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Genere Russula Persoon, Obs. Mycol. 1 - Natura Mediterraneo

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2. Specie di grandi dimensioni con carne vivacementearrossante prima di annerire; boschi di latifoglie econifere ..................................................R. nigricans2. Specie di taglia medio-grande con carnelentamente virante al rosa e quindi al grigio; boschidi conifere su terreno siliceo..................... R. adusta3. Specie con carne dal sapore mite o rinfrescante....43. Specie con carne acre, virante prima al rosso e poial nero ..................................................... R. acrifolia4. Carne dolce in ogni sua parte..................................54. Cane dolce e lamelle piccanti; carne direttamenteannerente............................................. R. fuliginosa5. Carne direttamente virante al nero ........................65. Carne con viraggio bifasico, prima al rosso e infineal nero ...................................................R. densifolia6. Lamelle mediamente fitte, dal sapore decisamentementolato; taglia medio-grande ...........R. albonigra6. Lamelle fitte, dal sapore leggermente mentolato;taglia media..................................... R. atramentosaLe specie meglio individuata dell’interasezione è R. albonigra (Krombholz)Fries, specienon rara che cresce sia sotto latifoglie checonifere, dalla zona mediterranea a quellasubalpina, con preferenza per i terrenimoderatamente sabbiosi ed acidi.Il suo identikit comprende il saporerinfrescane (mentolato) delle lamelle, l’intensoviraggio della carne al nero (diretto nella formaclassica, preceduto da un leggero arrossamentonella forma pseudonigricans Romagnesi) e lelamelle di media spaziatura.Le lamelle sono invece molto fitte in R.atramentosa Sarnari. Questa è una specie benidentificabile per la statura appena media(diametro del cappello: 40-70 mm), ilrivestimento del cappello asciutto e vellutato,crema avorio di fondo ma presto macchiato digrigio nerastro, e le lamelle appunto fittissime(fino a 12-13 lamelle per cm sul bordo delcappello), leggermente crema o con riflessocaffellatte, di sapore rinfrescante (menomarcatamente rispetto a R. albonigra); la carne –non troppo spessa per la sezione - anneriscerapidamente al tocco, senza arrossare: il sapore èdolce, talora leggermente rinfrescante, spessoleggermente amarescente. L’ambiente di crescitaè rappresentato dai boschi di leccio, sughera oquerce caducifoglie in terreni calcarei.R. anthracina, specie molto rara eprobabilmente assente in Italia, trova posto nellacerchia di R. atramentosa da cui si distingue perl’acredine, l’assenza di gusto rinfrescante sullelamelle ed l’habitat subigrofilo.R. acrifolia Romagnesi è invece una speciemolto comune, sia nei boschi di latifoglie che inquelli di conifere, di taglia media, con cappelloviscido e brillante, fondamentalmente brunorossastro,lamelle più o meno fitte (raramentespaziate), crema avorio o con riflesso rosato, dalsapore decisamente pepato e carne pure acre,prima arrossante e quindi annerente. Lo schemaappena delineato consente una determinazionemacroscopica piuttosto facile di questa specie 3 : iproblemi nascono quando si incontrano forme incui l’arrossamento si attenua o scompare deltutto, con le colorazioni brune che vengonorimpiazzate da toni grigio nerastri.In questi casi, le possibilità di confusione conR. atramentosa sono limitate dal fatto che inquesta specie il cappello è asciutto, la carne èdirettamente annerente e le lamelle sonofittissime. Il sapore praticamente dolce dellacarne permette invece di distinguere da R.3 Microscopicamente R. acrifolia è caratterizzata per ilunghi peli cilindracei della pileipellis ed idermatocistidi relativamente frequenti e con articoloterminale spesso munito di grossolani diverticoli.


acrifolia il gruppo costituito da R. densifolia Gillete R. fuliginosa Sarnari.R. densifolia si identifica nelle russule‘compatte’ per la statura piccola o appena media(diametro del cappello: 30-60 mm), il cappellopresto asciutto, su toni caffellatte (mai brunorossastri come in R. acrifolia !), le lamelle moltofitte, crema, dolci come la carne ed il viraggionetta della carne al rosa rosso primadell’annerimento finale. R. densifolia è una specienon ubiquitaria ma localmente abbondante checresca sia sotto latifoglie che sotto conifere, suterreni preferibilmente acidi, dove si consorziaspesso con R. acrifolia.In R. fuliginosa invece la carne anneriscedirettamente; si tratta di una russula di mediataglia (diametro del cappello: fino a 110 mm) concappello più o meno brillante, presto macchiatodi grigio bistro, lentamente annerente, e lamellemolto fitte, bianche (senza sfumature rosate !),dal sapore pepato ben netto, contrastante con lacarne dolce ! L’ambiente di crescita di questaentità, piuttosto rara, è rappresentato dai boschidi querce su terreni argillosi.Molto vicina a R. fuligginosa è R. densissima J.Schaeffer ex Romagnesi, specie probabilmenteassente in Italia: le due entità sono distinteessenzialmente su base microscopica 4 .La sezione Compactae si completa con duespecie di grosse dimensioni: R. nigricans Fries eR. adusta (<strong>Persoon</strong>:Fries)Fries. Nella prima ilcappello può raggiungere un diametro di 200 mm! La carne, il viraggio bifasico (prima rosso vivo,poi nero fuliggine), il cappello più o menoasciutto, la carne dolce o appena pepata e laparticolare carnosità e durezza sono i suoi trattidistintivi; ciò che rende questa russula davvero4 R. fuligginosa ha peli banalmente cilindrici e sporerelativamene allungate [7,2-8,8 x 5,6-7 µm], mentre R.densissima ha peli subulati e spore sub globose [6,5-7,2 x 5,7-7 µm].inconfondibile è però la notevole spaziatura dellelamelle il cui colore, ocra o ocra rosato (spessocon sfumature grigiastre), dissimula il bianco purodella sporata. Ecologicamente è una russulaubiquitaria, che cresce sia nei boschi di latifoglieche in quelli di conifere.La letteratura tende a sbarazzarsi in pocherighe di R. nigricans, considerata specie noncritica e di facile determinazione. In realtà questoconformismo viene smentito dall’esistenza diraccolte anomale e quindi mal definibili.Un’importante eccezione riguarda il viraggio alrosso della carne, che in alcuni esemplari èdebole o quasi nullo e seguito da un viraggiosempre modesto al grigio; queste varianti sonodescritte come fo. subadusta Sarnari ad int. 5R. adusta, di poco più piccola di R. nigricans(diametro del cappello: fino a 160 mm), siriconosce per il cappello lubrificato e brillante, lacarne lentamente virante al grigio passando persfumature rosa avvertibili negli strati superficiali,le lamelle spaziate, il gambo enorme etipicamente plicato e anfrattuoso alla base. R.adusta è una delle russule più precoci dell’arcoalpino, non rara nelle abetaie su terreno siliceo(secondo alcuni autori anche sotto pinomarittimo in ambienti costieri).1.2- Sezione Lactarioides(Bataille)Konrad & JosserandNell’ambito delle russule ‘compatte’ questasezione si individua per il particolare portamento,definito ‘lattarioide’: il cappello di queste specieha infatti profilo imbutiforme, le lamelle sono5 Esistono pure individui con struttura della pileipellisdifferente da quella riscontrabile nelle forme tipiche diR. nigricans; quest’ultima infatti presenta peli ciindricidi 3-7 µm: nella fo. megatricha Sarnari ad int. Siosservano invece peli di forma irregolare, con ampollefino a 12 µm !


discendenti o nettamente decorrenti ed il gamboè corto e robusto.La carne è imbrunente, mentre la sporata,bianca nella sezione precedente, mostra inquesta una certa varietà e diventa quindi uncarattere distintivo.SEZIONE LACTARIOIDES - CHIAVE DELLE SPECIE1. Sporata crema biancastro .......................................21. Sporata da crema carico a giallo .............................32. Specie con portamento irregolare, con cappellocon depressione ombelicale, gambo cortissimo elamelle alte e spaziate.................................R. delica2. Specie con cappello imbutiforme e lamelle strettee fitte....................................................R. chloroides3. Sporata crema carico ..............................................43. Sporata gialla; carne acre piccante ...... R. flavispora4. Sapore mite, poi amarognolo e astringente; odoreforte, complesso .............................. R. pallidospora4. Sapore acre; odore rafanoide .................R. littoralisLa sporata crema biancastro (Ib – IIa)caratterizza il complesso delica/chloroides.R. delica Fries è una specie cosmopolita,reperibile un po’ ovunque sotto latifoglie econifere; a confronto con le entità vicine siriconosce per la grande taglia (diametro delcappello: fino a 185 mm), il portamentotarchiato, la forma irregolare e spessoasimmetrica del cappello, che presenta unadepressione ombelicale, le lamelle relativamentealte e spaziate ed il sapore moderatamentepepato. La carne, imbrunente come dadefinizione della sezione, ha un odore forte esgradevole, come di pesce o salmastro, concomponenti fruttate nei giovani esemplari.Tra i tanti sinonimi di R. delica mi piacericordare Lactarius piperatus var. exsuccus<strong>Persoon</strong>, indice dell’estrema somiglianza tra lerussule di questa sezione e i lattari bianchi delgruppo piperatus/vellereus.R. chloroides (Krombholz)Bresadola sidistingue per il cappello abbastanza regolare,crateriforme, le lamelle fitte e basse, nettamenteinverdenti con il prosciugamento, ed il gamborelativamente slanciato. Le due russulediferiscono anche per il chimismo: la carne di R.delica reagisce infatti al solfato di ferroassumendo una colorazione rosa pallido, mentrequella di R. chloroides si colora in rosa arancio.Il frazionamento di questo complesso è benlontano dall’essere sufficientemente risolto: icaratteri utilizzati nella distinzione delle suespecie non sono sembrano infatti stabili 6 . Sia R.delica che R. chloroides sono specie piuttostocomuni, reperibili sia nei boschi di latifoglie che inquelli di conifere.La sporata gialla e la carne dal sapore acrebruciante sono invece i tratti distintivi di R.flavispora Blum ex Romagnesi. Questa russula,rara e probabilmente esclusiva delle latifoglie, sicaratterizza inoltre per l’odore complesso, benevidente al taglio e difficile da definire: come dipesce ed erbe bollite.Il complesso di taxa gravitanti attorno a R.pallidospora si identifica per la sporata cremacarico (IIc-d). La capofila di questo insieme, R.pallidospora Blum ex Romagnesi, è spessoconfusa con le russule del complessodelica/chloroides: risulta tuttavia facilmenteidentificabile già sul terreno per il saporeovunque mite, leggermente rinfrescante, poitipicamente amaro o astringente. R. pallidospora,6 Si consideri ad esempio la var. puta Romagnesi di R.delica, distinta dalla forma tipica per le lamelle strettee fitte ! Praticamente una forma di transizione verso R.chloroides.


elativamente rara, cresce associata a diverseFagales (principalmente leccio) su terreni silicei.La specie più vicina a R. pallidospora è R.littoralis Romagnesi: le due specie condividono ilcolore delle spore in massa ma differiscono per ilsapore della carne, l’odore e l’ecologia. R.littoralis ha infatti sapore moderatamentepepato, odore banale di rapa e cresce sotto pini.1.3- Sezione ArchaeinaeHeim ex Buyck & SarnariQuesta sezione comprende specie rarissime,disperse nei continenti europeo, africano edamericano, poco conosciute e spesso descrittesulla base di raccolte uniche o monocarpiche ! InEuropa sono segnalate due specie: R.archaeosuberis Sarnari e R. camarophyllaRomagnesi.R. archaeosuberis è conosciuta per la localitàtipo (un bosco da pascolo a sughera a Tuscania,dove cresce in prossimità di rovi e vecchi alberi indisfacimento nei periodi più caldi dell’estate) eper una stazione sul litorale toscano (provincia diLivorno). R. archaeosuberis si individua comerappresentante delle russule ‘compatte’ per lacarne dura e di buon spessore, la mancanza dipigmenti sul cappello e la sporata bianco puro; ilprincipale carattere distintivo dalle russule delcomplesso delica/chloroides, con le qualicondivide le colorazioni generali ed il viraggioall’ocra ruggine, è l’aspetto decisamente‘camarofilloide’ dell’imenoforo, con lamellegrosse e fortemente spaziate.Le caratteristiche dell’imenoforo sonoovviamente comuni con R. camarophylla, taxonmesofilo che cresce nei boschi misti della zonaalpina e transalpina.

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