> sequenze dellavita.Questa separazione netta, operata <strong>in</strong> maniera esplicita dall'autore, dà lamisura della complessità da attribuire alla nozione <strong>di</strong> poetica del quoti<strong>di</strong>ano,spesso avanzata, <strong>in</strong> sede critica, per identificarne l'opera.In Un cuore arido assistiamo ad un approfon<strong>di</strong>mento costante dellatematica esistenziale, e a noi sembra che i tratti che caratterizzano lapersonalità della protagonista vadano posti <strong>in</strong> rapporto con quelli componentile figure degli altri personaggi femm<strong>in</strong>ili precedentemente esam<strong>in</strong>ati. Quil’it<strong>in</strong>erario <strong>di</strong> Anna verso la solitu<strong>di</strong>ne è illustrato <strong>in</strong> tutta la sua progressione,contrariamente a quanto avviene altrove : dalle esitazioni <strong>in</strong>iziali, cheprecedono la scoperta dell'amore, f<strong>in</strong>o al ripiegarsi risoluto su se stessa.L'esperienza sentimentale <strong>in</strong> quanto ricerca dell'altro, nelle fasi <strong>di</strong>st<strong>in</strong>tedell'amore-passione per Mario e della relazione fondata esclusivamente sulrapporto fisico con Marcello, non è che lo strumento della presa <strong>di</strong> coscienzadella sua personalità, il cui bisogno <strong>di</strong> libertà può appagarsi solo nellasolitu<strong>di</strong>ne.Data la rilevanza specifica <strong>di</strong> <strong>una</strong> determ<strong>in</strong>ata serie <strong>di</strong> valori nei <strong>testi</strong> <strong>in</strong>questione e l'aff<strong>in</strong>ità degli atteggiamenti mentali delle protagoniste, riteniamolegittimo trarre alcune conclusioni d'<strong>in</strong>sieme, allo scopo <strong>di</strong> def<strong>in</strong>ire <strong>una</strong><strong>tipologia</strong> <strong>di</strong> <strong>personaggio</strong> <strong>femm<strong>in</strong>ile</strong>.Le storie <strong>di</strong> queste donne raffigurano tre tentativi <strong>di</strong>st<strong>in</strong>ti <strong>di</strong> affermare lapropria personalità attraverso un duplice processo <strong>di</strong> sviluppo : <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezionepuramente psicologica, con <strong>una</strong> conoscenza più completa del carattere el’adeguamento alle <strong>in</strong>cl<strong>in</strong>azioni che ne derivano ; <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione sociologica, ovesi consideri che la solitu<strong>di</strong>ne, soprattutto <strong>in</strong> Rosa Gagliar<strong>di</strong> e Un cuore arido,appare come <strong>una</strong> scelta me<strong>di</strong>tata rispetto all'alternativa del matrimonio,riconosciuto come punto <strong>di</strong> riferimento canonico nella vita <strong>di</strong> <strong>una</strong> donnasecondo un sistema mentale <strong>di</strong> valori che è possibile def<strong>in</strong>ire storicamente :quello dell’Italia dei primi anni del fascismo.Cassola ci presenta, senza perseguire tuttavia un f<strong>in</strong>e sociologico bendef<strong>in</strong>ito, delle situazioni ambientali che riproducono <strong>in</strong> maniera estremamentepert<strong>in</strong>ente <strong>una</strong> con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> conflitto all'<strong>in</strong>terno <strong>di</strong> un determ<strong>in</strong>ato tipo <strong>di</strong>


8società, classificabile come piccola borghesla 11 .All'<strong>in</strong>terno <strong>di</strong> un ceto sociale composto da piccoli commercianti, sarte eproprietari <strong>di</strong> esigui appezzamenti <strong>di</strong> terra, dagli <strong>in</strong>teressi ideali circoscrittiquanto i conf<strong>in</strong>i geografici <strong>in</strong> cui esso vive, le scelte esistenziali <strong>di</strong> queste tredonne appaiono decisamente atipiche. La loro marg<strong>in</strong>alità è sanzionatadall'<strong>in</strong>comprensione e dalla perplessità che suscitano nelle persone con cuisono abitualmente <strong>in</strong> contatto. Il fatto che tale marg<strong>in</strong>alità sia associata ad <strong>una</strong>forma orig<strong>in</strong>ale <strong>di</strong> presa <strong>di</strong> coscienza <strong>di</strong> sé attira la nostra attenzione sullaconnotazione ideologica del fenomeno descritto.Nella misura, <strong>in</strong>fatti, <strong>in</strong> cui, attraverso <strong>una</strong> contestazione implicita manon meno ra<strong>di</strong>cale del carattere socializzante (rapporto pluri<strong>di</strong>mensionale)tra<strong>di</strong>zionalmente associato al matrimonio, un certo schema <strong>di</strong> comportamentoviene <strong>in</strong>franto, riteniamo sia possibile parlare <strong>di</strong> un significato ideologico <strong>di</strong>questa <strong>tipologia</strong> particolare <strong>di</strong> <strong>personaggio</strong> <strong>femm<strong>in</strong>ile</strong>.È nostra conv<strong>in</strong>zione, <strong>in</strong> altri term<strong>in</strong>i, che tra gli esiti dell'ampio lavoro<strong>di</strong> <strong>in</strong>trospezione psicologica compito dall'autore vada sottol<strong>in</strong>eato il rilievo <strong>di</strong>determ<strong>in</strong>ati aspetti comportamentistico-mentali, esprimenti un rapportoproblematico tra <strong>in</strong><strong>di</strong>viduo e società, e nel caso specifico <strong>una</strong> posizioneantagonistica dell'uno nei confronti dellaltra.Edoardo ESPOSITO11 Cfr. G.C. Ferretti, op.cit., pp.74-75.

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