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V e rso la F o lla d i M a ln a te - Regione Lombardia

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8Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>, il nuovo obiettivoVe<strong>rso</strong> <strong>la</strong> Fol<strong>la</strong> di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>Sono passati cinque anni dall'apertura del<strong>la</strong> cancel<strong>la</strong>ta di SantaMargherita. La ferrovia ha riacquisito carat<strong>te</strong>red'in<strong>te</strong>rnazionalità, ma ai suoi nuovi fautori non basta avercentrato quello che sembrava un obiettivo irraggiungibile.La valle del Lanza, con le sue dolcissime pendenze, invita adaggiungere nuovi chilometri di binario praticabile. Per farlo ènecessario un impegno finanziario no<strong>te</strong>vole, superiore allepossibilità di chi si sta adoperando in prima pe<strong>rso</strong>na nel<strong>la</strong>ricostruzione. Lo possono garantire solo le istituzioni.L'Associazione Ferrovia Valmorea e il Club del San Gottardoiniziano un <strong>la</strong>voro oscuro, fatto di contatti, re<strong>la</strong>zioni, incontriche al<strong>la</strong> fine permet<strong>te</strong>ranno di ot<strong>te</strong>nere le sovvenzioni necessarieper raggiungere <strong>la</strong> piana di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>. Nel frat<strong>te</strong>mpo l'attivitàprosegue e l'in<strong>te</strong>resse per <strong>la</strong> tratta transfrontaliera cresce. Laferrovia è al centro di numerose iniziative e di una consis<strong>te</strong>n<strong>te</strong>attività pubblicistica.Nel 1998 <strong>la</strong> stagione dei treni turistici si apre il 19 d'aprile. Sichiude al<strong>la</strong> fine d'ottobre col bi<strong>la</strong>ncio di oltre diecimi<strong>la</strong>passeggeri. I convogli viaggiano ogni prima e <strong>te</strong>rza domenica delmese. Per chi scende da Mendrisio si ripe<strong>te</strong> l'opportunità divisitare Castiglione Olona salendo sul pullman che at<strong>te</strong>nde ipasseggeri nel<strong>la</strong> piana di Valmorea. Per chi sale dall'Italia c'è <strong>la</strong>possibilità di raggiungere il Mon<strong>te</strong> Generoso col trenino acremagliera.Dal<strong>la</strong> stazione di Capo<strong>la</strong>go si arriva al<strong>la</strong> vetta in 40 minuti.Una novità assoluta è rappresentata dai biglietti, in perfetto stiled'epoca. Sono in cartoncino, come quelli di una volta. Sichiamano Edmonson (dal cognome del loro inventore). Il lorosuccesso è enorme.È molto apprezzata <strong>la</strong> nuova stazione di Rodero-Valmorea, che ivolontari italiani hanno reso molto accoglien<strong>te</strong>.La <strong>te</strong>stimonianza proviene da Antonio Soldini: “Il piccolo bardel<strong>la</strong> stazione di Rodero - Valmorea, grazie a Pasquale Bonfantied ai suoi col<strong>la</strong>boratori dell'Associazione Ferrovia Valmorea, èsempre aperto quando arriva e par<strong>te</strong> il treno e un profumo dibuon caffè accoglie gli ospiti dell'unica ferrovia turisticain<strong>te</strong>rnazionale d'Europa. L'impianto di stazione è invececustodito e curato da Ezio Bernasconi che all'arrivo del treno èsempre pronto, chiavi degli scambi in mano, ad aiutare per <strong>la</strong>86manovra ed il rifornimento d'acqua al<strong>la</strong> vaporiera” .145


Francesco Ogliari. Il grande storico dei trasporti, originario di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>è uno dei principali sos<strong>te</strong>nitori del recupero del<strong>la</strong> Valmorea.Nel 1999 il Museo dei Trasporti di Ranco, creato da Francesco Ogliari,è meta degli itinerari turistici programmati dal Club del San Gottardo.Foto Marco Baroni


8Maturano i primi risultatiAl<strong>la</strong> fine dell'anno inizia a dar frutti il <strong>la</strong>vorio diplomatico svoltoper coinvolgere le istituzioni nel<strong>la</strong> nuova fase del<strong>la</strong> ricostruzione.La <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> si mostra in<strong>te</strong>ressata al<strong>la</strong> riqualificazionedell'infrastruttura sino a Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>, a patto che il recupero siafinalizzato allo sfruttamento del<strong>la</strong> linea a fini turistici.Nel<strong>la</strong> primavera del 1999 s'istituisce il tavolo di <strong>la</strong>voro che dovràdefinire il protocollo d'in<strong>te</strong>sa per il ripristino del tracciato traRodero-Valmorea e Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>.Lo coordina l'Assessorato Regionale ai Trasporti e Mobilità.Ne fanno par<strong>te</strong> le Ferrovie Nord, le Province di Como e di Varese, iComuni del<strong>la</strong> valle del Lanza, l'Associazione Ferrovia Valmoreaed il Club del San Gottardo.La cer<strong>te</strong>zza del prolungamento, e quindi dell'arrivo dellesovvenzioni per rimet<strong>te</strong>re in sesto diversi chilometri di tracciato,spinge i responsabili del Club ad iniziare le trattative perl'acquisto di nuove campa<strong>te</strong> di binari. I referenti sono sempre leFerrovie Federali Svizzere, che hanno una consis<strong>te</strong>n<strong>te</strong> riserva dirotaie dimesse.Ve<strong>rso</strong> <strong>la</strong> Fol<strong>la</strong> di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>Il 9 maggio 1999 inizia l'ultima stagione turistica del Ven<strong>te</strong>simoSecolo. Terminerà a metà autunno con un bi<strong>la</strong>ncio di 8.600viaggiatori. La media di quasi 900 pe<strong>rso</strong>ne per giornata.Gli itinerari dall'Italia al Canton Ticino sono diretti a Mendrisio eal Mon<strong>te</strong> Generoso, mentre per chi viaggia in senso inve<strong>rso</strong> <strong>la</strong>meta delle escursioni complementari si sposta più a sud e sisdoppia. Si passa da Castiglione Olona ad Angera e Ranco, sul<strong>la</strong>sponda lombarda del <strong>la</strong>go Maggiore. Il supplemento di viaggiovale dal punto di vista culturale e da quello del<strong>la</strong> storia deitrasporti. Angera è rinomata per bellissima Rocca, Ranco lo èaltrettanto (tra gli appassionati del<strong>la</strong> ma<strong>te</strong>ria) per il Museo deiTrasporti creato da Francesco Ogliari, dove sono raccolti cimeli ereperti d'ogni epoca.Il viaggio più importan<strong>te</strong> è quello dell'undici luglio. Il treno par<strong>te</strong>da Valmorea e scavalca il Gottardo. Punta ve<strong>rso</strong> il nord del<strong>la</strong>Svizzera, arriva a Sciaffusa e da qui le casca<strong>te</strong> del Reno. Nelritorno c'è addirittura uno sconfinamento in Germania.Il Club del San Gottardo chiude a fine esta<strong>te</strong> <strong>la</strong> trattativa con leFerrovie Federali Svizzere per l'acquisto dei binari da posare perraggiungere <strong>la</strong> stazione di Can<strong>te</strong>llo.Il 4 ottobre le prime rotaie (e le traversine) sono consegna<strong>te</strong> e147


26 febbraio 2000.La firma del Protocollo d’In<strong>te</strong>sa per <strong>la</strong> realizzazionedel<strong>la</strong> tratta Rodero Valmorea-Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>.Il documento è sottoscritto in unacarrozza storica del<strong>la</strong> Gottardbahn.Foto Marco Baroni


Le copertine di tre pubblicazioni che si sono occupa<strong>te</strong> di Ferrovia del<strong>la</strong> Valmorea“Quando una gita costava due soldi - Storia dei Trasporti Italiani”di Francesco Ogliari.“Le ferrovie Nord Mi<strong>la</strong>no”di Giovanni Cornolò.“Valle Olona Valmorea. Due Nomi, una storia”.La ferrovia Cas<strong>te</strong>l<strong>la</strong>nza-Mendrisiodi Paolo Ladavas e Fabio Man<strong>te</strong>sana.Collezione Marco Baroni - E<strong>la</strong>borazione grafica Paolo Bellorio


8d'in<strong>te</strong>rventi, tra cui quelli sul<strong>la</strong> Valmorea-Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>.La convenzione suddivide gli in<strong>te</strong>rventi in tre lotti: Valmorea-Can<strong>te</strong>llo, Can<strong>te</strong>llo-Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong> Olona e stazione di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong> Olona.I primi due riguardano il rifacimento del<strong>la</strong> linea. Il <strong>te</strong>rzo riguardail recupero dell'edificio passeggeri, che giace da anni in stato diabbandono.Il 3 gennaio del 2001 inizia il disboscamento dei due chilometri emezzo di sedime ve<strong>rso</strong> Can<strong>te</strong>llo. In seguito si asportano i vecchibinari, datati 1914.La stagione turistica inizia ad aprile e <strong>te</strong>rmina in ottobre.Sono riproposti, ogni due domeniche, gli itinerari dell'annopreceden<strong>te</strong>.Le pubblicazioni sul<strong>la</strong> ValmoreaVe<strong>rso</strong> <strong>la</strong> Fol<strong>la</strong> di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno generato un grandein<strong>te</strong>resse nei confronti del<strong>la</strong> Valmorea. Non po<strong>te</strong>va mancareun'accelerazione anche nel<strong>la</strong> pubblicistica.Del<strong>la</strong> Cas<strong>te</strong>l<strong>la</strong>nza-Mendrisio ha iniziato a scrivere GiovanniCornolò, nel libro “Le ferrovie Nord Mi<strong>la</strong>no”, pubblicato nel881970 .È stata poi <strong>la</strong> volta di Francesco Ogliari, il grande storico deitrasporti originario di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>. Ogliari è stato per annipresiden<strong>te</strong> del Museo del<strong>la</strong> Scienza e del<strong>la</strong> Tecnologia “LeonardoDa Vinci” di Mi<strong>la</strong>no e gestisce il Museo dei Trasporti che luis<strong>te</strong>sso ha ideato e realizzato a Ranco, sul Lago Maggiore.Francesco Ogliari ha raccontato le vicende del<strong>la</strong> ferrovia nei tomidue, tre e quattro del secondo volume del<strong>la</strong> sua Storia deitrasporti italiani, intito<strong>la</strong>ta “Quando una gita costava due89soldi” . Il <strong>la</strong>voro è stato edito nel 1986.Nel 2001 si realizzano due nuovi libri. Il primo s'intito<strong>la</strong> “ValleOlona, Valmorea. Due nomi, una storia. La ferrovia Cas<strong>te</strong>l<strong>la</strong>nza-90Mendrisio” . Lo scrivono Paolo Ladavas e Fabio Men<strong>te</strong>sana.L'impronta è soprattutto <strong>te</strong>cnico-ferroviaria. Abbondano i dati;dalle carat<strong>te</strong>ristiche del<strong>la</strong> linea, al numero delle corse, allequantità di merci trasporta<strong>te</strong>. Sono riporta<strong>te</strong>, approfondi<strong>te</strong> escandaglia<strong>te</strong> le cifre di una storia lunga quasi un secolo. Nonmancano le fotografie d'epoca, elementi fondamentali di questogenere <strong>te</strong>cnico-let<strong>te</strong>rario.Le immagini sono presenti anche nell'elegan<strong>te</strong> “Storia del<strong>la</strong>91Valmorea” firmata dall'archi<strong>te</strong>tto varesino Cinzia Robbiati.È un <strong>la</strong>voro artico<strong>la</strong>to: al <strong>te</strong>sto cartaceo si affiancano un DVD ed151


Il prodotto multimediale “La ferrovia del<strong>la</strong> Valmorea”di Cinzia Robbiatisotto forma di volume, video e CD-rom.Collezione Marco Baroni - Studio fotografico AeG FotografiE-Legnano Paolo Tripodi


8Ve<strong>rso</strong> <strong>la</strong> Fol<strong>la</strong> di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>un CD - ROM, che contiene oltre trecento immagini.Il filmato riproduce un'escursione lungo il tracciato del<strong>la</strong>Cas<strong>te</strong>l<strong>la</strong>nza-Mendrisio. Il viaggio nel<strong>la</strong> par<strong>te</strong> recuperata altraffico ferroviario è compiuto su un treno d'epoca.“La ferrovia del<strong>la</strong> Valmorea” ha una tiratura di 2.500 copie.La pubblicazione sarà distribuita nelle scuole e nelle biblio<strong>te</strong>chedel<strong>la</strong> provincia di Varese. Sono presenti riferimenti storici e<strong>te</strong>cnici (affidati agli in<strong>te</strong>rventi di Ladavas e Man<strong>te</strong>sana), mal'occhio si fissa maggiormen<strong>te</strong> sul<strong>la</strong> situazione geografica edambientale.La prospettiva che <strong>la</strong> Robbiati individua è quel<strong>la</strong> di legare ilfuturo del<strong>la</strong> linea al turismo sos<strong>te</strong>nibile, rispettando evalorizzando <strong>la</strong> cultura e le tradizioni locali. Rileva Luigi Staderanel<strong>la</strong> recensione sul numero del 7 luglio 2002 del<strong>la</strong> rivista“<strong>Lombardia</strong> oggi”: “Ne sapevo quel poco che avevo intravistoleggendo al<strong>la</strong> svelta i giornali, finché mi sono imbattuto nelvolume “ La Ferrovia del<strong>la</strong> Valmorea”…È stata una sorpresa per <strong>la</strong> vicenda in sé e per <strong>la</strong> sua esemp<strong>la</strong>ritàin una ma<strong>te</strong>ria ingarbugliata (e a vol<strong>te</strong> enfatizzata) come il“recupero” delle tradizioni…. Le riflessioni e le indicazioni del<strong>la</strong>Robbiati sono stimo<strong>la</strong>nti. Se <strong>la</strong> ferrovia non può più adempierealle funzioni per le quali era nata, lo “sbuffan<strong>te</strong> trenino a vapore”è sempre il medesimo e può ancora immergere i viaggiatori nelverde del<strong>la</strong> Valmorea e nel con<strong>te</strong>sto degli opifici e dei monumentidell'alta valle (Castiglione Olona, Cas<strong>te</strong>lseprio, Torba, Caira<strong>te</strong>,Fagnano).Dunque un turismo che non è solo re<strong>la</strong>x, ma via al<strong>la</strong> conoscenza;che vede nel riuso un'opportunità culturale e nel<strong>la</strong> fabbricadismessa una esperienza storicizzata (il mulino museo di ses<strong>te</strong>sso); che fa delle costruzioni punti fermi al<strong>te</strong>rnativi, nel<strong>la</strong> loro92“ma<strong>te</strong>rialità” al<strong>la</strong> “frenesia mediatica con<strong>te</strong>mporanea” .L'opera del<strong>la</strong> Robbiati è presentata il 7 set<strong>te</strong>mbre nel<strong>la</strong> Sa<strong>la</strong>Convegni del<strong>la</strong> Provincia di Varese, che ne ha curato <strong>la</strong>pubblicazione. Francesco Ogliari pronuncia una frase moltotoccan<strong>te</strong>: “È un <strong>la</strong>voro pieno di sentimento e di serenità morale,93una serenità piena di cose belle” .La pubblicistica sul<strong>la</strong> Valmorea si arricchirà qualche anno dopodi un nuovo capitolo. Lo scriverà Valentina Brambil<strong>la</strong>, unagiovane free<strong>la</strong>nce mi<strong>la</strong>nese specializzata nel giornalismoturistico. La Brambil<strong>la</strong> darà alle stampe un'agile ed incisiva94guida: “L'Italia a vapore. Itinerari turistici lungo <strong>la</strong> Peniso<strong>la</strong>” .Al<strong>la</strong> Ferrovia del<strong>la</strong> Valle Olona sono dedica<strong>te</strong> alcune pagine, incui l'at<strong>te</strong>nzione dell'autrice si concentra sull'impatto rievocativo153


La copertina de“L’Italia a vapore - Itinerari turistici in treno lungo <strong>la</strong> Peniso<strong>la</strong>”di Valentina Brambil<strong>la</strong>


8del viaggio dall'alto varesotto al Canton Ticino.“È quindi possibile raggiungere <strong>la</strong> Svizzera su carrozze originalitraina<strong>te</strong> da un'au<strong>te</strong>ntica locomotiva a vapore in stile liberty,rimessa perfettamen<strong>te</strong> a nuovo, che al primo sguardo apparemaestosa e po<strong>te</strong>n<strong>te</strong>, quasi da togliere il fiato per <strong>la</strong> sua95bellezza.”La descrizione si fa sempre più puntuale: “(<strong>la</strong> locomotiva, n.d.r.)...traina un vagone passeggeri, un vagone ristoran<strong>te</strong> e un cargomerci adibito a birreria, arredato con ampi tavoli di legno e96comode poltrone” . I soci del Club del San Gottardo, quandohanno deciso di superare col treno a vapore <strong>la</strong> Cancel<strong>la</strong>ta diSanta Margherita, sicuramen<strong>te</strong> non pensavano che quel gestoavrebbe generato un simile risveglio culturale.Si definiscono gli in<strong>te</strong>rventiVe<strong>rso</strong> <strong>la</strong> Fol<strong>la</strong> di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>Il 16 novembre 2001, <strong>Regione</strong> <strong>Lombardia</strong> e Ferrovie Norddefiniscono finalmen<strong>te</strong> gli in<strong>te</strong>rventi sul<strong>la</strong> linea. La Convenzionesottoscritta l'anno preceden<strong>te</strong> aveva individuato i tre lotti in cuisarebbe stata suddivisa <strong>la</strong> ricostruzione sino a Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>(Valmorea-Can<strong>te</strong>llo, Can<strong>te</strong>llo-Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong> Olona e stazione diMa<strong>ln</strong>a<strong>te</strong> Olona). L'atto amministrativo specifica che i <strong>la</strong>voriin<strong>te</strong>resseranno <strong>la</strong> tratta tra <strong>la</strong> stazione di Valmorea e Can<strong>te</strong>llo. Ilcosto è di 1.300.000 euro. La Ferrovie Nord Mi<strong>la</strong>no s.p.a.s'impegna a <strong>te</strong>rminarli nel luglio del 2002.Vengono anche definiti gli importi delle altre due opere: ilprolungamento tra Can<strong>te</strong>llo e Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong> Olona cos<strong>te</strong>rà un milionee duecentoventimi<strong>la</strong> euro. Per ricostruire l'edificio del<strong>la</strong> stazionedi Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong> occorreranno 164.000 euro.155


Le quattro fasi del<strong>la</strong> ricostruzione1993-941994-952002-03Santa Margherita Stabio2005-07Stazione ValmoreaCasello 14Stazione Can<strong>te</strong>lloStazione Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong> OlonaE<strong>la</strong>borazione grafica Paolo Bellorio


886.Antonio Soldini.“I Club del San Gottardo - Il recupero attrave<strong>rso</strong> gli occhi dei protagonisti”.All'in<strong>te</strong>rno del volume: ”La Ferrovia del<strong>la</strong> Valmorea”, di Cinzia Robbiati.Provincia di Varese. Varese. 200187.Antonio Soldini.“Il recupero attrave<strong>rso</strong> gli occhi dei protagonisti: il Club del San Gottardo”.All'in<strong>te</strong>rno del volume ”La Ferrovia del<strong>la</strong> Valmorea” di Cinzia Robbiati.Provincia di Varese. Varese. 200188. Giovanni Cornolò.“Le Ferrovie Nord Mi<strong>la</strong>no”.Casa editrice Briano. Genova. 197089. Francesco Ogliari.“Quando una gita costava due soldi. Storia dei Trasporti italiani”.Volume II. Tomi secondo, <strong>te</strong>rzo e quarto.Cavallotti Editori. Mi<strong>la</strong>no. 199690. Paolo Ladavas, Fabio Men<strong>te</strong>sana.“Valle Olona Valmorea. Due nomi, una storia. La ferrovia Cas<strong>te</strong>l<strong>la</strong>nza-Mendrisio”.Editoriale del Garda. Desenzano del Garda (Bs). 200191. Cinzia Robbiati.“La ferrovia del<strong>la</strong> Valmorea”.Provincia di Varese. Varese. 200192. Luigi Stadera.“La ferrovia del<strong>la</strong> Valmorea”.<strong>Lombardia</strong> oggi. Luglio 200293. Tiziana Gandini.“Il trenino a vapore del<strong>la</strong> Valmorea rivive in un libro”.Varese news. Venerdì 7 set<strong>te</strong>mbre 2001Ve<strong>rso</strong> <strong>la</strong> Fol<strong>la</strong> di Ma<strong>ln</strong>a<strong>te</strong>94. Valentina Brambil<strong>la</strong>.“L'Italia a vapore Itinerari turistici in treno lungo <strong>la</strong> Peniso<strong>la</strong>”.FBE Edizioni. Trezzano sul Naviglio (MI). Giugno 200695. Valentina Brambil<strong>la</strong>.“L'Italia a vapore Itinerari turistici in treno lungo <strong>la</strong> Peniso<strong>la</strong>”.FBE Edizioni. Prezzano sul Naviglio (MI). Giugno 200696. Valentina Brambil<strong>la</strong>.“L'Italia a vapore Itinerari turistici in treno lungo <strong>la</strong> Peniso<strong>la</strong>”.FBE Edizioni. Prezzano sul Naviglio (MI). Giugno 2006157


Luglio 2002. Posa dei binari nell’area del<strong>la</strong> stazione di Can<strong>te</strong>lloFoto Marco Baroni

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