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Appunti di Meccanica Statistica - INFN

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4.7. TRANSIZIONI DI FASE E SINGOLARITÀ 105ulteriore accoppiamento rilevante, quin<strong>di</strong> il punto fisso gaussiano non può descivereil comportamento critico a d < 4 <strong>di</strong> un sistema magnetico, dove sappiamoche gli accoppiamenti rilevanti sono solo h e t 6 . Si può allora concludere che per<strong>di</strong>mensioni spaziali minori <strong>di</strong> 4 il punto fisso che descrive la classe <strong>di</strong> universalità<strong>di</strong> Ising non è quello gaussiano. Ci deve essere un nuovo punto fisso non banaleper d < 4.Esercizio: Si <strong>di</strong>mostri che in prossimità del punto fisso gaussiano il termineφ(x+a µ)−φ(x)acinetico (∇φ) 2 ≡ ( ∑ µ) 2 tende, per effetto del gruppo <strong>di</strong> rinormalizzazione,al limite continuo ∂ µ φ(x)∂ µ φ(x).(Suggerimento: sviluppare in serie <strong>di</strong> Taylor φ(x + a µ ) e mostrare che tutti itermini che contengono derivate superiori alla prima sono irrilevanti.)4.7 Transizioni <strong>di</strong> fase e singolaritàAbbiamo piu’ volte constatato che le transizioni <strong>di</strong> fase si manifestano come singolaritàdell’energia libera, ossia singolarità del logaritmo della funzione <strong>di</strong> partizioneZ. Questa è in generale una funzione olomorfa dei parametri β e h. Inparticolare per ogni reticolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione finita si può scrivere ( come vedremoesplicitamente tra poco) come un polinomio ( a coefficienti positivi) nelle variabiliexp(−2β) e exp(−2h). Dunque le possibili singolarità <strong>di</strong> log Z sono gli zeri dellafunzione <strong>di</strong> partizione. Poichè i coefficienti <strong>di</strong> questi polinomi sono positivi glizeri cadono per valori complessi <strong>di</strong> β e <strong>di</strong> h.Partendo da queste considerazioni Lee e Yang, in due famosi lavori apparsi nel1952, proposero un nuovo punto <strong>di</strong> vista nello stu<strong>di</strong>o delle transizioni <strong>di</strong> fase. Essicongetturarono che gli zeri dela funzione <strong>di</strong> partizione si accumulino su linee delpiano complesso e la densita’ <strong>di</strong> questi zeri aumnenti all’aumentare della taglia delsistema. Nel limite termo<strong>di</strong>namico queste linee si dovrebbero maninifestare cometagli della funzione energia libera nel piano complesso <strong>di</strong> exp −2β e exp −2h. Lesingolarità sono dunque i punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ramazione associati a questi tagli. Quando ilsistema è prossimo a una transizione <strong>di</strong> fase questi punti <strong>di</strong> <strong>di</strong>ramazione si avvicinanoall’asse reale in coppia dal <strong>di</strong> sotto e dal <strong>di</strong> sopra e lo toccano proprio al punto<strong>di</strong> transizione. Dunque dal punto <strong>di</strong> vista delle proprietà <strong>di</strong> analiticità le singolaritàassociate alle transizioni <strong>di</strong> fase sarebbero dunque dovute a un fenomeno <strong>di</strong>pinching che rende impossibile la continuazione analitica tra fasi <strong>di</strong>verse. Queste6 Infatti gli operatori rilevanti controllano l’effettiva <strong>di</strong>stanza del sistema dal punto critico,d’altra parte la funzione <strong>di</strong> partizione del modello <strong>di</strong> Ising o <strong>di</strong> un generico modello magneticoè solo funzione della temperatura e del campo magnetico.

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