12.07.2015 Views

Vol. 79, supplement to no. 2, March-April 1994 - Supplements

Vol. 79, supplement to no. 2, March-April 1994 - Supplements

Vol. 79, supplement to no. 2, March-April 1994 - Supplements

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

DISCUTIAMONE INSIEMEIL CONTROLLO DELLA SOPRAVVIVENZA E DELLA PROLIFERAZIONE INUNA FAMIGLIA DI LINEE MACROFAGICHE MURINEPERSIO DELLO SBARBAIstitu<strong>to</strong> di Pa<strong>to</strong>logia Generale, Università degli Studi di FirenzeSi è affronta<strong>to</strong> lo studio del ruolo di alterazioni nella risposta cellulare a fat<strong>to</strong>ri di crescitanella trasformazione e nella progressione neoplastica impiegando cellule della linea macrofagicamurina BAC.1-2F5, dipendente per la sopravvivenza e la proliferazione in vitro dal fat<strong>to</strong>redi crescita macrofagico specifico M-CSF, e cloni derivati da questa linea mediante trattamen<strong>to</strong>mutagenico e selezione in assenza di M-CSF. La dipendenza dall’M-CSF di 22 cloni mutanti èstata valutata determinandone la proliferazione in presenza o in assenza del fat<strong>to</strong>re, <strong>no</strong>nché lacapacità di rilasciare nel mezzo di coltura fat<strong>to</strong>ri capaci di stimolare la proliferazione in modoau<strong>to</strong>cri<strong>no</strong>.Sulla base della risposta all’M-CSF, so<strong>no</strong> stati individuati tre principali fe<strong>no</strong>tipi mutanti: 1)cloni che prolifera<strong>no</strong> in assenza di M-CSF, ma rispondo<strong>no</strong> al fat<strong>to</strong>re con un incremen<strong>to</strong> dellavelocità di crescita (18 cloni); 2) cloni che prolifera<strong>no</strong> in assenza di M-CSF e <strong>no</strong>n rispondo<strong>no</strong>al fat<strong>to</strong>re (3 cloni); 3) cloni capaci di sopravvivere in assenza di M-CSF, ma la cui proliferazioneè completamente dipendente dall’aggiunta del fat<strong>to</strong>re (1 clone).Due cloni di classe 1 e due cloni di classe 2 produco<strong>no</strong> e rilascia<strong>no</strong> nel mezzo di coltura M-CSF, la cui neutralizzazione con un antisiero anti-M-CSF <strong>no</strong>n blocca in nessun caso la crescita.Questi dati sembra<strong>no</strong> indicare che la au<strong>to</strong>crinia per l’M-CSF <strong>no</strong>n è essenziale nel determinareil fe<strong>no</strong>tipo dei mutanti, e suggerisco<strong>no</strong> che la perdita della dipendenza dall’M-CSF esoge<strong>no</strong>dipende piut<strong>to</strong>s<strong>to</strong> da alterazioni nei meccanismi di trasduzione o trasmissione dei segnaliproliferativi, a livello o a valle del recet<strong>to</strong>re per l’M-CSF.Lo studio di tali alterazioni è sta<strong>to</strong> affronta<strong>to</strong> misurando nei cloni mutanti il numero direcet<strong>to</strong>ri per l’M-CSF espressi sulla superficie cellulare e stimando la capacità dei recet<strong>to</strong>ri disvolgere la loro attività tirosin-fosfochinasica. È risulta<strong>to</strong> che, in generale, in confron<strong>to</strong> allalinea madre, i mutanti esprimo<strong>no</strong> un ridot<strong>to</strong> numero di recet<strong>to</strong>ri di superficie, ma che questiultimi so<strong>no</strong> dotati di <strong>no</strong>rmale attività tirosin-chinasica. Lo studio di eventuali correlazioni tramodulazione dell’espressione del recet<strong>to</strong>re per l’M-CSF ed indipendenza dei cloni mutanti daques<strong>to</strong> fat<strong>to</strong>re è in corso.I fe<strong>no</strong>tipi compresi nel <strong>no</strong>stro sistema sperimentale rappresenta<strong>no</strong> vari gradi di trasformazioneneoplastica, sui quali si articola la progressione da crescita <strong>no</strong>rmalmente regolata a crescitacompletamente au<strong>to</strong><strong>no</strong>ma, quali la acquisizione di indipendenza dai fat<strong>to</strong>ri che controlla<strong>no</strong>la sopravvivenza, la capacità di proliferare in assenza di stimoli ambientali e, infine, laperdita della risposta ai regola<strong>to</strong>ri fisiologici della crescita.7

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!