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Vol. 79, supplement to no. 2, March-April 1994 - Supplements

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DISCUTIAMONE INSIEMEASPETTI PROLIFERATIVI DEI BLASTI DI LEUCEMAMIELOIDE ACUTAA. TABILIO*, F. FALZETTI*, P. MANNONI°, M.F. MARTELLI**Dipartimen<strong>to</strong> di Medicina Clinica, Pa<strong>to</strong>logia e Farmacologia, sezione di Ema<strong>to</strong>logia ed Immu<strong>no</strong>logia Clinica,Università di Perugia; °Institute J. Paoli-I Calmettes, Marseille, FranceIl sistema emopoietico è, alme<strong>no</strong> parzialmente, sot<strong>to</strong> il controllo di varie glicoproteine cheregola<strong>no</strong> la proliferazione e la differenziazione delle cellule progenitrici fi<strong>no</strong> alla produzionedelle cellule ematiche, funzionalmente mature. La leucemia acuta mieloide (LAM) è unamalattia neoplastica caratterizzata dalla proliferazione <strong>no</strong>n controllata e dalla differenziazioneab<strong>no</strong>rme di un progeni<strong>to</strong>re emopoietico trasforma<strong>to</strong>. Mentre i <strong>no</strong>rmali precursori emopoieticirichiedo<strong>no</strong> la presenza di specifici fat<strong>to</strong>ri per la loro crescita in vitro, le cellule leucemichemieloidi, oltre a conservare la capacità di essere stimolate da u<strong>no</strong> specifico fat<strong>to</strong>re, so<strong>no</strong> ingrado di proliferare spontaneamente. In questi casi, le cellule leucemiche forma<strong>no</strong> colonie inambiente semisolido e prolifera<strong>no</strong> in coltura liquida senza l’aggiunta di specifici fat<strong>to</strong>ri oppuredi siero. So<strong>no</strong> stati osservati alme<strong>no</strong> quattro distinti comportamenti proliferativi: a) nessunaproliferazione; b) una proliferazione transi<strong>to</strong>ria della durata inferiore a 7 giorni; c) una crescitacontinua con i maggiori livelli proliferativi al 7° gior<strong>no</strong> e quindi con un decli<strong>no</strong> progressivo;d) una proliferazione continua che si protrae per alcune settimane.U<strong>no</strong> dei meccanismi con cui la cellula leucemica acquisisce la capacità di proliferare inmaniera au<strong>to</strong><strong>no</strong>ma è quello della produzione au<strong>to</strong>crina di u<strong>no</strong> o più fat<strong>to</strong>ri di crescita delsistema emopoietico e di alcune ci<strong>to</strong>chine, che favorisco<strong>no</strong> la crescita cellulare, in forma ed aconcentrazioni biologicamente attive. Ogget<strong>to</strong> della presente relazione so<strong>no</strong> i risultati ottenutimediante l’analisi della espressione da parte dei blasti leucemici di mRNA per vari fat<strong>to</strong>ri dicrescita (GM-CSF, G-CSF, M-CSF) e ci<strong>to</strong>chine (LIF-HILDA, TNF-, IL-1 e , interleuchina6), della produzione di queste ci<strong>to</strong>chine in forma biologicamente attiva e dei rapporti sinergiciin senso stimola<strong>to</strong>rio o inibi<strong>to</strong>rio della prolifrazione. Partendo dall’osservazione che il TNF-può stimolare la proliferazione di colture primarie di blasti leucemici, <strong>no</strong>i abbiamo ottenu<strong>to</strong>l’evidenza sperimentale che il TNF è in grado di indurre sia l’espressione del gene per il GM-CSF sia la up-regolazione del suo recet<strong>to</strong>re ad alta affinità in cellule TNF responsive. Vengo<strong>no</strong>i<strong>no</strong>ltre riportati i dati relativi alla valutazione della espressione di alcune di queste molecole incellule staminali CD34+ <strong>no</strong>rmali.La seconda parte dello studio tende a definire su un’ampia casistica di LAM gli effetti proliferativio inibi<strong>to</strong>ri di CSF (GM-CSF, G-CSF, M-CSF, IL-3) o altre ci<strong>to</strong>chine (LIF/HILDA, -interferon, TGF- e TNF-) in casi in cui la proliferazione spontanea appare assente ed in casispontaneamente proliferanti.3

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