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14 A.LP. Anno XI n°55 - Novembre 2009come Capitano. Pancaldo? Forse,faceva parte dell’equipaggio di unaflotta portoghese. Fatto sta che luiviene scelto come pilota dellagrande spedizione finanziata evoluta da Carlo V. Magellano, a cuiil re portoghese Manuel avevarifiutato i finanziamenti perl’impresa, era passato al serviziodella Spagna, con carte nautiche edocumenti trafugati dagli archivilusitani dal suo amico cartografo edastronomo, Ruy Faleiro.Quest’ultimo, tuttavia, non partecipòalla grande impresa dellacircumnavigazione del globo. CarloV aveva preferito circondareMagellano di capitani spagnoli.Concedendogli soltanto venti suoiamici portoghesi come membri deicinque equipaggi. Magellano sifidava, particolarmente, di trepersone: Antonio Pigafetta, dinobile famiglia Vicentina segretario,che venne imbarcato come,criado (gentiluomo addetto allapersona del capitano generale, inpratica uomo di fiducia) delgenovese Battista Ponzorone cheaveva la funzione di terzo ufficialedella Trinidad, e di Leon Pancaldo.Va ricordato che l’equipaggiostraniero più numeroso eracomposto da ventisei Italiani, di cui20 erano liguri e ben 5 savonesi. (3imbarcarono sull’ammiragliaT r i n i d a d ) . Q u a n d oMagellano venne uccisodagli indigeni dell’Isola diMactan (Oceano Pacifico)dopo aver scoperto lo Stretto(il passaggio tra i dueOceani) era il 27 aprile del1522.Antonio Pigafetta sbarcòdalla Trinidad (110 tsl) eproseguì il viaggio sullaVictoria (75 tsl), è questa lanave che compirà l’ interacircumnavigazione delglobo, giungendo a Siviglianell’ agosto del 1522 condiciotto superstiti (tra i qualiil savonese Martino deJudicibus).Un’altra caravella laConception (90 tsl) era statadata alle fiamme perdecisione di uno dei capitanispagnoli, Juan SebastianElcano. All’imbocco delloStretto, era finita sullescogliere la Santjago (60 tsl)Un’altra nave la Sant’Antonio (120tsl) si era ammutinata ed era tornatain Spagna, scoprendo nel viaggio diritorno le Isole Maldive.Leon Pancaldo aveva deciso dirimanere sulla Trinidad. Ma verràc a t t u r a t o d a i p o r t o g h e s i .Trasportato, assieme ad altrimembri dell’equipaggio, alle Isoledella Sonda, vi rimarrà per tre anni.Poi, liberato (molti altri moriranno,tra cui il coraggioso genoveseBattitsta Ponzorone che dopol’uccisione di Magellano divenne difatto, per voler degli equipaggi, ilcapo della spedizione o comunquel’uomo a cui fare riferimento),potrà, dopo oltre 8 anni tornare aSavona. Si vedrà offrire soldi daiportoghesi per non disegnare mappee dare comunque informazioni atte aconsentire ad altre potenze direalizzare lo stesso viaggio(particolarmente interessato alprogetto era il re di Francia).Sarà però, anche perché amareggiatodai soprusi dei genovesi (alleatidegli spagnoli per i quali tantoaveva dato) nei confronti dellarivale Savona (alleata dei francesi),Pancaldo, terminato il periodo diaccordo di segretezza con iportoghesi, riprenderà il mare allavolta del Perù, assieme al comandantevarazzino Pietro Vivaldi. DueIl Capitano di Macchina Massimo Galloro, attualmente imbarcato suuna nave da crociera, ha inviato alla Redazione una poesia scritta dauna donna che ha perso il padre durante il naufragio del 1984 della nave“Tito Campanella” nelle acque del Golfo di Biscaglia.Mi manchi, mi manchi da morire!Non c’è giorno che tu non sei nei miei pensieri!Vivo di ricordi, quei pochi che posso avererivedo i tuoi occhi dentro ai miei,sorrido nello stesso modo in cui lo facevi tu,cammino come camminavi tu.Stesso carattere, stessi modi di fare!!!Guardo e riguardo le nostre foto,quelle che ci ritraggono insieme.Felici ed ignari che ci saremmo dovuti separare così presto…Sono passati 21 anni, la tua piccolina è diventata una donna ormai,una donna che vorrebbe averti vicino ogni giorno,che vorrebbe guardare i tuoi occhi,che vorrebbe vederti entrare da quella porta,che vorrebbe più di ogni altra cosa un tuo abbraccio,un tuo sorriso, un tuo rimprovero…Io, una donna che vorrebbe solo te, il suo papà!So che sei con me in ogni istante,so che mi dai la forza di rialzarmi ogni volta che sto per cadere,so che da lassù mi proteggi come il migliore degli angelie mi abbracci ogni volta che ne ho bisogno…Lo so che ci sei papà e so che ci sarai sempre…ma ci sono giorni in cui il vuoto mi assale!Sento la tua mancanza troppo forte....mi manchi da morire papà…!!!!!!La tua piccolina…VillaCambiasonavi, Santa Maria e Conception,partiranno nel settembre del1536 daCadice e percorerranno la rotta diMagellano. Ma verso la finedell’anno successivo, nellevicinanze dello Stretto diMagellano, la Conception andrà apicco con modalità non chiare(probabilmente Vivaldi era troppogiovane ed inesperto per unatraversata così pericolosa).Torneranno indietro con la SantaMaria ma sul Rio de la Plata, lapiccola nave andrà ad incagliarsi. Iconquistadores di Pedro deMendoza, fondatori di BuenosAires, che erano allo stremo delleforze e privi di viveri, s’impadronironodel carico della SantaMaria, firmando delle cambiali chenon verranno onorate. Accuse econtro accuse. Il governatorespagnolo intenta una causa aPancaldo (la presenza di due schiavia bordo della Santa Maria).Pancaldo si rivolge ai tribunali diBuenos Aires per ottenere ipagamenti dovuti alla Casa deContractaciòn di Valencia, che a suavolta, citerà in tribunale il capitanoPietro Vivaldi per la perdita dellaConception. Poi Pancaldo, rovinato,deluso, malato, muore in quella cheoggi è appunto la città di BuenosAires, sembra nell’agosto del 1540.I c o n q u i s t a d o re s s p a g n o l ia t t r i b u i r a n n o l a s u ascomparsa ad un agguatodegli indigeni delle terreinterne. A tale propositoresteranno molti dubbi.Mi sia consentita, da ultimo,una annotazione personale.Da giovane, avrei volutofare il capitano di mare e,invece, (incompatibilità conle scienze matematiche,astronomiche, ecc.) ho fattoil giornalista. Saluto gli exc o m p a g n i d i s c u o l afortunati che, invece, dagliS c o l o p i s o n o a n d a t idirettamente al NauticoLeon Pancaldo: oltre a G.Franco Recagno, AntonioFerrando, Angelo Cafueri eStefano Rapetti. Se hodimenticato alcuni di loro, liricorderò in un prossimoarticolo.Franco Ivaldo

VillaCambiaso Anno XI n°55 - Novembre 2009Libri15GIOVANNI BURZIO RACCONTAGiovedì 26 novembre 2009 ore 17.00, sala rossa del Comune di Savona, presentazione del volumeGiovanni Burzio nasce a Savonanel 1929.Nel 1945, all’indomani del secondoconflitto mondiale, partecipa allaricostruzione dello ScoutismoCattolico (ASCI).Nel 1948 si diploma PeritoAeronautico presso l’IstitutoTecnico “Galileo Ferraris” diSavona e ottiene, nel 1949, unaborsa di studio presso la Piaggio diFinale Ligure.Svolge il servizio militare nel 1951-1952, quale ufficiale di complementonell’arma aeronautica e altermine è assunto, comeimpiegato tecnico, presso lostabilimento Ferrania.Inizia così, dalla fabbrica, lasua militanza sindacale nellaSezione aziendale e nellaCommissione interna.Nel 1958 fa parte di unamissione sindacale di studionegli USA e frequenta unospeciale programma di studio suIndustrial and ManagementEngineering alla ColumbiaUniversity di N.Y.C.Al rientro in Italia sceglie disvolgere attività sindacale atempo pieno e dopo aver direttoil sindacato della FederchimiciCISL, diventa segretarioprovinciale dell’Unione:incarico che ricopre dal 1963 al1973, per poi trasferirsi a Romain qualità di Presidentedell’Ente Turistico Sindacale(ETSI-CISL).Nel frattempo svolge attivitàpolitica come socialistademocratico: entra in ConsiglioComunale nel 1959, rieletto nel1960 e nel 1964, successivamente sid i m e t t e i n r a g i o n edell’incompatibilità tra incarichiistituzionali e sindacali.Successivamente tra gli anni ’80 egli anni ’90 è eletto nuovamente alConsiglio Comunale di Savona e inquello Provinciale: nella stessaAmministrazione Provinciale, perla Sinistra Indipendente, èAssessore dal 1985 al 1990.È stato membro della Conferenza diBerlino dei Cattolici Europei(Berliner Konferenz EuropaischerKatholiken), svolgendo importantimissioni internazionali edorganizzando a Savona, nel 1987,una conferenza sul Mediterraneocon la partecipazione di Comune,Provincia e Regione, dove siverifica il primo incontro trarappresentanti del pacifismoisraeliano e rappresentantidell’Organizzazione per laLiberazione della Palestina (OLP).A t t u a l m e n t e f a p a r t edell’A.I.C.C.R.E (AssociazioneItaliana dei Comuni dei Consigli edelle Regioni d’Europa).Giovanni Burzio racconta… eracconta sul serio, nel suo librodi memorie “savonesi” e del“mondo: “Il cielo il treno”,dall’accattivante sottotitolo “de làd u s c i û m m e a l l a s c o p e r t adell’america”. È la storia, filtratadalle esperienze personali, di untratto importante di vicende sociali,culturali, politiche nell’arco di 30anni; gli anni della giovinezza edella formazione dell’autore, dallafine degli anni ‘30 fino al 1958, dataspartiacque non solo per lui, ma peril nostro Paese che, quasi completatala ricostruzione stava per tuffarsinell’avventura del “boom”.Le esperienze personali, dicevamo:dal calore della famiglia,all’emozione di sedere nei banchi discuola, dal sentire i primi “battiti delcuore”, all’assumere coscienzadelle grande questioni che agitano lavita attraverso il pensiero, la vogliadi servire, di essere utili ma ancheprotagonisti.Queste tensioni percorrono unanarrazione agile, quasi scandita,attraverso i fatti: l’esplosione dellaseconda guerra mondiale, laResistenza vissuta (per ragionianagrafiche) da spettatoreattivo, la scoperta di una fedeintensa e mediata da unamilitanza particolare comequella scoutistica, il passaggiodella vita militare, l’accostarsiad una scelta politica comequella del socialismo democraticoe, infine, la scoperta delSindacato attraverso il lavoro infabbrica: un sindacato vissuto,come aveva insegnato DiVittorio, a far sì che si tenesse “ilcappello in testa” quando siparlava con il padrone e cheporta il nostro protagonista, nonancora trentenne, di làdell’Oceano a trovarsi nellesevere aule della ColumbiaUniversity, passaggio inaspettatoper un figlio della classeoperaia savonese.È il caso di leggere per capire, inquesto caso: capire un pezzo distoria della nostra Città, capirecome l’indignazione per leingiustizie possa portare adimportanti scelte di vita.Un libro che descrive “altri tempi”:tempi che è valsa la pena avervissuto e che è il caso di ricordare,proprio per preparare il futuro.Interviene alla presentazioneFederico Berruti (Sindaco diSavona)Discutono con l’autore e il curatoreAndrea Mignone (professore diScienza Politica)Gildo Milano (comandantepartigiano)Alberto Tridente (già segretarionazionale della FIM-CISL)

<strong>Villa</strong><strong>Cambiaso</strong> Anno XI n°55 - Novembre 2009Libri15GIOVANNI BURZIO RACCONTAGiovedì 26 novembre 2009 ore 17.00, sala rossa del Comune <strong>di</strong> Savona, presentazione del volumeGiovanni Burzio nasce a Savonanel 1929.Nel 1945, all’indomani del secondoconflitto mon<strong>di</strong>ale, partecipa allaricostruzione dello ScoutismoCattolico (ASCI).Nel 1948 si <strong>di</strong>ploma PeritoAeronautico presso l’IstitutoTecnico “Galileo Ferraris” <strong>di</strong>Savona e ottiene, nel 1949, unaborsa <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o presso la Piaggio <strong>di</strong>Finale Ligure.Svolge il servizio militare nel 1951-1952, quale ufficiale <strong>di</strong> complementonell’arma aeronautica e altermine è assunto, comeimpiegato tecnico, presso lostabilimento Ferrania.Inizia così, dalla fabbrica, lasua militanza sindacale nellaSezione aziendale e nellaCommissione interna.Nel 1958 fa parte <strong>di</strong> unamissione sindacale <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>onegli USA e frequenta unospeciale programma <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o suIndustrial and ManagementEngineering alla ColumbiaUniversity <strong>di</strong> N.Y.C.Al rientro in Italia sceglie <strong>di</strong>svolgere attività sindacale atempo pieno e dopo aver <strong>di</strong>rettoil sindacato della FederchimiciCISL, <strong>di</strong>venta segretarioprovinciale dell’Unione:incarico che ricopre dal 1963 al1973, per poi trasferirsi a Romain qualità <strong>di</strong> Presidentedell’Ente Turistico Sindacale(ETSI-CISL).Nel frattempo svolge attivitàpolitica come socialistademocratico: entra in ConsiglioComunale nel 1959, rieletto nel1960 e nel 1964, successivamente sid i m e t t e i n r a g i o n edell’incompatibilità tra incarichiistituzionali e sindacali.Successivamente tra gli anni ’80 egli anni ’90 è eletto nuovamente alConsiglio Comunale <strong>di</strong> Savona e inquello Provinciale: nella stessaAmministrazione Provinciale, perla Sinistra In<strong>di</strong>pendente, èAssessore dal 1985 al 1990.È stato membro della Conferenza <strong>di</strong>Berlino dei Cattolici Europei(Berliner Konferenz EuropaischerKatholiken), svolgendo importantimissioni internazionali edorganizzando a Savona, nel 1987,una conferenza sul Me<strong>di</strong>terraneocon la partecipazione <strong>di</strong> Comune,Provincia e Regione, dove siverifica il primo incontro trarappresentanti del pacifismoisraeliano e rappresentantidell’Organizzazione per laLiberazione della Palestina (OLP).A t t u a l m e n t e f a p a r t edell’A.I.C.C.R.E (AssociazioneItaliana dei Comuni dei Consigli edelle Regioni d’Europa).Giovanni Burzio racconta… eracconta sul serio, nel suo libro<strong>di</strong> memorie “savonesi” e del“mondo: “Il cielo il treno”,dall’accattivante sottotitolo “de làd u s c i û m m e a l l a s c o p e r t adell’america”. È la storia, filtratadalle esperienze personali, <strong>di</strong> untratto importante <strong>di</strong> vicende sociali,culturali, politiche nell’arco <strong>di</strong> 30anni; gli anni della giovinezza edella formazione dell’autore, dallafine degli anni ‘30 fino al 1958, dataspartiacque non solo per lui, ma peril nostro Paese che, quasi completatala ricostruzione stava per tuffarsinell’avventura del “boom”.Le esperienze personali, <strong>di</strong>cevamo:dal calore della famiglia,all’emozione <strong>di</strong> sedere nei banchi <strong>di</strong>scuola, dal sentire i primi “battiti delcuore”, all’assumere coscienzadelle grande questioni che agitano lavita attraverso il pensiero, la voglia<strong>di</strong> servire, <strong>di</strong> essere utili ma ancheprotagonisti.Queste tensioni percorrono unanarrazione agile, quasi scan<strong>di</strong>ta,attraverso i fatti: l’esplosione dellaseconda guerra mon<strong>di</strong>ale, laResistenza vissuta (per ragionianagrafiche) da spettatoreattivo, la scoperta <strong>di</strong> una fedeintensa e me<strong>di</strong>ata da unamilitanza particolare comequella scoutistica, il passaggiodella vita militare, l’accostarsiad una scelta politica comequella del socialismo democraticoe, infine, la scoperta delSindacato attraverso il lavoro infabbrica: un sindacato vissuto,come aveva insegnato DiVittorio, a far sì che si tenesse “ilcappello in testa” quando siparlava con il padrone e cheporta il nostro protagonista, nonancora trentenne, <strong>di</strong> làdell’Oceano a trovarsi nellesevere aule della ColumbiaUniversity, passaggio inaspettatoper un figlio della classeoperaia savonese.È il caso <strong>di</strong> leggere per capire, inquesto caso: capire un pezzo <strong>di</strong>storia della nostra Città, capirecome l’in<strong>di</strong>gnazione per leingiustizie possa portare a<strong>di</strong>mportanti scelte <strong>di</strong> vita.Un libro che descrive “altri tempi”:tempi che è valsa la pena avervissuto e che è il caso <strong>di</strong> ricordare,proprio per preparare il futuro.Interviene alla presentazioneFederico Berruti (Sindaco <strong>di</strong>Savona)Discutono con l’autore e il curatoreAndrea Mignone (professore <strong>di</strong>Scienza Politica)Gildo Milano (comandantepartigiano)Alberto Tridente (già segretarionazionale della FIM-CISL)

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