Le novità del codice di procedura civile ed altre disposizioni
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l'estensore non può sottoscrivere la sentenza per morte o altro impe<strong>di</strong>mento èsufficiente la sottoscrizione <strong>del</strong> solo presidente, purché prima <strong>del</strong>la sottoscrizionesia menzionato l'impe<strong>di</strong>mento.Art. 137 – NOTIFICAZIONI.<strong>Le</strong> notificazioni, quando non è <strong>di</strong>sposto altrimenti, sono eseguite dall'ufficialegiu<strong>di</strong>ziario, su istanza <strong>di</strong> parte o su richiesta <strong>del</strong> pubblico ministero o <strong>del</strong>cancelliere.L'ufficiale giu<strong>di</strong>ziario esegue la notificazione me<strong>di</strong>ante consegna al destinatario<strong>di</strong> copia conforme all'originale <strong>del</strong>l'atto da notificarsi.Se l'atto da notificare o comunicare è costituito da un documento informatico eil destinatario non possi<strong>ed</strong>e in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta elettronica certificata, l'ufficialegiu<strong>di</strong>ziario esegue la notificazione me<strong>di</strong>ante consegna <strong>di</strong> una copia <strong>del</strong>l'atto susupporto cartaceo, da lui <strong>di</strong>chiarata conforme all'originale, e conserva ildocumento informatico per i due anni successivi. Se richiesto, l'ufficialegiu<strong>di</strong>ziario invia l'atto notificato anche attraverso strumenti telematiciall'in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta elettronica <strong>di</strong>chiarato dal destinatario <strong>del</strong>la notifica o dalsuo procuratore, ovvero consegna ai m<strong>ed</strong>esimi, previa esazione dei relativi<strong>di</strong>ritti, copia <strong>del</strong>l'atto notificato, su supporto informatico non riscrivibile.Se la notificazione non può essere eseguita in mani proprie <strong>del</strong> destinatario,tranne che nel caso previsto dal secondo comma <strong>del</strong>l'articolo 143, l'ufficialegiu<strong>di</strong>ziario consegna o deposita la copia <strong>del</strong>l'atto da notificare in busta cheprovv<strong>ed</strong>e a sigillare e su cui trascrive il numero cronologico <strong>del</strong>la notificazione,dandone atto nella relazione in calce all'originale e alla copia <strong>del</strong>l'atto stesso.Sulla busta non sono apposti segni o in<strong>di</strong>cazioni dai quali possa desumersi ilcontenuto <strong>del</strong>l'atto.<strong>Le</strong> <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al quarto comma si applicano anche alle comunicazionieffettuate con biglietto <strong>di</strong> cancelleria ai sensi degli articoli 133 e 136.Art. 153 – IMPROROGABILITÀ DEI TERMINI PERENTORI.I termini perentori non possono essere abbreviati o prorogati, nemmenosull'accordo <strong>del</strong>le parti.La parte che <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> essere incorsa in decadenze per causa ad essa nonimputabile può chi<strong>ed</strong>ere al giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> essere rimessa in termini. Il giu<strong>di</strong>ceprovv<strong>ed</strong>e a norma <strong>del</strong>l’articolo 294, secondo e terzo comma.Art. 163 – CONTENUTO DELLA CITAZIONE.La domanda si propone me<strong>di</strong>ante citazione a comparire a u<strong>di</strong>enza fissa.Il presidente <strong>del</strong> tribunale stabilisce al principio <strong>del</strong>l'anno giu<strong>di</strong>ziario, condecreto approvato dal primo presidente <strong>del</strong>la Corte <strong>di</strong> appello, i giorni <strong>del</strong>lasettimana e le ore <strong>del</strong>le u<strong>di</strong>enze destinate esclusivamente alla primacomparizione <strong>del</strong>le parti.L'atto <strong>di</strong> citazione deve contenere:1) l'in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong> tribunale davanti al quale la domanda è proposta;8
Il giu<strong>di</strong>ce, con il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui al primo comma, <strong>di</strong>spone che la parteche ha richiesto l’assunzione pre<strong>di</strong>sponga il mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> testimonianza inconformità agli articoli ammessi e lo faccia notificare al testimone.Il testimone rende la deposizione compilando il mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> testimonianza inogni sua parte, con risposta separata a ciascuno dei quesiti, e precisa quali sonoquelli cui non è in grado <strong>di</strong> rispondere, in<strong>di</strong>candone la ragione.Il testimone sottoscrive la deposizione apponendo la propria firma autenticatasu ciascuna <strong>del</strong>le facciate <strong>del</strong> foglio <strong>di</strong> testimonianza, che spe<strong>di</strong>sce in bustachiusa con plico raccomandato o consegna alla cancelleria <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>ce.Quando il testimone si avvale <strong>del</strong>la facoltà d’astensione <strong>di</strong> cui all’articolo 249,ha l’obbligo <strong>di</strong> compilare il mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> testimonianza, in<strong>di</strong>cando le completegeneralità e i motivi <strong>di</strong> astensione.Quando il testimone non spe<strong>di</strong>sce o non consegna le risposte scritte neltermine stabilito, il giu<strong>di</strong>ce può condannarlo alla pena pecuniaria <strong>di</strong> cuiall’articolo 255, primo comma.Quando la testimonianza ha ad oggetto documenti <strong>di</strong> spesa già depositati dalleparti, essa può essere resa me<strong>di</strong>ante <strong>di</strong>chiarazione sottoscritta dal testimone etrasmessa al <strong>di</strong>fensore <strong>del</strong>la parte nel cui interesse la prova è stata ammessa,senza il ricorso al mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> cui al secondo comma.Il giu<strong>di</strong>ce, esaminate le risposte o le <strong>di</strong>chiarazioni, può sempre <strong>di</strong>sporre che iltestimone sia chiamato a deporre davanti a lui o davanti al giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>egato.Art. 279 – FORMA DEI PROVVEDIMENTI DEL COLLEGIO.Il collegio pronuncia or<strong>di</strong>nanza quando provv<strong>ed</strong>e soltanto su questioni relativeall’istruzione <strong>del</strong>la causa, senza definire il giu<strong>di</strong>zio, nonché quando decidesoltanto questioni <strong>di</strong> competenza. In tal caso, se non definisce il giu<strong>di</strong>zio,impartisce con la stessa or<strong>di</strong>nanza i provve<strong>di</strong>menti per l’ulteriore istruzione<strong>del</strong>la causa.Il collegio pronuncia sentenza:1) quando definisce il giu<strong>di</strong>zio, decidendo questioni <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione (soppresso:o <strong>di</strong> competenza);2) quando definisce il giu<strong>di</strong>zio, decidendo questioni pregiu<strong>di</strong>ziali attinenti alprocesso o questioni preliminari <strong>di</strong> merito;3) quando definisce il giu<strong>di</strong>zio, decidendo totalmente il merito;4) quando, decidendo alcune <strong>del</strong>le questioni <strong>di</strong> cui ai nn. 1, 2 e 3, non definisce ilgiu<strong>di</strong>zio e impartisce <strong>di</strong>stinti provve<strong>di</strong>menti per l'ulteriore istruzione <strong>del</strong>la causa;5) quando, valendosi <strong>del</strong>la facoltà <strong>di</strong> cui agli artt. 103, secondo comma, e 104,secondo comma, decide solo alcune <strong>del</strong>le cause fino a quel momento riunite, econ <strong>di</strong>stinti provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>spone la separazione <strong>del</strong>le <strong>altre</strong> cause e l'ulterioreistruzione riguardo alle m<strong>ed</strong>esime, ovvero la rimessione al giu<strong>di</strong>ce inferiore <strong>del</strong>lecause <strong>di</strong> sua competenza.I provve<strong>di</strong>menti per l'ulteriore istruzione, previsti dai nn. 4 e 5, sono dati conseparata or<strong>di</strong>nanza.I provve<strong>di</strong>menti <strong>del</strong> collegio, che hanno forma <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nanza, comunque motivati,non possono mai pregiu<strong>di</strong>care la decisione <strong>del</strong>la causa; salvo che la legge11
Se l'evento riguarda la parte <strong>di</strong>chiarata contumace, il processo è interrotto dalmomento in cui il fatto interruttivo è documentato dall'altra parte, o è notificatoovvero è certificato dall'ufficiale giu<strong>di</strong>ziario nella relazione <strong>di</strong> notificazione <strong>di</strong>uno dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui all'articolo 292.Se alcuno degli eventi previsti nell'articolo prec<strong>ed</strong>ente si avvera o è notificatodopo la chiusura <strong>del</strong>la <strong>di</strong>scussione davanti al Collegio, esso non produce effettose non nel caso <strong>di</strong> riapertura <strong>del</strong>l'istruzione.Art. 305 – MANCATA PROSECUZIONE O RIASSUNZIONE.Il processo deve essere proseguito o riassunto entro il termine perentorio <strong>di</strong> tremesi dall'interruzione, altrimenti si estingue.Art. 307 – ESTINZIONE DEL PROCESSO PER INATTIVITÀ DELLE PARTI.Se dopo la notificazione <strong>del</strong>la citazione nessuna <strong>del</strong>le parti siasi costituita entro iltermine stabilito dall'art. 166, ovvero, se, dopo la costituzione <strong>del</strong>le stesse, ilgiu<strong>di</strong>ce, nei casi previsti dalla legge, abbia or<strong>di</strong>nato la cancellazione <strong>del</strong>la causadal ruolo, il processo, salvo il <strong>di</strong>sposto (soppresso: <strong>del</strong> secondo comma) <strong>del</strong>l'art.181 e <strong>del</strong>l'art. 290, deve essere riassunto davanti allo stesso giu<strong>di</strong>ce nel termineperentorio <strong>di</strong> tre mesi, che decorre rispettivamente dalla scadenza <strong>del</strong> termineper la costituzione <strong>del</strong> convenuto a norma <strong>del</strong>l'art. 166, o dalla data <strong>del</strong>provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cancellazione; altrimenti il processo si estingue.Il processo, una volta riassunto a norma <strong>del</strong> prec<strong>ed</strong>ente comma, si estingue senessuna <strong>del</strong>le parti siasi costituita, ovvero se nei casi previsti dalla legge ilgiu<strong>di</strong>ce or<strong>di</strong>ni la cancellazione <strong>del</strong>la causa dal ruolo.Oltre che nei casi previsti dai commi prec<strong>ed</strong>enti, e salvo <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong>legge, il processo si estingue <strong>altre</strong>sì qualora le parti alle quali spetta <strong>di</strong> rinnovarela citazione, o <strong>di</strong> proseguire, riassumere o integrare il giu<strong>di</strong>zio, non vi abbianoprovv<strong>ed</strong>uto entro il termine perentorio stabilito dalla legge, o dal giu<strong>di</strong>ce ch<strong>ed</strong>alla legge sia autorizzato a fissarlo.Quando la legge autorizza il giu<strong>di</strong>ce a fissare il termine, questo non può essereinferiore ad un mese né superiore a tre.L’estinzione opera <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>ed</strong> è <strong>di</strong>chiarata, anche d’ufficio, con or<strong>di</strong>nanza <strong>del</strong>giu<strong>di</strong>ce istruttore ovvero con sentenza <strong>del</strong> collegio.Art. 310 – EFFETTI DELL'ESTINZIONE DEL PROCESSO.L'estinzione <strong>del</strong> processo non estingue l'azione.L'estinzione rende inefficaci gli atti compiuti, ma non le sentenze <strong>di</strong> meritopronunciate nel corso <strong>del</strong> processo e le pronunce che regolano la competenza.<strong>Le</strong> prove raccolte sono valutate dal giu<strong>di</strong>ce a norma <strong>del</strong>l'art. 116 secondo comma.<strong>Le</strong> spese <strong>del</strong> processo estinto stanno a carico <strong>del</strong>le parti che le hanno anticipate.13
Art. 327 – DECADENZA DALL'IMPUGNAZIONE.In<strong>di</strong>pendentemente dalla notificazione, l'appello, il ricorso per cassazione e larevocazione per i motivi in<strong>di</strong>cati nei nn. 4 e 5 <strong>del</strong>l'art. 395 non possono proporsidopo decorsi sei mesi dalla pubblicazione <strong>del</strong>la sentenza.Questa <strong>di</strong>sposizione non si applica quando la parte contumace <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> nonaver avuto conoscenza <strong>del</strong> processo per nullità <strong>del</strong>la citazione o <strong>del</strong>lanotificazione <strong>di</strong> essa, e per nullità <strong>del</strong>la notificazione degli atti <strong>di</strong> cui all'art. 292.Art. 330 – LUOGO DI NOTIFICAZIONE DELL'IMPUGNAZIONE.Se nell'atto <strong>di</strong> notificazione <strong>del</strong>la sentenza la parte ha <strong>di</strong>chiarato la sua residenzao eletto domicilio nella circoscrizione <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>ce che l'ha pronunciata,l'impugnazione deve essere notificata nel luogo in<strong>di</strong>cato; altrimenti si notifica, aisensi <strong>del</strong>l’art. 170, presso il procuratore costituito o nella residenza <strong>di</strong>chiarata onel domicilio eletto per il giu<strong>di</strong>zio.L'impugnazione può essere notificata nei luoghi sopra menzionaticollettivamente e impersonalmente agli ere<strong>di</strong> <strong>del</strong>la parte defunta dopo lanotificazione <strong>del</strong>la sentenza.Quando manca la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> residenza o l'elezione <strong>di</strong> domicilio e, in ognicaso, dopo un anno dalla pubblicazione <strong>del</strong>la sentenza, l'impugnazione, se èancora ammessa dalla legge, si notifica personalmente a norma degli artt. 137 eseguenti.Art. 345 - DOMANDE ED ECCEZIONI NUOVE.Nel giu<strong>di</strong>zio d'appello non possono proporsi domande nuove e, se proposte,debbono essere <strong>di</strong>chiarate inammissibili d'ufficio. Possono tuttavia domandarsigli interessi, i frutti e gli accessori maturati dopo la sentenza impugnata, nonchéil risarcimento dei danni sofferti dopo la sentenza stessa.Non possono proporsi nuove eccezioni, che non siano rilevabili anche d'ufficio.Non sono ammessi nuovi mezzi <strong>di</strong> prova e non possono essere prodotti nuovidocumenti, salvo che il collegio non li ritenga in<strong>di</strong>spensabili ai fini <strong>del</strong>ladecisione <strong>del</strong>la causa ovvero che la parte <strong>di</strong>mostri <strong>di</strong> non aver potuto proporli oprodurli nel giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> primo grado per causa ad essa non imputabile. Puòsempre deferirsi il giuramento decisorio.Art. 353 – RIMESSIONE AL PRIMO GIUDICE PER RAGIONI DIGIURISDIZIONE.Il giu<strong>di</strong>ce d'appello, se riforma la sentenza <strong>di</strong> primo grado <strong>di</strong>chiarando che ilgiu<strong>di</strong>ce or<strong>di</strong>nario ha sulla causa la giuris<strong>di</strong>zione negata dal primo giu<strong>di</strong>ce,pronuncia sentenza con la quale rimanda le parti davanti al primo giu<strong>di</strong>ce.<strong>Le</strong> parti debbono riassumere il processo nel termine perentorio <strong>di</strong> tre mesi dallanotificazione <strong>del</strong>la sentenza.Se contro la sentenza d'appello è proposto ricorso per cassazione, il termine èinterrotto.14
ART. 360- bis – INAMMISSIBILITÀ DEL RICORSO.Il ricorso è inammissibile:1) quando il provve<strong>di</strong>mento impugnato ha deciso le questioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto inmodo conforme alla giurisprudenza <strong>del</strong>la Corte e l’esame dei motivi non offreelementi per confermare o mutare l’orientamento <strong>del</strong>la stessa;2) quando è manifestamente infondata la censura relativa alla violazione deiprincipi regolatori <strong>del</strong> giusto processo.(abrogato l’art. 366 bis – Formulazione dei motivi.Nei casi previsti dall'articolo 360, primo comma, numeri 1), 2), 3) e 4),l'illustrazione <strong>di</strong> ciascun motivo si deve concludere, a pena <strong>di</strong> inammissibilità,con la formulazione <strong>di</strong> un quesito <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto. Nel caso previsto dall'articolo 360,primo comma, n. 5), l'illustrazione <strong>di</strong> ciascun motivo deve contenere, a pena <strong>di</strong>inammissibilità, la chiara in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong> fatto controverso in relazione al qualela motivazione si assume omessa o contrad<strong>di</strong>ttoria, ovvero le ragioni per lequali la d<strong>ed</strong>otta insufficienza <strong>del</strong>la motivazione la rende inidonea a giustificarela decisione.)NB: deve intendersi implicitamente abrogato anche il riferimento all’art. 366 bisrichiamato nell’art. 366Art. 375 – PRONUNCIA IN CAMERA DI CONSIGLIO.La Corte, sia a sezioni unite che a sezione semplice, pronuncia con or<strong>di</strong>nanza incamera <strong>di</strong> consiglio quando riconosce <strong>di</strong> dovere:1) <strong>di</strong>chiarare l’inammissibilità <strong>del</strong> ricorso principale e <strong>di</strong> quello incidentaleeventualmente proposto, anche per mancanza dei motivi previsti dall’articolo360;2) or<strong>di</strong>nare l'integrazione <strong>del</strong> contrad<strong>di</strong>ttorio o <strong>di</strong>sporre che sia eseguita lanotificazione <strong>del</strong>l'impugnazione a norma <strong>del</strong>l'articolo 332 ovvero che siarinnovata;3) provv<strong>ed</strong>ere in or<strong>di</strong>ne all'estinzione <strong>del</strong> processo in ogni caso <strong>di</strong>verso dallarinuncia;4) pronunciare sulle istanze <strong>di</strong> regolamento <strong>di</strong> competenza e <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione;5) accogliere o rigettare il ricorso principale e l’eventuale ricorso incidentale permanifesta fondatezza o infondatezza (soppresso: ovvero <strong>di</strong>chiararnel’inammissibilità per mancanza dei motivi previsti nell’articolo 369 o per <strong>di</strong>fettodei requisiti previsti dall’art. 366 bis).Art. 376 – ASSEGNAZIONE DEI RICORSI ALLE SEZIONI.Il primo presidente, tranne quando ricorrono le con<strong>di</strong>zioni previst<strong>ed</strong>all’articolo 374, assegna i ricorsi ad apposita sezione 1 , che verifica se1 ART. 67 bis. – CRITERI PER LA COMPOSIZIONE DELLA SEZIONE PREVISTADALL’ARTICOLO 376 DEL CODICE DI PROCEDURA CIVILE.A comporre la sezione prevista dall’articolo 376, comma 1, <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>di</strong> <strong>proc<strong>ed</strong>ura</strong> <strong>civile</strong>, sonochiamati, <strong>di</strong> regola, magistrati appartenenti a tutte le sezioni.15
sussistono i presupposti per la pronuncia in camera <strong>di</strong> consiglio ai sensi<strong>del</strong>l’articolo 375, primo comma, numeri 1) e 5).Se la sezione non definisce il giu<strong>di</strong>zio, gli atti sono rimessi al primopresidente, che proc<strong>ed</strong>e all’assegnazione alle sezioni semplici.La parte, che ritiene <strong>di</strong> competenza <strong>del</strong>le Sezioni unite un ricorso assegnato a unaSezione semplice, può proporre al primo presidente istanza <strong>di</strong> rimessione alleSezioni unite, fino a <strong>di</strong>eci giorni prima <strong>del</strong>l'u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione <strong>del</strong> ricorso.All'u<strong>di</strong>enza <strong>del</strong>la Sezione semplice, la rimessione può essere <strong>di</strong>sposta soltanto surichiesta <strong>del</strong> pubblico ministero o d'ufficio, con or<strong>di</strong>nanza inserita nel processoverbale.ART. 380 bis – PROCEDIMENTO PER LA DECISIONESULL’INAMMISSIBILITÀ DEL RICORSO E PER LA DECISIONE IN CAMERADI CONSIGLIO.Il relatore <strong>del</strong>la sezione <strong>di</strong> cui all’articolo 376, primo comma, primo periodo, seappare possibile definire il giu<strong>di</strong>zio ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 375, primo comma,numeri 1) e 5), deposita in cancelleria una relazione con la concisa esposizione<strong>del</strong>le ragioni che possono giustificare la relativa pronuncia.Il presidente fissa con decreto l’adunanza <strong>del</strong>la Corte. Almeno venti giorni prima<strong>del</strong>la data stabilita per l’adunanza, il decreto e la relazione sono comunicati alpubblico ministero e notificati agli avvocati <strong>del</strong>le parti, i quali hanno facoltà <strong>di</strong>presentare, il primo conclusioni scritte, e i secon<strong>di</strong> memorie, non oltre cinquegiorni prima e <strong>di</strong> chi<strong>ed</strong>ere <strong>di</strong> essere sentiti, se compaiono (soppresso nei casiprevisti dall’art. 375, primo comma, numeri 1, 3 e 5).Se il ricorso non è <strong>di</strong>chiarato inammissibile, il relatore nominato ai sensi<strong>del</strong>l’articolo 377, primo comma, ultimo periodo, quando appaiono ricorrere leipotesi previste dall’articolo 375, primo comma, numeri 2) e 3), deposita incancelleria una relazione con la concisa esposizione dei motivi in base ai qualiritiene che il ricorso possa essere deciso in camera <strong>di</strong> consiglio e si applica ilsecondo comma.Se ritiene che non ricorrono le ipotesi previste dall’articolo 375, primo comma,numeri 2) e 3), la Corte rinvia la causa alla pubblica u<strong>di</strong>enza.Art. 385 – PROVVEDIMENTI SULLE SPESE.La Corte, se rigetta il ricorso, condanna il ricorrente alle spese.Se cassa senza rinvio o per violazione <strong>del</strong>le norme sulla competenza, provv<strong>ed</strong>esulle spese <strong>di</strong> tutti i prec<strong>ed</strong>enti giu<strong>di</strong>zi, liquidandole essa stessa o rimettendone laliquidazione al giu<strong>di</strong>ce che ha pronunciato la sentenza cassata.Se rinvia la causa ad altro giu<strong>di</strong>ce, può provv<strong>ed</strong>ere sulle spese <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong>cassazione o rimetterne la pronuncia al giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> rinvio.(Abrogato il comma: Quando pronuncia sulle spese, anche nelle ipotesi <strong>di</strong> cuiall'articolo 375, la Corte, anche d'ufficio, condanna, <strong>altre</strong>sì, la parte soccombenteal pagamento, a favore <strong>del</strong>la controparte, <strong>di</strong> una somma, equitativament<strong>ed</strong>eterminata, non superiore al doppio dei massimi tariffari, se ritiene che essa haproposto il ricorso o vi ha resistito anche solo con colpa grave.)16
giu<strong>di</strong>ce, ad istanza <strong>di</strong> uno <strong>di</strong> questi, provv<strong>ed</strong>e a norma <strong>del</strong>l'ultimo comma<strong>del</strong>l'articolo 518. Se sono pignorate nuove cose, il giu<strong>di</strong>ce ne <strong>di</strong>spone la ven<strong>di</strong>tasenza che vi sia necessità <strong>di</strong> nuova istanza. In caso contrario, <strong>di</strong>chiaral'estinzione <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento, salvo che non siano da completare le operazioni<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.Art. 614 bis – ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DI FARE INFUNGIBILE O DINON FARE.Con il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> condanna il giu<strong>di</strong>ce, salvo che ciò sia manifestamenteiniquo, fissa, su richiesta <strong>di</strong> parte, la somma <strong>di</strong> denaro dovuta dall'obbligatoper ogni violazione o inosservanza successiva, ovvero per ogni ritardonell'esecuzione <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento. Il provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> condanna costituiscetitolo esecutivo per il pagamento <strong>del</strong>le somme dovute per ogni violazione oinosservanza. <strong>Le</strong> <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al presente comma non si applicano allecontroversie <strong>di</strong> lavoro subor<strong>di</strong>nato pubblico e privato e ai rapporti <strong>di</strong>collaborazione coor<strong>di</strong>nata e continuativa <strong>di</strong> cui all'articolo 409.Il giu<strong>di</strong>ce determina l'ammontare <strong>del</strong>la somma <strong>di</strong> cui al primo comma tenutoconto <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>la controversia, <strong>del</strong>la natura <strong>del</strong>la prestazione, <strong>del</strong> dannoquantificato o preve<strong>di</strong>bile e <strong>di</strong> ogni altra circostanza utile.Art. 616 – PROVVEDIMENTI SUL GIUDIZIO DI COGNIZIONE INTRODOTTODALL'OPPOSIZIONE.Se competente per la causa è l'ufficio giu<strong>di</strong>ziario al quale appartiene il giu<strong>di</strong>ce<strong>del</strong>l'esecuzione questi fissa un termine perentorio per l'introduzione <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>zio<strong>di</strong> merito secondo le modalità previste in ragione <strong>del</strong>la materia e <strong>del</strong> rito, previaiscrizione a ruolo, a cura <strong>del</strong>la parte interessata, osservati i termini a comparire <strong>di</strong>cui all'articolo 163 bis, o altri se previsti, ridotti <strong>del</strong>la metà; altrimenti rimette lacausa <strong>di</strong>nanzi all'ufficio giu<strong>di</strong>ziario competente assegnando un termineperentorio per la riassunzione <strong>del</strong>la causa. (soppresso: La causa è decisa consentenza non impugnabile)Art. 624 – SOSPENSIONE PER OPPOSIZIONE ALL'ESECUZIONE.Se è proposta opposizione all'esecuzione a norma degli articoli 615 e 619, ilgiu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>l'esecuzione, concorrendo gravi motivi, sospende, su istanza <strong>di</strong> parte,il processo con cauzione o senza.Contro l'or<strong>di</strong>nanza che provv<strong>ed</strong>e sull'istanza <strong>di</strong> sospensione è ammesso reclamoai sensi <strong>del</strong>l'articolo 669 terdecies. La <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> cui al periodo prec<strong>ed</strong>ente siapplica anche al provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> cui all'articolo 512, secondo comma.Nei casi <strong>di</strong> sospensione <strong>del</strong> processo <strong>di</strong>sposta ai sensi <strong>del</strong> primo comma, sel'or<strong>di</strong>nanza non viene reclamata o viene confermata in s<strong>ed</strong>e <strong>di</strong> reclamo, e ilgiu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> merito non è stato introdotto nel termine perentorio assegnato aisensi <strong>del</strong>l'articolo 616, il giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>l'esecuzione <strong>di</strong>chiara, anche d'ufficio, conor<strong>di</strong>nanza, l'estinzione <strong>del</strong> processo e or<strong>di</strong>na la cancellazione <strong>del</strong>la trascrizione<strong>del</strong> pignoramento, provv<strong>ed</strong>endo anche sulle spese. L'or<strong>di</strong>nanza è reclamabileai sensi <strong>del</strong>l'articolo 630, terzo comma.18
La <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> cui al terzo comma si applica, in quanto compatibile, anche alcaso <strong>di</strong> sospensione <strong>del</strong> processo <strong>di</strong>sposta ai sensi <strong>del</strong>l'articolo 618 (soppresso e618 bis).Art. 630 – INATTIVITÀ DELLE PARTI.Oltre che nei casi espressamente previsti dalla legge, il processo esecutivo siestingue quando le parti non lo proseguono o non lo riassumono nel termineperentorio stabilito dalla legge o dal giu<strong>di</strong>ce.L'estinzione opera <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>ed</strong> è <strong>di</strong>chiarata, anche d'ufficio, con or<strong>di</strong>nanza <strong>del</strong>giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>l'esecuzione, non oltre la prima u<strong>di</strong>enza successiva al verificarsi<strong>del</strong>la stessa. L'or<strong>di</strong>nanza è comunicata a cura <strong>del</strong> cancelliere, se è pronunciatafuori dall'u<strong>di</strong>enza.Contro l'or<strong>di</strong>nanza che <strong>di</strong>chiara l'estinzione ovvero rigetta l'eccezione relativa èammesso reclamo da parte <strong>del</strong> debitore o <strong>del</strong> cre<strong>di</strong>tore pignorante ovvero deglialtri cre<strong>di</strong>tori intervenuti nel termine perentorio <strong>di</strong> venti giorni dall'u<strong>di</strong>enza odalla comunicazione <strong>del</strong>l'or<strong>di</strong>nanza e con l'osservanza <strong>del</strong>le forme <strong>di</strong> cui all'art.178 terzo, quarto e quinto comma. Il collegio provv<strong>ed</strong>e in camera <strong>di</strong> consiglio consentenza.Art. 669 septies – PROVVEDIMENTO NEGATIVO.L'or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> incompetenza non preclude la riproposizione <strong>del</strong>la domanda.L'or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> rigetto non preclude la riproposizione <strong>del</strong>l'istanza per ilprovve<strong>di</strong>mento cautelare quando si verifichino mutamenti <strong>del</strong>le circostanze ovengano d<strong>ed</strong>otte nuove ragioni <strong>di</strong> fatto o <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto.Se l'or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> incompetenza o <strong>di</strong> rigetto è pronunciata prima <strong>del</strong>l'inizio <strong>del</strong>lacausa <strong>di</strong> merito, con essa il giu<strong>di</strong>ce provv<strong>ed</strong>e definitivamente sulle spese <strong>del</strong>proce<strong>di</strong>mento cautelare.La condanna alle spese è imme<strong>di</strong>atamente esecutiva (soppresso: <strong>ed</strong> è opponibileai sensi <strong>del</strong>l’art. 645 e seguenti in quanto applicabili, nel termine perentorio <strong>di</strong>venti giorni dalla pronuncia <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>nanza se avvenuta in u<strong>di</strong>enza o altrimentidalla sua comunicazione).Art. 669 octies – PROVVEDIMENTO DI ACCOGLIMENTO.L'or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong> accoglimento, ove la domanda sia stata proposta prima <strong>del</strong>l'inizio<strong>del</strong>la causa <strong>di</strong> merito, deve fissare un termine perentorio non superiore a sessantagiorni per l'inizio <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> merito, salva l'applicazione <strong>del</strong>l'ultimo comma<strong>del</strong>l'articolo 669 novies.In mancanza <strong>di</strong> fissazione <strong>del</strong> termine da parte <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>ce, la causa <strong>di</strong> meritodeve essere iniziata entro il termine perentorio <strong>di</strong> sessanta giorni.Il termine decorre dalla pronuncia <strong>del</strong>l'or<strong>di</strong>nanza se avvenuta in u<strong>di</strong>enza oaltrimenti dalla sua comunicazione.Per le controversie in<strong>di</strong>viduali relative ai rapporti <strong>di</strong> lavoro alle <strong>di</strong>pendenze <strong>del</strong>lepubbliche amministrazioni, escluse quelle devolute alla giuris<strong>di</strong>zione <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>ceamministrativo, il termine decorre dal momento in cui la domanda giu<strong>di</strong>ziale è19
<strong>di</strong>venuta proce<strong>di</strong>bile o, in caso <strong>di</strong> mancata presentazione <strong>del</strong>la richiesta <strong>di</strong>espletamento <strong>del</strong> tentativo <strong>di</strong> conciliazione, decorsi trenta giorni.Nel caso in cui la controversia sia oggetto <strong>di</strong> compromesso o <strong>di</strong> clausolacompromissoria, la parte, nei termini <strong>di</strong> cui ai commi prec<strong>ed</strong>enti, deve notificareall'altra un atto nel quale <strong>di</strong>chiara la propria intenzione <strong>di</strong> promuovere ilproce<strong>di</strong>mento arbitrale, propone la domanda e proc<strong>ed</strong>e, per quanto le spetta, allanomina degli arbitri.<strong>Le</strong> <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al presente articolo e al primo comma <strong>del</strong>l'articolo 669novies non si applicano ai provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> urgenza emessi ai sensi <strong>del</strong>l'articolo700 e agli altri provve<strong>di</strong>menti cautelari idonei ad anticipare gli effetti <strong>del</strong>lasentenza <strong>di</strong> merito, previsti dal <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>civile</strong> o da leggi speciali, nonché aiprovve<strong>di</strong>menti emessi a seguito <strong>di</strong> denunzia <strong>di</strong> nuova opera o <strong>di</strong> danno temuto aisensi <strong>del</strong>l'articolo 688, ma ciascuna parte può iniziare il giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> merito.Il giu<strong>di</strong>ce, quando emette uno dei provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> cui al sesto comma prima<strong>del</strong>l'inizio <strong>del</strong>la causa <strong>di</strong> merito, provv<strong>ed</strong>e sulle spese <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mentocautelare.L'estinzione <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> merito non determina l'inefficacia dei provve<strong>di</strong>menti<strong>di</strong> cui al sesto comma, anche quando la relativa domanda è stata proposta incorso <strong>di</strong> causa.L'autorità <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento cautelare non è invocabile in un <strong>di</strong>verso processo.Capo III bisDEL PROCEDIMENTO SOMMARIO DI COGNIZIONEArt. 702 bis – FORMA DELLA DOMANDA. COSTITUZIONE DELLE PARTI.Nelle cause in cui il tribunale giu<strong>di</strong>ca in composizione monocratica, ladomanda può essere proposta con ricorso al tribunale competente. Il ricorso,sottoscritto a norma <strong>del</strong>l'articolo 125, deve contenere le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> cui ainumeri 1), 2), 3), 4), 5) e 6) e l'avvertimento <strong>di</strong> cui al numero 7) <strong>del</strong> terzo comma<strong>del</strong>l'articolo 163.A seguito <strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong> ricorso il cancelliere forma il fascicolod'ufficio e lo presenta senza ritardo al presidente <strong>del</strong> tribunale, il qual<strong>ed</strong>esigna il magistrato cui è affidata la trattazione <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento.Il giu<strong>di</strong>ce designato fissa con decreto l'u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> comparizione <strong>del</strong>le parti,assegnando il termine per la costituzione <strong>del</strong> convenuto, che deve avvenirenon oltre <strong>di</strong>eci giorni prima <strong>del</strong>l'u<strong>di</strong>enza; il ricorso, unitamente al decreto <strong>di</strong>fissazione <strong>del</strong>l'u<strong>di</strong>enza, deve essere notificato al convenuto almeno trentagiorni prima <strong>del</strong>la data fissata per la sua costituzione.Il convenuto deve costituirsi me<strong>di</strong>ante deposito in cancelleria <strong>del</strong>la comparsa<strong>di</strong> risposta, nella quale deve proporre le sue <strong>di</strong>fese e prendere posizione suifatti posti dal ricorrente a fondamento <strong>del</strong>la domanda, in<strong>di</strong>care i mezzi <strong>di</strong>prova <strong>di</strong> cui intende avvalersi e i documenti che offre in comunicazione,nonché formulare le conclusioni. A pena <strong>di</strong> decadenza deve proporre leeventuali domande riconvenzionali e le eccezioni processuali e <strong>di</strong> merito chenon sono rilevabili d'ufficio.20
Se il convenuto intende chiamare un terzo in garanzia deve, a pena <strong>di</strong>decadenza, farne <strong>di</strong>chiarazione nella comparsa <strong>di</strong> costituzione e chi<strong>ed</strong>ere algiu<strong>di</strong>ce designato lo spostamento <strong>del</strong>l'u<strong>di</strong>enza. Il giu<strong>di</strong>ce, con decretocomunicato dal cancelliere alle parti costituite, provv<strong>ed</strong>e a fissare la data <strong>del</strong>lanuova u<strong>di</strong>enza assegnando un termine perentorio per la citazione <strong>del</strong> terzo. Lacostituzione <strong>del</strong> terzo in giu<strong>di</strong>zio avviene a norma <strong>del</strong> quarto comma.Art. 702 ter – PROCEDIMENTO.Il giu<strong>di</strong>ce, se ritiene <strong>di</strong> essere incompetente, lo <strong>di</strong>chiara con or<strong>di</strong>nanza.Se rileva che la domanda non rientra tra quelle in<strong>di</strong>cate nell'articolo 702 bis, ilgiu<strong>di</strong>ce, con or<strong>di</strong>nanza non impugnabile, la <strong>di</strong>chiara inammissibile. Nellostesso modo provv<strong>ed</strong>e sulla domanda riconvenzionale.Se ritiene che le <strong>di</strong>fese svolte dalle parti richi<strong>ed</strong>ono un'istruzione nonsommaria, il giu<strong>di</strong>ce, con or<strong>di</strong>nanza non impugnabile, fissa l'u<strong>di</strong>enza <strong>di</strong> cuiall'articolo 183. In tal caso si applicano le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong> libro II.Quando la causa relativa alla domanda riconvenzionale richi<strong>ed</strong>e un'istruzionenon sommaria, il giu<strong>di</strong>ce ne <strong>di</strong>spone la separazione.Se non provv<strong>ed</strong>e ai sensi dei commi prec<strong>ed</strong>enti, alla prima u<strong>di</strong>enza il giu<strong>di</strong>ce,sentite le parti, omessa ogni formalità non essenziale al contrad<strong>di</strong>ttorio,proc<strong>ed</strong>e nel modo che ritiene più opportuno agli atti <strong>di</strong> istruzione rilevanti inrelazione all'oggetto <strong>del</strong> provve<strong>di</strong>mento richiesto e provv<strong>ed</strong>e con or<strong>di</strong>nanzaall'accoglimento o al rigetto <strong>del</strong>le domande.L'or<strong>di</strong>nanza è provvisoriamente esecutiva e costituisce titolo per l'iscrizione <strong>di</strong>ipoteca giu<strong>di</strong>ziale e per la trascrizione.Il giu<strong>di</strong>ce provv<strong>ed</strong>e in ogni caso sulle spese <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento ai sensi degliarticoli 91 e seguenti.Art. 702 quater – APPELLOL'or<strong>di</strong>nanza emessa ai sensi <strong>del</strong> sesto comma <strong>del</strong>l'articolo 702ter produce glieffetti <strong>di</strong> cui all'articolo 2909 <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>civile</strong> se non è appellata entro trentagiorni dalla sua comunicazione o notificazione. Sono ammessi nuovi mezzi <strong>di</strong>prova e nuovi documenti quando il collegio li ritiene rilevanti ai fini <strong>del</strong>ladecisione, ovvero la parte <strong>di</strong>mostra <strong>di</strong> non aver potuto proporli nel corso <strong>del</strong>proce<strong>di</strong>mento sommario per causa ad essa non imputabile. Il presidente <strong>del</strong>collegio può <strong>del</strong>egare l'assunzione dei mezzi istruttori ad uno dei componenti<strong>del</strong> collegio.ULTERIORI DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PROCESSO IN CASSAZIONE3. Al testo unico <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni legislative e regolamentari in materia <strong>di</strong> spese<strong>di</strong> giustizia, <strong>di</strong> cui al decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica 30 maggio 2002, n.115, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, sono apportate le seguenti mo<strong>di</strong>ficazioni:a) all’articolo 13 (L), dopo il comma 2 è inserito il seguente:21
«2 bis. Per i processi <strong>di</strong>nanzi alla Corte <strong>di</strong> cassazione, oltre al contributounificato, e dovuto un importo pari all’imposta fissa <strong>di</strong> registrazione deiprovve<strong>di</strong>menti giu<strong>di</strong>ziari»;(omissis)c) all’articolo 73 (R) è aggiunto, in fine, il seguente comma:«2 bis. I provve<strong>di</strong>menti <strong>del</strong>la Corte <strong>di</strong> cassazione sono esenti dall’obbligo <strong>del</strong>laregistrazione. (L)»MODIFICHE ALLE DISPOSIZIONI PER L’ATTUAZIONE DEL CODICE DIPROCEDURA CIVILE E DISPOSIZIONI TRANSITORIEArt. 23 – VIGILANZA SULLA DISTRIBUZIONE DEGLI INCARICHI.Il presidente <strong>del</strong> tribunale vigila affinché, senza danno per l'amministrazione<strong>del</strong>la giustizia, gli incarichi siano equamente <strong>di</strong>stribuiti tra gli iscritti nell'albo inmodo tale che a nessuno dei consulenti iscritti possano essere conferitiincarichi in misura superiore al 10 per cento <strong>di</strong> quelli affidati dall'ufficio, egarantisce che sia assicurata l'adeguata trasparenza <strong>del</strong> conferimento degliincarichi anche a mezzo <strong>di</strong> strumenti informatici.Per l'attuazione <strong>di</strong> tale vigilanza il presidente fa tenere dal cancelliere un registroin cui debbono essere annotati tutti gli incarichi che i consulenti iscritti ricevono ei compensi liquidati da ciascun giu<strong>di</strong>ce.Questi deve dare notizia degli incarichi dati e dei compensi liquidati alpresidente <strong>del</strong> tribunale presso il quale il consulente è iscritto.Il primo presidente <strong>del</strong>la corte d'appello esercita la vigilanza prevista nel primocomma per gli incarichi che vengono affidati dalla corte.Art. 81 bis – CALENDARIO DEL PROCESSO.Il giu<strong>di</strong>ce, quando provv<strong>ed</strong>e sulle richieste istruttorie, sentite le parti e tenutoconto <strong>del</strong>la natura, <strong>del</strong>l’urgenza e <strong>del</strong>la complessità <strong>del</strong>la causa, fissa ilcalendario <strong>del</strong> processo con l’in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>le u<strong>di</strong>enze successive e degliincombenti che verranno espletati. I termini fissati nel calendario possonoessere prorogati, anche d’ufficio, quando sussistono gravi motivi sopravvenuti.La proroga deve essere richiesta dalle parti prima <strong>del</strong>la scadenza dei termini.Art. 103 bis – MODELLO DI TESTIMONIANZA.La testimonianza scritta è resa su <strong>di</strong> un modulo conforme al mo<strong>del</strong>lo approvatocon decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la giustizia, che in<strong>di</strong>vidua anche le istruzioni perla sua compilazione, da notificare unitamente al mo<strong>del</strong>lo. Il mo<strong>del</strong>lo,sottoscritto in ogni suo foglio dalla parte che ne ha curato la compilazione,deve contenere, oltre all’in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong> proce<strong>di</strong>mento e <strong>del</strong>l’or<strong>di</strong>nanza <strong>di</strong>ammissione da parte <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>ce proc<strong>ed</strong>ente, idonei spazi per l’inserimento<strong>del</strong>le complete generalità <strong>del</strong> testimone, <strong>del</strong>l’in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>la sua residenza,<strong>del</strong> suo domicilio e, ove possibile, <strong>di</strong> un suo recapito telefonico. Deve <strong>altre</strong>sìcontenere l’ammonimento <strong>del</strong> testimone ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 251 <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> e22
la formula <strong>del</strong> giuramento <strong>di</strong> cui al m<strong>ed</strong>esimo articolo, oltre all’avviso inor<strong>di</strong>ne alla facoltà <strong>di</strong> astenersi ai sensi degli articoli 200, 201 e 202 <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>di</strong><strong>proc<strong>ed</strong>ura</strong> penale, con lo spazio per la sottoscrizione obbligatoria <strong>del</strong>testimone, nonché le richieste <strong>di</strong> cui all’articolo 252, primo comma, <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong>,ivi compresa l’in<strong>di</strong>cazione <strong>di</strong> eventuali rapporti personali con le parti, e latrascrizione dei quesiti ammessi, con l’avvertenza che il testimone deverendere risposte specifiche e pertinenti a ciascuna domanda e deve <strong>altre</strong>sìprecisare se ha avuto conoscenza dei fatti oggetto <strong>del</strong>la testimonianza in modo<strong>di</strong>retto o in<strong>di</strong>retto.Al termine <strong>di</strong> ogni risposta è apposta, <strong>di</strong> seguito e senza lasciare spazi vuoti, lasottoscrizione da parte <strong>del</strong> testimone.<strong>Le</strong> sottoscrizioni devono essere autenticate da un segretario comunale o dalcancelliere <strong>di</strong> un ufficio giu<strong>di</strong>ziario. L’autentica <strong>del</strong>le sottoscrizioni è in ognicaso gratuita nonché esente dall’imposta <strong>di</strong> bollo e da ogni <strong>di</strong>ritto.Art. 104 – MANCATA INTIMAZIONE AI TESTIMONI.Se la parte senza giusto motivo non fa chiamare i testimoni davanti al giu<strong>di</strong>ce,questila <strong>di</strong>chiara, anche d'ufficio, decaduta dalla prova, salvo che l'altra parte <strong>di</strong>chiari<strong>di</strong> avere interesse all'au<strong>di</strong>zione.Se il giu<strong>di</strong>ce riconosce giustificata l'omissione, fissa una nuova u<strong>di</strong>enza perl'assunzione <strong>del</strong>la prova.Art. 118 – MOTIVAZIONE DELLA SENTENZA.La motivazione <strong>del</strong>la sentenza <strong>di</strong> cui all'articolo 132, secondo comma, numero4), <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> consiste nella succinta esposizione dei fatti rilevanti <strong>del</strong>la causa e<strong>del</strong>le ragioni giuri<strong>di</strong>che <strong>del</strong>la decisione, anche con riferimento a prec<strong>ed</strong>enticonformi.Debbono essere esposte concisamente e in or<strong>di</strong>ne le questioni <strong>di</strong>scusse e decis<strong>ed</strong>al collegio <strong>ed</strong> in<strong>di</strong>cati le norme <strong>di</strong> legge e i principi <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto applicati. Nel casoprevisto nell'art. 114 <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> debbono essere esposte le ragioni <strong>di</strong> equità sullequali è fondata la decisione.In ogni caso deve essere omessa ogni citazione <strong>di</strong> autori giuri<strong>di</strong>ci.La scelta <strong>del</strong>l'estensore <strong>del</strong>la sentenza prevista nell'art. 276, ultimo comma <strong>del</strong><strong>co<strong>di</strong>ce</strong> è fatta dal presidente tra i componenti il collegio che hanno espresso votoconforme alla decisione.Art. 152 – ESENZIONE DAL PAGAMENTO DI SPESE, COMPETENZE EONORARI NEI GIUDIZI PER PRESTAZIONI PREVIDENZIALI.Nei giu<strong>di</strong>zi promossi per ottenere prestazioni previdenziali o assistenziali laparte soccombente, salvo comunque quanto previsto dall'articolo 96, primocomma, <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>di</strong> <strong>proc<strong>ed</strong>ura</strong> <strong>civile</strong>, non può essere condannata al pagamento<strong>del</strong>le spese, competenze <strong>ed</strong> onorari quando risulti titolare, nell'anno prec<strong>ed</strong>ente aquello <strong>del</strong>la pronuncia, <strong>di</strong> un r<strong>ed</strong><strong>di</strong>to imponibile ai fini IRPEF, risultant<strong>ed</strong>all'ultima <strong>di</strong>chiarazione, pari o inferiore a due volte l'importo <strong>del</strong> r<strong>ed</strong><strong>di</strong>to23
stabilito ai sensi degli articoli 76, commi da 1 a 3, e 77 <strong>del</strong> testo unico <strong>del</strong>le<strong>di</strong>sposizioni legislative e regolamentari in materia <strong>di</strong> spese <strong>di</strong> giustizia <strong>di</strong> cui aldecreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica 30 maggio 2002, n. 115. L'interessato che,con riferimento all'anno prec<strong>ed</strong>ente a quello <strong>di</strong> instaurazione <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>zio, sitrova nelle con<strong>di</strong>zioni in<strong>di</strong>cate nel presente articolo formula apposita<strong>di</strong>chiarazione sostitutiva <strong>di</strong> certificazione nelle conclusioni <strong>del</strong>l'atto introduttivo esi impegna a comunicare, fino a che il processo non sia definito, le variazionirilevanti dei limiti <strong>di</strong> r<strong>ed</strong><strong>di</strong>to verificatesi nell'anno prec<strong>ed</strong>ente. Si applicano icommi 2 e 3 <strong>del</strong>l'articolo 79 e l'articolo 88 <strong>del</strong> citato testo unico <strong>di</strong> cui al decreto<strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica n. 115 <strong>del</strong> 2002.<strong>Le</strong> spese, competenze <strong>ed</strong> onorari liquidati dal giu<strong>di</strong>ce nei giu<strong>di</strong>zi perprestazioni previdenziali non possono superare il valore <strong>del</strong>la prestazion<strong>ed</strong><strong>ed</strong>otta in giu<strong>di</strong>zio.Art. 186 bis – TRATTAZIONE DELLE OPPOSIZIONI IN MATERIAESECUTIVA.I giu<strong>di</strong>zi <strong>di</strong> merito <strong>di</strong> cui all'articolo 618, secondo comma, <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> sonotrattati da un magistrato <strong>di</strong>verso da quello che ha conosciuto degli atti avversoi quali è proposta opposizione.DISPOSIZIONI TRANSITORIEIl comma 1 <strong>del</strong>l’art. 58 pone come principio generale quello per il quale lemo<strong>di</strong>fiche apportate al c.p.c. e alle norme <strong>di</strong> attuazione <strong>del</strong>lo stesso dalla legge siapplicano solo ai giu<strong>di</strong>zi instaurati dopo l’entrata in vigore <strong>del</strong>la riforma <strong>del</strong>2009.Il comma 2 <strong>del</strong>l’art. 58 in<strong>di</strong>vidua alcune eccezioni che dovranno essere applicateanche ai giu<strong>di</strong>zi pendenti in primo grado alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>del</strong>lalegge.In particolare:- quelle relative al contenuto <strong>del</strong>la sentenza previste dall’art. 132 c.p.c. e <strong>del</strong>l’art.118 <strong>di</strong>sp. att. c.p.c.;- quella relativa all’art. 345 c.p.c., relativo alla produzione <strong>di</strong> nuovi documenti inappello;- quella relativa all’art. 616 c.p.c., che esclude la non impugnabilità <strong>del</strong>la sentenzache decide l’opposizione all’esecuzione;Il comma 3 <strong>del</strong>l’art. 58 estende anche ai proce<strong>di</strong>menti pendenti alla data <strong>del</strong> 1°marzo 2006 il principio che i termini per il compimento <strong>di</strong> atti processuali svoltifuori dall’u<strong>di</strong>enza, che scadono nella giornata <strong>di</strong> sabato, sono prorogati <strong>di</strong> <strong>di</strong>rittoal primo giorno seguente non festivo.24
Il comma 5 <strong>del</strong>l’art. 58 prev<strong>ed</strong>e che le nuove <strong>di</strong>sposizioni introdotte con lariforma <strong>del</strong> 2009 e riguardanti il ricorso <strong>ed</strong> il giu<strong>di</strong>zio in Cassazione siapplichino alle controversie nelle quali il provve<strong>di</strong>mento avverso il quale siricorre sia stato pubblicato o depositato dopo l’entrata in vigore <strong>del</strong>la riforma.La riforma <strong>del</strong> 2009 entrerà in vigore decorsi 15 giorni dalla pubblicazione sullaGazzetta Ufficiale.ALTRE DISPOSIZIONIDISPOSIZIONI IN MATERIA DI CONSEGUENZE DERIVANTI DA INCIDENTISTRADALI (LEGGE 21 FEBBRAIO 2006, N. 102): SOPPRESSIONE DEL RITOLAVOROAlle controversie <strong>di</strong>sciplinate dall'articolo 3 <strong>del</strong>la legge 21 febbraio 2006, n.102, pendenti alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>del</strong>la presente legge, continuano adapplicarsi le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui al libro secondo, titolo IV, capo I, <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>di</strong><strong>proc<strong>ed</strong>ura</strong> <strong>civile</strong>. La <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> cui al presente comma non si applica aigiu<strong>di</strong>zi introdotti con il rito or<strong>di</strong>nario e per i quali alla data <strong>di</strong> entrata in vigore<strong>del</strong>la presente legge non è stata ancora <strong>di</strong>sposta la mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong> rito ai sensi<strong>del</strong>l'articolo 426 <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>di</strong> <strong>proc<strong>ed</strong>ura</strong> <strong>civile</strong>.DEFINIZIONE DEI PROCEDIMENTI IN MATERIA DI DIRITTO SOCIETARIOE DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA, NONCHÉ IN MATERIABANCARIA E CREDITIZIA, IN ATTUAZIONE DELL'ARTICOLO 12 DELLALEGGE 3 OTTOBRE 2001, N. 366 (DECRETO LEGISLATIVO 17 GENNAIO 2003,N. 5): SOPPRESSIONE DEL RITO SOCIETARIOGli articoli da 1 a 33, 41, comma 1, e 42 <strong>del</strong> decreto legislativo 17 gennaio 2003,n. 5, sono abrogati.Gli articoli da 1 a 33, 41, comma 1, e 42 <strong>del</strong> decreto legislativo 17 gennaio 2003,n. 5, continuano ad applicarsi alle controversie pendenti alla data <strong>di</strong> entrata invigore <strong>del</strong>la presente legge.NB: deve intendersi implicitamente abrogato anche l’art. 70 terDISCIPLINA DEL FALLIMENTO, DEL CONCORDATO PREVENTIVO,DELL'AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA E DELLA LIQUIDAZIONECOATTA AMMINISTRATIVAArt. 125 – ESAME DELLA PROPOSTA E COMUNICAZIONE AI CREDITORI.La proposta <strong>di</strong> concordato è presentata con ricorso al giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>egato, il qualechi<strong>ed</strong>e il parere <strong>del</strong> curatore, con specifico riferimento ai presumibili risultati<strong>del</strong>la liquidazione <strong>ed</strong> alle garanzie offerte.Una volta espletato tale adempimento preliminare, il giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>egato, acquisitoil parere favorevole <strong>del</strong> comitato dei cre<strong>di</strong>tori, valutata la ritualità <strong>del</strong>la proposta,25
or<strong>di</strong>na che la stessa, unitamente al parere <strong>del</strong> curatore e <strong>del</strong> comitato dei cre<strong>di</strong>torivenga comunicata ai cre<strong>di</strong>tori, specificando dove possono essere reperiti i datiper la sua valutazione <strong>ed</strong> informandoli che la mancata risposta sarà consideratacome voto favorevole. Nel m<strong>ed</strong>esimo provve<strong>di</strong>mento il giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>egato fissa untermine non inferiore a venti giorni né superiore a trenta, entro il quale i cre<strong>di</strong>toridevono far pervenire nella cancelleria <strong>del</strong> tribunale eventuali <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong><strong>di</strong>ssenso. In caso <strong>di</strong> presentazione <strong>di</strong> più proposte o se comunque nesopraggiunge una nuova, prima che il giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>egato or<strong>di</strong>ni lacomunicazione, il comitato dei cre<strong>di</strong>tori sceglie quella da sottoporreall’approvazione dei cre<strong>di</strong>tori; su richiesta <strong>del</strong> curatore, il giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>egato puòor<strong>di</strong>nare la comunicazione ai cre<strong>di</strong>tori <strong>di</strong> una o <strong>di</strong> <strong>altre</strong> proposte, tra quelle nonscelte, ritenute parimenti convenienti. Si applica l’articolo 41, quarto comma.Qualora la proposta contenga con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>fferenziate per singole classi <strong>di</strong>cre<strong>di</strong>tori essa, prima <strong>di</strong> essere comunicata ai cre<strong>di</strong>tori, deve essere sottoposta, coni pareri <strong>di</strong> cui al primo e secondo comma, al giu<strong>di</strong>zio <strong>del</strong> tribunale che verifica ilcorretto utilizzo dei criteri <strong>di</strong> cui all'articolo 124, secondo comma, lettere a) e b)tenendo conto <strong>del</strong>la relazione resa ai sensi <strong>del</strong>l'articolo 124, terzo comma.Se la società fallita ha emesso obbligazioni o strumenti finanziari oggetto <strong>del</strong>laproposta <strong>di</strong> concordato, la comunicazione è inviata agli organi che hanno ilpotere <strong>di</strong> convocare le rispettive assemblee, affinché possano esprimere il loroeventuale <strong>di</strong>ssenso. Il termine previsto dal terzo comma è prolungato perconsentire l'espletamento <strong>del</strong>le pr<strong>ed</strong>ette assemblee.Art. 128 – APPROVAZIONE DEL CONCORDATO.Il concordato è approvato dai cre<strong>di</strong>tori che rappresentano la maggioranza deicre<strong>di</strong>ti ammessi al voto. Ove siano previste <strong>di</strong>verse classi <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>tori, ilconcordato è approvato se tale maggioranza si verifica inoltre nel maggiornumero <strong>di</strong> classi.I cre<strong>di</strong>tori che non fanno pervenire il loro <strong>di</strong>ssenso nel termine fissato dal giu<strong>di</strong>ce<strong>del</strong>egato si ritengono consenzienti.La variazione <strong>del</strong> numero dei cre<strong>di</strong>tori ammessi o <strong>del</strong>l'ammontare dei singolicre<strong>di</strong>ti, che avvenga per effetto <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>mento emesso successivamentealla scadenza <strong>del</strong> termine fissato dal giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>egato per le votazioni, noninfluisce sul calcolo <strong>del</strong>la maggioranza.Quando il giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>egato <strong>di</strong>spone il voto su più proposte <strong>di</strong> concordato aisensi <strong>del</strong>l’articolo 125, secondo comma, terzo periodo, ultima parte, siconsidera approvata quella tra esse che ha conseguito il maggior numero <strong>di</strong>consensi a norma dei commi prec<strong>ed</strong>enti e, in caso <strong>di</strong> parità, la propostapresentata per prima.DISPOSIZIONI IN MATERIA DI EFFICACIA DELLA TRASCRIZIONE DELLADOMANDA GIUDIZIALE, DEL PIGNORAMENTO IMMOBILIARE E DELSEQUESTRO CONSERVATIVO26
Art. 2668 bis. – (Durata <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>la trascrizione <strong>del</strong>la domanda giu<strong>di</strong>ziale).La trascrizione <strong>del</strong>la domanda giu<strong>di</strong>ziale conserva il suo effetto per venti annidalla sua data. L’effetto cessa se la trascrizione non è rinnovata prima che scadadetto termine.Per ottenere la rinnovazione si presenta al conservatore una nota in doppiooriginale conforme a quella <strong>del</strong>la prec<strong>ed</strong>ente trascrizione, in cui si <strong>di</strong>chiara chesi intende rinnovare la trascrizione originaria.In luogo <strong>del</strong> titolo si può presentare la nota prec<strong>ed</strong>ente.Il conservatore deve osservare le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong>l’articolo 2664.Se al tempo <strong>del</strong>la rinnovazione gli immobili a cui si riferisce il titolo risultanodai registri <strong>del</strong>le trascrizioni passati agli ere<strong>di</strong> o aventi causa <strong>di</strong> colui contro ilquale venne eseguita la formalità, la rinnovazione deve essere fatta anche neiconfronti degli ere<strong>di</strong> o aventi causa e la nota deve contenere le in<strong>di</strong>cazionistabilite dall’articolo 2659, se queste risultano dai registri m<strong>ed</strong>esimi.Art. 2668 ter. – (Durata <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>la trascrizione <strong>del</strong> pignoramentoimmobiliare e <strong>del</strong> sequestro conservativo sugli immobili).<strong>Le</strong> <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 2668bis si applicano anche nel caso <strong>di</strong>trascrizione <strong>del</strong> pignoramento immobiliare e <strong>del</strong> sequestro conservativo sugliimmobili.DISCIPLINA TRANSITORIA DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DIEFFICACIA DELLA TRASCRIZIONE DELLA DOMANDALa trascrizione <strong>del</strong>la domanda giu<strong>di</strong>ziale, <strong>del</strong> pignoramento immobiliare e <strong>del</strong>sequestro conservativo sugli immobili eseguita venti anni prima <strong>del</strong>l’entrata invigore <strong>del</strong>la presente legge o in un momento ancora anteriore conserva il suoeffetto se rinnovata ai sensi degli articoli 2668 bis e 2668 ter <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>civile</strong>entro do<strong>di</strong>ci mesi dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>del</strong>la presente legge.DISPOSIZIONI PER LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE MODALITA` DIPROPOSIZIONE E NOTIFICAZIONE DELLE DOMANDE GIUDIZIALIAl secondo comma <strong>del</strong>l’articolo 23 <strong>del</strong>la legge 24 novembre 1981, n. 689, e`aggiunto, in fine, il seguente periodo: La prova scritta <strong>del</strong>la conoscenza <strong>del</strong>ricorso e <strong>del</strong> decreto equivale alla notifica degli stessi.L’articolo 11 <strong>del</strong>la legge 12 giugno 1984, n. 222, si applica anche alle domandevolte a ottenere il riconoscimento <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto a pensioni, assegni e indennitàcomunque denominati spettanti agli invali<strong>di</strong> civili nei proce<strong>di</strong>menti in materia <strong>di</strong>invali<strong>di</strong>tà <strong>civile</strong>, cecità <strong>civile</strong> e sordomutismo.DISPOSIZIONI PER LA NOTIFICAZIONE A CURA DELL’AVVOCATURADELLO STATOArt. 55. (NOTIFICAZIONE A CURA DELL’AVVOCATURA DELLO STATO)27
L’Avvocatura <strong>del</strong>lo Stato puo` eseguire la notificazione <strong>di</strong> atti civili,amministrativi e stragiu<strong>di</strong>ziali ai sensi <strong>del</strong>la legge 21 gennaio 1994, n. 53.Per le finalita` <strong>di</strong> cui al comma 1, l’Avvocatura generale <strong>del</strong>lo Stato e ciascunaavvocatura <strong>di</strong>strettuale <strong>del</strong>lo Stato si dotano <strong>di</strong> un apposito registro cronologicoconforme alla normativa, anche regolamentare, vigente.La vali<strong>di</strong>ta` dei registri <strong>di</strong> cui al comma 2 e` subor<strong>di</strong>nata alla previa numerazionee vi<strong>di</strong>mazione, in ogni mezzo foglio, rispettivamente, da parte <strong>del</strong>l’Avvocatogenerale <strong>del</strong>lo Stato, o <strong>di</strong> un avvocato <strong>del</strong>lo Stato allo scopo <strong>del</strong>egato, ovvero<strong>del</strong>l’avvocato <strong>di</strong>strettuale <strong>del</strong>lo Stato.Dall’attuazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni <strong>del</strong> presente articolo non devono derivarenuovi o maggiori oneri a carico <strong>del</strong>la finanza pubblica.Gli adempimenti previsti dal presente articolo sono svolti nell’ambito <strong>del</strong>lerisorse umane, strumentali e finanziarie <strong>di</strong>sponibili a legislazione vigenteDECISIONI DELLE QUESTIONI DI GIURISDIZIONE: EFFICACIA, SEZIONIUNITE CASSAZIONE, RIASSUNZIONEArt. 59 (Decisione <strong>del</strong>le questioni <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione)Il giu<strong>di</strong>ce che, in materia <strong>civile</strong>, amministrativa, contabile, tributaria o <strong>di</strong>giu<strong>di</strong>ci speciali, <strong>di</strong>chiara il proprio <strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione, in<strong>di</strong>ca <strong>altre</strong>sì, seesistente, il giu<strong>di</strong>ce nazionale che ritiene munito <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione. Lapronuncia sulla giuris<strong>di</strong>zione resa dalle Sezioni unite <strong>del</strong>la Corte <strong>di</strong> cassazioneè vincolante per ogni giu<strong>di</strong>ce e per le parti anche in altro processo.Se, entro il termine perentorio <strong>di</strong> tre mesi dal passaggio in giu<strong>di</strong>cato <strong>del</strong>lapronuncia <strong>di</strong> cui al comma 1, la domanda è riproposta al giu<strong>di</strong>ce ivi in<strong>di</strong>cato,nel successivo processo le parti restano vincolate a tale in<strong>di</strong>cazione e sono fattisalvi gli effetti sostanziali e processuali che la domanda avrebbe prodotto se ilgiu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> cui è stata <strong>di</strong>chiarata la giuris<strong>di</strong>zione fosse stato a<strong>di</strong>to sin dallainstaurazione <strong>del</strong> primo giu<strong>di</strong>zio, ferme restando le preclusioni e le decadenzeintervenute. Ai fini <strong>del</strong> presente comma la domanda si ripropone con lemodalità e secondo le forme previste per il giu<strong>di</strong>zio davanti al giu<strong>di</strong>ce a<strong>di</strong>to inrelazione al rito applicabile.Se sulla questione <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione non si sono già pronunciate, nel processo,le sezioni unite <strong>del</strong>la Corte <strong>di</strong> Cassazione, il giu<strong>di</strong>ce davanti al quale la causa èriassunta può sollevare d'ufficio, con or<strong>di</strong>nanza, tale questione davanti allem<strong>ed</strong>esime sezioni unite <strong>del</strong>la Corte <strong>di</strong> cassazione, fino alla prima u<strong>di</strong>enzafissata per la trattazione <strong>del</strong> merito. Restano ferme le <strong>di</strong>sposizioni sulregolamento preventivo <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione.L'inosservanza dei termini fissati ai sensi <strong>del</strong> presente articolo per lariassunzione o la prosecuzione <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>zio comporta l'estinzione <strong>del</strong> processo,che è <strong>di</strong>chiarata anche d'ufficio alla prima u<strong>di</strong>enza, e impe<strong>di</strong>sce laconservazione degli effetti, sostanziali e processuali, <strong>del</strong>la domanda.28
In ogni caso <strong>di</strong> riproposizione <strong>del</strong>la domanda davanti al giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> cui alcomma 1, le prove raccolte nel processo davanti al giu<strong>di</strong>ce privo <strong>di</strong>giuris<strong>di</strong>zione possono essere valutate come argomenti <strong>di</strong> prova.DISPOSIZIONI PER LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE SOMME AFFERENTIAL BILANCIO DELLA GIUSTIZIA E PER IL CONTENIMENTO ERAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE DI GIUSTIZIAArt. 67 (MISURE URGENTI PER IL RECUPERO DI SOMME AFFERENTI ALBILANCIO DELLA GIUSTIZIA E PER IL CONTENIMENTO E LARAZIONALIZZAZIONE DELLE SPESE DI GIUSTIZIA)1. All’articolo 36, secondo comma, <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> penale, dopo le parole: «in uno opiu` giornali designati dal giu<strong>di</strong>ce» sono aggiunte le seguenti: «e nel sito internet<strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>la giustizia. La durata <strong>del</strong>la pubblicazione nel sito e` stabilitadal giu<strong>di</strong>ce in misura non superiore a trenta giorni. In mancanza, la durata e`<strong>di</strong> quin<strong>di</strong>ci giorni».2. All’articolo 535 <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>di</strong> <strong>proc<strong>ed</strong>ura</strong> penale sono apportate le seguentimo<strong>di</strong>ficazioni:a) al comma 1, le parole: «relative ai reati cui la condanna si riferisce» sonosoppresse;b) il comma 2 e` abrogato.3. Al testo unico <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni legislative e regolamentari in materia <strong>di</strong> spese<strong>di</strong> giustizia, <strong>di</strong> cui al decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica 30 maggio 2002, n.115, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, sono apportate le seguenti mo<strong>di</strong>ficazioni:(omissis)b) al comma 2 <strong>del</strong>l’articolo 52 (L), le parole: «<strong>di</strong> un quarto» sono sostituite dalleseguenti: «<strong>di</strong> un terzo»;(omissis)d) alla parte II, dopo il titolo XIV e` aggiunto il seguente:«TITOLO XIV-bis REGISTRAZIONE DEGLI ATTI GIUDIZIARI NELPROCESSO PENALEArt. 73-bis (L). - (Termini per la richiesta <strong>di</strong> registrazione). – 1. La registrazione<strong>del</strong>la sentenza <strong>di</strong> condanna al risarcimento <strong>del</strong> mdanno prodotto da fatticostituenti reato deve essere richiesta entro cinque giorni dal passaggio ingiu<strong>di</strong>cato.Art. 73-ter (L). - (Proc<strong>ed</strong>ura per la registrazione degli atti giu<strong>di</strong>ziari). – 1. Latrasmissione <strong>del</strong>la sentenza all’ufficio finanziario e` curata dal funzionarioaddetto all’ufficio <strong>del</strong> giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>l’esecuzione»;29
e) all’articolo 205 (L) sono apportate le seguenti mo<strong>di</strong>ficazioni:1) la rubrica e` sostituita dalla seguente: «Recupero intero, forfettizzato e perquota»;2) i commi 1 e 2 sono sostituiti dai seguenti:«1. <strong>Le</strong> spese <strong>del</strong> processo penale anticipate dall’erario sono recuperate neiconfronti <strong>di</strong> ciascun condannato, senza vincolo <strong>di</strong> solidarieta`, nella misurafissa stabilita con decreto <strong>del</strong> Ministro <strong>del</strong>la giustizia, <strong>di</strong> concerto con ilMinistro <strong>del</strong>l’economia e <strong>del</strong>le finanze, ai sensi <strong>del</strong>l’articolo 17, commi 3 e 4,<strong>del</strong>la legge 23 agosto 1988, n. 400. L’ammontare degli importi puo` essererideterminato ognianno al fine <strong>di</strong> garantire l’integrale recupero <strong>del</strong>le somme anticipat<strong>ed</strong>all’erario.2. Il decreto <strong>di</strong> cui al comma 1 determina la misura <strong>del</strong> recupero conriferimento al grado <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio e al tipo <strong>di</strong> processo. Il giu<strong>di</strong>ce, in ragione<strong>del</strong>la complessita` <strong>del</strong>le indagini e degli atti compiuti, nella statuizione <strong>di</strong>condanna al pagamento <strong>del</strong>le spese processuali puo` <strong>di</strong>sporre che gli importisiano aumentati sino al triplo. Sono recuperate per intero, oltre quelle previst<strong>ed</strong>al comma 2-bis, le spese per la consulenza tecnica e per la perizia, le spese perla pubblicazione <strong>del</strong>la sentenza penale <strong>di</strong> condanna e le spese per lademolizione <strong>di</strong> opere abusive e per la riduzione in pristino dei luoghi, fattosalvo quanto previsto dall’articolo 32, comma 12, <strong>del</strong> decreto-legge 30settembre 2003, n. 269, convertito, con mo<strong>di</strong>ficazioni, dalla legge 24 novembre2003, n. 326»;3) sono aggiunti, in fine, i seguenti commi:«2-quater. Gli importi <strong>di</strong> cui al comma 2- bis, nonche´ le spese per laconsulenza tecnica e per la perizia, le spese per la pubblicazione <strong>del</strong>la sentenzapenale <strong>di</strong> condanna e le spese per la demolizione <strong>di</strong> opere abusive e per lariduzione in pristino dei luoghi, <strong>di</strong> cui al comma 2, sono recuperati neiconfronti <strong>di</strong> ciascun condannato in misura corrispondente alla quota <strong>del</strong> debitoda ciascuno dovuta inbase al decreto <strong>di</strong> cui al comma 1, senza vincolo <strong>di</strong> solidarieta`.2-quinquies. Il contributo unificato e l’imposta <strong>di</strong> registro prenotati a debitoper l’azione <strong>civile</strong> nel processo penale sono recuperati nei confronti <strong>di</strong> ciascuncondannato al risarcimento <strong>del</strong> danno in misura corrispondente alla quota <strong>del</strong>debito da ciascuno dovuta, senza vincolo <strong>di</strong> solidarieta`.2-sexies. Gli oneri tributari relativi al sequestro conservativo <strong>di</strong> cui all’articolo316 <strong>del</strong> <strong>co<strong>di</strong>ce</strong> <strong>di</strong> <strong>proc<strong>ed</strong>ura</strong> penale sono recuperati nei confronti <strong>del</strong>condannato a carico <strong>del</strong> quale e` stato <strong>di</strong>sposto il sequestro conservativo »;f) all’articolo 208 (R), il comma 1 e` sostituito dal seguente:30
«1. Se non <strong>di</strong>versamente stabilito in modo espresso, ai fini <strong>del</strong>le norme cheseguono e <strong>di</strong> quelle cui si rinvia, l’ufficio incaricato <strong>del</strong>la gestione <strong>del</strong>leattivita` connesse alla riscossione e` cosı` in<strong>di</strong>viduato:a) per il processo <strong>civile</strong>, amministrativo, contabile e tributario e` quello pressoil magistrato, <strong>di</strong>verso dalla Corte <strong>di</strong> cassazione, il cui provve<strong>di</strong>mento e` passatoin giu<strong>di</strong>cato o presso il magistrato il cui provve<strong>di</strong>mento e` <strong>di</strong>venuto definitivo;b) per il processo penale e` quello presso il giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>l’esecuzione. (L)»;g) alla parte VII, titolo II, la rubrica e` sostituita dalla seguente: «Disposizionigenerali per le spese nel processo amministrativo, contabile e tributario»;h) all’articolo 212 (R) sono apportate le seguenti mo<strong>di</strong>ficazioni:1) al comma 1, le parole: «o, per le spese <strong>di</strong> mantenimento, cessata l’espiazione<strong>del</strong>la pena in istituto» sono soppresse;2) al comma 2, le parole: «o dalla cessazione <strong>del</strong>l’espiazione <strong>del</strong>la pena in istituto» sono soppresse;i) il capo VI-bis <strong>del</strong> titolo II <strong>del</strong>la parte VII e` sostituito dal seguente titolo:«TITOLO II-bis «TITOLO II-bis DISPOSIZIONI GENERALI PER SPESE DIMANTENIMENTO IN CARCERE, SPESE PROCESSUALI, PENEPECUNIARIE, SANZIONI AMMINISTRATIVE PECUNIARIE E SANZIONIPECUNIARIE PROCESSUALI NEL PROCESSO CIVILE E PENALEDISPOSIZIONI GENERALI PER SPESE DI MANTENIMENTO INCARCERE, SPESE PROCESSUALI, PENE PECUNIARIE, SANZIONIAMMINISTRATIVE PECUNIARIE E SANZIONI PECUNIARIEPROCESSUALI NEL PROCESSO CIVILE E PENALECapo IRISCOSSIONE MEDIANTE RUOLOArt. 227-bis (L). - (Quantificazione <strong>del</strong>l’importo dovuto). – 1. Laquantificazione <strong>del</strong>l’importo dovuto e` effettuata secondo quanto <strong>di</strong>spostodall’articolo 211. Ad essa provv<strong>ed</strong>e l’ufficio ovvero, a decorrere dalla data <strong>di</strong>stipula <strong>del</strong>la convenzione prevista dall’articolo 1, comma 367, <strong>del</strong>la legge 24<strong>di</strong>cembre 2007, n. 244, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, e per i cre<strong>di</strong>ti ivi in<strong>di</strong>cati, lasocieta` Equitalia Giustizia Spa.Art. 227-ter (L). - (Riscossione me<strong>di</strong>ante ruolo). – 1. Entro un mese dalla data<strong>del</strong> passaggio in giu<strong>di</strong>cato <strong>del</strong>la sentenza o dalla data in cui e` <strong>di</strong>venutodefinitivo il provve<strong>di</strong>mento da cui sorge l’obbligo o, per le spese <strong>di</strong>mantenimento, cessata l’espiazione in istituto, l’ufficio ovvero, a decorrer<strong>ed</strong>alla data <strong>di</strong> stipula <strong>del</strong>la convenzione prevista dall’articolo 1, comma 367,<strong>del</strong>la legge 24 <strong>di</strong>cembre 2007, n. 244, e successive mo<strong>di</strong>ficazioni, e per i cre<strong>di</strong>tiivi in<strong>di</strong>cati, la societa` Equitalia Giustizia Spa proc<strong>ed</strong>e all’iscrizione a ruolo.2. L’agente <strong>del</strong>la riscossione proc<strong>ed</strong>e alla riscossione spontanea a mezzo ruoloai sensi <strong>del</strong>l’articolo 32, comma 1, lettera a), <strong>del</strong> decreto legislativo 26 febbraio1999, n. 46. Si applica l’articolo 25, comma 2, <strong>del</strong> decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>laRepubblica 29 settembre 1973, n. 602».31
Art. 227-quater (L). - (Norme applicabili). – 1. Alle attivita` previste dalpresente titolo si applicano gli articoli 214, 215, 216, 218, comma 2, e 220».4. Fino all’emanazione <strong>del</strong> decreto <strong>di</strong> cui all’articolo 205 (L), comma 1, <strong>del</strong> testounico <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni legislative e regolamentari in materia <strong>di</strong> spese <strong>di</strong>giustizia, <strong>di</strong> cui al decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica 30 maggio 2002, n. 115,come sostituito dal presente articolo, il recupero <strong>del</strong>le spese avviene secondo lenorme anteriormente vigenti.5. L’articolo 208, comma 1 (L), <strong>del</strong> testo unico <strong>del</strong>le <strong>di</strong>sposizioni legislative eregolamentari in materia <strong>di</strong> spese <strong>di</strong> giustizia, <strong>di</strong> cui al decreto <strong>del</strong> Presidente<strong>del</strong>la Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, come sostituito dal presente articolo, siapplica ai proce<strong>di</strong>menti definiti dopo la data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>del</strong>la presentelegge.6. <strong>Le</strong> <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> cui all’articolo 227-ter, comma 2 (L), <strong>del</strong> testo unico <strong>del</strong>le<strong>di</strong>sposizioni legislative e regolamentari in materia <strong>di</strong> spese <strong>di</strong> giustizia, <strong>di</strong> cui aldecreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, come mo<strong>di</strong>ficatodal presente articolo, si applicano anche ai ruoli formati tra la data <strong>di</strong> entrata invigore <strong>del</strong> decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con mo<strong>di</strong>ficazioni,dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e quella <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>del</strong>la presentelegge.7. All’articolo 1, comma 367, <strong>del</strong>la legge 24 <strong>di</strong>cembre 2007, n. 244, sonoapportate le seguenti mo<strong>di</strong>ficazioni:a) all’alinea, dopo le parole: «conseguenti ai provve<strong>di</strong>menti passati in giu<strong>di</strong>cato o<strong>di</strong>venuti definitivi a decorrere dal 1º gennaio 2008» sono inserite le seguenti: «orelative al mantenimento in carcere per condanne, per le quali sia cessatal’espiazione <strong>del</strong>la pena in istituto a decorrere dalla stessa data»;b) la lettera a) e` sostituita dalla seguente: «a) acquisizione dei dati anagrafici<strong>del</strong>debitore e quantificazione <strong>del</strong> cre<strong>di</strong>to, nella misura stabilita dal decreto <strong>del</strong>Ministro <strong>del</strong>la giustizia adottato a norma <strong>del</strong>l’articolo 205 (L) <strong>del</strong> testo unico <strong>di</strong>cui al decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>la Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, esuccessive mo<strong>di</strong>ficazioni»;c) la lettera b) e` sostituita dalla seguente: «b) iscrizione a ruolo <strong>del</strong> cre<strong>di</strong>to»;d) la lettera c) e` abrogata.Art. 68. (ABROGAZIONI E MODIFICAZIONE DI NORME)1. Dalla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>del</strong>la presente legge:a) l’articolo 25 (L) <strong>del</strong> testo unico <strong>di</strong> cui al decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>laRepubblica 30 maggio 2002, n. 115, e` abrogato;b) al comma 1 <strong>del</strong>l’articolo 243 (R) <strong>del</strong> testo unico <strong>di</strong> cui al decreto <strong>del</strong> Presidente<strong>del</strong>la Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, le parole: «e le somme relative ai <strong>di</strong>ritti<strong>di</strong> cui all’articolo 25» sono soppresse;32
c) l’articolo 1, comma 372, <strong>del</strong>la legge 24 <strong>di</strong>cembre 2007, n. 244, e` abrogato.33