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XXI FESTIVAL DELLA CANZONE ROMANA - Campo de'fiori

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<strong>XXI</strong><strong>FESTIVAL</strong><strong>DELLA</strong><strong>CANZONE</strong><strong>ROMANA</strong>Insieme ai bigFiorini, Califanoe Vianello,premiati i tregiovani finalisticon il premiodella Stampa<strong>Campo</strong> de’ fioriTi lascio unacanzoneDiario di bordoVenticinquemo(n)di persocializzare.A cena La’...da AndyLuottoUn ricordo perMarco Simoncelli.Ciao Sic...Maggio2011.Il “GiroJohn Mayall.Terza etàin bluesRenatoConti,100anniI social network piùgettonati278 gliagriturisminella Tuscia.


8<strong>Campo</strong> de’ fioriIl 31 Ottobre al Teatro Olimpico, la serata finale delle premiazioni<strong>XXI</strong> <strong>FESTIVAL</strong> <strong>DELLA</strong> <strong>CANZONE</strong> <strong>ROMANA</strong>La nostra rivista, per il terzo anno consecutivo, premia i giovanifinalisti Pino Cartella, Paola Ruggeri e Fabrizio MorinaFoto di Adriano Di BenedettoFranco CalifanoLando FioriniEdoardo VianelloGiorgio OnoratoLuciano RossiAlberto LaurentiI ballerini della Crazy Gag in una delle sue coreografieSilvana Pampanini con la Rinaldi e FabriziForse sarebbe il caso di dire “barcolla,ma non molla”! E già , perchéseppur con qualche giorno di ritardorispetto alla data consueta, anche quest’annoil patron Lino Fabrizi è riuscito arealizzare la ventunesima edizione delFestival della canzone romana, di cui èideatore dal 1991, per l’appunto. Proprio lasua tenacia e caparbietà hanno fatto sìche la manifestazione tornasse più brillanteche mai, senza dubbio una delle miglioridegli ultimi anni. Tanti i nomi illustri cherappresentano la musica popolare dellacapitale, da richiamare l’attenzione di unfoltissimo pubblico. Ad aprire la serata sulpalco dell’Olimpico, introdotto dallo storicopresentatore del Festival FrancescoVergovich, affiancato quest’anno dallabravissima e giovanissima BenedettaRinaldi, Luciano Rossi, con, tra le altre,la sua famosissima “Ammazzate oh”. Aseguire, poi, Lando Fiorini, accompagnatoal piano dal maestro Vincenzo Romano,sua spalla anche negli spettacoli in scenaal mitico Puff, per alcuni dei più bei braniche il repertorio romano offre. FrancoCalifano, invece, ha rubato applausi alpubblico con i suoi migliori cavalli di battaglia,come “Tutto il resto è noia” e“Minuetto”, che hanno fatto innalzare dallaplatea un gran coro di voci. EdoardoVianello, con la sua band, ha invece portatouna ventata di leggerezza grazie adun mix dei suoi brani più famosi. A concluderelo spettacolo la voce stentorea edancora ben ferma di Giorgi Onorato, che


<strong>Campo</strong> de’ fiori9Pino Cartella, finalista col brano “La mia città” Paola Ruggeri, finalista con “Mille fontane” Fabrizio Morina con “Ar pensiero de pensacce”Il Patron Lino Fabrizi omaggia la presentatricedella serata, Benedetta Rinaldi affiancata sulpalco da Francesco VergovichIl momento della premiazione. Da sx: Benedetta Rinaldi, Fabrizio Morina, Pino Cartella, ErmelindaBenedetti, che ha premiato i finalisti per la rivista <strong>Campo</strong> de’ fiori, l’onorevole Claudio Bucci, segretariogenerale della Presidenza del Consiglio della Regione Lazio, Paola Ruggeri e Lino Fabrizi.è riuscito a guadagnarsi una lunga standingovation finale. Ma tra l’uno e l’altro,hanno trovato spazio per esibirsi ancheAlberto Laurenti, Angelo Blasetti,Floriana del Grande fratello, che harecitato una bellissima poesia di Trilussa ei giovani ballerini della Crazy Gag, nonché, ovviamente, i tre finalisti del festivalcon i loro nuovi ed originali brani: PinoCartella, Paola Ruggeri e FabrizioMorina. Ed è proprio a loro che la nostratestata, rappresentata dalla sottoscritta,ormai per il terzo anno consecutivo havoluto assegnare ilpremio speciale dellastampa, impegnandosicosì anche a sostenereil Festival, comeimportante mezzo di1.400 spettatori,per onorare lamigliore tradizionemusicale dellacapitale, con artististorici e nuoveproposte giovaniliconservazione delletradizioni musicali, maanche culturali epopolari di Romacapitale. Soddisfatto,compiaciuto del suooperato e ripagato anche stavolta deglisforzi profusi per la buona riuscita dellasua creatura, Lino Fabrizi ringrazia noi, maringrazia anche tutti i suoi amici artisti chelo sostengono prepotentemente in questoprogetto e quanti lo aiutano nell’organizzazione,come l’ufficio stampa ElisabettaCastglioni e l’autore Silvestro Longo, rammaricandosi,però , ci confessa di unacosa “che la difficoltà di mettere in piediogni anno questa manifestazione sta nellamancanza di fondi, perché se ci fosserosarebbe molto più semplice realizzare unfestival a livello di quello di Sanremo!”Dietro le quinte, intanto, guardando lospettacolo in attesa del momento finaledelle premiazioni, abbiamo la possibilità discambiare quattro chiacchiere con gli artisti,tra un Giorgio Onorato che se ne staseduto in disparte ad ascoltare; unCalifano che, appena arrivato, dopo esserestato inseguito dagli altri giornalisti,cerca disperatamente una sedia sullaquale sedersi non solo prima di entrare inscena, ma anche sul palco, circondato dairagazzi della sua band; una Floriana cheostenta orgogliosa tutta la suaromanità ; Vergovich cheapplaude agli artisti al terminedelle esibizioni; la Rinaldi checerca disperatamente il suotrench per coprirsi; il corpo diballo che sale e scende per cambiarsidi costume e qualche altroche passeggia nervosamente oosserva attentamente perchétutto fili liscio.Chiediamo allora al nostrocaro amico Lando come vanno lecose: “Siamo in piene prove per ultimareil nuovo spettacolo: Lo stivale in mutande”.Ci sarà Loretta Rossi Stuart, assenteanche in questa serata? “No, Loretta è ,buon per lei, impegnati in altri lavori.”Quando riaprirà il suo storico localetrasteverino? “Presto, molto presto.Sono già aperte le prenotazioni”.Monteleone, invece, chitarrista diGiorgio Onorato, ci racconta qualchepiccolo segreto del cantante: “Giorgio,nonostante i suoi ottantatrè anni, ha unavoce eccezionale. Già al mattino presto,senza aver fatto esercizi vocali di alcungenere, riesce, a freddo, a prendere notealtissime. Dorme molto poco e anche se lasera andiamo a letto tardi per aver fattodelle serate in giro nei locali, lui si svegliapresto ed è pronto per affrontare unanuova giornata”.Ma cosa fa nel tempo libero? “E’ unvero e proprio mago della micromeccanicae dell’elettronica. Riesce ad aggiustareguasti anche in congegni piccolissimi,come gli ingranaggi degli orologi!”.Con Benedetta Rinaldi, invece, è nata dasubito una simpatia, dovuta forse anchealla reciproca curiosità che fa inevitabilmenteparte del nostro lavoro.Benedetta, di cosa ti occupi di preciso?“Lavoro per Rai International, RaiItalia e Radio Vaticana. Sono autrice deiprogrammi che conduco”.Quanti anni hai? “Ho trent’anni”.Benché giovanissima, la conduttrice televisiva,ironica, spiritosa e sorridente, l’abbiamovista anche nel programma di RaiUno “A sua immagine”, in onda la domenicamattina, prima della diretta della SantaMessa.Tra il pubblico anche l’onorevole FedericoMollicone, presidente della Commissioneper la cultura di Roma Capitale.Un saluto a tutti, prima di andar via, conl’augurio di rincontrarci, oltre che in altreoccasioni, sicuramente il prossimo anno,per questo appuntamento che deve rimanerefisso.Ermelinda Benedetti


<strong>Campo</strong> de’ fiori 11La forma dell’acquaPer evitare di trovarsi con gli occhiali completamente “annebbiati”,basta utilizzare semplici lenti antiappannamento.Paolo Balzamoresponsabileformazione einformazioneCentri Ottici Lisie Bartolomeiwww.lisi-bartolomei.comUn libro, per me, è unpo’ come un vecchio ecaro amico, la cui solapresenza basta perfarmi rivivere le emozionicomuni. Così comeincontrando un vecchioamico, per rivivere i beitempi andati bastanopoche parole, un’espressionedi allora, unaallusione, riprendendoin mano un libro che èpiaciuto non sempreoccorre rileggerlo interamenteper riviverlo,ma basta sfogliarlo,annusarlo, scorrerne l’indice per rivivernela struttura, rileggere qualche brano.E così è stato per quel libro che riposavanella mia libreria disordinatissima, tra tantisuoi colleghi dal millennio scorso. Mi èricapitato in mano “La forma dell’acqua”,quel gioiellino di Camilleri, il quale vede laCopertina del romanzo di Camilleri“La forma dell’acqua”prima apparizione letteraria delCommissario, che col suo“Montalbano, sono”, fa da contrappuntoal “My name isBond, James Bond”. Proprio ildetective siculo si chiede “cheforma ha l’acqua?” e concludeche l’acqua ha la forma che lesi vuole dare, cambiando ilcontenitore. E così , nelromanzo, si era dato ad unomicidio “eccellente” la formaadatta per attribuirlo ad unainnocente “escort”.Riposto l’amico tra i suoi colleghi,mi sono chiesto “Ma cheforma ha l’acqua, senza uncontenitore?”Una goccia d’acqua è sferica:le molecole si attraggono traloro. Solo quando cade, la resistenzadell’aria le fa nascere la “codina” edassumere appunto la forma “a goccia”.Quando però una goccia si forma o cadesu una superficie, la “forma dell’acqua”varia, perché dipende non solo dalle forzedi attrazione reciproca delle sue molecole,ma anche da quanto la superficie riesce ad“attrarre” l’acqua, ossia dalla sua “idrofilia”,e può mantenere la forma sferica ospargersi in misura diversa sulla superficie.La “nebbia” sulle lenti è formata da miriadidi goccioline d’acqua che si depositanosulla superficie più fredda mantenedo laloro forma sferica. Se però questa superficieè “idrofila” le goccioline si spanderannoimmediatamente e la lente resteràumida sì , ma perfettamente limpida.E’ esperienza di tutti i portatori di occhialidi trovarsi con le lenti appannate e nonvedere più nulla: basta prendere un caffèo un tè e soffiare nella tazzina per raffreddarlo,ed ecco che di colpo sembra cheun gelataio dispettoso ci abbia spremutoun sifone di panna sugli occhi. Oppure,durante la settimana bianca, entrare nelLente appannata vista al microscopiorifugio o in albergo, e trovarsi come inun’alba invernale in Val Padana. O ancorascoperchiare una pentola per vedere cosabolle, e non solo non riuscire a vederlo,manon vedere più né pentola né cucina, masolo tutto bianco ed ovattato.Certo non è possibile impedire al vapore dicondensare su una parete fredda: è unprincipio ben preciso di fisica. Oggi peròpossiamo trattare la superficie in modoche l’umidità non formi “grumi”, ossia gocciolinemicroscopiche che smerigliano, siapur temporaneamente, le lenti. Vari tipi dilenti “antiappannamento” sono in commerciogià da diversi anni, ma solo oggi latecnologia ci ha regalato risultati davverosoddisfacenti, e per crederci, basta provarlo.In tutti i centri Lisi & Bartolomei potrete“giocare” con le nuove lenti antiappannamentoe verificarne l’efficacia.Che ne dite, la panna sta meglio sul gelatoo la volete ancora sugli occhiali?Hasta la vista


12<strong>Campo</strong> de’ fioriRoma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggiVia di Ripetta - Strada di eroiEleonora Fonseca Pimentel, Angelo Brunetti detto Ciceruacchio ed Ernesto BuonaiutiMa vediamo di conoscere più da vicinoAngelo Brunetti, un uomo impe-Percorro la centralissimaVia di Ripetta,originariamente realizzatasul tracciato diuna vecchia stradaromana che univa laVia Flaminia all’odiernoPonte S. Angelo,per la quale, nelCinquecento, Leonedi Riccardo ConsoliX, Giovanni de’Medici, 1513 - 1521,promosse una radicale ristrutturazionecommissionando ad Antonio da Sangallo“il Giovane” la progettazione di una nuovaarteria cittadina, che consentisse il collegamentodiretto di Porta del Popolo conPalazzo Madama, residenza della sua famiglia.Il cronista dell’epoca annotava che lespese per la suddetta ristrutturazione venneroin gran parte sostenute con una particolaretassa imposta alle numerose prostituteche esercitavano a <strong>Campo</strong> Marzio.Questa strada si chiamò originariamenteVia Leonina, nome che conservò fino al1704, quando, con la costruzione del Portodi Ripetta, prese l’attuale nome.Tre i personaggi: Eleonora FonsecaPimentel (1752-1799 ), letterata enobile; Angelo Brunetti, dettoCiceruacchio (1800-1849 ), oste ecapopolo; Ernesto Buonaiuti (1881-1946 ), prete e storico.Cosa possono mai avere in comunepersone così socialmente diverse evissute in tempi così diversi?Soltanto la strada in cui sono nate,Via di Ripetta per l’appunto. EleonoraFonseca Pimentel al n. 22, ErnestoBuonaiuti al n. 110 e Angelo Brunettial n. 248.Ma chi erano costoro?Erano, innanzi tutto,persone libere alpunto da non esseredisposte a subire passivamenteil sistemain cui vivevano, manon solo, ebbero,infatti, la pretesa diadoperarsi per la liberazionedegli altri, circostanza,questa, cheli poneva in una situazionedi grande pericolo,tanto da determinareun ulterioreelemento di comunione,quello di l’esserestati condannati dalpotere.Eleonora FonsecaPimentel animatrice eguida, assieme ad altricompagni, dellaRepubblica Napoletanadel 1799, vennegiustiziata a Napoli dai Borbone e dagliinglesi il 20 agosto del 1799; AngeloBrunetti, generoso capopolo, durante laRepubblica Romana del 1849, venne fucilatoil 10 agosto del 1849 dagli austriacisul delta del Po assieme ai due figli;Ernesto Bonaiuti, non venne giustiziato,ma la Chiesa prima e il Fascismo dopo loemarginarono, privandolo dell’incarico universitarioe, spiato di continuo, gli reserola vita difficilissima; a ben vedere, unasorta di esecuzione prolungata nel tempo,egli morirà a Roma il 20 aprile del 1946.Potevano di certo comportarsi diversamente.Eleonora, una nobile benestante,era moglie di un ufficiale borbonico con unVia di RipettaVista dall’alto di Piazza del Popolo, con Via del Corso al centro,Via del Babbuino alla sua sinistra e Via di Ripetta a destra.figlio; persona colta con la possibilità difrequentare l’alta società ; Angelo, unbravo e affermato lavoratore con una bellafamiglia, era molto amato dalla gente;Ernesto, era destinato a una brillante carrieraecclesiastica e universitaria arricchitada innumerevoli pubblicazioni, ma gli eroisono fatti così , capaci come sono di rinunciareal loro benessere soltanto perchésentono che gli altri non riescono a comprendere.Qualcosa che si chiama libertà eproprio in nome di questa libertà i nostritre eroi hanno voluto dare un senso piùgrande alla loro vita.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 13tuoso e gioviale, dalla vigorosa eloquenza,che bene sapeva interpretarei sentimenti collettivi; da piccolo lochiamavano Ciruacchiotto ossia “grassottello”,nomignolo che divenne poiCiceruacchio, con il quale sarebbe passatoalla storia.Sembra che da giovinetto, fosse stato garzonenel Seminario Romano all’Apollinare,infatti, sulla porta d’ingresso di una piccolastanza in prossimità delle scale secondarie,si può ancora leggere, lo scritto amatita: “Angelo Brunetti”.Uno straordinario personaggio emerso neigiorni della gloriosa Repubblica Romanadel 1849, quando organizzò il trasporto diarmi e munizioni per la difesa del nuovoregime, prodigandosi poi per far passare,attraverso le linee francesi che stringevanod’assedio la città , bestiame e cibo per lapopolazione.Durante gli aspri combattimenti Brunetti,con l’aiuto dei due figli, realizzò ancorapunti di pronto soccorso e di ristoro percoloro che erano impegnati nella battagliae, stando a quanto riferito da chi ebbemodo di conoscerlo, l’infaticabile oste sirecò ovunque potesse esser di qualcheaiuto ai difensori della Repubblica.Nato a Roma nel settembre del 1800, nelquartiere <strong>Campo</strong> Marzio, era figlio di unmaniscalco; egli stesso fu carrettiere,commerciante di bestiame e foraggi egestì anche una taverna nei pressi diPorta del Popolo. Un popolano autenticodal carattere vivacissimo e dalla notevoleintelligenza.Con il soprannome di Ciceruacchio eraconosciuto da tutti i romani ed era notissimonella zona del Porto di Ripetta, sullasponda sinistra del Tevere; persona brillantee molto socievole, era amato dalpopolo e, anche grazie alla sua capacitàdialettica, parlava esclusivamente ilromanesco, divenne ben presto un rappresentantedei sentimenti popolari, caratteristica,questa che emerse sopratutto conl’avvento al soglio Pontificio di Pio IX,Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846 -1878.Egli si fece portavoce dell’ansia popolaree, nel luglio del 1846, nel corso di unamanifestazione di popolo, dopo avere ringraziatopubblicamente il Papa per averconcesso la libertà ad alcuni prigionieripolitici, donò alla popolazione alcune botticelledi vino, accendendo un grandefuoco in prossimità di Porta del Popolo.Nel periodo primavera - estate del 1847, èl’organizzatore di manifestazioni popolariper sollecitare il Papa a continuare nel suoprogramma di riforme all’interno delloStato Pontificio e, nell’autunno di quellostesso anno effettua un giro trionfale inUmbria e in Sabina dove è accolto cononori e banchetti; a Rieti riceve un attestatodi amicizia da parte del poeta AngeloMaria Ricci.Da cattolico osservante si schiera apertamentedalla parte degli ebrei quando ilPapa consente l’esercizio delle loro attivitàcommerciali anche al di fuori del recintodel Ghetto e partecipa personalmenteall’abbattimento dell’odiato muro. Maquando, alla fine del 1847, alcuni componentidella Corte Pontificia prendono ilsopravvento, suggerendo al Papa alcunemisure antipopolari, Ciceruacchio si schieracontro la Curia e diventa punto di riferimentoper tutti gli anticlericali.Nel gennaio 1848, la Principessa CristinaTrivulzio Belgioioso arriva a Roma con ilcompito di adempiere a una missione politicaaffidatale personalmente da Mazzini.Qui incontra alcuni autorevoli personaggidella nobiltà e della cultura, noti per i lorosentimenti liberali, ma vuole incontrareanche Ciceruacchio ormai riconosciutocapopopolo.Cessata la resistenza contro i francesi,Garibaldi lascia Roma per dirigersi allavolta di Venezia insorta e resistente all’assedioaustriaco. Ciceruacchio e i suoi figliseguono il generale diretto a Cesenaticoper imbarcarsi verso Venezia.La flottiglia garibaldina viene intercettataal largo di Punta Maestra, Ciceruacchiocon il figlio Luigi, sospettato dell’uccisionedi Pellegrino Rossi e il giovanissimoLorenzo di appena 13 anni, si uniscono adun piccolo gruppo di sbandati con cuivagano disordinatamente per alcuni giorninella zona del Delta del Po.La loro presenza è segnalata agli austriaci,il 10 agosto vengono catturati e fucilatila stessa notte senza alcun processo; allineatisulla golena dell’argine destro del Podi Tolle, mentre i soldati caricano i fucili,Ciceruacchio chiede che venga risparmiatala vita al piccolo Lorenzo, ma il comandantedel plotone ordina di sparare propriosul ragazzo, dopo di che vengono giustiziatitutti gli altri.Si concluse così la gloriosa avventura diCiceruacchio e dei suoi figli. Le mondinedelle risaie disseminate fra i rami del deltaRitratto di Angelo Brunetti, dettoCiceruacchio (“grassottello”), personaggiodi spicco nella storia ottocentesca d’Italia,anche lui nato in Via di Ripetta, comeEleonora Fonseca Pimentel ed ErnestoBuonaiuti.del Po, per molto tempo, intonarono unafilastrocca di origine popolare, ispirata daltradimento di cui otto garibaldini eranostati vittime.Oggi i loro resti riposano nell’ossario delGianicolo, sotto il monumento che custodiscela memoria degli eroici difensori dellaRepubblica Romana.Questa, in estrema sintesi, la storia delpersonaggio Ciceruacchio che rappresentò, con la sua forza, con il suo carattere econ l’attiva partecipazione alla vita politicadella sua città , un esempio per i romani.In occasione del centocinquantesimodell’Unità d’Italia, il monumento aCiceruacchio, originariamente in Via diRipetta, successivamente spostato inoccasione della creazione del sottovia dellaPasseggiata di Ripetta, è stato trasferito alGianicolo dove è stato inaugurato il 16marzo 2011.Questa nuova e definitiva collocazione, nelluogo simbolo del Risorgimento Romano,accanto al viale intitolato al figlio Lorenzo,ha il significato di restituire il giusto decoroal Monumento dedicato a AngeloBrunetti detto Ciceruacchio.


14<strong>Campo</strong> de’ fioridi Carlo CattaniJOHN MAYALLIn concerto il 27 Giugno 2011 alla Cavea Auditorium Parco della Musica/RomaTerza età in blues78 x 78 = John Mayallche alla sua bell’età di 78 anni è più chemai on the road con una sfilza di concerti,78, in giro per il mondo. Il tour,che partito il 1 maggio si protrarrà finoltre la metà di dicembre, ha interessatoanche il nostro Paese con esibizioni aBrescia ,Roma e Vigevano. Per un artistadi casa nostra, Ivano Fossati, che “molla”annunciando il suo ritiro dalle scene inoccasione del compimento dei sessantannie dell’uscita dell’ultimo album, c’è , altresì ,l’inossidabile bluesman Inglese JohnMayall che “je l’ammolla “ ancora calpestandogrintosamente, ci auguriamo lofaccia ancora per molti e molti anni, leassi di teatri, arene e club del vecchio enuovo continente…..e, badare bene, senzarisparmiarsi! Mentre scrivo queste righe ènel pieno di un lungo tour in GranBretagna con una nuova edizione dei suoi“Bluesbreakers”, una band che rappresentaun marchio di fabbrica per il musicistainglese, nel quale si sono avvicendati, neltempo, tanti personaggi tra i quali EricClapton (già negli Yardbirds e poi cofondatoredei Cream), Peter Green e JohnMc Vie (ritrovatisi nei Fleetwood Mac),Mick Taylor (i Rolling Stones lo chiamaronoalla loro corte all’indomani della mortedi Brian Jones come “sponda” chitarristica,per circa un lustro, di Keith Richards),Aynsley Dunbar (grande batterista, diseguito anche accanto a Jeff Beck, FrankZappa, David Bowie, Jefferson Starship,David Coverdale e molti altri). IBluesbreakers negli anni si sono sciolti ericostituiti ancora sciolti e ricostituiti, semprecon formazioni diverse, in funzionedelle molteplici dinamiche musicali del suo“lider maximo”, Mayall, pur tuttavia maidisattento nella selezione dei musicisti datenersi accanto per le sue realizzazionidiscografiche e nelle sue esibizioni dalvivo. Musicista autodidatta e compositore,abile chitarrista, tastierista ed armonicista,ha vigorosamente rinnovato e alimentatocon molteplici produzioni discografiche lascena blues Britannica tanto da conquistarsil’appellativo di “The Godfather ofBritish blues” (il “padrino” del bluesBritannico); esordisce,discograficamenteparlando, con un 45 giri per la DeccaRecords nel maggio del 1964, “Crawlingup a Hill”, che,nonostante la benevolaaccoglienza della critica musicale, vendesolo qualche centinaio di copie. Tuttavia laDecca, in particolare il produttore MikeVernon (quest’ultimo gli sarà accanto nellaproduzione per una decina di dischi successivi),crede “nel ragazzo”. Per la nuovaoccasione la Decca, letteralmente, “stendei fili” da una finestra dei suoi miticistudi di registrazione Londinesi inBroadhurst Gardens, nel West Hampstead,ad un’altra del contiguo night club “KlooksKleek” cosicchè la sera del 7 dicembre1964 i tecnici dell’etichetta immortalanouna performance di Mayall con la primaformazione dei suoi “Bluesbreakers” e ilrisultato, nel marzo del ’65, è la pubblicazionedell’album “John Mayall playsJohn Mayall”. Dopo oltre cinquanta pubblicazionidiscografiche, l’ultima da studioè “Tough” del 2009, e qualche migliaio diconcerti, Mayall torna, di nuovo, in Italiacon l’ultima incarnazione dei“Bluesbreakers” per un accattivante tris diconcerti all’inizio dell’estate. La locationdella tappa Romana del suo mini tour italicoè rappresentata dalla Cavea, lo spazioscenico all’aperto disposto tra i tre “carapacigrigi ”dell’Auditorium Parco dellaMusica, proprio nel cuore del complessoprogettato da Renzo Piano. Il pubblicoaffluisce tranquillo e si sparpaglia sullegradinate, la strumentazione della band èridotta all’essenziale e quasi sembra“diluirsi” sull’ampia superficie del palco;c’è un tecnico un po’ attempato e dalventre globoso ben poco contenuto sottola sua maglietta nera, che gira circospettoeseguendo gli ultimi controlli della scena,valutando, in particolare, la posizione dicavi e aste microfoniche: ultime verificheintorno alla batteria e il suo braccio destrosi alza fiero in alto nel classico gesto apugno chiuso e pollice alzato a confermache si può andare in scena anche per stasera.Sono le 9 P.M,.le luci di servizio sispengono e di riflesso parte l’immancabileapplauso del pubblico che, come per un’intesacollettiva, si compatta verso la partecentrale delle gradinate evidenziando chesiamo “ne tanti ne pochi”… ma buoni!Mayall entra dal lato sinistro (per noi delpubblico) del palco, con andatura dinoccolatae un po’ incurvato, i capelli bianchi e


<strong>Campo</strong> de’ fiori 15gli occhiali da vista, una camicia bianca amaniche corte su dei jeans grigi e scarpeda ginnastica scure. Le luci bianche deiriflettori ci svelano ai suoi occhi e John cisaluta continuando a camminare verso ilcentro del palco dove sono disposte, inposizione più avanzata verso il pubblico,una tastiera e una cassa spia … John dàun po’ l’idea di mastro Geppetto con quellacapigliatura bianca medio corta e diradata,il viso rubizzo, gli occhiali collocati ametà del setto nasale come chi vuol vederelontano ma deve anche poter leggere(...i testi posti a fianco della tastiera...).L’inizio del concerto è in solitaria, conMayall che apre un astuccio e ne estraeun’armonica, si rivolge alla platea salutandoe introducendo un traditional, già nelrepertorio dell’armonicista blues SonnyBoy Williamson, ”Another man donegone”; Mayall parte con l’esecuzioneavvolgendo le sue mani intorno al piccolostrumento steso sulla capsula delmicrofono, portando questa sorta di paninometallico- carnoso alla bocca; armonica-strofa- armonica … Mayall inizia ad“avvitarsi” intorno al microfono; la suavoce risente degli anni, è decisamente piùroca, ma nel blues ciò può costituire unavalorizzazione dell’interpretazione … ed ècosì per John. Termina il primo brano esugli applausi di chiusura entrano i tremembri della band ,tutti di origineStatunitense: il ben piazzato chitarristatexano Rocky Athas, il filiforme bassistaGreg Rzab e il corpulento batterista dicolore Jay Davenport, entrambi daChicago. “All your love” dall’album “JohnMayall & the Bluesbrea-kers with EricClapton” del 1969 ci infiamma sin dalleprime note: John è al piano; il brano partecon un tempo e in concomitanza con l’iniziodell’assolo si velocizza: in questo trattodel pezzo ilsuono dellachitarra ealcune notemi portanoalla mente l’attaccoe l’atmosfera sonora dell’assolo di“Money” dei Pink Floyd …naturalmente, èDavid Gilmour ad essersi ,probabilmente,ispirato essendo “All your love” precedentealla pubblicazione di “The dark side ofthe moon”. Rocky Athas è musicista divalore, poche concessioni sceniche e unachitarra (Gibson), che non fa rimpiangeregli “axemen” dietro le esecuzionidegli originali proposti nelcorso della serata e il pubblico lodimostra fragorosamente allaconclusione dei suoi moltepliciinterventi solistici. Anche lasezione ritmica è adeguata, conun Jay Davemport, in particolareche è davvero possente comepresenza fisica dietro i suoi tamburied esprime coinvolgimentonel suo volto ad ogni colpoinferto alle pelli e ai piatti dellasua batteria. Il concerto è unamacchina del tempo che attraversala produzione di Mayallproponendo brani dall’ultimoalbum del 2009, ”Though”(“Though times ahead” ,”Nothingto do with love”), tornando indietroa pezzi dal 2001 quale“Early in the morning” presentesull’album “Along for the ride”,del 1993 da “Wake up call” (“I’ma sucker for love”-“Maydel” ), al1969 con “California” presentenell’album “Turning point”, del1966 nel caso del già citato “Allyour love”. Alle 22,30 “Have youheard about my baby”, una blues ballad,vuole costituire il congedo diMayall ma il pubblico della Cavea loreclama con una corposa standingovation che riporta nel giro di unminuto scarso i 4 musicisti sul palcoper l’esecuzione di “Maydell” da“Wake up call” album del ’93 …sonogli ultimi spiccioli di una ennesimacoinvolgente performance di“nonno Giovanni”! Cinque minuti,sigh, e le luci tornano a sovrastarel’intera area della Cavea con i tecnicial seguito del gruppo che inizianole attività di sgomberodella strumentazione: un tir è sotto caricoa bordo palco con i fari già accesi, prontoper solcare la notte alla volta dellaprossima città da infiammare con la“musica del diavolo”: God bless John !!!Carlo Cattani © pics/novembre 2011.


16 <strong>Campo</strong> de’ fioriCurriculum vitaeI BINGOL JAZZ QUARTET, quando il Jazz è magia…E’ da molto tempo che volevamo scriveredi musica ed alla fine le nostre ricerchehanno avuto esito positivo. Abbiamoincontrato, in una delle loro numeroseserate a Roma, i Bingol Jazz Quartet,un gruppo Jazz formato da MarcelloColacino (pianoforte), Remy Guidè(chitarra), Sergio Camassa (contrabasso),Riccardo De Luca (batteria), SaraFormichetti (vocals) e Lorena Falbo(vocals). Nati nel 2009 e provenienti dallepiù disparate esperienze musical grazieall’incontro tra Marcello, Remy, Segio eRiccardo che avviene nella frequentazionedel laboratorio Jazz, diretto dal MaestroIvo Parlati, presso la scuola “MusicaIncontro” direttada Riccardo Paddeu.Al quartetto formatosisi aggiungonoSara e Nlembe-Brokelly, due giovanissimecantantiromane e quest’ultima,trasferitasi all’estero,viene sostituitada Lorena Falbo,fresca vincitrice delFestival di Piombino2010. Nell’estate2010 c’è il vero eproprio esordio dalvivo e da lì tutto unsusseguirsi di dateanche in posti prestigiosiquali CastelSant’Angelo, al Red – locale situatonella struttura dell’Auditorium Parco dellaMusica – ed alla manifestazioneOstia Classic.La loro musica si rifà allospirito del jazz anni ’50,anni in cui la regola eracercare di dare il massimonel primo take (attacco)di ogni pezzo perabbracciare brani piùmoderni, ballad e bossanova. A fine anno il gruppoha in cantiere la registrazionedi un cd compostoda brani inediti e brani jazz piùrecenti. Ogni concerto muove le corde dell’animae la loro musica diventa magiacome ci precisa Remy : “Noi appassionatidi Jazz siamo un po’ tutti uguali.Amiamo l’avanguardia, sappiamoessere intransigenti più di chiunquealtro, eppure ci basta una voce venutadal passato per farci fremere edeccitare !”Sandro Alessi


18<strong>Campo</strong> de’ fioriEcologia e AmbienteCittà in ginocchioDisastri causati dall’uomo, non dalla naturadi GiovanniFranvcolaLa triste vicenda diGenova, avvenuta neiprimi giorni di novembre,dovrebbe farciriflettere su come l’uomo,nel corso deglianni, è stato capace distravolgere un interohabitat naturale. Nonha fatto altro che sottomettereil proprioterritorio a continue forzature, sempre epuntualmente per ottenere al primo postoil più alto profitto. Costruire là dove nonci sono i presupposti, deviare i naturalicorsi dei fiumi, realizzare opere sempre alribasso, tutto questo associato ad uninsufficiente monitoraggio e manutenzionedel territorio e ad una perturbazionemeteorologica, al di sopra delle previsioni,porta inevitabilmente le nostre città adiventare quello che nessuno mai immaginerebbe.Torrenti al posto di carreggiatestradali, cassonetti e autovetture portatevia dalla corrente, come se fossero piccolioggetti, persone che non trovano vie difuga adeguate, morte e disperazione.Insomma città e paesi che assumono unsolo colore, quello del fango. Anche lecomunicazioni vanno in tilt facendo sentireun senso maggiore d’impotenza. E’ veroche in passato vicende come quella diGenova si sono verificate, e proprio perquesto nulla potràgiustificare il ripetersidi tali sciagure.Prima di questitristi avvenimenti sifanno previsioni, siè tutti in allerta, sidispongono misureprecauzionali, siavvisa la popolazionedi quello chepotrebbe accadere,ma poi inevitabilmentesi assiste adisastri di enormidimensioni, e lacosa che fa piùmale è quella disentire dire chetutto ciò non si poteva prevenire.Prevenire non significa solo una fotografiain tempo reale dei rischi, occorre una prevenzionea monte, se si vuole davvero evitaretali sciagure. E’ ovvio che se ci sonocase ai bordi di corsi d’acqua, fiumi deviati,cementificazione ovunque, infrastrutturefatiscenti, aree boschive che sparisconoin pochi mesi, questo non rientra certonella parola “prevenzione”. Anche le operazioniper la conservazione devono esseresempre attuate. Purtroppo a volte le piùsemplici azioni di manutenzione, comequella della pulizia di chiusini da foglie oUna delle immagini più emblematiche di Genova, colpita dal recente nubifragioda altro materiale che comporta un malfunzionamento in caso di pioggia, nonvengono eseguite per mancanza di fondi odi personale. Però poi si spendono milionidi euro per ripristinare e far ritornarealla normalità le nostre amate città .Serve una cultura nuova, una sorta di pensierocomune e condiviso, cioè quello disentirsi ognuno di noi parte fondamentalee indispensabile di un progetto più ampio,ricominciando soprattutto a rispettare idisegni e i linguaggi di una natura ormaiumiliata e sfruttata all’inverosimile.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 19A cena La... da Andy LuottoInaugurato il 21 Ottobre a Frascati il nuovo ristorante dellartistaIl bouffet in piscinaL’inaugurazioneAndy LuottoAndrea Sposini con duecapopartitaLa cucinaIn un periodo nel quale chiunque ambiscealla visibilità della televisione,all’apparire anzichè alla sostanza, c’èun cuoco che ancora ama stare ai fornelli;anzi prima stava davanti alle telecamere,usciva dal tubo catodico, ma poi ha preferitola passione gourmand ed ha dedicatola sua vita alla cucina. Inizialmente questapassione è stata mediata passando per iprogrammi di canali tematici, successivamenteha preso il sopravvento e lo ha portatoalla conduzione di un ristorante. Oraall’apertura di un nuovo ristorante: Là diAndy Luotto.Stiamo parlando di un brizzolato e notopersonaggio che ha fatto della sua passioneun lavoro e, come in tutte le coseseguite con amore e dedizione, è riuscito.Così questo suo nuovo progetto di ristorazionelo ha portato all’interno di VillaMercede, a Frascati, sui colli che dominanola città eterna: vista mozzafiato sullemille luci notturne della capitale, una terrazzapanoramica dominata da un piscina,sono l’accoglienza di questo ristoranteappena inaugurato. La sala si articola indue parti principali sovrastate dalle ampievetrate sulla cucina a vista, in cui operauna brigata di cinque capopartita coordinatida Andrea Sposini, che affianca l’executivechef Luotto nella preparazione deipiatti. Progetto ambizioso quello che siprefiggono: 150 coperti per una cucina diqualità , impronta mediterranea, ricercatezzanelle materie prime e una carta deivini che spazia lungo la penisola, ammiccandoalle cantine laziali più importanti.Nulla è lasciato al caso dall’accoglienzaall’elegante mise en place; niente fronzoli,lineee semplici e pulite, che accompagninoed esaltino i piatti. La linea della cucinasembra rimarcare la storia dell’executivechef Luotto nella tradizione mediterranea,con piccoli sguardi verso l’oltralpe nell’affiancareil patè di fegato agli agrumi.Assoluto rigore nella stagionalità per i funghiporcini e le zuppe, ma anche i grandiclassici di Luotto come il “nudo di ricottasu salsa di pomodoro”; piatti semplici e disapore come le salsicce all’uva rubate allecase profumate di campagna e la classicaspigola in crosta. Un’accorta e golosa cartadei dolci spazia tra la frutta e la cioccolata,per assecondare tutti i gusti di questonuovo ristorante che promette bene eaccoglie gli ospiti offrendo servizio accuratoe una buona tavola. E come nellamigliore tradizione romana, i Castelli siconfermano luogo di elezione per festeggiareeventi degni di nota come banchettidi nozze e tutte le ricorrenze che necessitinodi un posto speciale e un tramontospettacolare.Giulia Mancini


<strong>Campo</strong> de’ fiori 21Il trattamento della scoliosicon i corsettiPer scoliosi si intende una deviazione permanente laterale e rotatoria del rachide, alla quale possono conseguire anche gravialterazioni estetiche e funzionali.La deviazione della colonna nella scoliosi è causata dal lavoro di muscoli ipertrofici che lavorano da un lato e muscoli ipotrofici chelavorano dall’altro.Le scoliosi si possono classificare in diversi gruppi, a seconda della loro eziologia:- l’80% di tutte le scoliosi è rappresentato dalla scoliosi idiopatica (senza causa apparente);- esistono poi le scoliosi congenite (difetti vertebrali, eventualmente associati a difetti di altri organi);- le scoliosi neuromuscolari (dopo poliomelite, distrofie muscolari, ecc.).La scoliosi idiopatica è circa sette volte più frequente nelle donne, perché queste hanno uno sviluppo muscolare minore rispetto a quellodegli uomini, ed è molto probabilmente ereditaria. Si può manifestare:- fra la nascita ed i tre anni (forma infantile);- fra i quattro ed i dieci anni (forma giovanile);- fra i dieci anni e la maturità scheletrica (scoliosi idiopatica dell’adolescenza).La curvatura della colonna può essere di diverso tipo, singola o doppia: i tipi più comuni sono la curvaturatoracia o toracolombare destra, accompagnata da curve minori e compensatorie, una sovrastante el’altra sottostante. Le scoliosi idiopatiche sono di causa sconosciuta, forse già presenti nel feto, quellecongenite, sono date da predisposizioni ereditarie, quelle acquisite sono conseguenze di vari processiinfiammatori, degenerativi, atteggiamenti viziosi, che comportano poi conseguenze sulla colonna vertebrale.Le zone della colonna maggiormente colpite dalla scoliosi sono la dorsale e la lombare. Talvolta, le duepossono essere combinate e si parla di scoliosi dorso-lombare. Nei casi di scoliosi poco gravi (atteggiamentiscoliotici con deviazione laterale del rachide inferiore a 20°) si utilizza un trattamento rieducativo,che mira alla prevenzione dello stabilirsi di alterazioni strutturali, con manovre fisioterapiche. In casi piùgravi ma non estremamente, verrà applicato al paziente il corsetto o busto ortopedico, il quale effettuaun esercizio involontario al fine di mobilizzare la curva scoliotica. Esistono vari tipi di corsetti che permettonola correzione della curva scoliotica in diversi modi. Alcuni incentivano il paziente ad effettuareuna auto estensione del rachide, correggendo in tal modo la curva, altri lavorano tramite alcune pelottedi spinta interne al corsetto che svolgono una funzione deflettente e derotante sulle curve patologiche.Ovviamente questi corsetti debbono essere indossati dal paziente giornalmente secondo un programmaed un orario personalizzato. Se il corsetto o busto è adatto al problema della persona ci sarà un nettomiglioramento. Nei casi più estremi il trattamento è chirurgico.Dott. Daniele CervoniLaureato in TecnicheOrtopedichePer maggioriinformazionio appuntamenti:CentroOrtopedicoFlaminioCorsetto Boston Corsetto Cheneau Corsetto LioneseTel. 0761.517744Cell. 339.1816523Lo staff del Centro Ortopedico Flaminio


22 <strong>Campo</strong> de’ fioriL’educazione: nuova frontiera dello sviluppoE’ necessario insegnare ai giovani una comunicazione corretta,volta alla veritàdel Prof. MassimoMarsicolaTutti i consorzi intrapresidall’uomo, senon tengono in considerazionela verità ,diventano “le sueprigioni”. Basta citarnealcuni per capire.Il primo è la famiglia,poi si potrebbemettere il lavoro, poiil partito, le associazioni…;persino i luoghidi “benessere”come la palestra o la vacanza possonodiventare luoghi infernali.C’è da chiedersi: perché tutto ciò ? Checosa è accaduto dal momento che untempo non era così ?Il perché si può spiegare con il fatto chesi è sempre coinvolti, in ogni ambito, in undeterminato gioco linguistico sul quale sibasa la comunicazione propria a quell’ambienteo ambito. Esso, di per sé , costituiscel’orizzonte di esercizio della propriapersonalità che si estende, grosso modo,secondo questo schema: esperienza –comprensione – elaborazione della risposta– feedback. Se il gioco linguistico èbasato su una comunicazione anche soloparzialmente falsa, il soggetto interessatova soggetto ad un tipo di risposta ad essoordinata, cioè falsa.La seconda domanda, conseguenza dellaprima, impone una risposta secca, decisa:gli umani consorzi mancano di uno degliingredienti essenziali per riuscire: la veri-tà .La verità , voglioripeterlo anche qui,è l’ossigeno dell’anima.Senza di essal’anima muore. Ildisagio che tutti noiproviamo è indicedegli innumerevoliattentati che ilnostro spirito subiscead opera dellamenzogna.Gli altri ingredientinecessari sono l’onestà, il rispetto, lagiusta finalità , e l’ideacostante che ogni azione compiuta daciascuno ha sempre ripercussioni su tuttigli altri. Alla luce di questa sentenza, bisognaaggiungere, tra gli ingredienti necessari,il “senso di responsabilità ”.Da quello che vedo guardandomi intorno,mi sembra di poter dire che noi italianistiamo un po’ peggio degli altri dalmomento che confondiamo la furbizia conl’intelligenza.Anzichè sanzionare duramente chi nonrispetta le regole, lo si giustifica. Se noncorreggiamo queste idee e questi comportamentisiamo condannati al declino: unanazione senza futuro. E per chi lo vuolvedere lo può vedere già . Certo è che lasocietà , così come la conosciamo, non èun modello stabile né definitivo. Presto sipasserà ad un altro modello e Dio vogliache noi si sia protagonisti dell’affermazionedel nuovo modello.Il modello conflittuale sin qui portatoavanti ha impedito alle intelligenze dimanifestarsi e di dare il loro contributo almiglioramento delle cose. Ha significatodispersione di tempo e di danaro. Tuttociò ha comportato l’inabitazione di un elevatocoefficiente di inaffidabilità che hamoltiplicato i conflitti e paralizzato la crescita.E’ necessario dunque, passare dal conflittoalla collaborazione, armonizzando lerisorse così da convergere nel medesimosforzo costruttivo. La base di ciò è datadall’educazione delle giovani generazionifuori degli schemi conosciuti.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 23Venticinque mo(n)di per “socializzare” …Ecco un elenco ben fornito dei social network più gettonatiUn Social NetworkSite (SNS) è unapiattaforma checonsente di articolare,attualizzare egestire relazionisociali. Nella fattispeciesi potrebbeconfigurare comedi Patrizia Caprioli un sito, ma il suocontenuto non restituisceall’utente degli oggetti multimediali,come potrebbero essere dei files sonori oaudiovisivi o dei semplici testi da leggere,esso è un contenitore dove è la dimensionerelazionale ad essere predominante.Dentro un SNS ogni persona vede edesplora la comunità attraverso la propriafinestra personale, in esso abita il propriopunto di vista e intorno a questo si costruisceuna rete sociale invitando i propriamici, colleghi e conoscenti a stabilire relazionipermanenti. Ogni SNS ha tre livelliprincipali: il primo livello è quello base dell’individuoche pubblica le sue foto, raccontaciò che sta facendo, condivide ipropri interessi culturali e così via; alsecondo livello c’è il gruppo sociale, la cerchiadegli amici e dei contatti diretti, chefavorisce la circolazione delle informazioni;ed infine c’è la comunità nel suo complessoche raccoglie i frutti delle interazionicollettive facendo emergere di volta involta i contenuti più interessanti.In questo articolo si cercherà di esplorarein sintesi 25 Social Network che potrebberointeressare gli utenti della rete, inquanto se è vero che per la ricerca deicontenuti in Internet non esiste solo ilmotore di ricerca Google, è anche purvero che per socializzare non esiste soloFacebook (www.facebook.com) dove sichiacchiera solo con persone che conoscinella realtà , almeno nell’95% dei casi ècosì ! Gli altri SNS che si proporrannohanno il preciso scopo di far conoscereutenti che hanno interessi culturali e socia-li in comune ed in questo modo lo scambiodi informazioni allarga la propria rete diconoscenze.aNobii (www.anobii.com) Si condividonolibri ed interessi di lettura, si commentanoi libri letti, si scambiano impressioni, gustied affinità .Badoo (http://badoo.com) Social Networkalla maniera di Facebook, ma gli utentisono in maggior parte europei.Bebo (www.bebo.com) Sta per Blog Early,Blog Often, social network generico americano,dove è possibile la distribuzioneagli iscritti di contenuti di aziende partner.Digg (http://digg.com) Sito di Socialbookmarking, un servizio dove è possibilecondividere la segnalazione di risorse edocumenti interessanti in rete. I bookmark(segnalibri) sono gli indirizzi delle pagineweb, corredati da un titolo e da una brevedescrizione.Dopplr (http://www.dopplr.com) Gli iscritticondividono soprattutto itinerari di viaggio,ma si possono anche organizzare itinerarie chiedere consigli utili per viaggiare.Facebook (www.facebook.com) Il SocialNetwork più famoso del mondo, con oltre400 milioni di utenti.Flickr (http://www.flickr.com) Si condividonofotografie tra gli utenti di tutti i paesidel mondo.Fotolog (http://www.fotolog.com)Piattaforma di blogging dedicata ai diariper immagini. Molto in voga in SudAmerica.FriendFeed (http://friendfeed.com)Aggrega in tempo reale le attività degliiscritti in blog e social network.Last.fm (http://www.lastfm.it) Si condividonogusti musicali e si suggeriscono artistisimili ai propri preferiti. Rileva in modoautomatico gli ascolti su computer e lettoriportatili di musica digitale.LibraryThing (http://www.librarything.it)Social Network simile ad aNobii, ma piùpreciso per quanto rigurda il profilo bibliografico.LinkdIn (https://www.linkedin.com)Comunità professionale basata sulla condivisionedi profili lavorativi.Meetup (http://www.meetup.com)Piattaforma sociale che aggrega gruppiintorno a cause condivise.MySpace(http://www.myspace.com/myspaceitalia) Luogo di condivisione ed aggregazionedei gruppi artistici musicali giovanili.Netlog (http://it.netlog.com) SocialNetwork di origine belga, con un’alta frequenzadi utenti europei.Ning (http://www.ning.com) Piattaformasociale per creare propri social networkpersonalizzati.Orkut (http://www.orkut.com/PreSignup)Social Network popolare in Brasile e inIndia.Slideshare(http://www.slideshare.net)Permettere di condividere presentazionimultimediali e documenti sui più svariatiargomenti e tematiche.Triplt (http://www.tripit.com) Simile aDopplr, ma più ricco di servizi di supportoai viaggiatori.Tumblr (https://www.tumblr.com)Piattaforma di blogging. Posta con un’emaildirettamente sul tuo blog.Twitter (http://twitter.com) Piattaformadi microblogging, basata sulla creazione dimessaggi di massimo 140 caratteri. TraSMS e social network.Viadeo (http://www.viadeo.com/it/connexion)Social Network dedicato ai profiliprofessionali.Vimeo (http://vimeo.com) Piattaforma dicondivisione di video, simile a You Tubema con una durata dei video più lunga.Xing (http://www.xing.com) Qui si condividonoprofili professionali come in LinkdIne Viadeo, molto popolare in Germania,Svizzera, Austria e Cina.You Tube (http://www.youtube.com)Condivisione a livello mondiale di video.L’ANGOLO DEL PROF.A cura di Patrizia CaprioliMini-spazio dedicato a siti, portali, risorse in rete (gratis!) da poter usufruire comesupporto didattico per gli insegnanti interessati a dare sempre nuovi input ai loro piccolistudenti.Animali&Animali: http://www.animalieanimali.it/enciclopedia.aspANIMALI DALL’AGUGLIA ALLA ZEBRA...Enciclopedia on line dedicata agli animali, con singole schede descrittive di quelli più famosi nel mondo.Informazioni scientifiche e curiosità a cura della biologa Stefania Busatta.


24<strong>Campo</strong> de’ fioriTuscia: gli agriturismi sono 278QUANDO L’OSPITALITA’ E’ DI CASAdi SecondianoZeroliSe dovessimo misurareil “benessere”della Tuscia dalnumero di agriturismiin esso operanti,dovremmo raccontareuna provincia inpiena salute ed ingrande espansioneeconomica. Purtropponon è così , perle ragioni che tuttisappiamo, ma è certamentedi grande conforto il constatarecome nella nostra micro-regione l’ospitalitàche sappiamo offrire con i nostri agriturismisia davvero di primo livello.Guardando più da vicino la dislocazioneterritoriale di queste pregevoli strutture, incui la modernità si fonde con le caratteristichedella nostra migliore tradizione agricola,notiamo tuttavia una netta differenza,nel numero di agriturismi, tra la zonanord e quella sud della provincia.A nord di Viterbo ci sono infatti almeno idue terzi di tali strutture ed è il territorioattorno al lago di Bolsena che la fa dapadrone con i 26 agriturismi esistentinella stessa Bolsena, i 24 diAcquapendente, i 16 diLa maggiorconcentrazione diagriturismi si contanella zona nord delLazioBagnoreggio, i 14 diMontefiascone, i 10 diProceno, i 7 di SanLorenzo Nuovo, i 6 diCastiglione in Teverinae Civitella d’Agliano, i 5di Capodimonte e i 4 diMarta. Un vero “boom”di visitatori e non soltantonei mesi estivi,perché oltre all’incantevole lago, è Civitadi Bagnoreggio, ed in misura minore laRieserva di Monte Rumeno diAcquapendente, ad attirare stranieri (tedeschied olandesi in testa), romani e toscani.Delude, invece, lo scarso “appeal” esercitatodall’altro lago, quellodi Vico, se, nella zona, gliesercizi agrituristici siriducono ai 6 diCaprarola, ai 5 diRonciglione, ai 4 diCapranica, ai 3 diCanepina. Davveropochi, come sono ancormeno quelli operanti nellanostra area faleritana consoli 4 per Civita Castellana eCorchiano e 2 a testaper Nepi e CastelSant’Elia. Va meglionel comprensorio dellaMaremma che, graziealla vicinanza delmare, vede la presenzadi ben 20 agriturismia Montalto, 12 aTuscania, 11 aTarquinia, 4 a Canino e1 a Cellere e ad Arlenadi Castro.Al centro della Tuscia,il capoluogo di Viterboè di poco primatista,con le sue 27 strutture, dislocate a raggiera,ma insistenti soprattuttonella zona delle acquesulfuree del Bulicame.Solleticano poi l’interessedello scrivente, le cosiddette“Fattorie Didattiche”che sono, si, degli agriturismi,ma che hanno l’ambizionedi insegnare qualcosaal gradito ospite.La fattoria didattica“Hortus Unicorni” del paesaggista Luca DeTroia è , ad esempio, costituita da un belcasale inserito in un affascinante parcobotanico di circa un ettaro, dove si trovanoiris, magnolie e peonie rarissime.Davanti al parco si apre il magico scenariodei calanchi e, sullo sfondo, l’immaginelunare di Civita di Bagnoreggio. Nella fattoriadidattica “La tana dell’istrice” diSergio Mottura, recentemente nominatodal “Gambero Rosso” tra i migliori dieciviticoltori italiani, si possono seguire corsidi cucina, effettuare visite guidate allevaste cantine e degustare dei vini tipici,assistere alla lavorazione del noto spumanteMottura.Uno spumante che piacque molto a CarloAzeglio Ciampi, quando era ancora inquilinodel Quirinale e che, speriamo, rappresentiun brindisi ideale per un rilancio economico,non solo nella Tuscia, ma dell’interopaese.


<strong>Campo</strong> de’ fioriCome eravamo25Fornaci e casole, botti e presse, cessi e lavabi, eppoi…i piattidi Alessandro Soli...continua dal numero 85Eravamo rimasti aisanitari rifiniti, messiad essiccare sugli“stangati” di legno.Poi, il ciclo manualecontinuava con lasmaltatura degli stessi,quando venivanoimmersi “a pozzo”, nelle grandi tinozzepiene del liquido bianco, composto dallavernice amalgamata alla cristallina e aglialtri componenti che ogni fabbrica tenevain gran segreto, per rendere il prodottofinito unico, possibilmente migliore dellaconcorrenza. Il ceramista di allora eraveramente professionale in questa operazione,perché nell’immergere il pezzodoveva dosare l’assorbimento della vernice,in poche parole essa non doveva esserené scarsa, né abbondante altrimenti il““Attenzionetogliere conacqua calda”,recitava quellacarta che a volte,andava a “coprire ipiccoli difetti dismaltaturarisultato finale, all’uscitadalla fornace sarebbestato devastante. Solopiù tardi, con l’innovativatecnica “a spruzzo”molti problemi furonoeliminati. Purtroppo laceramica da sempre èsoggetta a molteplicifattori, che vanno dall’impasto,alla lavorazione,alla smaltatura, finoalla fase più delicata: la cottura. Tuttodeve essere perfetto per avere un risultatoperfetto, per sconfiggere i nemici storiciquali “ il cavillo”,” la sbollatura”, “la sfilatura”ecc. Allora saltiamo a piè pari allafase finale, quella della “scelta”, ed entriamonel reparto magazzino. Non dimenticateamici, che sto parlando degli anni ’50-’60, quando il magazzino si presentava coni sanitari accatastati uno sull’altro, quando,ormai freddi, venivano ammonticchiati inattesa di essere scelti. Si percepiva,entrando, uno strano odore di colla,anzi una vera e propria puzza, frammistaal classico odore dello smalto, epoi un acre sentore di paglia bagnata.Vado subito ad analizzare e spiegarequanto sopra, logicamente a chinon ha vissuto quei momenti. I pezzivenivano scelti dopo essere statiappoggiati su dei “banchetti” dilegno, muniti di un foro atto a riceverelo scarico del sanitario. L’occhioesperto dello sceglitore, esploravainteramente il prodotto finito, lo giravapiù volte, ne rilevava i difetti, poilo classificava, marchiandolo con ungessetto: prima, seconda, terza,scarto, rottame. Subito dopo, si passavaad “incartare” quanto scelto. Edecco la puzza tremenda, quella che sisprigionava, quando la spugnabagnata passava sulla colla dellacarta gommata che avrebbe incartato“Foto di Flavia Tronti tratta dal suo libro“Personale al completo”il sanitario. Quella carta, chemostrava in bella vista, il marchiostampato della fabbrica,e la scritta “Attenzione,togliere con acqua calda”,quella carta che a volte, diciamocelofrancamente, dove possibile,andava a “coprire i piccoli difetti dismaltatura. Ma erano altri tempi, ilmercato andava così , e cosìdoveva andare. I tempi dellacarta adesiva plastificata, quindil’eliminazione della “puzza di colla”, eranoancora lontani. E la paglia? Che c’entravala paglia? C’entrava, c’entrava, perché cariamici, siamo arrivati al rito della spedizione.Quando l’ordine veniva approntato,mentre si aspettava il camion per il carico,i magazzinieri, muniti di “furcine” preparavano“l’imballaggio”, allora veramente“ecologico”, la paglia! Dopo aver scioltole balle di paglia pressata che arrivavanodirettamente dai campi, dopo averlabagnata, con colpi di forcina veniva sfaldatae resa soffice, poi ammucchiata, prontaper le mani esperte dell’operaio addetto alcarico. Era un’arte anche quella del caricare,perché se immaginate i camion di allora,con le sponde alte ed in legno, permettere in posa dei sanitari, ed evitare rotturee cedimenti, fino a destinazione, bisognavaessere dei veri maestri. Eppure siriusciva, alternando su file ad incastro,tutte le varie tipologie dei sanitari, adessere perfetti anche lì . Come faccio aspiegarvi queste tecniche di carico? Certoi più vecchi mi capiranno al volo, e riderannovedendo i moderni pallets, incellofanatie squadrati, caricati col minimo sforzodal “muletto elettrico”, così silenzioso emaneggevole. E la puzza? C’è ancora,diversa, ma c’è ancora!!!Continua sul prossimo numero….Protegge i tuoi valoriSilvia Malatesta - Via S. Felicissima, 2501033 Civita Castellana (VT)Tel.0761.599444 Fax 0761.599369silviamalatesta@libero.it


26<strong>Campo</strong> de’ fioriSindrome della bandelletta tibialeNota anche come ginocchio del corridore, la categoria più colpitadal fenomenodel Dott. PatrizioLazzrinifisioterapistaLa sindrome della bandellettatibiale (più correttamente,ileotibiale),nota anche comeginocchio del corridore,sindrome da frizione osindrome della benderellaileotibiale, è unprocesso di tipoinfiammatorio a caricodella zona ileotibialeche si trova lateralmenteal ginocchio ed è l’ultimo trattodella fascia femorale (o fascia lata), quellache riveste i muscoli superficiali dellacoscia. È una sindrome che colpisce inparticolar modo i corridori, ma non èinfrequente anche in coloro che praticanoaltri tipi di sport come, per esempio, i calciatori,giocatori di pallacanestro e i pallavolisti.Le cause. La sindrome della bandellettaileo-tibiale può essere considerata,sostanzialmente, una sindrome da sovraccaricole cui cause possono essere fatterisalire al concorso di fattori predisponentie di condizioni di tipo sportivo. I fattoripredisponenti sono generalmente di naturaanatomica, tra questi ricordiamo il varismodel ginocchio, il varismo della tibia, laprominenza dell’epicondilo femorale laterale,la dismetria degli arti inferiori e ilpiede tendente alla pronazione; le principalicondizioni di tipo sportivo che, uniteai sopracitati fattori, sono causa dei ripetutimicrotraumi che alla fine scatenano ilprocesso infiammatorio, sono la corsa sufondo inclinato o irregolare,un chilometraggioeccessivo, una bruscamodifica in eccessodei carichi allenanti o lascelta di lunghi circuitiche presentano un’eccessivaalternanza disalite e discese o, ancora,gli allenamenti perla forza esplosiva particolarmenteintensi. Unaltro fattore predisponente,spesso scarsamenteconsiderato, è ilsovrappeso atletico.La sintomatologia e la diagnosi. Lapatologia si presenta con un dolore generalmentecontinuo, ma non acuto, sullafaccia laterale del ginocchio; il dolore siaccentua quando la bandelletta battesulla parte laterale del ginocchio e siinfiamma. La dolenzia si sviluppa, di solito,dopo un determinato periodo di tempodall’inizio dell’allenamento e tende aridursi con il riposo. La diagnosi si basasull’esame obbiettivo che mette in evidenzadolori alla palpazione nella zona dellaterale del ginocchio. Solitamente gliesami richiesti sono la radiografia delginocchio e l’ecografia; molto raramente siricorre alla risonanza magnetica nucleare,quasi mai decisiva per la diagnosi e che,tra l’altro, può dare false o eccessiveinformazioni.Trattamento. In questo infortunio, poichél’infiammazione provoca un dolorecontinuo, ma non acuto sulla parte esternadel ginocchio, l’atleta è spesso portatoa continuare gli allenamenti, magari riducendoliquantitativamente. Niente di piùerrato perché si predispone ad un aggravamentodella patologia. Il periodo di stopconsigliato è di 20 giorni con terapie self(ghiaccio). Se l’infortunio non si risolve, siinterviene di solito con ionoforesi, ultrasuoni,ecc. In alcuni casi, invero molto rari,è necessario l’intervento chirurgico sullabandelletta. Poiché nei casi più gravi, lostop è piuttosto lungo, è necessarioriprendere dopo un periodo di potenziamentodei muscoli della zona addominale,del quadricipite e dei glutei. La prognosidella sindrome della bandelletta tibiale èbuona nella stragrande maggioranza deicasi. In ogni caso si può riprendere solo acompleta guarigione.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 27Missionari a Fabrica di RomaUna settimana ricca di incontri per aprire le porte a CristoLa nostra cittadina dal 12 al 23 ottobre èstata un fiume in piena, percorsa in lungoe in largo da circa 25 missionari, tra frati,suore e giovani laici che hanno intrapresoun cammino di fede. Il tema della Missioneal popolo era: ”Io sto alla porta ebusso. E tu mi aprirai?”. Sembra di sentire,sempre attuali, le parole dell’amatoPontefice Giovanni Paolo II, quando leripete ad una moltitudine di folla, chesempre gremiva le piazze: ”Non abbiatepaura…. aprite, anzi spalancate leporte a Cristo”. Le porte non sò se tuttile hanno aperte, ma immagino che i cuori“aperti” siano stati molti. I Missionari,dopo aver ricevuto da S.E. Mons.Romano Rossi, Vescovo della diocesi, ilmandato e la consegna del TAU, hannoiniziato con enfasi il loro impegno senzatralasciare nulla. Hanno organizzato incontricon bambini di ogni età e ordine scolastico,con i giovanissimi sotto la tenda ubicatanei giardini pubblici, messa a disposizionedall’amministrazione comunale. IlPalarte, invece, ha ospitato ragazzi dai 18anni in su, questo percorso si è protrattoper ben sette sere. Sono stati anche istituiticentri d’ascolto, nelle case di personedisponibili all’evento, in cui un religioso iniziavaun percorso di fede, toccando tematichemolto significative che sicuramentehanno lasciato ilsegno nelle personepresenti.Molti di noi adulti,hanno partecipatoad incontri percoppie di sposi da0- 15 anni e al disopra di 15 anni dimatrimonio, nonsono mancatineanche gli incontriper single,separati, divorziatie risposati.Durante questigiorni, naturalmente,sono statecelebrate S. Messe, confessioni, AdorazioniEucaristiche, visite alle famiglie, Via Crucisper le strade del paese, con partenza in trediverse località di Fabrica.Il tutto è stato “condito” da balli, musica,canti, scenette relative alle tematiche suGesù; per far capire a tutti noi che ilCristo, riempie anche i nostri momenti piùallegri, più gioiosi e non lo troviamo solonelle Sacre Scritture.I Missionari si sono rivelati anche grandiartisti e attori, rendendo indimenticabile ilRECITAL ispirato alla vita di San Francescod’ Assisi, andato in scena sabato 22ottobre.Il momento “clou” per me, è stata laMessa di chiusura della Missione, celebratadomenica 23 ottobre alle 10,30 inpiazza Duomo. Era da tempo che peruna celebrazione religiosa (a parte leprocessioni dei nostri S.S. Patroni) non sivedeva una piazza così affollata.Il momento che mi ha emozionato dipiù, è stato quello del rinnovo delle promessematrimoniali. Noi persone sposateci siamo scambiate di nuovo gli anellie ripetuto le stesse parole del fatidicogiorno, poi i Missionari ci hanno fattodono di una rosa per le donne e un paninoper gli uomini a simboleggiare il lavoroed il pane quotidiano.La cerimonia si è conclusa con la consegnadei TAU nelle mani del nostro amatoParroco per la fine Missione. Delle paroledi ringraziamento, vanno spese per questogiovane Sacerdote che ha portato unaventata di novità nella nostra Parrocchia;tutto questo si è potuto realizzare graziealla sua passione e al grande impegno cheha trasmesso a tutta la popolazione diFabrica. Infatti, non ci dobbiamo dimenticaredi tutte le persone che in questi giornisi sono adoperate per star “vicine” aiReligiosi. In qualche modo molti si sonoresi partecipi, anche con piccole cose, perfar si, che la Missione centrasse l’obiettivo:quello di avvicinare alla dottrina diCristo le persone e soprattutto i giovaniche ne erano lontani.Su Facebook un’amica virtuale ha scritto:”…….sieteandati via da poco e già mimancateee….. non vedo l’ora che è il 31 el’1 e ritornate, vi voglio bene!!! Missionari”ed io ho risposto: “……..anche a me mancanomolto…..il cuore ora è menoarido……a presto Missionari….”.Anna Francola


28<strong>Campo</strong> de’ fioriAssociazione Artistica IvnaUn progetto come tanti o come tanti senza progetto di vita?“SGUARDI, DAI DIRITTI DELL’UOMO ALL’UOMO SENZA DIRITTI”Recensione per gentile concessione del Prof. EDO VERTICCHIOdella Prof.ssaMaria CristinaBigarelliLa Mostra fotografico - d i d a s c a l i c a ,sostenuta e favoritadal Dirigente scolasticoProf. FrancoChericoni, nelle Exofficine di meccanicaI.I.S. “U.Midossi”sez. ITIS di CivitaCastellana compostae ricomposta dalProf. Edo Verticchioper la durata di due mesi circa dello scorsoanno scolastico ha voluto essere una riidentificazionedell’umanità in un percorsori-indirizzato al riscatto della stessa, senzavoler soltanto raccontare, ma con lo scopoben preciso di provare, sentire attraverso icinque sensi: essere guardati da chi nonha potuto guardare, ascoltare da chi nonha potuto essere ascoltato, “calpestare” lastoria dell’orrore di tutti coloro che sonostati calpestati, respirare quell’aria intrisadi dolore e negazione della vita di chi nonha potuto avvalersi del diritto di respirareil vivere, toccare il silenzio come se fosseuna fonte di profonda comunicazione…L’iniziativa ha preso corpo grazie all’ ausiliodegli studenti curatori dell’impiantoelettrico, e alla multimedialità curata dalProf. Marco Cagnetti, alla scrittura dei pannellida parte della Prof.ssa Cinzia Baffa ealla perizia del Prof. Edo Verticchio, promotoree direttore tecnico. Il 10% dellavoro ha interessato, ci dice il Prof.Verticchio, la parte di sistemazione, puliziae ripristino dei locali: GUADAGNARE LOSPAZIO !Il tema fondamentale è quello della SHOAcome paradigma di umanizzazione, unasorta di elaborazione del lavoro fatto anniprima, proposto e riproposto anche in varicomuni. Si è voluto sviluppare un percorsoche appare tortuoso, perché ha l’intenzionedi spingere il visitatore ad assumersiil senso della responsabilità , ci informa ilProf. Edo Verticchio; responsabilità neiconfronti dell’assuefazione alla disumanizzazione,per poi mettere lo stesso visitatoredi fronte ad una traumatica visione diquello che è lo sterminio e quindi la SHOA!Percorso che nella sua seconda parte cipermette di camminare su immagini traumatichedi fosse comuni o di guerredimenticate dove la pannellatura si legaalle immagini; non si indugia su quest’ultime,che sono particolarmente trucide, cheinondano tutti coloro che passano, perchécalano dall’alto,predisposte condidascalie storichericostruttive,esclusivamenteoggettive, rigorosealle quali gradualmentesiaffianca la soggettività, la riflessionesu quel presente,passandoattraverso la definizionedi genocidio.Una valangadi memoria inmezzo a unapioggia di fotografiesospeseche saltano infaccia, una reteche letteralmentei m p r i g i o n a ,schiaccia, , por-Mostra fotografico-didascalica con trenta pannelli della mostra dedicati allaShoah, cui si affianca una postazione multimediale touch-pad. Ex officine dimeccanica I.I.S. “U.Midossi” sez. ITIS Civita Castellana (VT) Anno Scolastico2010-2011tandoti manmano ad affrontarei problemiattuali della detenzione, in particolare dellavoro che si svolge all’interno del carcere.Progressivamente si accede al mondo dellavoro odierno in una sorta di separazioneper cui le immagini sono in bianco e neroda un lato e dall’altro a colori. Il bianco eil nero rappresentano come noi vediamo lapovertà e le nostre miserie attuali: tutte leimmagini sono disposte a muro simbolo dimiseria. Il colore è al di fuori della povertà, ci dice il Professore, nell’ intervistaconcessaci. Si passa lentamente, ma inesorabilmentealla Nakba, equivalente inarabo di SHOA, con il suo significato diCatastrofe… quanto avviene in Palestina.In questa mostra si fa riferimento a tantetragedie dell’umanità , anche dimenticate!Al centro dell’ultima sala del “Totem” spiccaun televisore che trasmette un blobregistrato, una sorta di “sciocchezzario”,realizzato dal Prof. Gianluca TomarchioVasta. L’UMANITA’ SENZA DIRITTI IN UNPERCORSO FOTOGRAFICO PANNELLATOCALATO DALL’ALTO senza ricorrere a effettispeciali, se non agli speciali effetti dellaricostruzione pannellata della produttivitàideologico-repressiva meglio nota comepersecuzione e annullamentodell’UMANITA’. Questo lo scopo del progettoconcepito ben due anni fa negli ambientidell’IIS “U. MIDOSSI di Civita Castellanaallo scopo di allestire un percorso di tappezzeriaad alta identità storica e sociale,che ha voluto destare la coscienza oltreche informare. Le modalità tecnico-artisticheche l’hanno attivato sono state concretamentepossibili grazie al tunnel interamentericoperto internamente da documentiiconografici e fotografici che andavanodal pavimento, alle pareti al soffitto.La tendenza a voler riproporre seppur nell’arcodi pochi minuti esistenziali dell’esposizioneil significato della storia della negazioneumana con sguardi, persone, visualizzazionedi sagome, musicaconforme…tutto relativo al senso di stordimentoe al richiamo alla ripulsa, all’odioper l’odio, alla sopraffazione per la sopraffazionee alla sofferenza per la sofferenza.Un’eco perenne delle grida soffocate diun’umanità repressa e soppressa, suscitandoil ribrezzo per quel progetto senzavita, bagnato soltanto dalla morte.Inoltrarsi nella mostra degli SGUARDIparietali, camminare sulla tragicità degliuomini ed essere schiacciati da immaginisospese a una rete hanno indotto il visitatorea “rivivere” le strazianti urla senzavoce nelle “modulazioni odierne della deumanizzazione”.NON SOLTANTO PER NONDIMENTICARE, NON UNICAMENTE PERRICORDARE, MA PER RICOSTRUIREANCHE LE NOSTRE COSCIENZE!


<strong>Campo</strong> de’ fiori 29ERALDO BIGARELLI IN TOUR ARTISTICOTRA PARTECIPAZIONI E RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALIDOPO IL SUCCESSO ALLA BIENNALE INTERNAZIONALE DI ARTE CONTEMPORANEA CITTA’ DI LECCENELL’OTTOBRE 2010,CLASSIFICANDOSI TRA I PRIMI DIECI FINALISTI, ERALDO BIGARELLI HA ESPO-STO a Bruxelles presso la Galerie AMARTLOUISE e ha partecipato, in seguito a selezione, alla TriennaleInternazionale dell’Arte Contemporanea al Complesso Museale Galleria L’Agostiniana di Roma con riconoscimentidi respiro scientifico recensito dal curatore Daniele Radini Tedeschi nel volume “Itinerarid’Arte Contemporanea – Dalla crisi alla figurazione…” edizione Rosa dei Venti.Il suo percorso verso alti riconoscimenti ottenuti, in seguito alla sua dedizione artistico-esistenziale, rappresentanoil frutto della sua storia di Arte e di Vita vissuta, intimamente concepita e appassionatamentecontemplata in una cascata di successi e gratificazioni identificate con l’internazionalità dell’ArteContemporanea. Il senso globale vissuto nel dialogo tra le diverse e profonde accezioni umane risalegià dalla sua infanzia evolutasi grazie ad esperienze reali e dirette con i popoli più vari della Terra, particolarmenteesotico-africani, che gli valsero la collaborazione con l’IFAD e l’inserimento di sue operenel Governing Council il cui ricavato andò per la crescita dei Paesi in via di sviluppo, il Titolo di “OME-NMA OF OGBA”, cioè “ Colui che fa del bene” e LA MEDAGLIA UFFICIALE DELL’ISTITUTO “AFRICA ILLU-STRIS” EX AFRICA SEMPER ALIQUID NOVI come Premio alla Pittura e alla Carriera consegnatadall’Istituto Italo Africano.Dal 15 al 22 Novembre 2011 presso il Teatro Vé sinet di Parigi Bigarelli è presente con le sue Operepittoriche in olio su tela. La sua Opera OMAGGIO AL TRICOLORE è esposta da Novembre a Dicembrea Torino e a Reggio Emilia. La tourné e pittorica 2011 approderà a Firenze in occasione della VIII edizionedella Biennale d’Arte Contemporanea a Fortezza da Basso dal 03 all’ 11 dicembre 2011 e nel contempoverrà supportata da numerose recensioni inserite in pubblicazioni scientifiche curate da docentidella Storia dell’Arte.Nel cuoreA cinque annni dalla sua scomparsa, un caro pensiero corre ancoraall’indimenticato Mauro Anselmi, fratello del nostro direttore, nonchènostro instancabile collaboratore, tanto affezionato a questa rivista,oltre che grande amico.L’11 Ottobre 2011è venuta a mancareTrenti Rosa Capati,nata il 6 Febbraio 1931,madre del Sig. Danilo Capati,presidente dei Coltivatori Diretti di Civita Castellana.Al cordoglio della famigliasi unisce tutta la redazione.


30 <strong>Campo</strong> de’ fioridiDaniele VessellaEmozionante e coinvolgente! Finalmente un fumetto chetratta il tema religioso, senza ricorrere all’esoterismo o asacerdoti muniti di improbabili armi pronti a distruggere ildemone di turno. Qui parliamo di cristianesimo, riferimenti all’ebraismo,alla filosofia agnostica, alla visione di Dio, all’approcciocon la morte, il tutto splendidamente mescolato senza confondereil lettore o calcare la mano su aspetti che parrebbero eccessivamentefinti. Un’occasione per imparare a conoscere questiargomenti, ma soprattutto un’ottima occasione per riflettervisopra. Per aiutare il lettore in questo compito c’è un glossarioalla fine del primo numero. Altra menzione speciale va fatta aidisegni che non ricalcano gli stilemi dei manga, essendo unostile piuttosto realistico, ma non per questo incapace di regalaresogni ed emozioni. La cura dei dettagli e delle espressioni ci fa immergere nell’operarendendola viva e ci permette di vivere la storia attraverso gli occhi dei personaggi,ben caratterizzati e vari, con illoro lato oscuro sia conscio cherepresso che porta ad un conflittointeriore tra commiserazione e disprezzonel lettore per la protagonista.Un’opera fantastica, davero.Lascio l’indirizzo del mio blog:http://danielevessella.blogspot.com/“Il Fumetto”LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONARAQIYA di Masao Yajima e Boichiedito da Panini Comics – 2 volumi, in corsoFinalmente un fumetto chetratta di religione, senzaesoterismo. Un’occasioneper riflettere su questi temiPer la tua pubblicitàscegli<strong>Campo</strong> de’ fioriIL NUMERO UNO0761.513117info@campodefiori.bizwww.campodefiori.biz


<strong>Campo</strong> de’ fiori 31La rubrica dei cognomidi Arnaldo Ricciarnaldo_ric@yahoo.itCome apparenella lista dicui sopra, ilcognome piùdiffuso a CastelSant’ Elia èDarida. Adessovediamone la diffusionee la dislocazionea livello nazionale.Darida: (presente in soli 20comuni d’Italia) le regioni dove esistequesto cognome, seppur in modo sporadicosono: Lazio, con particolare evidenzain provincia di Viterbo ed in particolare aCastel Sant’ Elia, Lombardia, Toscana,Campania, Calabria. In tutte le altre regionid’ Italia esso è completamente inesistente.La sua origine è , con molta probabilità, da ricercare in provincia di Viterbo.Valentini: (presente in ben 1598comuni d’Italia) questo cognome èomogeneamente distribuito in tutta l’Italiacentro-settentrionale. Esclusa la Puglia,dove ne esiste una buona presenza, nelleI cinque Cognomi piùdiffusi aCastel Sant’ EliaTali cognomi in ordine di diffusione sonoi seguenti:1° Darida2° Valentini3° Costantini4° Piacenti5° Marianiregioni del sud comprese le isole, essorisulta decisamente sporadico.Considerata la omogeneità di diffusione, èalquanto difficile capirne il luogo d’origine.Costantini: (presente in ben1257 comuni d’Italia) esso è maggiormentediffuso nell’Italia centro – settentrionale;una particolare concentrazione sinota nel Lazio e nelle Marche. Anche se inPuglia è abbastanza diffuso, in tutte lealtre regioni del sud comprese le isole èdecisamente sporadico. Le sue originivanno attribuite con la stessa probabilità ,nel Lazio o nelle Marche.Piacenti: (presente in soli 135comuni d’Italia) anche questo cognomeha poche presenze; esse sono concentratemaggiormente nel Lazio e in Toscana.Sia nell’Italia settentrionale che in quellameridionale il cognome è sporadico. Danotare che in Val d’Aosta, Liguria, Friuli,Basilicata e Sardegna non se ne rilevanopresenze. Le sue origini, molto probabilmentesono dell’alta Toscana.Mariani: (presente in ben 1888comuni d’Italia) esso risulta intensamentediffuso in tutta l’Italia centro – settentrionalee decisamente meno in quellameridionale ed isole. Ne esiste una particolareconcentrazione in Lombardia da cuisi evince che la sua origine è proprio inquella regione e molto probabilmente èda ricercarsi nel milanese.Seguirà sul prossimo numero lo stessostudio per il comune di Nepi.SOSTENETE CAMPO DE’ FIORI CON IL VOSTRO ABBONAMENTOCARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALESI desidero abbonarmi a : <strong>Campo</strong> de’ fiori (12 numeri) a 25,00I miei datiNome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________data di nascita_______________________Città ________________________________________________________Prov._____________________________________________________________________Telefono____________________________________Desidero regalare l’abbonamento a: <strong>Campo</strong> de’ fiori (12 numeri) a 25,00Il regalo è per:Nome_______________________________Cognome_________________________________________________________________data di nascita_________________________Città ____________________________________________________Prov.________Via_________________________________________________________________Telefono________________________________effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.zadella Liberazione n. 2 - Civita CastellanaData______________Firma__________________________________Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di“Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è <strong>Campo</strong> de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 CivitaCastellana (VT)Data______________Firma__________________________________Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a <strong>Campo</strong> de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 CivitaCastellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117


32<strong>Campo</strong> de’ fioriSabato 5 novembre 2011, nella parrocchia “San Giuseppe Operaio” a Civita Castellana“A spasso con Dio”Un libro per raccontare la storia e la vita di Don Mario Valeri, Sacerdote e Parroco.La Parrocchia “S. Giuseppe Operaio” ad unanno dal suo pensionamento di parroco,festeggia Don Mario Valeri, con un librointitolato: “A spasso con Dio”, che raccontala storia della vita dell’infaticabile etenace ottantottenne Don Mario.A presentarlo sarà il suo successore nellaparrocchia, Don Luca Gottardi, l’autriceChiara Taizzani e i rappresentanti delle istituzionilocali, alla presenza di Don MarioValeri.Don Mario Valeri, classe 1923, nei suoisessantuno anni di sacerdozio ha partecipatoattivamente alla vita delle comunitàdi Rignano Flaminio, Ponzano Romano eCivita Castellana, nei quali ha svolto la suaopera.Fondatore del Circolo Culturale “EnricoMedi”, Don Mario ha animato le comunitàparrocchiali con alte lezioni culturali escientifiche, ha fondato innumerevoli corsiper ragazzi ed adulti e ha dato vita a moltissimeattività a sostegno dei lavoratori,attraverso la sua opera nei circoli Acli.Nella parrocchia “S. Giuseppe Operaio”ha costruito nel corso degli anni, non solola struttura della chiesa stessa, con annesseaule catechistiche, saloni e altre strutture,ma anche campi da calcio per l’oratorioe il “parco degli Angeli” per i bambi-Don Mario e don Lucani del quartiere. Dall’incontro con i papi,Paolo VI e Giovanni Paolo II, alla facilitàdei rapporti con i grandi del suo tempo, ilpercorso di Don Mario si è sviluppato peraiutare e sostenere materialmente i suoiparrocchiani nei bisogni più immediati espiritualmente avvicinarli all’incontro conDio nella Sua Parola.La comunità parrocchiale di San GiuseppeOperaio e lo stesso Don Luca Gottardi, cheha approvato il progetto già avviato,hanno voluto rendere omaggio al sacerdote,che ha guidato per un tanto tempo laparrocchia di “S. Giuseppe Operaio”, attraversoil libro che descrive la sua storia diragazzo e poi di adulto, alle prese con gliavvenimenti piccoli e grandi della suaintensa vita sacerdotale.Breve biografia: Mario Valeri nasce a Faleria(VT) il 20 agosto 1923 da Savina Nori eGiuseppe Valeri. Nel 1926 e poi nel 1934 lafamiglia di Mario si sposta per seguire lo zioprete, Don Novello, fratello di Savina, prima aVallerano e poi a Chia. Appena arrivati a Chia,Mario, undicenne, entra in seminario, ma l’esperienzadura solo un anno. Nel 1939, invece,a seguito di una visita pastorale del VescovoSantino Margaria, Mario entra definitivamentenel seminario di Orte. Da qui viene mandatoprima a Civita Castellana, dove conclude glistudi del ginnasio, poi nel Pontificio Seminariodella Quercia a Viterbo. Qui completa gli studiteologici e viene ordinato sacerdote il 15 ottobre1950 presso la Basilica della Madonna dellaQuercia. Il 5 febbraio 1953 il Vescovo RobertoMassimiliani sceglie Don Mario come vice-parrocoper la chiesa di Ponzano Romano, nella qualediventerà parroco. A Ponzano Romano DonMario resta fino al 1979. Oltre al circolo Acli, aPonzano Don Mario fonda il Circolo Culturaleche prenderà il nome del suo più famoso conferenziere“Enrico Medi”. È cappellano deglioperai e dei minatori che stanno lì costruendol’Autostrada del Sole e la Ferrovia DirettissimaRoma-Firenze. Nel 1972 il Papa Paolo VI celebrala messa di Natale tra i minatori su invitodel parroco. Dal 1979 il Vescovo MarcelloRosina trasferisce Don Mario a CivitaCastellana, come “Incaricato animatore dell’attivitàpastorale giovanile”. Cambiano sede,così , anche le attività del circolo culturale dalui creato. Il 30 ottobre 1982 Don Mario vienenominato parroco della chiesa di San GiuseppeOperaio di Civita Castellana, dove ha esercitatoil ministero come pastore e maestro del popolodi Dio a lui affidato per circa 30 anni.Don Giancarlo Palazzi“Come ali di Farfalla”Il breve romanzo della scrittrice civitonica, Roberta Ercolini,tra presente e passatoLetto in mezza giornata, sotto l’ombrellone, io, con la curiosità di rivivere il travolgenteamore giovanile della protagonista, comune un po’ a tutte le adolescenti, ma stroncatoin questo caso dal destino crudele che a volte la vita ci riserva.E poi, la sua malattia, anch’essa, purtroppo una sorte sempre più comune per molti. Edè proprio nel corridoio di un grigio ospedale, in attesa del suo turno di terapia, che laprotagonista si perde nei ricordi della sua giovinezza ed in particolare di quell’amore, che,nonostante la vita le abbia riservato poi un percorso diverso, l’ha segnata indelebilmente.Scorrevole e piacevole nella lettura, il romanzo ci fa immedesimare nella storia, piùo meno simile, per tante donne.Le qualità descrittive dell’autrice, che emergono durante tutta la lettura, hanno toccatonel profondo i miei sentimenti. E’ per questo che mi sento di incoraggiare Roberta Ercolininell’inseguire questa sua passione, perchè possa regalarci altre autentiche emozioni.Ermelinda Benedetti


<strong>Campo</strong> de’ fiori 33La Reverenda Camera Apostolicacontro il Ven. Monastero e Monache dell’OrdineSerafico di S.Chiara sotto il Titolo di S. Maria delleGrazie di Civita Castellanadi FrancescaPelingaVerso la fine delSettecento fu discussapresso la ReverendaCamera Apostolica,l’organo finanziariodel sistema amministrativopontificio, unacontroversia con lemonache di S. Chiara,riguardante quattrocentoducati chedovevano essere versatial monastero, conil ricavato del Diritto del Passo, un dazioper le merci, le persone e gli animali chepassavano di lì .Racconta padre Luca Wadding che frateAlberto da Gubbio nel 1536 fece venire aCivita delle suore Clarisse, era vescovodella nostra città Scipione Bongalli, e papaPaolo III, Alessandro Farnese, ponteficedal 1534 al 1545, concesse quattrocentoducati nel 1539 per la costruzione delmonastero. Affidò nel 1548 l’incarico alcardinale Filonardi anche perché si prendessela cura di mettervi altre monachepoiché quelle condotte da frate Albertoerano morte. Si accordò di spendere peril monastero venti ducati l’anno dei quattrocentoassegnati, ma il cardinale nonfece nulla e morì nel 1549.La comunità civitonica, sempre nel 1548,pregò il papa di commissionare a frateClemente Moneglia di prendere quattrosuore dal monastero di San Cosimato perchéle volevano dello stesso ordine: fupresa suor Agnese badessa, che era diCivita; suor Placida, vicaria; suor Lodovicadi Sermoneta; suor Filippa di Castello. Isoldi purtroppo non arrivavano e le suorevendettero un piccolo podere che era statoa loro lasciato per elemosina per iniziare ilmonastero.Suor Agnese continuò a chiedere al papai soldi a loro destinati e nel 1550 anche ilpapa Giulio III che, regnò dal 1487 al1555, e papa Paolo IV nel 1557 disse chei 200 dei 400 ducati erano stati dati, che ilconvento era stato terminato e che lemonache l’abitavano da due anni.Allora la Sacra Congregazione del buonGoverno, sorse nel 1592 per salvaguardaregli interessi economici, amministrativie finanziari dei comuni pontifici, verificarei bilanci dei comuni, assumendo tutti iprovvedimenti necessari a garantire laregolarità delle spese e degli appalti,anche al fine di realizzare un contenimentodelle spese locali. La congregazione erapresieduta da un cardinale prefetto(dal 1605 al 1676 di norma ilcardinal nipote del ponteficeregnante) e composta da cardinalie prelati, detti “ponenti”, cioè relatoridelle cause relative ad una particolarearea dello Stato dellaChiesa.Fulcro della congregazione era ilsegretario, anch’esso un prelato diCuria, che gestiva la cospicua corrispondenzacon i governatori dellevarie città , chiamati ad agire comedelegati del Buon Governo. Questidecise che si pagassero i duecentoscudi al monastero. Dovevanoessere ricavati dalla Gabella delPasso, le persone e le merci cheentravano in città dovevano pagare,ma siccome l’ordine delle monacheprevedeva che vivessero di elemosinenon c’era bisogno dei duecentoducati.Alla fine, dopo due secoli, fu decisoche non si potevano pagare allesuore i famosi duecento ducati perchéa Civita vi erano, oltre loro, ilSeminario, i Cappuccini e leMaestre Pie e che il loro conventoera il piu ricco della provincia. Lesuore inoltre lamentavano chesenza quell’entrata non potevanocontinuare la Vita Comune, datoche erano diventate ventisei, più sei converse.La Reverenda Camera Apostolicarispondeva loro che, se non potevano,dovevano tornare alla vita di prima, chevestissero il sacro velo e che, se eranotrentadue, si riducessero a meno, o quantomenoalla loro entrata in convento portasserouna dote. Si concluse così la controversia.Verso la fine dell’Ottocento, l’amministrazionedel Fondo del culto prima e lo Statoitaliano nella seconda metà del 1800, siappropriarono di gran parte dei beni dellaChiesa cattolica. Si cedette al Comune diCivita il fabbricato del convento di S.Chiaracon la chiesa e tutti i mobili e gli arredi religiosiche la giunta affidò alle religiose.Intanto la caserma Cosenz, che era ospitatanel palazzo Andosilla, aveva esigenzadi locali piu vasti e ne fece richiesta alnostro Comune, altrimenti avrebbe lasciatola città .I cittadini del nostro paese fecero unapetizione al Sindaco Midossi e alla giuntacomunale perché venisse dato il conventodelle Clarisse ai militari, ma chieseroanche che alle suore fosse data una sistemazioneadeguata.Si pensò allora di mandare le dodici suoreal monastero di San Bernardino a Nepi. IlMinistero della Guerra interpellò ilConsiglio di Stato il quale emise il seguenteparere: le religiose erano di ordinediverso, quindi non si poteva fare.La giunta comunale chiese allora l’autorizzazionealle autorità ecclesiastiche peradattare il convento per le truppe militari.Queste risposero favorevolmente, a pattoche si accollasse le spese per adattare l’alanord del Seminario in Via XII settembre,dove si trovavano la scuola elementare el’asilo infantile. Le scuole, allora, furonotrasferite a Palazzo Andosilla.Fu stipulato il contratto con un affitto diL.50 e quando il convento non fosse piùservito come presidio sarebbe tornato alComune.Nel 1908 l’amministrazione militare nellasciare il convento pagò la somma diL.100 per i danni recati.


34<strong>Campo</strong> de’ fioriAGOSTINO PARADISICivita Castellana 1654 - Modena 1732del Prof. Architetto Enea Cisbani... continua dal numero 856 maggio 1654, quando viene battezzatonella Cattedrale di Santa MariaMaggiore di Civita Castellana, con il nomedi Agostino Taddeo figlio di SerafinoParadisi e Maria Fantibassi.La famiglia,come si evince dai documenti di archivio,è composta da un altro figlio, Giuseppe,che intorno al 1680 lascerà CivitaCastellana per intraprendere la carrieramilitare come comandante di un reggimentodi fanteria al servizio dellaRepubblica di Venezia e che avrà un figliodi nome Gian Maria, nipote prediletto delParadisi e che, come vedremo nel corsodella trattazione, svolgerà un ruolo fondamentalenella disputa legale circa l’acquisizionedell’ingente patrimonio dello zio.La famiglia Paradisi - come quella dellamadre Fantibassi - è originaria diMontalto Marche, un comuneMarchigiano, in provincia di Ascoli Piceno,già noto alla storia d’Italia e della Chiesain quanto città d’adozione del cardinaleFelice Peretti – il padre Francesco, infatti,è originario di questo centro urbano - elettoal soglio pontificio il 24 aprile 1585 conil titolo di Sisto V, uno dei più importantiPontefici della Chiesa di Roma.Nella città di Montalto Marche la famigliaParadisi è di origine nobiliare: il primo personaggiodi cui si ha menzione è nel 1566,un soldato di nome Giovanni FrancescoParadisi, che si distingue nella repressionedel banditismo che allora infestava le campagnemarchigiane; un canonico PietroPaolo Paradisi il 6 ottobre 1716 è Arcipretedella Collegiata di Montalto Marche, fondatada Sisto V il 2 agosto 1585; comeArciprete della stessa Collegiata è nel1744 Tommaso Paradisi, nipote di PietroPaolo.Il Papa Sisto V, ha lasciato tracce importantidel suo passaggio a Civita Castellana:nel 1580 fa edificare dall’architettoTicinese Domenico Fontana il palazzoPeretti in via di Corte, ora Montalto-Belei,il ponte Felice sul fiume Tevere nei pressidi Magliano Sabina e la fontana diCorte, su progetto dell’architetto Giacomodella porta e attualmente collocata agliinizi di via XII Settembre.Prima dell’elezione al soglio pontificio,sono frequenti i viaggi del cardinale Perettia Civita Castellana, che prima di essereeletto Cardinale fu il Priore Generaledell’Ordine dei Frati Minori Conventuali diSan Francesco, che in quel periodo reggevanol’importante convento nella piazza diPrato, oggi piazza G. Matteotti, fondato nel1230 e definitivamente chiuso nel 1802.Vari componenti della famiglia ParadisiFirma dell’Avv. Paradisiintorno al 1570-1580, si trasferiscono daMontalto Marche, in varie centri dell’Italiacentrale e settentrionale, come Città diCastello, vicino Perugia, Modena, Parma ela stessa Civita Castellana.È singolare che l’arrivo nel nostro centroavviene nello stesso periodo della permanenzadel cardinale Peretti: i Paradisi,furono una delle famiglie nobiliari al serviziodi Sisto V che per dirigere ampi settoridell’amministrazione pontificia e i numerosicentri urbani facenti parte dello Statodella Chiesa, si servì di amministratori etecnici di sua completa fiducia provenientidalle Marche, in particolare daGrottamare, dove nacque il 13 dicembre1521 e dalla stessa Montalto.Agostino Paradisi, già adolescente vieneinviato a studiare nel Collegio Nazzarenodi Roma e successivamente nell’UniversitàRomana della Sapienza dove nel 1680,ottiene la laurea di Dottore in Legge esempre in Roma opererà come Uditore diRota, l’attuale figura dell’avvocato, purrimanendo vincolato alla sua famiglia e aCivita Castellana, soggiornando nel suopalazzo di piazza San Clemente.Come avvocato ed esperto giurista, raggiunsenel volgere di pochi anni una cosìelevata fama ed importanza che il 10marzo del 1703, venne nominato dal papaClemente XI consigliere di Giustizia, delduca di Modena Rinaldo I d’Este.Carica di grande importanza politica e culturale,che lo costrinse a trasferirsi nellacittà emiliana abbandonando definitivamenteCivita Castellana, ma non i contattiepistolari con la sua famiglia.Per trent’anni fino al 1735, anno della suamorte, servirà in maniera continua e proficuala casa d’Este e il duca Rinaldo I,specie nei momenti più delicati della storiadella città di Modena.Oltre a svolgere l’attività di consulentelegale a servizio della casa d’Este,Agostino Paradisi divenne negli anni aseguire un importante letterato, la cuiopera più nota è l’Ateneo dell’UomoNobile, opera in dieci volumi in folio allacui stesura lavorerà ininterrottamente dal1705 al 1730 dedicando tempo e risorse:un’opera letteraria che successivamentegenerò un autentico filone letterario quellodel genere storico e che descrive le qualitàpolitiche e militari che deve possedereun principe nell’esercizio della sua attivitàamministrativa, politica e militare.Nel sua multiforme attività di letterato, ilParadisi scrisse altri importanti opere qualiL’Eroe e l’importante testo Sapere e/èPotere, sull’importanza della cultura edella conoscenza.Come scrittore intervenne sui temi piùsvariati in voga nel tempo, dall’uso delcioccolato nell’alimentazione fino ad operedi pratica forense e legale.A Modena proseguì nel contempo l’attivitàlegale, divenendo Uditore in Bolognadove nel 1720 aprì un importante studiolegale a cui si rivolgevano tutte le piùimportanti famiglie della città .Scarse le notizie biografiche: AgostinoParadisi non si sposò , dedicando le suenumerose attenzioni al nipote Gian Maria emantenendo nel tempo i contatti con lafamiglia rimasta a Civita Castellana, doveconservava nel suo palazzo una ricca eimportante biblioteca, che nel 1733 divenneoggetto di particolari attenzioni nelprimo testamento redatto dallo stessoParadisi e che nel 1736, dopo la suamorte, venne completamente trasferitanella città Modenese.Nella sua lunga esistenza, sia comeConsigliere del Duca Rinaldo I che comeavvocato, raccolse un ingente patrimonioin terre, palazzi e gioielli, stimato nel 1735come riporta il testamento, in ben 125.000scudi, diviso tra Modena, Bologna eFerrara.Se pensiamo che uno scudo nel 1735-’40,ha un valore attuale tra gli 80 – 100 Euro,possiamo facilmente dedurre quale sial’entità della somma in discussione, su cuisi concentra e dipana una autentica lottagiudiziaria che vedi coinvolti il nipote delParadisi, la Comunità di Civita Castellana eil Vescovo Tenderini.Tutta la vicenda dell’eredità Paradisi,ruota intorno all’edificazione delSeminario Diocesano di CivitaCastellana, per la cui fondazione lottò contutte le sue forze il Vescovo Tenderini, mache venne aperto soltanto nel 1746, dopola sua morte avvenuta nel 1739.Prima di addentrarci nella intricata questionelegale, è necessario ritornare indietronel tempo al 21 febbraio 1571,quando……….continua sul prossimo numero...


<strong>Campo</strong> de’ fiori 35Ricordo...di Letizia ChilelliCarriera e palmarè s di Marco Simoncelli23 Ottobre 2011“Con la tua cascata di riccioli, faremo veramente fatica a distinguerti fra tutti gli angeli delParadiso”Buon viaggio Super Sic...Letizia e AgneseLa carriera di Marco comincia prestissimo, a sette anni, con le minimoto; ha appena dodici anni quando vince il suo primo titolo italiano,la replica arriverà nel 2000.A 14 anni approda, grazie al Trofeo Honda NR alla 125, dove nel 2002 vince il titolo europeo guadagnandosi finalmente l’accesso alMotomondiale.Arriviamo al 2003 quando passa ufficialmente alla Matteoni Racing, ma nonostante i tanti piazzamenti a punti, Marco finisce la stagionesolamente al 21° posto.Il 2004 vede Simoncelli, sempre con la Matteoni Racing, piazzarsi undicesimo.Nel 2005 arriva quinto correndo con la NoCable.it Race.Nel 2006 passa alla 250 con la Gilera dove chiuderà la stagione aldecimo posto. Anche nel 2007 la sua stagione non sarà entusiasmante.E’ il 2008 quando Marco stupisce tutti: è il 19 Ottobre, Sepang: il Sicè Campione del Mondo con ben 281 punti. E pensare che avevacominciato la stagione con una moto non ufficiale. Solo dopo unaserie di gare entusiasmanti, infatti, guiderà la sua moto: la Gilera evoluta,che lo accompagnerà nella vittoria più bella della sua carriera.Grazie a sei vittorie e tre terzi piazzamenti nel 2009 Marco chiude laclassifica al terzo posto.Nel 2010 debutta in MotoGp dove si piazza in ottava posizione.23 Ottobre 2011 a Sepang, sullo stesso circuito dove tre anni prima siera laureato Campione del Mondo, il Sic con il rombo della sua motonumero 58 ci lascia per entrare nella leggenda, regalandoci il ricordodi un mondiale vinto, 99 Gp disputati di cui 8 vinti e 19 podi.(Fonte: Wikipedia e siti internet sul moto Gp)


36 <strong>Campo</strong> de’ fioriUna “Fabrica” di ricordiPersonaggi, storie ed immagini di Fabrica di RomaLe botteghe dei botteganti e non i negozi dei negoziantiC’erano unavolta le botteghenel paese,che fornivano, ciascunanel suo genere,ogni merce e sopperivanobenissimo alleesigenze dell’interadi Sandro Anselmi popolazione. In unmondo che non avrebbemai immaginato i supermercati di oggi,le botteghe erano luoghi in cui, oltre a farela spesa, si fermavano volentieri le donneper chiacchierare e vi si sedevano, ancheper ore, per poter parlare con quella oquell’altra, di questo e quello. Tutti questipiccolissimi esercizi brulicavano per le fittevie del paese antico, e l’odore del baccalà ,misto a quello delle spezie usate dal norcino,aleggiava sulle colle del falegname edel ciabattino. La fragranza poi del paneappena sfornato faceva torcere le budelladalla fame, che però bisognava contenerefino al momento di tuffarsi in un belpiatto caldo di pasta e fagioli.Cerco ora di ricordare i nomi dei bottegantidi allora, molti dei quali, non ci sono più.Scendendo dall’alto del paese c’era in ViaSan Rocco Bedini il sarto, Bino il falegnamee Assunta la pizzicagnola. In Via SanGiorgio c’era il mulino del Conte. In Viadella Vittoria c’erano Eralda e Rosinaanche loro pizzicagnole, Stella la sartora,Rosa da Titina con i suoi filati davanti alforno, Zecchino il falegname, lo spaccio diChiarina, Antonio il sartore, la frutteria diBasili. In Via dell’Asilo c’erano Augusto ilcalzolaro, Ovidio il molinaro, Ines la varachinarae Gulino l’orefice. In Via delleSorgenti c’erano Pierina la carbonara eRemo il calzolaro. Al cunicello c’erano lostabilimento di nocciole e il mulino diSmaniella. In Via Carbognano c’era lamazzatora. In Via Alberto Cencelli c’eranoAldo il macellaio (poi Cristò ), Nicola ‘obarbiere col suo emporio, Ennio ePeppe i barbieri, la merceria diGiulietta, il forno di Ciro, la pizzicheriadi Giovannina, Sergio il tappezziere,la bottega di bombole edelettricità di Elvio e Oscar, la macelleriadi Mario, Paolo il ciabattino, itessuti ed i vestiti di Giannino. InPiazza c’erano il bar di Peppinella, ivestiti di Antinori, il bar di Paggio’,lo spaccio di Checca, Angelo il barbieree Maura col negozio di vestiti.Alle scalette di Piazza c’eranoIolanda la fruttarola, Pozzo il pizzicaroloe la farmacia. In Piazza disotto c’erano Alfio il barbiere, lapizzicheria di Martinozzi, la ferramentadi Elsa, Maria Pia la parrucchierae Vittorio il calzolaro. A Via diPorta Vecchia c’erano la macelleriadi Augusto, la sartoria di Bruno, lalatteria di Renzo, il nuovo emporiodi Nicola, Righetto l’orologiaro,Giovannino con le televisioni e lebombole, Bruno il barbiere, le parrucchiereGabriella e Doriana, Bertoil calzolaro, le biciclette di Nardellied Ermanno che riparava le televisioni.In Via della Circonvallazionec’erano l’autosalone di Ferrelli e ilconsorzio di Edoardo (oggi diNerò ). A For de Porta c’erano lapizzicheria e lo spaccio di Ponti, il cinemaSmeraldo con il bar di Sora Peppa, il fornodi Padana, la lavanderia di Lucio, l’autorimessacon officina di Liseo, il consorzioagrario di Matteo e Temistocle, il distributoredi benzina di Ivo e Roberto, il ristoranteGiardinetto e la norcineria di Sergio.Al Palazzotto c’era Fra Stoppino, che ferravai somari. In Via Sotto le Forme c’eraFelicetti il ferraro. Alla Variana c’era la pizzicheriadi Ulisse. In Via Roma c’era Giulioil ferraro. Alla Mola c’erano la pizzicheria diMimma ed i fabbri Nicola e Memmo. AMaterano c’erano Francesca e Imperia conla pizzicheria, la trattoria pizzeria di BrunoPucci (poi bar Bottò ), la pizzicheria diApponina (poi di Ennio Potere), il distributoredi Stefano, il bar di Sora Nina, l’osteriadi Checco Pedica, Guido il pizzicagnoloe il mulino di Salvi. A Viale Italia c’era lapizzicheria di Viola. In Via della Stazionedella Roma Nord c’era lo stabilimento dinocciole di Torre.Chiedo venia per le eventuali, probabilidimenticanze alle quali cercherò di porrerimedio con i vostri suggerimenti.La pubblictà su <strong>Campo</strong> de’ fioriè per sempre!Non è una vela che passa, nè un volantino che vola, nè un manifesto che la pioggiadistrugge, ma un messaggio che arriverà ai vostri figli ed ai figli dei vostri figli.


Con il Patrocinio del Comune di Fabrica di Roma<strong>Campo</strong> de’ fiori 37A.I.D.I. Accademia Internazionale d’ItaliaVI INVITA ALLA PRESENTAZIONEDEL ROMANZOUn nobile brigantedi Augusto Stefanucciper Le collane di<strong>Campo</strong> de’ fiori ®Il bullismo.Come riconoscerlo e combatterloè un libro unico nel suo genere.Un manuale guida per cercare di arginare questomale dilagante!E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle libreriedella zona, nelle edicole o presso la nostra redazione.Potete anche ordinarlo versando l’importo di 10.00,sul c/c postale n. 42315580,intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia.E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gliinsegnanti, che possono inserirlo nel P.O.F. d’Istitutoe nella programmazione educativa annuale deldocente, ma anche per i genitori e per tutti gli educatorisociali.SABATO 26 NOVEMBRE 2011SALA CONSILIARE del COMUNEdi FABRICA DI ROMA - Ore 18.00.Interverranno:- l’autore, Augusto Stefanucci;- il presidente dell’Accademia Internazionale d’Italia,Sandro Anselmi, editrice del libro;- la giornalista Ermelinda Benedetti, curatrice dell’edizione;- le Autorità locali.Seguirà bouffet di saluto.AVETE UN VOSTRO SCRITTO NEL CASSETTO E VORRESTE VEDERLOPUBBLICATO??? CHIAMATECI SUBITO!!!! REALIZZEREMO IL VOSTRODESIDERIO! 0761.513117 - info@campodefiori.biz


38<strong>Campo</strong> de’ fioriVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWSStato di crisi: in migliaia alla manifestazione per il distrettoindustriale di Civita CastellanaPartecipatissima è stata la manifestazione a sostegno della richiesta dellostato di crisi per il distretto industriale di Civita Castellana. In migliaia sisono ritrovati all’appuntamento voluto dai sindaci degli otto comuni deldistretto a Piazza della Liberazione, a Civita Castellana. In piazza, insiemeai moltissimi cittadini,c’erano i rappresentantidelle istituzioni,ad iniziare dalsindaco del comunecapofila, GianlucaAngelelli, e ai rappresentanti degli otto comuni, ai consiglieri regionali,Giuseppe Parroncini e Ivano Peduzzi, all’assessore provinciale Domenico MariaFrancesco Simeone, al vescovo S. E. Mons. Romano Rossi. Il corteo si è snodatoda piazza della Liberazione fino a piazza Matteotti, dove si sono ritrovatisul palco i rappresentanti delle sigle sindacali e delle istituzioni.Anno della CeramicaGrande successo per le mostre ed il convegno.La storia della ceramica ed in particolare quella di Civita Castellana è stata al centrodell’attenzione di studiosi e cittadini che hanno partecipato agli eventi organizzatinel fine settimana trascorso per le celebrazioni dell’Anno della Ceramica.Venerdì 14 ottobre sono state inaugurate la mostra al Forte Sangallo dal titolo“Duemila anni di produzioni ceramiche a Falerii” e la mostra di scultura di GinoAleandri, curata dall’Associazione Argilla, presso le excarcerette, appena ristrutturate, dove rimarrà fino al23 di questo mese. Sabato 15 ottobre si è invecesvolta la giornata di studi sulla ceramica artistica aCivita Castellana e nell’Alto Lazio dove si sono alternateesposizioni di studiosi e docenti universitari italiani e stranieri. All’inaugurazione della mostra“Duemila anni di produzioni ceramiche a Falerii, organizzata dalla Soprintendenza per i beni archeologicidell’Etruria meridionale in collaborazione con il Comune di Civita Castellana, hanno partecipato ilSindaco, la responsabile della Soprintendenza, dottoressa Anna Maria Moretti e la direttrice del ForteSangallo, dottoressa Maria Anna De Lucia.La mostra all’interno del Forte Sangallo resterà aperta dal 15 ottobre all’8 gennaio 2012 e sarà visitabiledal martedì alla domenica dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00. E’ incentrata sulleproduzioni ceramiche antiche dal VII al III secolo a.c. e proporrà anche reperti attinenti alla giornatadi studi del 15 ottobre.Presentato il libro “Il colaggio dei sanitari”L’Anno della Ceramica di Civita Castellana si è arricchito della presentazione dellibro dell’ingegner Domenico Fortuna dal titolo “Il colaggio dei sanitari”. La pubblicazionedi carattere scientifico è stata presentata martedì 8 novembre presso lasala conferenze del Relais Falisco.“Il libro – ha spiegato l’autore –nasce dall’esigenza di colmare unvuoto. C’è pochissima letteraturatecnica nel settore della ceramicasanitaria. Questo testo vuoleessere uno strumento per gli operatori del settore ed è focalizzato sulle problematichetecnologiche relative al colaggio dei sanitari”.Il libro, proprio per il carattere scientifico, è redatto in italiano ed in inglese.Fontana Matuccia: al via le opere di urbanizzazioneHanno avuto inizio i lavori di completamento delle opere di urbanizzazione primaria nella zona artigianalee piccola industria di località Fontana Matuccia a Civita Castellana. Grazie ad una azione coordinatatra i proprietari privati e l’Amministrazione Comunale si stanno asfaltando le strade e realizzandoi parcheggi con l’impianto di l’illuminazione pubblica. I privati realizzeranno le opere, a loro spese, sullaloro proprietà mentre il Comune sistemerà il tratto stradale pubblico di via Fontana Matuccia. In seguitoa regolari collaudi il Consiglio Comunale dovrà decidere sulla presa in carico dei tratti stradali, fognarie della pubblica illuminazione come era previsto nella convenzione di lottizzazione del 1962.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 39CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVPortoghesi al Colasanti per il Parco Ivan RossiSi è svolta nella mattinata del 26 ottobre la quarta lezione dell’architettoPaolo Portoghesi con gli alunni del liceo scientifico “Colasanti” di CivitaCastellana. Nell’aula magna dell’istituto in via Petrarca erano riuniti nonsolo gli studenti delle classi quarte del liceo, che stanno partecipando alprogetto di riqualificazione del Parco Ivan Rossi, ma anche altri alunni delliceo che hanno avuto occasione di conoscere l’andamento del progetto delParco e l’architetto Portoghesi che lo sta supervisionando. Alla lezionehanno partecipato il sindaco, Gianluca Angelelli, il professore e assessorealla Pubblica Istruzione, Giancarlo Contessa, il consigliere comunale emembro dell’associazione Ivan Rossi, Maurizio Romani, la preside delColasanti, Loredana Cascelli e la madre di Ivan Rossi, Rita Fantera.Durante la lezione è stato revisionato il progetto che è scaturito dall’unionedelle tre bozze elaborate dalle classi durante lo scorso anno scolastico.Le prossime lezioni, per arrivare alla conclusione del progetto, si svolgeranno con molta probabilità presso lo studio dell’architettoPortoghesi. Il progetto di riqualificazione del Parco Ivan Rossi è stato inserito nel piano triennale delle opere pubbliche del Comunedi Civita Castellana.Festa dell’Albero con i bambini della SassacciSi è svolta mercoledì 26 ottobre la Festa dell’Alberopresso la scuola d’infanzia Sassacci di Civita Castellana.Alla festa insieme i bambini, ai loro genitori ed agli insegnantic’erano il sindaco Gianluca Angelelli, l’assessoreall’Ambiente Antonio Innocenzi, e gli assessoriGaspoerini, Alessandrini e Amicucci. “Oggi è una festaimportante - ha spiegato il Sindaco ai bambini - perchépiantiamo alcuni alberi nella vostra nuova scuola e voive ne dovrete prendere cura come se fossero vostriamici. Gli alberi sono importantissimi e ne stiamo piantandomoltissimi a Civita Castellana. Inoltre ne abbiamo fatto un censimento. Adesso li conosciamo tutti, uno per uno, conosciamo illoro stato di salute e possiamo stabilire di curarli e potarli quando ne hanno bisogno”. Dopo il saluto del Sindaco i bambini hanno ballatoinsieme ad alcuni animatori e poi è stata offerta a tutti i partecipanti la colazione. Nel giardino della scuola è stato piantato unalbero e presto saranno interrati anche quelli donati alla scuola d’infanzia che si è trasferita nei nuovi locali all’inizio dell’anno scolastico.Ausili per disabili: consegnato il materiale alle scuole di CivitaI materiali per aiutare lo studio dei bambini disabili che frequentano le scuola primaria e lescuole medie di Civita Castellana sono da oggi a disposizione degli insegnanti. Sono infattiarrivati tutti gli ausili che erano stati richiesti dalle varie scuole cittadine e chel’Amministrazione comunale, utilizzando un fondo regionale, ha fornito loro. Ausilioteca è iltermine che descrive i diversi materialiche vanno da una lavagna elettronica ediversi software specifici per l’insegnamento,ai banchi e ai seggioloni per consentirelo studio ai bambini affetti da disabilitàche non consentono loro libertà di movimento. L’ausiliteca di CivitaCastellana è affidata alla scuola XXV Aprile, che cura la distribuzione dei materialiagli altri istituti. Una volta che l’ausilio non serve più per il bisogno specifico delbambino viene riconsegnato alla stessa scuola XXV Aprile che lo metterà a disposizioneper chi ne avrà necessità .La scuola d’Infanzia Gramsci alla scoperta del Forte SangalloGrazie al progetto “Giochiamo all’Archeologo” i bambini della scuola d’Infanzia Gramsci di Civita Castellana si sono recati in visita alForte Sangallo insieme all’archeologa Gioia Chilini e all’Assessore alla valorizzazione dei Beni Culturali, Antonio Innocenzi. La visita hariguardato i bambini che frequentano l’ultimo anno della scuola maternadel centro storico, che si contraddistingue per essere multiculturale emultietnica. Proprio con lo scopo di aiutare i bambini ad integrarsi nellacomunità cittadina, le insegnanti Francesca Pelinga, Anita Tusoni eAnnamaria Opessi, hanno dato il via al progetto sulla riscoperta delleradici storiche della città . La visita al Forte Sangallo è stata solo il primoappuntamento con l’archeologia e la scoperta della storia cittadina: il progettoprevede anche la costruzione di manufatti in ceramica che riguardanole civiltà che hanno vissuto nel territorio e proseguirà fino a maggioprossimo con la ricostruzione e lo scavo di una tomba.


40 <strong>Campo</strong> de’ fioriIVITA NEWS CIVITA NWES CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS CIVITA NEWS NEWSSportello per la disabilità: alla Casa Protetta dal 15 novembrePrende vita a Civita Castellana uno sportello al servizio dei cittadini con disabilità. L’inaugurazione si terrà martedì 15 novembre dalle ore 10,30 alle12,00 circa all’interno del Centro Socio Educativo “Rosa Merlini Frezza” sitoin Via Berlinguer (ex Casa protetta, località San Giovanni), gestito dallaCooperativa sociale “Il Pungiglione”.Lo Sportello sarà aperto al pubblico il martedì dalle 9,30 alle 12,00 e lavoreràin rete con le realtà presenti sul territorio: i servizi comunali, sanitari,scuole e formazione professionale, centro per l’impiego, associazionismo.Lo Sportello intende offrire uno spazio di accoglienza ed informazione perfacilitare l’accesso di cittadinicon disabilità ai servizi esistentie alla vita della comunità . Allostesso tempo promuove e dàvisibilità al Centro SocioEducativo, attraverso la costruzionedi una rete attiva rispondente ai bisogni emergenti dei cittadini con disabilità e delleloro famiglie, in collaborazione con le realtà operanti nel territorio.Si rivolge a tutti i cittadini con disabilità e ai loro familiari che desiderano avere ascoltorispetto ai loro specifici bisogni. Inoltre facilita l’accesso ai servizi di riferimento. Si rivolgeanche agli operatori del pubblico e del privato che desiderano acquisire informazioni sutemi inerenti la disabilità .1° Torneo Scarabeo: trionfano gli atleti civitoniciSi è svolto sabato 8 ottobre il primo trofeo Scarabeo di bocce organizzato dal CircoloBocciofilo G. Cavalieri di Civita Castellana. Gli atleti civitonici sono risultati vincitori inuna giornata di sport e solidarietà a cui hanno partecipato anche l’assessore ai ServiziSociali del comune di Civita Castellana, Letizia Gasperini, e il sindaco GianlucaAngelelli.“Ringrazio la Ceramica Scarabeo -ha detto il Sindaco - che nonostante questo momentodi crisi si continua a dimostrare vicina alle fasce più deboli. L’attività sportiva èmolto importante per il percorso dei ragazzi diversamente abili che anche in questaoccasione hanno dimostrato il loro valore posizionandosi al primo posto”.La classifica ha visto Marzo e Marcucci al primo posto, gli atleti del Santa Sinfarosa alsecondo, Del Rugo e Tronti al terzo posto.Via Bonanni: dal 3 novembre cambio nella viabilitàDal prossimo 3 novembre ci saranno delle modifiche alla viabilità nella zona di via Bonanni evia Ugo bassi. Doppio senso di circolazione per il tratto finale di via Bonanni all’incrocio con viaDon Morosini, senso unico a salire sul resto di via Bonanni e senso unico a scendere a via Bassi.La finalità del cambio nei sensi di marcia attuali è quello di alleggerire il traffico su via Falisca,consentendo ai veicoli provenienti da via Don Morosini di dirigersi verso la zona di viale FiumeTreja transitando su via Bonanni anziché obbligatoriamente su via Falisca.In particolare il tratto finale di via Bonanni, dall’incrocio con via Don Morosini fino a via AnitaGaribaldi, tornerà a doppio senso di circolazione. Per agevolare il deflusso delle auto provenientida via Don Morosini, in quel tratto di via Bonanni sarà anche previsto un divieto di sostapermanente con rimozione forzata a partire dalle ore 8,00 del 3 novembre. La restante parte di via Bonanni, da via Anita Garibaldia via Tazzoli diventerà a senso unico per i veicoli diretti verso via Tazzoli. Mentre via Ugo Bassi e via Anita Garibaldi diventeranno asenso unico per i veicoli provenienti da via Tazzoli e diretti verso via Don Morosini.Porta a porta: il 28 novembre via i cassonettiE’ fissato per il 28 novembre prossimo l’avvio della raccolta differenziata porta a porta domiciliare a Civita Castellana nelle zone diSassacci, Borghetto, Casale Ettorre e Cenciani. I cittadini dovranno conferire i rifiuti nei contenitori forniti gratuitamentedall’Amministrazione Comunale, provvedendo, entro le ore 9,00 anti-meridiane, all’esposizione degli stessi secondo le seguenti modalitàe tempistiche: lunedì : rifiuti urbani non riciclabili; martedì : umido organico; carta e cartone; (esclusivamente per le attività commerciali);mercoledì : plastica; giovedì : vetro e barattolame; (per le utenze private il ritiro sarà quindicinale, mentre per le attivitàcommerciali sarà settimanale); venerdì : carta e cartone; sabato: umido organico. Dal 28 novembre sarà aperto tutti i giorni anchel’ecocentro comunale di località Prataroni. Tutti i cittadini delle frazioni di Sassacci e Borghetto, delle zone di Quartaccio, Cenciani eLoc. Casale Ettorre, impossibilitati a fruire del servizio domiciliare nel giorno o nei giorni prefissati per il ritiro, sono invitati a conferirei rifiuti solidi urbani prodotti presso l’ecocentro sito in Loc. Prataroni – Zona P.I.P. che osserverà i seguenti orari: Lunedi’/Mercoledì / Venerdì : ore 9,00 – 12,00; Martedì / Giovedì : ore 14,00 – 17,00; Sabato: ore 9,00 – 12,00 / 14,00 – 17,00. Il ritiro deikit gratuiti forniti dall’Amministrazione comunale si può effettuare presso il punto informativo di Sassacci il lunedì , il martedì e ilvenerdì dalle 9,00 alle 12,00; il mercoledì ed il giovedì dalle 16,00 alle 19,00. Per procedere al ritiro occorre presentarsi con undocumento che attesti l’ubicazione nella zona ora interessata al nuovo servizio, oppure la delega con fotocopia del documento, e lacopia della bolletta tarsu o della lettera tarsu relativa alla tassa rifiuti solidi urbani della uni-tà abitativa.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 41NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWSCANEPINA CONFERISCE LA CITTADINANZA ONORARIA AL TENOREANTONIO POLI: IL GIOVANE CANTANTE E’ ORIGINARIO DEL PAESELa consegna della cittadinanza onoraria è avvenuta la mattina di domenica 30 ottobre, al giovane tenoreAntonio Poli, che è di origini canepinesi, da molti considerato l’erede del grande Luciano Pavarotti. Manello stesso giorno si sono svolti poi, numerosi altri eventi. Nel pomeriggio la corsa delle “carrettelle” - giuntaalla seconda edizione e ormai già diventata un appuntamento clou – e in piazza Garibaldi il concertodell’Orchestralunata, che in pochi giorni sono stati ospiti di Rai 1 e Rai 2. Le caldarroste in piazza e lecene nelle cantine. E, come è tradizione e come è stato venerdì 7 ottobre per “Viterbo con amore” in occasionedell’apertura, per chiudere la 30esima edizione delle “Giornate della castagne” la cena di beneficenzain programma lunedì 31 ottobre in favore dell’Avis locale e della sezione della Croce rossa diVignanello, Vallerano e Canepina. L’ultimo week end della manifestazione, insomma, si preannuncia davveroricco di appuntamenti.Una cooperativa africana agropastorale intitolataalla giovane viterbese Manuela MiliteLe donne di Agboville in Costa d’Avorio non hanno dimenticato la generosità della onlus Viterbo con amore che le aiutò ad acquistareun terreno e ricambiano intitolando la loro cooperativa Solidarieté africaine agropastorale a una giovanissima viterbese, ManuelaMilite. Una ragazza dedicata al sociale che aveva nei suoi progetti di vita l’impegno nei paesi più disagiati e scomparsa per una tragicafatalità nello Yemen dove, appunto, prestava la sua opera di volontaria. Un’onda anomala spezzò la sua giovane vita, insieme aquella di un compagno, prima che potesse realizzare completamente i suoi sogni.Un passo indietro. Due edizioni fa, l’associazione dell’allora presidente Pino Genovese conosciuta la precaria situazione di un gruppo diragazze-madri di Agboville che, per superare le difficoltà economiche, avevano affittato un terreno da dedicare all’agricoltura e all’allevamentodi piccolo bestiame, decise di inviare loro un corposo dono in euro. Lo fece tramite un ivoriano ormai naturalizzato viterbesee ora responsabile del Bureau di rappresentanza del partito ecologico ivorianoin Italia (Brpei), Armand Secka. E il Bureau insieme alla onlus Solidarietà internazionaleper lo sviluppo fondata da un gruppo di viterbesi si propongono in un futuroprossimo di aiutare ulteriormente la Cooperativa africana a ultimare la loro sedeche comprende anche un piccolo asilo nido per i figli delle socie. Intanto la cooperativasta ottenendo un discreto successo ed è passata dalle colture di auto-consumoalimentare a un sistema più organico e redditizio di commercializzare i loroprodotti su un mercato più vasto e sicuro per un rendimento costante, in modo daassicurare l’avvenire ai loro figli che non saranno costretti a pensare a una nuovadiaspora. E per questo le donne africane dedicano la loro cooperativa a una giovanedonna viterbese che aveva la solidarietà nel dna.BABY PARKING A RONCIGLIONE,IL SERVIZIO PROSEGUE FINO A DICEMBREPresso i locali dell’asilo nido comunale, è destinato ai bambinitra i 3 e i 5 anni non ancora compiutiBaby parking, il Comune di Ronciglione non lascia, anzi raddoppia.Proseguiranno infatti fino al 31 dicembre i servizi offerti dall’amministrazione laquale, visti i risultati della precedente esperienza, ha deciso di prorogare le attivitàa partire dal 15 settembre. Come è stato finora, destinatari saranno i bambinidi età compresa tra i 3 anni e i 5 non ancora compiuti, che potranno usufruiregratuitamente di 2 ore giornaliere dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18e il sabato dalle 9 alle 12. Il baby parking, quindi, si configura come un serviziosocio-educativo e ricreativo che accoglie minori sotto i limiti d’età di scuola dell’obbligo ed è destinato a favorire il benessere psicofisicoe le opportunità di socializzazione dei bambini.Un luogo di vita per i bambini, quindi, che fornisce risposte flessibili e differenziate in relazione alle esigenze delle famiglie, attraversola disponibilità di spazi, organizzati e attrezzati per consentire ai minori opportunità educative, di socialità e di comunicazionecon i propri coetanei. Il servizio, iniziato lo scorso marzo, secondo l’iniziale previsione doveva concludersi entro l’estate. Il babyparking è attivo presso i locali dell’asilo nido comunale ed è gestito dalla cooperativa C’era una volta.RONCIGLIONE, ATTIVO LO SPORTELLO PER GLI IMMIGRATIL’obiettivo è favorire l’inserimento e l’integrazione dei cittadini stranieriSono iniziate a Ronciglione dal primo settembre le attività dello sportello informativo e di accoglienza per immigrati, ospitatopresso l’ufficio del Segretariato sociale in Via Solferino. La decisione, presa dal Comune di Ronciglione la scorsa estate, siè concretizzata nel giro di poche settimane, dopo la selezione, attraverso un bando pubblico, di un operatore adatto al ruolo.L’istituzione dello sportello nasce dall’esigenza di creare un ponte tra i cittadini stranieri e le istituzioni pubbliche e private con lequali essi si trovano in relazione (uffici pubblici, scuole, ospedali) e segue le direttive legislative che favoriscono un servizio di accoglienzaper gli immigrati. Lo sportello è aperto il martedì , il giovedì e il venerdì dalle ore 9 alle ore 13 (tel. 0761.629039).


42<strong>Campo</strong> de’ fioriFederico Campanelli, la passione per il poolIl giovane venticinquenne di Corchiano conquista il titotlo nazionale di biliardoCi sono tante cose nella vita che ciappassionano, ma in genere, coltempo, ne emerge una in particolare,che per molti diventa il senso della propriavita, l’unico obbiettivo da raggiungere.Questo è un po’ quel che è successo aFederico Campanelli, il campione italianodi biliardo 2011. Siamo riusciti ad incontrarlodurante una sua breve permanenzaa Corchiano, suo paese d’origine, dove siallena tra una sfida e l’altra. Federico a soli25 anni, lo scorso luglio ha conquistato iltitolo nazionale nel biliardo all’americana,comunemente denominato pool, nellafinale che si è svolta a Treviso.Come è nata la tua passione per questosport?E’ stato mio padre a trasmettermela. Lui sidivertiva a giocare nei locali della zona edio spesso lo seguivo.Quando hai iniziato a praticarlo?Ho iniziato quando avevo circa 12-13 annied ora ne ho quasi 26.Quando sono arrivati i primi risultati?Nel 2008, quando a Verona mi sono classificatoterzo nei campionati nazionali. Dalì ho voluto innalzare il mio livello e poterpuntare sempre più in alto, dedicandomicompletamente al pool. Sono entrato a farparte del CSB Club ’70, tesseratoFIBIS, riconosciutodal CONI, ho iniziato a frequentarei corsi da loroorganizzati ed a parteciparea gare nazionali ed internazionali,fino a coronare ilmio grande sogno, raggiungendoil titolo nazionale.Dove, come e quanto tialleni?Mi alleno dalle 6 alle 7 oreal giorno, a casa mia, qui aCorchiano, seguito via webcamdal mio coach GabrieleCimmino, che mi indica gli esercizi da fareper migliorare. Ma per migliorare veramente,accrescendo la mia esperienza,amo molto giocare all’estero. Finora hoavuto la fortuna di giocare in Francia,Germania e Ungheria, a Sarajevo e aMosca, dove mi sono ben posizionatoinsieme ai miei compagni Fabio Petroni eBruno Muratore, e dove tornerò dal 7 al10 dicembre per la Kremlin cup.Qual è il tuo prossimo obbiettivo daraggiungere?Vincere l’europeo, o almeno posizionarmitra i primo sedici.Cos’è che ti appassiona di più di questosport?Mettermi alla prova, sfidare me stesso econfrontarmi con i campioni del resto delmondo. Ma amo il biliardo anche perchémi offre grandi possibilità di viaggiare,benché quando mi sposto per le gare,penso solo al gioco e non al divertimento.Ma io vivo per questo sport e nella mia vitaho intenzione di continuare per questastrada, grazie anche al fatto che il biliardoprevede diverse fasce di età .Ermelinda Benedetti<strong>Campo</strong> de’ fiori in Arte NEWSGROUPE IN ART E’ con questo nome si raggruppano gli artisti che si appoggiano allanostra rivista e che promuovono le loro opere in Corso Bruno Buozzi a Civita Castellananella mostra collettiva permanente.Rinnoviamo l’invito a visitare l’allestimento delle varie creazioni, dalla pittura su tela,legno e pietra, alla ceramica ed accessori per alta sartoria in porcellana sintetica.Recarsi nel locale di tanto in tanto, vuol dire poter ammirare e condividere l’alternarsi dimanufatti, quadri ed artisti.Il Groupe in Art E’ darà un contributo, organizzando delle mostre interattive e laboratorieco-creativi, durante gli eventi che verranno organizzati nel centro storico di CivitaCastellana, ad esempio il 19 novembre 2011, in occasione di “Giocando per le Vie delCentro” (giornate dedicate alle famiglie con diversi intrattenimenti per i bambini e ghiottonerie)offerte dai Commercianti del Centro Storico CNN.Basterà presentare l’apposita tesserina distribuita dai negozianti per prenotare unapostazione di laboratorio, animato dai nostri esperti e resi disponibili grazie anche allacollaborazione de “L’Ecolaboratorio di Lu”, Centro Studi AREA con la sua AREA KIDS eCeramiche Saturnia, i quali forniranno supporto tecnico ed i materiali necessari.E’ un’occasione speciale per tutti!In questo numero vogliamo evidenziare la componente “in rosa” del Groupe in Art e’nelle persone di Rita Romagnoli (pittura su pietra e decori), Carla Vaccarelli che espone ceramiche e quadri con tecnichemiste e Luisa Agostinelli ecoartista e creatrice di accessori in porcellana sintetica per alta sartoria.Vi ricordiamo che anche presso la mostra collettiva potrete trovare i vecchi ed i nuovi numeri di <strong>Campo</strong> de ‘ fiori, nonchésottoscrivere l’abbonamento per i prossimi numeri.Vi suggeriamo di regalarVi e di regalare un abbonamento, un cadeau orginale da mettere sotto l’albero del prossimoNatale…!


<strong>Campo</strong> de’ fiori 43Civita Castellana, a proposito di sabato 8 ottobre.Giocando per le vie del centrostorico: “L’unione fa la forza”E’ proprio vero che i vecchi detti hanno sempre ragione. Come permagia davanti ad una vera esigenza, ma soprattutto di fronte allagrande voglia di sentirci nuovamente cittadini del ostro paese ciuniamo per affrontare i problemi. Progetti, iniziative e fatti hanno resopossibile l’impossibile. Eravamo partiti in pochi e siamo arrivati in tanti,precisamente cinquanta commercianti, insieme “pacificamente” , senzaurla ed insulti, tutti d’accordo per lo stesso obiettivo: far tornare a battereil cuore di Civita Castellana....Sabato 8 ottobre. La prima prova giocando per le vie del centro storico:una giornata meravigliosa fatta di giochi, divertimento, risate, allegria esalutari chiacchiere che hanno fatto da contorno ad una festa bellissima.Bambini che girano da soli per le vie del centro, mentre i genitori fannocompere, si prendono un caffè o più semplicemente seduti alle panchinedella piazza conversano come i vecchi tempi…Lunedì 10 ottobre. E’ mattina, ho aperto da poco e sono già stato invasodi telefonate, applausi, applausi, applausi e ringraziamenti di ogni tipo.Ci siamo riusciti tutti insieme per un pomeriggio abbiamo fatto respirare l’unica e meravigliosa aria, quella del nostro paese, “l’aria diCivita Castellana”.GRAZIE A TUTTILa soluzione ai nostri problemi è più vicina di quanto sembri: SIAMO NOI STESSI!TORNATE PER LE VIE DEL VOSTRO PAESE…Un commerciante del centro storicoCogliamo l’occasione, pubblicando alcuni stralci di questa lettera iniataci in redazione, per ricordare a tutti i nostri lettoriche, dopo il successo di questa prima esperienza, l’evento verrà riproposto dai commercianti del centro storico diCivita Castellana, sabato 19 Novembre. Non mancate!fOTO & FotoIl contrasto tra la bellezza ed il fascino del centro storicoe la desolazione ed il degrado delle periferie è evidenteCivita Castellana.Zona industriale.In quest’era post-industriale ètriste notare il totale abbandonodella rete stradale e dei suoicorredi in questa zona, che per tanti anniha portato benessere alla nostra cittadina.E’ vera la crisi, ma perchè tutta questaincuria che dimostra quasi irriconoscenza?Per risollevarsi bisognerebbe incominciareanche da qui, altrimenti che impressionepossono avere quei pochi supersisti clienti che ancora apprezzano i nostriprodotti ceramici di indiscussa qualità ?Civita Castellana. Quartiere San Giovanni - Piazza del Bersagliere.In attesa della raccolta differenziata, i cittadini stipano ostinatamente i rifiuti neipochi cassonetti a disposizione, ma lo spazio, come si può ben notare,non è affatto sufficiente, tanto che i contenitori strapieni rimangonoperennemente aperti ed alcune buste finiscono inevitabilmente a terra.


44 <strong>Campo</strong> de’ fioriLe storie diMaxOrnella VanoniDopo gli esordi di artista ribelle e controcorrente, la grande carriera...continua dal numero 85Abbandonato il filonedella canzone-cronaca,come già detto,Ornella Vanoni siaffaccia al mondo deicantautori, esordendovicon un quarantacinquegiri che ripro-di Sandro Anselmipone due brani composti da Gino Palo, Mein tutto il mondo ed un altro pezzo semprescritto da lui, a quattro mani conGiampiero Reverberi, Però ti voglio bene.I due giovani artisti italiani si incontranoall’interno della Ricordi, dove la Vanonichiede a Paoli un brano tutto per lei. Eccoche, mentre si vocifera intanto di una lororelazione segreta, il compositore genoveseregala alla cantante il brano Senza fine,piuttosto controcorrente rispetto almomento musicale che si sta vivendo,proiettato molto verso il rock’n’roll. Ornellaè entusiasta del pezzo tanto da decideredi inciderlo immediatamente, completandoil nuovo quarantacinque giri con Se qualcunoti dirà , dove si esibisce al sax LuigiTenco. Senza fine ottiene subito un ottimoriscontro commerciale, così che lo stessoautore decide di interpretarlo ed inciderlo.Ed è proprio questo “valzerone”, che permettealla Vanoni di essere accreditata trale voci portanti del miglior cantautorato,ma nonostante questo si divide ancora tracanzone e teatro in L’idiota di MarcelAchard, La fidanzata del bersagliere diEdoardo Anton, con il quale vince il PremioTeatrale San Genesio. Appare anche intelevisione nel film Giardino d’inverno edal cinema in Romolo e Remo, diretto daSergio Corbucci ed interpretato da SteveReeves. Intanto incide Cercami di EnricoPolito e subito dopo la Ricordi le affida iltema dell’amore di Le piace Brahms? , filmprodotto e diretto da Anatole Litvak, conIngrid Bergam, tratto dall’omonimo bestselerdi Franç oise Sagan. Il pezzo originaleSay no more it’s good bye, viene tradottoda Leo Chiosso in Quando dormirai,anche se il quarantacinque giri, essendolegato alla colonna sonoradel film, viene stampato inun numero esiguo di copie,oltre che poco pubblicizzato.Lo scarso successo diquesto disco viene peròcolmato dalle incisioni successive:Anche se ancora diPaoli, Attento a te di Polito eMigliacci, C’eri anche tu diReisman e Mogol e Ricorda,ancora di Mogol e Donida.Da questa produzione sofisticataemerge un branofuori le righe, versionetwist, Coccodrillo, ripreso,sempre da Mogol, da unaproduzione estera. Nellostesso anno, 1963, è al teatrocon la commedia diGarinei e Giovannini,Rugantino, musicata daTrovajoli. Di lì a breve, le incisioni fortunatesaranno ancora moltissime: Siamopagliacci; Poco sole, presentata ad Undisco per l’estate ’64; Tu sì ‘na cosa grande,arrivata al primo posto al Festival diNapoli del ’64 e cantata in coppia con l’autore,Modugno; Non dirmi niente di BurtBacharach, ripescata nel repertorio diDionne Warwick; Abbracciami forte, con laquale partecipa per la prima volta alFestival di Sanremo nel ’65; Io ti darò dipiù, presentata al Sanremo dell’anno successivo;Caldo di Pino Donaggio, propostaad un Disco per l’estate; e La musica èfinita di Bindi e Califano, che al Sanremodel ’67 la incorona definitivamente primadonna della canzone italiana, come ancoraoggi, visti i tantissimi altri successi collezionati,è considerata.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 45Da Mosca a Sutri: Fabio Andreotti cantaper il Club Rotary Flaminia RomanaI fondi raccolti nella serata del 16 Dicembre saranno destinati all’Associazione “I ragazzi delgirasole”, ospiti del Centro socio educativo “Rosa Merlini Frezza” di Civita Castellana.Il tenore romanoal termine diun tour inRussia il 16dicembre saràpresente allaserata di gala,organizzata dalClub RotaryFlaminia Romana,per unaraccolta fondi.Nell’antica residenzadel 1200“La Torraccia”, alle porte di Sutri, il tenoreche i russi definiscono il “nuovo Pavarotti”si esibirà su musiche scritte ed arrangiatedal Maestro Pino Marcucci, autore predilettoda José Carreras. Una serata che sipreannuncia piena di sorprese, il cuiimporto sarà devoluto a iniziative educativee sanitarie destinate a livello internazionalee a livello locale. Il Club, perquest’anno, ha sposato tre progetti chehanno valenza internazionale e locale. Incampo internazionale, l’azione è diretta adIl C.S.E. di Civita CastellanaCURIOSITA’1650 - Cinquecento milioni1804 - Un miliardo1927 - Due miliardi1960 - Tre miliardiaiutare una comunità congolese. Il Congoè un paese che da anni è dilaniato dainnumerevoli guerre e lotte. A farne lespese sono sempre i più deboli e i bambini:molti sono i piccoli disadattati e mutilatidalle mine antiuomo. E’ a loro che il ClubFlaminia Romana rivolge la sua attenzionefinanziando un’associazione che strappa igiovani dalla strada, li istruisce e insegnaloro un mestiere (falegnameria per i ragazzie cucito per le ragazze). In campo localel’attenzione è rivolta al territorio diCivita Castellana, dove da anni esiste unacomunità diurna che si occupa di ragazziaffetti da sindrome di Down e di altre gravipatologie. Una struttura unica nel raggio dichilometri che dà una mano concreta alleloro famiglie e cerca di alleviare la sofferenzae il disagio di questi giovani chealtrimenti vivrebbero nell’emarginazione.Qui disegnano, realizzano ceramiche, cucinano,guardano la tv e fanno anche sport.Si è costituita recentemente l’associazione“I ragazzi del girasole” voluta dai genitoriper poter essere più vicini ai loro figli. Adessa verranno devoluti i fondi della serataperchè si possano acquistare imateriali e le attrezzaturetanto necessarie ed utili allavita quotidiana che i ragazzisvolgono all’interno dellastruttura. Il terzo progetto èsempre rivolto al territorio epunta a fornire un servizioessenziale e di vitale importanzanei luoghi altamenteFabio Andreottifrequentati. Negli ultimi anni, sempre piùvite sono state salvate grazie all’utilizzoimmediato di defibrillatori. L’intento delClub è quello di acquistarne uno e donarloalla Croce Rossa. .Siamo diventati sette miliardi1974 - Quattro miliardi1987 - Cinque miliardi1999 - Sei miliardi2011 Sette miliardiNel 2025 diventeremo Otto miliardi - Nel 2050 saremo in Dieci milardiLa città più popolata del mondo è Tokio con 36,7 milioni di persone


46<strong>Campo</strong> de’ fioriARGO & TOTO’2 fratelli trovati esalvati....già 1 anno fa!Non hanno ancora trovatouna casa,sono bellissimi...:-(Si possono adottareanche separatamente.Maschi Taglia medio/grande3391123663GIULIO per gli amanti dellarazza Drahthaar di cui è unbellissimo esemplare a peloduro. Giovane, nel pieno delleforze, non può marcire in unagabbia. Su, fatevi sotto: stacercando casa. E’ buonissimooltre che bellissimo! 3391123663ZARA bella come ilsole...cerca una famiglia giàda un pò di tempo: nonfacciamole trascorrere unaltro inverno in un box!Per favore...Taglia medio/grande.Sterilizzata. Aspetta solo te!3391123663RINO, taglia medio/piccola apelo duro, intelligentissimo, unpo’ vagabondo e un po’ no, vorrebbeprovare il calduccio pertutta la sua giovane vita. Perora è in un box da prima dell’estate:facciamo presto!3391123663EMMA... 7 MESI...DA TRE CHIUSA INUN BOX A SCONTARE CHISSA’ QUALEPENA... ATTRAVERSO LA RETE MIGUARDI CON I TUOI OCCHIONIGRANDI... VORREI POTERTI REGALARELA FELICITA’, COCCOLE, AMORE. EMMAE’ UNA CUCCIOLONA,TG MEDIA, SITROVA A VITERBO,MA PER UNA BUONA ADOZIONE LA PORTIAMOOVUNQUE. VERRA’ AFFIDATA VACCINATA E CHIPPATA. CONTROLLIPRE/POST AFFIDO E FIRMA MODULO ADOZIONE.RITA 339/1123663 Ass. Incrociamolezampe-OnlusFLOR rimasto solo soletto in un box cercauna casa e un padrone tutti suoi. Classicometiccio che ha un po’ del cane da cacciasaprà ricambiare con la sua riconoscenza.Taglia media contenuta, pelo raso, caratteredocile...è tuo se chiami il 3391123663.SMARRITO!!!!! ATTENZIONE HELP: a tutti inostri contatti di VETRALLA (Viterbo)Lazio SMARRITO PLUTO 3 mesi cucciolottotg piccola in data 4 novembre in LocalitàCinelli. E’ soltanto un cucciolo! Chiamareanche per soli avvistamenti e se poteteprendetelo....0761477827 Siamo disperati!LEO aspetta anche lui da un certo numero dimesi di trovare una famiglia che gli vogliabene. E’ stato trovato moribondo con unosparo di cartuccia sul muso: lo volevano farfuori, ma la sua voglia di vivere è stata piùforte. Aiutatelo a superare questo trauma:LEO cerca casa! 3391123663Non lasciare che il tuo cucciolovaghi solo nella notte


<strong>Campo</strong> de’ fiori 47Oroscopo di Novembreby CosmoARIETE 21 Marzo - 20 AprileQuesto novembre 2011 èun mese in discesa in cuiraccogliere i frutti delperiodo trascorso.Dedicatevi a voi stessi echiudete al meglio le tante situazioni chevi tenevano in ansia. Non perdetevi d’animo,le vostre mille risorse vi aiuteranno.TORO 21 Aprile - 20 MaggioSaranno tante le notiziepositive che vi sorprenderannofavorevolmente inquesto periodo. Vivete lavostra vita sentimentalepiù attivamente e non abbiate paura disentirvi coinvolti. Curate il corpo quandone avete tempo e fatelo divertendovi.GEMELLI 21 Maggio-21Giugno Un periodo conpoche sicurezze e tanteincognite. Potrete ricercarela causa di queste in voistessi. Non dimenticatevidi ricambiare nel modo giusto chi vi èstato a fianco e non trascurate gli amici.Evitate il narcisimo.CANCRO 22 Giugno - 2Luglio Per i nati sotto aquesto segno dello zodiacoil periodo è positivo.Non mettetevi a fare programmiche vadano troppo in là con iltempo, ma concentratevi sulla quotidianità. Più sentimento nel vivere le vostregiornate, non siate apatici.LEONE 23 Luglio - 22Agosto Questo novembre2011 è per voi nati sottoal segno del lone, il periodogiusto per rimettersi ingioco e competere per ivostri scopi. Evitate le lotte contro i mulinia vento, ma cogliete al meglio tutte lebuone occasioni che vi si prospettano.VERGINE 23 Agosto - 22Settembre Inizio del mesedi novembre sotto leaspettative per voi dellavergine. In realtà questoperiodo porterà con sétante sorprese, ma dovrete saperle attenderenel momento giusto. Fine novembreall’insegna delle emozioni.BILANCIA 23 Settembre- 22 Ottobre Nullache possa stravolgere levostre abitudini e levostre aspettative in questomese. Buona la stabilitàe i progressi che state facendo inamore: vi sapete fare apprezzare. Fatevisentire vicino alla vostra famiglia.SCORPIONE 23 Ottobre -21 Novembre Un mese dinovembre fatto su misuraper voi. Poca l’attivitàsul lavoro, tanto attiva lavita sociale: sapete essereintriganti ed interessanti più che mai,sfruttate tutte le occasioni buone perdivertirvi.SAGGITTARIO 22 Novembre- 20 Dicembre Tantele cose da fare e gli eventiinaspettati di questomese. Non abbiate pauradi puntare in alto, e mantenetealta e costante la fiducia in voi stessi:così facendo i progressi e le soddisfazioninon mancheranno, anzi.CAPRICORNO 21 Dicembre- 19 Gennaio Un mese che vifarà voltare lo sguardoverso il passato, distogliendovidalle giuste ebuone pianificazioni per il futuro e per ilpresente. Non fatevi sfuggire le buoneoccasioni a livello sentimentale, lavorate diottimismo.ACQUARIO 20 Gennaio - 18Febbraio Un periodo di passaggioin cui non esagerarecon scelte definitive, mache vedrà un consolidamentodi una già buonaposizione. Cercate di puntare alla stabilitàe siate fieri di ciò per cui avete lottato eavete ottenuto.PESCI 19 Febbraio - 20Marzo E’ questo novembre2011 il periodo giusto percambiarvi in meglio e dareuna felice svolta al vostromodo di essere. Svecchiatevi se ne avetebisogno e siate pronti a cogliere il meglio ditutto ciò che vi sta attorno. Siate menoriflessiviERRATA CORRIGESul precedente numero di <strong>Campo</strong> de’ fiori (n. 85 - ottobre 2011), a pagina 29, è stato erroneamente riportate il nome diLuciano Carenato, anzichè Luciano Caregnato. Ci scusiamo con il professore e con i lettori anche per eventuali altrepiccole imprecisioni.


48<strong>Campo</strong> de’ fioriAGENDATutti gli appuntamenti più importantiCOMUNE DI TARQUINIA - Assessorato alla CulturaMUSEO PARIGINO A ROMA in collaborazione con la AMBASCIATA DI FRANCIA IN ITALIAe con il patrocinio del COMUNE DI GRENOBLE - COMUNE DI ILLIERS-COMBRAYmostraMONSIEUR PROUST, UN MITOa 140 anni dalla nascita di Marcel Prousta cura di Cesare NissirioTARQUINIA - Sala Grande della Biblioteca ComunaleBarriera San Giusto - 5 – 20 novembre 2011Nell’ambito della sedicesima edizione della Manifestazione “A porte aperte. Un Museo nella città ”, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Tarquiniaed il Museo Parigino a Roma con la collaborazione dell’Ambasciata di Francia in Italia e il patrocinio del Comune di Grenoble e del Comune di Illiers-Combray (da dove provengono i Proust), propongono oggi una ricca mostra consacrata ad uno dei miti letterari del Novecento, Marcel Proust, a 140anni dalla sua nascita. La data dell’apertura al pubblico va dal 5 al 20 novembre 2011, dalle 16,00 alle 19,00 tutti i giorni. Saggi, album fotografici,numeri speciali di riviste, spettacoli, film, fiumi di parole hanno costellato l’universo proustiano per tutto il secolo scorso. Ci piace riproporre oggi alcuneimmagini di quell’universo, certi di fare cosa gradita al pubblico italiano, che potrà ammirarle nella prestigiosa Sala Grande della BibliotecaComunale di Tarquinia. Le immagini già da tempo appannaggio del Museo Parigino a Roma, arricchite recentemente di documenti d’epoca, di edizionicoeve alla produzione letteraria proustiana, di stampe e riviste illustrate, fotografie, manifesti, propongono questa interessante “rivisitazione” delmondo proustiano. Una occasione ghiotta e dotta offerta da Cesare Nissirio, inorgoglito da alcune chicche della mostra: alcuni disegni di LucienDaudet, storico amico di Marcel, le foto d’epoca di personaggi e luoghi della vita dello scrittore francese, alcune copertine di riviste consacrategli neltempo e altre sorprese. Insomma quel profumo e quelle atmosfere affidate alla pagine ingiallite dal tempo, le sole capaci di offrire emozioni che sembravanoormai rintracciabili solo nella densa narrazione della “Recherche”. La mostra accoglie un centinaio di pannelli stracolmi di immagini dai primianni della sua vita a quelli conclusivi. Un affresco straordinario!INFO POINT: 0766 849407 - BIBLIOTECA COMUNALE DI TARQUINIA: 0766 849224MUSEO PARIGINO A ROMA: 06 44237261 – 347 2571655 – 333 5768914 (Cesare Nissirio)Auditorium Parco della Musica di Roma - Sala SinopoliDomenica 20 novembre 2011 - Ore 19,30COSIMO CINIERI e LA BANDA MUSICALE <strong>DELLA</strong> GUARDIADI FINANZAdiretta dal M°LEONARDO LASERRA INGROSSO inPIERINO E IL LUPOPer la prima volta tradotta in versi e suonata da unabanda militaretesto teatrale in versi liberamente ispirato allafavola musicale di Sergej Sergeevic Prokof’evGIORGIO WEISS - Pittore GIANCARLINOBENEDETTI CORCOSVideografica ALDO DI RUSSO (Unicity)Movimenti coreografici PAOLA MAFFIOLETTIideazione e regia IRMA IMMACOLATA PALAZ-ZOScenografia FABIANA DI MARCOCostumi SABRINA CHIOCCHIO - Luci ANTONIOGRAMBONEFoto di scena DANIELE LANCILo spettacolo PIERINO E IL LUPO ha ricevuto un premio di rappresentanzadella Presidenza della Camera dei Deputati. In occasione dellaGiornata Internazionale del Fanciullo, l’Auditorium Parco della Musicadi Roma ospiterà Pierino e il lupo, notissima fiaba musicale di SergejSergeevic Prokof’ev che proprio quest’anno festeggia ben tre anniversari:cade infatti il 75° anniversario della ‘prima’ rappresentazione, il 120° della nascitadi Prokoviev ed il 25° della Foundation Prokofiev. L’iniziativa, concepita e fortementevoluta dalla regista Irma Immacolata Palazzo, intende sostenerel’Unicef nel suo lavoro mondiale con i fanciulli ed in particolare nella campagnaIO COME TU (www.unicef.it/iocometu), gode del patrocinio del Ministero per iBeni e le Attività Culturali, Consiglio Regionale del Lazio, Provincia diRoma, Roma Capitale, in collaborazione con Biblioteche di Roma. Lo straordinarioevento vedrà protagonista Cosimo Cinieri nella veste del narratore e laBanda Musicale della Guardia di Finanza, diretta dal M° Leonardo LaserraIngrosso. Biglietti: prezzo unico 12 Euro - Gruppi: minimo 10 persone- biglietto euro 8 - Gruppi scolaresche: minimo 10 persone (giovani)biglietto euro 5 - Gruppi scolaresche:minimo 10 persone (adulti) euro 8La compagnia Controcorrentesarà in scena con una nuova esilarantecommedia:NERDSTesto e regia diEMILIANO LUCCISANOInterpreti: Claudio Cappotto,Beatrice Conti, EmilianoLuccisano, Ilary Artemisia Rossi, Simone Corda eAlessio D’amico.Musiche: Alessandro Lozzi“Viviamo in una società virtuale, in cui le persone ignoranocompletamente l’esistenza del ‘contatto umano’. Una societàfatta di fili, di contatti elettrici, di nomi fittizzi, di foto ritoccate,dove non viene più preso in considerazione il caldorassicurante di un abbraccio o l’energia positiva di una strettadi mano…”. Nerd è un termine della lingua inglese concui viene chiamato chi ha una certa predisposizione per lostudio e la ricerca intellettuale (e talvolta un quoziente intellettivosuperiore alla media), ma è al contempo tendenzialmentesolitario e con una più o meno ridotta predisposizioneper la socializzazione. Cosa succede se due nerds siinnamorano???.. Aggiungete a questo i due bizzarri agentiincaricati di addestrarli alla seduzione e l’esilarante coppia diboss dell’agenzia di seduzione…e le risate sono assicurate!!!DAL 6 AL 18 DICEMBRE AL TEATRO AGORA’VIA <strong>DELLA</strong> PENITENZA 33- TRASTEVERE-ROMA - DAL MARTEDI AL SABATO ORE 21-DOMENICA ORE 18- PREZZI: 15/ 12INFO E PRENOTAZIONI: 348 3444071 compagniacontrocorrente@gmail.comwww.compagniacontrocorrente.it


<strong>Campo</strong> de’ fiori49AGENDATutti gli appuntamenti più importantiBracciano e il suo Rinascimento con“Dicembre alla Corte degli Orsini”1-18 dicembre 2011, Bracciano (Roma)Museo Civico - Assessorato alle Politiche Culturali delComune di BraccianoTra Paolo Giordano I e Isabella de’ Medici fu vero amore: i carteggidell’epoca lo confermano. Spettacoli, conferenze e concerti per farenuova luce sui rapporti della celebre coppia. Partirà il prossimo 1dicembre a Bracciano la manifestazione “Dicembre alla corte degliOrsini”, ideata ed organizzata dal locale Museo Civico, che prevedeconferenze, spettacoli e laboratori che illustreranno la vita e l’arte delCinquecento tra Bracciano, Roma e Firenze. La manifestazione ruotaattorno alle figure di Paolo Giordano I Orsini, duca di Bracciano, e disua moglie Isabella de’ Medici, figlia del granduca di Firenze CosimoI, vissuti nella seconda metà del XVI secolo. La storia ufficiale vuoleche Paolo, violento baroneromano, abbia ucciso Isabellaa causa dei suoi molti amanti,ma le centinaia di lettereche i due si sono scambiati,conservate nell’ArchivioStorico Capitolino di Roma,raccontano un’altra storia etestimoniano il loro profondoamore, nato nonostante gliinteressi politici alla base delloro matrimonio e duratotutta la vita.Dal 12 Novembre riprende la stagioneteatrale al Puff di Lando Fiorinicon lo spettacolo“Lo Stivale in Mutande”.Per informazioni e prenotazioni 06.5810721Vi Aspettiamo!


50 <strong>Campo</strong> de’ fioriLa Redazione di <strong>Campo</strong> de’ fiori si associa agli auguriTanti auguri di buon compleanno a DanieleLoiseaux che il 15 Dicembre compie 27 anni,e a Marta Ricci che il 4 Dicembre compie 16anni, da mamma, dalla zia Pina, con tantoaffetto e dai genitori, da nonno Alfredo enonna Mafalda, da Paolo e da Melania.Tantissimi auguri ad Adelmoe Venere che l’8 Ottobrehanno festeggiato 50 anni dimatrimonio, da tutta lavostra famiglia...Tantissimi auguria Cristian Mechellidi Fabrica di Romache il 10Novembre hacompiuto 5 anni,da mamma Giusy,papà Diego, i nonniPeppe, Viliana edAurelia.21 Ottobre…Per una mamma cosìspeciale il nostro augurionon poteva mancare…Buon compleanno daMartina, Marco eRoberto.il grande giorno èarrivato!!!Speciali auguri aMarco Pegoraroper i suoi 18 anni,da mamma, papà e dalla sorella Martina.23 NOVEMBRE 2011 Goditiquesto compleanno perchè nonsarai più così giovane, ma faiattenzione perchè non sei maistata così vecchia primad’ora!!! Tanti auguri per i tuoi51 anni dal tuo nipotinoChristian, Moira, Francesca,Sandro, i cugini Maurizio,Walter e laComare........!!!Tanti auguri aSara Bocciniche compie9 anni il 30novembre, daparte delnonno Sandro.Tanti auguri aMichele Viviani che il17 Novembre compie37 anni, da parte dimamma Aurelia,Giusy, Diego eCristian.Tanti auguri a Luigi DelPriore (Gigetto) diCivita Castellana che il7 Novembre ha compiuto92 anni, da tutta laredazione di <strong>Campo</strong> de’fiori!Nella foto Gigetto aiCampionati italiani veteranidi atletica leggera.Cesenatico, settembre1991.


<strong>Campo</strong> de’ fiori 51Il Calendario 2012Anche quest’anno abbiamo deciso di realizzare un calendario per raccogliere fondi utili ai meno fortunati!Lo scorso anno, infatti, il calendario di <strong>Campo</strong> de’ fiori, è stato regalato al centro socio educativo “Rosa Merlini Frezza”di Civita Castellana. Con il ricavato delle offerte è stato possibile acquistare materiale per le diverse attività con le qualivengono impegnati i nostri ragazzi speciali: il laboratorio grafico pittorico, quelli di ceramica e di cucina e le attrezzature utili per la palestra.Una vera grande soddisfazione e gioia per noi, che abbiamo potuto concretamente fare qualcosa per loro.Incentivati da questa soddisfazione, allora, quest’anno ci siamo riproposti l’iniziativa, indirizzando la nostra attenzionead un’altra associazione fattivamente operativa sul nostro territorio: l’A.T.A.M.O., dedita all’assistenza dei malationcologici. Dotata di automezzi attrezzati, svolge perciò, oltre all’assistenza in ospedale ed in istituti di cura, anche l’attività di trasporto degli ammalati.Siamo certi che anche stavolta le offerte di tutti i nostri affezionatissimi lettori e di quanti vorranno contribuire, saranno spese bene, a favore di chi ne ha davvero bisogno.Legata alla realizzazione del calendario di <strong>Campo</strong> de’ fiori è il concorso 12 scatti per il 2012, le cui foto da voi inviateci e scelte, andranno a raffigurare i dodici mesi dell’anno, portando la vostra arte fotografica in centinaia di case.Vi ricordiamo che il termine ultimo utile a far pervenire presso la nostra redazione le vostre foto è il 20 Novembre! Nesono arrivate moltissime, continuate ad inviarcele!!!


52<strong>Campo</strong> de’ fioriL’angolo del poetaSafiraEra una notte senza chiaro di luna,quando la mamma ti prese per manoe disse: “Andiamo, cara figlia mia”.Per tanta gente pigiata sul gommoneTi stringesti alla mamma, tu SafiraE, paurosa di quel vasto mare,sulla spiaggia volevi ritornare.“Rosso in Italia ti comprerò un vestito”.Ti disse allor la mamma.E la gioia brillò nel tuo sorriso.E in quella notte più delle altre oscura,clandestina partisti su quell’acque nereche tornarono azzurre la mattina,senza terra lontana, né vicina.Per più giorni vedesti solo mare,e volti grevi e sempre più spauriti.Poi a tutti mancò e l’acqua e il pane.A chi moriva era tomba il mare.Ed in mare vedesti gettar la mamma tua,mentre anche il tuo sguardo si moriva.Quasi galeottoQuanno d’estate scoppia la calura,lavoro solamente la mattina.Perché la notte porta la frescuraSotto forma d’arietta palombina.Roberto MarinoD’inverno invece, mejo doppopranzo.Su’ tardi l’aria un po’ s’è stiepidita…… presto fa scuto, smetto e c’ho davanzoe all’osteria me faccio’ ‘na partita.Nun movo paja autunno e primavera,mejo nun lavora’ de ‘ste stagioni.Vado a rubba’, me mettono in galeraE me passano pollo e peperoni.Nun so so contento ma , tuttosommato,m’adatto a vive in questa condizione,quella di galeotto in precariatoaspettanno che arrivi la panzione.Maria Del Priore - Settembre 2006Ernesto Zuppante


<strong>Campo</strong> de’ fiori 53Roma com’eraRoma. Anno 1882.Una veduta del fiume Tevere prima della sua attuale sistemazione.Particolare del ramo sinistro dell’Isola Tiberina, con il Ponte Fabricio Sopra-corrente.Visita il nostro sitowww.campodefiori.biz


54<strong>Campo</strong> de’ fioriAlbum d<strong>Campo</strong> de’ fioriCivita Castellana.Metà anni ‘60.Da sx:Roberto Dobboloni,Giorgio Dobboloni,Vincenzo Dobboloni(“Cencetto de Bacchino”)e Elisa LancianesiCivita Castellana.! Maggio 1957.Al Boschetto.In piedi da sx:Carlo Natili,Renata Accettone,Vittoria Madeddu,Isotta Boccini,Antonietta Casadidio.In basso da sx: Adostino D’Abbondanza,Gabriele Molinari,Angelo Massari,Gino Galligani,Vincenzo Frausilli.<strong>Campo</strong> de’ fiori


<strong>Campo</strong> de’ fiori55ei ricordi<strong>Campo</strong> de’ fioriPonzano Roanao - Verso il Soratte. 11 Febbraio 1972.Da sx: Don Bruno Gagliardi, Lia Banditelli, Danila..., Mario Corteselli, Luisa Molinari, Domenico Fortuna, Sandro Verticchio.12 3<strong>Campo</strong> de’ fioriCivita Castellana. Anno 1961, II elementare. Classe 1953.Maestro Neri. 1. Alberto Gioacchini, 2. Ulderico Tuia, 3. Vasco Menichelli.


56<strong>Campo</strong> de’ fioriAlbum d<strong>Campo</strong> de’ fioriFabrica di Roma.Anni 50.Un bel gruppo di giovani.Foto della Sig.raCarmelita MarinelliMilano - 9 marzo 1941.Bernardino Alessi, in piedi, e Carosi Paolo, seduto,giovani miliziani in libera uscita.Foto di Paolo Carosi.<strong>Campo</strong> de’ fiori


<strong>Campo</strong> de’ fiori 57ei ricordi<strong>Campo</strong> de’ fioriFabrica di Roma. Anni ‘90.In piedi da sx: Quinto Passini, Roberto Vannini, Elvio Mecarelli, Ivano Cencelli, ... Gambini, Fabio Valentini, Giuseppe Tirittera, Renato Surano, Paolo Mastrantoni.In basso da sx: ...,..., Giulio Di Biagio, ...Iacurto, Piero Martani, ..., Terenzio Mecarelli.


58<strong>Campo</strong> de’ fioriAlbum dCarbognano. Anno 1929. Scuola elementare, classe terza.<strong>Campo</strong> de’ fiori


<strong>Campo</strong> de’ fiori 59ei ricordi<strong>Campo</strong> de’ fioriCorchiano.Primi anni ‘50.Scampagnatain occasione dellafesta della“Poggiata”.Foto dellaSig.ra Milena Marconi.<strong>Campo</strong> de’ fioriCorchiano.Anni ‘50.I due fratelliLuigi e Desiderio Agostini.Foto della Sig.ra Maria Nardone.


60<strong>Campo</strong> de’ fioriAnnunciLAVOROCERCO- INFORMATORI ALIMENTARI per attivitàautonoma di presentazione e prima informazioneaziendale mediante distribuzione di cataloghied omaggi. (NO VENDITA) Requisiti: ambosessidi buona presenza, capacità di public relation,auto propria e connessione internet.Pagamento settimanale, guadagni interessanti(fisso + variabile), contratto iniziale a tempodeterminato di 6 mesi, concreta possibilità dicarriera, lavoro in zona di residenza sia full-timeche part-time. Per candidature o info contattarel’Ufficio del Personale al 331/1815264 o alnumero a basso costo 199.123.388In alternativa inviare le candidature al numerodi fax 0746/755374 o via e-mail a:selezioni@valle-santa.com- RAGAZZA ITALIANA ceraca lavoro comecommessa, assistenza domiciliare, mansionivarie dalle ore 9 alle 15. Zona Anguillara,Bracciano, Cesano, Olgiata. Tel. 334.5910917- LAVORO COME LAVAPIATTI, aiuto cuoco,giardiniere, operario muratore, badante peruomo, qualsiasi impiego. 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Sandro AnselmiP.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT)Tel./Fax 0761.51.31.17e-mail : sandro_anselmi@libero.itHai un immobile da vendere o da affittare?Cosa aspetti! Pubblicizzalo tramite l’Agenzia Anselmi, da 40 anni al vostro servizio!Cerchi un immobile da affittare o da acquistare?Valuta le nostre offerte e vieni a trovarci in agenzia!VENDOCivita CastellanaVia del Forte. App.to al II° piano,55 mq, composto da salone conangolo cotura, 2 camere, 1bagno. Luminosissimo e con rifinituredi pregio. Cod. V60Appartamento Loc. Sassacci alsecondo piano con cucina, salone,2 camere, 1 bagno. Garage.Termoautonomo. Terreno di proprietàdi mq. 270. Cod. V57Fabbricato allo stato grezzo di550 mq ca. su 3 piani, con ampioterreno fronte strada,anche frazionabile. Cod. V65Appartamento al centro storico dimq 55, 3° piano. Composto dasala, cucina, camera e bagno +cantina piano strada.Cod. V66Piazza della LiberazioneRifinitissimo app.to 155 mq,salone doppio, veranda chiusacon camino, cucina, 4 camere,2 bagni ripostigli, 3 balconi,terrazzo, garage 40 mq. Cod. V06Via Catalano, app.to mq 100,cucina, salone, 3 letto, bagno,garage. Vendita anche separatada garage. Cod. V46Loc. San Giovanni.Appartamento 130 mq, balconato,posto auto e cantina.Ottimo investimento. Cod. V07App.to di 100 mq arredato cucinacon camino, salone, tre camere,due bagni, ripostiglio, garage 22mq, due ampi balconi.Cod. V08Via S. Felicissima magazzino 75mq con bagno, ideale anche pertaverna.Cod. V11Loc San Giovanni. App.to 95 mq,II° piano. Salone, cucina, treletto, due bagni e garage.Cod. V56Vicinanze Piazza dellaLiberazione. Appartamento 100mq con garage e ampio terrazzo.Rifinitissimo.Cod. V10NapoliVende o Affitta appartamento al III°Piano, 90 mq, composto da disimpegno,cucina abitabile, 3 camere, bagno egrande ripostiglio.Completamente soppalcabile. Soleggiatoe ben collegato con i mezzi urbani.Fabrica di RomaLocale commerciale - artigianale dimq 50, al centro storico.Ottimo investimentoVia San Rocco appartamento 65 mq. ca.salone con camino in peperino, cucina,balcone, 2 camere, bagno. Magazzino,rimessa auto e piccolo orto. Vendita oaffitto. Vero affare! Cod. V13RomaCod. V61Loc. Faleri Vendo/Affitto 700 mq localecommerciale + uff. 80 mq, 2 wc, piccoloappartamento 30 mq,piazzale 300 mq circa Cod. VA63Faleri Novi - appartamento piano terra130 mq da finire, portico 100mq,giardino 380mq. Cod. V14Località Pian del TrulloVilla bifamiliare allo stato grezzo su duepiani più piano seminterrato, garage egiardino.Cod. V15Terreno 5000 mq circa confrutteto, piccolo annesso,acqua e luce. Fronte Strada.Cod. V64Villa unico livello+ mansarda da rifinirecomposta da salone, cucina con termocamino,tre letto, un bagno, portico egiardino.Cod. V04Pian di Cava-2 ville su due piani di 220 mql’una, con portici e giardini di 5.000 mql’uno. Recintate, illuminate e rifinitissimeCod. V17Impianto sportivo conpiscina, campi tennis ecalcetto, bar. Ampi locali eparcheggio.Cod. V18Località Gabelletta appartamento in recidence90 mq, balconi 30 mq, posto auto,piscina condominiale.Ascensore e risc. autonomo.Cod. V21VignanelloTerreno 6.800 mq con ulivi,nocciole e piccolo annesso.Cod. V27SutriVilla unifamiliareprestigiosa su trelivelli di mq 400, congiardino di mq 3000più terreno attiguodi mq 8000. Panoramica.Cod. V25Magliano SabinaTerreno di 14.000mq con proggettoper annessoagricolo di 80 mq.Ottimo affare!AFFITTOCivita CastellanaVicinanze poste centrali, localecommerciale di mq 150 circa conparcheggio di proprietà .Cod. A31Località San GiovanniAppartamento arredato di 100mq composto da: salone, cucinae tinello, 2 camere, 2 bagni.Fabrica di RomaCod. V76Via Nepesina app. piano terra congiardino, composto da cucinaabitabile, salone, 2 letto e bagno.Ammobiliato. Cod. A57Centro storico. Mini appartamentodi 30 mq, ammobiliato. Cod. A29Cod. A32Corso Bruno Buozzi, 3 locali commercialivarie metrature.Cod. A33Vicinanze campo sportivo,app.to indipendente con giardinocomposto da salone con angolocottura, camera da letto, bagno eposti auto esterni.Cod. A78Via dell’Asilo. Magazzino di 50mq circa. Affitto o vendita.Cod. A34Locale di 400 mq al piano primo,uso ufficio con parcheggio.Cod. A35


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