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Neurofisiologia delle demenze - Limpe

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<strong>Neurofisiologia</strong> <strong>delle</strong> <strong>demenze</strong>M. OnofrjDepartment of Neurology, Aging Research Center, Ce.S.I., “Gabriele d’Annunzio” UniversityFoundation, University G.D’Annunzio of Chieti-Pescara, Clinica Neurologica , OspedaleClinicizzato ChietiIntroduzioneAnomalie EEG con onde lente o aguzze sono incluse tra i supportive features per ladiagnosi di Demenza a Corpi di Lewy (DCL) 1 .Walker et al 2 hanno suggerito che lavariabilità della frequenza media EEG è significativamente aumentata nei pazienticon DCL. L’aumento della variabilità è correlata al punteggio CAF. In uno studioprospettico recente abbiamo valutato l’incidenza e le caratteristiche <strong>delle</strong> anomalieEEG analizzate con metodiche complesse in pazienti con malattia di Alzheimer(MA), DCL e malattia di Parkinson con Demenza (MPD) alla loro prima visita ambulatoriale,non più tardi di un anno dall’esordio della demenza. I pazienti sonostati seguiti dall’inclusione nello studio per almeno due anni, quando è stata categorizzatala loro iniziale categorizzazione.Metodi: 40 pazienti con MA, 36 con DCL, 35 con MPD con diagnosi confermata dopodue anni di follow up sono stati selezionati con criterio random dall’anno 2001al 2004 tra 1400 pazienti affluenti al nostro Centro UVA, e tra 1016 pazienti affluentipresso il nostro Centro per i Disordini del Movimento, sulla base di punteggi similiall’MMSE, ADAS-cog e DRS-2 e con lo stesso livello di istruzione.La diagnosidi demenza è stata posta seguendo le linee guida dell’ American Psychiatry Association,1994. La diagnosi di MA è stata posta sulla base dei criteri NINCDS-ADR-DA 3 . La diagnosi di DCL è stata posta in accordo alle linee guida del Consensus perla diagnosi clinica della DCL 1,4 . I pazienti con MP sono stati considerati affetti da demenzasulla base dei criteri DSM-IV pre la Demenza 5 : 50 controlli sono stati reclutatidal nostro archivio normativo. Tutti i pazienti sono stati testate con una batterianeuropsicologica e con EEG quantitative ogni 4-8 mesi per due anni.EEG e QEEG:19 elettrodi Ag/AgCl, posti secondo il sistema internazionale 10-20, hanno registratol’EEG da Fp1, Fp2, Fz, F3, F4, F7, F8, Cz, C3, C4, Pz, P3, P4, T3, T 4, T5, T6,O1, e O2. Due elettrodi aggiuntivi sono stati posti su A1 e A2. L’EEG è stato acquisitocome segnale continuo di 30 min e controllato visivamente per l’interpretazioneclinica corrente e per la determinazione di artefatti e conservato. Il computer hacollezionato 10 minuti di EEG registrato ad occhi chiusi, digitalizzato a 1024 Hz conun filtro basso a 0.5 Hz e un filtro alto a 70 Hz (decay constant 12 dB) con un filtronotch a 50 Hz in ogni canale. Blocchi di epoche di 2 secondi libere da artefatti comparenticonsecutivamente per 20-40 sec sono stati selezionati off-line visivamentedopo applicazione di un sistema di eliminazione degli artefatti. Un totale di 90 epocheper paziente è stato processato con un programma di trasformazione automaticapresente nel sistema NEUROSCAN SynAmps che esegue una fast Fourier Transformsu ogni secondo di acquisizione EEG, che permette una sensibilità di fre-208


quenza di 0.05 Hz. I valori di spettro ottenuti sono poi processati per calcolare unospettro di potenza medio (mPS) per ogni epoca e per ogni canale ed espresso inmV 2 . L’ mPS è stato diviso automaticamente in 4 bande di frequenza (1-3.9 Hz [delta],4-5.5 Hz [theta], 5.6-7.9 Hz [fast theta or pre-alpha], 8-12 Hz [alpha]). Questebande sono state definite dopo una analisi post hoc. Il programma QEEG-Fast Fouriertransform hanno espresso automaticamente valori di potenza dopo una logtransform (log[x/(1-x)]) e hanno indicato la Frequenza Dominante (FD) dell’interospettro di potenza di ogni epoca. Spettri di potenza per singolo canale stati rappresentaticome Compressed Spectral Arrays (CSA) che mostrano le sequenze di spettridi potenza assoluti e relativi in ognuna <strong>delle</strong> 90 apoche analizzate.Risultati:La rappresentazione in CSA attraverso le 90 epoche ha mostrato che I picchi di ampiezzapossono essere stabili o cambiare nel corso del tempo. I pattern CSA possonoessere matematicamente descritti secondo le seguenti variabili: DF-dominantfrequency, che esprime la frequenza media in cui è rappresentata la massima potenzanel totale <strong>delle</strong> 90 epoche, DF range, esprimente il range <strong>delle</strong> frequenze dominantinelle 90 epoche, la Frequency Prevalence (FP), cioè la percentuale di epochein cui si osserva la prevalenza di una frequenza dominante (1.11%-100%), laBand inscription, cioè la percentuale <strong>delle</strong> epoche in cui un picco di frequenza èidentificato con un’ampiezza totale oltre l’ampiezza media dei picchi random (rumore).La forza statistica maggiore è stata ottenuta nel confronto di DF, DFV and FPmisurate sulle registrazioni dalle derivazioni posteriori (MA vs DCL p


epoca (2 sec). Questo pattern è stato definito come bassa frequenza instabile, pattern5.Conclusioni: L’EEG analizzato in modalità CSA ha mostrato alcuni pattern distintie specifici nei pazienti con DCL. Il primo importante risultato è stata l’identificazionedi attività lente sulle derivazioni posteriori, con una frequenza di 5.6-7.9 Hz(definito come pre-alfa), presenti in tutti i pazienti DCL e in grado di separare i pazientiDCL dagli MA L’analisi del CSA ha mostrato che le dominant frequencies(DF) nei DCL potevano essere stabili nella banda pre-alfa o variare nel tempo conpattern pseudo-ciclici di delta-teta/pre-alfa o teta-pre-alfa/alfa, differenziando iDCL dagli MA. I CSA hanno mostrato che I cambiamenti dell’attività dominantepossono essere separati in 5 patterns, salienti all’esame visivo <strong>delle</strong> sequenze EEG.In conclusione il nostro studio supporta il suggerimento per cui l’EEG può essereutile nella diagnosi di DCL. 1 .210


Referenze1) MC KEITH IG, DICKSON DW, LOWE J, EMRE M, O’BRIEN JT, FELDMAN H,ET AL. Diagnosis and management of dementia with Lewy bodies: third reportof the DLB Consortium. Neurology, 65,1863-72, 2005. Erratum in: Neurology,65:1992, 2005.2) WALKER MP, AYRE GA, CUMMINGS JL, WESNES K, MCKEITH IG, O’BRIENJT, ET AL. Quantifying fluctuation in dementia with Lewy bodies, Alzheimer’sdisease, and vascular dementia. Neurology, 54:1616-25, 2000.3) MCKHANN G, DRACHMAN D, FOLSTEIN M, KATZMAN R, PRICE D,STADLAN EM. Clinical diagnosis of Alzheimer’s disease: report of theNINCDS-ADRDA Work Group under the auspices of Department of Health andHuman Services Task Force on Alzheimer’s Disease. Neurology, 34, 939-44, 1984.4) MCKEITH IG, GALASKO D, KOSAKA K, PERRY EK, DICKSON DW, HANSENLA. Consensus guidelines for the clinical and pathologic diagnosis of dementiawith Lewy bodies (DLB): report of the consortium on DLB international workshop.Neurology 47, 1113-24, 1996.5) AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION. Diagnostic and Statistical Manualof mental disorders. Forth Edition (DSM IV), Washington DC, American PsychiatricAssociation, 1994.6) DECLARATION OF HELSINKI. Recommendation Guiding Physicians in BiomedicalResearch involving human subjects. JAMA, 277:925-6, 1997.211

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