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PERLASTORIA - PBM Storia

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Dossier didattici3 tracciatematicaDarwin non era un filosofo, ma intuì che lesue affermazioni, se applicate alla questionedell’origine dell’uomo e dei suoi comportamenti,avrebbero potuto modificare molte ideesul significato della vita e sulla morale. Perquesto motivo, l’etica divenne ben presto unargomento dibattuto da Darwin, il quale cercòdi capire da dove sorgessero i sentimenti disimpatia, i sentimenti altruistici e quelli che ciinducono a non fare del male agli altri.La traccia propone in primis un’analisi delleaffermazioni di Darwin, le quali sembranotrasmettere l’idea che anche a livello di statodi natura l’uomo possieda quantomeno unbarlume di senso morale; questa convinzione,coerente con una parte della riflessione eticaanglosassone che Darwin conosceva, nonaccenderà però l’entusiasmo del suo amico ecollega Huxley.Darwin non esclude che anche alcunianimali, come i mammiferi più affini a noi,possano avere un barlume di senso morale. Inloro questo senso morale non si è sviluppato,ma nulla dovrebbe consentire di tracciare,per questo, un solco tra uomo e animalinon umani. E poi se gli animali soffrono,esprimono i loro stati d’animo, perché nonrispettarli? Le differenze tra uomo e animalisono imputabili al diverso grado di sviluppodelle facoltà intellettuali, e ciò è accadutoperché l’uomo, per sopravvivere, ha sviluppatoqueste facoltà, non possedendo capacità fisicheparticolarmente utili: «È assurdo affermare cheun animale sia superiore rispetto a un altro. –Noi consideriamo come superiori quelli in cuila struttura cerebrale, le facoltà intellettualisono più sviluppate. – Senza dubbio un’ape losarebbe qualora si considerassero gli istinti»(Taccuino B, nota 74).Il problema dunque è capire se il sensomorale si sia effettivamente evoluto oppurese l’uomo, in quanto egoista di natura (comesostiene oggi Dawkins), abbia poi “costruito”la società e i valori etico-politici proprio persopravvivere al clima feroce dello stato dinatura.All’idea darwiniana sembrano richiamarsiSinger e Rachels, i quali propongonoun’estensione dell’ambito della considerazionemorale anche agli animali; Dawkins, invece,afferma di non poter seguire Darwin nellaricostruzione biologica dell’origine dell’etica.È dunque possibile, in chiave di ricerca,Il dilemma di Darwin: il senso morale si è evoluto?operare altresì un confronto tra questi duemodelli contrapposti dell’origine della società:quello che vede l’uomo come dotato di unsenso morale e quello che lo definisce egoistaper natura.Che cosa ha detto Darwinn C. Darwin, Le facoltà morali e intellettualidell’uomo, in L’origine dell’uomo e laselezione sessuale, Newton Compton, Roma1983, pp. 154-159, Capitolo V.Documenti1. R. Dawkins, Esiste l’altruismo in biologia?,in Il gene egoista. La parte immorale di ogniessere vivente, Mondadori, Milano 2007 (1 a ed.1976), pp. 11-14.2. P. Singer, Espandere il cerchio dell’etica, inThe Expanding Circle, Clarendon Press, Oxford1981, pp. 25-30.3. J. Rachels, Darwinismo ed etica, in Creatidagli animali. Implicazioni morali deldarwinismo, Edizioni di Comunità, Milano1996, pp. 187-194.4. P. Tort, L’antirazzismo di Darwin, in Darwine il darwinismo, Editori Riuniti, Roma 1998, pp.82-84.5. P. Tort, L’effetto reversivo, in Darwin el’evoluzione. Religione, morale e materialismo,Meltemi, Roma 2006, pp. 77-81.6. R. Keynes, Il ruolo del sentimento disimpatia, in Casa Darwin: il male, il bene el’evoluzione dell’uomo, Einaudi, Torino 2007,pp. 295-301.7. O. Franceschelli, L’uomo è per naturaegoista o altruista? La risposta di Darwin, inDarwin e l’anima. L’evoluzione dell’uomo e isuoi nemici, Donzelli, Roma 2009, pp. 63-68.19 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

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