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Tutti al lavoro per una PAC migliore - Confagricoltura Alessandria

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4marzo 201117 MARZO 1861 – 17 MARZO 2011150 anni di agricoltura it<strong>al</strong>iana150 anni di unità d’It<strong>al</strong>ia: 150 anni di un’agricolturache ha saputo progredire di pari passocon le trasformazioni che hanno segnato 150anni di evoluzioni economiche soci<strong>al</strong>i, tecnologiche,scientifiche.D<strong>al</strong>l’agricoltura post Unità d’It<strong>al</strong>ia, molto differenziatanelle varie re<strong>al</strong>tà region<strong>al</strong>i, già modernain vaste aree del nord, ancora a mezzadrianel Centro It<strong>al</strong>ia e a latifondo nell’It<strong>al</strong>iaMeridion<strong>al</strong>e, <strong>al</strong>l’agricoltura degli inizi del ‘900che speci<strong>al</strong>mente nelle aziende del Settentrioned’It<strong>al</strong>ia iniziava ad applicare le nuove tecnologieindustri<strong>al</strong>i, fino <strong>al</strong> sacrificio di milioni diagricoltori it<strong>al</strong>iani nella Grande Guerra, inIt<strong>al</strong>ia l’agricoltura fu sempre il settore produttivotrainante, che offriva <strong>lavoro</strong> ad oltre il 70%della popolazione attiva.L’agricoltura dell’era fascista fu particolarmentelanciata <strong>al</strong>la ricerca della piena autosufficienza<strong>al</strong>imentare, sempre sfiorata, ma mai raggiunta,grazie <strong>al</strong>le imponenti o<strong>per</strong>e di bonifica di vastearee pianeggianti non ancora coltivate (con lasconfitta della m<strong>al</strong>aria che ancora nel XX secoloaffliggeva vaste plaghe agricole), grazie <strong>al</strong>l’usodi fertilizzanti e <strong>al</strong>l’impulso della meccanizzazione,supportati da quel meraviglioso serviziodi assistenza tecnica assicurato da v<strong>al</strong>idissimiscienziati impegnati nelle Cattedre Ambulanti(già attive d<strong>al</strong>la fine del secolo precedente) chetanto contribuirono <strong>al</strong>lo sviluppo non soloagricolo della società It<strong>al</strong>iana. Furono anni,questi, di profonde ricerche <strong>per</strong> il miglioramentogenetico delle pianta agrarie, segnatamentedi frumento tenero e duro, che tantocontribuirono <strong>al</strong>la rivoluzione verde che si registrerànei paesi in via di sviluppo nei successivianni ‘50/’60.La seconda guerra mondi<strong>al</strong>e interruppe il progressodella nostra agricoltura a causa delle devastazioniprovocate <strong>al</strong>l’intero territorio nazion<strong>al</strong>e:tutto questo, insieme con la necessità diapprovvigionare gli eserciti comportò il razionamentodegli <strong>al</strong>imenti attraverso l’istituzionedelle tessere annonarie. Conseguenza fu l’incrementodegli It<strong>al</strong>iani più bisognosi.Il secondo dopoguerra vede dapprincipioanche l’agricoltura impegnata nella ricostruzionedell’It<strong>al</strong>ia: il <strong>per</strong>iodo post bellico è statoun momento di estrema difficoltà <strong>per</strong> gli It<strong>al</strong>iani:ampi strati soci<strong>al</strong>i in quegli anni dovetterocombattere contro l’incombente penuria dicibo.D<strong>al</strong>la metà degli anni ’50, <strong>per</strong>ò, l’It<strong>al</strong>ia agricolaha avuto uno straordinario sviluppo produttivo,ottenuto da un lato grazie <strong>al</strong>l’adozione dimacchinari e nuove tecnologie e d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>trograzie <strong>al</strong> sostegno che il neonato Mercato ComuneEuropeo ha concesso <strong>al</strong>l’agricoltura deisei Paesi fondatori dell’Europa Unita. Questasvolta epoc<strong>al</strong>e nel sostegno dell’agricoltura hatrascinato con sé lo sviluppo di tutte le agricolturedei paesi più industri<strong>al</strong>izzati.Da <strong>al</strong>lora in It<strong>al</strong>ia più che in <strong>al</strong>tri Stati Europeilo sviluppo dell’agricoltura si è rivelato quasiinarrestabile; ma se da un lato il settore primarioha incrementato negli anni il propriopeso economico, d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tro ha fatto registrare<strong>una</strong> grandissima <strong>per</strong>dita di occupati; l’esodod<strong>al</strong>le campagne degli agricoltori a favore dell’industriae del settore terziario ha ridotto d<strong>al</strong>70% <strong>al</strong> 4% attu<strong>al</strong>e la forza <strong>lavoro</strong> agricola, determinandonei primi anni ’60 sconvolgimentisoci<strong>al</strong>i di estrema importanza. Proprio questastraordinaria metamorfosi della società it<strong>al</strong>ianadi quegli anni ha determinato molte delle trasformazionistruttur<strong>al</strong>i, economiche e soci<strong>al</strong>iche hanno in seguito caratterizzato lo svilupponazion<strong>al</strong>e e quello agricolo in particolare finoai giorni nostri.Dagli anni ’80 ad oggi l’agricoltura it<strong>al</strong>iana sipone come <strong>una</strong> tra le più avanzate non solo inEuropa ma <strong>al</strong> mondo, pur con sacche di crisiche negli ultimi decenni hanno riguardato unpo’ tutti i comparti produttivi.L’agricoltura nei 150 anni dell’Unità d’It<strong>al</strong>ia haseguito le trasformazioni che hanno caratterizzatol’intera Nazione; il contributo che l’agricolturaha dato <strong>al</strong>lo sviluppo della Società edell’economia nazion<strong>al</strong>e è stato di primaria importanza,aspetto non sempre – speci<strong>al</strong>mentenegli ultimi anni – riconosciuto e apprezzatod<strong>al</strong>la collettività dagli <strong>al</strong>tri settori produttivi ed<strong>al</strong>la Politica.In 150 anni l’It<strong>al</strong>ia è profondamente cambiata econ essa la sua agricoltura: anche se oggi <strong>al</strong>l’agricolturaviene chiesto di produrre <strong>al</strong>tri benie servizi, <strong>per</strong>ché possa assumere nuovamenteun ruolo trainante nell’economia nazion<strong>al</strong>e,<strong>per</strong> il futuro l’agricoltura deve riaffermare la suaprimaria funzione di produttrice di <strong>al</strong>imenti;anche oggi come 150 anni fa’ “se mangi sei coinvoltoin agricoltura”.

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