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Metodologia della ricerca politica, a.a. 2011-12 - Facoltà di Scienze ...

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C.d.L. Politica e Relazioni InternazionaliScienza Politica – A.A. <strong>2011</strong>/<strong>12</strong>Prof. G. PIAZZALa scienza <strong>politica</strong> comescienza empirica<strong>Metodologia</strong> <strong>della</strong> <strong>ricerca</strong> <strong>politica</strong>


Metodo scientifico• Definizione precisa del problema <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>• Formulazione <strong>di</strong> ipotesi esplicite eteoricamente significative• Verifica empirica <strong>della</strong> vali<strong>di</strong>tà delle ipotesi• Tendenza alla generalizzazione• Pubblicità del proce<strong>di</strong>mento e dei risultati


Fasi del processo <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>1. La selezione dell’argomento: la rilevanzascientifica, sociale, l’interesse soggettivo2. Formulazione del problema: esplicita,chiara, empirica, teoricamente valida3. Strategie <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: unità <strong>di</strong> analisi eambito spazio-temporale


4. Definizione dei concetti• Connotazione (Intensione): insieme dellecaratteristiche che costituiscono il significato <strong>di</strong>un concetto (proprietà)• Denotazione (Estensione): insieme <strong>di</strong> fenomeni,oggetti, eventi esistenti cui il concetto si applicae che sono ricompresi nella definizione (referentiempirici)• Scala <strong>di</strong> astrazione: rapporto inversamenteproporzionale tra connotazione e denotazione


Un esempio <strong>di</strong> scala <strong>di</strong> astrazione:la definizione <strong>di</strong> partito politicoConnotazione Denotazione• un gruppo <strong>di</strong> persone (attorecollettivo)• che con<strong>di</strong>vide valori, idee eprogrammi d’azione(ideologia)• formalmente organizzato(struttura organizzativa)• per conquistare il poterepolitico (finalità)• presentando can<strong>di</strong>dati alleelezioni per cariche pubbliche• ottenendo seggi nelparlamento nazionale• Dal PD e PdL ad un “partitoarmato” (BR)• Dal PD e PdL a partiti come ilPRC o i Ver<strong>di</strong>• Dal PD e PdL all’UDC e l’MPA


5. Operazionalizzazione delle proprietà invariabili: in<strong>di</strong>catori e valori• Operazionalizzazione: processo attraverso ilquale i concetti vengono collegati alla realtàempirica che descrivono• Definizione operativa (operazionale): incorporaal suo interno la specificazione del campo deireferenti empirici del concetto, dotandosi delleistruzioni necessarie ad etichettarlo, misurarlo,identificarlo


5. Operazionalizzazione delle proprietàin variabili: in<strong>di</strong>catori e valori• Quando i concetti sono astratti occorrono uno opiù in<strong>di</strong>catori, cioè concetti più specifici chepossono essere operazionalizzati• Gli in<strong>di</strong>catori servono da ponte tra il concettoastratto e le definizioni operative• Occorre evitare i rischi <strong>di</strong> impoverimentoeccessivo o estensione eccessiva del concetto


5. Operazionalizzazione delle proprietàin variabili: in<strong>di</strong>catori e valori• L’operazionalizzazione trasforma i concetti delle proprietàdelle unità d’analisi in variabili:• concetti che a) sono osservabili empiricamente, b) chevariano, cioè le unità (casi) possono non avere o averein misura variabile una certa proprietà,• assegnando valori o etichette allo stato <strong>di</strong> ogni unitàrispetto alla proprietà cui si riferisce, secondo tremodalità:• a) nominale: possesso o non possesso <strong>della</strong> proprietà• b) or<strong>di</strong>nale: grado <strong>di</strong> possesso <strong>della</strong> proprietà secondoun continuum che va dal più al meno• c) quantitativa: grado numerico <strong>di</strong> possesso <strong>della</strong>proprietà


Classificazioni e tipologie• Classificazione: <strong>di</strong>visione dell’estensione delconcetto in categorie o classi secondo dueregole:• a) unico criterio esplicito <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinzione• b) esaustività (ogni unità attribuita ad unaclasse) ed esclusività (nessuna unità attribuita apiù <strong>di</strong> una classe)• Tipologia: classificazione multi<strong>di</strong>mesionale, cioècombinazione o incrocio <strong>di</strong> più <strong>di</strong> un criterio <strong>di</strong><strong>di</strong>stinzione


Esempio <strong>di</strong> tipologia:I comitati <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni in relazione a livelloterritoriale e ambito tematico (<strong>della</strong> Porta 2004)Livello territorialeristrettoSingle-issueNIMBY(26,2%)Multi-issuesComitato <strong>di</strong> quartiere(29,0%)Livello territoriale piùampioComitato citta<strong>di</strong>nosingle-issue(22,4%)Organizzazione <strong>di</strong>movimento urbano(22,4%)


Idealtipi e modelli• Il concetto <strong>di</strong> Ideal-tipo è per Weber (Sociologo, Erfurt1864-1920) un concetto limite, la costruzione <strong>di</strong> unostrumento che permette la misurazione <strong>della</strong> realtà.Weber ha compreso che i concetti non servono a copiare larealtà, ma a sottolinearne quelle connessioni che a noisembrano rilevanti.• Nel proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> costruzione del tipo ideale dalcomplesso delle interazioni occorre isolare un particolarefenomeno e cogliere nella ripetizione del medesimo glielementi uniformi.• Questi elementi <strong>di</strong> uniformità serviranno per costruire unmodello il quale probabilmente non corrisponderà anessuno dei fenomeni reali analizzati, ma serviràsemplicemente come strumento <strong>di</strong> misurazione unilaterale<strong>della</strong> realtà. [...]


6. Formulazione delle ipotesi:relazioni tra variabili• Variabili in<strong>di</strong>pendenti: con<strong>di</strong>zioni causali• Variabili <strong>di</strong>pendenti: fenomeni da spiegare• Ipotesi <strong>di</strong> <strong>ricerca</strong>: in che misura al variare deivalori <strong>della</strong> variabile in<strong>di</strong>pendente, variano –nella <strong>di</strong>rezione ipotizzata – i valori <strong>della</strong> variabile<strong>di</strong>pendente?• Per controllare l’ipotesi occorre tenere costanti(parametrizzare) tutti i fenomeni che possonopotenzialmente intervenire (variabiliintervenienti) nella relazione tra le due variabili


Raccolta dati-Fonti secondarie (ISTAT, altri istituti, altrericerche)-Interviste a “testimoni privilegiati” (key-informant)-Questionari somministrati a livello <strong>di</strong> massa(mass-survey)-Reperimento e analisi dei documenti-Rassegna stampa-Analisi siti web-Ricerca sul campo: osservazione partecipante (onon partecipante)


7. Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo delle ipotesi• Metodo sperimentale: possibilità <strong>di</strong> manipolare lostato/valore <strong>della</strong> variabile in<strong>di</strong>pendente perverificarne l’effetto sulla variabile <strong>di</strong>pendente,senza far variare gli stati/valori delle altrevariabili (intervenienti)• Sud<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> un campione in duesottocampioni il più possibile omogenei oattraverso l’assegnazione casuale: nel primoviene manipolata la variabile in<strong>di</strong>pendente(gruppo sperimentale), ma non nel secondo(gruppo <strong>di</strong> controllo)


Metodo sperimentale: l’influenza <strong>della</strong> propagandatelevisiva sulla partecipazione elettoraleSud<strong>di</strong>visione in due sottocampioniomogenei o casuali per età, sesso,red<strong>di</strong>to, provenienza geografica, ecc.(variabili intervenienti)Gruppo sperimentale: prima vengonorilevate le intenzioni <strong>di</strong> voto, poiviene somministrato uno spot televisivo<strong>di</strong> propaganda del partito X,per un periodo <strong>di</strong> tempo TGruppo <strong>di</strong> controllo: non vienesomministrato lo spot <strong>di</strong>propaganda del partito XAl termine <strong>di</strong> T vengono nuovamenterilevate le intenzioni <strong>di</strong> voto: un aumentosignificativo del voto per il partito Xverifica l’ipotesi,se nello stesso periodo <strong>di</strong> tempo T leintenzioni <strong>di</strong> voto del gruppo <strong>di</strong> controlloper il partito X non sonoaumentate nella stessa proporzione


7. Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo delle ipotesi• Metodo statistico: si basa sull’analisi delleinformazioni su un numero elevato <strong>di</strong> casi,raccolte attraverso interviste o dati ufficiali• Si rileva la covariazione delle variabili<strong>di</strong>pendenti e in<strong>di</strong>pendenti, tenendocostanti le variabili intervenienti attraversol’utilizzo <strong>di</strong> sottocampioni casuali o dotati<strong>di</strong> caratteristiche comuni


percentuale votantipercentuale votantiMetodo statistico: la partecipazioneelettorale giovanilePartecipazione elettorale per etàPartecipazione elettorale per età e sesso100806040506575808580votanti10080604050 4565557565807085808075uominidonne20200018-25 26-30 31-40 41-50 51-65 >6518-25 26-30 31-40 41-50 51-65 >65classi <strong>di</strong> etàclassi d'età


7. Meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> controllo delle ipotesi• Metodo comparato: richiede un controllo logicodelle ipotesi ed una accurata scelta dei casi• Classificazione dei casi sulla base dei valori dellevariabili esterne (intervenienti) per controllare larelazione tra variabile in<strong>di</strong>pendente e <strong>di</strong>pendentein ogni classe separata, caratterizzata dallaparametrizzazione delle variabili esternepotenzialmente influenti (intervenienti)


Metodo comparato: numero partiti coalizionigovernative e stabilità esecutiviCasi omogenei spaziotempo:regimi democraticieuropei 1945-2000Durata legislatura:4 o 5 anniMeccanismoistituzionale:ricorso elezioni dopocaduta governoMeccanismoistituzionale:almeno 1 anno pernuove elezioniMeccanismoistituzionale:voto <strong>di</strong> sfiduciacostruttivoNessun meccanismoistituzionale volto astabilizzare l’esecutivo


Lo stu<strong>di</strong>o del caso• 1) ateorico-descrittivo• 2) interpretativo• 3) generatore <strong>di</strong> ipotesi• 4) controllo <strong>di</strong> ipotesi (teorie), inteso a A)confermare, o B) falsificare una teoria• Analisi dei casi devianti


Generalizzazioni e teorie• Generalizzazioni: enunciati che hanno la formalogica del tipo “per ogni X, se X alloraprobabilmente Y”, cioè• Ipotesi <strong>di</strong> relazioni tra variabili che hannoraggiunto un livello accettabile <strong>di</strong> verificaattraverso numerose osservazioni in casi esituazioni <strong>di</strong>verse (ambito spazio-temporaledefinito).• Teorie: serie <strong>di</strong> generalizzazioni connesse traloro organicamente con contenuto esplicativo• Ricerca qualitativa: interpretazione <strong>di</strong> processicomplessi attraverso l’analisi in profon<strong>di</strong>tà, voltipiù alla spiegazione che alla generalizzazione

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