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cappella gavotti - duomo di savona - Villa Cambiaso

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10 A.LP. Anno XI n°55 - Novembre 2009PRIMO IMBARCO<strong>Villa</strong><strong>Cambiaso</strong>Ci si inoltra sul Rio delle Amazzoni in mezzo alla giungla per portare l’acqua dolce a CuraçaoIl primo imbarco lo feci come salpare ed ai verricelli in coperta! Recife, Baia de Todos, Los Santos)Allievo nautico, sulla M/n Dopo qualche giorno la maggior per entrare, poi, sul Rio delle“Betty” <strong>di</strong> 489 GT, che facevaviaggi fissi: Savona - Porto Torres -Cagliari - Porto Scuso/Porto Vesme- Vado, dove si scaricava mineraleper la Monteponi. A Savona sicaricava merce varia e via per unnuovo viaggio. Durante il primoimbarco, appena usciti dal porto <strong>di</strong>S a v o n a a l l e 1 8 . 0 0 ,iniziammo cena; alle ore18.30 la stessa veniva<strong>di</strong>stribuita ai pesci già tuttatritata grazie al mal <strong>di</strong> mare(era appena mosso, ma <strong>di</strong>traverso). Questo lo feciper avere in mano mia illibretto <strong>di</strong> navigazione nelGiugno del 1955. Dopoaver conseguito il Diplomad i “ A s p i r a n t e a l l a<strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> macchine sunavi mercantili” il 22Luglio 1957, rilasciato dal“Istituto Tecnico NauticoL e o n P a n c a l d o ” d iSavona, registrato sullibretto il titolo <strong>di</strong> “AllievoCapitano <strong>di</strong> macchina” il 5Agosto 1957, mi ritrovaiimbarcato sulla turbo/cisternaT2 EliaBibolini, a Rotterdam ilgiorno 8 Agosto 1957 (datirilevati dal mio libretto <strong>di</strong>navigazione, rilasciato aSavona). Dopo il <strong>di</strong>ploma,il meritato riposo. Cosìiniziò la mia avventura sul mare,sognata fin da ragazzo. Cominciaicon il viaggio per Rotterdam, viacanale <strong>di</strong> Suez - Kuwait (Mina alhama<strong>di</strong>); arrivarono anche primisintomi <strong>di</strong> mal <strong>di</strong> mare al passaggiodella Guascogna oltre all’impattocon il caldo, specie nel localecaldaie, nel Mar Rosso. Si arrivò aMina dopo aver inspiegabilmentesubito cannonate durante ilpassaggio al largo del sultanato <strong>di</strong>Oman. Nel Golfo Persico si rimasequalche mese a fare viaggi tra IraqIran e Kuwait. Non vi <strong>di</strong>co chefresco, specie senza aria con<strong>di</strong>zionata,anzi vi <strong>di</strong>rò che sotto la miacabina, a centro nave, passavano itubi per il vapore agli argani aparte dell’equipaggio, specialmentequello <strong>di</strong> macchina, io compreso,dormiva in coperta.Di notte si vedeva gente vagare perla coperta con il materasso sotto ilbraccio in cerca <strong>di</strong> un luogo dove cifosse un po’ <strong>di</strong> brezza, speciequando si era fermi, sia per lacaricazione sia per la <strong>di</strong>scarica.Come primo impatto con la vita <strong>di</strong>mare non c’è male, vi sembra?Finalmente si partì dal GolfoPersico con destinazione Europa,anzi Italia, La Spezia, dovefinalmente, dopo quattro mesi rivi<strong>di</strong>i miei cari. Dopo tre lunghi giorni <strong>di</strong>sosta, si ripartì per il nord Europa epoi via verso il centro America,Antille olandesi, Curaçao. Da quiviaggi fissi per il Venezuela, dovetrovammo la rivoluzione delle<strong>di</strong>vise Ver<strong>di</strong>: salivano a bordo,entravano nelle cabine, prendevanoquello che volevano e noi zitti, guaia lamentarsi.Poi iniziammo a fare viaggi per ilsud America, Brasile (Rio, Santos,Amazzoni a Capin e Belem. Ci siinoltrava ad<strong>di</strong>rittura per 180 migliain mezzo alla giungla, accompagnatida tutte quelle belle bestiole che sivedono nei documentari; per nonparlare delle zanzare che, nonostanteavessimo le gambe coperte daijeans molto spessi, riuscivano apungerci! Meno male che nonavevano la malaria! Perchéfacevamo tutto questo? Ebbene si,per riempire le cisterne <strong>di</strong> acquadolce dopo averle lavate per bene escaricare questa alla raffineria <strong>di</strong>Curaçao, dove questo preziosoliquido scarseggiava.Iniziammo poi a fare viaggi perBuenos Aires, incontrandotafferugli per una delle soliterivoluzioni.Qui conobbi uno zio della miafutura moglie che viveva aMercedes; lavorava a bordo <strong>di</strong>bettoline, costruite a Savona dalcantiere Campanella, che rifornivanole boe luminose lungo il Rio dellaPlata. Mi fece da Cicerone per la

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