12.07.2015 Views

La magia di quei volti - Società San Paolo

La magia di quei volti - Società San Paolo

La magia di quei volti - Società San Paolo

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

[IL PERSONAGGIO]A sinistra: la Tebal<strong>di</strong> con il ritratto eseguito da Sartini.Sopra: Maria Callas. Sotto: Sartini con Giovanni <strong>Paolo</strong> IIA sinistra: Sartini con Pavarotti. Sopra: il premier ingleseJohn Major; sotto, Elisabetta II con l’opera <strong>di</strong> SartiniI <strong>volti</strong> moderni inseriti in atmosfere metafisiche sono“Avevo vent’annie volevo esseremoderno, quin<strong>di</strong> dalfigurativo ero passatoall’astratto. Poi a unamostra esposiun autoritratto...”le <strong>di</strong> altare, un Battesimo <strong>di</strong> Gesù e una Annunciazione,si trovano nell’unica chiesa cristiana<strong>di</strong> Kabul, capitale dell’Afghanistan. Èstato il Rotary <strong>di</strong> Milano a donarle».Ma lei ha fatto anche ritratti <strong>di</strong> papi...«Sì. <strong>La</strong> strada si è aperta dopo che ho fattoil ritratto del car<strong>di</strong>nale Agostino Casaroli.In seguito ho realizzato quello <strong>di</strong> Giovanni<strong>Paolo</strong> II, e quin<strong>di</strong> il tondo <strong>di</strong> BenedettoXVI, da cui è stato ricavato il mosaico per labasilica <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> Fuori le Mura. Di BenedettoXVI ho eseguito anche la figura intera,che rappresenta il ritratto ufficiale».Che rapporto ha con la fede?«Sono state le omelie <strong>di</strong> Giovanni <strong>Paolo</strong> IIprima, e ora <strong>di</strong> Benedetto XVI, a insegnarmiad amare tanto questi uomini. Sono un cattolicopraticante ed è per me un grande privilegiopensare che con le mie opere posso aiutaretanta gente a pregare. È uno degli aspettidel mio lavoro che mi gratifica <strong>di</strong> più».Per quanto riguarda la tecnica, lei <strong>di</strong>pingecome i pittori del Rinascimento.«È vero, è una tecnica lunga. Il lavoro vienepreparato a monocromo, poi il colore è sovrappostoa velature. Avendo una certa abilitàtecnica ci si può esprimere liberamente».Ci descriva la sua giornata tipo.«Inizio a lavorare alle 7 <strong>di</strong> mattina e vadoavanti fino a che resisto».Quali sono le maggiori <strong>di</strong>fficoltà nel fareun ritratto?la mia rivisitazione dell’arte pittorica del Rinascimento«<strong>La</strong> cosa più <strong>di</strong>fficile è svelare il ritratto interiore<strong>di</strong> una persona, la sua essenza profonda».Come ha scoperto il suo talento?«Grazie a un grande gallerista e scopritore<strong>di</strong> talenti, Filippo Schettini. Io avevo 20 annie volevo essere moderno, quin<strong>di</strong> dal figurativoero passato all’astratto. In una mia mostra<strong>di</strong> soggetti astratti, Schettini mi chiese <strong>di</strong>esporre un autoritratto, che fu molto apprezzato.Mi <strong>di</strong>sse: “Devi portare avanti la stradadel ritratto”. Così ho fatto, e poi mi sono semprepiù appassionato. I miei embriocosmi(l’altro mondo creativo <strong>di</strong> Sartini, ndr) nonsono più astratti, e quando li <strong>di</strong>pingo pensoal momento della creazione, ai quattro elementi:acqua, fuoco, aria e terra. Ritratti e soggettireligiosi sono collocati nell’embriocosmo,che accentua la <strong>magia</strong> delle opere, ambientatefuori dal tempo e dalla realtà».Nelle sue opere religiose, mitologiche,lei raffigura <strong>volti</strong> contemporanei…«In questo consiste la mia modernità: i <strong>volti</strong>moderni inseriti in atmosfere metafisicherappresentano una rivisitazione dell’arte delRinascimento».Com’è cresciuto il suo percorso artisticolegato alla fede?«Coltivando la fede, leggendo il Vangelo,le Vite dei <strong>San</strong>ti. Sono un fedelissimo ascoltatore<strong>di</strong> Ra<strong>di</strong>o Maria, che mi è <strong>di</strong> grande aiuto:quando parlano <strong>di</strong> Dio sto con le orecchieben tese, c’è sempre da imparare». Per conoscere megliol’opera del Maestro:www.ulissesartini.it38 39CLUB3MAGGIO 2008 MAGGIO 2008CLUB3

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!