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speciale natale - CHIAIA MAGAZINE

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PRIMO PIANO <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 5FUTUROPiazzaVittoria: il grafico del progetto Gallichi che prevede 420 posti in 2/3 annisto caso si tratta di un parcheggio di relazionead un piano. Si presta anch’essoper vocazione spontanea alla funzione diinterscambio: il parcheggio, infatti, sorgerebbenon distante dalla stazione SanPasquale della Linea 6. Capienza: 250 posti.Costo: 4.500.000 euro. Tempi di esecuzione:2/3 anni.PROGETTO GALLICHISe in calce al piano parcheggi allestitodalla Consulta delle Costruzioni c’è la firmadell’architetto Fabrizio Gallichi, siapure in coabitazione con altri due colleghi,non è certo un caso. Del tormentonesulla sosta negata in città il professionistaè un veterano, temprato da 20 anni di tiroalla fune con gli amministratori locali,patologicamente refrattari ai parcheggi.In testa il chiodo fisso di realizzaregrandi impianti di sosta sopra e sotto ilsuolo partenopeo, Gallichi rilancia adessodue progetti a lui cari e sui quali haparzialmente ricalcato anche le struttureideate per la Consulta. Le due creaturedell’architetto, pensate per Chiaianell’’84 e opportunamente aggiornate,sono un parcheggio a piazza Vittoria eun altro alla rotonda Diaz.Le proposte. Parcheggio interrato "Vittoria":piazza Vittoria è una location canonicaquando si parla di parcheggi undergroundin zona. Ed è l’anticamera allaChiaia dello shopping, del by night edegli studi professionali. Capienza: 420posti. Costo: 7.500.000 euro. Tempi esecutivi:2/3 anni. Livelli: 2. Accesso: lungole aiuole.Parcheggio interrato "rotonda Diaz": lastruttura si sviluppa nel sottosuolo dellarotonda e in quello di viale Dohrn. Lo stalloha dimensioni "importanti". Capienza:600 posti. Costo: 10.500.000 euro. Tempiesecutivi: 2/3 anni. Entrata e uscita: a vialeDohrn. Livelli: 3.Per i due parcheggi vale un valore aggiuntocruciale: la loro funzione di scambiocon le future stazioni del metrò. Il"Dohrn", poi, potrebbe anche servire l’imbarcodegli aliscafi che andrebbe spostato- è l’ipotesi suggestiva - dalla sede attualedi Mergellina alla rotonda Diaz. Dal"dossier Gallichi", infine, spunta un terzoasso: un megaparcheggio nel ventre dellaStazione Marittima da 800 posti ed uncosto di 12 milioni di euro, in grado di sviluppareun forte alleggerimento su tuttala viabilità del fronte marittimo.La tirata dell’architetto. Gallichi non lemanda a dire: "Che sia chiaro: ambientee parcheggi non sono in rotta di collisione.E mediare le due esigenze è persino facile.Lo dimostra la moderna filosofia deiparcheggi adottata a Roma, Siena, Bressanone,Trieste, Barcellona, Parigi, Ginevradove i parcheggi sotterranei li hannofatti anche nel centro storico, conservandoe innovando". Poi una perplessità:"Le procedure di appalto coi soldi pubblicidi solito da noi viaggiano celermente.Quando invece si tratta di assegnare appaltiper fare opere a costo zero (quelle,ad esempio, in project financing dove ilprivato investe e il Comune si limita acontrollare senza spendere), perché i tempisi allungano all’infinito?".PROGETTO ROSISe gli parlate dei parcheggi interrati aChiaia, Massimo Rosi, decano degli architettinapoletani, si indigna. Ce l’ha congli ultrà dell’ambiente, nemici dei parcheggiin centro : "Da anni il Comune èostaggio di un estremismo ecologico chegiudica i parcheggi in centro degli attrattoridi traffico. Basta uno straccio dibuonsenso, invece, per capire che è Chiaiaper sua natura ad attirare le auto visto checi sono negozi, griffes, studi, cinema etc..Il mondo corre veloce, il Comune arrancanella preistoria". Anche Rosi, però, è unultrà, ma del Borgo di Chiaia: al suo quartiere,nel ’94, ha dedicato, in collaborazionecon le "Botteghe dei Mille", un volumecon 12 interventi di riqualificazione.L’opzione che ci interessa riguarda ilparcheggio sotterraneo nella Villa Comunale:un’idea dell’architetto Bruno Palazzo,supervisionata da Rosi.Una soluzione radicale. Parcheggio inVilla: è ipotizzato sotto il viale centrale,da piazza Vittoria alla Cassa Armonica. E’il più ambizioso di tutti: per le dimensionirispettabili dell’opera sotterranea eper la rivoluzione che scatterà in superficie.Presenta due alternative. La prima:a un solo livello con 750 posti. La seconda:a due livelli con 1400 posti. Le principalirampe di accesso e di uscita sono 2:una è prevista alla Riviera di Chiaia (RampeSan Pasquale) e l’altra è localizzata inviale Dohrn (Rampe Caracciolo). Alcunerampe minori sono previste a piazza Vittoria.Capitolo pedoni: il parcheggio saràservito da 7 accessi pedonali presso gli attualivarchi d’accesso della Villa. Il tuttonel rispetto del verde. E il bello viene adesso.Con due colpi di scena in superficie:un sottopasso per il traffico veicolare lungo200 metri in corrispondenza delleRampe San Pasquale (cioè sotto la Rivieradi Chiaia) e un altro uguale in corrispondenzadelle Rampe Caracciolo (cioèsotto via Caracciolo). In soldoni: 200 metridi Riviera e altrettanti di Lungomare,liberati dalle auto, e pedonalizzabili. Cosìla Villa, per 200 metri appunto, potrebbesaldarsi da un lato a piazza San Pasquale/VillaPignatelli e dall’altra al mare.Si vola alto.Piazzale Diaz: su questo sito si concentrano ben tre progettiPiazza Vittoria: prospetto di un parcheggio a due pianiPiazza della Repubblica: già pronto un progetto di fattibilità per un impianto da 250 posti


QUARTIERISSIME <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 6Nuova vita per Palazzo dei VeteraniIL RECUPERO. La struttura alle spalle di via dei Mille, liberata dagli abusivi, saràdestinata a centro per anziani e ludoteca. Rispolveriamo il progetto MazziottiPalazzo dei Veterani: lo scorso21 novembre il grosso complessoedilizio a monte di via deiMille è stato evacuato, non senzapolemiche sull'opportunitàdello sfratto. Lo sgombero dell'edificiodai 10 nuclei familiariche lo occupavano abusivamentedal '94, tuttavia, era ed è lacondizione necessaria perchél'immobile sia finalmente oggettodel piano di riqualificazioneprevisto da numerose deliberedel Comune. Il recuperoarchitettonico e funzionale, infatti,sarà organico all'insediamentodi una ludoteca e di uncentro per anziani, due iniziativedi lodevole spessore sociale: etra le contropartite dell’operazione- come ha chiarito l’assessoreall’Edilizia Pubblica FeliceLaudadio - ci sarà anche il recuperodei numerosi pregi architettonicipresenti nell'immobile.Ma di cosa si tratta, per la precisione?Il plesso attuale è il fruttodi una proliferazione di edifici,sviluppatasi nei secoli. Allaprima secentesca fabbrica su salitaBetlemme si sono, infatti,aggiunti la chiesa di S. Maria diBetlemme (1640) e poi gli altricorpi di fabbrica di S. Maria Apparentesu via Rega e su salita Vetriera:se ne voleva infatti ricavareun monastero domenicano.Alla fine del ‘700 l’edificio di viaRega venne adibito a padiglioneper i veterani di guerra e, poi, ametà ‘800, fu destinato ad ospizioper le vedove dei militari borbonici.In seguito il complessocadde nel dimenticatoio col risultatoche, negli anni ‘50, essoappariva degradato e saccheggiato.L’amministrazione di queglianni peggiorò il quadro, inserendonel contesto già fatiscenteuna incongrua e mostruosatorre destinata ad abitazioni.Degrado su degrado. Nellaseconda metà degli anni '80,finalmente, inversione di tendenza:la giunta Valenzi, infatti,decise il recupero e il riuso delPalazzo dei Veterani e l’abbattimentodella torre. Il progetto diriqualificazione affidato allaFondedile, tuttavia, restò sullacarta. Tra i primi ad inserirsi nelsuccessivo dibattito progettualeè stato Gerardo Mazziotti cheper il sito ha partorito una propostaassai articolata (vedi foto).Essa prevede 1) la demolizionedelle due cortine edilizie su viaRega e su salita Vetriera perchéinsignificanti, 2) la costruzionein via Rega di un palazzo a trepiani per uso abitativo e la realizzazionedi una fascia verde susalita Vetriera, 3) la riqualificazionedei due edifici su salita S.Maria Apparente e su salita Betlemmeper adibirli a scopi sociali,4) un nuovo look per la «torre»da riproporre come strutturacurvilinea di tubi di perspexper ottenere un impatto leggeroe gradevole. Quale che sia, inogni caso, il piano di recupero,l'augurio è un'apertura del cantierein tempi stretti.SANTA LUCIA: LE AUTO «ECCELLENTI»SUL MARCIAPIEDE DELLA REGIONENello scorso numero lo abbiamo documentatocon una foto: le auto «eccellenti» della Regione cheparcheggiano tutti i giorni sul marciapiede, propriodi fronte all'ingresso di Palazzo santa Lucia.Un bell’esempio di disprezzo delle regole. Siamotornati dopo un mese: le auto sono sempre lì. Cosìinsistiamo, dicendo che per i potenti dalla facciatosta non valgono le regole che invece valgonoper i semplici cittadini. Da indignarsi.PARTE LA ZTL: ORARI E GIORNI25 CARRI ATTREZZI PER IL CONTROLLOChiaia, Zona Traffico Limitato fino al 7 gennaio.Dalle 10 alle 21, tutti i sabato e le domeniche, scattail dispositivo sull’asse via Morelli, via Filangierie via dei Mille. E intanto, divieto di sosta dalle 8alle 10, dal lunedì al sabato in p.zza Trieste e Trento,via S. Carlo, via S. Lucia, via Partenope, via N.Sauro e via Cesario Console. Il controllo è affidatoa una task force di polizia e ausiliari del trafficoche avranno a disposizione 25 carri attrezzi.TEATRO SAN CARLO, RITRATTO DEL DIRETTORE D’ORCHESTRAJeffrey Tate sulla cresta del gustoAbita nel cuore di Chiaia, ospite insigne,Jeffrey Tate (nella foto), e sembrane sia proprio contento: c’entrerà qualchecosa anche la suggestione della dimorastorica, a quanto si dice, magari.E’ il direttore principale dell'orchestradel teatro San Carlo (che dirigerà stabilmenteper i prossimi anni), impegnatosempre di più e meglio nella suaproduzione, protagonista a pieno titolodella programmazione della Fondazionein questo autunno ed inverno, soprattutto,con opere e concerti, in cuitra l’altro ha scelto di proporre titolipoco consueti. Da«Paradise und Peri» diSchumann a «Candide» di Bernstein,novità per Napoli, al «Falstaff» di Verdi,inaugurazione della stagione lirica, gradita(per noi) eredità preziosa del suopredecessore Bertini, a pagine di Weill,Britten etc… E’ un gusto, quello di Tate,che incontra quello degli appassionatipiù esigenti e dei curiosi, e degli habituédivenuti suoi fan. Del resto i frequentatoridi stagioni liriche in altrecittà sia in Italia sia all’estero, e magaridi Ravello, lo conoscevano e moltobene, amandolo anche molto, primadel suo debutto napoletano con unosplendido spettacolo di Humperdink.Ed i dischi anche lo avevano fatto conoscereed apprezzare, soprattutto un’edizionedi «Arabella» con Kiri Te Kanawa.Naturalmente piacerebbe che Tatefacesse conoscere quest’opera al SanCarlo, che mai l’ha ospitata fino ad ora,e che magari riprendesse la bellissima«Elektra» con realizzazione di Kiefer,artista che espone alla galleria di LiaRumma, proprio dietro piazza dei Martiri,anche lui cittadino onorario diChiaia, nel suo risvolto molto trendy edautenticamente internazionale.Massimo Lo IaconoACCORDO TRA NUOVE BOTTEGHE DEI MILLE E SAVING GROUP AND PARTNERSLa società che fa «risparmiare» il tempoL’Associazione Nuove Botteghe deiMille ha stipulato una convenzionegratuita con la Saving Group andPartners (ufficio a via Chiaia 37 - tel.081425762), gruppo imprenditorialeche, tra le sue competenze, annoveraquella di offrire la propria consulenzaper ottimizzare i costi dell’impresa.Quante volte capita ai commerciantidi ricevere, più volte al giorno,«seccature» improvvise dai callcenter che propongono offerte ditelefonia fissa, mobile, promozioniinformatiche o, ad esempio, illustrano pacchettiassicurarativi. Il più delle volte, queste chiamaterappresentano per l’esercente un problemasoprattutto perché non ha iltempo di ascoltare e valutare l’offerta.Bene, la Saving Group and Partners,si pone, grazie alla sua esperienzadi consulenza nel settore, tra ilcommerciante e il call center, creandoun filtro che va a tutto vantaggiodell’esercente. Lo sviluppo, dunque,passa soprattutto dal tempo che ilcommerciante e l’impreditore riesconoa recuperare, ottimizzando, pergiunta, anche i costi. Per saperne dipiù è possibile contattare FrancescoComite (nella foto), responsabile Convenzionidella Saving Group and Partners al numero3933372117.


QUARTIERISSIME <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 7Piazza Vittoria, pubblicità regressoIL CASO. Tanti e brutti: i cartelloni promozionaliinvadono il centro. Sconcio urbano autorizzatoIl colpo di mano risale alla scorsaprimavera, ma la polemicanon si attenua, aquistando adessoaccenti ancora più infuocati.Il fatto è che quei «nuovi» maxicartellonipubblicitari, seminatia via Calabritto, via Filangieri epiazza Vittoria (vedi foto), hannograffiato a sangue il cuore diChiaia, innescando sconcerto trai cittadini. Su una cosa, infatti,tutti sono disposti a giurare: ildelicato e irripetibile equilibrioPRIMAarchitettonico e ambientale checaratterizza, ad esempio, la splendidapiazza litoranea è davverooltraggiato. Stupisce il numerodei manufatti che hanno ghettizzatoil bordo-aiuole e i marciapiede,disturba il loro look assolutamenteincongruo col contestolocale, lascia di stucco il posizionamentoche ingombra ilpassaggio. Chiaia storica presa aschiaffoni. Chiaia che non ci stae che protesta. Con l'assessore alRAMPE BRANCACCIO: RIMOSSOIL PANNELLO DEGLI ORRORIL’enorme, fatiscente pannello, adibito alleaffissioni del Comune, non c’è più. Sollecitammola rimozione dello sconcio, apprendendopoi che anche la Municipalità si eraadoperata in tal senso. Nel giro di qualchegiorno la rimozione è stata eseguita per disposizionedel solerte assessore al Decoro Urbano,Elisabetta Gambardella. Ottimo!Decoro Urbano Elisabetta Gambardella,con la società che gestiscela concessione dei cartellonipubblicitari in città, accusatadi esserci andata giù pesante.Come è accaduto? Tutta colpa,sembra, di una delibera di LucaEsposito, all’epoca assessorecompetente. Provvedimento infeliceche ha avuto il suo corso,trasformando piazza Vittoria inun’americanata da videogame.Eredità tosta da gestire per laGambardella che lo scempio diquei superspot di metallo, un po'cialtroni, se lo ritrova sbattuto infaccia un giorno sì e l'altro pure.Sulla faccenda, ad esempio, usanotoni durissimi i responsabilidella Municipalità 1. Senza contarele proteste ai giornali: chepuntualmente rimbalzano sullascrivania dell’assessore. E gioca anascondino la Sovrintendenzache, di solito implacabile, sullaquestione pare si sia ingoiata lalingua. Potenza del business? Odormita delle istituzioni?DOPOIL RICORDOIL GENTILUOMODEL CIOCCOLATONel tepore della sera, in un mercoledìancora ebbro d’estate, le noci e le ghiandedi cioccolato e biscotto, i cioccolatini nudie ripieni, i prelibati coppetti, le uova inghirlandatee la cioccolata foresta hanno perso il loro papà. Il 15 novembreGiuseppe Maglietta, il gentiluomo del cioccolato, il timonieredella gloriosa industria artigianale Gay Odin, ha lasciato, con laconsueta discrezione, il suo paradiso di magie per raggiungerne unaltro. Prima della sera, prima dell’ultimo abbraccio, è giusto ripercorrerela vita di Maglietta, dolceamara come il cacao. Napoletanodi nascita, romano d’adozione, toccato dal talento dell’impresa e delsogno, trova immediatamente il destino a tendergli un’imboscata: aLacco Ameno, nel cuore dell’infanzia, la poliomielite ferma le suecorse nel prato. Le circostanze avverse, sosteneva il poeta, rigeneranol’artista. Così avviene: un’altra corsa stava per iniziare. Fatica, sogni,studi, speranze: Maglietta si laurea a Roma in Giurisprudenza ma,quasi subito, appende il diritto al chiodo e animato da una costruttivaambizione, ritorna a Napoli. Qui scopre l’incanto di Gay Odin.Chiamato dagli zii - fuoriclasse della ristorazione che avevanorilevato la fabbrica del cioccolato dai piemontesi belli e cocciutiIsidoro Odin e Onorina Gay - inizia un nuovo corso di laurea chetanto sarebbe piaciuto agli eroi di Tim Burton. Corsi accelerati disogni fondenti e incantesimi al latte gli vengono fatti dal vecchiomaestro Isidoro, dal quale Maglietta apprende i segreti di un’arte dirara intensità. La favola è tratta, la poesia si scrive con il cacao: conl’avvocato al timone, Gay Odin decolla: nove negozi a Napoli e uno aiParioli nella indimenticata Roma. Fioccano, così, le richieste da tuttoil globo: tutti vogliono conoscere i frutti di quell’inconfondibilegiardino di delizie tra sapori antichi e odori d’infanzia.Se gli dei bevono l’ambrosia, gli uomini mangiano i cioccolatini GayOdin. Maglietta, sognatore senza interruzioni, lo sapeva. In unarecente intervista rilasciata a Giuliana Gargiulo aveva confessato:«Voglio che i miei figli continuino a fare il mio lavoro e che soprattuttola fabbrica non cambi mai». Dopo quella sera, dopo l’ultimacarezza, a via Vetriera, cuore storico dell’industria artigianale, lamoglie Marisa, i figli Dimitri, Sveva e Davide lavorano più di prima.C’è un gran fermento in fabbrica. Qui, non cambierà nulla.Massimiliano de Francesco


QUARTIERISSIME <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 8Cervantes, la Spagna sul golfoCULTURA. A via Nazario Sauro, nella nuova sede, l’istituto apreil suo mondo agli incontri letterari. Ecco gli eventi in cartelloneANTONELLA CARLOCon questo numero parte il nostroviaggio tra gli istituti culturalidel quartiere Chiaia. Primapuntata: Istituto Cervantes.A gennaio 2007 il Grenoble.Ahora sí! Inaugurata lo scorsoottobre, la sede dell’IstitutoCervantes a via Nazario Sauro ègià, da sola, un invito ad impararelo spagnolo: i corridoi bianchie dritti, le allegre porte rosso fuoco,le finestre limpide che si affaccianosul nostro golfo, mandano,nella loro immagine complessiva,un preciso e significativomessaggio. La cultura ibericaè suggestiva come questo paesaggio,è ridente come i colori diquesto istituto: chi vuole conoscerladeve varcare la soglia, cercandodi interiorizzare un’ispirazioneed una filosofia, primaancora delle regole grammaticali.Lo sa bene José Vicente Quirante(nella foto), direttore del Cervantes,orgoglioso del rilancio edel prestigio nazionale (ed internazionale)dell’istituto: e la sedePER SAPERNE DI PIÙChi vuole imparare lo spagnolo può seguire i corsi annuali oquadrimestrali, sino ad arrivare agli intensivi. Le lezioni possonoassumere carattere «generale», ma ci sono anche indirizzi «speciali».A fine ciclo, è possibile conseguire il diploma di spagnolocome lingua straniera (D.E.L.E.). E, per chi studia al Cervantes, unasorpresa: un viaggio a Madrid sorteggiato tra gli allievi dell’istitutoPer saperne di più: www.napoles.cervantes.esnapoletana, con i 1400 mq di superficie,con la ricca biblioteca,l’auditorium e lo spazio espositivo,può ben dirsi un fiore all’occhiellodell’organizzazione iberica.Eppure, la vera particolaritàche, secondo Quirante, distingueil Cervantes dalle altre scuole dilingua, è che qui «nonsi diffonde la culturadi un paese, ma la culturain spagnolo. Pertale motivo, diamospazio ad artisti di diversanazionalità, argentini,colombiani,cileni: sono amici edospiti, che ci riportanomusiche, colori,suggestioni di paesilontani geograficamente, vicininel bagaglio emotivo ed ideologico».Nel corso degli anni, dal 1991 sinoad oggi, il Cervantes ha maturatouna precisa politica culturale:sin dalla nascita dell’Istitutoa via san Giacomo, poi conil suo trasferimento a piazza Vanvitelli,si è cercato sempre di favorirela partecipazione attiva deglistudenti, non semplicementelimitata all’orario delle lezioni.La bellezza della nuova (ed unica)sede di via Nazario Sauro ha permessodi puntare, ancor di più, suuna straordinaria stagione dieventi: accanto ai tradizionali corsidi lingua, ecco un viaggio curiosoe multiformenel cinema, nella letteratura,nelle canzoniin spagnolo. E se gliappassionati di Artesplásticas y arquitecturatroveranno nelle mostree nelle installazionipane per i lorodenti (da non perderela personale della pittriceMenchu Limas,in programma sino al 26 gennaio),i cinefili potranno riscoprirealcune pietre miliari, difficilmentereperibili sul mercatonazionale: il Don Chisciotte diMaurizio Scaparro, il Don Juan enlos Infiernos di Gonzalo Suàrez edil Don Juan mi querido fantasma diAntonio Mercero. La sezione degliincontri letterari, intitolataNon solo Don Chisciotte, sancisce unprofondo legame con la culturanapoletana: dopo aver tradotto,con la sua casa editrice Partenope,i testi di Montesano e La Capria,José Vicente Quirante decide diospitare, al Cervantes, Peppe Lanzetta,Erri De Luca, Antonella Cilento.I napoletani rileggono glispagnoli: la poesia è, infatti, poliglotta.1. ContinuaL’ESPERTOdi LUCA LANERIREVISIONE ESTIMI CATASTALITRA AUMENTI E RICORSITra le misure adottate dal Governo Prodi per aumentare gli introitifiscali, con il decentramento del Catasto ai Comuni è arrivatoanche l'adeguamento dei valori catastali a quelli di mercato, conconseguente aumento dell'ICI. Negli ultimi mesi i cittadini hannovisto prima l’aumento delle imposte di registro e catastali, poi l’adozionedel principio generale di esenzione IVA per le società, e nonultimo gradito regalo di Natale la maxi-stangata sull’ICI con ulteriori edirette ripercussioni su cessioni, locazioni e successioni. Al momentorisulta che sono stati spediti dall’Agenzia delle Territorio circa 150milaaccertamenti catastali contenenti vertiginosi aumenti della renditacatastale (in alcuni casi l’aumento è del 90-100%) per quegli immobilicui il relativo classamento è stato ritenuto dall’Agenzia del Territorio«non aggiornato ovvero palesemente non congruo rispetto a fabbricatisimilari e aventi medesime caratteristiche». Non si tratta di un aggiornamentogenerale degli estimi catastali ma di un allineamentoparziale e limitato solo ad alcuni immobili (quelli ubicati nelle microzone«anomale») per i quali, ai sensi del comma 335 della legge n.311/2004, il rapporto tra il valore medio di mercato e il corrispondentevalore medio catastale ai fini dell'applicazione dell'imposta comunalesi discosta «significativamente dall'analogo rapporto relativo all'insiemedelle microzone comunali». Così tantissimi proprietari di immobilihanno ricevuto dall’Agenzia del Territorio avvisi di accertamentocatastale e quindi l’aumento delle rendite catastali. Ora, se si consideraanche il prossimo vertiginoso aumento delle aliquote ICI 2007 cheil Sindaco Iervolino ha in programma di attuare per aumentare leentrate comunali, si stima che nella maggior parte dei casi le imposteche gli stessi dovranno versare si triplicheranno. L’accertamento conl'avvenuta revisione degli estimi catastali può essere impugnato conricorso alle Commissioni Tributarie competenti entro 60 giorni dallanotifica considerato che sono: ignote le modalità di rilevazione deivalori medi e della metodologia dei sistemi di rilevazione; sconosciutigli atti di trasferimento monitorati e rilevati; diversi e quindi iniquisono stati i trattamenti di valutazione degli immobili pur ricadentinelle stesse microzone oggetto di rilassamento.


DIARIO DELLA MUNICIPALITÀ 1 <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 9Le Municipalità? Sportelli del ComuneRIFORMA BLUFF. Serpeggia lo scontento tra i governi di quartiere. Senza uffici,senza servizi, senza deleghe, senza denaro: il decentramento resta nel cassettoSussurri da Palazzo San Giacomo.A Bruno Terracciano(nella foto) quella delega fa venirei sudori freddi. Da quando, seimesi fa, è diventato assessore alleMunicipalità, una domandalo morde ai polpacci: è vero cheora i governi di quartiere contanomeno di zero? E così si è divoratoil Regolamento delle Municipalità,ha ascoltato, litigato,proposto, e alla fine si è fattoun quadro. Che, dicono, è desolante.E se i presidenti di quartieretuonano di riforma svuoltata,Terracciano allarga le bracciaed invita alla calma. Ma intantoha già ammesso alcuniclamorosi scivoloni della riforma.Tra le promesse sballate c’era,ad esempio, quella sugli «assessorini»di quartiere: deciderannointerventi, gestiranno risorse,si diceva. E adesso la retromarciaquasi ufficiale: noncontano un tubo. Duro, insomma,per lui fare l'avvocato d'ufficiodi una riforma sotto accusaanche per altre mille ragioni.Le municipalità avranno autonomiaeconomica e funzionale,avranno un ufficio di ragioneria:anche questo si spergiurava.Ma di tutto si parla menoche di denaro e di nuovi uffici.Le Municipalità approvano progettie realizzano lavori di manutenzione,sancisce l'articolo18 del Regolamento: fantastico!Ma sulla carta. Già perché quelloche sta marciando è solo la riorganizzazionedi una cosa chegià esisteva: uffici e sportelli peri cittadini. Governi di quartiere?Dieci piccole filiali burocratiche,piuttosto: come in passato.La Municipalità non può spostareneanche un mattone senon lo chiede a chi conta. Pacco,doppio pacco, contropaccotto.Non incassa senza reagireAlfonso Brancaccio, assessoreal Decentramento della Municipalità1, che solleva una questionetecnica cruciale: «Anchese ricevessimo risorse, saremmonell’impossibilità di spenderedato che per le Municipalitànon sono stati predisposti organigrammiamministrativicontabiliche ci colleghino agliuffici del Comune».BATTAGLIE BIPARTISAN: PIAZZA SALVATORE DI GIACOMOUn giro sulla giostra del degradoNella missione di riqualificazione del territorio della Municipalità1 rientra piazza Salvatore Di Giacomo a Posillipo,uno dei tanti siti da recuperare che mette d’accordo maggioranzae opposizione. In uno dei recenti sopralluoghi - trai presenti i presidenti delle Commissioni Urbanistica e Ambientedi quartiere - si sono riscontrate situazioni di degradodi indubbia gravità: aiuole in pessimo stato, viali sporchi,una fontana senza acqua e ormai senza leoni e lo scempiodella giostra. Sì, una giostra (un particolare nella foto) cheè un monumento all’obbrobrio, con i fili elettrici tra gli alberie cementificazioni sospette. Uno scempio «autorizzato».Perché il Comune non interviene?VIA BAUSAN: PROTESTA DEI RESIDENTI PER L’ISOLA NEGATAChiosi: è l’ora di pedonalizzareSegnalammo le aspettative deluse dei residenti e commerciantidi via Bausan, che dall’aprile 2004 attendono,nel tratto compreso tra via S. Teresa e via V. Colonna, l’applicazionedell’ordinanza di pedonalizzazione, purtropporimasta sulla carta. Il presidente della Municipalità 1Fabio Chiosi ha scritto testualmente all’assessore alla MobilitàGennaro Mola: «Continuano a verificarsi gravi problematichenel tratto in questione. La sosta selvaggia bloccadi fatto la strada con conseguenze ben immaginabilianche in termini di ordine pubblico e di tutela dell’incolumitàdei residenti». Chiosi conclude sollecitando all’assessoredi provvedere alla pedonalizzazione.BREVISSIMETACCUINO ASSEMBLEAREA novembre il Consiglio della Municipalità 1 si è riunito4 volte. Seduta del 7.11: seminario sul decentramento (2assenti:1 di magg. e 1 di opp.). Seduta del 16.11: dedicataai problemi della sede (5 assenti: 2 di magg. e 3 di opp.).Seduta del 21.11: approvato un ordine del giorno sul recuperodel Molosiglio (6 assenti: 4 di magg. e 2 di opp.).Seduta del 23.11: dedicata al problema delle installazionipubblicitarie (4 assenti: 1 di magg. e 3 di opp.).VIA TASSO: QUELL’INCROCIO MALEDETTOIl consigliere ds Marcello Matrusciano della Mun. 1 haproposto, nella seduta della Commissione Mobilità del17.11, l'installazione di un impianto semaforico per risolverel'emergenza traffico all'incrocio tra via Tasso e c.soVittorio Emanuele: lo snodo, infatti, è attualmente sprovvistodi segnaletica stradale e sono frequenti gli ingorghi.VIA CARAVAGGIO, ASPETTANDO LA ROTONDALa Commissione Mobilità della Municipalità 1, presiedutada Mario Mele, ha una proposta per risolvere il nodotraffico nell’incrocio critico tra via Manzoni, via Caravaggioe corso Europa: posizionare una rotonda al centrodel trivio per facilitare il flusso traffico. Si sta valutandola fattibilità tecnica del provvedimento.RIQUALIFICAZIONE GIARDINI MOLOSIGLIOIl 21 novembre, il Consiglio di Municipalità ha approvatoall'unanimità un ordine del giorno sulla riqualificazioneglobale dei giardini del Molosiglio. Il documento,a cura della Commissione Urbanistica (presidente AlessandraLancellotti), evidenzia il degrado del verde, dellafontana e del campetto sportivo ridotto a parcheggio, ela scarsa illuminazione . Si mira a recupero e recinzione.L’INIZIATIVA «PORTA I NONNI A TEATRO»Con due rappresentazioni teatrali («Le due donne del fantasma»e «Il matrimonio di Pulcinella») è decollata, il 7 dicembre,al Teatro Tasso, l'iniziativa «Porta i nonni a teatro».E’ il primo appuntamento di una programmazioneteatrale dedicata a nonni e nipoti, promossa dall'assessorealla Scuola e Cultura della Municipalità 1 Vittoria Marianiper conciliare cultura e sociale.


INFORMAZIONE PUBBLICITARIARiformed, il futuro è nell’innovazioneIl professore Salvatore Esposito De Falco, responsabile della società di consulenza,illustra le offerte del suo team per favorire le sinergie tra imprese e UniversitàIncontriamo il professore SalvatoreEsposito De Falco (nella foto), professoreuniversitario associato di Economia eGestione delle Imprese dell'Università diRoma La Sapienza, nonché responsabiledella Riformed s.r.l. (Ricerca e Formazionenel Mediterraneo), nella sede dellasocietà in via Cumana, adiacente a piazzaLala, per un'intervista sulle attività diun'impresa che si è già distinta per l'efficaceazione di coordinamento tra imprese,Università e Centri di Ricerca nazionali.Un nodo cruciale da sciogliere, perlo sviluppo economico della nostracittà, è la scarsa informazione suifinanziamenti alle imprese e sullaricerca cofinanziata, anche a causadella difficile collaborazione traimprese e Università. Quale funzionesvolge, in tal senso, la Riformed?Vorrei precisare, innanzitutto, che lanostra mission è quella di ideare Progettidi Ricerca industriale finalizzati a migliorarei livelli di competizione e di innovazionedelle imprese. In quest’ottica, la Riformedassiste le imprese nel difficile compito didistricarsi nella burocrazia dei contributipubblici a sostegno della ricerca, dellaformazione, dello sviluppo e dell'innovazione.Cerchiamo di farlo nella manierapiù efficace possibile, soddisfacendo leesigenze degli imprenditori locali.Quali sono i clienti che si rivolgonoalla Riformed?I nostri clienti sono abbastanza eterogenei,comprendendo imprenditori dipiccole e grandi aziende campane, maanche nazionali e internazionali, nonchéimportanti strutture Universitarie e Centridi Ricerca Pubblici. D'altra parte, è dal2002 che la Riformed svolge questaattività, operando nel settore dei servizialle imprese ed agli enti pubblici di ricercaed infatti è accreditata presso l'AnagrafeNazionale della Ricerca.Volendo essere più precisi, unimprenditore che si rivolge a voi inche modo viene sostenuto dallavostra attività?La formula da noi promossa è quella dellaconvenzione (anche con l'ente di ricercao con l'impresa pubblica). In genere,assicuriamo un monitoraggio finalizzatoalle necessità dell'ente convenzionato,informandolo in maniera costante delleopportunità da cogliere in merito afinanziamenti e contributi nazionali riguardantil'innovazione e la ricerca scientifica.Dopodiché, una volta individuata latipologia di finanziamento più coerentecon gli obiettivi del cliente, si fornisce unavalutazione analitica del bando individuato,assistendo il cliente nell'individuazionedel partner industriale e/o commercialecon il quale sviluppare il progetto diricerca e sviluppo.La vostra attività di sostegno siconclude con l'individuazione delbando e dei partner necessariall'attuazione del progetto?Assolutamente no! La Riformed affianca esovraintende il gruppo di lavoro creato,predisponendo la necessaria modulistica(scientifica e amministrativa/contabile),valutando la corrispondenza del progettoai criteri specificati nel Bando e supportandonela presentazione. Infine, quando ilprogetto è approvato, partecipiamo, con ilnostro team di consulenti e collaboratori,alle attività progettuali, fornendo l'assistenzatecnica e scientifica, fino a quando nonsi raggiungono gli obiettivi prefissati. Nelrispetto della L. 196/03, seguiamo consolidateprocedure a garanzia di un elevatostandard di qualità ed a tutela della sicurezzae della privacy nel trattamento deidati clientelari. Il più delle volte, è importantesottolinearlo, la Riformed partecipaalle attività di ricerca: è un esempio ilprogetto SIVI (sui DSS) e quello EmissionTraving (sui meccanismi di Kyoto).Per assicurare una così ampiagamma di servizi, evidentementela Riformed dispone di un numerosoteam di professionisti.Proprio così.Allo stato, la struttura sicompone di sei ricercatori (laureati ineconomia e commercio, ingegneriagestionale, scienze bancarie e politiche) edi una segretaria d'azienda. Il lavoro delteam è supervisionato da Marco Pellicano,professore ordinario di Strategied'Impresa dell'Università di Salerno, ecoordinato da me, godendo, all'occorrenza,del supporto di numerosi consulentilocali e nazionali. Sono proprio le elevatecompetenze maturate dal gruppo dilavoro, le relazioni con i nostri partner e,soprattutto, la scelta di operare in unanicchia di mercato in cui sono attivepoche strutture specializzate, che ci hannoconsentito di raggiungere in pochi anniricavi pari a circa 250mila euro.Ci vuol dire qualcosa anche sullastruttura e sulle attrezzature?Senz'altro! La società usufruisce delle piùmoderne attrezzature informatiche,disponendo di 10 postazioni di lavoro(integrate e gestite da un server medianteuna LAN), ciascuna delle quali connessaad internet su banda larga. Inoltre, lanostra attività si configura come unprogetto in cui non solo si assistono leimprese a fare ricerca, ma si fa direttamentericerca. La biblioteca, con più di1000 volumi, e la fornitissima emerotecarappresentano un esempio della nostraspiccata propensione alla ricerca.Quali prospettive di sviluppo siprevedono per la Riformed?Innanzitutto, nel giugno 2007 pubblicheremouna rivista on line a carattere semestrale,dedicata agli imprenditori ed aicolleghi del raggruppamento di Economiae Gestione d'Impresa, sul tema dellacompetizione globale.La rivista sarà disponibile sul nostro sito,www.riformed.it, attualmente in fase diallestimento, ed i suoi fruitori potrannoconsultare, su richiesta, anche la nostrabiblioteca. Infine, è in programma losviluppo di una serie di progetti di ricerca,cui Riformed parteciperà direttamentecon altri partner.Antonio BiancospinoLA MISSIONEDELLA RIFORMEDContribuire allo sviluppo ed alladiffusione dell’innovazione attarversola ricerca applicata, favorendole sinergie relazionali tra lacomunità scientifica e accademicaed il mondo imprenditoriale.SERVIZI OFFERTIAssistenza (ante e post) al conseguimentodi agevolazioni finanziariealle imprese industriali e commerciali(ex L. 488/92 industria,turismo, servizi e commercio; exL. 215/92, L. 598/94, etc…);Assistenza (ante e post) al conseguimentodi agevolazioni finanziariealle attività di ricerca applicata(L. 297/97, 1105/02);Progettazione, implementazione esviluppo di programmi di ricercaindustriale e sviluppo pre-competitivo;Assistenza al conseguimento diagevolazioni a valere su finanziamenticomunitari (VI ProgrammaQuadro, e-content, e-Ten, ecc.) enazionali (F.I.T., F.A.R., P.I.A., FinanziamentiNazionali e Regionali);Attività di Formazione (progettazione,organizzazione e coordinamentodi attività formative);Studi di Fattibilità, Business Plan edelaborazioni di Piani di Marketing;Tutoraggio delle nuove imprese(start-up).COME CONTATTARCISede legale e operativa a viaCumana, 9 (80125 Napoli).Telefono/Fax: +390815934234 /+390815938167e-mail: info@riformed.itsito: www.riformed.itIscrizione Reg. Imprese NAn°679260 (REA)Iscrizione Anagrafe Naz delleRicerche n° 53490GKAIscrizione Unione Industriali NAn° 20/003825P. IVA 07919970637


chiaiamagazineSAPERVIVERESOCIETÀ • COSTUME • RELAX • MOVIDA • EVENTI • CURIOSITÀ«Natale a Napoli»: eventi e cartolineKERMESSE. Tutto quello che c’è da sapere sulla festa della Run Comunicazione.Concerti, carri e presepi viventi. E un gradito ritorno: la pianta in via AlabardieriLAURA COCOZZATorna anche quest’anno a rallegrarele festività nataliziela kermesse d’arte, cultura eintrattenimento «Natale a Napoli».Un itinerario a tappe chesi dipana attraverso la città eche a Chiaia avrà il suo fulcroprincipale, con tante iniziativeper adulti e bambini. Diecigiorni (dal 14 al 24) ricchi diappuntamenti che traformerannole strade napoletane inun inedito palcoscenico a cieloaperto oltre a coinvolgere teatri,scuole, locali e negozi. Mattatoredella festa sarà, neanchea dirlo, Babbo Natale, che allaguida della sua slitta e in compagniadegli elfi, di Paperino,Minni, Topolino, Pippo e ditanti altri personaggi nati dallafantasia di Walt Disney, distribuiràdoni ai passanti. Il «papàdelle nevi» comparirà pressocchètutti i giorni, dalle 18 inpoi, e le domeniche anche inmattinata. E c’è da scommettereche scatterà la caccia allacollezione per le spiritose cartolined’auguri nate dalla collaborazionetra il fotografo SalvioParisi e la Run Comunicazione.Sfiziose assai perchè reinterpretanoin chiave nataliziale immagini tipiche della napoletanità.Una per tutte, il«Babbà Natale», ovvero il dolcenapoletano per eccellenza contanto di berretto di SantaClaus. Chi avesse un debole pergli auguri virtuali, potrà anchescaricare i simpatici bigliettinatalizi dal sito www.<strong>natale</strong>anapoli.com,dove sarà pubblicatoanche il programma completodegli eventi. Insomma,anche per questa seconda edizione,l’intraprendente gruppodella Run Comunicazione,capitanato dai fratelli Alessandroe Andrea Cannavale,ha sfornato un invidiabile carnetdi iniziative per una manifestazionericca di sorprese.Anche quest’anno l’evento èstato realizzato in collaborazionecon l’assessorato al Turismodella Provincia, l’assessoratoai Beni Culturali e Turismodella Regione e il Comunedi Napoli. Ed ecco, di seguito,una selezione degli eventi inprogramma.Venerdì 15, alle ore 20.30, grandebutto con il Burraco di Nataledi Chiaia Magazine: il ricavatosarà devoluto in beneficenzaall’Ospedale Pausilipon.Tutti i particolari nell’articoloa pagina 14.Sabato 16 un evento davverogradito per tutto il popolo diChiaia: ritorna al suo posto lamitica pianta che con le suefronde ombreggiava via Alabardieri,costituendo uno storicoe suggestivo scorcio dellazona. Strappato anni fa dallaA sinistra: una delle cartoline dell’evento. Sopra: il carro della scorsa edizione.sua sede dal passaggio di uncamion, l’esemplare è stato recuperatonel vivaio comunalee sarà reimpiantato in loco edecorato con luminarie natalizie.L’appuntamento è per leore 10.Sempre sabato inizia l’esibizioneitinerante dei Damadaka,un gruppo folk che riproponela più genuina tradizionemusicale meridionale del periododi festa, con strumentitipici. I musicisti sono MicheleArpa, Dario e Daniele Barone,Margaret Ianuario e GiovanniSaviello. Il gruppo replicheràanche le sere successive,a partire dalle 18,30, intutto il quartiere.Altra chicca di sabato 16 è poila presenza sulle scale di via Filangieri,del coro di musica etnicaNon solo gospel, nato dall’ideae dalla passione per lamusica di Simona Guida e MarioPaduano. L’ensemble ècomposto da 16 coristi e 4 strumentistied esegue un repertoriodi standard della musicagospel, riarrangiati in chiavemoderna, ma anche brani delrepertorio pop internazionale.Lunedì 18 inaugurazione inmattinata, nel cortile dellascuola media Tito Livio, in largoFerrandina, del tradizionalepresepe vivente allestito e interpretatocon entusiasmo epartecipazione dagli alunni edai professori dell’istituto.Venerdì 22 sarà il momentodel Coro Polifonico Universitario.Dalle 19,30/ 20,00 si esibiràuna formazione di circa 70elementi, composta da studenti(napoletani e stranieripartecipanti al progetto Erasmus),da professori universitarie da personale non docentedelle cinque università di Napoli.Tutti uniti dalla comunepassione per la musica e per ilcanto. Direttore del coro e direttoreartistico è il maestroAntonio Spagnolo.Sabato 23 l’evento s’intitola«Piccole stelle cantano»: infattii protagonisti dell’esibizionecanora, prevista per le ore 12sulle scale di via Filangieri, saranno40 bambini vestiti da angioletti,preparati e diretti daMarina Tripodi, responsabiledel Centro della Voce. In repertorio,naturalmente, celestialimusiche natalizie.Nella stessa giornata, intornoalle 19,00, altre due performancemusicali in piazzettaSanta Caterina e dintorni. IRaoul & Three Swing Orchestraeseguiranno sonorità deglianni ‘40 e ‘50 in chiave moderna.The Voices’ Box, invece,si produrranno in una suggestivaselezione di gospel, soul,R’n’B, jazz e black pop.L’appuntamento clou di sabato23 è fissato per le ore 20,30 colconcerto natalizio di Lino Cannavacciuolo,violinista virtuosoe compositore di talento, affascinatodalla sperimentazionee alla continua ricerca dinuovi linguaggi musicali.Singolare lo scenario delloshow, non a caso ribattezzatoper l’occasione «villaggio S’-Move»: la ribalta infatti sarà costituitadal cortile della scuolaelementare Carlo Poerio cheaprirà i cancelli collegandosispazialmente agli ambienti delnoto ritrovo della zona.Domenica 24, infine, un graditoritorno sulla scena napoletana:tocca infatti ai Neri perCaso, l’affermato gruppo di vocalistcampani, salire alle 12,30sul palco allestito in piazza deiMartiri.La band è nota per il suo mododi cantare, cosiddetto «a cappella».Vanta al suo attivo numerosisuccessi tra cui il gettonatissimo«Le ragazze», maanche alcune esperienze al Festivaldi Sanremo.Durante le loro esibizioni i «Neriper Caso» propongono anchealcune grandi cover del pop italianoe internazionale (adesempio: «Donne» di Zucchero,«Centro di gravità permanente»di Franco Battiato e «Jamming»di Bob Marley).L’evento napoletano sarà anchel’occasione per presentare alpubblico i lavori più recenti tracui i brani dell’album «Angeloblu».


SPECIALE SHOPPING <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 12Per chi sogna la griffe sotto l’albero, Chiaia è il luogo Accessori inaccessibili? Non sempre. Abbiamo esploratoideale per salire sul treno dei desideri. Dai giganti del le soluzioni estreme: da quelle più abbordabili a quellefashion grandi e piccoli oggetti cult, idee raffinate e d’èlite, dai 100 euro all’infinito. In entrambi i casi uncreazioni senza tempo, sfilano nelle vetrine in festa. capolinea garantito: la garanzia di assicurarsi lo stile.a cura di LAURA COCOZZAfirmeNatale grandiDAMIANICARTIERNEL SEGNO DEL LIBERTYC’è tutto lo spirito e la magia «fin de siècle» in questi diamanti taglio«rosa olandese» protagonisti della nuova collezione «Juliette» di Damianicomposta da vari tipi di ciondoli, orecchini, anelli e bracciali inoro bianco. Gemme che paiono sul punto di sbocciare contornate daleggeri semicerci, per un effetto che abbina suggestione d’Oriente e leggerezzaliberty. Prezzi a partire da 3450 euro.È in acciaio satinato la penna a sfera disponibile anche in versione dataschino e in lacca nera e bluette (150 euro).LA DOÑA FATALE E I SUOI COCCODRILLISeducente e deliziosamente fatale come la donna chel’ha ispirata: è «La doña», collezione che Cartier dedicaa Marìa Félix, attrice messicana per la quale creò ilfamoso collier con i coccodrilli. Ora l’impronta dell’animalee lo splendore della sua musa rivivono negli orologiin oro giallo (12500 euro) e rosa (17.900) e negli anelliin oro bianco e giallo (2760).È da collo il foulard Gavroche (120 euro) di soggetto animaliersu cui poggia la penna a decoro Doppia C (193).GUCCIFENDIIL PIUMINO DIVENTA BORSALa celebre Fendi Spy bag si reinventa in versione antifreddo e sale sul podio delle «wish list»invernali delle collezioniste. Una limited edition realizzata in collaborazione con Monclerche ricorda lo storico piumino da neve. Disponibile in nero, verde e rosso (1470 euro).Piccoli accessori facili da portare: sono i classici Fendi Monogram Zucca in tessuto di cotone.Per dare un tocco di stile anche alla tenuta più sportiva. Cappello (75 euro) portafoglio (170)portatutto piccolo (110) e grande (95), portachiavi (75), cintura (200).GLAM E SOLIDARIETÀVery glamour: è la versionegold della classica «Positano»che fa parte della linea crociera2007 (2.390 euro). Per ladonna grintosa e mondana.Da abbinare con gli occhialianni ‘70, sempre Gucci.Dedicata all’Unicef, invece,la collezione natalizia compostada 15 prodotti caraterizzatidal tipico nastro rossoverde Gucci: ciondoli, portachiavi,foulard, porta trucco.Fino al 31 dicembre il20% delle vendite di questioggetti sarà devoluto a sostegnodei bambini resi vulnerabilio orfani dall'Aids.Prezzi a partire da 110 euro.


HERMÈSDAL MITO KELLY AI SEGNALIBRI VARIOPINTILa leggendaria Kelly continua a sorprendere e a mietere fashionvictims. L’ultima versione è in struzzo a tre colori:arancio, rosso Hermès e rosso vivo. Il prezzo (9.630 euro)ne giustifica la limitata disponibilità in boutique econtribuisce ad accrescere il mito di una borsa entratadi diritto nella hit delle bag più ambite.Sono allegri e divertenti gli animaletti in cuoiolavorato ad intarsio del variopinto zoo di Hermès:segnalibri e portachiavi con catena in argentoa forma di panda, coccodrillo, lumaca,ranocchia... A partire da 85 euro.HOGANROCK GUITARSi chiama Guitar Bag ed è l'ultimacreazione di casa Hogan:una sacca ispirata alla cassaarmonica di una chitarra lacui attaccatura ha la formasagomata ad H, simbolo delmarchio. Realizzata in nappalucida con manici in vitellostampato cocco, laborsa è dotata di unalunga cinghia removibiledouble face, dascegliere fra più varianticolore e materiale,intercambiabilifra loro. Prezzo: 730 euro.Adatta alle sere di festa la cinturascout in cavallino lucidocon inserti di vernice tone-surtone.Prezzo 160 euro.<strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 13LONDON HOUSEPRADACOLORE AVANTI TUTTAÈ il colore il nuovo «statement» di Prada: lo si deduce osservandola vetrina del nuovo monomarca inaugurato in via Calabritto7, dedicato alle collezioni femminili. Emblematichele borse in tessuto di nylon goffrato, manico e dettagli in cervodella linea Primavera Estate 2007. (860 e 1050 euro).Sempre raffinati, gli storici quaderni del marchio ora propostiin Saffiano Stampa Battaglia, ispirata al dipinto di PaoloUccello «La battaglia di San Romano» (150 euro).LO STILE SU MISURALusso al maschile nel segno della sartorialità partenopea: la London House di Mariano Rubinacciè una delle mete favorite per gli estimatori della «giacca alla napoletana» (impossibilestabilire un prezzo standard, poichè dipende dal tessuto scelto).Ma attira anche chi è alla ricerca di accessori dall’impronta <strong>speciale</strong>. Come una cravattasette pieghe confezionata su misura scegliendo tra una miriade di tessuti esclusivi (140euro), oppure una coppia di gemelli in madreperla e oro (180 euro).TOD’SLUSSO IN VIAGGIOPer il prossimo Natale, Tod's presentauna linea di accessori pensatiper il viaggiatore di lusso.Veri e propri oggetti del desiderio,da regalare agli altri o a séstessi. Come il Cabin Kit: una sofisticatacoperta in cachemire,pantofole in cavallino e mascherinain pelle. Puro lusso alprezzo di 1500 euro.Dedicata agli amanti delle nuovetecnologie la serie di piccoliaccessori in pelle che comprendetra gli altri il porta I-Pod contracolla in vernice nera (140 euro)e il phone strap (80 euro).Classici con brio i gemelli (60 euro).VUITTONLO SPECCHIO DELLE BRAMEPer accendere l’abito da sera di riflessi argentati especchiarsi nei suoi giochi di luce, ecco l'abbaglianteriedizione della icon bag di Louis Vuitton: la SpeedyMonogram Miroir realizzata per il defilé Autunno Inverno2006/07 in vinile specchiato e con il monogramma in rilievo.Prezzo 890 euro.Un accessorio divertente e multiuso, la bandana in seta inMonogram multicolor, che si presta a svariati modi di utilizzo (fascia percapelli, cintura, foulard da annodare sulla borsa...). 84 euro.Da Hermès a lezione di nodiPer una sera la boutique Hermès di via Filangieri si è trasformata in uninsolito set fotografico. Insolito, allegro e decisamente mondano. L’occasioneè nata dalla presentazione del nuovo carrè «Monsieur et Madame»,novità della collezione Autunno Inverno 2006. Da tre anni, infatti,Hermès invita le proprie abituali clienti a festeggiare, in modo gioioso,la nascita di un nuovo disegno per quel «quadrato» in twill di seta,nato 60 anni fa e divenuto il best seller della Maison.L’appuntamento si è ben presto trasformato in una festa da non perdere.Due le tentazioni irresistibili: imparare i mille modi diversi per annodareil famoso carrè e per trasformarlo in cintura, top, bandana o borsa,e farsi fotografare con indosso il risultato della propria abilità e fantasia.Brevissimi momenti di timidezza hanno presto lasciato il campoall’euforia: come esperte modelle, le signore si sono messe in posa di fronteal noto fotografo di moda Hugh Findletar (nella foto in basso), coinvolgendosul set anche recalcitranti mariti, amici e figli. Scatti destinatia restare gelosamente custoditi, in ricordo della serata. Cos’altro potevamancare? Lo champagne, naturalmente, che puntuale ha fatto la suaapparizione accompagnato da tartine e cioccolatini. (l.c.)


SOCIETÀ&COSTUME <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 14Arriva il Gran Burraco di Natalelo pillosLO SPILLOCAPRI HOLLYWOOD, CINEMA IN FESTAAll’Auditorium di Capri, dal 27 dicembreal 2 gennaio, undicesima edizionedella rassegna di cinema e di spettacolo«Capri, Hollywood 2006». Inagenda 70 proiezioni, tra film italianie internazionali, inclusi i successirecenti come il sorprendente «Nuovomondo»di Emanuele Crialese. In piùil contorno mondano della consegnadegli awards ad attori ed autori delgotha cinematografico. Tra gli ospitiGiancarlo Giannini, per l’occasionepadrino della manifestazione, ilregista cult Abel Ferrara, MassimoBoldi, Ben Gazzara, Claudia Gerini,Matthew Modine, Amos Gitai. Tra glieventi più attesi, sabato 30 dicembre,la proiezione in anteprima assolutadel film documento «Bobby», realizzatoda Emilio Estevez sul tragico omicidiodi Robert Kennedy.Infotel 081.6590856Nel cuore di Chiaia grande festa per iprimi 50 anni della prestigiosa gioielleriaGallotta. Dal 1956 al timone dell’impresac’è Bruno Gallotta che, in occasionedell’evento, ha accolto amici eclienti nel suo regno dorato, regalandoanche dei graziosi omaggi. Un negozioche è impregnato di storia e di magie,una tappa che, nel corso degli anni, ha vistotante persone fermarsi e perdersi traori, anelli, bracciali, ciondoli e tutti queglioggetti che esaltano le grazie femminili.La bellezza dello store, in fine, è dovutaanche al suo design baroccheggiante,pensato cinquant’anni fa dall’architettoGino Avena.PINO FERMENTOANNIVERSARINOZZE D’ORO PER LA GIOIELLERIA GALLOTTASOLIDARIETÀL’incasso dellaserata saràdevolutoall’associazioneCarmine Galloper i bambinidell’OspedalePausiliponAvia Porta Posillipo ha dapoco aperto la più grandeDay-spa partenopea: ilsuo nome è «Mirage», la sualegge suprema è dare ristoroal corpo e all’anima. Ipercorsi di benessere dellamega struttura posillipinavanno dal bagno turco allasala fitness, dalla sauna alsolarium. La struttura si articolasu tre piani per oltre800 mq: teak, mosaico ceramico,luci hi-tech e curaper i più piccoli dettagliconnotano lo spazio.Tutto pronto, tavoli giàcaldi e biglietti a rubaper il «Gran Burraco di Natale»,evento di solidarietàorganizzato da Chiaia Magazineil 15 dicembre, a PalazzoPignatelli (Riviera diChiaia 256) nella sede dell’Associazioneculturale «Ritrovareil tempo». L’incassodella serata benefica sarà devolutoall’Associazione CarmineGallo Onlus per ibambini del dipartimentoonco-ematologico dell’OspedalePausilipon. L’idea didestinare la somma all’organizzazionesuddetta, nascedalla serietà e dalla instancabileopera di utilitàsociale dei soci della CarmineGallo, impegnati, costantemente,a sostenere ibambini malati e a dare unamano alle loro famiglie. L’associazione,nata nel 1990, èriuscita, grazie ai fondi raccolti,a realizzare al Pausiliponalcuni progetti importanticome, ad esempio, l’attivazionedi un Centro Trapiantidi midollo osseo; lacreazione di una Banca disangue di cordone ombelicale;la strutturazione delReparto e del Day-Hospital amisura di bambino; l’attivazionedi un gruppo di volontariper la donazione dipiastrine da aferesi; l’istituzionedel «Progetto Alice» incui volontari danno la lorodisponibilità ogni giornoper le diverse attività dell’ospedalesia per i bambiniche per i genitori.Mondanità e solidarietà abraccetto, quindi, con l’evento«Gran Burraco di Natale»,che presenterà allaplatea dei giocatori (diChiaia e non solo) un nutritocarnet di sorprese a cominciaredalla cena a buffetofferta dal Gran CaffèCimmino che, per l’occasione,farà atterrare nel corsodella serata la sua preziosaastronave di prelibatezze.I premi, invece, tantie ricchi, saranno messi a disposizionedai negozi diChiaia, grazie al contributodelle Nuove Botteghe deiMille. Tra i negozi che hannoaderito all’iniziativa necitiamo alcuni: Marino, MaffeiGioielli, Merisol, Nino DeNicola, Junior. Alla manifestazioneha aderito anche laRun Comunicazione cheoffrirà, per l’occasione, alcunipremi tra cui una borsadi Carpisa. Niente pauraper chi, invece, non vinceràil Gran Burraco: a fine serataverranno sorteggiati alcuniregali di consolazione.Insieme al gruppo di ChiaiaMagazine (Laura Cocozza,Massimiliano de Francescoe Alvaro Mirabelli) l’organizzazionedell’evento beneficoè stata curata da FabiolaMorano e dall’AllsetInformatica. Insomma, tuttoè pronto: tavoli caldi e «pinelle»in campo.BENESSEREAPRE MIRAGE, DAY-SPA DA PRIMATOLA STANZADEL DANDYdi GIANCARLO MARESCAFABIO CHIOSI,ELEGANZA AL POTEREFabio Chiosi (nella foto), radici inuna famiglia di ristoratori ormainel mito della napolaetanità.Sua nonna era la leggendaria Bersagliera”,icona dell’omonimo ristorante.Chi non rimpiange l' insegnacon l'immagine ingenua edottimista della fondatrice, contanto di cappello e penne nere?Immortalato dal cinema, il simboloè stato ricostruito infinitevolte. “Poi è stato sostituito conuna scritta tradizionale, diceChiosi, perchè attirava il pubblico,ma anche i sassi degli scugnizzi”.In ogni caso, niente fornelliper il giovane Fabio.Trent'anni e i capelli bianchi, presagiodi responsabilità, dedito conpassione alla politica, oggi è Presidentedella Municipalità diChiaja. Non chiedetemiper qualecoalizione,perché non distinguoun partitoda una squadradi calcio. Soche incontrandoloho visto unuomo curato, dibel portamentoe modi gentili:più che sufficiente.Impossibile non chiedergliqualcosa del suo ruolo. “La riformasul decentramento ha volutocreare un indispensabile puntodi raccordo coi cittadini. Ma chiha voluto la novità. oggi ne rallental’attuazione. Mancano i poterie le strutture: le Municipalitàsono solo teoria. E appena nate,sono già in emergenza. Comandasolo e ancora Palazzo San Giacomo”.E vestire bene, Le è stato utile?“Beh, diciamo che l'abito fa ilmonaco, ma più precisamente èquella forma di cui un ruolo nonpuò fare a meno”. Ma per rispettarela forma non occorre vestirecon gusto, basta vestire corretto,incalzo. E lui: “Che abbia gustonon possono che dirlo gli altri. Dicerto non seguo la moda che fatendenza, ma cautamente accettoqualche tendenza che fa moda.Preferisco i colori scuri, che dannoall'uomo più allure, ma questainclinazione non viene tanto dalgusto, ma dal fatto che soffro didiscromatopsia”. Infine due parolesulla tavola, da chi ha genomagastronomico. “Mi piace mangiare,ma non molto. Pesce, soprattutto,ma detesto i frutti dimare”. Ah, se lo sentisse la nonna!


SOCIETÀ&COSTUME <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 15NUMERI SOTTO L’ALBERO. Benvenuto inverno, benvenutoNatale 2006. Tentare la fortuna, di questi tempi, è d’obbligo eAlberto Postiglione (tabaccheria a largo Ferrantina a Chiaia),come ogni santo mese, ha preparato i numeri «vincenti» damettere sotto l’albero. Un terno classico, da giocare sulla ruotadi Napoli e su tutte, è quello dell’intramontabile capitone: 24 -terni favole&25 - 32. Per chi, invece, desidera puntare su una quaterna, inumeri giusti sono 32 - 5 - 85 - 28, da giocare su Napoli, Roma eMilano; chi desidera scommettere sugli ambi, non può trascurarei consigli di Postiglione: «Abbinate al 26, numero di SantoStefano, il 12 oppure il 31: sono ambi caldi e positivi». Altri dueterni meritano di essere seguiti: il terno dell’Immacolata 8 - 12 -15 e quello di Santa Barbara 4 - 10 - 12. Numeri da giocare suNapoli e su tutte le ruote. «Ricordatevi - tiene a precisare Postiglione- di puntare con moderazione e almeno due estrazioni asettimana. Buon Natale a tutti e che la fortuna sia con voi».Investiva metàdella vitaa inseguire l’amoree l’altra metàa sfuggirlo.Renato RoccoIDEE&SHOPPINGTentazione, lo scrignodei gioielli «fai da te»Se la parola «gioiello» deriva dal francese antico joel, «relativoal gioco», e, ancora, da joie, che significa «gioia», AzzurraAvallone (nella foto), proprietaria del negozio Tentazione invia Cavallerizza a Chiaia, ha colto alla lettera l'etimologia el'ha resa emblematica della sua politica commerciale. Levetrine della sua gioielleria, infatti, sono un mix di colori eluci. «È capitato che le nostre esposizioni - confidaAzzurra - siano state fotografate e qualcuno,perciò, ha cercato di imitarci: per fortuna ladimensione artigianale della nostra attivitàriesce a tutelarci rispetto alla concorrenza». Ed,effettivamente, da nove anni, il negozio va allagrande, in un quartiere in cui le botteghe proliferano,nascono e risorgono di continuo: e per ilNatale 2006, Azzurra ha deciso di lanciare nonsolo la sua collezione in oro, ma soprattutto dipromuovere un gioiello fatto a mano: la clientesceglie le pietre, le combinazioni e le tonalità della sua collana,del suo braccialetto, dei suoi orecchini. «Bisogna cercaredi seguire una nuova idea di fascino e bellezza - continua latitolare di Tentazione - una bellezza in cui ci si possa riconosceredavvero. L'oro è legato, tradizionalmente, ad una determinatatipologia di prodotto: noi desideriamo coltivare ancheun'altra tendenza del look al femminile, rivolta all'affermazionedella semplicità ricercata». In questo scrigno di Chiaia cen'è davvero per tutti i gusti: ciascuno può trovare il suo gioiellosegreto. «Bisogna sempre ricordarsi che il nostro corpo ed ilnostro aspetto esteriore - dice Azzurra - riflettono i caratteridella nostra interiorità. Vestirsi e mettersi un gioiello è unascelta: non frivola, ma segno inconfondibile di stile». (a.c.)SOCIETÀ&INVESTIMENTIEllebiemme alla conquista di DubaiADRIANO PADULAGolfo Persico, a sud ovest diSharjah e a nord est di AbuDhabi: è Dubai city, la città piùimportante dell'omonimo emiratoretto dallo sceicco Mohammedbin Rashid Al Maktoum. Unanuova Mecca per gli occidentaliche intendano investire, soprattuttoin immobili.Uno scenario da mille e una nottein cui si è inserita sapientementela Ellebiemme GestioniImmobiliari, sede centrale a Bergamo,filiale napoletana in via A.De Gasperi 55, affidata alla direzionedi Marcello La Scala.Le prospettive del mercato immobiliare,infatti, sono rosee: lestime dicono che chi compra oraun immobile a Dubai in pochianni potrà vederlo rivalutato almenodel 30 per cento. Le occasioninon mancano, visto che èuna città in espansione: chilometrie chilometri di deserto bonificatoe trasformato in quellache solo pochi anni fa era consideratafanta-urbanistica. Ecco perchèè anche possibile (e più conveniente)acquistare immobili incostruzione, tra l’altro blindatissimisul versante assicurativo:una polizza «all risk», stipulatadalle società costruttrici, garantiscela copertura totale dei fabbricati.Tutti motivi validi perchéun lusinghiero consenso di mercatosi coagulasse sull’«operazioneDubai» e sull’impegno in locodella Ellebiemme, specializzatanel settore residenziale (acquistoprima e seconda casa, vendita oaffitto) e nel settore turistico (acquistoe vendita di multiproprietà,ed affitto casa-vacanza).L’emirato, intanto, punta moltosull'attrazione di capitali stranierie sull'offerta di luoghi e servizidestinati ad una clientela di lusso.Anche per questo garantisce,a chi acquista un immobile inmonoproprietà nella città, la residenzaal proprietario ed ai suoifigli fino alla maggiore età. Altrovantaggio: nessun regime fiscale.Capitolo costi: gli importi partonoda 300mila euro ad immobile.Insomma, un sogno orientalenon solo per sceicchi.E ad illustrare esaurientemente leopzioni per «conquistare» Dubai,ecco due importanti iniziative napoletanedi Ellebiemme. La prima:un gazebo con un pool diesperti, all’angolo tra via Filangierie via dei Mille, sarà attivodal 21 al 31 dicembre (dalle 10 alle20). Inoltre, continuerà fino algennaio 2007, una campagnapubblicitaria negli spazi del WarnerMetropolitan Village.


RELAX&MOVIDA <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 1652413SORRISI BY NIGHT. Il poeta della movida, dopo una serata allo Chez Moi,ha dichiarato: «La musica dance degli anni ‘80 è un leone che non muore mai». 1. GennyGuida e la moglie Rosy Gallo festeggiano i primi tre anni della web agency Estensa. 2. Ildj Massimo Annunziata. 3. Genny Guida con Mario Zifarelli. 4. Marilidia Bellomunno, MarioAcampora e Silvia Annunziata. 5. Filippo Arienzo premia il mitico dj Sasà Capobianco.IL COMPLEANNO DI...MARCOCAPITELLICosa c'è di meglio che festeggiareil compleanno circondato daiparenti e dagli amici più cari,magari in un localefashion? Detto fatto.Per i suoi 18 anni, ilsimpatico MarcoCapitelli (nella foto),figlio di Ugo e Rosanna,ha chiamato araccolta al «Momah»di via dei Mille lepersone a cui è piùlegato. All'entratadell'esclusivo ritrovodel by night partenopeo, spalleggiatodalla sorella Giuliana e daigenitori, Marco ha accolto l'inossidabilegruppo della 5° B delLiceo Artistico di Napoli: RaffaeleGargiulo, Ciro Pirozzi, AlessiaLinguiti, Flora e Luca Volpicelli,Mena e Antonio Tortora, Vandae Peppe Silvestri, Irene e WandaArzillo, Susy e Sabrina Fino,Annamaria e Roberto Marfè,Sante e Olimpia Marsili, Elisa eGabriele Martinetti, LeonardoBarbareschi.Tra un antipasto ed un cocktail difrutta le ore sono volate, ma lavoglia di festeggiare non cala,anzi, è più forte di prima. E aregalare una spruzzata di allegriaal party ci ha pensato la musicadel dj-produttore Pino Marescache, insieme a Dario Guida,Antonio Ciotola ed Enzo Martino,ha dato quel tocco in più allaserata trascinando tutti inpista.Fantastica la torta: unamillefoglie di rara bontà. Champagnee tanti auguri Marco.t.t.Chez Moi, la grandefesta della DiscoNon è stata una festa, ma unfestone, non si è trattato diun party di routine, ma di unevento dai brividi caldi e dallamusica intramontabile. Nel centralissimoe glorioso Chez Moi,con lo slogan «Voglio ballare», ilGran Galà della Disco Music haaccolto i movidiani di ieri, oggie domani. La serata ideata ed organizzatada Filippo Arienzo,uno dei protagonisti del by nightnapoletano degli anni 80 e90, ha visto la partecipazione dioltre 400 invitati che si sono scatenatial ritmo dei principalisuccessi della disco music, travoltidalle sonorità e dalle atmosferenello storico ed esclusivosalotto della movida partenopea.La riuscita dell’evento, cheha rappresentato un vero e propriotributo alla disco music, sideve sopratutto all’estro e all’esperienzadei maghi della consolleche si sono dati il cambionel corso della serata. I fuoriclassedella musica sono stati i djmattatori degli anni ‘80 e ‘90: FilippoArienzo, Genny Guida eMassimo Annunziata. L’organizzazionedella festa, ha volutoconsegnare, durante il party, unriconoscimento alla carriera aSasà Capobianco «The Doctor»,sicuramente il piu' famoso dj napoletanodegli anni Ottanta. Nelcorso del Gran Galà della DiscoMusic, poi, Genny Guida tra unballo e un brindisi, una foto e unabbraccio, ha festeggiato con gliamici i tre anni di successi dellaEstensa, la sua web agency. Tragli invitati, in un clima gioiosod’altri tempi, abbiamo riconosciuto,Nino De Nicola e Lisa Regina,Ugo Famà, Bruno Maiorano,Massimo Cuomo, GianniCuomo, Fulvio Natale e PaolaPetrone, Raffaele e AlessandraRubinacci, Ottaviano Scalvenzie Rosaria Mele, Gianni Aramu,Roberto Serra, e Stefano Piccirillospeaker di Kiss Kiss, che hacondotto la serata.Tommy TotaroNome RobertaCognome LuongoData di nascita 18-08-1984Misure 90-60-90MISS PIN UP <strong>CHIAIA</strong>a cura di FABIO TEMPESTAROBERTA LUONGOMora, solare ed ambiziosa: Roberta Luongo (nelle foto) è la«Miss Pin Up Chiaia» di dicembre. Napoletana, classe ‘84,leone, è alta 1.70 cm, pesa 53 kg, taglia 40. Diplomata inScienze sociali, parla spagnolo e inglese e studia «LinguaggiMultimediali e Informatica Umanistica». Ama ascoltaremusica e andare al cinema: sogna di diventare attrice. Tra lesue esperienze professionali: ex meteorina del Tg4 di Fede;partecipazione alla fiction «Don Matteo» con Terence Hill;protagonista del concorso «Roberta girl of the year 2005»;Miss Capri Hollywood 2003; finalista di Miss Italia con lafascia di Miss Bioetyc Campania. Il suo locale preferito aChiaia è La Mela. Per conoscere meglio Roberta Luongo e lealtre Miss Pin Up Chiaia visita www.chiaiamagazine.it.


RELAX&MOVIDA <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 17Matvila nel segno del flamencoL’EVENTO. Presentata la nuova collezione 2007 della pellicceriadurante una suggestiva serata spettacolo dedicata alla SpagnaNote di flamenco, sventolio discialli, frenetico battere ditacchi sul palcoscenico e modelleche indossano pregiate pellicce:signori, ecco a voi la Nochede Matvila. Una sfilata - spettacoloorganizzata per presentare inmodo suggestivo la nuova collezioneinvernale dell’omonimapellicceria. Ma anche un omaggioche i proprietari dell’atelierdi via Filangieri 11, Lello De Rosae Lucia Mateos Vila (foto 1),hanno voluto dedicare alla terrad’origine di Lucia. Per una sera,il Culti Spa Cafè di via Carlo Poeriosi è trasformato in un tablaospagnolo dove tra un viño blancoe una sangria, le tapas e lapaella, i numerosi invitati hannopotuto assistere alle performanceartistiche di Elckjaer Francobonoe Sergio El Javì. Ma soprattuttoammirare le magnifichecreazioni della pelliccerianapoletana che, come tradizione,ha presentato modelli perg llery1aGALLERY1. La Mela, Jimm’z party: Alex Marinacci e isudori della consolle. Divertimento a mille edance esplosiva per tutta la notte.2. Valentina Chiariello e Pasquale Reina.3. Francesco Abiosi porta sulle spalle una frizzanteSara Fabbroni.4. Le gioiose Marzia Affede e Francesca Arienzo.5. Lo sguardo sornione di Fabrizio De Luca6. Francesco Migliozzi e Fabrizio Brunetti.Le foto di Gallery sono di Tommy Totarotutte le età e per tutte le tasche.Accanto ai piumini avvitati, aimontoni con cappuccio bordatidi puzzola e ai bomberini dal tagliogiovanile e sportivo, hannocatturato gli sguardi di ammirazionedelle signore i leggerissimivisoni epilati bordati di zibellino(foto 2), i morbidi cincillàe i pregiati linciotti dalle sorprendentisfumature (foto 3). Acatalizzare l’attenzione, le originalipellicce scomponibili in«LE ORE DEL TÈ»: PICCOLA BIBBIASULL’ARTE E LA STORIA DELLA BEVANDAIl tè? Una mano santa. La caffeina stimola i nervi, la teofillinaè vasodilatatore, poi princìpi anticancro (ma solo nel verde), ein Oriente anche una scorciatoia al trascendente: tutte credenzialida superstar. Altro che banale bevanda! Vi dice tutto«Le ore del tè», libro in bilico tra erudizione ed amore, partoritoda Lejla Mancusi Sorrentino (ed. IntraMoenia). Si apprendecosì che la pianta madre è la Camellia sinensis, che igruppi fondamentali sono tè verde e tè nero. Ma che migliaiasono le varietà: dipende dalla zona, dal suolo, dall’altitudine,dall’esposizione, dalla stagione (del raccolto), dal trattamento,dal tipo di foglie prescelte. Una galassia con tre baricentri; Cina,India e Ceylon. Il tè fu persino pretesto di guerra tra americanie inglesi. E, in Oriente, tramite per la divinazione conla lettura delle foglioline: la teomanzia. Ma l’autrice non dimentical’essenziale: ricette preparatorie del tè (biscottini compresi).E dopo regalatevi un appuntamento: alle 17 precise.1 2 3245mantella, cappotto e giubbino,veri must dell’atelier. Leggerezza,portabilità e linee attuali si riconfermanoessere, anche perquesta stagione, il punto di forzadel laboratorio creato nel2003 da Lello e sua moglie Lucia.Lui napoletano, lavora nel mondodelle pellicce dal 1971; lei spagnolaha un passato da restauratriced'arte per conto dei piùgrandi musei del mondo. Dal loroincontro, sul piano professionale,nasce una straordinaria sinergiatra esperienza e creativitàche dà vita a prodotti dall'altocontenuto stilistico e qualitativo,a prezzi concorrenziali. Lavendita sia al dettaglio che all'ingrossoviene curata dagli stessiproprietari che vantano unmercato internazionale che vadalla Russia al Kazakistan a Cittàdel Messico e che a breve siestenderà anche in Canada.Laura CocozzaPRESENTATO AL GAMBRINUS«DDOJE PAROLE», NUOVO CD DI LIBRATra Marechiaro e Napoli: «Ddoje parole», il nuovo cd di LuigiLibra, è un percorso solare e colorato nelle sonorità partenopee.Nel solco della tradizione, con la volontà di innovare: ilgiovane «scugnizzo», scoperto da Paolo Limiti, inizia un'esperienzaparticolare che gli consentirà non solo di coronarela meritata fama, ottenuta grazie alla televisione, ma soprattuttodi presentare al pubblico, anche dal vivo, i suoi nuovitesti. Nel concerto di Libra, al teatro Mediterraneo, organizzatocon la collaborazione dell'associazione «I gabbiani soprail mare», ha funzionato la fusione dei brani della nostra grandetradizione canora con nuove soluzioni espressive e musicali:dai ritmi afro-americani alle geometrie dell'hip hop, lacultura napoletana viene inserita in un flusso artistico internazionalee cosmopolita. Da Napoli a New York, dalla Campaniaagli States: la voce e gli strumenti viaggiano alla velocitàdella luce. (Antonella Carlo)36L’INTERVISTAMAZZONE:«VI PRESENTOIL MIOPOSILLIPO»Datemi un anno e vi trasformeròil club: parola di AntonioMazzone , ex avvocato, exdeputato, ma fieramente aggrappatoal presente nei pannidi neopresidente del CircoloNautico Posillipo, dopo le dimissionidi Umberto Ritondale. Ilcompito intende affrontarlo,pacificando innanzitutto letensioni interne, poi inaugurandouna seria rimonta sul frontedel decoro della struttura: lanazione rossoverde, insomma,va rifondata intervenendo sullafatiscenza degli ambienti esull'incuria dei servizi. E lerisorse finanziarie, necessarieall'impresa? «Occorre - dice - daparte dei soci, circa 1200, unmaggiore impegno contributivo».Tradotto in soldoni: lafabbrica dei campioni, che dasempre miete successi nellapallanuoto, nella vela, nelcanottaggio e nella scherma, haprodotto titoli e fama. Ma lagloria non basta più, se non èscortata da una gestione dignitosadegli spazi sociali. E non ètutto. Il timoniere del clubpensa pure ad un piccolo ribaltoneistituzionale: democratizzarela nomina dei consiglieridel presidente, finora privilegiodel numero uno. E invece,secondo Mazzone, «sarà l'assembleaplenaria dei soci fondatori eordinari ad eleggere il direttivo».In vista, poi, anche un risolutivogiro di boa nei confronti delmondo esterno. Lui riassunecosì: «Aprire alla città in duemodi, intensificando le iniziativedi beneficenza e accogliendonei vivai rossoverdi i ragazzidella Napoli meno abbiente,perché lo sport è strumento diriscatto tra i più potenti». Mazzone,infine, annuncia per metàgennaio l'uscita de «Il nostroPosillipo», rivista del club,diretta da Eugenio De Bellis.Tante spallate al passato delsodalizio, il presidente ce lafarà? «Le energie me le danno glispaghetti alle vongole che apranzo mi preparano da “DonSalvatore” e la pizza, seguitadalle fragoline, che consumo acena da “Ciro a Mergellina”»l.c.


EVENTI&CURIOSITÀ <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 18PILLOLELe creazionidi Filippo GioieA via Chiaia 175, all’internodel palazzo, ha recentementeaperto Filippo Gioie,negozio di accessori donnache propone originali soluzioniper le sere di festa.Sciarpe, borsette di velluto(nella foto), brosses e guantidecorati con pietre dure checonferiscono quel tocco diclasse in più.Casale di Posillipo:è festa col presepeCasale di Posillipo. Anche il mitico borgocollinare, nel pieno rispetto della tradizionenatalizia, offre il suo contributoalla Natività. Il 26 dicembre, dalle ore17 alle 23, e il 27 dicembre, dalle ore 18alle 23, si consumerà l’ottava edizionedel presepe vivente. La manifestazione,nata dall’intraprendenza di un comitatodi residenti, vede la partecipazione di150 tra artisti e comparse.Su «Il Cerchio»la poesia di CalabròE’ dedicato ai giovani e allacreatività il nuovo numero de«Il Cerchio» la rivista di culturae politica diretta da GiulioOrlando. In allegato «Eureka»,un videodisco di GiovanniAnzidei utile «per capirela scienza e imparare adusarla». Da leggere il saggio diPierfranco Bruni sulla poesiadi Corrado Calabrò.SPLENDORI E DECADENZADI 100 CHIESE NAPOLETANEdi Antonio LazzariniGabbiani sopra il Mare Ed.LIBRIDINEViaggio tra cento Chiese abbandonateL’INTERVISTARossella Falk, inno alla CallasANTONELLA CARLORossella Falk (nella foto), ottant’anniil 10 novembre scorso, è una donnabellissima, un’attrice inquieta epassionale, alta e sottile, che fa dellostile elegante la cifra segretadel suo fascino. Non sbagliauna sillaba, durante ilsuo splendido monologo, alTeatro Delle Palme, «Vissid’arte, vissi d’amore», innoa Maria Callas. Nel suo spettacoloricostruisce, con lavoce sinuosa, le tappe diun’esistenza tormentata, costellatada successi e solitudini. La Falkparla di una Callas inedita e ripercorrela comune amicizia con LuchinoVisconti e gli incontri nella boutiquedi Biki, ricorda un pranzo parigino«Chez Maxim» tra flash, applausi, autografie malinconie. «Maria Callas erauna donna straordinaria - dice la Falk-, un personaggio che ha sofferto molto:ha avuto un rapporto conflittualecon la famiglia, è stata molto povera.La fame non te la dimentichi, anchequando hai raggiunto la ricchezza. Havissuto di successi e di glorie, ma si èlanciata sempre, con forza, nel sognodella passione. È stata delusa e ferita:avrebbe sacrificato, di certo, l’ammirazionedi tanti per l’amore di uno solo».Tra arte e vita quotidiana, tra palcoscenicoe realtà, tra teatripieni ed appartamenti vuoti:la Callas è, anche da adulta,«una bambina dimenticata»,una figura sempre incerca di certezze sentimentali.«Ognuno di noi ha avutodelusioni e sconfitte - raccontala Falk - ma Maria portavain sé l’endemica insoddisfazionedi non aver armonizzatola sfera pubblica ed ufficiale con quellaintima e privata. Da qui nasce l’inquietavitalità della sua storia. Mi èsembrato emblematico, perciò, portareuno spettacolo, che parla di unpersonaggio immortale, in un teatrogiovane come il Delle Palme. Ai Mirrae al loro palcoscenico di via Vetriera,auguro grandi successi, perché si possaportare avanti una drammaturgianuova: nel solco della tradizione e nellaforza espressiva delle passioni».AURORA CACOPARDOAntonio Lazzarini compie un viaggio, originalee alternativo, alla scoperta delle100 Chiese di Napoli vergognosamente abbandonate.Fitta la documentazione fotograficadel volume, arricchita da schede sullastoria e le curiosità di ogni singola chiesa.Questo lavoro è un invito non tanto alla gentecomune, quanto alle istituzioni a recuperaree a conservare tanti edifici sacri che rappresentanoimportanti radici culturali e religiosedel popolo napoletano, nonché veree proprie opere d’arte e di architettura. Le paginedel libro di Lazzarini - posillipino, giàautore di opere pregevoli - sono, quindi, unprezioso percorso tra quei centri di cultoche, pur abbandonati, rappresentano la storiadi un popolo e di una religione. Tra leChiese riportate citiamo, ad esempio, quelladi San Giacomo degli Italiani a via Depretise quella di San Francesco delle Monachea via Santa Chiara, edificio sacro che stavamolto a cuore a Benedetto Croce.Nasce il «Gattocon gli stivali»Un nuovo ritrovo per le donne cheamano lo stile e il glamour ha aperto ilsuo scrigno di meraviglie a via Petrarca.Stiamo parlando dello store «Il gatto congli stivali» (nella foto), la nuova ideaimprenditoriale del vulcanico e dinamicoPeppe Bevere. E il negozio è giàdiventato un must per la platea femminiledi Napoli, soprattutto di questi tempiin cui l’oggetto-stivale rappresenta ilvero mattatore del settore calzaturedonna. Il negozio, oltre che sull’essenzialitàe accuratezza dei suoi interni, puntatutto su l’ampia gamma di modelli distivali che Bevere, con sapienza, sceglie,di volta in volta, per soddisfare al megliola sua clientela di... gatte.


EVENTI&CURIOSITÀ <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong> 19L’ASSOCIAZIONEIncontro sulla legalità: il ruggito dei LionsILions, associazione di altruismo, solidarietà e cultura,hanno deciso di scendere in campo ad affiancare le istituzioni,richiamandosi al Diritto-Dovere di «cittadinanzaattiva», ed a collaborare, avendo a loro disposizioneesperienze di vita e multidisciplinarietà di professioni,con chi detiene le leve della pubblica amministrazione.A tal proposito, di recente, c’è stato «L’incontro con le istituzionisul tema della Legalità» al Circolo Ufficiali inPiazza Plebiscito (tra i relatori il Presidente del Tribunaledi Napoli Carlo Alemi, il Capo dell'Ispettorato Generaledel Ministero di Grazia e Giustizia Arcibaldo Miller,il Presidente della Prima Sezione Civile del Tribunale diOCCHIO DI RIGUARDOA Capodimonte il Graal di ElettricoPersonaggi ambigui scortano i visitatori,farfalle imbalsamate in unagabbia dorata, sugli specchi frasi rivelatrici,un pavimento coperto disali e di pietre, composizioni con isimboli di una chiesa aliena. E’ «Loscoiattolo e il Graal», universoIL MORSO DELLA TARANTAdi PAOLO D’ANGELOACCATTATEVE ‘O PRESEPE!Napoli Carlo Montella con le conclusioni del Governatoredel Distretto Lions 108 YA Paolo Lomonte), organizzatodal Club Napoli Partenope e sostenuto dai Clubsdell'area metropolitana. Dall’incontro è emerso che ciòche accade a Napoli accade in tutte le metropoli, mache, da noi, assume proporzioni assurde, connotandosidi un'aurea di lerciume e volgarità che infanga mortalmenteun agonizzante prestigio di stampa ed opinionepubblica e mortificando, forse volontariamente, le realtàche fanno lustro a Napoli. Il destino di Napoli dipendesoprattutto dai napoletani, «Coltiviamo la speranzaesercitando la Ragione». (Giuseppe Letizia)enigmatico assemblato da MaurizioElettrico intorno a due figurecentrali: un demoniaco scoiattolo/serpee il Santo Graal. La mostra,organizzata dalla Fondazione Morra,è a Capodimonte fino al 7 gennaio.Infotel: 081454064.Da buon Napoletano sono estremamentepreoccupato da una tendenza,a mio parere negativa, evidenziatadai giornali che hanno dichiarato unnetto calo nelle vendite del Presepe rispettoall'alberello americano. Sinceramente,visto che in quest'ultimo anno lanostra città ha già subito forti critiche,spesso anche giustificate, vorrei comunquericordare ai miei concittadinialcune e semplici differenze, che esistonotra l'albero ed il Presepe. Il primo,l'albero, decorazione importata insiemeal simpatico e sicuramente generoso BabboNatale, può ben incarnare il concettodell'apparire. L'apparire folle di unacollettività sempre più esaurita da unafesta che nel tempo perde pezzi e significati.L'apparire, per intenderci , un po’come si può apparire in un programmatipo Grande Fratello o se volete come marionettein mano all'economia. Il secondo,il Presepe, come diceva Eduardo «’oPresepe», di sicuro può degnamente rappresentareil concetto dell'Essere , ancheal di là dei significati religiosi. L'esseredelle nostre tradizioni, della nostra storia,cultura, delle nostre radici e se vi pare,in fondo in fondo, l'essere fieri di essereNapoletani. Sicuramente Napoli ultimamentenell'apparire ha lasciato unpo’ a desiderare, ma nell'essere, comedicevano gli anziani «senza offesa», nonc'è n’è per nessuno. Augurissimi a tuttie se potete statemi a sentire «accattateve‘e facit’ accattà ‘o presepe, l'albero lasciat‘o sta ‘a New York.!» . Dimenticavo,auguri anche dalla Taranta!LA BACHECA DImagazine<strong>CHIAIA</strong>• DOVE PUOI TROVARCIOltre 4000 punti selezionati: negozi, teatri, bar, discoteche,banche, boutique, studi professionali,gallerie d’arte, ristoranti, circoli sportivi e in tuttigli eventi culturali e mondani. Distribuzione capillareporta a porta; gazebi nei punti strategicidella città, per la presentazione del numero e delleiniziative del mensile.• CONSULTACI ON LINEIl mensile Chiaia Magazine è interamente e gratuitamentescaricabile in formato pdf suwww.chiaiamagazine.it.• VUOI ANCHE TU IL GIORNALE?Vuoi Chiaia Magazine nel tuo studio professionale,nel tuo negozio? Chiamaci (081.19361500) omandaci una mail (info@chiaiamagazine.it)• ARRIVA LA CARD <strong>CHIAIA</strong> <strong>MAGAZINE</strong>Per legare ancora di più i nostri lettori al progettoChiaia Magazine, abbiamo pensato di far partireda dicembre la Exclusive Card di Chiaia Magazine.Tra i vantaggi per chi sceglie di acquistarela card (costo 50 euro): 1o% di sconto in tutti inegozi convenzionati; <strong>speciale</strong> sconti nello ShoppingDay; eventi esclusivi riservati ai soli Soci.Se vuoi saperne di più contattaci al numero081.19361500.• CERCASI AGENTI COMMERCIALISiamo in cerca di agenti per raccolta pubblicitariada inserire su Chiaia Magazine. Se sei interessatocontattaci. Tel. 081.19361500.• CERCASI PERSONALE ABBIGLIAMENTONota azienda di Chiaia cerca personale specializzato,con esperienza abbigliamento, possibilmentenel settore uomo. 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