Scarica la rivista in pdf - Diagnosi e Terapia

48diagnosi& terapia 09/08spazio-salute.itSaluteUN MUSEO AL MESEMuseo della Comunitàdi Montalcino e del BrunelloStefano Cinelli Colombini, tramite laFondazione “Giovanni e GiulianaColombini”, ha sostenuto e realizzatoil primo Museo della Comunità diMontalcino e del Brunello, un progettoimportante, con due finalità benprecise e distinte:* la salvaguardia dell’identità montalcinese,attraverso il recupero diquella microstoria fatta di ricordi eracconti, di personaggi significativie di vecchie immagini: dietro alfenomeno del Brunello, divenutouno dei vini più conosciuti edapprezzati al mondo, ci sono infattiil genio, l’arte e la creatività deisuoi artefici, valori che sarebbe unpeccato trascurare;* l’attenzione per il turista, attraversola raccolta e la disponibilità di tuttigli elementi caratterizzanti l’odiernomondo montalcinese: si possonotrovare itinerari culturali, gastronomici,vetrine ed informazioni suglioperatori commerciali della zona,indicazioni di negozi e di quant’altropossa essere utile ed interessanteper un soggiorno il più possibileconfortevole.Il Museo esiste in duplice versione:quella reale, situata tra boschi dilecci secolari e vigne, in uno dei collipiù suggestivi del territorio montalcinese,circa 1.000 metri quadri di spazioespositivo per un progetto modernoed innovativo.Non è un deposito di utensili agricoli,ma un viaggio all’interno della collettivitàmontalcinese: si vuole ricostruire,attraverso oggetti di uso quotidiano, ilpercorso vitale di una generazioneormai perduta; i pezzi raccolti finora,senza contare il materiale cartaceo ele fotografie, sono circa 2.000, numerodestinato a moltiplicarsi in brevetempo, visto l’entusiasmo con cui imontalcinesi stanno contribuendo nelmettere a disposizione propri oggettie documenti.I materiali sono esposti a rotazione,seguendo il corso delle stagioni, inmodo da documentare cosa si usavae come si faceva in ciascuna di esse.Il Museo, che dispone di tre saleaudiovisive, vuole anche essere testimonedell’evoluzione della comunitàmontalcinese giorno dopo giorno, èperciò previsto il suo utilizzo anchecome centro di incontri, in grado diospitare manifestazioni ed eventilegati al territorio.Quella virtuale, pensata come ungrande archivio, adatto a conservareun numero infinito di documenti, testied immagini, soprattutto quanto nonpuò essere esposto o raccolto nelMuseo Reale: la sua struttura ha unaveste dinamica, non statica, predispostaa qualsiasi aggiornamento.Entrando e sfogliando il portale delMuseo Virtuale non si ha l’impressio-