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1 - Colle Don Bosco

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Quante parole ingiuste abbiamo sentito e letto inquesto tempo contro il Papa e contro la Chiesa. Tuttoin nome della libertà e del diritto di informazione. Glisi vorrebbe anche suggerire quello che deve dire equello su cui deve tacere.Nulla di nuovo nella storia della Chiesa: «Se hannoperseguitato me – aveva detto Gesù agli apostoli– perseguiteranno anche voi…» (Gv 15,18 ss); ma avevaanche aggiunto: «Beati voi quando vi oltraggerannoe, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di maleper causa mia. Grande sarà la vostra ricompensa nel Regno»(Mt 5,11).Ci sono valori che il Papa definisce “irrinunciabili”per ogni credente, che fondano le radici nel messaggiocristiano, con tutti i comportamenti morali che nederivano. Il Papa non tace, non va in cerca di consensiné tanto meno cede a facili compromessi.Nella lettera scritta ai vescovi a seguito delle accesepolemiche di questi tempi scrive: «La prima prioritàper il successore di Pietro è stata fissata dal Signorenel Cenacolo in modo inequivocabile: “Tu confermai tuoi fratelli nella fede”. Il vero problema in questonostro momento della storia è che Dio sparisce dall’orizzontedegli uomini e che con lo spegnersi dellaluce proveniente da Dio l’umanità è disorientata e glieffetti distruttivi ci si manifestano sempre di più… Lapriorità è rendere Dio presente in questo mondo…Non un qualsiasi dio, ma quel Dio… che si è rivelatoin Gesù Cristo crocifisso e risorto».Quattro anni fa Benedetto XVI, presentandosi almondo per la sua prima benedizione papale disse,con commovente tenerezza: «Sono un semplice eumile lavoratore nella vigna del Signore…». Sincero efedele, mantiene la parola: non abbandona la “vignadel Signore”, non fugge all’assalto dei predoni. Lavora,esposto a tutti i bersagli, perché le erbe cattive nonsoffochino il grano; all’occorrenza, secondo la parabolaevangelica, pota la vite perché porti più frutto o,pur inseguito da ingenerose critiche, va in cerca dellapecorella smarrita.Si è anche scritto che il Papa è lasciato solo. Maquando? Ogni giorno, in tutto il mondo e a tutte leore milioni di credenti partecipando alla Santa Messapregano, con il Sacerdote, per il Papa. E i giovani gliscrivono: «Non sarai solo a portare la Croce, insiemeci saremo anche noi… Insegnaci ad incontrare Cristo».Nelle mille strade che si incrociano nel labirintodel 21° secolo, al Papa chiediamo che continui ad aiutarcicon la sicurezza che gli deriva dallo Spirito Santo,a percorrere la strada che ci porta a Cristo, oggi, e aifratelli. Il resto non ci fa paura, pur nella sofferenza.«Leforze del male non prevarranno contro la Chiesa» (cf Mt16,19).Nel 4° anniversario del suo pontificato, dai nostriaffezionati lettori e da tutta l’equipe della nostra redazione,il sincero affetto e tanta inesprimibile gratitudinea Papa Benedetto XVI, che l’infinito amore delPadre ha donato alla sua Chiesa e all’umanità, in questonostra travagliata epoca.Per tutti sia una Pasqua serena!❑Confermal’angolodelleil puntocuriositài tuoi fratellinella fede<strong>Don</strong> EmilioZENI

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