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Linee Guida per la Gestione del Segno/Sintomo Febbre in Pediatria

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<strong>L<strong>in</strong>ee</strong> <strong>Guida</strong> <strong>per</strong> <strong>la</strong> <strong>Gestione</strong> <strong>del</strong> <strong>Segno</strong>/<strong>S<strong>in</strong>tomo</strong> <strong>Febbre</strong> <strong>in</strong> <strong>Pediatria</strong>Coord<strong>in</strong>atori: Prof. Maurizio de Mart<strong>in</strong>o (Firenze) e Prof. Nico<strong>la</strong> Pr<strong>in</strong>cipi (Mi<strong>la</strong>no)Gruppo di <strong>la</strong>voro multidiscipl<strong>in</strong>are:1. Dr. Paolo Becherucci, pediatra di famiglia, rappresentante FIMP, Firenze2. Dr. Francesca Bonsignori, medico, Firenze3. Dr. Elena Chiapp<strong>in</strong>i, pediatra, Firenze4. Prof. Andrea de Maria, <strong>in</strong>fettivologo, Genova5. Prof. Maurizio de Mart<strong>in</strong>o, pediatra, Firenze, coord<strong>in</strong>atore di sottocommissione6. Prof. Susanna Esposito, pediatra, Mi<strong>la</strong>no7. Prof. Giacomo Fal<strong>del</strong><strong>la</strong>, pediatra neonatologo, Bologna8. Prof. Filippo Fest<strong>in</strong>i, docente di metodologia <strong>del</strong><strong>la</strong> ricerca, <strong>in</strong>fermiere, Firenze9. Prof. Luisa Galli, pediatra, Firenze10. Prof. Riccardo Longhi, pediatra, referente <strong>per</strong> le l<strong>in</strong>ee guida SIP, Como11. Dr. Bice Lucchesi, farmacista, Massa12. Prof. Gian Luigi Marseglia, pediatra, Pavia13. Dr. Lorenzo M<strong>in</strong>oli, <strong>in</strong>fettivologo, Pavia14. Prof. Alessandro Mugelli, farmacologo, Firenze15. Prof. Nico<strong>la</strong> Pr<strong>in</strong>cipi, Mi<strong>la</strong>no, coord<strong>in</strong>atore di sottocommissione16. Dr. Pao<strong>la</strong> Pecco, pediatra, Tor<strong>in</strong>o17. Dr. Simona Squaglia, <strong>in</strong>fermiera, Roma18. Dr. Paolo Tambaro, pediatra, Caserta19. Prof. Pier-Angelo Tovo, pediatra, Tor<strong>in</strong>o, coord<strong>in</strong>atore di sottocommissione20. Dr Pasquale Tulimiero, rappresentante <strong>del</strong>l’associazione dei genitori “Noi <strong>per</strong> Voi”,Firenze21. Dr. Giorgio Zavarise, pediatra, Verona


RACCOMANDAZIONIRaccomandazione 1. La via di misurazione rettale <strong>del</strong><strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura corporea nondovrebbe essere impiegata di rout<strong>in</strong>e nei bamb<strong>in</strong>i con meno di 5 anni a causa <strong>del</strong><strong>la</strong>sua <strong>in</strong>vasività e <strong>del</strong> disagio che comporta (livello <strong>del</strong><strong>la</strong> prova III; forza <strong>del</strong><strong>la</strong>raccomandazione D) .Raccomandazione 2. La misurazione orale <strong>del</strong><strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura corporea è da evitare neibamb<strong>in</strong>i (livello <strong>del</strong><strong>la</strong> prova III; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione D).Raccomandazione 3. L’uso dei termometri a mercurio è sconsigliato nei bamb<strong>in</strong>i <strong>per</strong> ilrischio di rottura e di contatto col metallo (livello <strong>del</strong><strong>la</strong> prova III, forza <strong>del</strong><strong>la</strong>raccomandazione E).Raccomandazione 4. In ambito ospedaliero o ambu<strong>la</strong>toriale, <strong>per</strong> i bamb<strong>in</strong>i f<strong>in</strong>o a 4settimane si raccomanda <strong>la</strong> misurazione ascel<strong>la</strong>re con termometro elettronico (livellodi prova III; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione B).Raccomandazione 5. In ambito ospedaliero od ambu<strong>la</strong>toriale, <strong>per</strong> i bamb<strong>in</strong>i oltre le 4settimane, si raccomanda <strong>la</strong> misurazione ascel<strong>la</strong>re con termometro elettronico oquel<strong>la</strong> timpanica con termometro a <strong>in</strong>frarossi (livello di prova II; forza <strong>del</strong><strong>la</strong>raccomandazione B)Raccomandazione 6. A domicilio, <strong>per</strong> <strong>la</strong> misurazione da parte dei genitori o dei tutori,<strong>per</strong> tutti i bamb<strong>in</strong>i viene raccomandata <strong>la</strong> misurazione con termometro elettronico <strong>in</strong>sede ascel<strong>la</strong>re (livello di prova II; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione B).Raccomandazione 7. E’ consigliabile che, <strong>per</strong> avere una valutazione corretta <strong>del</strong>l’entità<strong>del</strong> rialzo termico, <strong>la</strong> tem<strong>per</strong>atura corporea sia misurata direttamente da uno<strong>per</strong>atore sanitario (livello di prova VI forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione B)Raccomandazione 8. L'impiego di mezzi fisici <strong>per</strong> <strong>la</strong> terapia <strong>del</strong><strong>la</strong> febbre è sconsigliato(livello <strong>del</strong><strong>la</strong> prova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione E)Raccomandazione 9. L'impiego di mezzi fisici rimane <strong>in</strong>vece consigliato <strong>in</strong> caso dii<strong>per</strong>termia (livello <strong>del</strong><strong>la</strong> prova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione A)Raccomandazione 10. Non è raccomandato considerare l’entità <strong>del</strong><strong>la</strong> febbre comefattore iso<strong>la</strong>to <strong>per</strong> valutare il rischio di <strong>in</strong>fezione batterica grave (livello di prova III;forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione E)Raccomandazione 11. La febbre di grado elevato può essere tuttavia consideratapredittiva di <strong>in</strong>fezione batterica grave <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>ri circostanze (come età <strong>in</strong>feriore ai 3mesi e/o concomitante presenza di leucocitosi e/o <strong>in</strong>cremento degli <strong>in</strong>dici di flogosi) (livello diprova III, forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione C)Raccomandazione 12. I farmaci antipiretici devono essere impiegati nel bamb<strong>in</strong>ofebbrile solo quando al<strong>la</strong> febbre si associ un quadro di malessere generale (livello diprova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione B).Raccomandazione 13. Paracetamolo ed ibuprofene sono gli unici antipireticiraccomandati <strong>in</strong> età pediatrica. (livello di prova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione A).Raccomandazione 14. L'acido acetilsalicilico non è <strong>in</strong>dicato <strong>in</strong> età pediatrica <strong>per</strong> ilrischio di s<strong>in</strong>drome di Reye (livello di prova III; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione E).Raccomandazione 15. I cortisonici non devono essere impiegati come antipiretici <strong>per</strong>l’elevato rapporto costi/benefici (livello di prova III; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione E).


Raccomandazione 16. L'uso comb<strong>in</strong>ato o alternato di ibuprofene e paracetamolo non èraccomandato sul<strong>la</strong> base <strong>del</strong>le scarse evidenze disponibili riguardo <strong>la</strong> sicurezza el'efficacia rispetto al<strong>la</strong> terapia con un s<strong>in</strong>golo farmaco. (livello di prova VI; forza <strong>del</strong><strong>la</strong>raccomandazione D).Raccomandazione 17. Sebbene le formu<strong>la</strong>zioni orale e rettale di paracetamolo, a dosaggistandard, abbiano efficacia antipiretica e sicurezza sovrapponibili, <strong>la</strong> somm<strong>in</strong>istrazione diparacetamolo <strong>per</strong> via orale è preferibile <strong>in</strong> quanto l’assorbimento è più costante ed èpossibile maggiore precisione nel dosaggio <strong>in</strong> base al peso corporeo (livello di prova I;forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione A).Raccomandazione 18. La via rettale è da valutare solo <strong>in</strong> presenza di vomito o di altrecondizioni che impediscano l’impiego di farmaci <strong>per</strong> via orale (livello di prova I; forza<strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione A).Raccomandazione 19. L’impiego di alti dosaggi (>15 mg/kg/dose o 60 mg/kg/die) diparacetamolo <strong>per</strong> via rettale deve essere sconsigliato <strong>per</strong> l’<strong>in</strong>crementato rischio ditossicità (livello di prova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione E).Raccomandazione 20. Paracetamolo e ibuprofene sono antipiretici generalmente sicuried efficaci che devono essere utilizzati a dosaggi standard (livello di prova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong>raccomandazione A)Raccomandazione 21. L’ibuprofene non è raccomandato <strong>in</strong> bamb<strong>in</strong>i con varicel<strong>la</strong> o <strong>in</strong>stato di disidratazione (livello di prova V; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione D).Raccomandazione 22. F<strong>in</strong>o a quando non saranno disponibili ulteriori dati, l’impiego diibuprofene è sconsigliato nei bamb<strong>in</strong>i con s<strong>in</strong>drome di Kawasaki e <strong>in</strong> terapia conacido acetil-salicilico, <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong> questi casi è stato segna<strong>la</strong>to un rischio di ridottaefficacia <strong>del</strong>l’attività anti-aggregante <strong>del</strong>l’acido acetil-salicilico (livello di prova V; forza<strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione D).Raccomandazione 23. La dose degli antipiretici deve essere calco<strong>la</strong>ta <strong>in</strong> base al peso<strong>del</strong> bamb<strong>in</strong>o e non all’età (livello di prova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione A)Raccomandazione 24. La dose deve essere somm<strong>in</strong>istrata utilizzando specifici dosatoriacclusi al<strong>la</strong> confezione (ad esempio contagocce, sir<strong>in</strong>ga graduata <strong>per</strong> uso orale, tappodosatore), evitando l’uso di cucchia<strong>in</strong>i da caffè/the o da tavo<strong>la</strong> (livello di prova V; forza <strong>del</strong><strong>la</strong>raccomandazione A).Raccomandazione 25. E’ <strong>in</strong>dispensabile prestare attenzione a possibili fattoriconcomitanti* che possano <strong>in</strong>crementare il rischio di tossicità <strong>per</strong> i due farmaci(livello di prova V; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione A).*Fattori concomitanti che possono <strong>in</strong>crementare il rischio di tossicità da farmaci antipiretici:<strong>per</strong> paracetamolo, contemporaneo trattamento con carbamazep<strong>in</strong>a, isoniazide, fenobarbitaleed altri barbiturici, primidone, rifampic<strong>in</strong>a, diabete, obesità, malnutrizione, storia familiare direazione epatotossica, condizioni di digiuno prolungato; <strong>per</strong> ibuprofene, disidratazione,varicel<strong>la</strong> <strong>in</strong> atto, contemporaneo trattamento con ACE <strong>in</strong>ibitori, ciclospor<strong>in</strong>a, metotrexate, litio,baclofene, diuretici, ch<strong>in</strong>olonici, dicumarolici).Raccomandazione 26. Nel caso di sospetta <strong>in</strong>tossicazione, il bamb<strong>in</strong>o deve essereimmediatamente riferito ad un centro anti-veleni o ad un pronto soccorso, <strong>in</strong> quantol’<strong>in</strong>tervento precoce è associato a miglior prognosi (livello di prova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong>raccomandazione A)Raccomandazione 27. Nel bamb<strong>in</strong>o asmatico e nei bamb<strong>in</strong>i con fibrosi cisticaibuprofene e paracetamolo non sono contro<strong>in</strong>dicati, ad eccezione dei casi di asma


nota da farmaci ant<strong>in</strong>fiammatori non steroidei (livello di prova I;forza <strong>del</strong><strong>la</strong>raccomandazione A).Raccomandazione 28. Nel bamb<strong>in</strong>o con altre ma<strong>la</strong>ttie croniche (malnutrizione,cardiopatia cronica, epatopatia cronica, diabete) non vi sono evidenze sufficienti <strong>per</strong>valutare l’utilizzo di paracetamolo ed ibuprofene, <strong>in</strong> quanto <strong>la</strong> maggioranza dei trialsesclude questi soggetti dagli studi. E’ raccomandata caute<strong>la</strong> <strong>in</strong> casi di grave<strong>in</strong>sufficienza epatica o renale o <strong>in</strong> soggetti con malnutrizione severa (livello <strong>del</strong><strong>la</strong> provaIII; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione C)Raccomandazione 29. Il bamb<strong>in</strong>o febbrile, con età <strong>in</strong>feriore a 28 giorni, deve esseresempre ricoverato <strong>per</strong> l’elevato rischio di patologia grave (livello di prova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong>raccomandazione A).Raccomandazione 30. Il paracetamolo è l’unico antipiretico che può essereeventualmente impiegato f<strong>in</strong> dal<strong>la</strong> nascita. Nel neonato si raccomanda di adeguaredosaggio e frequenza di somm<strong>in</strong>istrazione all’età gestazionale (livello di prova III; forza<strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione A).Raccomandazione 31. L’impiego preventivo di paracetamolo o ibuprofene <strong>in</strong> bamb<strong>in</strong>isottoposti a vacc<strong>in</strong>azione al f<strong>in</strong>e di ridurre l’<strong>in</strong>cidenza di febbre o reazioni locali non èconsigliato (livello di prova II; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione E)Raccomandazione 32. Dal momento che l’impiego preventivo di paracetamolo odibuprofene <strong>in</strong> bamb<strong>in</strong>i febbrili non previene le convulsioni febbrili, essi non devonoessere utilizzati <strong>per</strong> questa f<strong>in</strong>alità (livello di prova I; forza <strong>del</strong><strong>la</strong> raccomandazione E).

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