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2010 numero 4 - LEGA NAVALE ITALIANA sezione di GRADO

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Nel segnodellacontinuitàOltre 100 anni <strong>di</strong> attività ci danno la consapevolezza <strong>di</strong> aver ben operato,<strong>di</strong> poter guardare con determinazione e serenità al futuro. Di fronte allecrisi, non abbiamo fatto passi in<strong>di</strong>etro, sostenendo ancor <strong>di</strong> più la nostragente. Comprendere le esigenze, intervenire, mo<strong>di</strong>ficare per migliorare:questo per noi è fare banca.BCC Staranzano e Villesse piazza della Repubblica, 9 Staranzano tel. 0481 716.111 fax. 0481 483.009 www.bancastaranzano.it


In copertina: Barcolana <strong>2010</strong>.Archivio Barcolana <strong>2010</strong>/emme emmeTutti i <strong>di</strong>ritti sono riservati.La riproduzione totale o parziale <strong>di</strong>testi, fotografie e marchi è vietata.Direttore responsabile:Luigia BacariniRedazione:Lega Navale ItalianaSezione <strong>di</strong> Grado,Via Aquileia 54, 34073 GradoTel: 0431 81706, Fax: 0431 877767E-mail: grado@leganavale.itImpaginazione e design:Grafica BIHanno collaborato:Bruno Ledri, Romano Paduano,Maurizio Chersin, Eleonora Strussiat,Stefano CosmaStampa:La Tipografica Srl BasaldellaE<strong>di</strong>tore:Lega Navale ItalianaSezione <strong>di</strong> Gradovia Aquileia 54, 34073 GradoTel: 0431 81706, Fax: 0431 877767E-mail: grado@leganavale.itsommario45691214161822STELLA DI BRONZO AL MERITOSPORTIVO ALLA LNI DI <strong>GRADO</strong>RASSEGNA DEI PRESEPI <strong>2010</strong>L'ISOLA D'ORO INCONTRA LEFONDAZIONI DI SOLIDARIETÀBARCOLANA <strong>2010</strong>CHIUSA, CON SODDISFAZIONE LASTAGIONE ESTIVA LNITROFEO DELLA LAGUNA <strong>2010</strong>PICCOLI AMBASCIATORI DI PACEVIAGGIO NEL MARE DI MEZZOCENT’ANNI FA NASCEVA LAFERROVIA CHE PORTAVA I TURISTIA <strong>GRADO</strong>


e<strong>di</strong>torialeI naviganti guardano con affetto la Stellapolare, la “loro” stella, cui fanno riferimento persentirsi <strong>di</strong>versi dai comuni mortali, che navigantinon sono.Gli innamorati ammirano con occhi trasognatiVenere, Stella del mattino e Stella della sera, chepiù luminosa <strong>di</strong> tutte presi<strong>di</strong>a l'orizzonte, simboloantico <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> battaglia.Lo Stellone d'Italia osserva perplesso i politiciimpegnati in sanguinose faide puramente ideali,prive <strong>di</strong> qualsiasi tornaconto personale, condottenell'esclusivo intento <strong>di</strong> garantire il Bene dellaNazione.Le altre stelle sono invece scrutate dagliattoniti “comuni citta<strong>di</strong>ni” nella speranza <strong>di</strong>leggervi quale futuro li aspetti, forse dubbiosi dellagaranzia e tutela dei sopracitati personaggi.Le stesse stelle sono consultate con ansiacrescente dai <strong>di</strong>rigenti delle associazioni sportive<strong>di</strong>lettantistiche, già alle prese con la questioned'Oriente, nel tentativo <strong>di</strong> scoprire se il destinoconcessorio possa un giorno svelare i suoi segreti.Ma siamo nel magico mese <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre e tuttele stelle sono più luminose. Le stelle dellepromesse, che forse col tempo <strong>di</strong>verranno piùfioche, quelle gran<strong>di</strong> delle buone azioni compiute eda compiersi, e le stelle degli amici che sono connoi e <strong>di</strong> quelli che non ci sono più.In questo universo scintillante non<strong>di</strong>mentichiamoci <strong>di</strong> alzare gli occhi sulla Stellacometa che guida i viandanti al presepio dellanostra Sezione e soprattutto ammiriamo conorgoglio la Stella <strong>di</strong> bronzo al Merito Sportivo cheda qualche mese è spuntata nel nostro cielo, laStella <strong>di</strong> tutti noi, la Stella più brillante che premia ilnostro lavoro, che ricorda a tutti le moltissimestelline che abbiamo posato sul mare, ieri e oggi, eche vuole in<strong>di</strong>care il cammino per il nostro futuro.Buon Natale.Bruno Ledri


L E G A N A V A L E I T A L I A N A D I G R A D OStella <strong>di</strong> bronzoLa Lega NavaleItaliana Sezione <strong>di</strong>Grado, dopo più <strong>di</strong>25 anni <strong>di</strong> onorataattività sportiva, haottenuto, da partedella PresidenzaNazionale delComitato Olimpico,la “Stella <strong>di</strong>bronzo al MeritoSportivo”.al Merito SportivoUna storica onorificenza istituita per la prima volta nellontano <strong>di</strong>cembre 1933 con lo scopo <strong>di</strong> premiare i presidenti<strong>di</strong> quelle Federazioni Sportive che si erano maggiormente<strong>di</strong>stinte, durante un biennio, in “affermazioni <strong>di</strong> carattereinternazionale" (Foglio d'or<strong>di</strong>ni del Partito Nazionale Fascista20 <strong>di</strong>cembre 1933, n.117). Assegnazione successivamenteestesa anche agli Enti con “lodevole attività sportiva" (Fogliod'or<strong>di</strong>ni del Partito Nazionale Fascista 24 giugno 1938, n.203).Giovanni Petrucci, presidente del Coni, ha così volutoesprimere il suo sentito ringraziamento per la longeva attivitàdella nostra Sezione: “Caro Presidente, sono lieto <strong>di</strong>comunicare che il Coni ha conferito alla Società sportiva daLei presieduta la Stella <strong>di</strong> Bronzo al Merito Sportivo per l'anno2008 in riconoscimento delle benemerenze acquisite dalsodalizio in tanti anni <strong>di</strong> attività. L'onorificenza vuoleattestare <strong>di</strong> fronte al mondo sportivo i meriti degli atleti, deitecnici e dei <strong>di</strong>rigenti della Società ed esprimere insieme lapiù sentita gratitu<strong>di</strong>ne del CONI per il contributo offerto allacrescita e all'affermazione dello sport italiano. Le mie più vivecongratulazioni per il meritato riconoscimento, con l'augurioche nel proseguimento dell'attività possiate conseguireulteriori traguar<strong>di</strong> e sod<strong>di</strong>sfazioni”.4lega navale italiana


assegnadei Presepi<strong>2010</strong>La magia del Natale incontra la tra<strong>di</strong>zione marinara nell'Isola <strong>di</strong> Grado dove dal 18 <strong>di</strong>cembre<strong>2010</strong> al 16 gennaio 2011 si terrà la caratteristica rassegna dei presepi con oltre 150allestimenti classici e marinari. Il Natale acquista un fascino speciale nell'isola, grazieall'ambientazione lagunare, alle tra<strong>di</strong>zioni e alle credenze legate al mare e alla laguna. Inquesto suggestivo intreccio tra terra e mare, Grado si mostra nella sua veste invernale, conuna festa per tutta la famiglia, fra tra<strong>di</strong>zione, spiritualità e <strong>di</strong>vertimento, riservando ai turistila magia <strong>di</strong> una delle più particolari rassegne <strong>di</strong> presepi e la suggestione della rievocazione,nella notte dell'Epifania, dell'arrivo delle Varvuole, le temibili streghe marine. Oltre 150presepi saranno allestiti nelle calli e nelle piazze, nel porto e in laguna per la tra<strong>di</strong>zionalerassegna “Presepi a Grado”. Espressione <strong>di</strong> creatività urbana e <strong>di</strong> un sentito sentimentoreligioso, la rassegna sarà inaugurata, come da tra<strong>di</strong>zione, con un concerto nella storicaBasilica <strong>di</strong> Santa Eufemia sabato 18 <strong>di</strong>cembre.Presepi classici o reinterpretatati in chiave marinara, con pescatori e imbarcazioni al posto <strong>di</strong>pastorelli e pascoli, casoni lagunari anziché capanne e grotte, che i tutti potranno ammirarepasseggiando per le stra<strong>di</strong>ne della città facendosi accompagnare dalle note degliZampognari.Anche la nostra Sezione, grazie all'opera dell'artista e socio, Luciano dal Molin, parteciperàal tra<strong>di</strong>zionale evento, esponendo il Presepe della Lega Navale Italiana non più in viaAquileia, come era fino ad ora consuetu<strong>di</strong>ne, ma nella zona, sicuramente più visibile efruibile, <strong>di</strong> Campo Patriarca Elia.L'imponente presepe, arricchito e migliorato con l'aggiunta <strong>di</strong> nuove figure, troverà così lasua ideale collocazione nei pressi della facciata nord dell'ex Canonica inserendosiperfettamente, per misure e materiale utilizzato, nella spettacolare scenografia della piazza.lega navale italiana 5


Per il <strong>di</strong>ritto alla salutee alla vitaL'ISOLA D'ORO INCONTRALE FONDAZIONI DI SOLIDARIETÀ6lega navale italiana


Forte <strong>di</strong> un'iniziativa che nel 2009 haottenuto un notevole consenso,anche quest'anno il presidente dellanostra Sezione, Andrea Rocco, havoluto coinvolgere attivamente laLega Navale Italiana <strong>di</strong> Grado nellagrande festa della vela svoltasi inoccasione della Barcolana dal 4 al 10ottobreLo storico trabaccolo, dopo qualche giorno trascorso ospite dellaLNI <strong>di</strong> Trieste in occasione della regata de<strong>di</strong>cata ai più piccoli, è stato<strong>di</strong> seguito spostato sulle Rive a fianco della Stazione Marittima dovevenerdì 8 e sabato 9 ha ospitato alcune Fondazioni operanti nelcampo della salvaguar<strong>di</strong>a dell'infanzia: la “Fondazione Luchetta OtaD'Angelo Hrovatin ONLUS per i bambini vittime della guerra”el'”AssociazioneTutela Onlus <strong>di</strong>Trieste” che, come l'anno passato hautilizzato il trabaccolo come ideale scenografia per una serie <strong>di</strong>spettacoli de<strong>di</strong>cati ai più piccini imperniati attorno alla fiaba <strong>di</strong> PeterPan e Capitan Uncino. Nonostante la splen<strong>di</strong>da giornata <strong>di</strong> sole, laBora, che soffiava intensa sfiorando i 35 no<strong>di</strong>, ha impe<strong>di</strong>to,purtroppo venerdì 8, <strong>di</strong> portare a termine il programma prefissatodal presidente Andrea Rocco per i piccoli ospiti della “FondazioneLuchetta Ota D'Angelo Hrovatin” che “bloccati” a bordo deltrabaccolo hanno comunque trascorso una piacevole giornataall'aria aperta.Il Presidente, Andrea Rocco, con ilComandante Francesco Cillolega navale italiana 7


Il Presidente Andrea Rocco con in braccio un piccolo ospite del Centro <strong>di</strong> AccoglienzaTriestinoMerita ricordare sicuramente la storia <strong>di</strong>questa Fondazione impegnata dal 1994 a<strong>di</strong>fendere il <strong>di</strong>ritto alla salute a alla vita deibambini. L'iniziativa, nata all'indomanidella trage<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Mostar, si è concretizzatanella realizzazione <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> primaaccoglienza per i bambini e i loro familiari,vittime delle atrocità della guerra. Nellaprimavera del 1998 è stato così inauguratoil Centro d'Accoglienza <strong>di</strong> via Valussi aTrieste, grazie al supporto della Provincia edella RAI. Un incontro che ha trasformatoun evento sportivo in un momento <strong>di</strong>solidarietà.Il neo eletto Delegato Regionale, Ennio Abate e Sergio Trani della LNI <strong>di</strong> Monfalcone8lega navale italiana


BARCOLANA <strong>2010</strong>vince Esimit Europa 2,aTrieste è grande festa della vela


1852 partitinella 42.ae<strong>di</strong>zione, Boramoderata erecord delnuovo percorsoLa combinazionevincente 10-10-10Alle ore 10 siconcretizza sulcampo <strong>di</strong> regataTrieste, 10 ottobre <strong>2010</strong>. Una Barcolana bellissima.Di sole, Bora gentile, 1852 barche, gran<strong>di</strong> campioni,vincitori annunciati, colpi <strong>di</strong> scena e lo spirito <strong>di</strong>sempre. Unica ed emozionante. Per quantità,qualità, tecnica esibita in mare. E non solo daiprotagonisti più attesi: si sono visti giri <strong>di</strong> boa con100 barche in pochi metri, situazioni nelle qualil'abilità e la preparazione velica sono determinanti. Ivelisti della Barcolana ne sono usciti promossi a pienivoti. Dal punto <strong>di</strong> vista tecnico è stata una Barcolanain tre capitoli.1) La regata del vincitore annunciato, Esimit Europa2, che ha corso al meglio per battere ogni rischio eper inseguire il record simbolico della corsa. Il dreamteam <strong>di</strong> Flavio Favini, cui va dato il merito <strong>di</strong> averscelto il sempre più convincente Alberto Bolzan, nonha steccato una nota. Dalla perfetta scelta <strong>di</strong> tempoin partenza, a metà linea, all'uso delle vele <strong>di</strong> prua,evitando spinnaker che avrebbero portato fuori rottarispetto alla prima boa (un errore che in tanti hanno10lega navale italianaFoto by Archivio Barcolana <strong>2010</strong>/emme emme


Foto by Archivio Barcolana <strong>2010</strong>/emme emmecommesso, tra<strong>di</strong>ti dalla sensazione <strong>di</strong> andare più veloci). La velocità della barca hafatto il resto: impressionante veder scivolare nell'acqua il progetto Reichel-Pugh nelsilenzio a velocità <strong>di</strong>fficili da mantenere per un buon gommone. Anche il lato finaletra il castello <strong>di</strong> Miramare e l'arrivo è stato favorevole: Esimit Europa 2 l'ha fatto in unlampo e senza bordeggio, mentre molti degli inseguitori hanno dovuto compiere piùd'una virata. Feste e abbracci a bordo meritati e grande sod<strong>di</strong>sfazione per IgorSimcic, un armatore sempre più coraggioso e <strong>di</strong> scelte illuminate, finalmenteconquista una line honour alla Barcolana dopo tante vittorie <strong>di</strong> categoria. Il temporecord <strong>di</strong> 56' e 13” si iscrive <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto negli annali della coppa d'Autunno. Missionecompiuta.2) La regata degli outsider. Chi inseguiva Esimit Europa 2 sperando in un passo falso,chi sperava in tattiche miracolose per fare il colpaccio, chi si è accontentato <strong>di</strong> stupireper un piazzamento ben oltre le aspettative: la flotta degli inseguitori era nutrita piùancora delle scorse e<strong>di</strong>zioni. E alla fine il più bravo è stato lui, Mitja Kosmina, iltrionfatore della Barcolana 2009, capace con Maxi Jena Amor <strong>di</strong> tenere il ritmoscatenato <strong>di</strong> Esimit fino all'ultima boa. Il secondo posto mai in <strong>di</strong>scussione è invecestato una conquista da fuoriclasse del mare. Un'avaria al sistema idraulico dellakanting keel, la chiglia basculante, ha reso ingovernabile Maxi Jena Amori, che haletteralmente arrancato nell'ultimo lato fino al traguardo. Alle sue spalle harimontato uno scatenato Andrea Nevierov al timone <strong>di</strong> Beauxt Vte Tuttatrieste 1Kosmina è riuscito a tenere la piazza d'onore per pochi centimetri dopo un'ora emezza <strong>di</strong> regata. Incre<strong>di</strong>bile e meritata. Il terzo posto <strong>di</strong> Beauxt Vte Tuttatrieste 1 èmerito dell'equipaggio che ha sempre sfruttato ogni piccolo salto <strong>di</strong> vento. Al quartoposto una sorprendente Shining Umag con Zeljko Perovic, al quinto Idea Amori conAlberto Leghissa e al sesto Tuttatrieste 2 con Furio Benussi. Tra le sorprese positiveanche il settimo posto <strong>di</strong> Vitrani, un TP52 rivelatosi adattissimo alle con<strong>di</strong>zioni estupendamente portato dal team <strong>di</strong> Gabriele Benussi (primo in Categoria 0 davantiall'ottimo Orlanda <strong>di</strong> Filippo Sammarini), anche se Vasco Vascotto alla fine non s'èvisto a bordo, e il nono posto <strong>di</strong> Montenegro Wild & Beauty con Riccardo Bonetti,nettamente primo della mini-flotta <strong>di</strong> Farr 80 gemelli.3) La regata dei migliori <strong>di</strong> classe. Una nota <strong>di</strong> merito per Alligator 2, l'RC 44 <strong>di</strong> MarkoPopovic che ha vinto in Classe 1 davanti a Casali No Border's Team, il Fast Wave 40R<strong>di</strong> Mirko Sardoc. Bella figura per le Stelle Olimpiche <strong>di</strong> Larissa Nevierov con latimoniera greca Sofia Bekatorou, ottave <strong>di</strong> classe. In categoria 2 si conferma lospecialista Roberto Bertocchi che porta benissimo il suo Sayonara Orion (Millenium40R), ad<strong>di</strong>rittura 28° assoluto.lega navale italiana 11


CHIUSA, CON SODDISFAZIONE,SCUOLA DI VELASi è conclusa in modo del tuttosod<strong>di</strong>sfacente, con unaumento <strong>di</strong> presenze pari acirca il 30%, l'attività estivadella Scuola <strong>di</strong> Vela LNI <strong>di</strong>GradoUna scuola che si è rivelata, sotto molti aspetti, <strong>di</strong>livello internazionale per i <strong>numero</strong>si allievi provenientida ogni dove, giunti nella citta<strong>di</strong>na lagunare atrascorrere le loro vacanze: venezuelani, spagnoli,inglesi, francesi, belgi e gli immancabili austriaci e unagonista delle isole Canarie giunto proprio a Grado perprovare a navigare in laguna. Bambini <strong>di</strong> ogni età, nonsempre perfettamente bilingui, si sono cosìavvicendati sotto lo stesso tetto, quello della LNI, unitidalla medesima passione per il mare e per la veladestreggiandosi con assoluta scioltezza, nonostante leovvie <strong>di</strong>fficoltà linguistiche, tra scotte, cime e bozzelli.Varia la tipologia dei corsi offerti de<strong>di</strong>cati non solo enon sempre ai più piccoli. Dai corsi Optimist, destinatiagli studenti delle scuole elementari, si è passati aicorsi per ragazzi, adulti e famiglie su 420, Tridenti e555 FIV, senza tralasciare le preziose collaborazionicon alcuni centri estivi della zona. Una sinergia questache ha dato un riscontro decisamente positivo intermini <strong>di</strong> presenze e interesse. A giugno la LNI <strong>di</strong>Grado ha ospitato un centro estivo <strong>di</strong> Cervignano cheha de<strong>di</strong>cato la mattina all'appren<strong>di</strong>mento dell'inglese,il pomeriggio a quello della vela. Ad agosto, invece,una decina circa, tra i più gran<strong>di</strong>celli dei quarantabambini del centro estivo <strong>di</strong> Grado che hanno assistitoa una lezione teorica <strong>di</strong> base presso la sede dellaSezione, ha sperimentato anche le uscite pratiche inmare. I <strong>numero</strong>si allievi del gruppo “adulti” 420,Tridente e Fiv 555 si sono invece cimentati, nellasettimana finale dei corsi vela, in un vivace torneo cheha visto competere in scontri <strong>di</strong> match race i se<strong>di</strong>cipartecipanti <strong>di</strong>visi in squadre le più equilibratepossibili, portando a termine ben otto prove concon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vento e mare quasi ottimali. Cinque deipiù piccoli e meritevoli tra gli allievi della classeOptimist, dopo un attento percorso selettivo, sonostati, invece, scelti per partecipare al Festival dellaVeladel4e5settembre alla Scuola Tito Nor<strong>di</strong>o <strong>di</strong>Monfalcone impegnandosi in mini regate e prove <strong>di</strong>abilità che hanno portato la nostra Sezione a sfiorare ilgra<strong>di</strong>no più basso del po<strong>di</strong>o.12lega navale italiana


LA STAGIONE ESTIVA LNICAPRICCI ESTIVI: SOSPESALA <strong>GRADO</strong>-ISOLA-<strong>GRADO</strong>La regata Grado-Isola-Grado, prevista per fine agosto, èstata, purtroppo, annullata a causa delle avversecon<strong>di</strong>zioni meteo (mare formato e Bora con raffiche fino a35 no<strong>di</strong>) che hanno messo a dura prova l'uscita dal canaledegli equipaggi partecipanti e dello stesso trabaccolocostretto a rifugiarsi in porticciolo. Su decisione degliiscritti, il Comitato <strong>di</strong> Giuria ha deciso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sputare,domenica 29 agosto una semplice regata costiera <strong>di</strong>consolazione fino a Porto Buso e ritorno che ha vistol'adesione <strong>di</strong> circa venticinque imbarcazioni con con<strong>di</strong>zionimeteo totalmente opposte al giorno precedente: marecalmo e assenza <strong>di</strong> vento. Primo assoluto Fabio Maserotticon il suo Conte Max, a seguire Friendship <strong>di</strong> Giuseppe DeCaroli e Robademati <strong>di</strong> Giorgio Adam e Gianpaolo Caluzzi.CAMPIONATINAZIONALIGIOVANILIDI VELAA MARSALASi sono svolti aMarsala, dal 31 agostoal 7 settembre <strong>2010</strong>, iCampionati NazionaliGiovanili <strong>di</strong> vela e laCoppa Primavela <strong>2010</strong>Si tratta del più grande evento velico che viene ospitato inprovincia <strong>di</strong> Trapani dopo gli Acts della Louis Vuitton Cup (2005),dei Campionati Italiani classi olimpiche (2006), del CampionatoMon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> Windsurf (2006) e del Campionato Europeo dellaclasse 49er (2007). Una grande festa della vela che ha coinvoltocirca 900 giovani atleti provenienti da ogni parte d'Italia e almenoun migliaio tra tecnici, accompagnatori, giu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> regata,stazzatori, genitori, giornalisti e <strong>di</strong>rigenti federali tra i quali ilPresidente Nazionale Carlo Croce. L'organizzazione dell'evento èstata affidata all'esperienza dei tre circoli velici marsalesi (SocietàCanottieri Marsala, Circolo Velico Marsala e Lega Navale Italiana)che, per l'occasione, si sono consorziati in un unico Comitatopresieduto da Vito Rallo. Una rassegna, questa, che ha riunitotutte le classi giovanili ricomprese nel progetto federale Under 16.Finora, infatti, i Campionati Italiani Giovanili si erano sempre<strong>di</strong>sputati per singole classi ed in località <strong>di</strong>verse. A Marsala, invece,si sono riuniti i migliori timonieri italiani delle classi Optimist, Laser4.7 M/F, 555 FIV, Techno 293 M/F, L'Equipe EV, RS Feva e Tyka. Tra i166 Optimist, provenienti dalle selezioni zonali, c'erano anche inostri due atleti cadetti: Francesco Crichiutti (giunto 33° nellaCoppa del Presidente) e Filippo Di Censo (42° Coppa Primavela),quest'ultimo alla sua prima esperienza “fuori circolo”. Sod<strong>di</strong>sfattol'istruttore Marcello Pozzar.lega navale italiana 13


t r o f e odella Laguna<strong>2010</strong>Pochi sanno che da più<strong>di</strong> un decennio c'è inRegione unacompetizione sportivache si svolge senzaclamore, lontano davuvuzelas, striscioni,petar<strong>di</strong> e cori razzisti<strong>di</strong> Romano PaduanoUna competizione accompagnata solo dal suono delle onde edel vento, in mare aperto, e <strong>di</strong> crescente successo. E' unamanifestazione velica, che si chiama “TROFEO DELLALAGUNA” ed impegna ogni estate i velisti <strong>di</strong> questo tratto <strong>di</strong>costa. La formula del Trofeo è praticamente unica nel panoramadelle regate regionali, poichè si tratta <strong>di</strong> un vero e propriocampionato a squadre. Ad aggiu<strong>di</strong>carsi il Trofeo infatti non è ilsingolo velista, ma una Società Nautica, che però non lo ottienecon una singola gara, ma impegnando la propria flotta in quattroregate. I punti conquistati in mare da ciascun equipaggiovengono “consegnati” al proprio circolo, che alla fine dellequattro prove li accumula per tentare <strong>di</strong> accaparrarsi il Trofeo:una formula ideata fin dall'origine per stimolare gli skippers aduscire <strong>numero</strong>si in mare per far trionfare i propri colori. Nataparecchi anni fa da due club nautici dell'Aussa Corno, l'ASNAT <strong>di</strong>Terzo e la Baiana <strong>di</strong> Torviscosa con l'idea <strong>di</strong> favorire le occasioni<strong>di</strong> incontro e <strong>di</strong> confronto fra gente <strong>di</strong> mare appassionata <strong>di</strong> vela,ma anche <strong>di</strong> affrontare insieme problemi comuni, lacompetizione ha via via coinvolto altre Società vicine, chequest'anno sono arrivate a cinque: oltre ad ASNAT e Baiana,14lega navale italiana


hanno partecipato quest'anno Nautisette <strong>di</strong> Aquileia, già daanni presente, e per la prima volta sia la Lega Navale <strong>di</strong> Gradoche la Lega Navale Bassano, che ha le proprie barche aLignano. I numeri della partecipazione sono eloquenti: cinquesocietà, 98 barche presenti ad almeno una gara, 66 barche alvia a quella più affollata, la “Città <strong>di</strong> Torviscosa” organizzatada Baiana il 5 settembre. 66 barche significano oltre 200persone impegnate a scotte, fiocchi, rande, spinnaker. Altranovità <strong>di</strong> quest'anno è che per la prima volta i punti daaccumulare non venivano conquistati solo fra le onde, maanche....in cantina. Nautisette, assieme a DOC Aquileia e LaStrada del Vino, ha infatti organizzato per la serata <strong>di</strong> sabato19 giugno ad Aquileia una “Vela e Vino”, gara <strong>di</strong> degustazione<strong>di</strong> vini locali che assegnava punti vali<strong>di</strong> per il Trofeo, inabbinamento con la regata in mare. A bordeggiare con piùmaestria fra cabernet e refosco, verduzzo e friulano è statauna donna, Cinzia Andriollo, della Lega Navale Bassano, maad accumulare più punti è stata la società ospitante,Nautisette. Per non farsi mancare proprio nulla i nostri velistihanno concluso la serata in Sala Romana, dove, <strong>di</strong>rettodall'energica bacchetta <strong>di</strong> Anna Maria Vinciguerra, il Coro“Castions delle Mura” <strong>di</strong> Bagnaria Arsa ha eseguito branimusicali ispirati al vino, dai me<strong>di</strong>oevali canti <strong>di</strong> taverna dei“Carmina Burana”, al celeberrimo brin<strong>di</strong>si della “Traviata”,passando per il contemporaneo e friulanissimo “Cjant dal vin”del Maestro Di Piazza.Venerdì 22 ottobre, in serata, a Castello <strong>di</strong> Porpetto si è svoltala festa <strong>di</strong> chiusura e la consegna del Trofeo della Laguna allasocietà vincitrice. Sembrava cosa fatta per la Lega Navale <strong>di</strong>Grado, ma complice una giornata <strong>di</strong> bonacce o poco più,proprio nella regata finale da loro organizzata, la Lui e Lei del12 settembre, che ha portato al traguardo meno della metàdei partecipanti, la Baiana è riuscita a “soffiare”, ironia dellasorte, il Trofeo alla Lega. La consegna del Trofeo non haesaurito le <strong>numero</strong>se premiazioni della serata. E' stato inoltreil Trofeo “ALTRA LAGUNA” , che compensa il maggior pesodelle “presenze” nel punteggio del Trofeo della Laguna (con laconseguente penalizzazione delle società più piccole)selezionando i soli risultati agonistici. L'Altra Lagunaquest'anno va alla Lega Navale Bassano. Non potevanomancare naturalmente i risultati in<strong>di</strong>viduali, anche questifrutto del totale dei punti incamerati nelle regate <strong>di</strong>sputate.Le barche sono <strong>di</strong>vise in sette “classi” <strong>di</strong> lunghezza: nellaclasse H, quella delle barche più piccole, a trionfare, vincendotutte le regate nella sua categoria, è TEA FOR TWO, condottada Mario Tell, della Nautisette; nella G vince FUNFLY, skipperMorris Rainis, Baiana; nella F prima SAMI, <strong>di</strong> FrancescoCostagli, Lega Navale Grado; nella E prima HELLO, RenatoZago, L.N. Grado; nella D vince BOBO ROSSO, LeandroMarcuzzi, Baiana; nella C prima RE DIESIS, <strong>di</strong> Roberto Iaiza,ASNAT; nella B la vittoria va all'intramontabile ANTHEA, altimone Paolo Rolff, Baiana, ed infine nella classe A, checomprende le barche più gran<strong>di</strong>, vince Vittorino Duca su VIACOL VENTO, Lega Navale Grado.lega navale italiana 15


PICCOLIAMBASCIATORIDI PACEalla LNI <strong>di</strong> GradoMercoledì 3 agosto, la Sezione <strong>di</strong> Grado della LNI ha avuto l'onore <strong>di</strong> ospitare a bordo dei suoi gommonialcuni “Piccoli Ambasciatori <strong>di</strong> Pace” provenienti dai campi profughi del Saharawi. Il gruppetto <strong>di</strong> ragazzini,ospiti della stessa Sezione già nell'agosto <strong>di</strong> un anno fa, fa parte <strong>di</strong> un progetto promosso dall'AssociazioneONLUS Pentalux <strong>di</strong> Fontanafredda. Otto bambini che, nonostante la loro tragica provenienza da unasituazione <strong>di</strong> interminabile dolore, si sono mostrati subito pronti a essere coinvolti nel programma <strong>di</strong> svagoofferto loro da alcuni Soci della LNI <strong>di</strong> Grado. A bordo <strong>di</strong> alcuni gommoni, dopo una breve gita allascoperta delle meraviglie della Laguna, i piccoli ospiti hanno potuto giocare con la sabbia <strong>di</strong> Banco d'Orio,costruendo capanne e mangiando il pic-nic offerto loro dalla Lega.Il progetto dell'Associazione “Piccoli Ambasciatori <strong>di</strong> Pace” si inserisce in un programma <strong>di</strong> più ampiorespiro gestito dai volontari della Pentalux-Onlus che, in collaborazione con altre associazioni nazionali,intende garantire ai ragazzi, per la durata <strong>di</strong> due mesi, un'alimentazione completa nella delicata fase dellacrescita, permettendo loro un accurato controllo sanitario. Una storia, quella del popolo Saharawi,tristemente nota all'opinione pubblica per gli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> violenza, maltrattamenti e soprusi che da anni gliabitanti <strong>di</strong> quest'angolo <strong>di</strong> Sahara sono costretti a subire nel tentativo <strong>di</strong> ottenere un riconoscimentoterritoriale e umano. Popolo antico risalente alle prime conquiste islamiche del VII secolo d.C. sud<strong>di</strong>visooriginariamente in 40 tribù noma<strong>di</strong> residenti nelle zone del Sahara Occidentale e che, già nel corso dellapiù recente dominazione spagnola, aveva cominciato a reclamare la sua libertà. Un'in<strong>di</strong>pendenza dasempre negata per motivi economici: sulla regione, ricca <strong>di</strong> fosfati, avanzavano pretese <strong>di</strong> tipo coloniale legran<strong>di</strong> potenze europee, ma anche il vicino Marocco. Nel 1934 l'amministrazione spagnola introdusse ildocumento d'identità con visto obbligatorio per sconfinare nel territorio francese, stimolando, <strong>di</strong> fatto, lanascita <strong>di</strong> un'appartenenza territoriale mai sentita prima e spronando quel sentimento <strong>di</strong> autogoverno alungo negato. Dopo la seconda guerra mon<strong>di</strong>ale, la resistenza Saharawi guardò con speranza al Maroccoche stava riven<strong>di</strong>cando l'in<strong>di</strong>pendenza, ma la Francia, nel tentativo <strong>di</strong> bloccare le pretese in<strong>di</strong>pendentiste16lega navale italiana


marocchine, coinvolse anche i coman<strong>di</strong> spagnoli del Sahara Occidentale ponendo sotto controllo iSaharawi. Da questo momento in poi la loro storia è stata segnata da <strong>numero</strong>se risoluzioni che hannoinfuso speranza, fiducia, ma anche delusione e frustrazione. Nel l960 sembrò esserci una svolta quando1'Assemblea Generale dell'ONU riconobbe il <strong>di</strong>ritto dei popoli all'autodeterminazione includendo, nellalista dei territori cui tale principio doveva essere applicato, anche il Sahara Occidentale. Nel 1974, ilgoverno <strong>di</strong> Madrid informò dell'intenzione <strong>di</strong> tenere un referendum, patrocinato dalle Nazioni Unite,procedendo al primo censimento della popolazione. La reazione <strong>di</strong> Hassan II, re del Marocco, vedendovanificarsi i suoi progetti <strong>di</strong> espansione territoriale su quella parte del Sahara, fu quanto mai violenta. LaSpagna decise allora <strong>di</strong> ritirarsi cedendo la regione al Marocco e alla Mauritania. Migliaia <strong>di</strong> civilicercarono la salvezza, sotto i bombardamenti dell'aviazione marocchina dalla violenza dell'esercitoattraversando il deserto fino al confine algerino dove, nei pressi <strong>di</strong> Tindouf, fu allestita una primatendopoli <strong>di</strong> accoglienza. Nel l976 il Fronte Polisario proclamò l'in<strong>di</strong>pendenza e la nascita dellaRepubblica Araba Saharawi Democratica (RASD), tuttavia, mentre la Mauritania giunse a un accordo <strong>di</strong>pace, il Marocco intensificò lo sforzo bellico per occupare tutto la zona dell'ex Sahara Spagnolo. Nel1982 il Fronte ottenne l'ammissione della RASD all'OUA come stato membro, la questione, quattro annipiù tar<strong>di</strong>, giunse al Parlamento Europeo, ma rimane ancora oggi insoluta.La situazione politica del popolo Saharawi da un anno a questa parte non è, purtroppo, cambiata. Lacon<strong>di</strong>zione nei campi profughi è ormai prossima al collasso pur notando alcuni timi<strong>di</strong> miglioramenti dalpunto <strong>di</strong> vista strutturale. Una situazione che si trascina nella sua tragicità da 35 anni nell'in<strong>di</strong>fferenzadell'opinione pubblica e della comunità internazionale, nell'in<strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> promesse fatte e nonmantenute. La trage<strong>di</strong>a più grande si sta consumando nei territori occupati del Sahara Occidentaledove la polizia marocchina sta attuando una dura e violenta repressione contro la popolazioneSaharawi.lega navale italiana 17


L ’ A V V E N T U R AViaggio<strong>di</strong> Maurizio ChersinDA ISTANBULLO SKYLINE DI ISTANBUL CON LENUMEROSE MOSCHEE E, NELSOTTOFONDO, LA CHIAMATA ALLAPREGHIERA DIFFUSA DAGLIALTOPARLANTI DEI MINARETI, SONOIL " BENVENUTO IN ORIENTE"18lega navale italiana


C O N T I N U AAbbiamo percorso il Bosforo costeggiando le rive ricoperte <strong>di</strong>vegetazione e contornate da innumerevoli palazzi storici. Cisiamo fermati nell'ultimo porto peschereccio sulla spondaasiatica appena prima <strong>di</strong> sbucare nel Mar Nero, Poyraz. Per lavisita a Istanbul ci siamo ormeggiati nella Marina <strong>di</strong> Atakoy che sitrova sulla sponda Europea, a sud della città. Essendo Atakoy ilprimo marina visitato in quasi due mesi ci siamo concessi delleinterminabili docce calde e una visita alla lavanderia. Per recarciin centro abbiamo scelto il treno dei pendolari che rollava ebeccheggiava più <strong>di</strong> una barca. Come sempre accade per tutte legran<strong>di</strong> città, non basterebbe un mese per visitare Istanbul! Peròse ci si accontenta <strong>di</strong> vedere i siti più famosi, possono esseresufficienti anche due giorni. Noi ne abbiamo de<strong>di</strong>cati quattro. Iluoghi che possono essere definiti un must sono: La Moschea Blu,Aya Sofia, Gran Bazar, il Bazar delle Spezie, il palazzo Topkapi, laTorre e il Ponte <strong>di</strong> Galata e Istiklal Caddesi. Non ci siamo neanchefatti mancare una visita a un negozio <strong>di</strong> tappeti dove abbiamoammirato dei tappeti bellissimi (e costosissimi), chiacchieratocon i proprietari bevendo l'immancabile cay. Istanbul è immensa,caotica, affascinante e sporca. Ci sono luoghi bellissimi e altriassolutamente degradati. Dopo la sosta molto "citta<strong>di</strong>na" <strong>di</strong>Istanbul non vedevamo l'ora <strong>di</strong> ritornare "in mare aperto".L'intenzione era <strong>di</strong> arrivare in Egeo al più presto, invece siamorimasti a Esenkoy (sempre Mare <strong>di</strong> Marmara) per tre giorniaspettando il vento. La sosta successiva è stata Topagac doveeravamo già stati in precedenza. Questa volta siamo arrivati allasera e ripartiti presto la mattina dopo. Ci sono mancati i bambiniche curiosavano intorno alla barca. All'andata c'eravamo <strong>di</strong>vertiticon un gruppo <strong>di</strong> ragazzini che avevano gran voglia <strong>di</strong>comunicare. L'insegnamento delle lingue in Turchia non sembraessere una priorità, quin<strong>di</strong> ci hanno fatto le stesse tre domandeun'infinità <strong>di</strong> volte: "where do you come from?", "what's yourname?" e "how old are you?" .... e un sacco <strong>di</strong> risate. All'arrivoabbiamo fatto un giretto in piazza prima <strong>di</strong> andare a letto e qui ciha agganciato il marinaio del ferry locale, offrendoci un cay. Lastessa cosa si è ripetuta la mattina dopo quando siamo andati acomperare il pane. Ancora una volta siamo rimasti colpiti dallastraor<strong>di</strong>naria gentilezza e ospitalità, Il marinaio non parlavanessuna lingua a noi conosciuta, ma era un gran simpaticone.L'unica cosa che ha detto e che abbiamo capito è stata "DelPiero". Altre due tappe e finalmente siamo arrivati in Egeo.Costeggiando la Turchia ancora per un paio <strong>di</strong> giorni alla scopertadelle isole Ayvalik, per poi attraversare lo stretto <strong>di</strong> poche migliache ci separava dalla Grecia (ricordando <strong>di</strong> cambiare la ban<strong>di</strong>era<strong>di</strong> cortesia!) e arrivare a Lesvos. Per l'ennesima volta abbiamoavuto la fortuna <strong>di</strong> poter sostare in un marina non terminato(anche se qui eravamo al limite visto che l'apertura erapreannunciata per il giorno dopo la nostra partenza).lega navale italiana 19


L ’ A V V E N T U R AViaggioA SAMOSDA OINUSSA SI VEDE CHIARAMENTECHIOS. CON UN PAIO D'ORE DINAVIGAZIONE CI SIAMO ARRIVATI,QUI CI ATTENDEVA IL SOLITO"MARINA ABBANDONATO IN FASE DICOSTRUZIONE"20lega navale italiana


C O N T I N U AUn paio <strong>di</strong> giorni in giro con il motorino ci ha fatto conoscerel'entroterra dell'isola. Siamo arrivati in vetta al monte più alto,l'"Olympo", 1000 metri, tanto freddo, strada <strong>di</strong>ssestata e unavista stupenda. Abbiamo visitato un tipico paesino <strong>di</strong>montagna, Aghiasos e ci siamo rilassati nei bagni termali <strong>di</strong>Therma, fanno bene a tutti gli acciacchi che ormai ci affliggonoe stranamente sono così poco frequentati che abbiamo potutogoderceli in solitu<strong>di</strong>ne per gran parte del tempo. Un ulterioregiorno a Lesvos in baia, finalmente un vero ancoraggio <strong>di</strong>sogno. Successivamente una sosta breve a Oinussa, isolettapiccola, tranquilla, molto pulita e or<strong>di</strong>nata. Si <strong>di</strong>stingue per aver"dato i natali" all'armatore più ricco e potente della Grecia.Segni tangibili (sponsorizzati dall'armatore stesso) sono: la suastatua in piazza, il museo marittimo, una grande istitutonautico e un lungomare importante.In banchina siamo stati accolti dai vicini <strong>di</strong> ormeggio, unasimpatica coppia <strong>di</strong> Milanesi: Li<strong>di</strong>a e Dani che girano in barcada molti anni e sembra siano stati dappertutto. Ci hannofornito <strong>numero</strong>se in<strong>di</strong>cazioni utili alla navigazione in questeacque e anche ottimi consigli su cosa vedere qui a Chios. Così ilgiorno dopo, sfruttando il nostro mezzo <strong>di</strong> trasporto preferito,un motorino a noleggio, siamo partiti alla scoperta dell'isola.Chios ci ha sorpreso molto positivamente, ci sono <strong>numero</strong>sipaesi me<strong>di</strong>oevali ben preservati ognuno con una suapeculiarità, il più caratteristico è sicuramente Pirgi dove tutte lecase sono decorate con fantasie geometriche. Questi due paesisi trovano nella zona <strong>di</strong> Mastichochoria dove viene prodotto ilmastice, una resina ricavata da un albero che cresce soltantonella Chios Meri<strong>di</strong>onale, assomiglia a un bonsai un po' cresciutoe sembra avere molte proprietà benefiche: antibatterico,antisettico, aiuta la <strong>di</strong>gestione, etc. Chios offre anche unamoltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> paesaggi <strong>di</strong>versi: Mastichochoria è chiaramentedominata dalle piantagioni <strong>di</strong> mastice e uliveti che da questeparti non mancano mai. La zona centrale dell'isola è costituitada montagne piuttosto alte ed è ricoperta da vasti boschi <strong>di</strong>pino, risalendo le strade piene <strong>di</strong> tornanti si incontra unsusseguirsi <strong>di</strong> panorami mozzafiato: mare e montagna, spiaggebellissime, sfumature infinite <strong>di</strong> azzurro e verde. In mezzo aduna vallata si trova il monastero Nea Moni luogo <strong>di</strong> cultoimportantissimo per la chiesa Greco-Ortodossa, è tra imonumenti <strong>di</strong>chiarati patrimonio dell'umanità dall' UNESCO.Un'altra chicca in mezzo alla montagna, Anavatos, unpaese/roccaforte abbandonato dal 1822 quando gli Ottomannisterminarono gran parte della popolazione. Spettacolare per lasua posizione in cima a un roccione e per lo stato <strong>di</strong>conservazione.lega navale italiana 21


Cent'anni faNASCEVA LA FERROVIACHE PORTAVA I TURISTI A <strong>GRADO</strong><strong>di</strong> Stefano CosmaGeneralmente si farisalire al 1892l'inizio del turismo aGrado, poiché inquell'anno venne<strong>di</strong>chiarata Kurort,cioè località <strong>di</strong> cura.Virtù terapeutichetestimoniate dallapresenza dell'Ospiziomarino, che già nel1873 iniziò adospitare i primibambiniErano fanciulli scrofolosi che provenivano da tuttol'Impero per effettuare un soggiorno <strong>di</strong> alcunesettimane. Nel 1902, ad esempio, su 252 bambini ben127 erano guariti e 106 decisamente migliorati. Suqueste proprietà curative scrissero il professor FranzBabsch nel 1886, il me<strong>di</strong>co e podestà <strong>di</strong> GradoDomenico Marchesini nel 1909, mentre gli ebreipolacchi Oranzs fecero costruire la Casa <strong>di</strong> cura allaSalute. Perciò il 5 luglio 1888 era stata inaugurata lalinea fluviale Grado-Aquileia, ma certamente decisivaper l'esplosione del turismo balneare fu larealizzazione della linea ferroviaria da Cervignano aBelvedere: il 15 luglio 1910 partì dalla stazione <strong>di</strong>Cervignano il primo treno a vapore che,attraversando Terzo e Aquileia, arrivò a Belvedere,con a bordo una commissione tecnica e autoritàlocali. Grado ricorda il centenario con la mostra “1910arrivo in treno a Grado”, allestita nella salaesposizioni della Git Spa e inaugurata ieri alle 21.30dal presidente della stessa, avvocato Marino DeGrassi. Mentre oggi a Cervignano, alle 18, presso lastazione ferroviaria sarà scoperta una lapide. Lamostra, curata da Paolo Sluga e Marina Bressan,illustra attraverso immagini ine<strong>di</strong>te, pubblicazioniaustriache d'inizio '900 e riproduzioni dei progettioriginali, la nascita e la concretizzazione del progettoda parte del governo austro-ungarico e <strong>di</strong> investitoriprivati. Arrivare a Grado era ancora un'impresa noncerto agevole, perciò negli anni precedenti era statoscavato un canale navigabile fra Belvedere e Grado,era stata costruita una <strong>di</strong>ga ed era stato effettuato loscavo del porto-canale per consentire l'istituzione <strong>di</strong>una linea marittima giornaliera con Trieste, il cuiesercizio iniziò nel 1902. I turisti aumentavano earrivavano dall'Austria, dall'Ungheria, dall'Italia, dallaGermania e da altri Paesi europei. Quasi tuttiappartenenti all'aristocrazia famiglie regnanticomprese e all'alta borghesia, resero l'Isola del soleuna meta sempre più ambita. Riviste, quoti<strong>di</strong>ani emonografie ne tessevano le lo<strong>di</strong> dal punto <strong>di</strong> vistaclimatico, narrando ai lettori il tragitto perraggiungerla, consigliando visite ad Aquileia e22lega navale italiana


accontando l'accattivante cronaca mondana. La rivista mensile“Adria” de<strong>di</strong>cò a Grado, dove c'era «il mare ideale per lo scolaromoderno della grande città», due articoli nel 1908 e nel 1909. «Se sipreferisce optare per la via terrestre - si legge - si scende dallaMeri<strong>di</strong>onale alla stazione <strong>di</strong> Monfalcone, quin<strong>di</strong> si prosegue con lalinea friulana fino alla stazione <strong>di</strong> Villa Vicentina (…) un servizio <strong>di</strong>carrozze consente al viaggiatore <strong>di</strong> arrivare ad Aquileia in circamezz'ora». Ma <strong>di</strong> lì a poco il viaggio sarebbe <strong>di</strong>ventato più spe<strong>di</strong>to: nel1909 il governo asburgico rilasciò la concessione per la costruzionedella linea ferroviaria Cervignano-Aquileia-pontile per Grado, poco più<strong>di</strong> 12 km costruiti dall'i.r. Società Ferroviaria Friulana (FEG), entrati inesercizio a metà luglio <strong>di</strong> cento anni fa. Non abbiamo verificato ilgiorno e il mese del 1909, ma se anche la concessione risalisse ai primi<strong>di</strong> gennaio, iniziare e terminare l'opera in un anno e mezzo oggi ci fasorprendere, eppure le tecnologie non erano certo quelle o<strong>di</strong>erne! Su“L'eco del Litorale” del 14 luglio si legge: «La Ferrovia Cervignano-Belvedere sarà inaugurata sabato 16 corrente nelle ore antimeri<strong>di</strong>anesenza nessun apparato. Bene<strong>di</strong>rà il primo treno alle 8.30 mons.Sambucco arciprete <strong>di</strong> Aquileia». Ma il 16 la <strong>di</strong>rezione delle Ferroviecambiò il programma e il primo viaggio per i passeggeri partì daCervignano alle 14.25 in coincidenza col treno proveniente daMonfalcone e Trieste. «Dal lato della como<strong>di</strong>tà, sollecitu<strong>di</strong>ne edeconomia scrissero - il nuovo treno sod<strong>di</strong>sfa completamente ilpubblico. Non così sono sod<strong>di</strong>sfatti i vetturali <strong>di</strong> Villavicentina eCervignano». Intanto la società gradese NIB gestiva i servizi dellanavigazione lagunare per mezzo <strong>di</strong> tre grossi motoscafi e quattrovaporetti sul tratto Grado-Belvedere e Grado-Aquileia e viceversa,completando così la ferrovia. Dopo la realizzazione della strada e delponte girevole venne meno la sua utilità e fu chiusa il 1° luglio 1937,con una breve riapertura durante la seconda guerra. Non va<strong>di</strong>menticato, inoltre, l'utilizzo della stazione ferroviaria <strong>di</strong> Aquileia edella tratta per un evento storico. Il 26 ottobre 1921, infatti, nel corso<strong>di</strong> un famoso ed emozionante rito nella basilica <strong>di</strong> Aquileia, fu sceltadalla gra<strong>di</strong>scana Maria Bergamas la salma del Milite ignoto che,solennemente collocata sullo speciale vagone, nei giorni seguentigiunse a Roma con l'omaggio <strong>di</strong> tutta l'Italia. Dopo quasi trent'anni <strong>di</strong>viaggi che ospitarono personaggi del calibro <strong>di</strong> Luigi Pirandello ed altriquaranta <strong>di</strong> oblio, la Società della Ferrovia Friulana Spa, costituita nel1893 e proprietaria della linea, ha dovuto essere liquidata essendoscadute con il 1983 tutte le sue concessioni. Da un paio d'anni al postodei benemeriti binari e delle traversine corre una comoda pistaciclabile (il cui ultimo tratto è ora oggetto <strong>di</strong> controversie fra entipubblici) sicuramente apprezzata dai cicloturisti <strong>di</strong> tutta Europa.lega navale italiana 23


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