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PERLASTORIA - PBM Storia

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Percorsi didattici fra storia e attualitàPercorsi didattici con articoli tratti da quotidiani e documenti da proporre in classe per farestoria tra passato e presente. Con tracce per il lavoro in classe A cura di Vittorio CaporrellaDarwin sui giornali.Critica e celebrazioniNel corso dell’anno numerosisono stati gli interventi sullastampa italiana ed esteraper ricordare l’opera delloscienziato inglese che hacambiato radicalmenteil modo di vedere noistessi e il mondo che cicirconda. Ne abbiamoselezionati alcunifocalizzando quattro temispecifici: la ricezione dellateoria al momento in cuifu pubblicata, il rapportocon l’evoluzionismosociale di Herbert Spencer,la relazione fra la teoriadell’evoluzione e la religione,infine come i princìpi di Darwininfluiscano ancora oggi sullavoro dei ricercatori.Il viaggio che cambiò la scienzaSembra che Charles Darwin non fosse esattamentequello che viene definito uno “studente modello”: le suepassioni erano cacciare e giocare a carte. Un viaggio nefece uno dei più grandi scienziati della storia.Il padre dovette rinunciare presto all’idea di avere unfiglio medico e tentò di farne almeno un pastore protestanteiscrivendolo all’università di Cambridge. Qui,però, il giovane Darwin sembrava interessarsi più agliinsetti che ai sistemi filosofici... Alla fine si laureò in geologiae dopo un breve apprendistato partì a ventidueanni per il viaggio che avrebbe segnato per sempre lasua vita: cinque anni di mare, tre oceani e cinque continenti.The Beagle, come il famoso cane da caccia, erail nome del vascello da cui Darwin scoprì l’incredibilevarietà del mondo animale e vegetale oltre che la suacuriosità di comprendere come e perché mutano gli esseriviventi nel tempo e nello spazio (Roger-Pol Droit,Darwin en pleine évolution; il testo originale del diarioUna caricatura diCharles Darwin.RASSEGNA STAMPAn Francisco José Ayala, Meno male che c’èDarwin, Avvenire, 11 luglio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9442n Marco Politi, Ora anche la Chiesaaccoglie Darwin,la Repubblica, 4 marzo 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9441n Piergiorgio Odifreddi, Darwin: il disegnodivino che mise in discussione,la Repubblica, 11 febbraio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9443n Nicholas Wade, Darwin, Ahead of HisTime, Is Still Influential,The New York Times, 9 febbraio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9449n Lucio Luzzatto, L’Origine di tuttii best-seller scientifici,Il Sole 24 ORE, 8 febbraio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9446n Darwin, l’héritage,Le Monde, 7 febbraio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9447n Roger-Pol Droit, Darwin en pleinévolution, Le Monde, 6 febbraio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali5265n Elena Dusi, Tutte le risposte che Darwinnon ha trovato,la Repubblica, 30 gennaio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9444n Debby Applegate, Intellectual Selection,The New York Times, 29 gennaio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9440n Christopher Benfey, Charles Darwin,Abolitionist,The New York Times, 29 gennaio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9448n Giuseppe Remuzzi, E anche l’artesi accorse di Darwin,Corriere della Sera, 20 gennaio 2009http://www.pbmstoria.it/giornali9445 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Percorsi didattici fra storia e attualità di viaggio di Darwin si può leggere sul sito http://www.gutenberg.org/etext/3704). Probabilmente questo viaggiosuscitò nel giovane Darwin le domande a cui avrebbecercato di rispondere durante il resto della sua vita.Come fu accolta la teoria di Darwin?Quando venticinque anni dopo il suo ritorno in InghilterraDarwin pubblicò On the Origin of Species byMeans of Natural Selection, or the Preservation of FavouredRaces in the Struggle for Life, la prima edizionefu esaurita in un solo giorno.Che cosa determinò il successo di quello che divenne ilpiù famoso libro scientifico? In L’Origine di tutti i bestsellerscientifici, Lucio Luzzatto, oltre alla grande capacitàletteraria dello scienziato inglese, individua tre fattori:n la portata rivoluzionaria di una visione del mondo chemodificava radicalmente tutti i sistemi scientifici e filosoficiprecedenti;n la formulazione di una teoria rigorosamente basata suun metodo induttivo;n infine l’oggetto della teoria, che chiamava in causanon più l’universo o la natura, ma l’uomo stesso.Malgrado il successo e il clamore suscitato, il mondo scientifico,pur accettando generalmente l’idea dell’evoluzionedelle specie, rigettò a lungo la teoria della selezionenaturale. In Darwin, Ahead of His Time, Is Still Influential,Nicholas Wade analizza i motivi per cui la comunitàscientifica sviluppò nei confronti della teoria darwinianaun diffuso scetticismo che durò fino agli anni trenta delNovecento. Per Wade i fattori di resistenza furono tre:1) la difficoltà ad accettare la teoria della selezione sessuale;2) l’opposizione al principio di continuità fra l’uomo ealtre specie animali quali le scimmie;3) il fatto che la selezione naturale si fondasse sulla casualitàdelle trasformazioni genetiche, senza che vi fosseun disegno – divino o no – alla base di quella mirabilecostruzione costituita dalla natura.Anche l’arte cominciò ad accorgersi piuttosto tardi delcarattere rivoluzionario della teoria darwiniana. Fu solonel Novecento che gli artisti iniziarono a captarne la portatainnovativa e ad interpretarla nelle proprie opere. InE anche l’arte si accorse di Darwin, Giuseppe Remuzziriflette su come il pensiero di Darwin non solo abbiainfluenzato il mondo della cultura, ma possa indirizzarepositivamente anche le decisioni della politica.Il darwinismo sociale: Darwin e SpencerUn campo dove la teoria di Darwin ebbe invece immediatosuccesso fu l’estensione del principio di selezionenaturale ai rapporti fra gli uomini, dando origine al cosiddettodarwinismo sociale. Il filosofo Herbert Spencer(1820-1903) ne fu il massimo esponente. Egli tentò ditrasformare l’evoluzionismo darwiniano in una legge generaleche potesse essere applicata anche alle organizzazionisociali, sia animali che umane. I Principi di sociologia(1876-96) furono uno dei testi cardine e in cuil’evoluzionismo darwiniano venne esteso all’organizzazioneumana e trasformato in evoluzionismo sociale.Darwin sui giornaliGià Auguste Comte (1798-1857) e i positivisti avevanopostulato la connessione fra scienze naturali e scienzeumane, applicando la metodologia delle prime allo studiodell’uomo e al governo della società. Herbert Spencerestese questa connessione all’evoluzionismo: alla teoriadi Darwin, che si occupava delle peculiari evoluzioniorganiche delle specie animali, fu affiancata un’analogaevoluzione “superorganica” delle relazioni sociali fra glianimali stessi e dunque anche fra gli uomini.Secondo il sistema filosofico di Spencer, il principio disopravvivenza dei migliori valeva anche fra le persone equindi la società umana rispondeva alle medesime leggievoluzioniste delle altre società animali. Lo sviluppo sociale,dunque, avrebbe dovuto seguire la propria forzaspontanea, al contrario di quanto sostenevano i riformistiche lottavano contro le ingiustizie sociali e la povertàdei ceti popolari. Per questo motivo le fortunate operedi Spencer diverranno il fondamento di teorie tese a giustificarele differenze di classe e di razza all’interno dellesocietà umane.Le teorie di Spencer ebbero vasta eco fra i suoi contemporanei,soprattutto in quella particolare atmosferadegli Stati Uniti dopo la guerra civile (1861-65) cheDebby Applegate rievoca in Intellectual selection. L’articoloevidenzia comunanze e differenze fra la teoria diDarwin e quella di Spencer. Entrambe si basano su dueprincìpi, quali il conflitto − tutti gli esseri sono tra loroin competizione per le risorse necessarie a sopravvivere− e l’adattamento − otterranno quelle risorse e si riprodurrannoquegli esseri che meglio sapranno adattarsi all’ambientein cui vivono.Vi sono però anche due differenze basilari che oppongonoi due intellettuali. Darwin formulò la sua teoria attraversoil metodo induttivo basato su osservazioni scientifichedurate più di venticinque anni, mentre Spencer usòun metodo esclusivamente deduttivo, fondato sul postulatoche tutto il cosmo fosse governato da una “leggeuniversale dell’evoluzione” che presiede ogni campo,anche quello della psicologia e della morale.link di approfondimenton Darwin correspondenceproject L’archivio elettronicodove si possono consultarele oltre cinquemila lettere scritteda Darwin durante tutto l’arcodella sua vitahttp://www.darwinproject.ac.uk/n Darwin’s LandscapeLaboratory Il sito sulla casadove visse e lavorò Darwinhttp://www.darwinatdowne.co.uk/n The Complete Work ofCharles Darwin OnlineLe opere complete di Darwin informato elettronicohttp://darwin-online.org.uk/n AboutDarwin.com Un sitocompleto, con una cronologiadettagliata della vita di Darwin,l’intero percorso del viaggio sulBeagle, numerose foto e tantialtri materialihttp://www.aboutdarwin.comn Charles Darwin FoundationIl sito della Fondazione Darwincon sede nelle Galapagoswww.darwinfoundation.orgn Evolution MegaLabUn laboratorio sull’evoluzionedella chiocciola Cepaea nemoralisa cui tutti possono contribuirewww.evolutionmegalab.org Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Percorsi didattici fra storia e attualità La mentalità antischiavista di DarwinInoltre, per Darwin l’evoluzione era basata sulla casualitàdelle modificazioni genetiche degli animali, mentre perSpencer la sopravvivenza era riservata ai “migliori” sullabase di un sistema di valori che era sconosciuto a Darwin.Le differenze fra le due teorie furono cruciali in molti dibattitipolitici, che negli Usa opposero imperialisti e pacifisti,liberisti e sostenitori dell’intervento statale, mentreil sistema filosofico di Spencer fu usato per giustificare losterminio e l’assimilazione degli indiani d’America.Anche una nuova biografia di Darwin sottolinea la nettaopposizione fra la sua teoria e le successive costruzionifilosofiche del darwinismo sociale: Adrian Desmonde James Moore (Christopher Benfey, Charles Darwin,Abolitionist), nel loro nuovo saggio Darwin’s SacredCause, sostengono che fu proprio l’odio verso la schiavitùa spingere Darwin a studiare l’evoluzione delle specieper giungere alla dimostrazione che tutte le “razze”umane discendono da un comune progenitore. Egli ereditòuna mentalità antischiavista dai propri nonni, maturandolaulteriormente durante il suo viaggio “iniziatico”con il Beagle.Se i sostenitori del darwinismo sociale utilizzarono il principiodella sopravvivenza dei migliori per giustificare ledifferenze sociali e poi l’eugenetica, Darwin intendeva invecesuperare la nozione secondo la quale neri e bianchierano due specie separate, mosso da uno spirito profondamenteumanitario verso le sofferenze inflitte agli schiavi.Darwin sui giornaliDarwin e la religioneAll’epoca della pubblicazione dell’Origine delle specie, laprincipale prova dell’esistenza di Dio si basava sulla Teologianaturale (1802) di William Paley, secondo il qualeproprio l’osservazione del creato costituiva la testimonianzapiù incontrovertibile dell’esistenza del Creatore,l’unico capace di concepire un tale disegno della natura.La scoperta dei meccanismi dell’evoluzione animale misedefinitivamente in crisi la classica argomentazione di Paley.Inoltre, la dimostrazione di come l’uomo discendessedalla scimmia e dunque non fosse stato creato a immaginee somiglianza di Dio, mise la teoria darwiniana potenzialmentein conflitto con la religione.Oggi tale conflitto sembra essere definitivamente superato,poiché, come affermato in un convegno organizzatodalla Pontificia Università Gregoriana, per la chiesacattolica non vi è alcuna incompatibilità né scientificané teologica fra i meccanismi di evoluzione delle speciescoperti dallo scienziato inglese e la fede in Dio (MarcoPoliti, Ora anche la Chiesa accoglie Darwin). Contemporaneamenteil congresso ha respinto la teoria dell’IntelligentDesign formulata da alcuni protestanti americaniper confutare il sistema di Darwin.Secondo il cardinal William Levada il Vaticano rigettasolo quelle argomentazioni che usano le ricerche diDarwin come prova dell’inesistenza di Dio. La teoria dell’evoluzionedell’uomo e la fede in Dio non sono in contrasto,come spiega il biologo e filosofo cattolico FranciscoJosé Ayala, nell’articolo Meno male che c’è Darwin.Ma qual era la posizione personale del naturalista inglese?In Darwin: il disegno divino che mise in discussione,lo studioso Piergiorgio Odifreddi ricostruisce l’articolataevoluzione della fede di Darwin, dal progressivo abbandonodella religione cristiana fino a una posizione coscientementeagnostica, ma lontana dall’anticlericalismo.La teoria di Darwin oggiAlcune delle conclusioni di Darwin non furono immediatamentedimostrabili dal punto di vista fisiologico.Lo sviluppo della genetica ha poi svelato i meccanismiche sono alla base dell’evoluzione delle specie attraversole mutazioni del DNA.La teoria di Darwin fu il punto di partenza sia per moltealtre scoperte in svariati campi scientifici sia per ulterioridomande a cui essa non rispondeva e ancora oggi nonrisponde. La rivista “New Scientist” ha intervistato sedicibiologi di tutto il mondo chiedendo loro quali sonogli aspetti ancora da spiegare (Elena Dusi, Tutte le risposteche Darwin non ha trovato). L’attualità dell’Originedelle specie sta proprio nel porre ancora domandeagli scienziati e contemporaneamente influenzarne il lavoroattraverso i princìpi che lo studioso britannico scoprìcentocinquanta anni or sono. Sette diversi scienziati,interpellati da “Le Monde”, hanno raccontato comeDarwin indirizzi ancora le ricerche, anche in campi apparentementelontani dalle scienze naturali, come adesempio la linguistica e la robotica (Darwin, l’héritage).tracce per il lavoro in classe1 La teoria di Darwinebbe un grande successo,ma fu anche accolta conun duraturo scetticismoda parte della comunitàscientifica.1a Dopo aver letto L’Originedi tutti i best-sellerscientifici, descrivi e commentai tre fattori che determinaronoil successo eil clamore della teoria diDarwin al momento dellapubblicazione dell’Originedelle specie.1b Quali furono − secondol’articolo Darwin, Aheadof His Time, Is Still Influential− le cause principaliper cui gli scienziati accolseroil principio dell’evoluzione,ma respinsero spessoquello della selezionenaturale?2 Quali sono le comunanzee le differenze fra lateoria di Darwin e l’evoluzionismosociale di HerbertSpencer che emergonodalla lettura dell’articoloIntellectual Selection?3 Confronta i tre articoliOra anche la Chiesa accoglieDarwin, Meno male chec’è Darwin e Darwin: il disegnodivino che mise in discussionee discuti in classe,con l’aiuto dell’insegnante,in merito al rapporto frateoria dell’evoluzione e religione.4 In base alla lettura di Tuttele risposte che Darwinnon ha trovato e Darwin,l’héritage, individua qualicampi scientifici sono stati esono ancora oggi influenzatidalla teoria darwiniana. Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Lezione d’autoreUno spazio per riflettere con studiosi e autori di manuali su questionistoriche di particolare interesseTesto di Emanuele SerrelliEmanuele Serrelli svolge attività di ricerca in Filosofia della Scienza all’Università di Milano Bicocca, dove collaboracon il prof. Telmo Pievani, ed è titolare di diverse docenze nell’ambito della formazione e dell’educazione scientifica,con particolare riferimento alla biologia evoluzionistica. Tra le sue pubblicazioni, il libro L’evoluzionismo dopo ilsecolo del gene (Mimesis, 2006). Educatore professionale, svolge attività di formazione e consulenza pedagogica.Cinque grandi enigmie il corallo della vitaesperienza più importante della vita di CharlesL’ Darwin (1809-82) fu il viaggio di esplorazioneintorno al mondo a bordo del brigantino inglese Beagle,dalla fine del 1831 all’ottobre del 1836. Come eglistesso ammise nell’Autobiografia, tutta la sua carrierascientifica fu poi dedicata a cercare di rispondere alledomande che gli erano sorte, di mettere in ordine i fattiche aveva raccolto, di approfondirne le implicazioni.I semi della scienza consistono in domande, dubbi,brecce nelle conoscenze consolidate, molto più che inrisposte certe. Ho perciò deciso di presentare il grandenaturalista inglese non immediatamente attraversola sua teoria, bensì attraverso cinque grandi enigminei quali incappò più volte nel suo viaggio, e sui qualiconcentrò l’attenzione dando forse voce a contraddizioniradicate tra i modi di pensare nel mondo inglesevittoriano, o si potrebbe forse dire “occidentale”,del diciannovesimo secolo, nel quale viveva. Modi dipensare come quello espresso nel diario del capitanodel Beagle, Robert FitzRoy, sui fringuelli delle Galapagos:«Tutti i piccoli uccelli che vivono su queste isolericoperte di lava hanno becchi corti, molto spessi allabase, come quelli di un fringuello europeo [bullfinch].Questo sembra proprio una di quelle ammirabili provvidenzedella Saggezza Infinita dalla quale ogni cosacreata è adatta al luogo cui è stata destinata».Mi avvarrò abbastanza liberamente di citazioni tratteTaccuino B, foglio 37.Scienza e storiaIn un bellissimo libro (The Joy ofScience di Richard A. Lockshin) lascienza viene definita come «unmezzo per risolvere problemi».Credo che questo approccio problemsolvingsia il modo appropriato perpresentare la scienza, e che esso lacolleghi anche alla storia.I problemi che la scienza affronta,infatti, provengono sempre da unasocietà e da un particolare momentostorico. Gli studi di Galileo sono dainquadrare nell’età delle esplorazioni,con gli ingenti premi in denaroofferti da re e regine per risolvere ilproblema della misurazione precisadella latitudine nelle navi carichedi ricchezze di ritorno dal NuovoMondo. Anche la nascita dellageologia è strettamente intrecciatacon la necessità di prevedere lacomposizione delle rocce, perindividuare siti dove impiantareminiere.I problemi da risolvere possono essereanche contraddizioni filosofiche oconcettuali, riguardanti la visionedel mondo, come quelle che Darwinsi trovò ad affrontare con la teoriadell’evoluzione. Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Lezione d’autoreCinque grandi enigmi e il corallo della vitasoprattutto dalla prima edizione dell’Origine delle specie(1859), dal Viaggio di un naturalista intorno al mondo(1839) e dai Taccuini (1836-44), tutti testi dei qualimi sento di consigliare la lettura nelle eccellenti (e inalcuni casi recenti) traduzioni in italiano disponibili.Enigma numero uno:i confini tra le specieMolti anni fa, quando confrontavo e guardavo altriconfrontare uccelli provenienti da diverse isole dell’arcipelagodelle Galapagos sia tra loro sia con quelli delcontinente americano, fui colpito nel constatare quantocompletamente vaga e arbitraria fosse la distinzione traspecie e varietà (Darwin 1859, p. 57 [48]) .Nel capitolo II dell’Origine, Darwin punta il dito sulladifficoltà che i naturalisti sempre incontrano nell’accordarsisui criteri che definiscono e distinguono una vera epropria specie. A noi questo potrebbe apparire un problemada poco: in fondo, adottando una posizione convenzionalista,potremmo rinunciare a trovare critericerti per definire che cosa sia una specie, prevedendoun accordo, appunto, convenzionale, tra coloro che abbianoun interesse congiunto su determinati organismi.Questa soluzione era però davvero inaccettabile per lavisione del mondo che Darwin ereditava, una visioneche postulava l’esistenza reale di un certo numero di essenzedistinte – le specie – dietro alla mutevole variabilitàdel mondo vivente. Così, ogni organismo era vistocome appartenente a una e una sola specie, dalla qualeesso avrebbe acquisito le proprie caratteristiche.Ed era inoltre diffusa la convinzione della conoscibilitàdelle specie: uno studio approfondito della naturaavrebbe permesso non solo di descriverle e distinguerle,ma anche di comprendere le relazioni d’ordine traesse, nonché di stabilire criteri esatti per il riconoscimentodella specie in ogni organismo.Il riconoscimento delle specie si basava spesso sull’individuazionedi alcuni caratteri-chiave, più importanti dialtri, ma anche in questo Darwin ravvisò una problematicitàpersistente e profonda, che riportò nell’Origine:Nessuno suppone che tutti gli individui della stessaspecie siano prodotti con il medesimo stampo […]. Ledifferenze individuali generalmente interessano le partiche i naturalisti considerano di poca importanza, mapotrei mostrare con un lungo elenco di fatti che partisenz’altro importanti, da un punto di vista fisiologicoo classificatorio, variano talvolta negli individui dellastessa specie (ivi, p. 54 [45]).Portando diversi esempi, Darwin – grande osservatoredei dettagli e appassionato entomologo fin dall’adolescenza– scrive:Non mi sarei mai aspettato che le diramazioni dei nerviprincipali vicino al grande ganglio centrale di un insettofossero variabili nella stessa specie (ibidem).I nervi principali non sono forse un carattere importante?Con grande sagacia, Darwin svela che spesso inaturalisti per comodità in ordine ai propri scopi definiscono“caratteri importanti” proprio quelli che varianopoco, e questa definizione circolare finisce persminuire i caratteri che presentano una variazione significativa.Da una serie di osservazioni risulta inveceche gli organismi differiscono di molto in tutti i lorocaratteri, compresi quelli importanti.Per contrasto, è il caso qui di ricordare la tradizionesecolare della teologia naturale che si era dedicataa descrivere la perfezione degli esseri viventi concentrandosisulle singole parti, adatte e ottimizzate per lerispettive funzioni quanto gli ingranaggi di un orologiospunto didatticoAttraverso semplici attività èpossibile sondare la presenzadi atteggiamenti classificatoriconvenzionalisti piuttosto cherealisti in biologia, ma anchein altri ambiti (come quellosociale), ed esporre ambedue gliatteggiamenti a un esame critico.Prendendo la classe come gruppodi riferimento, gli alunni possonoindividuare quali e quanti tipi dipersone vi si riconoscano, nonchéattribuire ogni membro dellaclasse a uno e un solo tipo. Da quipossono seguire alcune azioni.n Favorire le differenze tra leclassificazioni proposte, e aiutaregli alunni ad analizzarle, a notarepunti di forza e problematicitàdi ognuna, a scovare le anomalie(cioè, i compagni che nonrientrerebbero in alcun gruppo).n Notare la presenza diatteggiamenti realisti e/o convenzionalisti – cioè, laconvinzione o meno che questigruppi “esistano” e vadano“trovati”, o invece che dipendanoda un accordo convenzionale.n Verificare se le classificazionihanno necessità di basarsi su pochicaratteri-chiave, e quali siano icriteri di importanza nella sceltadei caratteri. Il numero tra parentesi quadre [ ] corrisponde al numero di paginadelle edizioni originali, che sono tra l’altro disponibili integralmenteon line sul sito http://darwin-online.org.uk/Vignetta satirica pubblicatasul “Punch” in occasionedell’uscita del libro di DarwinL’origine delle specie, nel 1859. Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Lezione d’autoreCinque grandi enigmi e il corallo della vita– e, come questi ultimi, invariabili. Il reverendo WilliamPaley, eminente intellettuale in Inghilterra a cavallotra Settecento e Ottocento, osservava ad esempiole diverse componenti del tronco di un’animale, con ilcuore al centro che pompa al suo ritmo inflessibile etutti gli altri organi e collegamenti interni, e scrivevanel suo Natural Theology (1802):Osservate questo, e quindi riflettete su quanto saldamenteogni parte debba essere assicurata, quanto attentamentedebba esserespunto didatticocircondata, quanto benelegata e confezionata (Paley,1802, pp. 190-192,Ci sono esempi di partiindispensabili per il funzionamento trad. mia).di macchine semplici, o di organi Difficile immaginare unaindispensabili alla sopravvivenza e variabilità significativa inper la buona salute dell’organismo queste strutture.molto vicini alle nostre esperienze. Per Darwin, è il disaccordotra i naturalisti unon Gli studenti possono stimare emotivare quanto riescono a variare degli indicatori più chiaridalla condizione ottimale senza dell’inconsistenza dell’atteggiamento“realista es-compromettere gravemente il tutto.senzialista”. In aperturaho citato il celebre casodei fringuelli delle Galapagos, ed ecco un accaloratopassaggio che riguarda i botanici:Si confrontino le molte flore della Gran Bretagna, dellaFrancia o degli Stati Uniti compilate da diversi botanicie si vedrà il gran numero di forme che sono stateconsiderate specie genuine da un botanico, e semplicivarietà da un altro (Darwin 1859, p. 57 [48]).Così, Darwin racconta come almeno 182 piante inglesi,considerate dalla maggior parte dei botanici varietà(ovvero, sottogruppi tipici di un’unica specie),fossero viste da molti altri come specie vere e proprie.Lo stesso accadeva nello studio di tutti i gruppidi animali. In biologia, questo è detto un problema dirango: come devo interpretare la particolare varianteche mi trovo di fronte? Che rango devo assegnaread essa? È una semplice forma individuale? Oppuredevo addirittura considerarla una specie – quindiun’essenza distinta?spunto didatticoCon l’esplorazione ditutto il mondo, i problemiè possibile realizzare un’attività della visione essenzialistache richieda a diversi osservatori non facevano che peggiorare.E il problema nondi esaminare varianti e assegnareloro un rango in una struttura era solo l’impennata delgerarchica.numero delle specie daLa parte più interessante è poi il descrivere e catalogare:confronto tra osservatori diversi. mentre in un contesto localizzato− specialmenteL’esercizio può essere svoltoprendendo a riferimento il gruppo alle latitudini del “mondoclasse, ma anche le piante del occidentale” − le speciegiardino o fotografie di animali di possono apparire piuttostodistinte e riconosci-specie diverse.bili, questa impressioneevapora rapidamente davanti agli occhi di un esploratoreche visiti uno dopo l’altro territori lontani.Enigma numero due:la geografia delle specieLa letteratura di viaggio aveva un vasto pubblico nell’Inghilterravittoriana. Spesso gli esploratori pubblicavanoal loro ritorno i diari, i Journal, narrando avventurealla scoperta di società, culture diverse e ambientinaturali lontani da quelli dei loro lettori, che ne rimanevanoaffascinati.Nel 1839 Darwin stava già lavorando alacrementeper dare un senso scientifico alle osservazioni che avevafatto e alle domande che gli erano sorte. Ciò nongli impedì di pubblicare il suo Journal di successo, TheVoyage of the Beagle, ma ben nascoste in esso vi eranoalcune storie destinate a svolgere un ruolo chiavenell’elaborazione della teoria della selezione naturale,pubblicata nell’Origine delle specie vent’anni dopo.Una di queste riguarda i nandù.Darwin incontrò per la prima volta questi uccelli corridoridal nobile aspetto – che chiamava “struzzi” – nell’apriledel 1833 nell’entroterra di Maldonado, Argentina.Racconta di averli visti in branchi di venti o trentasulle pianure erbose, e di aver cavalcato più volte al lorofianco (almeno fino al momento in cui essi utilizzavanole ali atrofizzate per accelerare sospinti dal vento seminandogli esploratori, pp. 41-42 [48]). In seguito, Darwinli osservò molte volte, raccolse racconti su di essi (adesempio cfr. pp. 41-42 [48], 106), ma ciò che più lo colpìfu la presenza, in aree geografiche contigue, di duestruzzi leggermente diversi: la questione è affrontata dipassaggio nel Journal, sotto il titolo “Due tipi di struzzo”.Qui Darwin racconta di avere udito i gauchos raccontaredi una specie chiamata Avestruz Petise:Lo descrivevano più piccolo dello struzzo comune(che è là abbondante), ma molto somigliante ad esso.Dicevano che era di colore scuro e macchiettato, chele sue zampe erano più corte e piumate più in basso diquelle dello struzzo comune e che si catturavano con lebolas più facilmente di questo. I pochi abitanti che avevanoveduto entrambe le specie, affermavano di poterledistinguere a grande distanza… (Darwin 1839, pp. 85-86 [108])Rhea americana, lostruzzo più grandeosservato da Darwin.Petise, più piccolo e conalcune differenze tra cuiquelle di colorazione. Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Lezione d’autoreCinque grandi enigmi e il corallo della vitaIl percorsodel Beaglenel settembredel 1833,che tocca ledue aree didiffusione deidue nandù.A nord delRio Negro ilnandù piùgrande, a sudil Petise, conil Rio Negrocome terranaturale.Da quel momento, Darwin non si lascerà scappareoccasioni per raccogliere notizie sul Petise o addiritturaper osservarlo. Gli capiterà anche di iniziare a mangiarneuno per poi accorgersene, raccogliere i pezzi intutta fretta e cercare di ricostruire l’esemplare!Giungerà a scoprire che:...lo Struthio Rhea abita la regione di La Plata finoa poco più a sud del Rio Negro, alla latitudine di 41°,mentre il petise si trova [originale: takes its place] nellaPatagonia meridionale, essendo la zona presso il RioNegro un territorio neutrale (ivi, p. 86 [109]).In questo caso si trattava di differenti varietà o di speciedistinte? In ogni caso, nel testo originale le parolecentrali sono tre: «takes its place», cioè «prende il suoposto». Nel viaggiare attraverso aree geografiche contigue,il naturalista rileva un rapporto di “successionegeografica” tra le specie, dove una “a un certo punto”si sostituisce all’altra.spunto didatticoUn altro esempio di successionegeografica è rintracciabilenei famosis-Spesso gli alunni hanno unapercezione delle specie astratta dai simi fringuelli delle isolecontesti ecologici e geografici. Galapagos, visitate dan Un buon esercizio potrebbe essere Darwin da aprile ad ottobre1835. Queste isolequello di raccogliere informazionisulla distribuzione geografica di vulcaniche furono stupefacentiper Darwin, so-alcune specie, mapparle su unacarta e cercare di comprendere le prattutto per il fatto cherelazioni tra loro.pur essendo vicinissimecondividevano pochissimespecie: ogni isola sembrava abitata da specie peculiaried esclusive. È dunque evidente che l’importanzadei fringuelli, contrariamente a un mito molto diffuso,non è quella di aver mostrato chiaramente l’evoluzionea Darwin (che, anzi, era confuso dalla loro estremadifferenziazione e variazione). Semmai, l’osservazioneimportante è quella sul rapporto tra gli organismi isolanie quelli del continente più vicino:Faceva un grande effetto essere circondati da nuovi uccelli,nuovi rettili, nuove conchiglie, nuovi insetti, nuovepiante e purtuttavia per innumerevoli piccoli particolaridi struttura ed anche per i versi e il colore del piumaggiodegli uccelli, dover sempre rievocare le pianure dellaPatagonia o i caldi ed aridi deserti del Cile settentrionale(ivi, p. 368).Perché mai – si chiede Darwin – non troviamo fortisomiglianze tra gli abitanti delle Galapagos e quelli diun arcipelago molto simile come Capo Verde, ma vicinoall’Africa?Enigma numero tre:il rapporto tra i fossilie gli organismi viventiQuando Darwin tornava a bordo con pesanti pietre chericonosceva come fossili, il capitano FitzRoy aveva difficoltàa capire perché portasse tutta quella “spazzaturainutile” a bordo. Per Darwin, invece, i fossili eranocome pezzi sparsi di un rompicapo, un puzzle che avevain gran parte una natura geologica. Gli storici dellascienza mostrano come la lunga gestazione della geologiaabbia avuto molto a che fare con gli organismi fossili,fin da quando, nel Seicento, Stenone – monaco fiorentinodi origini danesi – si era chiesto come potesseroessere giunte conchiglie sulle cime delle montagne, e siera risposto con la formulazione di meccanismi e sequenzedi eventi – ad esempio la sedimentazione e lasovrapposizione – che spiegassero la stratificazione el’orientamento dei diversi tipi di roccia, nonché la presenzadegli organismi marini che vi venivano rinvenuti.Darwin conosceva la geologia e ne era appassionato, einoltre viveva in un tempo in cui Charles Lyell (1797-1875) e altri la stavano trasformando in una scienzadettagliata e affidabile.Un altro elemento che rendeva eccitante lo studiodei fossili era lo sviluppo dell’anatomia comparata adopera di studiosi come Georges Cuvier (1769-1832) inFrancia e Richard Owen in Inghilterra: grazie a loro,Uccellini delle isole Galapagos raccoltie catalogati da Darwin per i suoi studisull’evoluzione delle specie. Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Lezione d’autoreCinque grandi enigmi e il corallo della vital’anatomia era in grado di ricostruire interi organismia partire da pochi resti (di Cuvier si diceva che fosse ingrado di ricostruire uno scheletro intero a partire da unsingolo osso). Inoltre, di correlare questi scheletri ricostruitiagli stili di vita e agli ambienti in cui questi organismierano vissuti.Ecco perché Darwin passò molte settimane a collezionarefossili. Ad esempio, trovò ossa fossili enormiin una collina a Punta Alta, in Patagonia, nell’agosto1833 – si sarebbero rivelatischeletri di roditorispunto didatticogiganti, gusci di armadillo,bradipi terrestri, mol-Il sito Evidence dell’Exploratoriumdi San Francisco (http://www. ti dei quali erano completamentesconosciuti allaexploratorium.edu/evidence/)presenta interessanti attività scienza del tempo. Alcunifossili erano seppellitiinterattive sui fossili – oltre cheriflessioni sulla natura e sulnella facciata di una collinasotto uno strato difunzionamento della scienza.conchiglie marine bianche,ma Darwin riusciva a spiegare queste apparentianomalie con l’aiuto della geologia: in fondo queglistrati erano simili a quelli che aveva trovato l’anno primaa Santiago di Capo Verde.Un aspetto di quei quadrupedi erbivori che reseDarwin perplesso erano proprio le loro dimensionienormi: gli animali grandi necessitano di molto cibo;che cosa ci facevano dunque in un luogo come il Sudamerica,ricoperto da scarsa vegetazione? Darwin ipotizzòche questi enormi animali avessero camminatosu quelle terre quando la flora era lussureggiante,e che fossero morti di fame per via di un drammaticocambiamento climatico. Poteva anche non essere statocosì, visto che in altri luoghi (ad esempio in Africa)la massa degli animali non appare correlata alla disponibilitàdi cibo, ma il punto è che diveniva possibile enecessario fare ipotesi sulle condizioni fisiche e climatichein cui vivevano organismi evidentemente estinti,Il Beagle, brigantino usato da CharlesDarwin per le sue spedizioni scientifiche.nonché quelle in cui era avvenuta la successione degliorganismi attualmente viventi. Tantopiù che organismiviventi ed estinti apparivano in qualche modo affini:la specie fossile Macrauchenia sembrava una versionepiù grande e leggermente diversa di guanaco (il lamacontemporaneo), e lo stesso valeva per altri organismi.Proprio come per la successione spaziale, la successionegeologica (temporale) mostrava specie che si succedevanoin maniera discontinua mantenendo una somiglianza.Evitando come sempre di esporsi troppo, nel Journaldel 1939 Darwin scriveva:Il rapporto, benché distante, tra la Macrauchenia e ilguanaco, fra il Toxodon e il capibara, il rapporto piùstretto fra molti sdentati estinti e i tardigradi viventi, formichierie armadilli […] sono fatti molto interessanti[…]. Non dubito che questo rapporto meraviglioso fragli esseri viventi e quelli estinti, nello stesso continente,getterà in seguito maggior luce di qualsiasi altro generedi fatti sull’apparizione e sulla scomparsa degli esseriorganici sulla terra (ivi, pp. 161-162).Nel marzo 1833, mentre si trovava alle isole Falkland,Darwin decise di svolgere studi comparativi tra tuttii fossili di piante e animali raccolti durante il viaggio.Questi studi avrebbero influenzato le sue visioni sulladistribuzione di piante e animali, e alla fine sull’adattamentodi specie simili a differenti ambienti.Enigma numero quattro:l’imperfezione dell’adattamentoUn’altra osservazione di Darwin strideva con la visionedi un mondo creato una volta per tutte in uno stato perfetto,e in cui l’adattamento è pervasivo e impeccabile: gliadattamenti non sono perfetti. Stephen Jay Gould, grandepaleontologo e studioso della teoria dell’evoluzione,si impegnò nel sottolineare questo aspetto dello sguardodarwiniano. In verità si rifece innanzitutto al testo sulleorchidee (1877), scritto da Darwin diversi anni dopoL’Origine delle specie. Il lavoro dettagliatissimo che descrivegli strani meccanismi attraverso cui le orchidee assicuranol’impollinazione da parte degli insetti, è secondoGould tutta una dimostrazione di come gli organismi sianoben lontani dall’ottimalità. Le “stranezze della natura”furono infatti più volte utilizzate consapevolmente daDarwin come argomenti contro la creazione del mondonaturale da parte di una entità intelligente, come – nellavisione allora dominante – il Dio giudaico-cristiano.Un organismo, che Darwin non studiò di prima mano,può forse farci capire l’argomento dell’imperfezione senzacostringerci a scendere in particolari scientifici sovrabbondanti(per quanto affascinanti). Questo organismo sichiama kiwi, un uccello inetto al volo, grande quanto unagallina e diffuso soltanto in Nuova Zelanda, che conduceuna vita notturna e boschiva nutrendosi di frutti e di insettiterrestri. La maggiore stranezza del kiwi sta nel suouovo, enorme rispetto al corpo: esso può raggiungere il25% del peso corporeo della femmina, e al massimo stadiodi sviluppo si estende dalla parte più alta del pettofino alla cloaca! Per fare un paragone improprio, pensia- Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Lezione d’autoreCinque grandi enigmi e il corallo della vitamo a una donna di 40 kg con un feto pesante 10 kg. Lafemmina kiwi – che depone due o tre uova per ogni covata,a distanza di circa 33 giorni – deve ancheggiare, con legambe divaricate, per vari giorni prima della deposizione,esponendosi ai pericoli e nutrendosi con difficoltà.Come è possibile che esistano organismi come questi?Dove è la perfezione degli adattamenti tipica delle descrizionitradizionali? Darwin non aveva studiato il kiwi, mane era a conoscenza, e fu profetico quando nell’Originedelle specie scrisse:spunto didatticoLe creature endemichedella Nuova Zelanda, perSpesso il problema dello scienziato esempio, sono perfette leè quello di “inventare modi per une rispetto alle altre, maarrivare a conoscere le cose”, ora stanno rapidamente cedendoil passo alle legio-oppure di “rendere osservabilel’inosservabile”.ni sempre più numerose din Gli studenti possono elaborare piante e animali introdottemodi per rilevare, dimostrare e dall’Europa (p. 219).misurare le imperfezioni degli Oggi i kiwi sono sull’orlodell’estinzione, per l’ar-esseri viventi. Poi, immaginarepossibili organismi più adatti che rivo di predatori (introdottidall’uomo) la cui assenzapotrebbero sostituire quelli presentiin un certo luogo.li lasciava vivere tranquillicon i loro “difetti”. L’adattamentonon è perfetto, e – se sussistono le condizioni– nuove forme possono rimpiazzare le precedenti. Inuna parola, competere.Enigma numero cinque:gli organi rudimentaliQuando uno vede i capezzoli sul petto di un uomo, nondice che abbiano un qualche uso, ma che il sesso nonsia stato determinante. — lo stesso per le ali inutilizzatesotto le elitre di coleotteri — Se si trattasse di semplicecreazione, di certo sarebbero nati senza. (TaccuinoB, p. 84 [157]).Questa osservazione si può considerare una variantedell’idea dell’imperfezione, ma riguarda in modo piùpreciso gli organi, o le parti di organi, che si trovanoin condizioni rudimentali, atrofizzati o abortiti — unfenomeno estremamente comune in natura. Le mammellerudimentali nei maschi dei mammiferi ne sonoun esempio, e colpirono Darwin fin dalla scrittura deisuoi taccuini, nel 1837. Nella prima edizione dell’Originesi trovano numerosi esempi assolutamente analoghi,che però non riguardano i due sessi bensì gruppidiversi di organismi.Non c’è nulla di più ovvio del fatto che le ali sono fatteper volare; eppure in quanti insetti vediamo delle ali talmenteridotte da essere assolutamente inadatte al volo,non di rado contenute in involucri tenacemente saldatiinsieme! (p. 474)In alcuni serpenti – e anche balene – vi sono rudimentidella pelvi e degli arti posteriori. Come spiegare tuttoquesto?Nelle opere di storia naturale si afferma in genere chegli organi rudimentali sono stati creati «per simmetria»,o per «completare lo schema della natura»; ma questanon mi sembra una spiegazione, bensì un semplicemodo di riaffermare il fatto stesso […]. Riflettendo[sugli organi rudimentali] nessuno può evitare di restarestupito, perché la stessa capacità di ragionamento, ciche ci dice chiaramente che un gran numero di parti oorgani sono perfettamente adattati a certi scopi, ci dicein modo altrettanto chiaro che questi organi rudimentalio atrofizzati sono imperfetti e inutili (ivi, p. 476-7).Discendenza comune:il corallo della vitaIl foglio 36 del taccuino “B” di Darwin è famosissimoed emozionante. Dopo qualche abbozzo fatto nei fogliprecedenti, Darwin traccia un diagramma che rappresentala sua idea di discendenza comune, introdottodalle parole «I think», io penso.Le specie discendono da altre specie, le quali sono antenaticomuni che si differenziano.Le specie antiche sono estinte, o si sono differenziatein quelle odierne.Darwin utilizza l’albero della vita, metafora antica e illustreche indicava l’ordine della natura, ma con un significatonuovo: quello di uno sviluppo temporale, incui nuove specie derivano dalle precedenti, nel tempo,per ramificazione.Ripensandoci subito, però, Darwin si corregge in favoredi una metafora diversa: quella del corallo. A differenzadei rami di un albero, quelli di un corallo non sono dispostigerarchicamente (con pochi rami portanti all’inizioe molti ramoscelli collaterali che aumentano con il passaredel tempo): il corallo è più irregolare, anarchico, e ogniramo ha pari dignità in qualità di “esplorazione autonoma”.A volte nella storia della vita l’antenato sopravviveDisegno satirico pubblicato sul giornaleinglese “Punch” il 6 dicembre 1881.10 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Lezione d’autoreCinque grandi enigmi e il corallo della vitaai suoi discendenti, ma più spesso antenati e discendentinon vivono tutti contemporaneamente; spesso solo lepunte dei rami rappresentano gruppi tuttora viventi, propriocome i coralli vivi riposano sulle strutture calcareedepositate nelle generazioni precedenti.Nel corallo di Darwin, anche i suoi cinque enigmi trovanoun senso.I naturalisti faticano ad accordarsi sulle distinzionitra le specie perché non vi è piano preordinato1che definisca separatamente i rami, né criteri invariabilie uniformi che percorrano e dirigano tutto il corallo.Alcuni rami possono prolificare molto ravvicinati traloro, magari allontanandosi allo stesso tempo da uno opochi altri, che restano isolati.La distribuzione geografica degli organismi rispecchieràin parte la loro comune discendenza: specie2geograficamente vicine possono condividere una medesima“impronta”, dovuta al fatto che esse costituivanoun gruppo unico in un tempo recente. Muovendosi daun territorio a un altro, un esploratore può incontrarespecie che, ancora distinte in modo labile, possono trovarsinella prima fase di un processo di differenziazioneche potenzialmente potrebbe portarle in futuro ad esserelontane e differenti. In generale, può esperire la successione,la sostituzione di specie con specie affini.E la successione tra affini è proprio lo stesso tipo di3 relazione – questa è una delle intuizioni decisive perDarwin – che si può trovare tra i fossili custoditi all’internodegli strati di sedimenti. Quasi tutte le specie fossilisono oggi estinte, ma condividono una “impronta”con gli organismi attuali perché in qualche punto delloro ramo corallino – o di un ramo vicino – si sono prodottialtri rami, alcuni dei quali sono giunti fino a noi.L’eredità – la base a partire dalla quale un nuovo4 ramo può svilupparsi – spiega anche il motivo dellaimperfezione dell’adattamento: poiché le nuove formenon possono essere altro che varianti di quelle preesistenti,il punto di partenza di un certo ramo vincoleràcertamente il risultato.Per quanto riguarda i caratteri rudimentali, lascio la5 parola a Darwin stesso nell’Origine:Secondo la mia concezione della discendenza con modificazionel’origine degli organi rudimentali è semplice.[…] la presenza degli organi rudimentali è dovutaalla tendenza di ogni parte dell’organizzazione che èesistita a lungo a essere ereditata. […] l’esistenza di organiin una condizione rudimentale, imperfetta e inutile,o addirittura abortiti, anziché costituire una strana difficoltà– com’è certamente per la dottrina comune dellacreazione – poteva addirittura essere prevista e può esserespiegata con le leggi dell’eredità (1859, pp. 477-9).Darwin non si accontentò poi di descrivere la discendenzacomune. Volle indagare il meccanismo – il perché,il come e le condizioni in cui il corallo della vita siramifica. Arrivò così ad elaborare la teoria della selezionenaturale.Ma questa è un’altra lunga e affascinante storia chespero di poter raccontare in una nuova occasione.Ritratto delgiovane Darwin.bibliografian Charles Darwin (1859), On The Originof Species, 1st ed, John Murray, London;trad. it. di Giuliano Pancaldi, L’originedelle specie, Rizzoli, Milano 2009.n Charles Darwin (1839), Narrative of thesurveying voyages of His Majesty’sShips Adventure and Beagle betweenthe years 1826 and 1836, describingtheir examination of the southernshores of South America, and theBeagle’s circumnavigation of theglobe. Journal and remarks. 1832-1836. London: Henry Colburn; trad. it.Viaggio di un naturalista intorno almondo, Einaudi, Torino 2004.n Charles Darwin (1877), The variouscontrivances by which orchids arefertilised by insects, London: JohnMurray, 2d ed.n Richard A. Lockshin (2007), The Joy ofScience: An Examination of HowScientists Ask and Answer QuestionsUsing the Story of Evolution as aParadigm, Dordrecht, The Netherlands,Springer.n William Paley (1802), Natural Theology:or, Evidences of the Existence andAttributes of the Deity, 12th editionLondon: Printed for J. Faulder.n Queste opere e molte altre sono disponibiliin lingua originale sul sito The CompleteWork of Charles Darwin Online (http://darwin-online.org.uk), a cura di John vanWhye.per saperne di piùn Horst Bredekamp, I coralli di Darwin,Bollati Boringhieri, Torino 2006.n Niles Eldredge, Darwin. Alla scopertadell’albero della vita, Codice, Torino 2009.n Stephen Jay Gould, Il pollice del panda,Il saggiatore, Milano 2001.n Ernst Mayr, Un lungo ragionamento,Bollati Boringhieri, Torino 1994.n Telmo Pievani, La teoria dell’evoluzione,Il Mulino, Bologna 2006.11 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


<strong>Storia</strong> in corso. Il manuale sempre aggiornatoSchede monografiche sui grandi temi del mondo contemporaneo e sull’evoluzionedel quadro internazionaleA cura di Marco FossatiIl quartiergenerale dellalega antievoluzionistadi fronteall’ingresso deltribunale in cuiil professoredi scienzenaturaliScopes vennecondannatoa pagare unamulta per averinsegnato «inmodo criminaleche l’uomodiscende daun ordineinferiore dianimali»(anni venti delNovecento).I nemici di Darwin«Ci è stata data la capacitàe la volontà di perseguirela ricerca, e l’umanità ela coscienza per farlo inmodo responsabile».Così si è espresso ilpresidente Obama infavore della ricercasulle cellule staminaliembrionali. Ma negli StatiUniti esistono gruppi che,ispirandosi alla religione,rivolgono alla scienzauno sguardo sospettoso espesso apertamente ostile.La Bible belt e il processo contro l’insegnante ScopesTra i gruppi americani che professano una sorta di fondamentalismo evangelicovi è l’Associazione per la scienza della creazione, il cui presidente,Tom Willis, dichiara nei suoi comizi: «Vi mostrerò che la creazione è unascienza, e l’evoluzione no».È proprio la dottrina di Darwin il nemico giurato di questi gruppi che si concentranonella cosiddetta Bible Belt, “la cintura della Bibbia”, gli stati delsud-est dove si trova la città di Dayton, Tennessee, sede di un famoso processosvoltosi negli anni venti del secolo scorso contro l’insegnamento dell’evoluzionismo.Il processo prese il via quando un allevatore della zona,John Washington Butler, propose una legge, diventata esecutiva nel 1925,che vietava agli insegnanti delle scuole pubbliche di presentare «qualunqueteoria mettesse in discussione la <strong>Storia</strong> della Divina Creazione dell’uomocosì come è insegnata dalla Bibbia».Quello stesso anno un professore che si era volontariamente opposto al ButlerAct venne arrestato e il processo contro di lui, noto come The monkeytrial, “il processo alla scimmia”, divenne un famoso caso giudiziario.«Anche se Dio non ci fosse»Le questioni sollevate in quel processo echeggiano le stesse obiezioni ecritiche che l’opera di Darwin aveva suscitato già al suo primo apparire(cfr. Paolo Casini, Darwin e la disputa sulla creazione, il Mulino, Bologna2009) e non sono diverse da quelle che anche oggi spesso si ascoltano, non12 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


<strong>Storia</strong> in corso I nemici di Darwinsolo negli ambienti ultraconservatori americani.Quasi tutte vertono sul fatto che la teoria evoluzionista dà conto dell’esistenzadella vita sulla Terra e della vita umana, in particolare, senza riferirsialla narrazione della Bibbia. Non che la spiegazione resa nota da Darwin,ma suggerita anche da altri studiosi a lui contemporanei (cfr. Richard C.Lewontin, Perché proprio Darwin?, in “La Rivista dei Libri”, n.7/8, luglioagosto2009, http://www.nybooks.com/articles/22694) neghi esplicitamentela possibilità dell’intervento creativo da parte di un’entità divina (nonavrebbe senso, infatti, che una teoria scientifica pretendesse di interferire inciò che è oggetto di fede), ma rende quell’intervento non indispensabile.Prendendo a prestito ciò che l’olandese Ugo Grozio (1583-1645) scriveva a propositodei diritti universali, si può dire che l’evoluzionismo viene attaccato perchéspiega l’origine della vita e le sue diverse manifestazioni «etiamsi et daremusDeum non esse aut ab eo non curari negotia humana», “anche se ipotizzassimoche Dio non esistesse o che non si curasse delle questioni umane”. Questo riferimentoparallelo alla fondazione laica del diritto si giustifica, d’altra parte,anche per il fatto che il dibattito su darwinismo e creazionismo, rianimatosi inquesti ultimi anni, si intreccia spesso con quello sui fondamenti della morale esulla possibilità che essi siano indipendenti dalla fede religiosa.Frontespizio di un volume del 1885che raccoglieva opinioni contrariealla “follia darwiniana”.Evoluzionismo e gravitazione universaleSi potrebbe dire, senza rischiare di semplificare troppo, che i nemici di Darwinsono i nemici della scienza, o, quanto meno, quelli che le si oppongono quandoessa pretende di fornire spiegazioni a fenomeni che ritengono debbano essereinterpretati soltanto all’interno di una tradizione religiosa. Infatti, prima delleteorie darwiniane, avevano incontrato un’opposizione ugualmente violenta lescoperte astronomiche che accompagnano la rivoluzione scientifica del XVIIsecolo mettendo fine all’universo chiuso e geocentrico della tradizione aristotelicae scolastica. Anche allora, la scienza aveva incominciato a descrivere unmondo che, senza voler negare la possibilità della scelta religiosa, non aveva bisognodi farvi ricorso per dare conto del proprio andamento. Tuttavia, l’universodescritto da scienziati come Galileo Galilei e Isaac Newton, dopo un rifiutolungo e accanito, era stato accettato da tutti quando Darwin, nel 1842, potevascrivere: «Che cosa direbbe un astronomo della teoria secondo la quale i pianetisi muovono non in base alle leggi della gravità, ma perché il Creatore avrebbevoluto che ogni singolo pianeta si muovesse nella sua orbita? Credo che unasimile asserzione (se lasciamo da parte ogni pregiudizio) sarebbe altrettanto legittimaquanto ammettere che certi gruppi di organismi estinti o viventi, nellaloro distribuzione, nella loro struttura, nelle loro relazioni reciproche e con lecondizioni esterne, si conformassero alla teoria dell’origine comune e ne mostrasseroi segni, e tuttavia fossero stati creati distinti» (The Foundations of Originof Species, in Paolo Casini, op. cit., p.76).IL filmSi chiamava John Scopes il giovaneinsegnante precario che, inconsapevole violazione delle leggidello stato del Tennessee, avevaparlato ai suoi studenti delle teoriedi Darwin. Il processo contro di luirappresentò lo scontro fra l’animaprogressista liberal e l’animaconservatrice e fondamentalistaamericane. Fu quest’ultima aprevalere quando l’imputatovenne condannato a pagare unamulta di cento dollari nonostantel’appassionata difesa dell’anzianoavvocato Clarence Darrow.La sentenza venne poi annullataper un vizio di forma, ma il ButlerAct restò in vigore ancora per più diquarant’anni finché venne dichiaratoincostituzionale dalla Corte Supremadegli Stati Uniti nel 1968.Era dunque ancora applicato nel1960 quando il processo Scopesvenne portato sugli schermi daStanley Kramer con il film Inheritthe wind (tradotto in italiano conil titolo E l’uomo creò Satana),nel quale l’avvocato difensoreè interpretato da un fantasticoSpencer Tracy che si scontra conun altro monumento del cinemahollywoodiano, Friedrich March, checonduce la pubblica accusa.Link al trailer e a presentazionidi Inherit the windhttp://italian.imdb.com/title/tt0053946/http://www.archive.org/details/inherit_the_windhttp://www.youtube.com/watch?v=vtNdYsoool8http://www.youtube.com/watch?v=S_DQUAuNUvw&feature=related ]13 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


<strong>Storia</strong> in corso articoli di approfondimenton Francesco Ferretti, Sulle origini dell’uomouna disputa di attualità,il manifesto, 4 gennaio 2007http://www.pbmstoria.it/giornali9450n Luigi Luca Cavalli Sforza, Francesco CavalliSforza, I molti nemici della scienzae dell’evoluzione,la Repubblica, 24 novembre 2005http://www.pbmstoria.it/giornali9451n Vittorio Zucconi, L’America che processòDarwin,la Repubblica, 7 luglio 2005http://www.pbmstoria.it/giornali9452n Marco Sioli, Dalle religioni della politicaalla politica delle religioni.Gli Stati Uniti e la caduta del laicismo,1 settembre 2005http://www.pbmstoria.it/giornali9453I nemici di DarwinI neocreazionisti del disegno intelligenteAnche oggi, come negli anni venti del secolo scorso, gli attacchi più insistentiall’evoluzionismo vengono dagli ambienti del fondamentalismo cristianostatunitense. Nel 1996, in una città moderna come Seattle, è stato fondatoil Center for the Renewal of Science and Culture (http://www.discovery.org/csc/) che rappresenta il nuovo movimento antidarwiniano, il quale sembraaver rinunciato alle posizioni censorie contro l’evoluzionismo e, piuttostoche impedirne l’insegnamento nelle scuole, cerca di contrapporgli unadottrina neocreazionista pretendendo che abbia la stessa dignità scientifica.Non si tratterebbe quindi di limitare l’insegnamento vietando che L’originedelle specie sia inserito nei programmi scolastici, ma, al contrario, di estenderloanche ad altre ipotesi capaci di sciogliere certi nodi irrisolti della biologiamoderna.“Teach more science” è lo slogan con cui si battono i sostenitori del “disegnointelligente” perché la loro dottrina sia introdotta nei programmi scolasticidopo che una decisione della Corte suprema del 1987 ha stabilito cheil creazionismo, basato com’è su un assunto religioso, non può venire insegnatonelle scuole pubbliche americane senza violare il principio della separazionetra stato e chiesa.Ma qui sta il punto, replicano biologi e scienziati: non si può presentarecome una teoria scientifica, pretendendo che abbia pari dignità con le altre,una descrizione dei fenomeni che si appella a un intervento soprannaturaleper risolvere questioni ancora aperte alla ricerca. «Convinti che la separazionefra stato e chiesa esiste e deve rimanere tale, – osserva il biologo RichardLewontin, professore a Harvard – i nuovi creazionisti hanno adottatouna teoria pseudoscientifica del disegno intelligente nella quale il Disegnatorenon viene specificato, e stanno cercando di introdurla nei programmiscolastici invocando la necessità di una maggiore apertura intellettuale.»È principalmente per questo motivo che si giustifica, secondo Lewontin,l’enfasi posta sull’anniversario darwiniano del 2009 più che su quello di altrescoperte scientifiche di non minore importanza, anche nel campo dellabiologia: «La comunità scientifica ha ormai la netta sensazione di parteciparea uno scontro e uno degli strumenti che ha scelto per portare avanti labattaglia contro l’oscurantismo è proprio il duecentesimo anniversario dellanascita del suo apostolo, che ha detto la verità sulle basi materiali dell’evoluzionee, insieme, il centocinquantesimo anniversario della comparsa delsuo vangelo».Darwin 1809-2009. una mostra internazionale itineranteLa mostra internazionale dedicataal padre della teoria dell’evoluzionedall’American Museum of NaturalHistory di New York, dopo esserestata nelle più importanti capitali delmondo, è allestita fino al 25 ottobrea Milano, nella sede espositiva dellaRotonda della Besana, e dal 24novembre al 15 febbraio 2010 a Bari,presso il Castello normanno-svevo. Sitratta della mostra più importanterivolta al grande pubblico mairealizzata su Charles Darwin. Oltreagli aspetti espositivi, dà granderilievo alla didattica e alle attivitàlaboratoriali. Sono previste visiteguidate con operatori appositamenteformati e laboratori interattivi per lescuole di ogni ordine e grado.n Rotonda della Besana,via Enrico Besana 15 – Milanon Castello normanno-svevo,piazza Federico II di Svevia 4 – Barihttp://www.darwin2009.itPer consentire una maggiore accessibilità, la rivista è disponibile anche in formato word.Richiedetelo alla redazione: info@brunomondadoristoria.it14 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didatticiSei tracce tematichecon documenti e parole chiavesulla teoria dell’evoluzione A cura di Giuseppe Barreca1 tracciatematicaQuesto dossier intende fornire un quadrosintetico dell’idea di evoluzione primadelle ricerche di Charles Darwin. La chiavedi lettura proposta è duplice: una filosofica,rappresentata dalla riflessione di due illuministicome Denis Diderot (1713-84) e Buffon (1707-88), e un’altra più specificamente scientifica,che ha il suo autore più rappresentativo inJean-Baptiste de Lamarck (1744-1829).Nel XVIII secolo l’intreccio tra scienzae filosofia è ancora assai saldo;progressivamente, all’idea di una natura creatada Dio secondo un modello fisso ed eterno, emessa “a disposizione” dell’uomo, comincia asostituirsi la convinzione della dinamicità dellanatura stessa e delle specie che la popolano.Un’idea di questo genere, filtrata attraversol’Illuminismo, soprattutto in Francia, siaccompagna a un’esortazione a “fidarsi” dellaragione, mettendo tra parentesi la religioneo comunque le credenze non fondate sullaragione umana.Per quel che concerne lo studio della natura,va detto che tale idea si sostanzierà dellaconvinzione che esista una sorta di alberogenealogico della vita, che dimostra il legametra la totalità degli esseri viventi: il raccontobiblico della creazione divina della natura edell’uomo apparirà sempre meno credibile.La natura viene allora concepita come unorganismo in movimento, un sistema dinamico(Buffon), dove le specie viventi cambiano ipropri caratteri, adattandosi all’ambiente eal clima. Sarà soprattutto Lamarck a condurreun’analisi accurata di questi caratteri,esponendo nel 1809 un primo sistema compiutodell’evoluzione biologica. Nonostante leserrate critiche elaborate contro Lamarck dalpaleontologo Georges Cuvier (1769-1832),basate sull’idea di Carlo Linneo (1707-78)secondo il quale le specie sono immodificabili,la strada per le ricerche di Darwin è da quelmomento tracciata.L’evoluzione e l’idea di natura prima di DarwinChe cosa ha detto Darwinn C. Darwin, Compendio storico sul progressodelle idee sull’origine delle specie, in L’originedelle specie. Selezione naturale e lotta perl’esistenza, Bollati-Boringhieri, Torino 1989,pp. 67-69 e pp. 132-133.Documenti1. Genesi, 1-31, Primo racconto della creazione,Bibbia, Antico Testamento.2. G. L. Leclerc conte di Buffon, La natura nonè un sistema statico, in <strong>Storia</strong> naturale, Bollati-Boringhieri, Torino 1959, pp. 1-3.3. D. Diderot, La biologia emancipata daiprincìpi teologici, in L’interpretazione dellanatura, Feltrinelli, Milano 1967, pp. 33-36.4. J.-B. de Lamarck, Le due leggidell’evoluzione, in Filosofia zoologica, La NuovaItalia, Firenze 1976, pp. 68-71.5. C. Lyell, Le insufficienze della teoria dellatrasmutazione delle specie, in Principles ofGeology (1830-33), Vol. II, pp. 19-33.6. G. Montalenti, L’evoluzione prima di Darwin,in Introduzione all’Origine delle specie, Bollati-Boringhieri, Torino 1989, pp. 10-16.7. D. Quammen, Lamarck tra intuizioniinnovative e spiegazioni singolari, inL’evoluzionista riluttante. Il ritratto privatodi Charles Darwin e la nascita della teoriadell’evoluzione, Codice Edizioni, Torino 2008,pp. 52-56.15 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didatticiprima tracciaParole chiave della prima traccia tematicaAmbienteGli studiosi che, prima diDarwin, s’avvicinano all’ideadi una variazione delle specieconsiderano l’ambiente unfattore capace di causaretali variazioni. L’influenzaavviene sia in virtù delclima in senso fisico, siadelle catastrofi naturali,che possono determinarel’incremento o ladiminuzione di alcune specie.Per Lamarck la capacità diadattarsi all’ambiente è unfattore decisivo nella vitadegli esseri viventi: esso,infatti, esercita su di lorovarie pressioni che provocanodeterminati bisogni, i quali, aloro volta, possono causare losviluppo o l’atrofizzazione dicerti organi.BisognoEsigenza generata dallapressione dell’ambientecircostante sull’individuo.Ogni individuo rispondeai bisogni incrementandol’uso degli organi o dellefacoltà che permettono disoddisfarli, e smettendo diutilizzare invece organi ofacoltà non utili. L’uso piùintenso di un organo tende,infatti, ad accrescere le suedimensioni, mentre il disusoporta alla sua atrofizzazionee scomparsa.CatastrofismoTeoria secondo la quale laTerra sarebbe interessata nelcorso della sua lunga storiada eventi catastrofici. Lespecie viventi si sarebberoestinte a causa di questieventi e dopo di essi sisarebbero ricreate nuovespecie. Georges Cuvierspiegava così l’esistenza deifossili di specie estinte. Lateoria era in accordo con laBibbia: i fossili avrebberorappresentato le specie chenon avevano trovato postosull’arca di Noè in occasionedel diluvio universale.EreditarietàTrasmissione di determinaticaratteri alla prole. SecondoLamarck, le variazioninell’uso dei diversi organio delle diverse facoltàcausate dall’insorgenza dibisogni legati all’influenzadell’ambiente, vengonotrasmesse ai discendentiattraverso la generazione.Tali caratteri vengonodunque diffusi, sommandosiai vari adattamenti, causandomodificazioni nella strutturafisica degli individui.FissismoTeoria secondo la qualele specie non variano nelcorso del tempo. Prende lemosse dal racconto biblico,e afferma l’idea di un’unicacreazione di tutte le specieda parte di Dio. In epocailluminista e più tardi conla riflessione di Lamarck,quest’idea fu messa indiscussione, ma ebbe altresìautorevoli sostenitori, comeCuvier, fondatore dellapaleontologia.Generazione spontaneaTeoria che sosteneva chealcuni forme di vita semplici,come insetti e vermi,nascessero direttamenteda sostanze inorganiche,per esempio dal fango o dacarcasse in putrefazione. Lateoria fu messa seriamentein dubbio nel XVII secolodagli esperimenti dell’italianoLazzaro Spallanzani (1729-99).SpecieUnità fondamentale delsistema di classificazionetassonomica (sistematica)degli organismi viventi,comprendente individuiaventi caratteristiche simili,capaci di incrociarsi tra loro edi produrre prole a sua voltafertile. Prima di Darwin, sicredeva che le specie fosserofisse, ossia che il loro numerofosse stato determinato daDio all’atto della creazione;inoltre, a seguito dell’operadi Carlo Linneo, la specieera intesa come un gruppod’individui simili separati datutti gli altri da una nettadiscontinuità relativamenteall’aspetto, ossia alla solamorfologia.TrasmutazioneIn contrapposizione alfissismo, Lamarck, definendoi fattori che produconomutamenti nelle specie, aprìla strada alla concezionedella trasmutazione dellespecie. Le affermazioni diLamarck furono attaccatesia dal clero, sia da unoscienziato come Cuvier, chesosteneva che ormai tutte lespecie erano state classificatee conosciute; dunque, nonse ne sarebbero trovate dinuove.Tutti i documentisu Darwine l’evoluzionismosul sitobrunomondadoristoria.it16 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didattici2 tracciatematicaLa pubblicazione nel 1859 dell’Origine dellespecie ha prodotto una rivoluzione scientifica,rendendo Darwin uno degli scienziati piùconosciuti della storia. È bene ricordare, però,che l’idea dell’evoluzione naturale è il fruttodi lunghi anni di ricerca da parte di Darwin, sia“sul campo” (il viaggio sulla nave Beagle dal1831 al 1836), sia in Inghilterra, analizzando imateriali raccolti durante il viaggio e dialogandocon altri scienziati del tempo. Darwin impiegòpiù di vent’anni per pubblicare i risultati dellesue ricerche, perché si rendeva conto di qualecambiamento essi avrebbero causato nellaconcezione della natura e dell’origine deglianimali e dell’uomo.Il dossier propone alcuni brani di Darwin,aggiungendo i contributi di altri autori,contemporanei, successivi o di poco posteriorii quali hanno analizzato l’evoluzionismo,fraintendendolo alquanto (si pensi a Haeckel),anticipandolo (Wallace) o integrandolo e“proteggendolo” (Huxley).La “fama” di Darwin è legata all’idea secondola quale le specie si evolvono seguendodeterminate leggi che è possibile descriverein modo oggettivo; per Darwin, come perl’altro evoluzionista Wallace, queste leggi sonoconoscibili perché iscritte nei meccanismi disuccessione delle specie. La selezione naturalefavorisce le specie che meglio si sono saputeadattare ai cambiamenti cui sono andateincontro e che sono state capaci, attraverso laselezione sessuale, di trasmettere tali variazionialla prole.Infine, affermare che anche l’uomo si fossesviluppato seguendo le leggi dell’evoluzione(e che ha una parentela con le scimmieantropomorfe) attraverso la selezione naturalee quella sessuale, fu qualcosa di rivoluzionario,perché andava contro credenze religiosesedimentate, e metteva in dubbio la convinzionesecondo cui l’universo sarebbe stato creatoda Dio a vantaggio dell’uomo, la creatura piùimportante (antropocentrismo). Ma Darwinera un uomo di scienza e rifiutava ogni idea difinalismo prestabilito nel processo evolutivo,poiché pensava che qualsiasi idea di “creazione”fosse inaccettabile, dal momento che nonpoteva essere corroborata da prove certe.La teoria dell’evoluzioneChe cosa ha detto Darwinn C. Darwin, La selezione naturale, in L’originedelle specie. Selezione naturale e lotta perl’esistenza, Bollati-Boringhieri, Torino 1989,pp. 148-153, Capitolo IV.n C. Darwin, Le leggi della variazione, inL’origine delle specie. Selezione naturale elotta per l’esistenza, Bollati-Boringhieri, Torino1989, pp. 206-209 e 224-226, Capitolo V.n C. Darwin, La selezione sessuale, in L’originedell’uomo e la selezione sessuale, NewtonCompton, Roma 1983, pp. 646-650, Conclusione.n C. Darwin, L’uomo si sviluppa dalle formeinferiori, in L’origine dell’uomo e la selezionesessuale, Newton Compton, Roma 1983, pp.87-90, Capitolo 2.Documenti1. E.H.P.A. Haeckel, L’ontogenesi e lafilogenesi, in The Evolution of Man: A PopularExposition of the Principal Points of HumanOntogeny and Phylogeny, New York Appleton,New York 1879 (http://www.archive.org/details/evolutionofmanpo011879haec).2. T. Huxley, Esiste un’etica dell’evoluzione?,in Evoluzione ed etica, Bollati-Boringhieri,Torino 1995, pp. 50-52 e pp. 62-64.3. A. B. Hernàndez, J. L. Bousquets, La leggedi Wallace, in L’evoluzione di un evoluzionista.Alfred Russel Wallace e la geografia della vita,Bollanti-Boringhieri, Torino 2004, pp. 47-55.4. T. Pievani, L’evoluzione: l’albero della vita,in La teoria dell’evoluzione, il Mulino, Bologna2006, pp. 13-15.5. P. Odifreddi, Darwin il destabilizzatore,in In principio era Darwin, Longanesi, Milano2008, pp. 49-55.6. D. Quammen, L’origine delle specie: il bestsellere il tormento di Darwin, in L’evoluzionistariluttante. Il ritratto privato di Charles Darwine la nascita della teoria dell’evoluzione, CodiceEdizioni, Torino 2008, pp. 171-175.7. A. R. Wallace, La differenza tra le specie,in Sulla tendenza della varietà a differenziarsiindefinitamente dal tipo originale, citato inE. Ferrara, A lezione da Darwin. Per capire chisiamo, Edizioni dell’Asino, Roma 2009,pp. 112-123.17 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didatticiseconda tracciaParole chiave della seconda traccia tematicaAdattamentoCapacità di un organoe di una funzione di unanimale di modificarepropri aspetti fisiologici,comportamentali e anatomici,in modo da rispondere almeglio alle modificazioniindotte dall’ambiente edalle circostanze. A seguitodel processo di selezionenaturale, una maggiorecapacità di adattamentoproduce modificazioni che,se hanno successo, si possonotrasmettere ereditariamentealla discendenza.Discendenza conmodificazioniSecondo Darwin, si tratta diun meccanismo che avvienein due fasi: dapprimasi verifica lo sviluppodi un’ampia varietà diindividui, che vengono inseguito selezionati tramitela selezione naturale. Laprima fase è dominata dallacasualità, la seconda dallanecessità.EvoluzioneIl processo descritto daDarwin che sottende allosviluppo e alla successionedegli organismi viventi. Giànel corso del XVIII secoloautorevoli filosofi e scienziatiavevano avanzato dubbi sullafissità e immutabilità degliorganismi viventi. Si puòaffermare che l’evoluzionismoscientifico sia nato conLamarck. Darwin ebbe unatteggiamento critico versoLamarck, ma le sue ricerchedevono molto a quelle delloscienziato francese.Legge biogeneticafondamentaleÈ il nucleo della riflessionedel biologo tedesco E.H.Haeckel (1834-1919), il quale,studiando le relazioni diparentela tra esseri viventi,afferma che l’ontogenesi,ossia la vita di un organismonelle fasi del suo sviluppo,riproduce la filogenesi, ossiala storia evolutiva della speciecui appartiene.Legge di WallaceLegge enunciata nel 1855dal naturalista A.R. Wallace(1823-1913), dopo le suericerche sulla distribuzionegeografica delle specieviventi. Essa afferma che«ogni specie è nata, sia nellospazio che nel tempo, incoincidenza con una specieche l’ha preceduta, e che èad essa strettamente affine».Wallace introduce così ilgradualismo nella concezionedella successione delle specie.Lotta per l’esistenzaL’idea dell’economistaThomas R. Malthus (1766-1834), secondo la qualele risorse disponibili sullaTerra aumentano a un ritmoinferiore rispetto a quellodella popolazione, è utilizzatada Darwin per spiegarecome nel mondo animale evegetale le specie siano incompetizione per l’accesso aqueste risorse. Infatti, ognispecie tende al massimoaccrescimento numerico, masi scontra con la medesimavolontà delle altre specie,oltre che con le variazioniambientali e climatiche.Selezione naturaleMeccanismo distintivo dellateoria darwiniana, secondoil quale la natura agisce, intempi lunghissimi, favorendola sopravvivenza di quellespecie che si mostrano capacidi adattarsi ai cambiamentidelle condizioni esterne(ambientali e non) nelle qualisi trovano a vivere.Selezione sessualeFenomeno attraverso il qualei maschi più forti vengonoscelti dalle femmine perla riproduzione. Dunque, icaratteri in virtù dei quali imaschi sono scelti (bellezza,forza) vengono selezionati etrasmessi alla discendenza inquanto vantaggiosi. Questimaschi infatti si dimostranopiù attrezzati e capaci digarantire una discendenzasana alla specie.VariazioniMeccanismo (in parte oscuroanche allo stesso Darwin)che produce variazionicasuali negli esseri viventi,le quali possono esserevantaggiose o svantaggioseper la sopravvivenza in undeterminato ambiente: levariazioni, infatti, non sonomai vantaggiose in sé, ma losono sempre relativamente alcontesto in cui si producono.Esse vengono trasmesseereditariamente.Tutti i documentisu Darwine l’evoluzionismosul sitobrunomondadoristoria.it18 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didattici3 tracciatematicaDarwin non era un filosofo, ma intuì che lesue affermazioni, se applicate alla questionedell’origine dell’uomo e dei suoi comportamenti,avrebbero potuto modificare molte ideesul significato della vita e sulla morale. Perquesto motivo, l’etica divenne ben presto unargomento dibattuto da Darwin, il quale cercòdi capire da dove sorgessero i sentimenti disimpatia, i sentimenti altruistici e quelli che ciinducono a non fare del male agli altri.La traccia propone in primis un’analisi delleaffermazioni di Darwin, le quali sembranotrasmettere l’idea che anche a livello di statodi natura l’uomo possieda quantomeno unbarlume di senso morale; questa convinzione,coerente con una parte della riflessione eticaanglosassone che Darwin conosceva, nonaccenderà però l’entusiasmo del suo amico ecollega Huxley.Darwin non esclude che anche alcunianimali, come i mammiferi più affini a noi,possano avere un barlume di senso morale. Inloro questo senso morale non si è sviluppato,ma nulla dovrebbe consentire di tracciare,per questo, un solco tra uomo e animalinon umani. E poi se gli animali soffrono,esprimono i loro stati d’animo, perché nonrispettarli? Le differenze tra uomo e animalisono imputabili al diverso grado di sviluppodelle facoltà intellettuali, e ciò è accadutoperché l’uomo, per sopravvivere, ha sviluppatoqueste facoltà, non possedendo capacità fisicheparticolarmente utili: «È assurdo affermare cheun animale sia superiore rispetto a un altro. –Noi consideriamo come superiori quelli in cuila struttura cerebrale, le facoltà intellettualisono più sviluppate. – Senza dubbio un’ape losarebbe qualora si considerassero gli istinti»(Taccuino B, nota 74).Il problema dunque è capire se il sensomorale si sia effettivamente evoluto oppurese l’uomo, in quanto egoista di natura (comesostiene oggi Dawkins), abbia poi “costruito”la società e i valori etico-politici proprio persopravvivere al clima feroce dello stato dinatura.All’idea darwiniana sembrano richiamarsiSinger e Rachels, i quali propongonoun’estensione dell’ambito della considerazionemorale anche agli animali; Dawkins, invece,afferma di non poter seguire Darwin nellaricostruzione biologica dell’origine dell’etica.È dunque possibile, in chiave di ricerca,Il dilemma di Darwin: il senso morale si è evoluto?operare altresì un confronto tra questi duemodelli contrapposti dell’origine della società:quello che vede l’uomo come dotato di unsenso morale e quello che lo definisce egoistaper natura.Che cosa ha detto Darwinn C. Darwin, Le facoltà morali e intellettualidell’uomo, in L’origine dell’uomo e laselezione sessuale, Newton Compton, Roma1983, pp. 154-159, Capitolo V.Documenti1. R. Dawkins, Esiste l’altruismo in biologia?,in Il gene egoista. La parte immorale di ogniessere vivente, Mondadori, Milano 2007 (1 a ed.1976), pp. 11-14.2. P. Singer, Espandere il cerchio dell’etica, inThe Expanding Circle, Clarendon Press, Oxford1981, pp. 25-30.3. J. Rachels, Darwinismo ed etica, in Creatidagli animali. Implicazioni morali deldarwinismo, Edizioni di Comunità, Milano1996, pp. 187-194.4. P. Tort, L’antirazzismo di Darwin, in Darwine il darwinismo, Editori Riuniti, Roma 1998, pp.82-84.5. P. Tort, L’effetto reversivo, in Darwin el’evoluzione. Religione, morale e materialismo,Meltemi, Roma 2006, pp. 77-81.6. R. Keynes, Il ruolo del sentimento disimpatia, in Casa Darwin: il male, il bene el’evoluzione dell’uomo, Einaudi, Torino 2007,pp. 295-301.7. O. Franceschelli, L’uomo è per naturaegoista o altruista? La risposta di Darwin, inDarwin e l’anima. L’evoluzione dell’uomo e isuoi nemici, Donzelli, Roma 2009, pp. 63-68.19 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didatticiterza tracciaParole chiave della terza traccia tematicaAltruismoContrapposto all’egoismo,è uno degli atteggiamentifondamentali che guidanola condotta dell’uomo neiconfronti dei propri simili.Nella riflessione darwiniana,esso è un istinto sociale che,rivelatosi benefico, è statopromosso dall’evoluzione,divenendo una dellecomponenti primarie delcomportamento morale.Effetto reversivoEspressione coniata dallostudioso francese P. Tort aproposito del rapporto trala selezione naturale e losviluppo sociale. SecondoTort, non è possibile applicarele leggi dell’evoluzione alledinamiche sociali: questaapplicazione verrebbe infattibloccata dalla selezionestessa, perché non sarebbevantaggiosa per l’individuo,dato che favorirebbe pratichedi eliminazione dei poveri edei deboli, ossia pratiche chevanno contro quegli istintisociali che costituisconoil patrimonio più intimodell’uomo.EgoismoNella riflessione di Darwinè un comportamentoche privilegia l’interessedell’individuo medesimo.Darwin pensa però chel’uomo sia tendenzialmentealtruista e che i sentimentiegoistici siano stati“progressivamente” ridotti(e lo saranno ulteriormentein futuro) dall’evoluzionedel sentimento di simpatia edegli altri istinti sociali.Etica dell’evoluzioneÈ l’idea secondo la qualela teoria morale si deveconformare ai princìpievoluzionistici descrittida Darwin. In particolare,anche nelle dinamiche socialiinterverrebbe la lotta perl’esistenza che favorirebbela sopravvivenza degliindividui più adatti. SiaDarwin che Huxley, tuttavia,pur ammettendo che il sensomorale possa essere statoun risultato dell’evoluzione,ritengono che sia impossibileapplicare i meccanismievolutivi naturali alledinamiche sociali.Istinti socialiAtteggiamenti chepromuovono la convivenzadi più individui (comel’altruismo e la simpatia)e che sarebbe stati“selezionati”, durante ilprocesso evolutivo dell’uomo,in quanto assai più beneficie utili dei comportamentifondati sull’egoismo e laviolenza. Questi istinti hannoin seguito consentito laformazione della società el’affermazione della vita incomunità. Per questo l’uomo(in ciò simile a molti altrianimali) è un “animale”istintivamente sociale.Senso moraleSecondo Darwin, èparagonabile alla coscienzaed è quel sentimento,peculiare dell’uomo, che loinduce a prendersi cura deipropri simili, a rispettarli,a non ucciderli. Il sensomorale, presente in embrionenell’uomo, si è in seguitosviluppato durante la suaevoluzione: esso non soloimplica il rafforzamento deicomportamenti morali, bensìanche la capacità di rifletteresu di essi.SimpatiaÈ l’istinto fondamentaleche qualifica il caratteresociale dell’uomo e dellescimmie antropomorfe. Ilconcetto possiede una storiasignificativa nella filosofiamorale britannica fin dalXVIII secolo. Secondo Darwine Wallace, la simpatia è unprodotto dell’evoluzione,poiché è stato unatteggiamento rivelatosibenefico per la sopravvivenza.Stato di naturaCondizione in cui vivevanogli uomini prima dellaformazione delle società.Molti filosofi affermano chequesta condizione non si siamai storicamente verificata,ma rappresenti un modelloconcettuale. Darwin ritieneche tale condizione fosseancora presente nel XIXsecolo nella vita di quellepopolazioni che vivevano allostato primitivo. Egli sembracercare una via medianatra coloro che pensano chelo stato di natura sia unacondizione di guerra di tutticontro tutti, e quelli cheinvece giudicano questacondizione come genuina,autentica e migliore della vitain società.Tutti i documentisu Darwine l’evoluzionismosul sitobrunomondadoristoria.it20 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didattici4 tracciatematicaEvoluzionismo e religione: complementari o divergenti?affermazione della teoria dell’evoluzioneL’ ai tempi di Darwin incontrò molti ostacolinon solo, come era prevedibile, in ambitoscientifico, ma anche in quello religioso. Sel’idea secondo la quale le specie mutano invirtù di un meccanismo naturale apparivacontraria alla religione, la possibilità chela specie umana fosse “imparentata” conle scimmie antropoidi appariva ancorapiù blasfema. Darwin stesso si rendevaconto del carattere dirompente delle sueaffermazioni, anche se il suo spirito religiososi era notevolmente affievolito sin dal 1839.L’evoluzione non metteva solo in discussioneil dettato biblico, ma anche l’idea secondola quale l’universo è stato creato da Dio perl’uomo, ossia l’antropocentrismo.Nel corso del XX secolo la chiesa cattolicanon si è più opposta a un’idea dievoluzione dall’enciclica Humani generisscritta da papa Pio XII nel 1950; nondimeno,soprattutto negli ultimi decenni, ambienticristiani, spesso fondamentalisti, oppongonoil cosiddetto creazionismo all’evoluzionismo,una spiegazione dell’origine della vita sullaTerra attraverso un intervento di caratteredivino (si parla di “Disegno o Progettointelligente”) che intende proporsi comeun’alternativa valida alla spiegazionemeccanicistica dell’evoluzione veicolata daldarwinismo.La traccia tematica intende dunque porrel’attenzione sui due “contendenti”,creazionismo ed evoluzionismo; in secondoluogo, essa vuole capire se questo confrontosia possibile, domandandosi se il creazionismoabbia pieno diritto di essere equiparatoall’evoluzionismo. Il dibattito è aperto,perché il ricorso al creazionismo appare,ai difensori della fede, come l’unico modoper salvare il ruolo di Dio nel processo dellacreazione, senza lasciare tutto al caso. Magli evoluzionisti non intendono il processodi successione delle specie come qualcosa dicasuale, bensì, al contrario, come un processocausale, anche se, esso stesso, in continuaevoluzione.Che cosa ha detto Darwinn C. Darwin, La mia opinione sulla religione,in Autobiografia, Milano 1980, pp. 43-49.n C. Darwin, L’azione del Creatore?, inL’origine delle specie. Selezione naturale elotta per l’esistenza, Bollati-Boringhieri, Torino1989, pp. 552-554, Conclusione.n C. Darwin, Lettera ad Asa Gray, 1860.Documenti1. Pio XII, La religione cattolica di fronteall’evoluzione, in Humani generis, Letteraenciclica, Roma 1950.2. R. Dawkins, I difetti dei creazionisti, inL’orologiaio cieco. Creazione o evoluzione?,Mondadori, Milano 2003, pp. 421-423.3. R. Manzi, La macroevoluzione è in contrastocon la rivelazione, in Evoluzione o creazione?,Laurenziana, Napoli 2004, pp. 165-168.1. T. Pievani, Le strategie dei neo-creazionisti,in Creazione senza Dio, Einaudi, Torino 2006,pp. 39-43.4. A. Drudi, Chi ha paura di Darwin?, in “Lescienze web”, http://www.lswn.it/biologia/articoli/creazione_ed_evoluzione_chi_ha_paura_di_darwin.5. R. Keynes, La religione e Darwin, inCasa Darwin. Il male, il bene e l’evoluzionedell’uomo, Einaudi, Torino 2007, pp. 134-138.6. O. Franceschelli, L’anima dell’uomo e ilsuo posto nella natura, in Darwin e l’anima.L’evoluzione dell’uomo e i suoi nemici,Donzelli, Roma 2009, pp. 55-61.7. G. Branch, E. C. Scott, Il nuovo volto delcreazionismo, in “Le Scienze”, n. 486, febbraio2009, pp. 96-103.21 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didatticiquarta tracciaParole chiave della quarta traccia tematicaAntropocentrismoL’idea che l’uomo abbia unruolo centrale nel creato esia “speciale” rispetto allanatura, minata alla radicedalla teoria dell’evoluzione.Secondo il dettato biblico,Dio ha creato l’universo,le piante e gli animali avantaggio dell’uomo, il qualeè il vertice e il centro dellacreazione.AgnosticismoLa parola agnostico derivadal greco a-gnothein, ossia“non sapere”. L’agnosticismoè la posizione di chi noncrede in Dio ma non èneppure in grado di negarnel’esistenza. Darwin affermòdi sentirsi agnostico.AteismoLa parola ateo deriva dalgreco a-thèos, che significaletteralmente “privo di Dio”.È la condizione di coloro chenon hanno la fede e che nonsolo non credono in Dio, manegano la sua esistenza.CreazionismoDottrina di pensiero per laquale l’origine dell’universoe degli esseri viventi sonospiegabili postulando unintervento divino secondoun “disegno intelligente”,invece che ricorrendoalla selezione naturale. Ilcreazionismo mira a metterein rilievo l’opera di Dioquale creatore della naturae delle specie, cercando dipresentarsi come dottrinascientifica alternativaall’evoluzionismo.Disegno (o Progetto)intelligenteL’espressione traduce lalocuzione inglese (IntelligentDesign) e intende introdurre,per spiegare l’evoluzione,l’azione di una causaintelligente, identificabilecon Dio, per sfuggire aquello che viene giudicatoil carattere meccanicisticoe casuale della selezionenaturale. La comunitàscientifica internazionesostiene che la teoria delDisegno intelligente non èconsiderabile come scienza.Macroevoluzione/MicroevoluzioneLa microevoluzione èl’evoluzione che avvieneall’interno delle specieviventi, inclusi i processi dispeciazione (nascita di nuovespecie da specie ancestrali).La macroevoluzione è invecel’evoluzione su grande scalache, nel corso di circa quattromiliardi di anni, ha portato,dalle cellule primordiali, finoalla biodiversità attuale.La microevoluzione – chesi svolge spesso in tempirelativamente brevi − è statastudiata in modo dettagliato.Diversa è la situazione dellamacroevoluzione, per laquale prove sperimentali nonsono proponibili, e che sisvolge in tempi che sfuggonoall’osservazione umana. Lateoria secondo la quale lamacroevoluzione altro nonè che la microevoluzioneestesa nel tempo, e quindi imeccanismi che la spieganosono i medesimi, vienechiamata “neo-darwinismo”,o anche “teoria sinteticadell’evoluzione”.RivelazioneNelle religioni “rivelate” èil momento nel quale Diomanifesta agli uomini lasua volontà. La rivelazioneavviene attraverso un“messaggero” o meglioun “profeta”. Uno deglielementi della rivelazionenel cristianesimo, contenutonella Bibbia, riguarda l’ideache gli animali e l’uomo sianostati creati da Dio un’unicavolta e non vanno incontroa mutamenti. Fu questaconvinzione a essere messa incrisi dall’evoluzionismo.Strategia del cuneoÈ il nome di un pianod’azione politico e socialeelaborato dal DiscoveryInstitute, il centrod’appoggio del movimentodel Disegno intelligente. Lastrategia è stata avanzatanel manifesto del DiscoveryInstitute, noto come il WedgeDocument, che descrive unampio programma sociale,politico e accademico ilcui scopo finale era di«sconfiggere il materialismo[scientifico]» rappresentatodall’evoluzione, «invertirela soffocante visionematerialistica del mondoe sostituirla con unascienza concordante conle convinzioni cristiane eteistiche» e «affermare larealtà di Dio».Tutti i documentisu Darwine l’evoluzionismosul sitobrunomondadoristoria.it22 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didattici5 tracciatematicaQuando si decise a dare alle stampela sua opera sull’origine dell’uomonel 1871, Darwin sapeva che le sue teorieavrebbero generato scandalo, discussioni efraintendimenti. L’affermazione della pienaappartenenza dell’uomo alla natura, il suoessere sottoposto alle leggi dell’evoluzionecome gli altri animali, la messa indiscussione dell’antropocentrismo, nonchél’affermazione dell’origine “naturale” dellefacoltà intellettuali e morali, restituivanoun’immagine del tutto nuova dell’essereumano.La traccia tematica evidenzia come Darwinsi sia impegnato ad impedire che le sueaffermazioni di stampo biologico venisseroapplicate alla società; egli si oppose sia all’ideasecondo la quale l’uomo è buono per natura,sia a quella secondo cui, come diceva il filosofoThomas Hobbes (1588-1679), nello stato dinatura esiste una condizione di guerra ditutti contro tutti che solo la società può farterminare. Per Darwin l’uomo ha sviluppato,per selezione naturale, il senso morale,perché l’evoluzione ha premiato l’altruismoe non l’egoismo. La società, tuttavia,paradossalmente, deve superare l’evoluzioneintesa in senso naturale: essa, infatti, nasce peril progresso dell’uomo e non può limitarsi adapplicare le leggi della natura, altrimenti allalunga diverrebbe ingiusta e feroce.Per Darwin, dunque, “civilizzazione” non èsinonimo di evoluzione. Il fraintendimentodel darwinismo, che si palesa sin dagli annicinquanta dell’Ottocento con la riflessionedi Herbert Spencer (che si rifaceva, però, aLamarck, non essendo allora ancora uscitoL’origine delle specie), proseguirà in seguito, eporrà le basi per un’applicazione sconsideratadella legge della selezione naturale edell’ereditarietà alle dinamiche sociali (allapolitica, all’economia, alla criminologia),fornendo la base teorica al razzismo eall’eugenetica, e configurandosi come un veroe proprio “tradimento” del nucleo profondodel pensiero antropologico di Darwin.Darwin tradito: sociobiologia e darwinismo socialeChe cosa ha detto Darwinn C. Darwin, Le razze umane esistono e sonoclassificabili?, in L’origine dell’uomo e laselezione sessuale, Newton Compton, Roma1983, pp. 199-201 e 222-224, Capitolo 7.Documenti1. H. Spencer, L’evoluzione quale legge delprogresso sociale, in Progess: Its Law andCauses, “The Westminster Review”, Vol. 67(April 1857), pp. 445-447, 451, 454-456, 464-65.2. J. Rachels, Cosa è la sociobiologia, inCreati dagli animali. Implicazioni morali deldarwinismo, Edizioni di Comunità, Milano1996, pp. 92-94.3. P. Tort, I fraintendimenti del darwinismo, inDarwin e il darwinismo, Editori Riuniti, Roma1998, pp. 72-82.4. R. Dawkins, Il meme, in Il gene egoista.La parte immorale di ogni essere vivente,Mondadori, Milano 2007 (1 a ediz. 1976), pp.199-210.5. E. Ferrara, Darwin tradito dai sociobiologi,in A lezione di Darwin. Per capire chi siamo,Edizioni dell’Asino, Roma 2009, pp. 166, 176-179.6. D. Formenti, 1871: Darwin sull’originee l’evoluzione umana, “Il calendario delpopolo”, n. 741, maggio 2009, pp. 59-62.7. I. Bombardini, La prudenza intellettuale diCharles Darwin, in “Il calendario del popolo”,n. 741, maggio 2009, pp. 52-56.23 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didatticiquinta tracciaParole chiave della quinta traccia tematicaBiologizzazione dell’eticaTendenza ad assumere leleggi dell’evoluzione qualifondamento dell’etica; in talmodo l’idea della “lotta perl’esistenza” è applicata alledinamiche sociali, arrivandoa giustificare l’idea dellasoppressione degli individuiconsiderati deboli e inadatti.Darwinismo socialeTendenza a estendere alledinamiche sociali le leggidefinite da Darwin comebasi dell’evoluzione. Derivadagli studi sociologici delfilosofo Herbert Spencer(1820-1903), il qualetradusse l’idea di selezionenaturale nell’espressione“sopravvivenza del piùadatto”.EugeneticaDeriva dal greco eu-genesise significa “buona nascita”.Coniata da Francis Galton(1822-1911), diventeràuna branca della geneticamirante a perfezionare laspecie umana, selezionandoquei caratteri fisici giudicatipositivi ed eliminandoquelli negativi. Galton vollein tal modo applicare laselezione degli individui, chel’uomo da secoli impiegavanell’allevamento deglianimali, alla specie umana.Fardello dell’uomo biancoL’espressione traduce unafrase del grande scrittorebritannico Rudyard Kipling(1865-1936): «the WhiteMan’s burden». La fraseintende affermare chel’uomo bianco non soloha il dovere di colonizzaregli altri popoli, ma deveanche farsi carico della lorocivilizzazione, agevolando laloro acquisizione dei valoridella civiltà occidentale. Nonc’era intento razzista nellafrase, né Kipling era tale;essa tuttavia rappresentaappieno la mentalità concui la colonizzazione venivagiustificata, mascherandonegli aspetti depredatori eviolenti.RazzaTermine a lungo impiegatoper indicare i diversiraggruppamenti di esseriumani caratterizzatida differenze marcatenell’aspetto esteriore(colore della pelle). Inrealtà, la riflessione diDarwin e soprattutto glistudi di genetica hannoampiamente dimostratol’illegittimità della divisionedell’umanità in razze, datoche la variabilità geneticaall’interno della specieumana è molto bassa.Oggi il termine si usapropriamente solo in ambitozootecnologico, mentrequalsiasi utilizzo rispetto allaspecie umana è improprio.RazzismoAtteggiamento chediscrimina un individuo invirtù della sua (presunta)appartenenza razziale.Benché il razzismo non nascacon il darwinismo sociale,esso è uno dei suoi frutti piùtragici, trovandovi la proprialegittimazione scientifica epolitica.SociobiologiaDisciplina nata durante glianni settanta del XX secolo;tra i suoi presupposti visono le affermazioni deldarwinismo sociale. Essasostiene da un lato unavisione materialisticomeccanicisticadella naturae dell’uomo, che escludela storicità di quest’ultimo,in altre parole il suocoinvolgimento nel contestodella società; dall’altro, l’ideadi trasferire tout court nelcampo sociale i mezzi e imetodi di ricerca impiegatinelle scienze naturali.Sopravvivenza del piùadattoL’espressione è sinonimodi “selezione naturale”ed è stata elaborata dalfilosofo Herbert Spencer chevolle però applicarla alledinamiche sociali. Allorchéessa viene impiegata perdescrivere i meccanismidella società, acquista unsignificato di carattereetico-politico assente nellariflessione di Darwin.Tutti i documentisu Darwine l’evoluzionismosul sitobrunomondadoristoria.it24 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didattici6 tracciatematicaL’eredità: l’evoluzione oggiQuesto dossier presenta alcuni contributiconcernenti la biologia evoluzionisticaattuale, la diretta erede del darwinismo.Non è possibile, naturalmente, fornire unquadro completo di tali studi, anche perchéessi dibattono questioni scientifiche moltocomplesse. Si possono tuttavia svolgere alcuneconsiderazioni generali: in primis, è un fattoche gli studi moderni relativi alla genetica,alla trasmissione dei caratteri ereditari pervia genica, abbiano sovente confermatole intuizioni di Darwin; in secondo luogo,le correzioni che la biologia ha apportatoall’evoluzionismo darwiniano, senzastravolgerlo, dimostrano la vitalità di quellateoria e il suo valore per così dire “storico”; interzo luogo, le integrazioni all’evoluzionismodarwiniano, come possono essere la teoriadegli equilibri punteggiati o la “sintesimoderna”, appaiono comunque inserirsinell’alveo della riflessione darwiniana, e nona caso questi autori si definiscono (si pensi a S.Gould) “neo-darwinisti”.aspetto più rilevante della modernaL’ biologia evoluzionistica si concretizzaappunto in quella che viene definita la“sintesi moderna” (o neo-darwinismo).L’espressione è stata coniata nel 1942 dalbiologo Julian Huxley (1887-1975); essaconcerne una versione del darwinismo chemette assieme la teoria originaria di Darwin,i risultati degli studi di Mendel sull’ereditàbiologica (e dunque, in seguito, della geneticamoderna), la paleontologia e la genetica dellepopolazioni.Il neo-darwinismo ha pertanto esteso ilcampo dell’idea originale darwiniana dellaselezione naturale, includendo scopertesuccessive e concetti del tutto ignoti a Darwin,come il DNA e la genetica, che permettonoanalisi rigorose, spesso su base matematica,dei fenomeni evolutivi come la selezioneparentale, l’altruismo e la speciazione. Si trattaspesso di fenomeni che Darwin aveva in partegià descritto o, come nel caso del meccanismodella nascita delle nuove specie, intuito manon compreso.Documenti1. D.C. Dennett, L’attualità dell’evoluzionismo,in L’idea pericolosa di Darwin: l’evoluzione e isignificati della vita, Bollati-Boringhieri, Torino1997, pp. 396-404.2. N. Eldredge, L’equilibrio punteggiato e lelacune della paleontologia, in Ripensare Darwin.Il dibattito alla Tavola Alta dell’evoluzione,Einaudi, Torino 1999, pp. 95-99.3. T. Pievani, Definire oggi una specie, in Lateoria dell’evoluzione, Il Mulino, Bologna2006, pp. 87-93.4. S.J. Gould, L’idea dell’equilibriopunteggiato, in L’equilibrio punteggiato,Codice Edizioni, Torino 2008, pp. 33-37.5. J. Pickrell, L’evoluzione oggi, in InstantExpert: Evolution, “New Scientist”, 4settembre 2006, http://www.newscientist.com/aricle/dn9953-instant-expert-evolution.html?full=true.6. E. Boncinelli, La genetica dell’evoluzione, in“Le Scienze”, n. 486, febbraio 2009, pp. 44-50.7. V. Parisi, L’evoluzione biologica come fattostorico, in Ricostruire le storie dell’evoluzione:la filogenesi animale, “Il calendario delpopolo”, n. 741, maggio 2009, pp. 33-36.25 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Dossier didatticisesta tracciaParole chiave della sesta traccia tematicaAlleleForma alternativa di un gene,responsabile della particolaremodalità con cui si manifestail carattere ereditariocontrollato da quel gene. Adesempio, il gene che controllail carattere “colore degliocchi” esiste in due forme,o alleli, alternative: l’allele“occhio chiaro” e l’allele“occhio scuro”. L’insiemedegli alleli che, in unapopolazione, controlla tutti icaratteri degli individui vienedetto “pool genico”.AnagenesiIl termine unisce le parolegreche ana, “sopra” e genesis,“origine” e indica un processodi speciazione (piuttosto raro),attraverso il quale un’interaspecie, a causa di diversifattori, muta in un’altra specie.CladogenesiFenomeno che avvienequando un’unica lineaevolutiva si suddivide in dueo più linee distinte. Le specieformatesi per cladogenesihanno un antenato comune.Uno dei processi alla basedella cladogenesi è laradiazione adattativa, checonsiste nella formazione,sempre a partire da unasingola linea evolutiva, dinuove specie, ognuna dellequali è adattata ad unaspecifica nicchia ecologica.Equilibrio punteggiatoTeoria evoluzionisticasviluppata da N. Eldredgee S.J. Gould, secondo laquale durante il processoevolutivo a rapidi mutamentinella struttura dei membridelle singole specie sicontrappongono lunghimomenti di stasi. Si oppone algradualismo evolutivo.GeneUnità ereditaria degliorganismi viventi e deivirus che controlla lapresenza nell’individuo diun determinato carattere ene permette la trasmissioneai discendenti. L’insiemedei geni di un organismo èil “genoma” o patrimonioereditario. I geni sonoformati da un particolareacido nucleico, l’acidodesossiribonucleico, o DNA.GeneticaBranca della biologia chestudia le caratteristichedel patrimonio genetico esi occupa dei meccanismidell’ereditarietà. Essa trovale sue origini negli studi diGregor Mendel (1822-84).Isolamento riproduttivoFenomeno necessario allaformazione e alla definizionedi una nuova specie biologicache può avvenire prima odopo l’accoppiamento.I meccanismi di isolamentopre-copula sono, adesempio, i diversi tempi difioritura o i differenti ritualidi corteggiamento cheprecedono l’accoppiamento,mentre un classico esempiodi isolamento post-copulaè la sterilità del mulo,risultato dell’accoppiamentodi un cavallo e di un’asina.Entrambi questi meccanismiimpediscono, in ogni caso,il rimescolamento geneticoe la produzione di prolefertile a partire da individuiappartenenti a due specie.Sintesi moderna(neo-darwinismo)Versione moderna deldarwinismo: sostiene chela variazione genetica dellepopolazioni è prodottain modo casuale damutazioni (che oggi si saessere a volte causata daerrori nella replicazionedel DNA). L’evoluzioneconsiste principalmentein cambiamenti dellafrequenza degli alleli trauna generazione e l’altra,come risultato, tra l’altro,della selezione naturale.La speciazione avvienegradualmente quando lepopolazioni sono isolate dalpunto di vista riproduttivo.Speciazione allopatricaProcesso di speciazione che siverifica quando un elementodetermina la separazione didue popolazioni di individuidella stessa specie. Le duepopolazioni separate evolvonoin modo indipendente,divenendo due specie diversee isolate dal punto di vistariproduttivo.Speciazione simpatricaProcesso di speciazioneche avviene quando duepopolazioni non isolategeograficamente evolvonoin specie distinte. Questespecie si adattano allediverse opportunità offertedall’ambiente e possonocessare di incrociarsi, peresempio a causa di un qualchemeccanismo di isolamento.Tutti i documentisu Darwine l’evoluzionismosul sitobrunomondadoristoria.it26 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Scheda bibliograficaOpere principali di Charles Darwinn Viaggio di un naturalista intorno al mondo, 1839,(trad. italiana Einaudi, Torino 1989),n Evolution by Natural Selection (con A. R. Wallace),1858, Cambridge University Press, Cambridge1958.n L’origine delle specie. Selezione naturale e lottaper l’esistenza, 1859 (trad. italiana Bollati-Boringhieri,Torino 1989).n L’origine dell’uomo e la selezione sessuale, 1871(trad. italiana Newton Compton, Roma 1983).n L’espressione delle emozioni nell’uomo e neglianimali, 1872 (trad. italiana Bollati-Boringhieri, Torino1999).n Autobiografia, 1876 (trad. italiana Feltrinelli, Milano1980).Opere relative all’evoluzionismo1. T. Pievani e E. Serrelli (a c. di), Charles Darwin.L’evoluzione della vita, “Il calendario del popolo”,n. 741, maggio 2009.2. P. Nichols, L’onda lunga dell’evoluzione. Gli oppostidestini di Darwin e Fitz Roy, Effemmme, Milano2009.3. L’evoluzione dell’evoluzione, “Le Scienze”, numerospeciale dedicato a Darwin, n. 486, febbraio2009.4. E. Ferrara, A lezione da Darwin. Per capire chi siamo,Edizioni dell’Asino, Roma 2009.5. O. Franceschelli, Darwin e l’anima. L’evoluzionedell’uomo e i suoi nemici, Donzelli, Roma 2009.6. P. Odifreddi, In principio era Darwin. La vita, ilpensiero, il dibattito sull’evoluzionismo, Longanesi,Milano 2009.7. J.L. Gould, C.G. Gould, L’architettura degli animali.Nidi, tane, alveari, Raffaello Cortina, Milano2008.8. S.J.Gould, Elisabeth Vrba, Exaptation. Il bricolagedell’evoluzione, Bollati-Boringhieri, Torino 2008.9. S.J. Gould, Intelligenza e pregiudizio. Contro ifondamenti scientifici del razzismo, il Saggiatore,Milano 2008.10. S.J. Gould, L’equilibrio punteggiato, Codice Edizioni,Torino 2008.11. D. Quammen, L’evoluzionista riluttante, CodiceEdizioni, Torino 2008.12. R. Keynes, Casa Darwin: il male, il bene e l’evoluzionedell’uomo, Einaudi, Torino 2007.13. T. Pievani, In difesa di Darwin, Bompiani, Milano2007.14. R. Dawkins, Il gene egoista. La parte immoraledi ogni essere vivente, Mondadori, Milano 2007 (1 aed. 1976).15. R. Dawkins, Il racconto dell’antenato, Mondadori,Milano 2006.16. T. Pievani, Creazione senza Dio, Einaudi, Torino2006.17. P. Tort, Darwin e la filosofia: religione, morale,materialismo, Meltemi, Roma 2006.18. E. Capanna, T.Pievani, C.A. Redi, Chi ha paura diDarwin?, Ibis, Como 2006.19. H. Bredekamp, I coralli di Darwin: i primi modellievolutivi e la tradizione della storia naturale, BollatiBoringhieri, Torino 2006.20. F. Focher, L’uomo che gettò nel panico Darwin:la vita e le scoperte di Alfred Russel Wallace, Bollati-Boringhieri, Torino 2006.21. A. La Vergata, Guerra e darwinismo sociale,Rubbettino, Soveria Mannelli 2005.22. A.B. Hernandez e J.L. Bousquets, L’evoluzione diun evoluzionista: Alfred Russel Wallace e la geografiadella vita, Bollati Boringhieri, Torino 2004.23. D.C. Dennett, L’idea pericolosa di Darwin: l’evoluzionee i significati della vita, Bollati-Boringhieri,Torino 2004 (1 a ed. 1995).24. R. Manzi, Evoluzione o creazione?, Laurenziana,Napoli 2004.25. R. Dawkins, L’orologiaio cieco. Creazione o evoluzione?,Mondadori, Milano 2003 (1 a ed. 1986).26. E. Tartabini, Psicologia evoluzionistica: uomini eanimali a confronto, McGraw-Hill, Milano 2003.27. W. Schopf, La scoperta dei più antichi fossili terrestri,Adelphi, Milano 2003.28. C. Consiglio, V. Siani, Evoluzione e alimentazione.Il cammino dell’uomo, Bollati-Boringhieri, Torino2002.29. P. Tort, L’antropologia di Darwin: la laicizzazionedel discorso sull’uomo, Manifestolibri, Roma 2001.30. P. Singer, Una sinistra darwiniana. Politica, evoluzionee cooperazione, Edizioni di Comunità, Milano2000.31. N. Eldredge, Ripensare Darwin. Il dibattito allaTavola Alta dell’evoluzione, Einaudi, Torino 1999.32. E. Mayr, <strong>Storia</strong> del pensiero biologico. Diversità,evoluzione, eredità, Bollati-Boringhieri, Torino 1999.27 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


Vetrinarisorse on linedarwin sul webSitografia ragionata sulla figura dello scienziato inglese,su temi biologico-filosofici e sulle celebrazioni del 2009A cura di Lino ValentiniPikaia, il portale dell’evoluzionechi volesse approfondireA gli argomenti di caratterescientifico legati all’evoluzione,segnaliamo il portale Pikaia, curatodalla Società Italiana di BiologiaEvoluzionistica. Propone diversicontributi, di carattere storico escientifico, oltre che filosofico,sull’evoluzionismo darwiniano,sulle forme che ha assunto negliultimi 150 anni e sull’attuale, ossiala biologia evoluzionistica.Appuntamenti celebrativi,recensioni di testi, bibliografie,tesi di laurea dedicateall’evoluzionismo, link, materialimultimediali, articoli chiari esemplici su argomenti specifici,come la medicina, la biologia, lagenetica, l’antropologia e moltialtri, completano l’offerta delportale.http://www.pikaia.eu/homepage.htmIniziamo la nostra rassegna dal ricco e articolato sitoDarwin 1809-2009 (www.darwin2009.it/ita/index.php) che si basa sulla mostra dell’American Museum ofNatural History di New York, ideata per celebrare il bicentenariodella nascita dello scienziato inglese e i centocinquant’annidalla pubblicazione dell’Origine dellespecie.L’accattivante grafica, che rievoca le ramificazioni dell’alberodell’evoluzione, ci permette di navigare in unaserie di percorsi che raccontano e analizzano la figuradel grande naturalista, la mostra a lui dedicata, le news,i links utili e le proposte didattiche. Esaminiamo innanzituttoqueste ultime.Il programma didattico, che privilegia i linguaggi visivie il ruolo attivo del discente, prevede una serie di percorsiguidati e laboratori interattivi per scuole e famiglie.Giochi, cartoon, immagini e video fanno riflettere,in modo multidisciplinare e creativo, sul significato e ilvalore della teoria evoluzionista, presentandola ancheai visitatori più piccoli. La principale finalità delle proposteè di far comprendere «il significato profondo delpensiero darwiniano e farsi contagiare dalla sua passioneper la scienza».La sezione dedicata allo scienziato propone la sua biografiaapprofondita e dettagliata e una valida bibliografiadalla quale è possibile accedere al sito inglese(http://darwin-online.org.uk/) dove sono pubblicate tuttele sue opere. Proprio questo sito permette di sfogliareoltre mille illustrazioni dello stesso Darwin (http://darwin-online.org.uk/graphics/illustrations.html), catalogateper argomenti, con fotografie, disegni mappee diagrammi. La parte “Life and Letters and Autobiography”risulta essere, per i ricercatori, un’affascinantefonte di documenti iconografici.Imperdibile, per chi volesse sviluppare con la classe unarticolato percorso di studio, è la pagina dei collegamenti(www.darwin2009.it/ita/link.php).Tra questi segnaliamo,solo come possibile spunto didattico, il portale dell’evoluzionePikaia (http://www.pikaia.eu/homepage.htm) che presenta una sezione interamente dedicataa “Scuole ed evoluzione”, con appassionanti materialiscolastici.Un uso consapevole e ragionato di queste notevolirisorse permetterà di coniugare, durante il lavoroin classe, la ricerca on line e le capacità di collegarele conoscenze in modo interdisciplinare. Nello specifico,il progetto Leggere la scienza (www.leggerelascienza.it/disciplina.php?id=4), dell’Istituto Pedagogico Italianodi Bolzano, promuove e divulga interessanti scheded’approfondimento, suddivise per età e livello di istruzione.Per un ulteriore approfondimento specialistico degliargomenti, consigliamo di visitare The Darwin DigitalLibrary of Evolution (http://darwinlibrary.amnh.org/) che si propone l’obiettivo di rendere disponibileon line, con rigore filologico e storico, l’intera letteraturariguardante i temi dell’evoluzione. L’opportunità discaricare e stampare, paragrafo per paragrafo, le operedello scienziato inglese, in lingua originale, è anche offertadal sito Literature.org. The Online Literature Library(www.literature.org/authors/darwin-charles).28 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori


VetrinaVa ricordata, a proposito delle opere del nostro autore,la figura di Michele Lessona (1823-94), medico ezoologo piemontese (http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_Lessona)che tradusse e divulgò, tra i primissimi in Italia,l’opera e le teorie dello scienziato. L’ebook del Diariodi un naturalista giramondo di Darwin, nell’avvincentetraduzione di Lessona, è scaricabile gratuitamente, all’indirizzowww.liberliber.it/biblioteca/d/darwin/diario_di_un_naturalista_giramondo/pdf/diario_p.pdf.Impariamo ora a usare didatticamente i filmati di Youtube.All’indirizzo www.youtube.com/watch?v=A0clvLLHSYM&feature=related possiamo trovare un videoche racconta e spiega L’origine delle specie in lingua spagnola.Il filmato ha la capacità di illustrare con immagini einterviste, in maniera molto efficace, la genesi dell’ipotesievoluzionista, partendo dalle prime indagini, effettuateda Darwin durante il suo viaggio alle Galapagos. Il videomostra con chiarezza e semplicità come lo scienziato inglese,unendo centinaia di meticolose osservazioni ad arditecongetture, pose fine alle millenarie teorie fissiste checredevano nell’immutabilità delle specie viventi. Una rivoluzioneconcettuale ancora in cammino.Molteplici e svariate sono le proposte che possiamotrovare nella parte di condivisione dei video. Tra questeevidenziamo due essenziali biografie, una in inglesewww.youtube.com/watch?v=xOl0tHVV6Ck&feature=related e una in spagnolo http://www.youtube.com/watch?v=b_BvHKHU8fE&feature=related.Rimanendo sempre nel campo delle biografie, il sitoAboutDarwin.com (www.aboutdarwin.com/timeline/time_01.html)mette a disposizione, utilizzando unagrafica molto intuitiva, una ragionata linea del tempo,riguardante la vita e le opere dell’autore. Il database deilinks del sito, ordinato per cartelle tematiche, dai fossilialle piante, dagli insetti ai mammiferi, permette di accederea decine e decine di altri siti, con materiali riguardantile ricerche, gli esperimenti e l’eredità culturale delloscienziato. Tra questi ricordiamo la Charles DarwinFoundation (www.darwinfoundation.org/english/pages/index.php) fondazione internazionale no-profit, dedicataa Darwin, per la tutela e la salvaguardia del patrimonionaturalistico delle isole Galapagos.risorse on lineConcludendo le segnalazioni di filmati, evidenziamouna stimolante e critica lezione dell’antropologaNina Jablonski sulla genesi evolutiva delledifferenti pigmentazioni di pelle (http://www.ted.com/talks/nina_jablonski_breaks_the_illusion_of_skin_color.html).Per avere una completa panoramica sul calendariodegli eventi italiani organizzati per il bicentenariodella nascita, è utile accedere alla pagina degli appuntamentidi Pikaia (www.pikaia.eu/easyne2/LYT.aspx?Code=Pikaia&IDLYT=283&SQL=ID_Documento?3860),che, oltre a rimandare a centinaia di DarwinDay in programma sul territorio nazionale, presentauna serie d’iniziative ancora in fase di svolgimento.Tra queste, riteniamo opportuno far conoscere la mostraCharles Darwin, al Centro di Ateneo per i Musei di Padova(www.musei.unipd.it/darwin/index.html), la qualesi propone di «mettere in una corretta prospettiva storicae scientifica la figura e il ruolo» dello scienziato inglese,e i laboratori didattici multimediali e interattivi dellaMini Darwin alle Galapagos. L’evoluzione raccontatadai bambini (www.epistemologia.eu/pikaia/09.09.03.Torino.pdf)presso il Centro Visite del Parco Naturale dellaCollina Torinese.Concludiamo segnalando due articoli di notevolevalore scientifico, contenuti nel numero d’agosto2008 della rivista Kos, www.sanraffaele.org/Home/Didattica/editoria/riviste/kos/index.html?year=2008&first=0&page=4 dedicata interamente all’evoluzione.Il primo, dal titolo Evoluzionismo e Intelligenza dellanatura è scritto da Edoardo Boncinelli, professore dibiologia all’Università Vita-Salute San Raffaele, il qualesottolinea la grande attualità dei concetti darwinianidi mutazione e selezione naturale, intesi come forzeche decidono l’evoluzione delle forme viventi. Boncinelliriflette, inoltre, sul ruolo del “caso” nelle teorieneodarwiniste.Il secondo articolo, Si scrive evoluzione si legge realtà,di Luigi Luca Cavalli-Sforza, professore emerito di geneticaall’Università di Stanford, analizza invece il temadella mutazione come fonte decisiva di tutte le diversitàereditarie fra gli individui.<strong>PERLASTORIA</strong>mailA cura diCristina RolfiniRedazioneSerena SironiRicerca iconograficaBeatrice ValliImpaginazionePaola GhisalbertiMultimedia Dept.Lina GussoReferenze iconograficheArchivio Pearson ParaviaBruno MondadoriPer i passi antologici, per le citazioni, per le riproduzioni grafiche, cartografiche e fotograficheappartenenti alla proprietà di terzi, inseriti in quest’opera, l’editore è a disposizione degli aventi dirittonon potuti reperire, nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti.L’editore autorizza la riproduzione dei materiali ai soli fini didattici.Le riproduzioni effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale, o comunqueper uso diverso da quello personale, possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazionerilasciata da AIDRO, corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail segreteria@aidro.org e sitoweb www.aidro.orgUna produzioneEdizioni Scolastiche Bruno Mondadoriwww.brunomondadoriscuola.comhttp://brunomondadoristoria.it/www.pbmstoria.itTutti i diritti riservati© 2009, Pearson Paravia Bruno Mondadori spa29 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori

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