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Un'azione sindacale sempre più incisiva - Confagricoltura Alessandria

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10maggio 2011CONFAGRICOLTURAPIEMONTELa Regione Piemonte contribuiscecostruttivamente al dibattitointerno all’Arefhl, l’Assembleadelle Regioni Europee Frutticole,confronto volto a tracciare lelinee guida di una futura PAC che sitraduca concretamente in una politicafrutticola forte e sinergica, competitivanelle sfide imposte dal sistemaagricolo moderno.“Il Piemonte ha portato sul tavolo unaserie di argomentazioni coerenti conquelle che erano state le posizioni argomentateprecedentemente nel corso delForum delle Regioni” ha commentatoil presidente di <strong>Confagricoltura</strong><strong>Alessandria</strong> Gian Paolo Coscia.Tre in particolare gli emendamentiFEASRFondo europeo agricolo per lo svilupporurale: l’Europa investe nelle zone ruraliDi seguito riportiamo le prossime scadenzeed adempimenti richiesti dall’attualePiano dei Controlli della NocciolaPiemonte IGP per le aziende agricole:1. Nuove iscrizioni al sistema di controllo orichiesta di integrazione appezzamenti nell’Albodella Nocciola Piemonte IGP.Le aziende che non sono mai state iscritte all’albonoccioleti o che intendono aggiungere nuoviappezzamenti, devono inviare ad INOQ entro il31 maggio 2011, un apposito documento comprensivodegli allegati richiesti: elenco dei Noccioletinuovi o da integrare, con il dettaglio (perogni appezzamento) dei dati catastali, comune diappartenenza, superficie, numero piante e datadi impianto.2. Aziende iscritte per la produzione 2010:• Trasmissione dati produttivi: tutte leaziende già iscritte nel 2010, devono trasmetteread INOQ entro il 30 giugno 2011, un appositodocumento riportando le quantità diNocciola Piemonte IGP raccolta (controllata eritenuta idonea) e venduta (certificata).• Conferma iscrizione per il 2011 (mantenimentonel sistema di controllo): attraverso lostesso documento e <strong>sempre</strong> entro il 30 giugno2011, dovranno esprimere la propria intenzionein merito all’utilizzo della denominazione perla campagna entrante: coloro che intendonoutilizzare la denominazione anche per il 2011proposti dalla Regione Piemonte: inprimo luogo la rivendicazione dimaggiore attenzione per il compartofrutticolo il quale, pur rappresentandodal punto di vista economicoil 17% della produzione agricolaeuropea con ricadute importantisull’occupazione, riceve menodel 4% del sostegno finanziariospettante al settore primario.“Il Piemonte ha proposto inoltre un’assicurazionecommerciale: è giusto incentivarei produttori europei ad investire<strong>più</strong> coraggiosamente sul mercato,ma altrettanto doveroso è tutelare glistessi, i quali si espongono quotidianamentead un tasso di rischio non trascurabile”ha aggiunto Coscia.Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013Misura 111.1 sottoazioneBInformazione nel settore agricoloScadenze e adempimenti per le aziendeagricole che producono nocciolecompileranno il campo “CHIEDE PERL’ANNO______: il mantenimento nel sistema dicontrollo…” riportato sulla prima pagina deldocumento stesso.• Rinuncia alla produzione di NocciolaPiemonte IGP per il 2011: chi invece non intendeavvalersi della denominazione per il 2011, dateràe firmerà il campo: “Nel caso l’azienda preveda dinon utilizzare l’IGP per l’anno in corso:” riportatosul retro dello stesso documento. Può trattarsianche di rinuncia temporanea, per uno o <strong>più</strong>anni; il registro noccioleti viene mantenuto, manon è possibile vendere il prodotto come NocciolaPiemonte IGP per il periodo di rinuncia.Per informazioni: ISTITUTO NORDOVESTQUALITÀ Soc. Coop. - 12033 MORETTA –P.za Carlo Alberto Grosso 82 – Tel.0172.911323 Fax 0172.911320 e-mail:inoq@inoq.it http://www.inoq.it R.S.Le proposte del Piemonte per la frutticolturaInfine, l’interesse della Regione Piemontesi è spostato sul necessario rispettodelle regole di produzionevolte a salvaguardare la sicurezza alimentare,norme che devono essereuguali e rigorose per tutti: in casocontrario i regolamenti che gli agricoltoridell’Unione sono giustamentetenuti a rispettare, si traduconoin un evidente svantaggio competitivoper le nostre aziende mentrel’ingresso di prodotti dai Paesi terzi,senza le necessarie garanzie di salubrità,può seriamente mettere a rischiola salute dei consumatori.R.SparacinoIntensificata la sorveglianzasulla sicurezza in agricolturaNell’ambito del “Piano regionale di prevenzione in agricoltura e selvicoltura –anni 2010-2012” la Regione Piemonte, accanto ad interventi di formazione e informazionedei soggetti coinvolti, ha intensificato attraverso i dipartimenti di Prevenzionedelle ASL l’attività di controllo e sorveglianza.A questo proposito ricordiamo, come già fatto nel passato, che leaziende che assumono manodopera dipendente sono soggette al complessodi norme in materia compendiate nel testo unico sulla sicurezzacontenuto nel decreto legislativo 81 del 2008.Queste prevedono la valutazione dei rischi in azienda e la conseguente adozione ditutte le procedure necessarie all’eliminazione o riduzione dei rischi rilevati per i lavoratoridipendenti. Il decreto 81 ha altresì esteso a tutti i lavoratori autonomi eai soci di società agricole alcune norme del testo unico, in particolare l’obbligo diutilizzare macchine e attrezzature di lavoro conformi alla normativa, di munirsi di dispositividi protezione individuale ed utilizzarli correttamente.Riportiamo solo a titolo di esempio alcuni degli aspetti <strong>più</strong> comunemente verificati insede di controllo.• Presenza delle protezioni ai cardani delle macchine agricole, presenza di sistemi diritenzione (cinture di sicurezza) e di protezione (archi antiribaltamento) sulle stesse.• Corretta gestione dei depositi di materiali pericolosi (combustibili e fitofarmaci) epresenza di adeguate informazioni e cartellonistica.I nostri uffici sono a disposizione per le ulteriori informazioni necessarie.Roberto Giorgi

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