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E - Il Nuovo

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Teresa Lucchi lancia il cdcontro la droga e la voceè quella di Gianni Drudi.PAG. 5Un’altra discarica a cieloaperto, eternit compreso.Tira aria di Napoli.PAG. 9E’ emergenzaspazi pubblici“Emergenza” di Marinella Prati (foto partecipante al concorso de <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>, “<strong>Il</strong> bello e il brutto di Bellaria Igea Marina”)Siamo l’unica città rivierasca della provincia a non avere unluogo per esposizioni. Un centinaio di radio d’epoca e la collezionedella carta moneta rimangono in soffitta perché nonsi sa dove allestire una mostra. Pag. 2La Romagna Est pallavoloè in B1. Ma non è l’unicabella notizia sportiva.PAG. 10Documenti ineditisul viaggio di Orfeoe sul suo progettodi un teatro a BellariaIgea Marina.PAG. 3Ha cominciatodisegnando e raccontandofavole alfiglio. Daniela Franceschellisi racconta.PAG. 6


copertina2<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Una città senza “contenitori”Bellaria Igea Marina è ormai l’unicacittà della provincia di Rimini anon avere uno spazio espositivo.Nemmeno un assessore bellariesealla cultura (Marcella Bondoni) chesiede in Provincia, ci ha portatoqualche vantaggio. La situazionedegli spazi pubblici a Bellaria IgeaMarina è un disastro, tanto è veroche due collezioni importanti, quelladelle radio d’epoca e quella dellacarta moneta (di questa secondasono stati rubati i pezzi di maggiorvalore quando era esposta alla TorreSaracena senza sistema di sicurezza),si trovano a prendere polverein qualche sgabuzzino perché nonsi sa dove metterle in mostra.Ma partiamo dai musei (l’elenco potrebbeessere in difetto perché risalea due anni fa). Rimini ne ha quattro,Riccione due, Santarcangelo altrettanti,Cattolica, Gemmano,Mondaino, Montegridolfo, Montescudo,Saludecio e Verucchio uno.Bellaria Igea Marina zero, a menodi non voler considerare museo laCasa Rossa.Sul tema dei “contenitori” pubblicigli amministratori comunali hannoaccumulato ritardi da far paura.I luoghi esistenti sono noti: casaPanzini, i locali dell’ex stazione diBellaria (al momento occupati daOrientaexpress), l’ex Macello (fruitocome sede di Corale e Circolo Diportistioltreché per qualche incontro),l’ex scuola di Igea centro, poiintitolata a Vittorio Belli (scuola dimusica, nido, e in estate guardiamedica), il centro giovani “Kas8”,Ci sono due collezioni pregiate (radio d’epoca e carta moneta) chenon si possono esporre perché manca un luogo pubblico adeguato.Ma tanto altro meriterebbe di essere messo in mostra.di Claudio Montila Torre Saracena, la Biblioteca, ilteatro Astra e il Palazzo del turismo.Le scelte fatte negli ultimi anni nonsono il massimo della razionalità.Tutta la parte retrostante del Palazzodel turismo è diventata sede dellapolizia municipale e adesso verràanche potenziata con ulteriori finanziamenti,il che lascia pensareche quella debba rimanere la collocazionedefinitiva del Corpo della pm(insieme a quella di via del Lavoro).Invece l’area delle ex case popolaridi viale Roma, acquistata dal Comunequando sindaco era ancora Lazzarini,per farci un nuovo edificioin grado di ospitare uffici pubblici epolizia municipale, è ancora un parcheggio.Prezioso, vista la penuriadi posti auto, ma la sua destinazioneavrebbe dovuto essere di altranatura. Non sarebbe stato megliopuntare su questa collocazione (anchepiù centrale) per insediarci lapm e liberare così gli spazi occupatial palazzo del turismo a favore diluoghi espositivi o a servizio dei convegnisti?In alto, da sinistra: l’ex Macello e il Palazzo del turismo. Qui sopra l’area (attualmenteadibita a parcheggio) sulla quale da 10 anni dovrebbe sorgere una nuova palazzina per ufficicomunali e sede della polizia municipale.La gallina dalle uova d’oro, anchedal punto di vista degli spazi, si chiamacolonia Roma e si chiama anchevilla Nadiani. Ma l’affare è sfumatoquando il Comune non ha esercitatoil diritto di prelazione per acquistareil tutto a circa 8 miliardidelle vecchie lire. Una storia controversa,ma la morale è molto semplice:oggi Bellaria Igea Marina nonha un punto espositivo. E sì che dimateriale per farci una mostra permanentelegata alla identità turisticadel paese ce ne sarebbe a iosa:le vecchie cartoline storiche, i personaggidello spettacolo transitatinegli anni ‘60 e ‘70 nei dancing diIgea e Bellaria (Marco Campana eRoberto Mantovani hanno già messoinsieme immagini bellissime, perora sacrificate nell’atrio d’ingressoal Palazzo del turismo), i concorsidell’Azienda di Soggiorno. E qui nonsi tratta di semplici potenziali mostrema di veri e propri tesori. Sipensi solo al festival delle Voci Nuove(ma anche a quello intitolato adAlfredo Panzini), che portò a Bellariai grandi della canzone italianapresentati da Baudo, Corrado e VittorioSalvetti: Gianni Morandi,Mimì Bertè, Gianni Pettenati. E diRaffaella Carrà, anche se nessunosi ricorda se non quando c’è da tagliareun nastro o celebrare un anniversario,quanto potremmo raccontare?Un altro capitolo è quellodei reperti archeologici di età romanarinvenuti a più riprese, soprattuttoa Bordonchio, durante gli scaviedilizi: sono finiti tutti al Museodi Rimini.VIA TEANO, 26


il caso3<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>“Caro Piergiorgio, vorrei passare da“a Bellaria ci vuole un teatro”, al gradinosuccessivo: “Si potrebbe farecosì”. A questo proposito ho buttato giùqualche appunto che allego.” FirmatoOrfeo Bartolini. Non molto tempoprima di partire per il viaggio in Afghanistandal quale non avrebbe piùfatto ritorno, Orfeo Bartolini si presentòall’ingegner Piergiorgio Giorgettiper chiedergli un aiuto: “Vorrei coinvolgereanche te in questa operazione:ciò non dovrebbe costarti più diqualche foglio di carta, un po’ del tuotempo e qualche etto della tua poderosacompetenza professionale. Grazie escusa l’incomodo”. Proseguiva così ilbiglietto scritto di pugno da Orfeo edallegato ad una serie di appunti daltitolo “proposta per uno spazio teatralea Bellaria Igea Marina”.Piergiorgio Giorgetti lo conserva comeun cimelio insieme ad una mail nellaquale Orfeo gli comunicava il progettodel viaggio “Bellaria-Calcutta e ritorno”,purtroppo rimasto tragicamenteincompiuto, e una mappa deltragitto. Si tratta di materiale preziosoe fino ad oggi inedito, che grazie all’ingegnerGiorgetti possiamo far conoscerea tutti i lettori proseguendocosì la nostra “battaglia” per dedicareil Teatro Astra a Orfeo Bartolini, nellasperanza che dal Palazzo qualcunobatta un colpo.Scrive Orfeo nel suo appunto consegnatoa Giorgetti: “<strong>Il</strong> teatro Astra, coisuoi circa 600 posti, è troppo grande.Le spese per metterlo a norma, piùquelle di esercizio (riscaldamento) sarebberotroppo elevate rispetto al bacinod’utenza. Un teatro ideale perBellaria non ha più di 200-250 posti”.Orfeo aveva una mentalità pernulla “statalista” e quindi si preoccupavadi realizzare un teatro senza attingereai fondi pubblici, mantenendoloin vita coi fruitori paganti e conuna programmazione teatrale in sensoclassico. Lungi da lui immaginareche un bel giorno il Comune avrebbedeciso di ristrutturare l’Astra e di sborsareuna bella cifra per la programmazione(da due anni a cura di StefanoBellavista). Da qui la sua idea dipuntare su altro: “Recuperare un edificioesistente, in disuso (colonia?),pensare a materiali a basso costo, pensarea “lavoro in economia” da effettuarein parte mediante manodoperavolontaria, pensare ai risvolti legali enormativi”. Era deciso ad andareOrfeo BartoliniAppunti perun teatroPrima di partire per il viaggio dal quale non avrebbepiù fatto ritorno, Orfeo Bartolini lasciò all’ing.Piergiorgio Giorgetti idee e schizzi per il teatro che avrebbevoluto veder sorgere a Bellaria Igea Marina.avanti Orfeo, tanto che nel suo appuntoall’ingegner Giorgetti aggiungeva:“<strong>Il</strong> risultato da ottenere è una propostaconcreta e completa da presentarealla città (un plastico?), costi etempi compresi”. Seguivano una seriedi suggerimentie ipotesi: “Un teatropiccolo si può usarespesso a costi contenuti;se al sipario siaggiunge una paratiail palco diventapiù fruibile comesala prove; se si realizzaanche un’officina-laboratorioc’è lapossibilità di produrreallestimenti, centrodi produzioneculturale autosufficiente,coinvolgimentodi giovanistudenti e quindiL’ingegner Piergiorgio Giorgetticrescita culturale….”<strong>Il</strong> teatro come cuore pulsante di unaattività culturale vera e di un coinvolgimentodei giovani, due aspettiche rimangono tuttora validi e tuttida concretizzare anche con il TeatroAstra in piena attività.Fra i luoghi da adibirea spazio teatraleOrfeo e PiergiorgioGiorgetti avevanoaccennato al parcoPanzini, al parco delGelso, al Castello Benelli,alla zona del Comune,alla Torre Saracena.“Ne riparliamoquando torno dalmio viaggio”, disseOrfeo all’ing. Giorgetti.Ma non nehanno più potutoparlare.Bellaria-Calcuttae ritornoConserva ancora la mail che Orfeogli ha inviato il 31 maggio 2001.Oggetto: Bellaria-Calcutta e ritorno.“All’attenzione di P.G. Giorgetti”.Nella quale gli esponeva il progetto.Diceva di essersi rivolto anchealla Rai sperando in una coperturamediatica dell’evento. “Ho fattoanche una cartina, ma quella tela porto a mano perché occupa unmare di memoria e ci mette un secoloa passare”. La cartina è quellache pubblichiamo qui sopra, cherispetto all’originale di Orfeo ha solola colorazione azzurra (l’abbiamofatto per rendere un po’ più comprensibileil disegno e identificaremare e terra).“Ho intenzione, orientativamentefra marzo e giugno 2002, di compiereun pellegrinaggio in motoalla tomba di Madre Teresa”, scrivevaOrfeo. In realtà partirà nelmarzo del 2003 e l’11 aprile i familiaririmasti a Bellaria furono raggiuntidalla notizia che Orfeo erarimasto vittima di un attentato.Per derubarlo - si disse - del pocoche aveva. Probabilmente un agguatosimile a quello di cui è rimastavittima l’inviata del Corrieredella Sera Maria Grazia Cutuli (edaltri tre colleghi), uccisi il 19 novembre2001 in un luogo moltovicino, mentre erano diretti a Kabul.1 - continua


primo piano4<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Voglia di <strong>Nuovo</strong>I volti, i premi e gli eventi della terza edizionedella cena proposta dal nostro giornale.Pieno successo per la terza edizione dellacena de <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>, svoltasi il 18 aprilescorso. La sala dell’Hotel Milano, gremitain tutti gli spazi, ha accolto oltre200 persone che hanno espresso così,ancora una volta, la vicinanza dellacittà al giornale e la passione per unimpegno civile che è fonte di speranzaper tutti.Alla cena l’aria di sempre. Voglia diincontrarsi, di parlare e di conoscerenuovi spunti che all’interno dell’eventonon sono mancati, in questa comenelle altre edizioni. Ricordiamo il primoanno, con la proiezione del documentariodella Rai, risalente agli anni’60, a firma di Sergio Zavoli su AlfredoPanzini. <strong>Il</strong> secondo anno abbiamo avutola presenza di Giovanni Celli, presidentede La Voce di Romagna.Quest’anno il pezzo forte è stata la presenzadi Fabio Toncelli, regista, autoree quotato documentarista, che vantaal suo attivo lavori trasmessi dalle televisionidi tutto il mondo. Toncelliha presentato alcuni trailer della suaproduzione e quello che ha maggiormentecolpito è stato il racconto dellatrasvolata in deltaplano dell’Everestcompiuta Angelo D’Arrigo. Immaginiche hanno affascinato per forzae suggestione, ma anche per stile edeleganza. Quest’anno la cena è stataanche l’occasione per premiare i vin-Le foto della cena (i provini di FotoAngelini, presso il quale - p.zza donMinzoni - si possono acquistare lestampe), i filmati di presentazionedel concorso ed altro, sono in rete(www.ilnuovo.rn.it alla sezione eventi).Le foto del concorso saranno presentianche all’interno del prodottodi Inshake, denominato Surfing information,il software di informazioneturistica messo a punto da Paoloe Francesco Crociati.citrici del concorso “<strong>Il</strong> bello e il bruttodi Bellaria Igea Marina”, che riproponiamoin queste pagine con le rispettivemotivazioni stilate dal presidentedella giuria Massimo Siragusa. Tuttele foto sono state proiettate durante laserata e questo ha permesso di percepirneil loro valore artistico e di documentazione.Ma, ancora una volta, lacena ha trovato “sostanza” proprio nel-Un ringraziamento particolare vaa tutto lo staff della cucina (nellafoto). Quest’anno, peraltro, la lunghezzadella cena, così densa dimomenti ed eventi, non ha permessoil tradizionale e doverososaluto finale. Rimediamo qui, ringraziandolinominalmente. Un accoratograzie, dunque, a MarcoRossi, Donald Saponi, ErnestoPanella, Annunziata Rossi, JonicaMazzotti, Miriam Nieri, LauraMagnolfi (Loretta). A questo si aggiungeun grazie a tutto lo staff dellasala, ai tecnici e a coloro che invarie forme hanno reso possibilel’evento.Nella foto a sinistra Fabio Toncellie Claudio Monti.la cucina che, garantita dallo chefMarco Rossi e da tutti i suoi collaboratori,ha ricevuto un apprezzamentounanime. Sapori raffinati all’internodi un contesto che incoraggia lo staffde <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong> a proseguire in quest’opera,che si colloca nella realtà locale,SEGUE NELLA PAG. A FIANCOVince nella categoria del “bello”Alessandro Giustiniani con “coccobello, cocco”: per l’uso di una tecnicadifficile come quella del panning eper la ricerca di una luce fresca checaratterizza la scena con un forteimpatto emotivo.Alessandro Giustiniani ritira il primopremio dalle mani di MaurizioPolverelli.Menzione a Celeste Orlando per“cicatrice profonda e paradigmiviolati”: è premiata la capacità direndere in modo originale un soggettodi difficile gestione come quellopaesaggistico; inoltre per l’equilibrioche scaturisce dall’armonia dellavisione geometrica.Celeste Orlando, che si è meritatala menzione assegnata dallagiuria.


primo piano5<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>non solo bellariese, come una esperienzadi eccellenza, connotata da una originalitàtutta propria.Un ringraziamento speciale a Eros Foschie famiglia per la squisita ospitalità.Così come tanti altri grazie vannoa tutti coloro che hanno reso possibilel’evento: Vicky Art, Franco Boschetti(Blu Beverage System), quantihanno donato i premi per la lotteria,i volontari impegnati nell’allestimento,e ad ogni intervenuto.Per quanto concerne la categoria del“brutto”, il primo premio se loaggiudica Fabio Rizzuto con “Bellaria-Igea architettura d’unione” grazieall’utilizzo enfatico del bianco e neroabbinato ad una visione classica.Fabio Rizzuto (con in braccio la figlia)riceve il premio da EmanuelePolverelli.Menzione a Marco Gradara (impegnatoa Milano non ha potuto ritirareil “diploma”) per l’originalità dellavisione. L’uso forzato del mezzo dipost produzione diventa un modosingolare e accattivante di rappresentarel’abusivismo edilizio attraversouna sola immagine.Gianni Drudi canta un sonoro no alla droga“A 14 anni bevevo, a 16 fumavo, a18 mi drogavo, a 19 vedevo crescerel’erba sulla mia tomba”. Anche se lavoce è quella di Gianni Drudi, che halegato il suo nome a canzoni come“Fiki fiki” o “C’è chi cucca e chi no”, ilmessaggio non è per niente leggero,anzi è di quelli che impattano: “… nonbere, non fumare, non drogarti,vivi.”La lunga e tenace battaglia che TeresaLucchi conduce da anni contro ladroga, è approdata ad un cd musicale.S’intitola “L’alba della vita” e contieneuna introduzione parlata di TeresaLucchi e un brano musicale molto orecchiabilecon la voce di Gianni Drudi,registrato nello studio di Poggio Bernidel cantante romagnolo.Si attacca con l’introduzione di TeresaLucchi: “Hai appena visto l’alba dellavita ed è subito sera, ed anche per teche vivi il tramonto causato dal fumo,dalla droga e dall’alcol, c’è il sole chevuole rigenerarti, la vita è un donod’amore e bisogna amarla e viverlasenza dipendenza alcuna”. Poi arrivala musica leggermente metallica chevia via si addolcisce, sulla quale s’inseriscela voce solista del romagnologaudente, che fino ad oggi aveva cantatogli amori estivi e i doppi sensi, piùo meno spinti, del suo repertorio piùvolte bersagliato dalla Gialappa’s Bandin “Mai dire tv” su Italia 1. Ma al progettodi un canto alla vita, di un gridod’allarme contro gli eccessi che sonoormai diventati la regola per tanti giovani,anche Gianni Drudi ha detto sì.“L’alcol, il fumo, la droga, sono un serpenteche ti avvolge e ti stritola nellesue spire e se non chiedi aiuto da solonon ne esci più, non ne esci più”, ripetela canzone.<strong>Il</strong> primo passo della campagna antidrogadi Teresa Lucchi e di un gruppoL’artefice del progetto è Teresa Lucchi, che ha deciso diaffidarsi alla musica per lanciare un messaggio chiaroai giovani. La voce? Facciamo fiki fiki insieme...Teresa Lucchi e Gianni Drudi, insiemecontro lo sballo.di Luigi Mercadini“Non fumare per farti accettare,se vuoi goderti la vita confumo, alcol, droga falla finita.E quando vai in discoteca pensasolo al ballo e non allo sballo.Se dovessi naufragare nel maredella vita, ricordati che il cuoredi chi ti ama sarà sempre unporto sicuro dove ripararti e rigenerarti.Hai appena visto l’alba dellavita, non far venire subito sera,vivi, vivi….”(da “L’alba della vita”)di ragazzi bellariesi, è stato il manifestofatto affiggere di recente in città:raffigura l’albero della vita al quales’avvolge un serpente che si nutre deimali della nostra società: fumo, alcol,violenza, gioco d’azzardo, droga, bullismo,velocità… Lo slogan che campeggiaalla base dell’albero è lo stesso chela Lucchi legge all’inizio del branomusicale.<strong>Il</strong> ritornello è di quelli che entrano erimangono in mente: “Se non sai checosa fare, dammi retta non fumare,l’alcol non fa bene, ti porta solo pene.Fumare non è bello, ti va il fumo alcervello, quando vai ad una festa ricordatidi usare la testa, quando vaiper la strada tieni il tuo gas a bada e sevai troppo veloce la morte è precoce”.Al progetto de “L’alba della vita” hannocollaborato Drudi e Bersani per lamusica e gli arrangiamenti, mentreil testo è tratto dagli slogan creati daglistudenti e raccolti nel libro “Progettoairbag”, a cura di Daniela DellaPasqua, Ornella Fattori, Marisa Zanie la preside della Facoltà di psicologiadell’Università di Cesena, Bruna Zani.E per tutti Teresa Lucchi ha parole diringraziamento e di gratitudine. <strong>Il</strong> cdcomincerà a circolare nei prossimigiorni e la vulcanica promotrice ditante battaglie contro la droga sperache il lavoro possa entrare in un circuitonazionale e diventare la colonnasonora in grado di risvegliare allavita tanti giovani: “Ho spedito il cd eil manifesto al presidente Berlusconie mi auguro che venga tenuto in considerazioneda chi pensa alle campagneantidroga”. In attesa che da Romaqualcuno batta un colpo, c’è molto dafare anche a Bellaria, nella provinciadi Rimini, in Romagna e in Regione,dove la droga e lo sballo non conosconocrisi.


il fatto6 <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>La copertina del libro di Daniela(nella foto a destra).Una favola di mammaDaniela Franceschelli ha iniziato con disegni e raccontipensati per il figlio, sfociati in una favola. Poi, sempregrazie agli incontri della vita, è nata una filastrocca.di Emanuele PolverelliC’è qualcosa di insolitamente vivo eprofondo nel rapporto tra una madre,o un padre, e il suo bambino. Qualcosache è fonte inesauribile di risorse creative.Quelle risorse di cui tutti abbiamousufruito nella nostra formazioneumana: giochi, disegni, favole inventateo rielaborate con notevole estro.Generalmente questo estro rimane poichiuso all’interno delle mura domestichee passa col passare dell’età del figlio,andandosene come ricordo vago eun po’ nostalgico.Diverso è il caso, complice una formazioneartistica rilevante ed uno spirito“vulcanico”, di Daniela Franceschelli.Daniela è bellariese, seppure da qualcheanno, dopo il matrimonio, abiti aSaludecio.Per Daniela, quel magma creativo,infinito ed indefinito, qual è la convivenzadi una mamma col suo bambino,prende forma nella realtà di alcunepubblicazioni, e non solo. Abbiamocosì un primo libro, appena sfornato,dal titolo “Lalla la farfalla”, e in cantiereun secondo, “Flip e Quack nellaterra dei tulipani”.All’inizio è stato…?All’inizio ci sono alcuni disegni, fattiper mio figlio, con la tecnica della vetrofania.Da questi disegni è nata,come per incanto, la favola di Flip eQuack. La favola è sorta quasi da sé,nei racconti fatti a lui, prendendo formapoco a poco, divenendo poi compiutae stabile in un lavoro scritto, conprologo e dialogo conclusivo.Possedevi dunque già una tecnicapittorica. Come l’hai acquisita?Ho fatto il liceo artistico e ho seguitoceramica e mosaico a Ravenna per treanni. Ho poi sempre sviluppato lavoridi vario genere artistico, dal mosaicoalle decorazioni. La mia attività, semprein divenire, si è soffermata moltosul genere del decoupage, facendo mercatinicon vendita di oggettistica e tenendocorsi sull’argomento. Però la miacaratteristica è sempre stata quella dinon volermi chiudere in un genere.Ovvero?I mercatini per me sono piccoli eventi.Partendo dal soggetto mio preferito diun certo periodo, le fate, narravo filastrocchee intrattenevo i bambini. Cosìil mercatino era in realtà un modo dicomunicare e di creare momenti magici.Poi il passaggio alle favole e al libro?Sì. Con la nascita di mio figlio, nel2006, si è sviluppata l’idea di cui dicevoprima. Ma non è propriamente una“idea”. E’ la vita stessa che nasce e sisviluppa. Io non so come sia nata la favola,ma i momenti erano bellissimi edi forte sintonia con mio figlio e miomarito. Questa sintonia ha generatoracconti e magie.Di cosa parla la fiaba?Flip è un coniglio multicolore e Quackuna paperella gialla. Insieme intraprendonoun viaggio nella terra deitulipani dove accadono cose davverostrane.A quando la pubblicazione?Sto valutando la forma migliore. Certamentenon mi interessa la grandedistribuzione, ma poter arrivare allagente con il libro in mano, ed incontrarladirettamente secondo formenuove. Comunque è prossima.Ne daremo sicuramente notiziasu <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>. Però, nel frattempovi è stata un’altra pubblicazione…Sì. Si tratta di “Lalla la farfalla”. Unafilastrocca nata su una provocazioneda parte di alcune amiche che sono l’altracomponente di questa avventura,in primo luogo Barbara, che io definireiuna dispensatrice di benessere, inparticolare grazie al suo centro Eudokiae ai suoi corsi. La loro insistenza perla pubblicazione mi ha spinto a procedere.Un ruolo particolare lo ha avutoAntonietta, che con il suo studio grafico“Arte amore e fantasia” di Riminiha curato il tutto ed ha fatto un lavoroeccellente. La filastrocca si costruiscesu un disegno, da me riprodotto sullabase di uno schizzo del figlio di Barbara.E’ la storia di una farfalla che neisuoi viaggi in realtà “resta sempre nelsuo centro”, ovvero un viaggiare chepermette di non perdersi.E intanto ci sono appuntamenti…Sì. <strong>Il</strong> primo sarà il 9 maggio, dalle ore17 alle ore18, a Morciano in via Pascolipresso il negozio “<strong>Il</strong> Piccolo Sole”. Lìpresenterò “Lalla la farfalla” e metteròin piedi un laboratorio con i bambini.Lo stesso verrà fatto, il 17 maggio,presso “Oro e Magenta” a Rimini in viaSigismondo. Invece il 24 e 25 maggioa Fiorenzuola di Focara sono stata invitataper la festa del parco del SanBartolo per narrare in piazza la favoladi Lalla. Sarò lì a partire dalle ore 16 eperaltro la festa cade nella giornatamondiale del gioco e nella giornata europeadei parchi, che quest’anno coincidono.La stessa esperienza sarà ripetutal’11, il 12 e il 13 luglio a Candelara,all’interno della manifestazione“Arti e mestieri al Castello”.E a Bellaria?Chissà. Ho contatti. Spero di poterciessere già questa estate o al più tardiad ottobre.


la denuncia9<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>il FiccanasoUn’altra discarica a cielo aperto che è lì da un’eternitàdi Cristian ScagnelliSi parla tanto di discariche abusivema normalmente si pensa cheil loro habitat naturale sia in certezone d’Italia piuttosto che in altre.Abbiamo dimostrato dalle colonnedi questo giornale che la nostra cittànon è immune da questo tipodi piaga: prima auto, poi barcheabbandonate ed ora una vera epropria discarica. Ce l’hanno segnalataalcuni cittadini e si trovanella zona Cagnona, precisamentesotto il cavalcavia di via Ausa.Facilmente raggiungibile e poco illuminata,insomma l’ideale perabbandonare materiale anche pericolososenza farsi vedere da nessuno.Le foto (scattate il 28 aprile)mostrano che nell’area è stato scaricatodi tutto e come accade purtroppospesso l’amministrazionecomunale non vede e se vede nonprovvede. In “mostra” ci sono unaserie di sanitari (evidentementequalcuno ha ristrutturato i bagnidi un albergo o una vecchia pensionegettando nel campo i sanitaridi porcellana), mobiletti e specchie, qualche metro più in là, unmucchio di letame mescolato adaltro materiale che, visto il caldo eil sole di questi giorni, emana unodore insopportabile. Proseguendonel tour della discarica ci si imbatteanche in una triste scoperta: unacerta quantità di vecchio ondulatoin eternit (un particolare materialeformato da cemento e amianto),pericolosissimo per la salute.Molte delle “onduline” posizionate accantoal mucchio di letame sono state sbriciolatee così il pericolo aumenta, ancor più chela vicina superstrada e i venti trasportanoovunque le polveri diamianto. C’è da augurarsi che il letamenon venga utilizzato per concimarecampi o altro perchè se cosi fossedidala miscela sarebbe dannosissima.A far da cornice a tutto ciò unavecchia gru da costruzioniedili abbandonata al suo destino.Chi vigila su di noi? Chi controllail territorio? Possibile che i dipendenticomunali all’ambiente e ailavori pubblici, che normalmentepercorrono il territorio in lungo ein largo, non vedano discariche esituazioni come quelle che abbiamovarie volte segnalato in questarubrica?A proposito, le barche all’uscita dellasuperstrada a Bellaria, sono statesì rimosse ma per ora depositatain un altro luogo, un po’ più a monte,lontane dalla vista. L’amministrazionecomunale le ha ammucchiatenel vecchio acquedotto diDonegallia, ben nascoste ma nonabbastanza per passare inosservate.Una soluzione va trovata. Se il Palazzonon ha le antenne ritte sulterritorio (e non c’è nessun dubbioche sia così), propongo delle rondeecologiche che segnalino a chi didovere casi di questo tipo, ma anchepersone alle quali rivolgersiper un consiglio o una informazione,visto che molto spesso le istituzionisono assenti e lontane dallagente.


sport10<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Ed è B1L’inarrestabile Dinamo Pallavolo ha conquistato, condue turni d’anticipo, un altro grande traguardo.Grande festa per la conquista della B1da parte della Dinamo Pallavolo RomagnaEst: nella foto gli atleti insieme a RiccardoPozzi, Corrado Monti e il sindacoScenna.Young Volley: archiviata un’altra edizione da guinnessE’ più che positivo il bilancio finale dell’edizione 2008 di Young volley, organizzato daKiklos: 3500 atleti si sono dati appuntamento a Bellaria Igea Marina per gareggiaree divertirsi con beach volley, laboratori per i più piccoli, truccabimbi, animatori,giocolieri, balli di gruppo e tanto altro ancora. Ha superato l’esame anche la nuovalocation di Igea centro, dopo che è stato necessario abbandonare quella di Polo Est.Tanti giovani hanno preso d’assalto la città e tante presenze nelle attività alberghiere,che sono un buon auspicio per l’avvio della stagione. Molti anche i premi distribuiti,a partire da Reggio Emilia che ha partecipato al torneo con 220 atleti. Quattrocentole squadre partecipanti ma solo 3 per categoria sono entrate nell’albo d’orodella manifestazione. <strong>Il</strong> prossimo appuntamento di Kiklos è il quindicesimo raduno diSand Volley 4x4, a Bellaria dal 15 al 18 maggio: 256 le squadre, tra maschile efemminile, che si affronteranno in sfide all’ultimo granello.<strong>Il</strong> 19 aprile 2008 è stata una datastorica per il Volley di Bellaria IgeaMarina: sconfiggendo al Palasport diviale Ennio gli abruzzesi del MD’EMontorio, la squadra della DinamoPallavolo Romagna Est ha centratola promozione del campionato nazionaledi serie B1 con due turni di anticiporispetto al regolare termine delcampionato (3 maggio). Una vittoriache da qualche settimana eranell’aria, da quando la Romagna Est,con un girone di ritorno strepitoso,ha sconfitto a domicilio le squadreche la superavano in classifica e leimmediate inseguitrici che non hannoretto allo strapotere tecnico e fisicodei ragazzi allenati da Enrico Gaspari.Fra i match da incorniciare,non si possono non ricordare la lungae insidiosa trasferta a Galatone(Lecce), dove gli atleti della Dinamosi sono superati, sconfiggendo la compaginedel momento davanti ad unpubblico numeroso ed appassionatoche ha sostenuto fino all’ultimo lasquadra del cuore. Anche la vittoriacon il Virus Paglieta (Chieti) e il derbycon la forte Coop Murri Viserba,hanno suggellato il trionfo e la vittoriadel campionato nazionale, conquistatocon merito anche se all’iniziola squadra di Bellaria Igea Marinanon era partita favorita. La RomagnaEst ha saputo costruire sulcollettivo, sulla forza e sulla continuitàdei suoi ragazzi le basi per l’eccezionaletraguardo della promozionealla B1. Bravo l’allenatore chedopo un anno negativo ha saputo plasmareun gruppo affamato di vittoriee risultati, tenendo alta l’attenzionenei pochi momenti di stanca,galvanizzando la squadra all’occorrenza,mentre il direttore sportivoZaccagni ha dato un contributo essenzialeper l’armonia del gruppo,smorzando le polemiche e “cucendo”quando occorreva. Ma è stata tuttala squadra a dare il meglio: il capitanoTuccelli, che ha contribuito inmaniera essenziale alla promozionecon una regia impeccabile, Campanae Zamagni, i due centrali miglioridel Torneo (rispettivamente il piùLa festa finaledel Bellaria BasketSabato 10 maggio, in occasione dell’ultimagiornata del campionato diprima divisione, il Bellaria Basket incontreràil Cesenatico nella palestradello stadio in via Rossini. Un derbymolto atteso che però non incideràsulla classifica finale, perché anche sele squadre sono formazioni di alta classifica,nessuna delle due riuscirà nelsalto di categoria. Non essendoci tensionidi classifica, sarà soprattuttoun’occasione di festa. Prima della gara(ore 18) ci sarà un’amichevole dei ragazzidel vivaio, poi merenda conciambella per tutti e alle 19 va in scenail derby che all’andata ha vistosconfitti i bellariesi solo di un punto.Al termine il brindisi, anche per festeggiarela squadra che partecipa alcampionato Uisp, ancora impegnatanei play-off, dove a lottare per il titoloci sono formazioni che hanno atleti conun passato da professionisti, mentre ilBellaria è una squadra giovane dovealcuni ragazzi del vivaio giocano perfare esperienza.<strong>Il</strong> prossimo anno i dirigenti sperano difesteggiare una promozione con lasquadra di prima divisione, essendo ilsecondo anno consecutivo che il traguardoviene sfiorato. Per le squadregiovanili si invitano i ragazzi di Bellaria,dalle scuole elementari alle scuolesuperiori, ad iscriversi ai corsi perchéil fine del Bellaria Basket è quellodi far divertire con uno sport fantastico.


sport11 <strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>vecchio e il più giovane del campionato),passando per i fratelli Alfredoe Francesco Tabarini, i bomber dellasquadra, entrambi col maggiornumero di attacchi vincenti del girone.Vanno ricordati poi il perfezionistadella schiacciata Carmè, maiuna palla gettata al vento, il giovanelibero Bianchi, Giorgio Reali, Peccenini,Valletta (la sua esperienza haperfezionato la ricezione e la difesa),fino a Lucchi che, seppur travagliatoda problemi muscolari, ha messola sua classe a disposizione della squadra,e Raggi a cui va il merito di averchiuso l’ultimo punto della promozionealla B1. Ma il ringraziamentodei dirigenti e della Romagna Est vaa tutti i tifosi che hanno sempre sostenutola squadra.Mondocalcio, l’unione fa la forzaL’Ac Bellaria Igea Marina di Sauro Nicolini, la Dinamo calcio di cui èpresidente Tonino Bernardini e l’Igea Marina calcio di Piero Sarti,si sono fuse in un’unica realtà sportiva che è stata battezzata“Mondocalcio”. L’obiettivo di unire le forze è indovinatissimoperché questa nuova aggregazione parte con il vivaio giovanilepiù consistente della provincia di Rimini e in zona secondo soloa Savignano.Mondocalcio ingrana già dalla stagione 2008-9 con oltre 400 ragazzi,ma conta di superare i 500 entro il 2011: avrà “scuola calcio”,pulcini, esordienti, giovanissimi, allievi, juniores, berretti eterza categoria. Un esercito di nuove promesse che andranno adalimentare la prima squadra che milita in C2, oltre che costituireuna possibilità per tanti giovani di praticare il calcio e divertirsi.I promotori parlano di “un segnale importante per Bellaria IgeaMarina, dove gli schieramenti dividono ma i ragazzi uniscono,dando una prova di forte coesione ed entusiasmo tra coloro checredono nel grande progetto di Mondocalcio”.Dopo tanti tentativi di fusione andati a vuoto, adesso il risultato èstato centrato.Da sinistra, Tonino Bernardini, Sauro Nicolini e PieroSarti, i tre presidenti che hanno dato vita alla fusione ditre società sportive per creare “Mondocalcio”.specialitàPESCE e CARNERISTORANTE - PIZZERIATAVERNA “DA BRUNO”di MATTEO e BEATRICETel. 0541-344556Viale Panzini, 150BELLARIA<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Giornale di Bellaria Igea MarinaQuindicinalewww.ilnuovo.rn.itDirettore responsabile:Claudio MontiRegistrazione:Tribunale di Rimini n. 12/2004Direzione e Redazione:via Orazio n. 101Tel. e Fax: 0541-33.14.43E-mail: cmonti@ilnuovo.rn.itepolverelli@ilnuovo.rn.itesantandrea@ilnuovo.rn.itStampa:La Pieve Poligrafica EditoreVilla Verucchio srl(Villa Verucchio)Editrice:Associazione “Nuova Bellaria IgeaMarina”Pubblicità: Tel. 0541-33.14.43<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong> si trova nelle edicole dellacittà in distribuzione gratuita.Viene consegnato porta a porta intutte le abitazioni di Bellaria IgeaMarina: se non dovesse arrivarvichiamate il n. 0541.331443.Tiratura: 7000 copie. Chiuso intipografia il 30.4.2008


società12<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>“ … Sembra che i figli non riescanoa tollerare la noia. Sono interessatiai divertimenti e fannocontinue richieste… perché?”I genitori osservano nei loro figli unaricerca affannosa di oggetti e di cose dafare. Pare non sappiano tollerare piùniente.Oggigiorno i figli sembrano troppoattratti dai divertimenti, dai diversivi,dalle attrazioni esterne e si interessanomeno della famiglia. Desideranopossedere oggetti alla moda, quellitecnologicamente più avanzati(Play station, iPod, cellulari di ultimagenerazione, ecc.).Pare che il desiderio per le cose sia insaziabile.I genitori hanno la sensazioneche i figli non si sentano mai abbastanzasoddisfatti e sicuri di se. “Cosacercano? Non gli facciamo mancarenulla”, osserva qualcuno. Sembra chei genitori siano considerati modellipoco appetibili e che i figli preferiscanoispirarsi ed imitare personaggi dellatelevisione.Stregati dalle emozioni artificialiCosa si nasconde dietro l’abuso di Play station, iPod eogni altro creatore artificiale di emozioni. CostanzaPalmitessa prosegue sul mestiere di genitori.La cultura odierna ci ha abituati a gratificarei desideri, se possibile, nell’immediato.La pubblicità in televisionebasa la propria efficacia sulla capacitàdi cogliere i bisogni e offrire prontamentemodi e mezzi per soddisfarli.Talvolta, arriva a costruire necessitàeffimere.I media favoriscono questa modalitàdi ricerca ossessiva di oggetti dai qualiottenere immediate gratificazioni.Anticipano con estrema rapidità oggettidi desiderio e modi per gratificarli.Questo atteggiamento culturale si riflettesulla società. E’ facilmente rintracciabilenella tendenza comune amolti giovani i quali appaiono alla ricercaaffannosa del divertimento, diqualcosa da fare. La passività sembrail nemico più temuto. Ciò che deve preoccuparciè l’allarmante evitamentodelle emozioni. Giocare per ore allaplay station offre l’esperienza di emozioniartificiali, fortemente eccitanti econtrollabili. Messaggiarsi limita il contattodiretto. Ascoltare musica ad altovolume con l’iPod permette al giovanedi isolarsi perché la definizione del suonoè perfetta e stimola la mente passivamente.Mentre passeggia, mentre èin macchina con i genitori o a casa siisola. La relazione con gli altri offre unagamma ampia di emozioni positive enegative che ci spingono a fare esperienzadi ciò che siamo, come proviamoe cosa proviamo. Perdere questaconoscenza riduce la capacità di “esserepresenti a se stessi” ed espone alcondizionamento ed all’assoggettamento.L’eccitazione del suono ad altovolume, della sensualità offerta dalleimmagini televisive, il senso di onnipotenzaofferto dal controllo delle proprieemozioni mentre si affronta una sfidacon la play station mortificano la vitalità,riducendola ad un rapporto passivoed ipnotico con oggetti artificiosi emeccanici. <strong>Il</strong> consumismo delle sensazioniha soppiantato i valori. <strong>Il</strong> ricorsoa modelli ed icone mediatiche e artefatteincanta (come le sirene di Ulisse) ilgiovane in formazione con l’illusioneche non deve avventurarsi nel mondo,ma può stare fermo a ricevere tutto ciòche gli necessita. L’esempio, il messaggiodi fondo offerto dai media e da educatoriinconsistenti è: “si è qualcunosolo se si è vincenti, solo se si possiedequalcosa da mercanteggiare (un bell’aspetto,denaro, potere ecc.)”. Mentreil senso del sacrifico, la capacitàcritica, la ricerca attiva di essere un individuoautonomo paiono motivi romanticie demodé. L’acquisizione diabilità, di competenze, di valori e motiviinteriori forti e consistenti è l’equipaggiamentoindispensabile per ogniesploratore del mondo. Un’immaginedi sé costruita sull’idolatria di personaggivacui denuncia una sfiducia generalenelle figure parentali di riferimentoed in generale nella credibilitàdella società. <strong>Il</strong> senso di vuoto e di sfiduciasi manifesta attraverso quelle penosestatistiche che ci informano sull’aumentotra i giovani del consumo disostanze, di ricerca di esperienze estremee così via per sentirsi meglio.Costanza Palmitessa


direttore ti scrivoAbitiamo al Gelso ma peril Comune non esistiamoDa circa un paio d’anni io emia moglie siamo diventatiabitanti di Igea Marina, nellanuova zona residenziale in fase diultimazione al Gelso.Ho apprezzato il lavoro del suo giornaleriguardo ai reali problemi dei cittadininel nostro Comune e le scrivo,dopo diversi mesi in cui ci stavo pensando,per focalizzare disagi presentinella nostra zona.Tralasciamo tutti gli inconvenientiche è normale trovare in un’area dinuova costruzione, ma su tutte, unacosa si sta protraendo da quasi 2 annie sembra che ancora ci vorranno alcunimesi perchè si arrivi alla normalità:la raccolta dei rifiuti.Faccio un breve accenno: i primi abitantisono residenti in zona da circa 3anni e a tutt’oggi non sono stati installatida Hera i cassonetti per la raccoltadei rifiuti con conseguente disagio.Ad oggi abitiamo in circa 40-50 famigliee dal Comune continuano a rispondereche “...fino a quando la CMVnon cederà al Comune l’intera area,essa è considerata area privata (?) percui i mezzi di Hera non possono accederviper un problema legale; cosasuccederebbe se un mezzo di Hera avesseun incidente?”.13Per scrivere al direttorefax: 0541.331443; e-mail: cmonti@ilnuovo.rn.it; posta: via Orazio101, 47813 Igea Marina. Tel. redazione: 0541.331443Faccio alcune considerazioni, tralasciandola parte burocratica tra l’AmministrazioneComunale e la CMV dicui, non essendo informato, non voglioscrivere:- Hera non può portare i cassonetti eprocedere con la raccolta. Allora perchèi furgoncini di Hera, da circa unanno, passano a raccogliere la spazzaturanei cestini delle aree verdi? (cherischiano di diventare “succursali”dei normali cassonetti).- La zona è considerata privata. Hannoaperto in ordine: 1 - succursale dell’AutoscuolaUgolini, 2 - Asilo nido, 3 -Lavaggio cani .....- Area privata. Da circa un anno emezzo è in funzione una piscina e tuttii giorni transitano decine di autoveicoli.- Noi, da bravi cittadini, dobbiamocaricarci in auto i bidoni della spazzaturae andare a 200-300 metri perpoter trovare tutti i bidoni (raccoltadifferenziata compresa).- Dobbiamo pagare la tassa sui rifiutie continuare ad avere disagi... Altrocontrosenso!Un romanzo di Panzini sotto l’ombrelloneL’Accademia panziniana, recentementecostituitasi a Bellaria Igea Marina, comesua prima iniziativa si propone di offrireagli ospiti che soggiornano in hotel, appartamentie camping, un libro di AlfredoPanzini. Si parte dall’estate 2008 con “Lalanterna di Diogene”, ma l’obiettivo è quellodi proseguire anche per gli anni futuri.L’idea è quella di legare il nome di Bellariaall’importante scrittore, ed anche rimetterein circolazione le opere di Panzini, vistoche le grandi case editrici hanno smessodi pubblicarlo da alcuni decenni.“La lanterna di Diogene” arriverà nellemani degli ospiti attraverso gli albergatoried i bagnini, che possono prenotarne uncerto numero (diversi lo hanno già fatto),almeno 50-100 copie, per farlo trovarenella camera dell’albergo o consegnarloal cliente al momento di affittare l’ombrellone.<strong>Il</strong> contributo richiesto, a mero titolodi concorso spese, è di 2 euro a copia. <strong>Il</strong>libro verrà inserito in una busta con l’intestazionedell’Associazione culturale ela scritta “Un romanzo sotto l’ombrellone”,una lettera di benvenuto da partedell’Accademia e dell’albergatore o bagnino,una breve biografia dello scrittoree l’invito a visitare la “Casa Rossa”.Le copie possono essere prenotate via“mail” (gobbiarnaldo@alice.it), oppure alnumero 0541-347134, o anche inviandouna semplice richiesta scritta, specificandoil numero di copie richieste, a: Accademiapanziniana, via Rapisardi 24,Bellaria.<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>Posso pensare che non sia stato io ilprimo a segnalarvi questo problemae non so se sono stato sufficientementechiaro nell’esposizione.PS: la pista ciclabile che dalla nostrazona dovrebbe, una volta finiti i lavoridella CMV, portare al parco si vedeche entra nel parco, ma poi è interrottae non si congiunge con le piste attualmentepresenti (ed è praticamenteultimata)...Questa mail è lo sfogo di un “nuovo”cittadino che tiene molto al posto incui ha scelto di vivere ed abitare, etrovarsi di fronte a certi controsensi,fa arrabbiare e non poco.Luca MontanariChiediamo ovviamente che sia l’amministrazionecomunale a rispondere allasua lettera molto dettagliata e precisa.Che il problema sia legato alla cosiddetta“area privata” è la versione ufficiosache anche noi abbiamo raccolto perchéil nostro Ficcanaso si è interessato allaquestione per preparare un articolo. Rimanel’assurdità di residenze esistentiche però non hanno i servizi (pur pagandoli)che ricevono tutti gli altri cittadini.Mi auguro che l’amministrazionecomunale voglia rapidamente esprimereuna parola chiara a lei e a tutti gli altriresidenti della zona. Ma l’argomento <strong>Il</strong><strong>Nuovo</strong> lo terrà in agenda fino a che nonsarà stata trovata una soluzione. (c.m.)


in breve15<strong>Il</strong> <strong>Nuovo</strong>MUSICASuperhero al Madigan’s Pub diCesenaticoLA CITTÀ A PORTATA DI NUMEROMunicipioP.zza del Popolo, 1Tel. 0541.343711Tornano i Superhero, il gruppo guidatodal poliedrico Leonardo Polverelli,con un concerto presso il Madigan’sPub in viale Mazzini, 180 aCesenatico (vicino al Campeggio Cesenaticoe Zadina). <strong>Il</strong> concerto si terràil 9 maggio alle ore 23,30. L’ingressoè libero.Iat Informazioni turisticheBellaria: Via Leonardo da Vinci, 2Tel 0541.344108 fax 0541.345491iat@comune.bellaria-igeamarina.rn.itPolizia MunicipaleVia Leonardo da Vinci, 10Tel. 0541.343811ASSOCIAZIONIRinnovo delle cariche alCircolo DiportistiL’11 aprile si è tenuta l’annuale riunionedei soci del Circolo Diportistidi Bellaria Igea Marina per l’elezionedei nuovi consiglieri. Oltre a discuterevari temi (fra i quali la stesuradi un nuovo e più funzionaleregolamento che regoli la vita delCircolo), i 110 soci - 7 dei quali sonointervenuti per delega - hanno elettoi nuovi consiglieri. Si tratta diMassimo Gori, Roberto Sancisi, FrancoPozzi, Augusto Chiodi, Franco Calderoni,Maurizio Ricci, Ivan Faedi,Roberto Conti, Bruno Zanfretta, MicheleSerio, Ercole Marchi, CristianVorazzo, Alberto Sberlati, MaurizioSavioli e Maurizio Budda.<strong>Il</strong> consiglio ha poi eletto Roberto Sancisipresidente e Massimo Gori vice.AMMINISTRAZIONEContributi per la locazionerivolti alle famiglieLa Giunta comunale ha approvato icriteri per l’assegnazione dei contributieconomici ai cittadini in affitto,assegnati non solo in base al reddito,ma tenendo conto anche di unasituazione patrimoniale più ampia.Le domande vanno presentate alComune di Bellaria Igea Marina dal5 maggio al 20 giugno 2008.In bici lungo il fiume Usol’11 maggio l’evento di Romagna EstDomenica 11 maggio magnifica gita in biciclettalungo il fiume Uso per i bambinifino agli 11 anni d’età e per i loro genitori.L’iniziativa si chiama “Bimbimbici”, è propostada Romagna Est e mette in palioanche ricchi premi.I comuni interessati sono quelli di BellariaIgea Marina, San Mauro Pascoli e Savignanosul Rubicone, e “Bimbimbici” è lamanifestazione nazionale per la mobilitàsostenibile rivolta ai più piccoli, promossadalla Federazione Italiana Amici dellaBicicletta.<strong>Il</strong> ritrovo sulle due ruote per i bambinidelle scuole elementari e per tutti i giovanicorrentisti della banca ed i loro genitori, èprevisto nelle rispettive piazze di SanMauro Pascoli, Bellaria Igea Marina e Savignanosul Rubicone, punto di partenzaper un percorso in bicicletta che si concluderàa Villa Torlonia.Gratis per i partecipanti magliette e cappellinie, all’arrivo, gelato e bibite, animazionee giochi. Fra coloro che si iscrivono(entro l’8 maggio presso le Filiali di RomagnaEst), saranno estratte cinque bicicletteBMX. E per tutti i giovani correntistidella Banca, titolari di conto“TesoroMio” e/o “Teens”, è previstaun’ulteriore estrazione di cinque buonivacanza validi per una settimana di soggiornogratuita e/o a sconto per l’interafamiglia nelle più rinomate località italiane.“Bimbimbici” vuole anche convincerele pubbliche amministrazioni a renderepiù accessibili e sicure le città per chisceglie i mezzi di trasporto ecocompatibili.Per il terzo anno “Bimbimbici”riserva parte della quota di iscrizioneall’acquisto di biciclette per un villaggiodel Togo, in Africa. <strong>Il</strong> progetto“ToGo By Bicycle” permetterà agliabitanti del villaggio, che non hannomezzi di trasporto, di raggiungere piùfacilmente scuole e ospedali e formeràgli addetti alla riparazione delle biciclette.Spazio Romagna EstPronto InterventoPiazza del Popolo, 1 - Tel. 0541.327152Pubblica Assistenza Croce BluVia Ricci, 9Tel. 0541.333222CarabinieriVia Giovanni Pascoli, 60Tel. 0541.344104OrientaexpressP.zza Gramsci,4Tel. (e fax) 0541.340144Biblioteca ComunaleViale Paolo Guidi, 108Tel. 0541.347186Nursing ExpressAssistenza infermieristica domiciliareVia Virgilio, 84 Igea MarinaTel. 0541.333653Centro Giovani “Kas8”Tel. 0541.343940CUPTel. 0541-327153Hera (Nettezza Urbana)Tel. 0541.361361Protezione CivileTel. 0541.331148InformahandicapTel. 0541.343782Taxi Bellaria (servizio diurno enotturno) Tel. 0541.343132Centro sociale Alta MareaTel. 0541.346747

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