al successivo titolo IV, nonché ad attrezzature turistiche complementari, in aggiunta a quellepreviste dal <strong>Piano</strong> urbanistico territoriale;- eventuale zona "D/1", destinata ad inse<strong>di</strong>amenti produttivi artigianali o a piccole industrie (n. maxnuovi addetti 50) <strong>di</strong> trasformazione dei prodotti agricoli. In tal caso la normativa <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> regolatoredeve prescrivere l'obbligo <strong>del</strong>la redazione <strong>di</strong> Piani produttivi particolareggiati, <strong>di</strong> cui all'articolo 27<strong>del</strong>la legge n. 865 <strong>del</strong> 1971 e nel rispetto <strong>del</strong>le norme <strong>tecniche</strong> <strong>di</strong> cui al successivo titolo IV;- zona "E" - agricola. Per essa, le in<strong>di</strong>cazioni e la normativa dei Piani regolatori generali devono:- prevedere la realizzazione <strong>del</strong>le in<strong>di</strong>spensabili strade interpoderali, <strong>di</strong> cui al precedente articolo 15e nel rispetto <strong>del</strong>le norme <strong>tecniche</strong>, <strong>di</strong> cui al successivo titolo IV;- consentire i rifacimenti dei muri <strong>di</strong> sostegno nel rispetto <strong>del</strong>le norme <strong>tecniche</strong> <strong>di</strong> cui al successivotitolo IV;- consentire la sostituzione degli or<strong>di</strong>namenti colturali esistenti, con altri comunque appartenentialla tra<strong>di</strong>zione <strong>del</strong>l'area;- consentire nuova e<strong>di</strong>lizia rurale - quota parte <strong>del</strong> proporzionamento <strong>del</strong> fabbisogno <strong>di</strong> nuovi vaniresidenziali, <strong>di</strong> cui al precedente articolo 9 - nel rispetto <strong>del</strong>l'in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> fabbricabilità fon<strong>di</strong>ariomassimo <strong>di</strong> 0,03 mc/mq e <strong>del</strong>l'altezza massima <strong>di</strong> metri 7,50; ai fini <strong>del</strong>l'adeguamento dei volumitecnici per la conduzione <strong>del</strong> fondo (stalle, porcile, depositi ecc.), consentire e<strong>di</strong>ficazioni conl'in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> fabbricabilità fon<strong>di</strong>ario max <strong>di</strong> 0,03 mc/mq;- consentire per l'e<strong>di</strong>lizia esistente a tutto il 1955, interventi, nel rispetto <strong>del</strong>le norme <strong>tecniche</strong> <strong>di</strong> cuial successivo titolo IV, <strong>di</strong>:1) restauro conservativo, manutenzione or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria;2) adeguamento funzionale, una tantum, degli alloggi ai fini <strong>del</strong>la creazione dei servizi igienici, coni seguenti parametri:- <strong>di</strong>mensione minima <strong>del</strong>l'alloggio per consentire l'intervento: 30,00 mq <strong>di</strong> superficie utile netta;- incremento <strong>di</strong> superficie utile netta, pari al 15% <strong>di</strong> quella esistente, fino ad un valore massimo <strong>di</strong>22,00 mq (per i valori risultanti minori <strong>di</strong> mq 6,00 si consente l'arrotondamento fino a tale valore);- eventuale zona <strong>di</strong> "rispetto" in funzione, sia <strong>del</strong>la tutela <strong>di</strong> valori ambientali, sia <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong>suolo. Per tale zona la normativa <strong>del</strong> <strong>Piano</strong> regolatore generale deve prescrivere l'ine<strong>di</strong>ficabilitàassoluta, sia pubblica che privata.Zona territoriale 5Riqualificazione inse<strong>di</strong>ativa ed ambientale <strong>di</strong> 2° gradoComprende aree agricole ed inse<strong>di</strong>amenti analoghi a quelli <strong>del</strong>la precedente zona territoriale 4,caratterizzati da localizzazioni più interne e montane.
Essa va articolata nei Piani regolatori generali come la precedente zona territoriale 4, sia comein<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> zona <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> regolatore, sia come normativa. Fanno eccezione le normativerelative alle zone "B" ed "E", alle quali devono essere apportate le mo<strong>di</strong>fiche seguenti:- nella zona "B", per l'e<strong>di</strong>lizia esistente si può consentire anche un incremento <strong>del</strong>la superficie utile,nel rispetto <strong>del</strong>le norme <strong>tecniche</strong>, <strong>di</strong> cui al successivo titolo IV, fino ad un massimo <strong>del</strong> 15%;- nella zona "E", per l'adeguamento funzionale una tantum degli alloggi esistenti a tutto il 1955, iparametri da rispettare sono:- <strong>di</strong>mensione minima <strong>del</strong>l'alloggio per consentire l'intervento: 30,00 mq <strong>di</strong> superficie utile netta;- incremento <strong>di</strong> superficie utile netto, pari al 20% <strong>di</strong> quella esistente, fino ad un valore massimo <strong>di</strong>30,00 mq.Zona territoriale 6Urbanizzazioni satureComprende prevalentemente le espansioni residenziali recenti, <strong>di</strong> scarso valore ambientale, daconsiderare sature ai fini residenziali.Essa va trasferita nel <strong>Piano</strong> regolatore generale come zona "B". La normativa <strong>del</strong> <strong>Piano</strong> regolatoregenerale deve essere identica a quella <strong>del</strong>la zona "B", derivante dall'articolazione <strong>del</strong>la precedentezona territoriale 4.Zona territoriale 7 (11)Razionalizzazione inse<strong>di</strong>ativa a tutela <strong>del</strong>le risorse agricole.L'e<strong>di</strong>ficazione nelle zone agricole è <strong>di</strong>sciplinata, giusta la carta <strong>del</strong>l'uso agricolo <strong>del</strong> suolo, dalle<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al punto 1.8 <strong>del</strong> titolo II <strong>del</strong>l'allegato alla L.R. 20 marzo 1982, n. 14 e successivemo<strong>di</strong>ficazioni.Zona territoriale 8Parchi territorialiComprende aree generalmente in emergenza o <strong>di</strong> altopiano e che costituiscono un sistema articolato<strong>di</strong> parchi tali da sod<strong>di</strong>sfare il fabbisogno <strong>di</strong> standard al livello <strong>di</strong> parchi <strong>di</strong> interesse territoriale.Essa va trasferita nei Piani regolatori generali come zona <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> regolatore: "Parco territoriale".La normativa <strong>di</strong> <strong>Piano</strong> regolatore generale deve:- impe<strong>di</strong>re le e<strong>di</strong>ficazioni in qualsiasi forma, sia pubblica che privata;- impe<strong>di</strong>re le mo<strong>di</strong>ficazioni <strong>del</strong> suolo <strong>di</strong> qualsiasi genere;