Le novità del codice di procedura civile ed altre disposizioni
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Il giu<strong>di</strong>ce, con il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui al primo comma, <strong>di</strong>spone che la parteche ha richiesto l’assunzione pre<strong>di</strong>sponga il mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> testimonianza inconformità agli articoli ammessi e lo faccia notificare al testimone.Il testimone rende la deposizione compilando il mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> testimonianza inogni sua parte, con risposta separata a ciascuno dei quesiti, e precisa quali sonoquelli cui non è in grado <strong>di</strong> rispondere, in<strong>di</strong>candone la ragione.Il testimone sottoscrive la deposizione apponendo la propria firma autenticatasu ciascuna <strong>del</strong>le facciate <strong>del</strong> foglio <strong>di</strong> testimonianza, che spe<strong>di</strong>sce in bustachiusa con plico raccomandato o consegna alla cancelleria <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>ce.Quando il testimone si avvale <strong>del</strong>la facoltà d’astensione <strong>di</strong> cui all’articolo 249,ha l’obbligo <strong>di</strong> compilare il mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> testimonianza, in<strong>di</strong>cando le completegeneralità e i motivi <strong>di</strong> astensione.Quando il testimone non spe<strong>di</strong>sce o non consegna le risposte scritte neltermine stabilito, il giu<strong>di</strong>ce può condannarlo alla pena pecuniaria <strong>di</strong> cuiall’articolo 255, primo comma.Quando la testimonianza ha ad oggetto documenti <strong>di</strong> spesa già depositati dalleparti, essa può essere resa me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>chiarazione sottoscritta dal testimone etrasmessa al <strong>di</strong>fensore <strong>del</strong>la parte nel cui interesse la prova è stata ammessa,senza il ricorso al mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> cui al secondo comma.Il giu<strong>di</strong>ce, esaminate le risposte o le <strong>di</strong>chiarazioni, può sempre <strong>di</strong>sporre che iltestimone sia chiamato a deporre davanti a lui o davanti al giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>egato.Art. 279 – FORMA DEI PROVVEDIMENTI DEL COLLEGIO.Il collegio pronuncia or<strong>di</strong>nanza quando provv<strong>ed</strong>e soltanto su questioni relativeall’istruzione <strong>del</strong>la causa, senza definire il giu<strong>di</strong>zio, nonché quando decidesoltanto questioni <strong>di</strong> competenza. In tal caso, se non definisce il giu<strong>di</strong>zio,impartisce con la stessa or<strong>di</strong>nanza i provve<strong>di</strong>menti per l’ulteriore istruzione<strong>del</strong>la causa.Il collegio pronuncia sentenza:1) quando definisce il giu<strong>di</strong>zio, decidendo questioni <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione (soppresso:o <strong>di</strong> competenza);2) quando definisce il giu<strong>di</strong>zio, decidendo questioni pregiu<strong>di</strong>ziali attinenti alprocesso o questioni preliminari <strong>di</strong> merito;3) quando definisce il giu<strong>di</strong>zio, decidendo totalmente il merito;4) quando, decidendo alcune <strong>del</strong>le questioni <strong>di</strong> cui ai nn. 1, 2 e 3, non definisce ilgiu<strong>di</strong>zio e impartisce <strong>di</strong>stinti provve<strong>di</strong>menti per l'ulteriore istruzione <strong>del</strong>la causa;5) quando, valendosi <strong>del</strong>la facoltà <strong>di</strong> cui agli artt. 103, secondo comma, e 104,secondo comma, decide solo alcune <strong>del</strong>le cause fino a quel momento riunite, econ <strong>di</strong>stinti provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>spone la separazione <strong>del</strong>le <strong>altre</strong> cause e l'ulterioreistruzione riguardo alle m<strong>ed</strong>esime, ovvero la rimessione al giu<strong>di</strong>ce inferiore <strong>del</strong>lecause <strong>di</strong> sua competenza.I provve<strong>di</strong>menti per l'ulteriore istruzione, previsti dai nn. 4 e 5, sono dati conseparata or<strong>di</strong>nanza.I provve<strong>di</strong>menti <strong>del</strong> collegio, che hanno forma <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nanza, comunque motivati,non possono mai pregiu<strong>di</strong>care la decisione <strong>del</strong>la causa; salvo che la legge11