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Federico Carpi, Danilo De RossiFenomeni BioelettriciPerciò, quando una stimolazione luminosa omogenea è indirizzata sull’intera retina, si formano soltantocorrenti extracellulari radiali. Queste correnti seguono due diverse vie: intraretinica ed extraretinica comemostrato schematicamente in Fig. 20.11. La corrente I i segue un percorso locale che rimane completamenteall’interno della retina, mentre la corrente I e esce dalla retina, attraversa il vitreo, il cristallino, la cornea eritorna alla retina attraverso la sclera, la coroide e l’epitelio pigmentato. La corrente che segue la viaextraretinica può essere registrata in modo non invasivo, con elettrodi extraoculari (Fig. 20.11).Fig. 20.11 Circuito elettrico equivalente dell’oculo: rappresentazione schematica dei percorsi resistivi delle correnti extracellulariindotte da uno stimolo luminoso. I i rappresenta la corrente locale all’interno della retina, mentre I e la corrente che lascia la retinaattraverso il vitreo, il cristallino e la cornea e ritorna alla retina attraverso la sclera, la coroide e l’epitelio pigmentato. L’ERGnell’uomo è registrato nel tratto CD.Dal circuito elettrico equivalente di Fig. 20.11, ogni tessuto (retina, vitreo, cristallino, sclera, coroide,epitelio pigmentato) è rappresentato da una resistenza elettrica. I resistori sono stati rappresentati con unalunghezza proporzionale alla effettiva resistenza. Si osservi che all’epitelio pigmentato compete laresistenza più grande. La differenza di potenziale V A -V B è indipendente dalla via seguita dalla corrente epertanto può essere calcolata sia per via intraretinica che extraretinica.I i R 1 = I e (R 2 + R 3 + R 4 + R 5 + R 6 ) (20.1)Dato che (R 2 + R 3 + R 4 + R 5 + R 6 ) >R 1 , la corrente I A intraretinica deve essere maggiore della extraretinica,ossia I i > I e . Una misura diretta della sorgente dielettrica (equivalente ad un generatore di tensione) acavallo della retina (AB) fornirebbe la massima risposta registrabile. Tuttavia ciò non è evidentementepossibile nel caso di indagini cliniche su esseri umani. Si devono pertanto usare elettrodi attivi e diriferimento posizionati in sede extraoculare. Se tali elettrodi sono disposti come indicato in Fig. 20.11 neipunti C e D, la differenza di potenziale tra di essi è data da :V ERG =V C - V D = I e R 4 = I i R 1 – I e (R 2 + R 3 + R 5 + R 6 ) (20.2)Tale grandezza quantifica l’elettroretinogramma (ERG) come differenza di potenziale relativa all’attivitàelettrica indotta da uno stimolo luminoso. In generale, quando la funzione retinica si deteriora, tale attivitàelettrica si riduce: le correnti I i ed I e risultano inferiori e quindi l’ ERG è ridotto, indicando la presenza diuna patologia retinica.Materiale didattico coperto da copyright © 16

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