Percorso nr 2 - WarsawTour

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30.11.2012 Views

58 Istituto Storico Ebraico ul. Tłomackie 3/5 tel. 0 22 827 92 21 www.jewishinstitute.org.pl (più informazioni nel settore - „Musei di Varsavia”, pag. 97) Aperto negli anni 1946-1947. La sede si trova nel palazzo ricostruito, in cui prima della guerra c’era la Biblioteca Judaica e L’Istituto delle Scienze Judaiche. Possiede ricche collezioni archiviali, tra cui, l’Archivio della Cospitrazione del Ghetto di Varsavia- chiamato - dal cognome dell’autore - l’Archivio di Ringelblum, la biblioteca, il museo. Negli interni si trovano conservate due esposizioni fisse. L’Esposizione dell’Arte Ebrea, che comprende il ghetto dell’arte sacra e laica ed inoltre l’Esposizione del Getto di Varsavia con la proiezione permanente del film di 37 minuti in polacco, ebreo, inglese e tedesco. Di fronte all’Istituto, nel cosidetto Grattacielo Azzurro, si svolgono sempre delle esposizioni temporanee. Teatro Ebraico di Ester Rachel Kamińska pl. Grzybowski 12/16 Si trova nel palazzo costruito nel 1969 secondo il progetto di B. Pniewski e K. Jotkiewicz. Nel teatro sono esposti degli spettacoli in lingua yiddish (la traduzione in polacco alle cuffie). Nello stesso palazzo ci sono anche le sedi delle autorità di TSKŻ (Associazione Sociale-Culturale degli Ebrei in Polonia), redazione del giornale in bilingue „Parola Ebrea”, Fondazione Shalom. Sinagoga di Zelman e Rywko Nożyk ul. Twarda 6, tel. 0 22 620 43 24 L’unica sinagoga salvata, costruita negli anni 1898-1902 e nel 1903 donata con testamento, alla comunità israelitica di Varsavia. Prima della guerra, sul territorio di Varsavia, gli ebrei pregavano in più di 400 case di preghiere. Durante l’occupazione, la sinagoga era sul www.warsawtour.pl I t i n e r a r i o n r 6 territorio del così detto “piccolo ghetto”. I tedeschi, la usavano come stalla. Dopo complessi lavori negli anni 1977-1983 alla parte est è stato aggiunto il palazzo con gli Uffici dell’Unione Religiosa Giudaica della Polonia e della Comunità di Varsavia. La sinagoga è aperta per i turisti tutti i giorni, tranne il sabato durante le ore di preghiera. Frammento dei muri del ghetto L’ingresso è attraverso i palazzi frontali che portano al cortile interno. Tra i palazzi in ulica Sienna 55 e ulica Złota 62 si sono salvati frammenti del muro, che dal 15 novembre 1940 e il 20 novembre 1941 fungeva come il confine del ghetto. Il muro era alto 3 metri e in più aveva il filo spinato. Dalla fine del 1941 il muro correva in mezzo al ulica Sienna. Un’altro frammento del muro è stato salvato in ulica Waliców.

Itinerario nr 7 59 Itinerario nr 7 La Varsavia socialista Durante la II° guerra mondiale, la capitale è stata per la maggior parte distrutta e ha perso molti beni culturali. Dopo la liberazione di Varsavia, al suo territorio hanno aggiunto i dintorni e le località della periferia di Varsavia. La sua ricostruzione e l’ingrandimento della città, li gestiva l’Ufficio di Ricostruzione della Capitale. Le più grandi imprese dei primi anni dopo la guerra erano: sistemare i vecchi e pianificare i nuovi percorsi di comunicazione, ricostruire il Tratto Reale, la Città Vecchia con il Castello Reale e costruire i nuovi quartieri e zone d’abitazione. Negli anni 1949–56 agli architetti polacchi è stato imposto il nuovo, „ contenuto socialistico e nazionale nella forma” lo stile – il realismo socialistico, richiedente accordo della visione del mondo con le tesi ideologiche del marxismo: la comunicazione delle forme, l’ottimismo, il privilegio dell’argomento di lavoro, la lotta di classe e delle tradizioni del movimento operaio. L’esempio di una costruzione in stile socialista è costruita nel 1952 Marszałkowska Dzielnica Mieszkaniowa (MDM) ed il palazzo della Cultura e della Scienza, decorato con le sculture monumentali, che presentano principalmente gli operai, le operaie e i capofila. Attualmente all’interno del Palazzo della Cultura si trovano tante istituzioni e organizzazioni, punti di servizi, terrazza di veduta sul XXX piano, dalla quale si può ammirare il belvedere di Varsavia. www.warsawtour.pl

58<br />

Istituto Storico Ebraico<br />

ul. Tłomackie 3/5<br />

tel. 0 22 827 92 21<br />

www.jewishinstitute.org.pl<br />

(più informazioni nel settore<br />

- „Musei di Varsavia”, pag. 97)<br />

Aperto negli anni 1946-1947. La sede si trova<br />

nel palazzo ricostruito, in cui prima della guerra<br />

c’era la Biblioteca Judaica e L’Istituto delle Scienze<br />

Judaiche. Possiede ricche collezioni archiviali,<br />

tra cui, l’Archivio della Cospitrazione del Ghetto<br />

di Varsavia- chiamato - dal cognome dell’autore<br />

- l’Archivio di Ringelblum, la biblioteca,<br />

il museo. Negli interni si trovano conservate due<br />

esposizioni fisse. L’Esposizione dell’Arte Ebrea,<br />

che comprende il ghetto dell’arte sacra e laica<br />

ed inoltre l’Esposizione del Getto di Varsavia con<br />

la proiezione permanente del film di 37 minuti<br />

in polacco, ebreo, inglese e tedesco. Di fronte<br />

all’Istituto, nel cosidetto Grattacielo Azzurro,<br />

si svolgono sempre delle esposizioni temporanee.<br />

Teatro Ebraico di Ester Rachel Kamińska<br />

pl. Grzybowski 12/16<br />

Si trova nel palazzo costruito nel 1969 secondo<br />

il progetto di B. Pniewski e K. Jotkiewicz.<br />

Nel teatro sono esposti degli spettacoli in lingua<br />

yiddish (la traduzione in polacco alle cuffie).<br />

Nello stesso palazzo ci sono anche le sedi delle<br />

autorità di TSKŻ (Associazione Sociale-Culturale<br />

degli Ebrei in Polonia), redazione del giornale<br />

in bilingue „Parola Ebrea”, Fondazione Shalom.<br />

Sinagoga di Zelman e Rywko Nożyk<br />

ul. Twarda 6, tel. 0 22 620 43 24<br />

L’unica sinagoga salvata, costruita negli anni<br />

1898-1902 e nel 1903 donata con testamento,<br />

alla comunità israelitica di Varsavia. Prima<br />

della guerra, sul territorio di Varsavia, gli ebrei<br />

pregavano in più di 400 case di preghiere.<br />

Durante l’occupazione, la sinagoga era sul<br />

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I t i n e r a r i o n r 6<br />

territorio del così detto “piccolo ghetto”.<br />

I tedeschi, la usavano come stalla. Dopo complessi<br />

lavori negli anni 1977-1983 alla parte est è stato<br />

aggiunto il palazzo con gli Uffici dell’Unione<br />

Religiosa Giudaica della Polonia e della Comunità<br />

di Varsavia. La sinagoga è aperta per i turisti tutti<br />

i giorni, tranne il sabato durante le ore di preghiera.<br />

Frammento dei muri del ghetto<br />

L’ingresso è attraverso i palazzi frontali<br />

che portano al cortile interno.<br />

Tra i palazzi in ulica Sienna 55 e ulica Złota 62<br />

si sono salvati frammenti del muro, che dal<br />

15 novembre 1940 e il 20 novembre 1941<br />

fungeva come il confine del ghetto. Il muro era<br />

alto 3 metri e in più aveva il filo spinato. Dalla<br />

fine del 1941 il muro correva in mezzo al<br />

ulica Sienna. Un’altro frammento del muro<br />

è stato salvato in ulica Waliców.

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