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localitàCAMPORESOGALBIATE (Lc)Voci e gestidella tradizioneI beni immaterialinel museo etnograficoCon il patrocinio diComune di BrivioGiovedì 9 marzo 2006 ore 19,00Mani sapientiMassimo Pirovano e Aldo Mandelli dialogano suIl racconto del pescatore:ricerche e testimonianze per un museo sulla pescain occasione della proiezione del filmato realizzatoda Giosuè Bolis e Massimo Pirovano sull'ultimopescatore professionista del lago di BrivioSabato 6 maggio 2006 ore 17,00Antenati e maestriSALA CONSILIARE DEL COMUNE DI BRIVIOItalo Sordi e Massimo Pirovano discutono diFrancesco Cherubini dialettologo e folkloristaSabato 27 maggio 2006 ore 17,00Noi e gli altriMassimo Pirovano e Carlo Simonidialogano del libroCose e memorie in scena.Strumenti ed esperienze per i musei della culturamateriale del brescianoin occasione della presentazione agli operatori deimusei lombardi di un volume promosso dalla Provinciadi Brescia e dalla Regione Lombardia, per la valorizzazionedel patrimonio etnograficoDomenica 10 settembre 2006 ore 17,00Voci e suoniOttavio Lurati e Giuseppe Panzeri dialogano suNomi di luoghi e di famiglie in Brianza.Un tesoro poco notoLa partecipazioneè liberaGli incontrisaranno seguitida un buffetSabato 30 settembre 2006 ore 17,00Voci e suoni Pietro Clemente e Rosalba Negri discutono diIl 'secolo lungo': vita quotidiana e grande storianelle scritture popolariin occasione della presentazione dell'autobiografiadi Giovanni Piazza nella collana "Quaderni di Etnografia"del Museo Etnografico dell'Alta Brianza

localitàCAMPORESOGALBIATE (Lc)Voci e gestidel<strong>la</strong> tradizioneI beni immaterial<strong>in</strong>el museo etnograficoCon il patroc<strong>in</strong>io diComune di BrivioGiovedì 9 marzo 2006 ore 19,00Mani sapientiMassimo Pirovano e Aldo Mandelli dialogano suIl racconto del pescatore:ricerche e testimonianze per un museo sul<strong>la</strong> pesca<strong>in</strong> occasione del<strong>la</strong> proiezione del filmato realizzatoda Giosuè Bolis e Massimo Pirovano sull'ultimopescatore professionista del <strong>la</strong>go di BrivioSabato 6 maggio 2006 ore 17,00Antenati e maestriSALA CONSILIARE DEL COMUNE DI BRIVIOItalo Sordi e Massimo Pirovano discutono diFrancesco Cherub<strong>in</strong>i dialettologo e folkloristaSabato 27 maggio 2006 ore 17,00Noi e gli altriMassimo Pirovano e Carlo Simonidialogano del libroCose e memorie <strong>in</strong> scena.Strumenti ed esperienze per i musei del<strong>la</strong> culturamateriale del bresciano<strong>in</strong> occasione del<strong>la</strong> presentazione agli operatori deimusei lombardi di un volume promosso dal<strong>la</strong> Prov<strong>in</strong>ciadi Brescia e dal<strong>la</strong> Regione Lombardia, per <strong>la</strong> valorizzazionedel patrimonio etnograficoDomenica 10 settembre 2006 ore 17,00Voci e suoniOttavio Lurati e Giuseppe Panzeri dialogano suNomi di luoghi e di famiglie <strong>in</strong> Brianza.Un tesoro poco notoLa partecipazioneè liberaGli <strong>in</strong>contrisaranno seguitida un buffetSabato 30 settembre 2006 ore 17,00Voci e suoni Pietro Clemente e Rosalba Negri discutono diIl 'secolo lungo': vita quotidiana e grande storianelle scritture popo<strong>la</strong>ri<strong>in</strong> occasione del<strong>la</strong> presentazione dell'autobiografiadi Giovanni Piazza nel<strong>la</strong> col<strong>la</strong>na "Quaderni di Etnografia"del Museo Etnografico dell'Alta Brianza


Voci e gestidel<strong>la</strong> tradizioneI beni immaterial<strong>in</strong>el museo etnograficoIl museo etnografico è il luogo di conservazionedei beni materiali di una tradizioneculturale: strumenti di <strong>la</strong>voro, oggetti del<strong>la</strong>vita quotidiana, manufatti dell'arte popo<strong>la</strong>re.Ma è anche il luogo dove emerge come categoriaspecifica di documenti del settoredemologico quel<strong>la</strong> dei beni "vo<strong>la</strong>tili" o immateriali,che non sono né mobili né immobili(Cirese). Si tratta dei prodotti dell'oralità edel gesto, come canti, fiabe, feste e spettacoli,cerimonie e riti, ma anche di conoscenze,credenze, pratiche che fanno parte del<strong>la</strong> vitadelle donne e degli uom<strong>in</strong>i, e che <strong>la</strong> rendonopossibile.La presenza di questo patrimonio, che vaperduto per sempre se non viene tramandatoo fissato su memorie durevoli, sollecita ilmuseo a <strong>in</strong>vestire <strong>in</strong> questa direzione, sia sulpiano del<strong>la</strong> raccolta e del<strong>la</strong> ricerca, sia sulpiano dell'archiviazione, sia su quello del<strong>la</strong>divulgazione.Questa serie di <strong>in</strong>contri <strong>in</strong>tende muoversi <strong>in</strong>questa direzione proponendo testimonianzedei portatori del<strong>la</strong> tradizione, ma ancheconferenze a più voci degli studiosi che sene occupano.Pertanto il museo, al di là delle sue esposizionipermanenti e ad <strong>in</strong>tegrazione di queste, offreai visitatori occasioni di conoscenza e diriflessione sui saperi e sulle espressioni delleculture popo<strong>la</strong>ri, oltre che sui modi di documentarle,di studiarle e di esporle.ALDO MANDELLI (Brivio, 1920) è l'ultimo pescatore di mestiere di Brivio (Lc). Nato e cresciuto sulle rivedell'Adda non è mai riuscito a fare un altro <strong>la</strong>voro e a staccarsi dal suo "<strong>la</strong>go". Nel 1974 ha partecipatoattivamente al<strong>la</strong> fondazione del<strong>la</strong> Cooperativa Pescatori Lariani, nel tentativo di organizzare e tute<strong>la</strong>reuna categoria professionale debole e segnata da una forte tendenza all'<strong>in</strong>dividualismo. Ha saputo valorizzareil mestiere del pescatore tracciando una strada strategicamente importante: quel<strong>la</strong> che propone il pescato<strong>in</strong> un esercizio di ristorazione familiare qualificata. Oltre ad essere stato s<strong>in</strong>daco di Brivio, ha col<strong>la</strong>boratocon le amm<strong>in</strong>istrazioni pubbliche e i ricercatori impegnati nello studio e nel<strong>la</strong> tute<strong>la</strong> del patrimonio itticoe del<strong>la</strong> pesca.MASSIMO PIROVANO (Oggiono, 1954) <strong>in</strong>segna Filosofia e Storia presso il liceo scientifico "Grassi" diLecco e si <strong>in</strong>teressa di folklore, pratiche rituali, cultura materiale, museologia, temi a cui ha dedicatosaggi, documentari e cd musicali. Dirige <strong>la</strong> col<strong>la</strong>na Ricerche di etnografia e storia (Cattaneo editore). Trai suoi <strong>la</strong>vori: Fiabe e storie raccolte <strong>in</strong> Brianza (1991); Pescatori di <strong>la</strong>go. Storia, <strong>la</strong>voro, cultura sui <strong>la</strong>ghidel<strong>la</strong> Brianza e sul Lario (1996); Cari signori che state ad ascoltare. Il canto popo<strong>la</strong>re tradizionale nel<strong>la</strong>Brianza lecchese (2002), Vita da pescatori sul<strong>la</strong> costa sud-occidentale del Lario (2003), Sant'Antonio abate.La festa a Brivio e <strong>la</strong> devozione diffusa (2003). Ha fondato e dirige dal 1999 il Museo Etnografico dell'AltaBrianza (Galbiate). Tra i fondatori del<strong>la</strong> Società Italiana per <strong>la</strong> Museografia e i Beni Demoetnoantropologico(SIMBDEA), ha promosso <strong>la</strong> Rete per i Musei e i Beni Etnografici Lombardi (REBEL).ITALO SORDI (Mi<strong>la</strong>no, 1936) si occupa di tradizioni popo<strong>la</strong>ri italiane ed europee, dedicandosi soprattuttoagli aspetti del<strong>la</strong> cultura materiale e delle tecnologie pre<strong>in</strong>dustrali, al<strong>la</strong> ritualità e al<strong>la</strong> drammatica folklorica,<strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re al carnevale. A questi temi ha dedicato alcuni documentari. Tra le sue opere Teatro e rito.Saggi sul<strong>la</strong> drammatica popo<strong>la</strong>re e <strong>la</strong> cura del numero monografico de "La ricerca folklorica" su Interpretazionidel carnevale. Autore di numerose ricerche sul campo per varie istituzioni, è docente di Storia delletradizioni popo<strong>la</strong>ri all'Università di Venezia - Ca' Foscari. Col<strong>la</strong>bora con il Museo Etnografico dell'Alta Brianzadal<strong>la</strong> sua fondazione.CARLO SIMONI (Brescia, 1949) è studioso del<strong>la</strong> vicenda economica e sociale contemporanea del Brescianoe del patrimonio storico-<strong>in</strong>dustriale locale, ha curato il progetto e l'allestimento di musei del <strong>la</strong>voro edel territorio (a Brescia: Museo del ferro; <strong>in</strong> Valtrompia: I Magli di Sarezzo, Il Forno di Tavernole, <strong>la</strong> M<strong>in</strong>ieraMarzoli di Pezzaze; nell'entroterra gardesano: Centro visitatori del <strong>Parco</strong> Alto Garda Bresciano e museodel territorio gardesano a Tignale). E' membro del Comitato scientifico e consulente del Museo dell'Industriae del Lavoro di Brescia. Dirige <strong>la</strong> rivista "AB. At<strong>la</strong>nte bresciano" e <strong>la</strong> casa editrice Grafo.PIETRO CLEMENTE (Nuoro, 1942) è docente di Antropologia Culturale all'Università di Firenze, dopo avere<strong>in</strong>segnato Storia delle Tradizioni popo<strong>la</strong>ri a Siena e Antropologia Culturale all'Università di Roma, dov'erasubentrato ad Alberto M. Cirese. Ha compiuto ricerche soprattutto <strong>in</strong> Sardegna e <strong>in</strong> Toscana, <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>resul<strong>la</strong> società e <strong>la</strong> cultura dei mezzadri e sull'immigrazione, fondando o col<strong>la</strong>borando con numerosi centrilocali di ricerca, archivi sonori e musei, tra cui l'Archivio delle Tradizioni Popo<strong>la</strong>ri del<strong>la</strong> Maremma Grossetana,il Centro Tradizioni Popo<strong>la</strong>ri del<strong>la</strong> Prov<strong>in</strong>cia di Lucca, l'Archivio Diaristico di Pieve Santo Stefano e il MuseoGuatelli. E' <strong>in</strong>oltre membro del Comitato Scientifico al<strong>la</strong>rgato del progetto di costituzione a Marsiglia delMuseo delle Civiltà dell'Europa e del Mediterraneo, e del<strong>la</strong> redazione del<strong>la</strong> rivista Ethnologie française.Dirige <strong>la</strong> rivista "Lares" ed è Presidente del<strong>la</strong> Società Italiana per <strong>la</strong> Museografia e i Beni Demoetnoantropologici(SIMBDEA). Autore di circa 300 saggi di vario rilievo, ha dedicato partico<strong>la</strong>re attenzione agli aspetti teoricie storiografici delle discipl<strong>in</strong>e DEA e del<strong>la</strong> museologia etnografica, ma anche ai musei, alle collezioni,alle mostre e ai temi del territorio toscano. Tra i suoi libri: Graffiti di museografia antropologica italiana(1996) e Il terzo pr<strong>in</strong>cipio del<strong>la</strong> museografia (1999).ROSALBA NEGRI (Sirone, 1951), <strong>la</strong>ureata <strong>in</strong> filosofia, ha <strong>in</strong>segnato nel<strong>la</strong> scuo<strong>la</strong> elementare proponendoai suoi allievi esperienze significative nei settori del<strong>la</strong> storia sociale e dell'etnografia. Si occupa di <strong>la</strong>voroe cultura materiale, di credenze, cerimonie e pratiche rituali, di scrittura popo<strong>la</strong>re, temi cui ha dedicatovari studi. Sta portando a term<strong>in</strong>e una ricerca sul ciclo del<strong>la</strong> vita <strong>in</strong> Brianza, frutto di un'<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e sulcampo; una s<strong>in</strong>tesi di tale studio dal titolo Riti e pratiche del ciclo del<strong>la</strong> vita farà parte di un volumecollettivo nel<strong>la</strong> Storia del<strong>la</strong> Brianza, <strong>in</strong> corso di pubblicazione presso l'editore Cattaneo. Fa parte delConsiglio direttivo dell'Associazione culturale Amici del Museo Etnografico dell'Alta Brianza; col<strong>la</strong>bora conil MEAB <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re negli ambiti del<strong>la</strong> didattica e del<strong>la</strong> ricerca.OTTAVIO LURATI (Chiasso, 1938) ha al suo attivo oltre 10 volumi e 200 articoli scientifici. E'ord<strong>in</strong>arioemerito di L<strong>in</strong>guistica italiana all'Università di Basilea ed è membro di varie associazioni <strong>in</strong>ternazionali,oltre che redattore dei "Quaderni <strong>in</strong>ternazionali di semantica". Tra le sue pubblicazioni: <strong>la</strong> voce Lombardianel volume Dialetti italiani e <strong>la</strong> storia culturale (2002), Perché ci chiamiamo così: cognomi nel<strong>la</strong> Lombardiae nel<strong>la</strong> Svizzera italiana (2000), Dizionario dei modi di dire (2001) - opera che ha sviluppato nuovemetodologie di approccio nello studio delle locuzioni -, Per modo di dire. Storia del<strong>la</strong> l<strong>in</strong>gua e antropologiaculturale nelle locuzioni italiane ed europee (2003), In Lombardia e <strong>in</strong> Tic<strong>in</strong>o. Storia dei nomi di luogo(2004), volume richiestogli dall'Istituto lombardo di scienze e lettere. Nel 2003 gli è stato attribuito,all'Università di Pisa, il premio Galileo Galilei (premio <strong>in</strong>ternazionale al<strong>la</strong> novità scientifica nelle ricerchesul<strong>la</strong> cultura italiana).GIUSEPPE PANZERI (Galbiate, 1938) è <strong>la</strong>ureato <strong>in</strong> lettere (<strong>in</strong>dirizzo c<strong>la</strong>ssico). Ha <strong>in</strong>segnato per untrentennio <strong>in</strong> varie scuole superiori lecchesi (Istituto Magistrale, Liceo Scientifico, Istituto Tecnico perGeometri). Oltre ad aver ricoperto <strong>in</strong>carichi di Assessore, S<strong>in</strong>daco e di Consigliere prov<strong>in</strong>ciale, ha semprecoltivato <strong>in</strong>teressi per <strong>la</strong> cultura popo<strong>la</strong>re e per <strong>la</strong> storia locale sfociati <strong>in</strong> alcune pubblicazioni come SanCarlo a Galbiate (1984), Musica a Galbiate (1990), Camporeso e casc<strong>in</strong>e circostanti (2000), Gente di Bartesatee di Mozzana (2003) e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e Percorsi verdi <strong>in</strong> Vil<strong>la</strong> Bertarelli (2005). E' presidente del Consorzio <strong>Parco</strong><strong>Monte</strong> <strong>Barro</strong> f<strong>in</strong> dal<strong>la</strong> sua istituzione (1974).

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