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Edição 116 - Insieme

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PUBBLICITÀ u INFORMAÇÃO INSTITUCIONAL - WWW.UIL.ORG.BRTra le priorità del nuovoGoverno, le primeiniziative messein atto sono quelle relativealla immigrazione introducendosostanzialmente, edesclusivamente, misure di repressionenei confronti dellaimmigrazione ed introducendostrumenti di controllo deicittadini stranieri che la stessaUnione Europea ha condannatocome forme di discriminazionerazziale.Quello che stupisce e chepreoccupa è la sostanzialeindifferenza, se non la totaleadesione di gran partedell’opinione pubblica a questeforme d’intolleranza, formeche sono estranee allacultura ed alla tradizionedell’Italia che è sempre statoun paese aperto agli scambiculturali ed economici nelcorso della sua storia e cheha vissuto i suoi momenti dimaggiore splendore quandomaggiori sono state questeaperture, basta ricordare peresempio nel passato la Veneziadei Dogi.La nostra storia più recenteci ha insegnato poi comel’emigrazione sia spesso unanecessità dolorosa per chi lasubisce, affrontando pericolifatica e spesso umiliazioniper sfuggire alla povertà,ed al tempo stesso una opportunitàper il paese di origine, consentendogli di risolverei problemi legati aiFo t o Ro g e r i oBr i s s iIl paradosso italianodella immigrazione• d i Gu i d o Mo r e t t i*cicli di depressione della economia.Immaginiamo come sarebbestata la storia italianase dalla Unità al cosiddetto“boom economico” degli anni’60 all’Italia fosse stata negatal’opportunità della emigrazione;come avrebbe nutrito,assistito ed educato milionidi connazionali che hannoscelto di emigrare? Comeavrebbe potuto affrontare inquesti cento anni due guerre,le carestie ed i conflitti socialiche ne sono derivati se tantiitaliani non avessero coraggiosamentescelto di costruirealtrove una propria vita?Solo un Paese che haperso la memoria può dimenticarequanto sia forteil legame che unisce la nostrastoria alla emigrazione,il debito di riconoscenzache l’ Italia deve averenei confronti di chi allorafu costretto a scegliere questavia e dunque il rispettoche oggi deve portare versochi vede nell´Italia unapossibilità di migliorare lapropria vita e quella dei proprifamigliari cercando lestesse opportunità e subendole stesse privazioni ditanti nostri connazionali nelrecente passato.* Guido Moretti è presidentedel Patronato ITAL-UIL in Brasile . *ACCORDO FORÇAROMA, 17 OTIn data 17 ottobre 2006 si è svolto a Romapresso la sede della UILTA nazionale unincontro tra la delegazione della Confederazionenazionale del sindacato dei tessili di SanPaolo ed Osasco di Força Sindical, rappresentatadal Presidente Eunice Cabral e la Unione Nazionaledei Tessili UILTA rappresentata dal SegretarioGenerale Pasquale Rossetti. Erano inoltrepresenti alla riunione il Dipartimento InternazionaleUIL, Progetto Sud e le Unioni Regionalidi Lazio e Campania.Scopo principale dell’evento quello di dar seguitoalle intese intercorse il 28 giugno 2006 trala UIL e Força Sindical al fine di rilanciare i rapportidi collaborazione da tempo esistenti tra ilSindacato Italiano e quello Brasiliano, con iniziativeindirizzate in particolare alle categorie deitessili. Infatti grazie anche all’iniziativa del Sindacatodei Tessili Brasiliano si sta dando vita inquel Paese ad un modello confederale di rappresentanzasindacale ed uno Contrattuale Nazionaleche presenta profonde analogie con l’esperienzaitaliana.Nel corso dell’incontro si sono riscontrate sostanzialiidentità di vedute su alcuni problemi qualiquelli relativi al “dumping” economico e socia-Confederação Nacional dos Trabalhadores nasIndústrias do Setor Têxtil, Vestuário, Couro,Calçados e Afins CONACCOVEST/BRASILEunice Cabral, PresidenteNovembro Dezembro Janeiro Julho - Novembre Dicembre - Gennaio - Agosto Luglio 2008 2006 2005 - INSIEME - 38

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