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cappella gavotti - duomo di savona - Villa Cambiaso

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<strong>Villa</strong><strong>Cambiaso</strong>fondo oro.All’esterno, sulla lunetta dell’arco,venne da lui affrescato lo stemmadella famiglia Gavotti, che compareanche, scolpito nel marmo sopra leporte laterali della Cappella; ai latidello stemma l’Allegrini pose duefigure femminili, allegorie <strong>di</strong> altredue Virtù: a sinistra guardando laPurezza (il Torteroli <strong>di</strong>ce “Purità”),in can<strong>di</strong>da veste e con dei gigli inuna mano ed una bianca colombanell’altra; a destra la Vigilanza cheha fra le mani uno strano oggetto,forse un portalume, che peròassomiglia ad una gabbietta peruccellini.Geniale, a mio parere, la trovatadell’Allegrini, che crea un insolitomotivo decorativo per contornareAnno XI n°55 - Novembre 2009l’affresco più grande: il pittorescompone lo stemma gentilizio deiGavotti, e ne alterna ripetitivamentele due parti –la scacchiera bicolore el’aquila aral<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> Savona– con unrisultato che, oltre ad essereArted’effetto, poteva apparire come uninsolito “attestato <strong>di</strong> proprietà”, edanche come una “pubblicità” allafamiglia che gli aveva dato lavoro.7Nicola StefanelliTre sono i punti <strong>di</strong> vista da cui ilPittore savonese Pietro DePaoli sonda la realtà, per ricrearlanei suoi oli su tela, negli acquerelli,negli affreschi e nelle ceramiche.Sono appunto queste le tecniche <strong>di</strong>cui De Paoli si avvale per le proprieopere. Tecniche tra loro <strong>di</strong>verse,mentre uguale è l’abilità figurativacon cui l’artista, che ha fatto dellasua terra l’epicentro del propriooperare, dà corpo alle forme,lasciando guidare il suo gesto da unaforte partecipazione emotiva.In prima istanza, il Nostro, dopoaver focalizzato, sia come matrice <strong>di</strong>identità, sia come contesto fisico,l’amata marina <strong>di</strong> Porto Vado, lasottrae al <strong>di</strong>namismo del tempo perfarla esistere in una sua staticitàatemporale dove il faro, le navi, lebarche, gli attrezzi marinari, purnella loro consueta quoti<strong>di</strong>anità, viappaiono immersi in quellaparticolare atmosfera poetica che nerende suggestiva l’immagine. Nelmirino sono i pescatori intenti aipreparativi per il loro lavoro, ivecchi capannoni lungo la darsena,le barche tratte in secca sulla rena, ecerti oggetti, come le reti per lapesca e i teli per la copertura deibarconi, su cui viene richiamatal’attenzione me<strong>di</strong>ante un contrastocromatico. È grazie a questo toccoaccattivante che il Pittore fa <strong>di</strong>questi oggetti parte viva dellascenografia. Dal litorale ligure, loLA PITTURA DI PIETRO DE PAOLIsguardo dell’artista si sposta poi aipaesaggi dell’entroterra e quifocalizza gruppi <strong>di</strong> case, selciati <strong>di</strong>piazze, sagrati <strong>di</strong> chiese. Nel dettatodelle forme, le immagini acquistanouna valenza vissuta che induce lospettatore a entrare nello spiritodell’opera. Raffinato vi è il gusto delcreare atmosfere pacate dovepredominano le tonalità addolcitedelle terre d’ombra e dei bruni <strong>di</strong>seppia, e dove, accanto alla capacetecnica esecutiva, si avverte unasensibilità gestuale carica d’amoreper la propria terra.Ma la ricerca artistica <strong>di</strong> Pietro DePaoli va oltre, poiché il suo sguardo,come ulteriore punto <strong>di</strong> vista, sivolge a considerare, con appassionatointeresse, i volti e le figureumane. Sono volti intensi <strong>di</strong> vecchipescatori quelli che egli ritrae e <strong>di</strong>cui scava i tratti fino a svelarne lastoria. Così come intriganti sono lefigure a cui l’artista dà vita.Nell’incontro con questi volti equeste figure egli, alla creatività delsegno, amalgama la propriacapacità <strong>di</strong> penetrazione psicologica.Se nelle fisionomie dei suoistraor<strong>di</strong>nari “vecchi” si legge il loropassato, nella figura della giovanedonna del quadro “L’attesa”,l’estatica tensione del volto, loslancio del corpo, l’atmosfera in cuiè avvolta la stanza appena soffusa dauna vaga luminosità che dà risalto alcandore delle membra, rendonopercettibile l’aspettativa dell’incontrocon l’amato.Attraverso la pittura De Paolielabora dunque uno svolgimento <strong>di</strong>tipo narrativo, le cui trame, <strong>di</strong>panateme<strong>di</strong>ante la scansione segnica dellepennellate e l’accurata ricercatonale, sanciscono la sua capacità <strong>di</strong>esprimere figurativamente, confinezza psicologia e stilistica, nonsolo l’interiorità dei personaggi mafinanche quella dei paesaggi. Cosìnel <strong>di</strong>pinto: “Prima del temporale”,accade <strong>di</strong> assistere in anteprimaall’acquazzone che <strong>di</strong> lì a poco siscatenerà sulla quieta natura; inquello: “Via del Reclusorio”, entranel respiro un senso <strong>di</strong> peso per lecolpe e i castighi. E così ancora ne:“La casa del fico”, l’albero protendei suoi rami attorno alla casacolonica, come a salvaguardarne labeata solitu<strong>di</strong>ne.Nelle opere del Pittore savonesenulla vi è <strong>di</strong> scontato, poiché ognifigura, da oggetto quoti<strong>di</strong>ano, vienetrasformata in un soggetto <strong>di</strong>particolare fascinazione, ognipersona, in un personaggio.Romantica ispirazione è quella <strong>di</strong>Pietro de Paoli. In essa, poesia e vitasi fondono, mutando i luoghi e ivolti in altrettanti archetipi densi deisignificati <strong>di</strong> cui li dota l’autenticaforza creativa del Nostro, tipicadegli artisti <strong>di</strong> grande tempra.Franca Maria Ferraris

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