pre école numero 68 pagina 4 FINANZIARIA La scuola pubblica è considerata dalla classe politica – <strong>di</strong> destra o <strong>di</strong> sinistra, poco cambia – come una spesa da ricondurre sotto controllo con gli effetti sulla qualità <strong>del</strong> servizio. I tagli degli investimenti sono spalmati su <strong>di</strong> un numero maggiore <strong>di</strong> anni rispetto a quanto previsto dalla Finanziaria 2007 ma crescono, nel complesso, <strong>di</strong> oltre 900 m<strong>il</strong>ioni. Nella secondaria si possono formare classi con 33 alunni. Una domanda è lecita: come mai un’operazione <strong>di</strong> questa gravità passa senza una significativa opposizione? Alcune considerazioni sulla trasformazione antropologica dei lavoratori e <strong>del</strong>le lavoratrici <strong>del</strong>la scuola Il cuore freddo <strong>del</strong>la legge COSIMO SCARINZI
Mentre scrivevo questi appunti sulla ricaduta <strong>del</strong>la Legge Finanziaria sulla scuola proprio dall’in<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> posta elettronica <strong>di</strong> école mi giungeva una lettera che ricordava come l’Art. 5, comma 35 - Detrazione per spese <strong>di</strong> aggiornamento ed autoformazione prevede la possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> detrarre 500 euro all’anno dalla <strong>di</strong>chiarazione dei red<strong>di</strong>ti con un risparmio sino a 95 euro all’anno. Un’informazione, con ogni evidenza, ut<strong>il</strong>e e che rende quasi plasticamente visib<strong>il</strong>e come, sulla base <strong>di</strong> un’attitu<strong>di</strong>ne concreta, le lavoratrici ed i lavoratori <strong>del</strong>la scuola siano attenti a miglioramenti anche minimi <strong>del</strong>la nostra con<strong>di</strong>zione. D’altro canto vi sono stati soggetti sindacali che hanno presentato questa detrazione come una grande e gloriosa conquista degli insegnanti sulla base <strong>del</strong>la necessità per molti, troppi, sindacati <strong>di</strong> <strong>di</strong>mostrare al buon popolo che la loro azione, nonostante molti fatti <strong>di</strong>mostrino <strong>il</strong> contrario, è <strong>di</strong> una qualche ut<strong>il</strong>ità. Ed effettivamente qualche cosa <strong>di</strong> buono, ci mancherebbe, in Finanziaria c’è. Penso, ad esempio, all’articolo 5 che prevede <strong>di</strong> portare da 20.000 a 30.000 le assunzioni <strong>di</strong> Ata nel triennio 2007-2009. Si tratta, con ogni evidenza, <strong>di</strong> una correzione marginale visto che i pensionamenti degli Ata sono molti e che oltre un terzo <strong>di</strong> questo segmento <strong>del</strong>la categoria è precario ma sarebbe poco serio negare che c’è, come è vero che migliora la normativa sui <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> chi adotta dei bambini. Il cuore freddo <strong>del</strong>la legge, però, è l’Art. 50: R<strong>il</strong>ancio <strong>del</strong>l’efficienza e <strong>del</strong>l’efficacia <strong>del</strong>la scuola. Un titolo che tende al surreale. Per comprendere <strong>di</strong> che si tratta, bastano due tabelle. La tabella 1 riporta i tagli previsti per quanto riguarda le spese. È vero, infatti, che i tagli degli investimenti per la scuola pubblica sono spalmati su <strong>di</strong> un numero maggiore <strong>di</strong> anni rispetto a quanto previsto dalla Finanziaria 2007 ma crescono, nel complesso, <strong>di</strong> oltre 900 m<strong>il</strong>ioni. La scuola pubblica, in altri termini, è considerata dalla classe politica, <strong>di</strong> destra o <strong>di</strong> sinistra, poco cambia, come una spesa da ricondurre sotto controllo con gli effetti sulla qualità <strong>del</strong> servizio che è fac<strong>il</strong>e comprendere leggendo la tabella sulla costituzione <strong>del</strong>le classi (tabella 2). Questo senza considerare i tagli previsti per quanto riguarda gli insegnanti <strong>di</strong> sostegno. Se chi legge ha memoria, come capita, per triste priv<strong>il</strong>egio <strong>del</strong>l’età, a chi scrive, <strong>del</strong> fatto che, oltre trent’anni ad<strong>di</strong>etro, ci si batteva per i 20 alunni per classe e per i 15 in presenza <strong>di</strong> un alunno portatore <strong>di</strong> han<strong>di</strong>cap, appare evidente come i rapporti <strong>di</strong> forza nella società e nella scuola sono cambiati e non in meglio. A questo punto una domanda è lecita: come mai e fatto salvo lo sciopero, ahimé <strong>di</strong> mino- Una domanda è lecita: come mai, fatto salvo lo sciopero <strong>del</strong> sindacalismo alternativo <strong>del</strong> 9 novembre 2007, un’operazione <strong>di</strong> questa gravità passa senza una significativa opposizione? TABELLA 1 I tagli alla spesa Finanziaria 2007 Finanziaria 2008 2007/8 448,20 mln - 2008/9 1.324,50 mln 535,00 mln 2009/10 1.402,20 mln 897,00 mln 2010/11 - 1.218,00 mln Dal 2011 - 1.432,00 mln Totale 3.174,90 mln 4.082,00 mln TABELLA 2 I numeri per costituire le classi scuola minimo norma massimo Deroga (+ 10%) ex art. 9 dm 331 ranza, <strong>del</strong> sindacalismo alternativo <strong>del</strong> 9 novembre 2007, un’operazione <strong>di</strong> questa gravità passa senza una significativa opposizione? Propongo alcune riflessioni: 1. l’età me<strong>di</strong>a <strong>del</strong>la categoria e l’elevato numero <strong>di</strong> prepensionan<strong>di</strong>. La generazione politica che ha retto le lotte dei bei tempi andati se non è in pensione l’attende con, comprensib<strong>il</strong>e, impazienza e poco si cura <strong>di</strong> quanto avviene nella terra che sta per lasciare; 2. l’elevato numero <strong>di</strong> precari che guardano alle immissioni in ruolo, allo stato <strong>del</strong>le graduatorie, alla nuova legislazione sul reclutamento in fieri e non hanno energie e possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> pesare su quest’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> questioni che pure li riguarda <strong>di</strong>rettamente; Deroga ex cm 19/2007 infanzia 15* 25 28 30 32 primaria 20** 25 25 27 29 Secondaria I grado 15 25 29*** 31 33 Secondaria II grado 20 25 29*** 31 33 * Ridotto a 10 per le sezioni uniche funzionanti nei comuni <strong>di</strong> montagna e nelle piccole isole. ** Le pluriclassi non possono superare i 12 alunni. *** Il massimo, <strong>di</strong> norma, è 28 ma sale a 29 se per garantirlo è necessario sdoppiare la classe. 3. l’attitu<strong>di</strong>ne fidente <strong>del</strong>la sinistra <strong>del</strong>la categoria, anche <strong>di</strong> chi non si è arruolato negli staff <strong>di</strong> presidenza in quota CGIL, nei confronti <strong>del</strong> governo <strong>di</strong> sinistra o, almeno, <strong>il</strong> timore <strong>di</strong> fargli <strong>del</strong> male come se non se ne fosse fatto, in misura straor<strong>di</strong>naria, da sé; 4. la feudalizzazione <strong>del</strong>la scuola che porta ogni singolo istituto, ogni <strong>di</strong>rigente, ogni gruppo <strong>di</strong> potere a giocarsi la sua partita sull’organico in un bellum omnium contra omnes che lascia, per l’essenziale, le mani libere alle controparti anche se può creare qualche problema <strong>di</strong> gestione. Una partita chiusa dunque? A mio avviso tutt’altro. Ma, certo, una partita complicata. école numero 68 pagina 5