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Vol. 79, supplement to no. 2, March-April 1994 - Supplements

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DISCUTIAMONE INSIEMEPresso il <strong>no</strong>stro labora<strong>to</strong>rio so<strong>no</strong> stati si<strong>no</strong> ad ora esaminati quattro pazienti affetti da LAP esot<strong>to</strong>posti ad allotrapian<strong>to</strong> di midollo osseo. La FISH è stata condotta con due sonde molecolari,una marcata con biotina complementare alla sequenza di DNA localizzata a livello delpun<strong>to</strong> di rottura del cromosoma 15 (banda 15q22), l’altra marcata con digossina complementarealla sequenza nucleotidica mappata a livello di rottura del cromosoma 17 (banda 17q21).L’avvenu<strong>to</strong> legame tra sonda e DNA complementare è indica<strong>to</strong> nel primo caso da un segnaleverde mentre nel secondo caso da un segnale rosso. Anche qui, come già per la LMC, le celluleleucemiche presenta<strong>no</strong> due segnali separati (u<strong>no</strong> rosso e u<strong>no</strong> verde) e due riuniti (doppiosegnale rosso-verde). U<strong>no</strong> solo dei quattro pazienti si<strong>no</strong>ra studiati ha mostra<strong>to</strong> la sovrapposizionedi rosso e verde nell’1.5% delle cellule midollari e quindi la persistenza del clone leucemicoa quattro mesi dal trapian<strong>to</strong> allogenico. Tutti e quattro presentava<strong>no</strong> un’analisi cromosomica<strong>no</strong>rmale, se condotta con le modalità convenzionali. Dati recenti indica<strong>no</strong> che la FISH èin grado di dimostrare una cellula leucemica o linfoma<strong>to</strong>sa su 10 2 -10 3 cellule esaminate; possiedequindi una sensibilità inferiore a quella della polymerase chain reaction (PCR) (una cellulasu 10 5 -10 6 esaminate). Quest’ultima però, a differenza della FISH, <strong>no</strong>n permette di correlareil da<strong>to</strong> ci<strong>to</strong>genetico con quello morfologico, e <strong>no</strong>n consente quindi di identificare la cellulaneoplastica direttamente sullo striscio di sangue midollare o periferico. Tuttavia, la FISH condoppio tracciante può dare aspetti falsi positivi, in quan<strong>to</strong> per conformazione spaziale dellacellula le due sonde posso<strong>no</strong> sembrare sovrapposte. Presso il <strong>no</strong>stro labora<strong>to</strong>rio questa eventualitàè stata quantificata eseguendo la FISH con doppia marcatura sugli strisci di sangueperiferico di soggetti sani. L’ incidenza di cellule che sembrava<strong>no</strong> possedere il doppio segnale èstata dello 0.5%.Per le caratteristiche descritte, la FISH può essere utilizzata con vantaggio nel trapian<strong>to</strong> dimidollo osseo allogenico o au<strong>to</strong>logo per valutare la qualità della remissione nei pazienti cheall’esordio presenta<strong>no</strong> un’a<strong>no</strong>malia cromosomica specifica. Nell’allotrapian<strong>to</strong> i<strong>no</strong>ltre la FISHdimostra l’attecchimen<strong>to</strong> mol<strong>to</strong> precocemente, valuta il chimerismo e stabilisce l’origine diuna eventuale recidiva. Si<strong>no</strong> ad ora questi requisiti era<strong>no</strong> posseduti solo dalla ci<strong>to</strong>geneticaclassica e dalla biologia molecolare. La prima utilizza il polimorfismo cromosomico o i cromosomidel sesso a seconda che dona<strong>to</strong>re e ricevente sia<strong>no</strong> di sesso uguale o diverso; la secondautilizza invece la diversità di lunghezza dei frammenti di DNA, ottenuti dopo digestioneenzimatica con endonucleasi, per distinguere le cellule del dona<strong>to</strong>re da quelle del ricevente.Entrambe le me<strong>to</strong>diche so<strong>no</strong> però scarsamente sensibili quando si tratta di studiare popolazionicellulari miste (14). La ci<strong>to</strong>genetica classica valuta solo la quota di cellule proliferanti equindi <strong>no</strong>n esamina l’intera popolazione cellulare midollare, studiata invece dalla FISH.Ques<strong>to</strong> limite dell’analisi ci<strong>to</strong>genetica sembra anche responsabile dell’erronea interpretazionedell’origine di una recidiva post-trapian<strong>to</strong> nei casi in cui dona<strong>to</strong>re e ricevente so<strong>no</strong> di sessodiverso. Le recidive che secondo la classica analisi cromosomica sembrerebbero avvenute nellecellule del dona<strong>to</strong>re, so<strong>no</strong> invece legate ad una ripresa del clone leucemico del paziente, comedimostra<strong>to</strong> dalla FISH.Per questi motivi nel <strong>no</strong>stro labora<strong>to</strong>rio abbiamo applica<strong>to</strong> la FISH con sonda centromericabiotinilata specifica per il cromosoma y, in pazienti affetti da differenti malattie ema<strong>to</strong>logicheche han<strong>no</strong> ricevu<strong>to</strong> la sospensione cellulare midollare da un dona<strong>to</strong>re di sesso diverso. Le analisiso<strong>no</strong> state eseguite a 10-20 giorni dal trapian<strong>to</strong> e successivamente ogni mese. So<strong>no</strong> statisi<strong>no</strong>ra esaminati 14 pazienti, dieci maschi e quattro femmine. In 12 pazienti il dona<strong>to</strong>re è sta<strong>to</strong>25

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