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Meccanismi di azione - Dipartimento di Chimica

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<strong>Meccanismi</strong> <strong>di</strong> <strong>azione</strong>Abbiamo già detto che le molecole dei tensioattivi sono caratterizzate dalpossedere una parte idrofila (o "testa"), che può essere anionica, cationica,zwitterionica o neutra, e una parte idrofoba (o "coda"), che <strong>di</strong> solito è unacatena idrocarburica, lineare o ramificata, con o senza insaturazioni, con<strong>di</strong>versi atomi <strong>di</strong> carbonio. Per le loro proprietà <strong>di</strong> solubilizz<strong>azione</strong> questesostanze vengono in<strong>di</strong>cate col termine anfifili. I tensioattivi, per effettodell'abbassamento della tensione superficiale che inducono, conferiscono allesoluzioni particolari proprietà, che trovano importanti applicazioni pratiche etecnologiche.Potere schiumogeno: le molecole <strong>di</strong> tensioattivo tendono ad accumularsi allasuperficie del liquido, con la parte polare rivolta verso l'interno, e la parteidrocarburica (idrofoba) rivolta verso l'esterno: questo determina unabbassamento della tensione superficiale, in quanto le forze intermolecolariagenti tra le catene idrocarburiche sono più deboli rispetto a quelle tra lemolecole d'acqua. Di conseguenza, <strong>di</strong>minuisce latendenza a contrarsi della superficie (la tensionesuperficiale), per cui risulta facilitata la form<strong>azione</strong> <strong>di</strong>schiuma, che consiste appunto in un aumento, permezzo dell'agit<strong>azione</strong> meccanica, della superficielibera del liquido, che può così inglobare quantitànotevoli <strong>di</strong> aria sotto forma <strong>di</strong> bolle. Le bolle <strong>di</strong> gasvengono a galla per spinta idrostatica e si <strong>di</strong>ssolvonolentamente a contatto con l'ambiente gassosoesterno. Esse concorrono alla detergenza inglobandola lordura, ma un eccessivo schiumaggio provoca inconvenienti facilmenteverificabili.Potere bagnante: se un solido è sospeso in forma finemente sud<strong>di</strong>visa in unliquido, a causa della <strong>di</strong>minuita tensione superficiale γ l (interfaccia liquidoaeriforme),<strong>di</strong>minuiscono le forze <strong>di</strong> coesione tra le molecole <strong>di</strong> liquido(L coesione = 2γ l ) per cui il lavoro <strong>di</strong> adesione può uguagliare (o superare) il lavoro<strong>di</strong> coesione. Si ha:L ades. = (L coes. /2) · (1+cos θ) dove θ è l'angolo<strong>di</strong> contatto, ovvero l'angolo formato tra la<strong>di</strong>rezione delle forze agenti alle superfici <strong>di</strong>separ<strong>azione</strong> liquido-aeriforme e solidoliquido;il che corrisponde ad un angoloθ = 0, cioè il liquido bagna completamente ilsolido.


Potere emulsionante: i tensioattivi favoriscono la form<strong>azione</strong> <strong>di</strong> emulsioni(una emulsione è la finissima <strong>di</strong>spersione <strong>di</strong> un liquido in un altro, nel quale èinsolubile; ad es. acqua-olio), in quanto, abbassando la tensione interfaccialetra i due liqui<strong>di</strong>, permettono che si estenda la superficie <strong>di</strong> contatto fra le duefasi, con form<strong>azione</strong> <strong>di</strong> un gran numero <strong>di</strong> goccioline <strong>di</strong> uno dei due liqui<strong>di</strong><strong>di</strong>sperse nell'altro.Potere detergente: è un fenomeno strettamente collegato ai precedenti. Ladetergenza è quell'oper<strong>azione</strong> me<strong>di</strong>ante la quale viene allontanato dai tessuti(o dalla superficie <strong>di</strong> altri materiali), lo sporco che vi si accumula soprattutto acausa <strong>di</strong> un velo <strong>di</strong> grasso che aderisce fortemente sulla parte da pulire. Ilmeccanismo della detergenza è piuttosto complesso in quanto ad essoconcorrono <strong>di</strong>versi fattori, e precisamente: l'<strong>azione</strong> meccanica, l'<strong>azione</strong> dellatemperatura e l'<strong>azione</strong> del detergente. L'<strong>azione</strong> del detergente è dovutaall'abbassamento della tensione interfacciale tra i due liqui<strong>di</strong> (l'acqua <strong>di</strong>lavaggio e il grasso aderente sul tessuto) e <strong>di</strong> quella tra l'acqua <strong>di</strong> lavaggio e lasuperficie da pulire: questo determina una mo<strong>di</strong>fica dell'angolo <strong>di</strong> contattograsso-solido, per <strong>di</strong>minuzione delle forze <strong>di</strong> adesione tra le due fasi; quandol'angolo <strong>di</strong>venta maggiore <strong>di</strong> 90°, è possibile il <strong>di</strong>stacco delle particelle <strong>di</strong> untodalla superficie. La spieg<strong>azione</strong> <strong>di</strong> tale effetto risiede nella particolare <strong>azione</strong>del tensioattivo, che si <strong>di</strong>spone con la parte idrofoba nell'untume, in cui èsolubile la catena idrocarburica, e con il gruppo idrofilo nella fase acquosa: inquesto modo <strong>di</strong>venta possibile <strong>di</strong>staccare dalla superficie dell'oggetto dadetergere il su<strong>di</strong>ciume grasso che, intrappolato nelle micelle, rimane <strong>di</strong>spersonell'acqua <strong>di</strong> lavaggio, e infine allontanato per <strong>azione</strong> meccanica.L'<strong>azione</strong> favorevole della temperatura sul meccanismo della detergenza puòessere spiegata se si tiene conto che la tensione superficiale dei liqui<strong>di</strong><strong>di</strong>minuisce con l'aumentare della temperatura.2

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