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Alt'Carpo, una rete contro la carpocapsa del melo - Tec.bio

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SPECIALESSPERIMENTAZIONE FRANCESEAlt’Carpo, <strong>una</strong> <strong>rete</strong><strong>contro</strong> <strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong> <strong>del</strong> <strong>melo</strong>•I risultati ottenuti coprendo il fi<strong>la</strong>re con <strong>rete</strong> ci sono. La prospettivaè quel<strong>la</strong> di coprire l’intero appezzamento, magari utilizzando<strong>la</strong> struttura antigrandine già presente opport<strong>una</strong>mente adeguata•di Guilhem Sévérac,Lionel RometUn anno fa è stato presentatoAlt’Carpo, denominazioneconiata dai due autori perquesto metodo. In breve, ilmetodo prevede che ciascun fi<strong>la</strong>re siacoperto da <strong>una</strong> <strong>rete</strong> antigrandine a scopo«antinsetto» in modo da creare <strong>una</strong>barriera fisica. Questo sistema sembra infattidisturbare sia l’accoppiamento degliadulti sia le <strong>la</strong>rve che vanno in diapausa.La tecnica di «lotta fisica» <strong>contro</strong> <strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong>di <strong>melo</strong> e pero è stata sperimentatadal 2005 (Séverace Romet, 2007);il 2007 è stato il 1°anno di prova infrutteto nel<strong>la</strong> protezionedal<strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong><strong>del</strong> <strong>melo</strong>(Cydia pomonel<strong>la</strong>L.), adottando <strong>la</strong>protezione su fi<strong>la</strong>re singolo per un totaledi circa 30 ha.Sono qui presentati i risultati <strong>del</strong><strong>la</strong> sperimentazionecondotta nel 2007 e consiglipratici per applicare questa tecnicaefficace e alternativa.Il sistema monoparcel<strong>la</strong>re, sebbenesia eccellente, deve ancora esserevalutato nell’efficacia a causa<strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione già esistenteall’interno <strong>del</strong> frutteto2007, l’annodi prova in campoNel 2007 lo sviluppo di questa alternativatecnica di protezione ha permessodi impiegare il metodo su 15 fruttetinelle regioni <strong>del</strong> Vaucluse e <strong>del</strong> Bouchesdu-Rhône(foto 1). I frutteti, per lo più divarietà tardive quali Granny Smith, PinkLady, Goldrush e Juliet oltre al<strong>la</strong> più precoceGa<strong>la</strong>, non sono stati trattati né sottopostia confusione sessuale e Alt’Carpoè stato l’unico mezzo di protezione. Condottisecondo le regole <strong>del</strong>l’agricoltura<strong>bio</strong>logica o <strong>del</strong><strong>la</strong> lotta integrata, i fruttetiavevano avutoingenti danni da<strong>carpocapsa</strong> l’annoprecedente: dal 3 al40% di frutti colpitial<strong>la</strong> raccolta. Lereti sono state distesee fissate al<strong>la</strong>base attorno al 15-20 aprile, quindi prima <strong>del</strong>l’ovideposizione.In alcuni casi c’è stato un ritardodi 3-5 settimane a causa di problemiorganizzativi che si possono verificareal 1° anno di messa in opera: in questocaso è stato realizzato un intervento perL’esperienza francese e quel<strong>la</strong> italianaViene qui tradotto un articolo apparso quest’anno sul numero di febbraio di Phytoma,rivista francese dedicata al<strong>la</strong> difesa <strong>del</strong>le colture, che riporta i risultati <strong>del</strong> 2°anno di sperimentazione estesa dopo <strong>una</strong> prima serie di esperienze preliminari giàriassunte in un articolo comparso sul<strong>la</strong> stessa rivista nel febbraio <strong>del</strong> 2007 (Séverace Romet, 2007). Si riferiscono i risultati ottenuti dagli studi circa l’effetto <strong>del</strong>le retiantigrandine sulle popo<strong>la</strong>zioni di Cydia pomonel<strong>la</strong> su <strong>melo</strong> e Grapholita molesta su pesco(vedi articolo a pag. 42). Risulta evidente <strong>la</strong> complementarietà dei due <strong>la</strong>vori: inquello degli autori italiani si evidenzia <strong>la</strong> variazione <strong>del</strong> comportamento <strong>del</strong>l’insettonell’«ambiente <strong>rete</strong>», mentre il <strong>la</strong>voro degli autori francesi dimostra <strong>la</strong> validità diqueste osservazioni, trasferendolo direttamente nel<strong>la</strong> pratica.Graziano VittoneDanni (%)0,70,60,50,40,30,20,10Fine Fine Fine1 a generazione 2 a generazione 3 a generazioneData apertura reti:Giusta Fino a 1 mese di ritardoPiù di 1 mese di ritardoGRAFICO 1 - Influenza <strong>del</strong><strong>la</strong> datadi apertura <strong>del</strong>le reti sui dannida <strong>carpocapsa</strong>Si noti <strong>la</strong> corre<strong>la</strong>zione tra <strong>la</strong> presenzadi perforazioni e <strong>la</strong> data di stesurae chiusura <strong>del</strong>le reti.contenere <strong>la</strong> 1 a ovideposizione. I <strong>contro</strong>lliin frutteto mostrano <strong>una</strong> corre<strong>la</strong>zionetra <strong>la</strong> presenza di perforazionie <strong>la</strong> data di stesura <strong>del</strong>le reti (grafico 1).Al<strong>la</strong> fine <strong>del</strong><strong>la</strong> 1 a generazione le perforazionierano di tipo «secco» e non sisono verificati danni freschi: presumibilmentequeste perforazioni risalivanoa prima <strong>del</strong> fissaggio <strong>del</strong>le reti. Al<strong>la</strong>raccolta non si è trovato dunque alcundanno, fuorché quelli dovuti al fissaggiotardivo <strong>del</strong>le reti (grafico 2).Il livello medio <strong>del</strong>le rosure nei 15 fruttetiin osservazione nel 2007 è stato di0,002%. Questi risultati sono analoghi aquelli ottenuti nel 2005 e nel 2006, dovesono stati registrati danni lievi o assential<strong>la</strong> raccolta, pur avendo come unicomezzo di difesa dal<strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong> le retiAlt’Carpo.Protezione climaticaA seguito <strong>del</strong>le violente grandinate chesi sono verificate nel Vaucluse il 2 giugno2007, si è potuto constatare <strong>la</strong> qualità<strong>del</strong><strong>la</strong> protezione <strong>contro</strong> <strong>la</strong> grandinedei sistemi Alt’Carpo monofi<strong>la</strong>re. In ve-43/2008 • L’Informatore Agrario47Impianto frutteto


SImpianto frutteto10 frutteti con 0% di danno3 frutteti con 1 frutto bacato su 1.0001 frutteto con 2 frutti bacati su 1.0001 frutteto con 3 frutti bacati su 1.000GRAFICO 2 - Efficacia di Alt’Carpoal<strong>la</strong> raccolta nel 2007. Fruttetiripartiti secondo il livello di bacatoIl livello medio <strong>del</strong>le rosurenei 15 frutteti in osservazione nel 2007è stato <strong>del</strong>lo 0,02%.rità qualche raro frutto situato a direttocontatto con <strong>la</strong> <strong>rete</strong> presentava dei fori diimpatto, però negli impianti adiacenti noncoperti da <strong>rete</strong> si sono avuti ingenti danni,che in alcuni casi hanno determinatol’80% di perdita <strong>del</strong> raccolto. Durante ilunghi periodi di vento Mistral, che comenoto si verificano a settembre, si è potutaanche constatare <strong>la</strong> buona azione <strong>del</strong>le retinel contenere <strong>la</strong> caduta dei frutti.Incidenza <strong>del</strong> tipo di <strong>rete</strong>sui danni da <strong>carpocapsa</strong>Nel 2006 abbiamo messo a confrontotre tipi di maglia differenti su ciasc<strong>una</strong>parcel<strong>la</strong> sperimentale. Le provepreliminari hanno mostrato che non vierano differenze qualunque fosse<strong>la</strong> maglia <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>rete</strong>. Per dei criteridi solidità e durata è stata comunqueconsigliata <strong>la</strong> maglia intermedia(4 × 4 mm). Nel 2007 èstato verificato questo aspetto nelcontesto di <strong>una</strong> grande parcel<strong>la</strong>.Una prova comparativa tra duemaglie differenti di <strong>rete</strong> è stataallestita in un frutteto di GrannySmith dove <strong>la</strong> <strong>rete</strong> era <strong>la</strong> so<strong>la</strong>protezione dal<strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong>, partendoda <strong>una</strong> popo<strong>la</strong>zione piuttostoelevata (40% di danno l’annoprecedente nonostante un intensoprogramma di interventi chimici)e con piante in alternanza produttiva.La maglia antigrandinec<strong>la</strong>ssica è stata messa a confrontocon <strong>la</strong> maglia più fitta (4 × 4 mm).Si premette che <strong>la</strong> <strong>rete</strong> antigrandine,essendo un po’ corta, provocava<strong>una</strong> compressione <strong>del</strong><strong>la</strong>Bacato (%)5,04,54,03,53,02,52,01,51,00,50,0Foto 1 - Sistema di copertura Alt’Carpo monofi<strong>la</strong>re. Foto: Chambre d’Agriculture de Vauclusevegetazione e che, a causa <strong>del</strong> fissaggio<strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>rete</strong> un po’ tardivo (metà maggio),si è reso necessario applicare un <strong>la</strong>rvicida,rilevando comunque qualche rosuradovuta al posizionamento tardivo <strong>del</strong><strong>la</strong>protezione. Al<strong>la</strong> fine <strong>del</strong><strong>la</strong> 1 a generazione,sotto <strong>la</strong> <strong>rete</strong> 4 × 4 mm c’era solo dannoda bacato secco, mentre con <strong>la</strong> magliaantigrandine c<strong>la</strong>ssica si osservavano anche<strong>del</strong>le perforazioni fresche (grafico 3).Al<strong>la</strong> raccolta sotto <strong>la</strong> <strong>rete</strong> 4 × 4 mm nonc’erano danni, mentre sotto <strong>la</strong> <strong>rete</strong> antigrandineil 2,1% dei frutti era stato visitatodal<strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong>, livello d’infestazionecomunque accettabile tenuto conto<strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zione iniziale e <strong>del</strong>l’assenzad’interventi. I danni osservati, comunquenon in tutti i frutteti, avevano caratteredi foco<strong>la</strong>io, su frutti in contatto confoglie <strong>del</strong><strong>la</strong> rosetta a loro volta in contattocon <strong>la</strong> <strong>rete</strong>: sembra dunque che gliadulti non attraversino <strong>la</strong> <strong>rete</strong>.L’utilizzo <strong>del</strong>le <strong>rete</strong> antigrandine nondetermina quindi perdita di efficaciaApr. Mag. Giu. Lug. Ago. Set.2007Rete maglia 4 × 4 mm Rete antigrandineGRAFICO 3 - Livello di bacato da <strong>carpocapsa</strong>in funzione <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>rete</strong>Al<strong>la</strong> fine <strong>del</strong><strong>la</strong> 1 a generazione, sotto <strong>la</strong> <strong>rete</strong> 4 × 4 mmc’era solo danno da bacato secco, mentre con <strong>la</strong> <strong>rete</strong>antigrandine c<strong>la</strong>ssica si osservavano anche <strong>del</strong>leperforazioni fresche.se non associata a <strong>una</strong> somma di fattoriquali <strong>la</strong> densità di popo<strong>la</strong>zione, il fissaggiotardivo <strong>del</strong>le reti, <strong>la</strong> presenza dipiante deboli, <strong>una</strong> vegetazione compressaper <strong>una</strong> <strong>la</strong>rghezza <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>rete</strong> non idonea,<strong>una</strong> scarsa produzione, ecc.Evoluzione di Alt’Carpoin monoparcel<strong>la</strong>La successiva evoluzione di Alt’Carpoin monoparcel<strong>la</strong> consiste nel chiuderel’insieme <strong>del</strong><strong>la</strong> parcel<strong>la</strong> e non più fi<strong>la</strong> perfi<strong>la</strong>. Questo favorisce senza dub<strong>bio</strong> l’accessibilitàalle piante per le operazionicolturali; inoltre per i frutteti già copertida <strong>rete</strong> antigrandine si tratta semplicementedi chiudere sui quattro <strong>la</strong>ti.Cosicché, sempre nel 2007, in col<strong>la</strong>borazionecon <strong>la</strong> stazione sperimentaledi La Pugère, <strong>la</strong> società Filpack e il frutticoltoreF. Jean, è stata realizzata <strong>una</strong>prova, di Alt’Carpo in monoparcel<strong>la</strong>, suvarietà tardive (Juliet e Goldrush)a conduzione <strong>bio</strong>logica: sono statemesse a confronto, su 3 parcelleadiacenti, <strong>la</strong> protezione Alt’Carpoin monofi<strong>la</strong>re, quel<strong>la</strong> in monoparcel<strong>la</strong>e <strong>la</strong> confusione sessuale (sitrattava in questo caso di un sovra-innestoal 1° anno di produzione,quindi con <strong>una</strong> popo<strong>la</strong>zione dipartenza praticamente assente). Ledue parcelle protette con Alt’Carponel 2007 presentavano nel 2006il 10,2% di frutti colpiti al<strong>la</strong> raccolta.Nell’autunno precedente sonostate messe <strong>del</strong>le bande-trappo<strong>la</strong>su ciasc<strong>una</strong> pianta al fine di diminuireil più possibile il livello dipopo<strong>la</strong>zione. È stata inoltre fattaun’applicazione di virus <strong>del</strong><strong>la</strong> granulosisul<strong>la</strong> prima schiusura <strong>del</strong>leuova, in quanto <strong>la</strong> protezione diAlt’Carpo non è stata posta cheall’inizio di maggio.48 L’Informatore Agrario • 43/2008


SPECIALESDurante tutta <strong>la</strong> stagione sono statifatti dei conteggi ogni 8 giorni. Inoltre letrappole attivate con il DA Combo (erogatoricon feromone e cairomone) dispostenelle tre parcelle hanno registrato catturenelle sole parcelle in confusione.Partite «in confusione». Le primeperforazioni sono comparse il 28 agostoda popo<strong>la</strong>zioni provenienti da frutteti incui era già stata effettuata <strong>la</strong> raccolta; al<strong>la</strong>fine <strong>del</strong><strong>la</strong> 3 a generazione l’1,7% dei fruttirisultava colpito.Partite protette con Alt’Carpo.Non è stato osservato alcun danno lungotutta <strong>la</strong> stagione sia nelle parcelle monofi<strong>la</strong>resia in quelle monoparcel<strong>la</strong>re. Al<strong>la</strong>raccolta i frutti erano indenni da <strong>la</strong>rvedi <strong>carpocapsa</strong>. Le bande-trappo<strong>la</strong> hannocontribuito a diminuire significativamentel’inoculo, tuttavia l’assenza di frutticolpiti da <strong>carpocapsa</strong> non è interamenteascrivibile al<strong>la</strong> loro azione. Inoltre nonsono state registrate catture nelle trappoleattrattive, sebbene sicuramente si siaavuto uno sviluppo <strong>del</strong>le <strong>la</strong>rve in diapausaall’interno <strong>del</strong><strong>la</strong> parcel<strong>la</strong>. Come nel mono-fi<strong>la</strong>re,nel monoparcel<strong>la</strong>re il comportamentodegli adulti viene influenzato dal<strong>la</strong>situazione di confinamento, specialmenteper quanto riguarda gli accoppiamenti.La sperimentazione sarà ripetuta al finedi confermare questi risultati.Consigli praticiA oggi Alt’carpo non è stato validatocompletamente, se non nel sistema monofi<strong>la</strong>re.È opportuno impiegare reti amaglia 2,2 × 5,4 mm, con 40 fili ogni 10cm sia per trama che per ordito.Ricordiamo qui che le reti antigrandinehanno <strong>una</strong> maglia troppo grossa(3 × 7,4 mm).La <strong>la</strong>rghezza <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>rete</strong> deve essere sufficienteper evitare di comprimere <strong>la</strong> vegetazione.La <strong>rete</strong> può essere posata direttamentesul<strong>la</strong> vegetazione ma, se l’impiantodi pali lo consente, è preferibileposar<strong>la</strong> su un filo posizionato 30 cm sopra,facilitando così il ripiegamento invernale.In questo caso è consigliabile l’impiegodi distanziatori (tipo un semiarco creatoda un tubo di polietilene, come illustratoin foto 1). È assolutamente necessarioeffettuare il fissaggio <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>rete</strong> al<strong>la</strong> baseprima che avvenga l’ovideposizione. Incaso di ritardo deve essere impiegato un<strong>la</strong>rvicida, tenendo presente che in presenzadi forte infestazione l’efficacia deiprodotti è solo parziale.Non si deve trascurare alcun elementoUN EFFETTO «SECONDARIO» MA NON TRASCURABILEPossibilità di condizionare l’impollinazioneNei meleti <strong>la</strong> presenza di insetti impollinatori è necessaria, ma talvolta si registraun’eccessiva allegagione rendendo necessario un diradamento. Anticipando il dispiegamentoe il fissaggio <strong>del</strong>le reti Alt’Carpo durante <strong>la</strong> fioritura si può sperare dilimitare l’impollinazione.La sperimentazione è stata condotta su un frutteto di Juliet dove sono stati messia confronto dei fi<strong>la</strong>ri sotto <strong>rete</strong> e altri non coperti. Ovviamente non è stato impiegatoalcun prodotto diradante con <strong>la</strong> finalità di valutare l’efficacia propria <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>rete</strong>nel contenere l’allegagione. La <strong>rete</strong> è stata disposta quando il fiore centrale risultavafecondato (epoca che corrisponde al posizionamento dei prodotti diradanti ad azionemeccanica (ad esempio ammonio tio-solfato). La stesura è stata effettuata <strong>la</strong> seraper non imprigionare le api. I <strong>contro</strong>lli sono stati realizzati su piante omogenee (pervigore, equilibrio vegeto-produttivo, struttura) con fioritura identica (in media 84,9%nelle parcelle Alt’Carpo, 89,9% nel testimone). Al<strong>la</strong> fine è stato ottenuto un tasso difruttificazione medio di 0,59 frutti per mazzetto sotto <strong>rete</strong> a fronte di 1,45 frutti permazzetto nel testimone. In effetti, il venir meno di molecole diradanti per <strong>la</strong> produzioneintegrata, <strong>la</strong> mancanza di soluzioni per l’agricoltura <strong>bio</strong>logica, <strong>la</strong> difficoltà di<strong>contro</strong>l<strong>la</strong>re con efficacia alcune varietà e di <strong>contro</strong>l<strong>la</strong>re <strong>la</strong> fioritura <strong>del</strong> legno di <strong>una</strong>nno fanno sì che ci si debba orientare su tecniche alternative.•che garantisca <strong>la</strong> tenuta <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>rete</strong>: in casodi interventi sulle piante (ad esempiodiradamento manuale), sollevare le retiadeguatamente e fissarle nuovamente al<strong>la</strong>base a fine giornata.Durante <strong>la</strong> stagione occorre effettuare<strong>contro</strong>lli periodici per verificare <strong>la</strong> tenuta<strong>del</strong>l’impianto, l’eventuale presenza dialtre avversità e <strong>la</strong> buona efficacia <strong>del</strong><strong>la</strong>protezione.Il costo di <strong>una</strong> protezione monofi<strong>la</strong>reè di circa 5.500-7.500 euro/ha, a seconda<strong>del</strong>le caratteristiche <strong>del</strong> frutteto e <strong>del</strong>lespecificità di instal<strong>la</strong>zione, comunqueammortizzabile in 10 anni.I frutticoltori che intendano trasformareil loro impianto antigrandine inAlt’Carpo monoparcel<strong>la</strong>re devono impiegarelungo il perimetro <strong>rete</strong> con maglia2,2 × 5,4 mm.È indispensabile, nel primo anno di applicazione,valutare l’entità <strong>del</strong><strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zionee quindi intervenire se necessariosul<strong>la</strong> 1 a generazione. Allo stesso modo sononecessari <strong>contro</strong>lli periodici.Il sistema monoparcel<strong>la</strong>re non è ancoracompletamente validato e, sebbene irisultati <strong>del</strong> 2007 siano eccellenti, l’efficaciapotrebbe essere incompleta a causa<strong>del</strong><strong>la</strong> parte di popo<strong>la</strong>zione che si trovaall’interno <strong>del</strong> frutteto.Se questo avvenisse sarebbe consigliabileil ricorso al<strong>la</strong> confusione sessuale oa interventi specifici. Comunque sia, peri frutteti già coperti da reti antigrandinel’aggiunta <strong>del</strong> sistema Alt’Carpo sarà senzadub<strong>bio</strong> benefica.ConclusioniI risultati ottenuti su superfici importantia frutteto confermano le prove precedentie dovranno convincere coloro cheancora restano scettici. Alle spalle di questasemplice idea, su cui poggia il sistemaAlt’Carpo, si nascondono numerose questionialle quali noi abbiamo cercato di rispondere,almeno parzialmente. In effettiè importante comprendere quali siano lemodificazioni che determinano l’eliminazione<strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong> e l’inibizione degliaccoppiamenti. Il miglioramento tecnologicopotrà consentire l’automatizzazione,almeno parziale, di certe operazioni comegià avvenuto nel passaggio dal sistemamonofi<strong>la</strong>re a quello monoparcel<strong>la</strong>re.Per il 2008, un numero elevato di fruttetidovrà essere coperto da Alt’Carpo,un passo in più verso un’agricoltura sostenibile!•Guilhem Sévérac, Lionel RometChambre d’agriculture du VaucluseAvignon (France)guilhem.severac@fr.oleane.comlionel.romet@grab.frTraduzione di Daniele Demaria e Graziano Vittone(Creso - Consorzio ricerca e sperimentazioneper l’ortofrutta piemontese - Cuneo) dall’originalefrancese apparso su Phytoma - La Défence desVégetaux, 612 (febbraio 2008).Per consultare <strong>la</strong> bibliografiae gli approfondimenti:www.informatoreagrario.it/rdLia/08ia43_3819_webImpianto frutteto43/2008 • L’Informatore Agrario49


SImpianto fruttetoArticolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 43/2008 a pag. 47Alt’Carpo, <strong>una</strong> <strong>rete</strong><strong>contro</strong> <strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong> <strong>del</strong> <strong>melo</strong>RIASSUNTOA seguito <strong>del</strong>le sperimentazioni su un sito nel 2005 e nove nel 2006, <strong>la</strong> tecnica diprotezione fisica dei meleti dal<strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong> detta Alt’Carpo è stata adottata in Provenzanel 2007 su <strong>la</strong>rga sca<strong>la</strong> in 15 frutteti; ulteriori esperienze complementari sonostate realizzate in altri frutteti.Quanto visto nei 15 frutteti ha confermato l’efficacia <strong>del</strong><strong>la</strong> protezione mono-fi<strong>la</strong>re(<strong>una</strong> <strong>rete</strong> per ogni fi<strong>la</strong>re) e mostra un effetto di protezione antigrandine e antivento.Una prova condotta su <strong>una</strong> grande parcel<strong>la</strong> ha messo a confronto <strong>la</strong> maglia 4 × 4mm (scelta sui 15 frutteti di cui sopra) con quel<strong>la</strong> di <strong>una</strong> <strong>rete</strong> antigrandine c<strong>la</strong>ssica(più <strong>la</strong>rga). La prima è sembrata migliore, sebbene diversi fattori abbiano aggravato<strong>la</strong> situazione sotto <strong>rete</strong> antigrandine.Un’altra prova su <strong>una</strong> grande superficie ha riguardato il confronto tra il sistema mono-fi<strong>la</strong>ree il sistema mono-parcel<strong>la</strong>re (<strong>una</strong> so<strong>la</strong> copertura per tutto il frutteto); quest’ultimo,adattabile su frutteti già protetti con <strong>rete</strong> antigrandine, sembra efficace,sebbene <strong>la</strong> sperimentazione debba essere ripetuta. Risultati promettenti sono statiofferti inoltre da <strong>una</strong> prova di chiusura <strong>del</strong>le reti prima <strong>del</strong><strong>la</strong> fine <strong>del</strong><strong>la</strong> fioritura al finedi bloccare l’impollinazione entomofi<strong>la</strong> avviata, e quindi evitare il diradamento.Di conseguenza si forniscono dei consigli pratici per mettere in opera e gestire questostrumento di protezione alternativo ed efficace.Parole chiave: frutteto, <strong>melo</strong>, <strong>carpocapsa</strong>, Cydia pomonel<strong>la</strong>, mezzi alternativi, Alt’Carpo,reti.SUMMARYAlt’Carpo. 2007 review and recommendations for 2008After testing in 2005 and 2006 Alt’Carpo, a technique of physical protection of appleorchards against codling moth was adopted in 15 orchards of Provence in 2007,with further, complementary tests being carried out.Monitoring of the 15 orchards in question confirmed the effectiveness of single-rowprotection (1 net per row of apple trees), and showed the anti-hail and wind-breakingeffects of this technique.A test carried out on a <strong>la</strong>rge plot sought to compare the 4 × 4 mesh (used in the 15orchards) with that of a conventional (i.e. wider) anti-hail net. The former seemed tobe the better of the two, although it should be pointed out that a number of factorshandicapped the anti-hail net. Another <strong>la</strong>rge plot test compared single row and singleplot (i.e. one net for the entire orchard) systems. The <strong>la</strong>tter would appear to beeffective, but further tests will be required. A test involving the closure of nets beforethe end of the blossoming period in order to stop pollination and thus avoid theneed for thinning, would appear to offer promising results. Practical advice is providedfor using this effective alternative protection tool.Biologia <strong>del</strong><strong>la</strong> <strong>carpocapsa</strong> nel<strong>la</strong> regione Provence-Alpes-Côte-d’Azûr (anno 2007)Fase <strong>bio</strong>logica 1 a generazione 2 a generazione 3 a generazioneComparsa volo 10 aprile 15-20 giugno 28 lug. - 3 ago.Ovideposizione 20-25 aprile 17-22 giugno 30 lug. - 5 ago.Schiusura uova 1-5 maggio 25 giu.-1 lug. 6-11 agostoFine volo 10-15 giugno 9-14 agosto 4-10 settembreFine ovideposizione 12-17 giugno 11-16 agosto 6-12 settembreFine schiusura uova 22-27 giugno 19-25 agosto 15-22 settembreDati forniti da mo<strong>del</strong>lo Srpv di Avignone.BIBLIOGRAFIASéverac G., Romet L. (2007) - Alt’Carpo,contre le carpocapse, travailler AVEC filet.Phytoma - LdV, 601, février: 10-14.

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