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1 - Colle Don Bosco

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chi al cieloDa questa riflessione sulla bellezza diDio, che si manifesta nelle sue creatureed in particolare nell’uomo, nasce spontaneala necessità di educare i giovani aringraziare per il dono della vita e a maimetterla in pericolo; ad apprezzare l’usodegli occhi che sono le finestre dell’animae l’uso della lingua, questo piccolomembro che può diffondere tanto benefino a manifestare le espressioni più altedell’amore, o a fare tanto male. Cosìsi può dire di tutti gli altri sensi, dei qualisentiamo la necessità specie quando vengonomeno, mentre bisogna evitare diservirsene per operare il male.Il gusto del belloAbbiamo urgente, assoluto bisognodi recuperare il senso del bello nella nostravita. La bellezza risulta essere unastraordinaria forza che ci attira versoDio, che è in sé armonia, bellezza, pienezza,verità.Ci pare dunque doveroso aiutare i nostrigiovani a ritrovare il gusto del belloattraverso all’ordine, alla pulizia, all’abitobello, indossato in particolare nel giornodel Signore, mentre una certa moda inquesti decenni ha propagandato il brutto,a partire dall’abito sporco, strappato,scolorito, sensuale. È ora di reagire aqueste mode che allontanano da Dio.L’abito più bello è quello di un giovaneabitato dalla grazia di Dio, con quegliocchi trasparenti come dei laghetti dimontagna, nel quale si può vedere fino infondo. Come è bello da riscoprire questoabito spirituale. <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> è stato capacedi rivestire di questo abito i suoi poveriragazzi ricoperti di stracci. È l’abitodal quale traspare l’anima spirituale etutta la sua vita interiore.Chi salva l’anima salva tuttoContinua <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> richiamando aisuoi giovani la creazione dell’uomo:«L’uomo si distingue da tutti gli altrianimali specialmente perché è fornito diun’anima la quale pensa, ragiona, vuolee conosce ciò che è bene e ciò che è male.Questa anima, essendo un puro spirito,non può morire col corpo; ma, quandoquesto sarà portato al sepolcro, essaandrà a cominciare un’altra vita, chenon finirà più. Se fece bene, sarà semprebeata con Dio in Paradiso, dove godràtutti i beni in eterno, se operò male, verràpunita con un terribile castigo nell’inferno,dove patirà per sempre il fuoco eogni sorta di pene.Badate per altro, o miei figlioli, chenoi siamo tutti creati per il Paradiso, eDio, che è padre amoroso, condanna all’infernosoltanto chi se lo merita per isuoi peccati. Oh, quanto ci ama il Signore,e quanto desidera che noi facciamobuone opere per poterci poi rendere partecipidi quella grande felicità, che tienea tutti preparata in eterno nel Cielo!»La bellezza di Dio si riflette in particolarenell’uomo creato a sua immaginee somiglianza e noi lo vediamo soprattuttonella sua espressione spirituale cheè l’anima. <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong> vedeva le meraviglieche Dio operava nei cuori di tantianimi buoni dei suoi giovani, mentreera angosciato davanti ai pericoli che potevanoincontrare di perdersi. Anche dinotte in sogno, combatteva per loro perla salvezza della loro anima. Ancora pochimesi prima di morire scriveva su delleimmagini: «Chi salva l’anima salvatutto, chi perde l’anima perde tutto».Aiutava per questo i suoi ragazzia meditare sulla vita oltre la morte e apensare spesso al Paradiso e alla felicitàeterna e alla possibilità di perderlo divenendoschiavi dei propri peccati, garanziadell’inferno già in questa vita.Quante persone colte, ricche e potentinon pensano mai alla vita oltre la morte,mentre fanno dei sacrifici esagerati per ibeni di questo mondo. Per loro risuonanoancora le parole: «A che serve guadagnareil mondo, se uno perde la sua anima?»❑i consigli di <strong>Don</strong> <strong>Bosco</strong>per i giovaniL’abito più belloè quello di un giovanerivestitodella Grazia di Dio.15

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